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lunedì 4 gennaio 2016

KIROSEGNALIAMO 4-10 Gennaio 2016

Kirosegnaliamo


Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.



Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.

in merito al TEATRO

DEBUTTI

"SE TI SPOSO MI ROVINO" scritto e diretto da Marco Cavallaro 
TEATRO DEI SERVI - Roma - da Martedì 5 Gennaio a Domenica 24 Gennaio 2016 - ore 21.00 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21.00 sabato_17.30 domenica
Debutta in prima nazionale una pièce spensierata e piena di ritmo, dove i sentimenti mettono a dura prova il materialismo dei nostri giorni. Cosa succede a un miliardario scapolo con “il vizio delle donne” se chiede a tutte di sposarlo? E se tutte piombano a casa sua con l’intento di organizzare le nozze, ma nessuna sa dell’esistenza dell’altra? Semplice, la sua vita è rovinata. Da qui una serie di girandole per non far incontrare le malcapitate e, soprattutto, per non concludere alcun matrimonio. Il tutto coinvolgendo il povero maggiordomo Ugo in un turbinio di bugie e di porte che si aprono e si chiudono.
La Bilancia Produzioni in collaborazione con Esagera_ Autore e regita: Marco Cavallaro - Interpreti: Marco Cavallaro (Ugo), Alberto Barbi (Franco), Ramona Gargano (Melissa), Annachiara Mantovani (Camilla), Olimpia Alvino (Luisa), Valentina Tramontana (Amalia) - Scene: Amodio - Costumi: Marco Maria della Vecchia - Luci e Fonica: Emilio Caro - Decoratrice: Katia Titolo - Produzione esecutiva: Lisa Bizzotto
www.teatroservi.it


"LA CASTA MORTA #SENZAILPOTERESIMUORE" soggetto di Luigi Marinelli e Michele Sganga testo di Adriano Marenco
TEATRO STUDIO UNO  - Sala Teatro - Roma - da  Giovedì 7 a Domenica 10 Gennaio 2016 - ore  21.00_dom. 18.00
Realizzato con il sostegno dell'’Istituto Polacco di Roma in occasione del 250° Anniversario del Teatro Pubblico in Polonia e del Centenario di Tadeusz Kantor.
Progetto Speciale del Teatro Studio Uno di Roma
Residenza Artistica presso l’ASDC Clandestina di Roma
Nuovo anno di spettacoli per il Teatro Studio Uno che inaugura il 2016 con il primo progetto speciale della stagione “La casta morta. #Senzailpoteresimuore” spettacolo della compagnia Patas Arriba Teatro realizzato con il sostegno dell'’Istituto Polacco di Roma in occasione del 250° Anniversario del Teatro Pubblico in Polonia e del Centenario di Tadeusz Kantor, in scena dal 7 al 17 gennaio 2016.
“La casta morta”, scritto da Adriano Marenco e diretto da Simone Fraschetti, nasce come omaggio all'autore de “La classe morta” Tadeusz Kantor, del quale nel 2015 ricorre il centenario della nascita. Lontano dall’essere una rivisitazione delle opere di Kantor questo nuovo e coraggioso allestimento è un'opera originale che trae ispirazione dall’idea kantoriana di arte come libertà, continuo dissenso e "salvezza".
Quelli che erano i vecchi-bambini de “La classe morta” diventano ministri e deputati, l'aula scolastica si trasforma in un aula parlamentare con il potere da una parte e l'arte come "realtà del rango più basso" dall'altra. Sulla scena cinque parlamentari e un commesso eleggono il presidente fantoccio Neoplasio e a turno lo animano, gli danno voce, cercando di fare il possibile per mantenere il potere fino alla fine dei giorni.
Mentre la pars destruens dello spettacolo è giocata dai politici, la pars costruens è rappresentata dal mito omerico: in tempo di guerra Kantor aspettava il ritorno di Odisseo alla stazione di Cracovia, l'eroe doveva tornare a casa, sconfiggere i Proci usurpatori e ristabilire il buon governo. Ne “La casta morta” cinque happening evocano il tempo del mito attraverso le figure di Cassandra, Circe, Penelope e Athena che cercano di aiutare Odisseo a ritornare a casa.
Patas Arriba Teatro e Istituto Polacco di Roma_Soggetto: Luigi Marinelli e Michele Sganga - Testo: Adriano Marenco -  Regia: Simone Fraschetti - Interpreti: Raffaele Balzano, Marco Bilanzone, Valentina Conti, Francesca Romana Nascè, Mersia Valente, Marco Zordan - Installazioni a cura di Pamela Adinolfi, Alessandra Caputo, Daniele Casolino, Lisa Rosamilia, Antonio Sinisi - musiche di Michele Sganga - soprano: Nora Capozio - violino: Lia Tiso - pianoforte: Michele Sganga - chitarra, riprese audio e sonorizzazioni: Matteo de Rossi - postproduzione: Studio Sonicview - Roma - scenografie di Domenico Latronico - foto di scena: Ikonica Foto
www.teatrostudiouno.com

"BEATS ME (BHO)" di Francesco Andolfi e Giulia Bisinella
TEATRO STUDIO UNO  Sala Specchi - Roma - da  Giovedì 7 a Domenica  10 Gennaio 2016 - ore  21.00_dom. 18.00
Il secondo lavoro scritto da Francesco Andolfi e Giulia Bisinella, attori italiani attivi a New York. Lo spettacolo, presentato in anteprima in Italia nel luglio 2015, esplora come il cambiamento inevitabile e incessante dei mezzi di comunicazione abbia influito sul modo di relazionarsi tra le persone negli ultimi trent’anni, partendo dalla lettera fino ad arrivare a Tinder.
La regia di Gabriele Linari svuota lo spazio, focalizzando l’attenzione sugli attori e sulle parole, per una lucida e ironica analisi dell’evoluzione/involuzione dall’analogico al digitale. Una commedia sulla comunicazione, dal ritmo progressivo, un modo per vederci da fuori e capire cosa stiamo facendo di noi stessi, dei nostri rapporti, delle nostre parole.
Beats Me è l'occasione straordinaria per un incontro tra generazioni e modi di lavorare differenti. Da Roma a New York e ritorno. Francesco Andolfi - in passato allievo di Gabriele Linari a Roma - dopo l'esperienza maturata a New York e il felice incontro con Giulia Bisinella, torna alle radici per "restituire" la sua esperienza e confrontarsi con il suo regista. Ne nasce un coro a tre voci dove autori, attori e regista (qui anche attore) si fondono sulla scena in uno scherzoso gioco metateatrale che parla di ciò che stiamo diventando.
Lo spettacolo ha debuttato a Roma nel luglio 2015 come ospite al Roma Fringe Festival e al Teatro Argot Studio.
Autori: Francesco Andolfi e Giulia Bisinella - Regia: Gabiele Linari - Interpreti: Francesco Andolfi, Giulia Bisinella e Gabriele Linari
www.teatrostudiouno.com

"SEMPRE PROMESSE" di Pietro Morachioli
TEATRO SAN PAOLO- Roma - da Venerdì 8 a Domenica 10 Gennaio 2016 - ore 21.00_dom ore 17.30
Non è moralmente sbagliato prestare il proprio appartamento con la speranza che ciò aiuti nella carriera? Questa è la domanda che aleggia nello spettacolo e che, fra risate e colpi di scena, vedrà la sua risposta nelle disavventure del “povero” Chuck.
Il contabile Chuck Baxter, impiegato di un’importante azienda americana, riesce ad accattivarsi le simpatie dei suoi superiori prestando loro, per scappatelle extraconiugali, il suo piccolo appartamento. Tutto procede felicemente finché Baxter non si innamora di Fran Kubelik, graziosa ragazza che lavora al bar degli impiegati. Presto però egli scopre che questa è l'amante del capo del personale, Jeff R. Sheldrake, il quale si rivolge proprio a lui per ottenere anch'egli l'uso dell'appartamento alla bisogna amorosa. La riluttanza di Baxter viene vinta grazie ad una promozione piuttosto cospicua. Ma qualcosa va storto e durante un incontro fra Jeff e Fran nell'appartamento di Baxter, quest'ultima apprende che l'amante non ha alcuna intenzione di lasciare la famiglia per sposarla, come le aveva promesso. Fra tentati suicidi, gelosie e tradimenti Chuck si ritroverà davanti a un bivio: Perseguire la via dell’amore o la quella della Carriera?
Davve&Davve_Autore: Pietro Morachioli - Regia: Pietro Morachioli -  Interpreti: Pietro Morachioli, Giorgia Mareri, Raffaele Proietti, Dario Carbone, Martina Gatto, Roberto Fazioli, Salvatore Lanza, Valeria Moccia e Federico De Luca - Luci e Audio:  David Nicosia  - Grafica:  Gabriele Mareri - Trucco ad opera di Accademia Professionale di Trucco - Acconciature ad opera di "Spettinati" - Foto di scena: Matteo Montaperto  Ufficio Stampa: Rocchina Ceglia
www.teatrosanpaolo.it

PROSEGUONO

"IL PADRONE DI CASA" di Daniele Esposito, Rosario Galli, Gabriele Galli
TEATRO MARCONI - Roma - da Martedi 22 Dicembre a  Domenica 10 Gennaio 2015 - ore 21.00_ dom ore 17.30
In un’epoca in cui il reperimento di un alloggio può rappresentare un problema insormontabile, soprattutto in situazioni di grave indigenza, può accadere che l’unica soluzione individuata da alcuni sia l’occupazione abusiva di una proprietà altrui.
E’ quel che decide di fare Manuela, una giovane e bella donna cui la vita non ha fatto sconti , che ha perso il marito e vive con un figlio tredicenne, un vecchio padre invalido e un fratello nullafacente al seguito. Scovato al pianterreno di un palazzo vuoto e apparentemente abbandonato l’agognato alloggio, lei e la sua famiglia non esitano ad installarvisi con armi e bagagli. Finalmente una casa!
Peccato però che l’appartamento che la  famigliola ha occupato un vero padrone di casa ce l’ha: si tratta di Claudio, che ha acquistato l’intero immobile a un’asta giudiziaria per dare il via a una florida attività commerciale e, giunto per un sopralluogo ai locali prima di iniziare a progettarne la trasformazione,  si imbatterà negli imprevisti quanto sgraditi occupanti.
Fatalmente - e immediatamente - gli interessi della famigliola di inquilini abusivi e quelli del legittimo proprietario dell’appartamento entreranno in rotta di collisione, sfociando in dispute tanto agguerrite quanto spassose. Ma tra le pieghe di questa “guerra” si farà strada tra Claudio e Manuela – l’uno molto più sentimentale di quanto non ammetta neanche a sé stesso, l’altra che nonostante i rovesci della sua esistenza insegue sempre i propri sogni – una reciproca attrazione che sposterà i termini della vicenda verso un esito inaspettato.
Il padrone di casa è una storia che rimanda a certa commedia italiana degli anni sessanta e settanta, dove la drammaticità del reale problema sociale che fa da sfondo al racconto ha il suo contrappunto nella esuberanza e comicità dei personaggi che lo animano e delle situazioni paradossali che creano  continuamente occasioni di divertimento.
Autori: Daniele Esposito, Rosario Galli, Gabriele Galli - Regia Claudio Boccaccini - Interpreti:  Felice Della Corte, Francesca Ceci, Riccardo Bàrbera,
Massimo Milazzo, Gabriele Capparucci
www.teatromarconi.it

sul TEATRO PER BAMBINI

DEBUTTI

“MUSICALmente JUNIOR” con Stefania Fratepietro
Un viaggio attraverso gli intramontabili classici Disney
TEATRO GOLDEN- Roma – Mercoledì 6 Gennaio -  (Per tutte le età. Da 1 a 99 anni), ore 17.30
Per il giorno della Befana MUSICALmente si trasforma in una festa per grandi e piccini. L’interazione del tutto originale tra gioco e musica guiderà il pubblico attraverso un nuovo modo di fare spettacolo, diventando a tratti gli spettatori stessi dei veri e propri protagonisti insieme ai performer.
Un connubio di immagini, voci e musica, rivolto non solo ai piccoli di casa ma all’intera famiglia, dove a goderne saranno vista e udito grazie al contributo video e alle magiche note delle colonne sonore dei cartoni animati più famosi del mondo Disney e non solo. Un vasto universo di personaggi e amici immaginari di tutti noi, che prenderanno in prestito le incantevoli voci di performer unici e “particolari”, per regalare un turbinio di emozioni ad ogni singolo spettatore. Uno spettacolo pensato anche per i nostalgici, per coloro che amano sognare attraverso le favole che, nonostante l’avanzare degli anni, rimarranno sempre la colonna portante della nostra vita accompagnando ancora tante generazioni.
Caratteristica di MUSICALmente gli ospiti che affincano la padrona di casa e per la Befana non si poteva pensare alla qualità ma anche alla simpatia: Elio Belmare, Cesare Vangeli ed Elisangela Marsullo, Raffaele Pandolfi e Matteo Montalto, sempre accompagnati dalla Band diretta dal M° Marco Bosco.
Un ensemble d’eccezione a “colorare” il tutto: gli allievi dell’Accademia internazionale del Musical di Roma.
Un ultima occasione per chiudere in bellezza e in allegra le feste natalizie… in compagnia di BEFANE D’ECCEZIONE…
Ideato e scritto da Stefania Fratepietro, Massimo Natale e Marco Bosco Regia: Massimo Natale
www.teatrogolden.it

"Nina e Laltrocoso" di Andrea Lupo
CENTRALE PRENESTE TEATRO  - Roma - Domenica 10 gennaio 2016 -  (Per bambini dai 5 ai 10 anni), ore 16.30
Con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Bologna
Il nuovo anno comincia all’insegna del teatro a Centrale Preneste con la rassegna Infanzie in gioco 2015/16.
Va in scena Nina e Laltrocoso.
In casa di Nina è appena arrivato il neonato fratellino Luca, ma che delusione: non cammina, non parla, non sa giocare. Le uniche cose che sa fare sono mangiare, dormire e piangere! Tante emozioni, tanti pensieri, che confusione povera Nina. Durante la notte, quel vortice di paure, aspettative e gelosie si trasforma in un incredibile sogno in cui il fratellino diventa un terribile mostro: “Laltrocoso”. Tra situazioni magiche, divertenti e misteriose Nina si troverà a vivere una straordinaria avventura che la aiuterà a difendersi dai veri mostri che ci si trova ad affrontare quando in casa arriva un qualunque “altro coso”. Uno spettacolo magico e divertente, un’avvincente avventura che aiuterà Nina a crescere superando la paura e la gelosia per il fratellino
Teatro delle Temperie_Scritto e diretto da Andrea Lupo - Interpreti:  Alessia Raimondi, Camilla Ferrari, Laura Todini e la voce di Margherita Zanardi - Luci e suoni: Andrea Bondi - Canzoni originali: Serena Pecoraro - Scene e costumi: Camilla Ferrari  - Consulente pedagogica: Laura Todini

in merito alla MUSICA

DEBUTTI

"LIVE AT WEMBLEY 1986 / 2016 30th Anniversary Show " di REGINA The Real QUEEN Experience
Prima assoluta nazionale
TEATRO OLIMPICO - Roma -  da Lunedì 4 Gennaio  2016_ore 21.00 
Lo storico concerto che i Queen tennero nel 1986 al Wembley Stadium di Londra rivive a 30 anni esatti di distanza grazie ai Regina. La band italiana, reduce da un doppio tour europeo e da oltre 600 concerti nel nostro paese, regalerà al pubblico quasi due ore di spettacolo: una cavalcata mozzafiato comprendente tutti i brani più conosciuti della band inglese, da We are the Champions a Radio Ga Ga, da Bohemian Rhapsody a Another One Bites the Dust, da A Kind of Magic a We Will Rock You. Il tutto con l'ausilio di un allestimento scenico e musicale straordinariamente fedele a quello originale. www.liveatwembley.com
Ci sono concerti che hanno fatto la storia del rock. Il concerto che i Queen tennero al Wembley Stadium di Londra il 12 luglio del 1986 è uno di quelli. Davanti a un pubblico di circa 70 mila persone, il gruppo inglese celebrò un rituale laico di cui il cantante Freddie Mercury si fece straordinario interprete e cerimoniere. Pochi immaginavano che quella sarebbe stata una delle ultime esibizioni dal vivo della band nella sua formazione originale, che oltre a Mercury comprendeva anche Brian May (chitarra), Roger Taylor (batteria) e John Deacon (basso). Documentato in vari formati (cd e dvd) ed edizioni nel corso degli anni, Live at Wembley rappresenta ancora oggi un condensato di forza ed energia ineguagliabile, una scarica di adrenalina che parte dal gigantesco palco e arriva all'ascoltatore senza filtro, direttamente al cuore. Lontani da qualsiasi velleità di perfezione tecnica e sonora, i Queen fanno quello che sanno fare meglio:
alzare il volume degli amplificatori, pestare sulle pelli dei tamburi e cantare a squarciagola i loro pezzi carichi di passione ed energia, veri e propri inni generazionali. Ascoltando le registrazioni, sembra quasi di riuscire ad avvertire il calore e il sudore del pubblico, che riceve e amplifica le vibrazioni provenienti da quella che è stata, a tutti gli effetti, una delle più grandi rock band di tutti i tempi. Con “Live at Wembley 30th Anniversary Show” il pubblico non avrà solo la possibilità di assistere per la prima volta in Italia alla riproposizione INTEGRALE dal vivo dello storico concerto dei Queen, ma vivrà quella che i Regina definiscono “The Real Queen Experience”: sul palco del Teatro Olimpico, rinomato per la sua acustica e per le sue dimensioni, verrà infatti ricreato lo stesso allestimento scenico che caratterizzò il tour del 1986 e verranno utilizzati gli stessi effetti speciali. Setlist One Vision Tie Your Mother Down In the Lap of the Gods... Revisited Seven Seas of Rhye Tear It Up A Kind of Magic Under Pressure Another One Bites the Dust Who Wants to Live Forever I Want to Break Free Impromptu Brighton Rock Solo Now I'm Here Love of My Life Is This the World We Created...? (You're So Square) Baby I Don't Care Hello Mary Lou (Goodbye Heart) Tutti Frutti Gimme Some Lovin' Bohemian Rhapsody Hammer to Fall
Crazy Little Thing Called Love Big Spender Radio Ga Ga We Will Rock You Friends Will Be Friends We Are the Champions God Save the Queen
Daniele Fasciani – voce, piano, chitarra Alessandro Ascolani – chitarra, voce Diego THE KJAKJA Chiacchierini – batteria, voce Lorenzo Colucci – basso
www.teatroolimpico.it

in merito alla DANZA

DEBUTTI

"LO SCHIACCIANOCI"  Balletto in 2 atti Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij Libretto di Marius Petipa 
TEATRO OLIMPICO - Roma -  Mercoledì 6, Venerdì 8 e Sabato 9 Gennaio 2016 _ore 21.00_sab. ore 16.30

Eventi di Danza di Mauro Giannelli. Balletto di Mosca “La Classique” 
DIPARTIMENTO DELLA CULTURA DELLA CITTÀ DI MOSCA – MOSKONCERT Direttore Artistico Elik Melikov 
Coreografie di Marius Petipa Costumi di Elik Melikov  Scenografie di Evgeny Gurenko  Maître de Ballet Evgenia Novikova, Andrey Shalin Direttore Artistico Elik Melikov 
Ruoli principali e interpreti:  Clara: Ekaterina Shalyapina/ Nadejda Ivanova/ Principe: Alexandr Tarasov /Smirnov Dmitry     
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“Metafora psicoanalitica del passaggio, tra luci e incubi, dall’infanzia all’adolescenza, pulsioni sessuali comprese. Di questo Čajkovskij era ben consapevole. Lo si percepisce nella sua musica. Ci fa sognare sotto l’albero di Natale mentre fuori (a volte) nevica. Un sogno della durata di poche ore, senza però farci dimenticare le asperità della vita. Forse proprio per questo mix tra fiaba, sogno e realtà, Schiaccianoci diventa mito senza tempo.” Gianluca Bauzano, SETTE Corriere della Sera, 7 dicembre 2012  
 “Lo Schiaccianoci” è uno dei capolavori del balletto dell‟Ottocento.  Balletto dall‟atmosfera natalizia per eccellenza, “Lo Schiaccianoci” è l‟ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine „800. Nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del Romanticismo, “Nußknacker und Mausekönig” (“Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” -1816), nella versione meno cruenta rivista da Alexandre Dumas “Histoire d'un casse-noisette” (“Storia di uno schiaccianoci” -1844) adattata per i bambini.  Composta da Čajkovskij tra il 1891 e il 1892, la partitura sonora de “Lo Schiaccianoci” è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.  Nel 1934 ci fu il debutto europeo de “Lo Schiaccianoci” al Sandler‟s Wells di Londra e al Teatro alla Scala di Milano la prima rappresentazione risale al 1938. Una delle versioni più caratteristiche fu di George Balanchine che nel 1954, per il New York City Ballet, divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà e sogno. Indimenticabile l‟adattamento e interpretazione di Rudolf Nureyev nel ‟69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una lettura psicoanalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer, dello schiaccianoci e del Principe. Una novità introdotta da Čajkovskij nell‟esecuzione originaria di quest'opera è la presenza della celesta, uno strumento scoperto dal compositore a Parigi, che venne utilizzato in alcuni passaggi dal risvolto fiabesco.  “Lo Schiaccianoci” è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi del balletto come la Danza Russa, emblema della tradizione russa nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte, il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve. Armonica composizione coreutica data dai vivaci balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux summa dell‟arte e del talento dei solisti che vi si esibiscono. 
www. ballettodimosca.it
La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, dal nome stesso della compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie di Ivanov e la veste tradizionale de “Lo Schiaccianoci” i solisti del Balletto di Mosca “La Classique”, giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati.  
www.teatroolimpico.it

"LA BELLA ADDORMENTATA"  Balletto in 3 atti Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij  - Coreografie di Marius Petipa
TEATRO OLIMPICO - Roma -  Giovedì 7, Sabato 9 e Domenica 10 Gennaio 2016 _ore 21.00, dom ore 18.00
Eventi di Danza di Mauro Giannelli. Balletto di Mosca “La Classique” 
DIPARTIMENTO DELLA CULTURA DELLA CITTÀ DI MOSCA – MOSKONCERT Direttore Artistico Elik Melikov 
Fondato nel 1990, il Balletto di Mosca di Coreografia Classica - "La Classique", annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico - accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Sempre molto richiesto il Balletto di Mosca- La Classique ha recentemente entusiasmato le platee di tutto il mondo con un internazionale tour di successo, raccogliendo consensi ed ovazioni in paesi quali l'Egitto, Marocco, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina , Giappone e Australia. Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione tersicorea: Giselle, Il lago dei cigni, Don Chisciotte, La bella addormentata, Lo Schiaccianoci
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Presso la corte di re Floristano si festeggia la nascita della principessa Aurora; fra gli invitati le buone fate del regno offrono i loro doni augurando ogni bene all'erede. Furiosa per non essere stata invitata alla festa giunge la perfida maga Carabosse. Nonostante le preghiere della corte esse, come "dono" lancia una maledizione: il giorno del suo sedicesimo compleanno troverà la morte pungendosi con un fuso. All'appello delle fate manca la buona fata dei Lillà che, avendo ancora in serbo il suo dono, trasforma la morte irreparabile in un lungo sonno che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solo grazie al bacio di un giovane principe. Nei giardini reali si festeggia il sedicesimo compleanno della principessa, ogni fuso è stato bandito dal regno ed il suo uso vietato. Appare Aurora che, bellissima, e ammirata da tutti, viene corteggiata da quattro pretendenti giunti da altri regni per chiedere la sua mano. Tutte le attenzioni sono per lei e nessuno si accorge dell'arrivo di Carabosse che, travestita da vecchia, le porge un fuso. Aurora ne è incuriosita, non ha mai visto un oggetto del genere, lo tocca e ferita cade a terra tramortita. La maledizione è quasi compiuta, Carabosse canta vittoria ma viene subito fermata dalla fata del Lillà con il suo dono che trasforma il maleficio in incantesimo. Il giardino viene avvolto in un magico torpore, mentre tutti si addormentano. Sono trascorsi cento anni. Il principe Desiré e la sua corte sono a caccia. Improvvisamente l'atmosfera cambia ed egli si trova magicamente in un mondo di sogno dove la fata dei Lillà lo conduce da Aurora. Alla visione della bella principessa, Desiré cade perdutamente innamorato. Ritornato alla realtà il principe continua la battuta di caccia con gli amici ma giunto con essi al vecchio castello incantato riconosce la ragazza del sogno e irresistibilmente la bacia. L'incantesimo è spezzato. Grande festa di nozze dei due giovani principi. Alla reggia di Floristano molti gli invitati fra cui anche diversi personaggi delle favole di Perrault: Il Gatto con gli stivali e la gatta bianca, L'uccellino blu e la Principessa Florine, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo, ecc… Tutti danzano in onore di Aurora e Desiré che chiudono con il Grand pas de Deux in un'apoteosi di felicità.
www.teatroolimpico.it

dell’ARTE

PROSEGUONO

"MATISSE E IL SUO TEMPO"  a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da Sabato 12 dicembre 2015 a Domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬ così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti -- domina l’arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou – la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948--1949)
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische -- come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --; la raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952--56) e Picasso (Lo studio, 1955); l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor: Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale Arte.
Con il supporto di La Rinascente.
 L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura -- Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it

"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma -  da Venerdì 4 dicembre 2015 a Domenica 8 maggio 2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.” 
Henri de Toulouse-Lautrec 
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media coverage by Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it

"james tissot" a cura di Cyrille Sciama
CHIOSTRO DEL BRAMANTE  - Roma - da Martedi 26 Settembre 2015 a Sabato 21 Febbraio 2015,  tutti i giorni dalle  ore 10.00 alle 20.00 , Sabato e Domenica 10.00-21.00
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
La mostra è organizzata con il sostegno eccezionale del Museo d’Orsay, vede come sponsor Generali Italia e come partner dell’iniziativa Trenitalia. L’evento è consigliato da SKY Arte HD.
Per la prima volta in Italia, l’attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902). Le sue opere si potranno finalmente ammirare al Chiostro del Bramante di Roma (26 settembre 2015 - 21 febbraio 2016) dopo le importanti esposizioni dedicategli in tutto il mondo come James Tissot al Petit Palais (Parigi - 1985), Victorian Life Modern Love (Yale Center for British Art, New Haven Connecticut - Musée du Québec, Québec City, Canada - Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, tra il 1999 e il 2000), James Tissot et ses Maîtres a Nantes presso il Musée des Beaux-arts (2005) e infine la mostra The Life of Christ del Brooklyn Museum of Art (2009).
Raffinato protagonista dell’élite del suo tempo, invidiato e amato in pari misura, James Tissot è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot celebra nei suoi quadri la vita dell’alta borghesia – il ceto portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo – trasformando la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un cliché non privo di originalità.
Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, hanno fortemente creduto nella necessità di presentare al pubblico italiano un artista ancora poco celebrato. In mostra 80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda. Tra le opere esposte, capolavori quali "La figlia del capitano" e "La figlia del guerriero" entrambe del 1873 accanto alla Galleria dell’ "HMS Calcutta" (1886) che illustrano i temi principali della sua arte sempre trattati con profondità psicologica e che attestano il suo talento di colorista e fine osservatore del suo tempo.
Prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante - Arthemisia Group, Con il sostegno eccezionale di Musée d’Orsay-Sponsor Generali Italia
Partner dell’iniziativa: Trenitalia-Special Partner:  JTI-Sponsor tecnico Mantero-Media coverage by Sky Arte HD-Mostra a cura di Cyrille Sciama-Progetto di mostra, direzione dei lavori, progetto grafico di mostra e realizzazione grafica :Mjras snc-Allestimento: Tagi2000-Progetto immagine coordinata: Angela Scatigna-Video: Artist Fabien Iliou-Percorso didattico in mostra: Francesca Valan-Catalogo: Skira
www.chiostrodelbramante.it


Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …