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martedì 8 dicembre 2009

KIRONATANTI

Io non amo molto lo sport e sono particolarmente intollerante a quelli di gruppo perché non mi piace l’idea di dover prendere decisioni collettive, sono polemica di natura, quindi se proprio devo permettere a qualcuno di dire la sua, mi ci vuole del tempo per capire, controbattere ed eventualmente metabolizzare il fatto che non ho deciso io.
La mia sociopatia mi porta anche ad evitare tutti gli sport individuali in cui comunque c’è qualcuno intorno, per esempio, la palestra… in genere si è da soli con il proprio tapis roulant e i bilancieri, ma più che altro è un luogo per rimorchiare e le ragazze spesso cercano l’amica di step… non fa per me.
La bicicletta potrebbe essere una buona idea, ma l’avete mai provata sul serio? È faticosa, tanto faticosa, credo che l’unico episodio mistico della mia vita si sia verificato proprio alla fine di una salita lunghissima in cui esausta ho invocato svariate divinità compresa la morte… certo che se lo facessi per lavoro un pensierino sul doping lo farei anche io.
Capite bene, dunque, che con queste premesse le alternative per me sono ben poche, anzi, è una… il nuoto. Non sono una professionista, ma me la cavo al punto da poter andare nelle ore di “nuoto libero”. Ecco, appunto.
Non che io pretenda una piscina tutta mia, anche se più di qualche domenica ho fatto levatacce per non trovare nessuno, ma “nuoto libero” dovrebbe significare libero non solo da insegnanti che ti stressano e ti dicono quello che devi fare, ma anche dagli idioti e da quelli che pensano che basti reggersi a galla e arrancare per poter dire di aver nuotato!!!!
La settima scorsa, dopo mesi di assenza dalle vasche ho commesso l’imperdonabile errore di andare all’ora di pranzo.
La prima mezz’ora mi sono incrociata con la lezione di acqua gym, per fortuna si teneva in un’altra vasca ma ciò non mi ha salvato dagli urletti di incitamento dell’insegnante, insomma come ci si può gasare così tanto per una cosa del genere, sei in una piscina, non nuoti e ne vai fiero??? Il nuoto, e molti altri sport in generale hanno regole, principi, dignità, e chi li pratica se pure non è un agonista ha obbiettivi che possono esulare dal “voglio togliere al cellulite dalle cosce!!!” Comunque erano in una piscina grande come una bagnarola, abbastanza distanti da me da poterle ignorare e per fortuna qualcuno conoscendo la mia proverbiale socievolezza mi ha regalato una specie di walkman subacqueo, così sono anche riuscita ad evitarmi quella ridicola musica da discoteca di quart’ordine.
Appena arrivata avevo una corsia tutta per me, sapevo perfettamente che si trattava di un’utopia e così dopo un po’ si è presentata una ragazza. I primi venti minuti li ha passati saltellando nella vasca per riscaldarsi, tanto che ho pensato di suggerirle di andare ad acqua gym… e non avrei sbagliato.
Quando ha finito di eseguire gli esercizi di riscaldamento più inutili che abbia mai visto (ad occhio e croce gli unici muscoli caldi erano quelli delle dita dei piedi), per gentilezza l’ho fatta passare, poi guardandola nuotare, ho pensato magari le faccio fare l’intera vasca, forse due.
Nonostante il bel fisico facesse pensare ad una nuotatrice esperta, era, senza esagerare, un sacco di patate in acqua, aveva iniziato con un dorso completo indecente, le chiappe le stavano talmente giù rispetto al busto che praticamente nuotava ad angolo retto, le bracciate scoordinate spesso finivano sulla corda laterale. Ho pensato: “Sara non fare la stronza, magari ha un problema con la schiena, l’ernia, i calcoli o che so io e l’ortopedico le ha detto di nuotare così.”
Ma una ventina di vasche e svariati doppiaggi dopo l’ho trovata seduta sul bordo, ho alzato la testa con i Green Day che ancora mi urlavano nelle orecchie:
“ao, ono, aria…”
“Scusa non capisco ho la radio…” spengo, no, abbasso il volume “Dimmi?”
“Sono Ilaria, ciao, tu vieni spesso?” Sorriso a trecentosessantacinque denti.
“No, cioè si, ma non in questo orario.”
“ Ah beh allora sono contenta se hai cambiato, io vengo due volte a settimana, ma ci sono così poche donne e spesso devo nuotare con uomini in vasca e ho sempre la sensazione che, insomma, si… che mi guardino in mezzo alle cosce…” Ride.
“Da come nuoti non c’è pericolo…”
“Ah ti ringrazio” sorride di nuovo, perché?
“…scusa, per oggi ho finito…”
“Beh anche io, ho dato un altro colpo di grazia alla mia cellulite… in effetti lo faccio solo per questo, insomma il nuoto è una noia mortale, su e giù su e giù… esco con te così ci facciamo due chiacchiere tra ragazze… bella la tua radiolina, ma come funziona, io ne ho una per quando vado a correre, ma non è subacquea,… tu quanti anni hai? Io venticinque, si beh li farò a febbraio ma ormai,…”
Ho fatto una doccia lampo, messo il cappello per non asciugare i capelli, ma nonostante ciò mi ha sommerso di chiacchiere, rovinando i benefici effetti del nuoto sulla mia psiche.

Non c’è niente da fare il mondo è pieno di gente e io non posso fare sport.

di
Sara Saurini (AttiroKira)