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venerdì 6 novembre 2009

HALLOWEEN A KIROLANDIA

La sera di sabato scorso un gruppo di bambini ha suonato al mio citofono e un simpatico coretto ha cinguettato “ dolcetto o scherzetto?”, mi hanno preso alla sprovvista così ho risposto “spiacente avete sbagliato continente, forse solo stato, non lo so, insomma, in casa ho solo liquirizie e le difenderò a costo della vita!” mentre si allontanavano avevo ancora il citofono alzato è ho sentito uno dei bambini dire “ ‘a Mario so’ du ore che giramo e non avemo fatto manco ‘na caramella!”.

Non credo che torneranno l’anno prossimo, o forse ripasseranno a Natale vestiti da zampognari…

Insomma, io non abito a Springfield e nemmeno a Londra, vivo a Roma, anzi nemmeno, nella ridente provincia, e quindi? Halloween lo devo comunque considerare una festa? O posso prendere atto serenamente del fatto che in fondo è solo una scusa dei fabbricanti di cioccolatini per vendere le rimanenze di San Valentino sostituendo il gadget a forma cuoricino con una piccola zucca?
Tutto sommato Halloween non è così spiacevole con quell’ aria un po’ sinistra, mostri, zombie, streghe… è un giorno simpatico, niente pranzi in famiglia, ne regali, un po’ di caramelle e qualche brutta faccia, che ohimè non è una prerogativa di questa festa!!

Io più che altro ho problemi con i classici… si certo Ferragosto, come tutto ciò che mi giustifica una scampagnata, va più che bene, ma Natale, Pasqua… anche San Valentino li trovo discretamente antipatici.

E’ la mania di festeggiare a tutti costi mi da sui nervi, anche perché onestamente l’organizzazione di queste giornate è stressante: invito la zia al cenone? No, altrimenti viene anche lo zio… che cucino? dove andiamo? da chi andiamo? che gli regalo?

Cacchio io sono pure atea! Chissenefrega… il giorno di Natale voglio chiudermi in casa a guardare Nightmare Before Christmas (perché comunque a Babbo Natale credo), leggere Stefano Benni e mangiare torrone, il regalo? te lo faccio quando trovo qualcosa che mi piace!

In ogni caso nonostante i buoni propositi non mi riesce mai di disertare il Natale e nemmeno la Pasqua (sebbene il “con chi vuoi” sia una teoria consolidata) e quindi già mi sto preparando al prossimo simpatico evento, cercando di litigare con il maggior numero possibile di parenti per fare in modo di non avere nessuno da invitare o nessuno da cui essere invitata…

Però, però… ho visto delle fantastiche palline a forma di renna per l’albero che comprerò sicuramente, e a Pasqua ho invitato a pranzo tutta la famiglia e decorato la tavola con uova colorate e pulcini di peluche e se il mio compagno non mi porta almeno un fiore per San Valentino lo lascio… e per dirla proprio tutta, quando i bambini mi hanno suonato stavo finendo di truccarmi da zombie per una festa…

Va bene lo ammetto, mi piace il “contorno” delle feste… beh, almeno io sono onesta!

di

Sara Saurini (AttiroKira)