MENU

K-HOME | KIROLANDIA | KIRI | REGOLAMENTO | CONTATTI  | corrente culturale | fridaartes | privacy e cookie | disclaimer
Kirosegnaliamo | Kiroalmanacco | Kirosegnaliamo
K-NEWS | PALCOSCENICO | MUSICA | ARTE | CINEMA | LIBRI | COSTUME/SOCIETA' | SCIENZE/NATURA |FOTO | DISEGNI/PITTURE | RACCONTI | POESIE | VIDEO
IppoKiro PutzoKiro MayaKira ManuKira AttiroKira MireKira VeraKira CeresKira VolpocaKiro Krouge

lunedì 29 febbraio 2016

KIROSEGNALIAMO 29 Febbraio-6 Marzo 2016








Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.




Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.


in merito al TEATRO

DEBUTTI

"SIAMO TUTTI BUONI" di Readarto Officine Artistiche
TEATRO OROLOGIO  - Sala Orfeo  - Roma  - da martedì 1 a domenica  13 marzo,  ore 21.00_dom ore 18.00
La nuova produzione della compagnia Readarto Officine Artistiche debutta in prima assoluta.
SINOSSI
In un borgata della periferia romana, Elèna, giovane disoccupata romena in cerca di fortuna sul territorio italiano, trova immediata accoglienza nel garage gestito da alcuni teppisti di quartiere. Vincenzo, infatti, buttafuori di una scalcinata sala di videopoker in cerca di facili guadagni, dopo essersi illegalmente appropriato di una struttura comunale in disuso, ne ricava un posto letto da affittare alla giovane sprovvista di permesso di soggiorno. Ma, una visita improvvisa e inaspettata, rimetterà in discussione i già precari equilibri. Un punto di vista inedito ed originale sui disagi giovanili, una voce fuori dal coro sulle logiche della piccola criminalità, attraverso una commedia esilarante, dai dialoghi brillanti e suggestivi.
Drammaturgia e regia: ANDREA BIZZARRI - Interpreti: ANTONIO CONTE, ALIDA SACOOR, GUIDO GOITRE, MATTEO MONTAPERTO, VALERIO DI TELLA e RICCARDO GIACOMINI - Produzione: READARTO OFFICINE ARTISTICHE - Scene SANDRO IPPOLITO - Costumi: LUCIA MIRABILE - Fotografie di scena: EMANUELE BIANCHI
www.teatrorologio.it


"CAPINERA" adattamento e regia Rosy Bonfiglio
TEATRO STUDIO UNO  - Sala Specchi - Roma - da giovedì 3 a domenica 6 marzo, ore 21.00_dom ore 18.00
"Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime”.
(Storia di Una capinera, Giovanni Verga, 1869)
Dopo il successo dello scorso gennaio torna a grande richiesta un sorprendente monologo inno alla libertà e all’amore ispirato al romanzo “Storia di una capinera” di Giovanni Verga.
La storia raccontata è quella di Maria, ragazza condannata alla monacazione da un destino familiare sfortunato. Non ancora compiuti i voti, durante l’epidemia di colèra che colpisce Catania alla fine del 1800, la giovane torna temporaneamente in campagna, dalla sua famiglia: pochi mesi per scoprire il mondo, la vita e la bellezza della libertà. Pochi mesi per conoscere dolorosamente l’amore per un uomo, esplosione assoluta di impulsi sconosciuti e ingestibili per una piccola anima fragile e digiuna di esperienze.
Come una tragica Cenerentola Maria sconta i soprusi di una matrigna gelida e indifferente, le debolezze di un padre troppo devoto alla moglie, le angherie di un destino che non perdona la libertà, piuttosto la condanna. Maria incarna perfettamente un conflitto da tipica eroina tragica, pagando con la vita il prezzo della dolorosa scoperta del senso critico, inteso come coscienza, sguardo personale sulla realtà.
Rosy Bonfilgio, classe 1990, diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico ha lavorato con registi come Luca Ronconi, Gabriele Lavia, Daniele Salvo, Matteo Tarasco e Filippo Gili. Capinera è il suo primo lavoro indipendente che per la prima volta la vede impegnata anche nella regia. Un esperimento coraggioso che regala al pubblico uno spettacolo emozionante, poetico e commovente conquistando lo spettatore per la suo linguaggio immediato e fresco, complice un adattamento che riesce abilmente a decontestualizzare la tematica religiosa trasformando il racconto in una storia fuori dal tempo, testamento emotivo di lettere e pensieri di una giovane ragazza, simbolo di libertà, amore e voglia di vivere.
Adattamento e regia: Rosy Bonfiglio - Interpreti: con Rosy Bonfiglio  - Aiuto regia: Giuliano Braga - Foto: Tommaso Le Pera - Luci:  Michelangelo Vitullo
Musica: Angelo Vitaliano - Progetto Grafico: Fabrizio Brandi
www.teatrostudiouno.com


"SAFA E LA SPOSA BAMBINA" di e con Isabel Russinova
TEATRO PALLADIUM UniRomaTre – Roma martedì 1 Marzo 2015,  ore 20.30
Prima Nazionale
Ispirato alla storia vera di una donna siriana costretta a vivere l’incubo della vita nell’inferno della guerra. A Safa hanno tolto tutto, la famiglia, i figli, l’amore, la dignità,  il futuro, si è abbattuto su di lei l’orrore della guerra che da sempre offende l’uomo, ma il destino le offre un’altra occasione per cui lottare, Awa. Awa è una piccola di 10 anni che come tante bambine ha smesso da troppo tempo di sorridere, è una sposa bambina, la famiglia l’ha data in moglie ad un uomo molto più grande di lei per poter pagare i debiti e tirare avanti. Quell’uomo, dopo averla presa, l’ha picchiata e torturata, ripetendo il macabro copione che colpisce migliaia e migliaia di bambine e che i conflitti  non fanno altro che esasperare. Poi l’ha venduta ai soldati Daesh che l’hanno fatta diventare una  loro schiava, come tante altre donne catturate, fatte prigioniere e piegate al malato volere e alla violenza dell’Is. E’ lì che Safa e Awa si incontrano, vittime degli stessi carnefici insieme ad altre donne. Awa è la più giovane e Safa vuole proteggerla, aiutarla, nel suo cuore la accoglie come una figlia e decide di cercare insieme a lei una via d’uscita.
Attraverso la storia di Safa e Awa si racconta la condizione della donna tra le popolazioni martoriate dal conflitto mediorientale che oggi infiamma pericolosamente l’ Umanità.
Ars Millennia Production - Università Roma Tre - Associazione Culturale Bravò_Autrice ed inteprete: Isabel Russinova - e la partecipazione di
Camilla Coscarella - regia:  Rodolfo Martinelli Carraresi - musiche originali:  Antonio Nasca - scene: Wilma lo Gatto - costumi: Maria Foglietta
www.teatro-palladium.it

"INVILOOP" scritto, diretto e interpretato da Daniele Parisi
TEATRO PALAZZO SANTA CHIARA - Roma - 5 – 6 – 12 – 13 – 19 – 20  Marzo 2016,  sabato 21.00 – domenica 18.00
SEI REPLICHE DISPERATAMENTE COMICHE
Definito dalla stampa “un perfomer rock”, Daniele Parisi, dopo la splendida tournèe che lo ha visto applaudire in vari teatri d'Italia, sale sul palco del Teatro di Palazzo Santa Chiara di Roma con Inviloop. Sei repliche disperatamente comiche (5 – 6 – 12 – 13 – 19 – 20 marzo, sabato alle 21.00 e domenica alle ore 18.00) che vedranno l'artista romano sul palco del Teatro gestito da Gustavo Cuccurullo. È stato proprio lo stesso direttore artistico a volere che la tournée di Parisi, partita da Roma a novembre, si concludesse nella capitale in quello  stesso spazio che da anni è aperto solo all'ospitalità di eventi che spaziano da convegni a meeting passando per mostre d'arte e congressi. “Da quattro stagioni Palazzo Santa Chiara non ha un cartellone” spiega il direttore Cuccurullo “ho avuto poi la fortuna di vedere Daniele Parisi in scena e ho subito desiderato alzare nuovamente il sipario per uno spettacolo tatrale”.
Inviloop è un one-man show fatto di ritmi affabulanti, umorismo allucinato, doppelganger surreali, performance sceniche e vocali. Un uomo, sotto la morsa stringente del tempo, esita davanti al portone di un palazzo. Si spalanca il suo immaginario: vicende e personaggi spuntano fuori come cellule impazzite.
L'uomo appare avvolto in scenari grotteschi, disperatamente reali e concreti, dai quali non riesce ad uscire, con rapporti che non si evolvono e  restano imprigionati in un circuito chiuso. In questo testo, come negli altri precedenti, tutto è a favore del puro gioco e della scrittura di scena. Non c’è morale. Un bestiario di disperazione esilarante e ossessivamente comica.
Daniele Parisi, dopo i consensi dei suo primi spettacoli Abbasso Daniele Parisi e Ab hoc et ab hac, è stato inserito nel volume Lazio Creativo e Fondo della Creatività 2016 come una delle nuove realtà artistiche nascenti torna a Roma.
Scritto, diretto e interpretato  da Daniele Parisi
www.palazzosantachiara.it

PROSEGUONO

"Kensington Gardens" di Giancarlo Nicoletti
SALA UNO TEATRO  - Roma – da giovedì 25 febbraio  a domenica 6 Marzo, ore 21.00_dom. ore 18.00
Londra: un futuro, prossimo o remoto, e un Partito xenofobo al governo. Una legge che espelle tutti i non inglesi dal suolo britannico, ronde per le strade, sugli immigrati si spara a vista. Sei italiani ottengono di evitare il rimpatrio, isolati in una villa del parco di Kensington, in attesa di grazia. Il figlio e la sorella di una cantante in conflitto con la crisi di mezza età e col suo compagno più giovane. Un esame di cittadinanza per scongiurare l’estradizione, un chimico, sua moglie. Pianoforti, pranzi, bicchieri di alcol, cene, canzoni d’autore, un magistrato e una giovane inglese che sogna la fama. Le distanze, i confini della propria identità e l’attesa illusoria del futuro si confondono alle vicende di un’umanità senza fissa dimora e bandita da sé stessa.
Kensington Gardens è l’ultimo capitolo della Trilogia del contemporaneo di Giancarlo Nicoletti, preceduto dai pluripremiati #salvobuonfine e Festa della Repubblica, che hanno riscosso un grande successo di pubblico e critica. La trilogia, di prossima pubblicazione, è un sistema drammaturgico – registico che affronta i temi del postmoderno italiano, dalla percezione del sé dell’uomo contemporaneo all’incapacità relazionale nei rapporti umani.
Drammaturgia e regia: Giancarlo Nicoletti - Interpreti: Annalisa Cucchiara, Riccardo Morgante, Cristina Todaro, Valentina Perrella, Alessandro Giova, Eleonora De Luca, Francesco Soleti e con Luca Notari - Foto: Luana Belli - Grafica e Video: Paolo Lombardo  - Consulenza musicale: Marco Bosco - Ufficio stampa: Rocchina Ceglia - Aiuto regia: Sofia Grottoli – Martina Tonarelli  - Distribuzione e promozione: Altra Scena Art Management  - Produzione: PlanetArts Collettivo Teatrale
www.salaunoteatro.com

"IL MATRIMONIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE"  di  Pierre Leandri e Elodie Wallace
TEATRO MARCONI - Roma - da giovedì 25 febbraio a domenica 20  marzo 2016 - ore 21.00_dom. ore 17.30
Hanno riscosso un enorme successo di pubblico le repliche de Il Matrimonio nuoce gravemente alla salute per questo il Teatro Marconi, in accordo con Gianluca Ramazzotti, ideatore del progetto, ha deciso di riprendere le repliche dello spettacolo quatto settimane.
Una delle commedie più viste negli ultimi anni, che in Francia è giunta alla quinta stagione registrando oltre 350.000 spettatori, torna sul palco  del Teatro Marconi.
Romeo e Sofia convivono da qualche tempo, Sofia è una donna in carriera impiegata in un’importante agenzia pubblicitaria e, dato che guadagna molto bene, Romeo sceglie di fare il casalingo. Michelina, madre di Romeo è una donna all’antica e, in base ai suoi solidi principi, è l’uomo che deve badare al sostentamento familiare e la donna occuparsi del focolare domestico. Romeo ha sempre cercato di evitare nel modo più assoluto che Sofia e Michelina si incontrassero ma una sera accade l’inevitabile: Michelina si auto invita a cena dal figlio la sera del suo compleanno per conoscere la “pseudo-nuora”. Romeo per salvare le apparenze, propone a Sofia di inscenare una commedia, solo per la madre, nella quale lui lavora e Sofia fa la casalinga. Ma Sofia è negata in cucina e dopo una serie interminabile di esilaranti equivoci e gag, la verità sarà costretta a venire fuori
Autori: Di Pierre Leandri e Elodie Wallace - Regia Massimo Natale - Interpreti: Fabio Ferrari, Silvia Delfino, Pia Engleberth, Maurizio D’Agostino - Versione italiana: David Conati - Un progetto artistico:  Gianluca Ramazzotti - Scena: Gianluca Amodio - Disegno luci: Stefano Lattavo
www.teatromarconi.it

"ABBIAMO UCCISO SOFOCLE" di L.N. Ironwhite
TEATRO DEI SERVI - Roma - da martedi 16 febbraio a domenica 6 marzo 2016 - ore 21 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Ritmi serrati per una commedia che utilizza l’entusiasmante tecnica del “teatro nel teatro” Un vortice di ilarità in cui, forse, anche Sofocle stesso, non sarebbe riuscito a trattenersi dal ridere!
E’ una commedia dalla tecnica comica serrata quella della Compagnia Alt Academy, diretta da Luca Ferrini al Teatro de’ Servi di Roma, che ironizza sul mondo attoriale.
Una compagnia di attori porta in scena, in un generico teatro romano, in una sera come tante, una tragedia di Sofocle. Sul fondo il palazzo di Ceice a Trachine. Sul palco Eracle, Illo, il Re Trachis, un’ancella, una nutrice, il coro.
Nei camerini un agitato regista. In platea un impaziente produttore. Ma inatteso, come un fulmine a ciel sereno, un fatale imprevisto provvederà a cambiare le dinamiche di quella disgraziata replica.
Si scateneranno i veri caratteri degli attori, vittime e carnefici allo stesso tempo di quella paradossale situazione, dando vita ad una commedia dagli ingredienti perfetti che, nel distruggere battuta dopo battuta l’antico testo sofocleo, mostrerà al pubblico tutto ciò che a teatro non andrebbe mostrato. 
Con i suoi ritmi veloci e le battute oblique, l’onnipresente umorismo di situazione e l’entusiasmante tecnica del “teatro nel teatro”, questa pièce trascinerà gli spettatori in un esilarante vortice di ilarità generale in cui, forse, anche Sofocle stesso, non sarebbe riuscito a trattenersi dal ridere!
Alt Academy_Autore: L.N. Ironwhite ; Regia:  Luca Ferrini;  Interpreti: Silvana Bosi –la nutrice, Simone Destrero – Illo, Luca Ferrini – Re Trachis, Fabio Gagliardi – Re Trachis, Guglielmo Lello – Eracle, Sebastiano Nardone – il regista, Lucia Tamborrino – il coro, Sveva Tedeschi – l’ancella
Scene Barbara Esposito;  Costumi:  Zena Diamantakos ; Luci: Alessandro Turella
www.teatroservi.it

sul TEATRO PER BAMBINI

DEBUTTI


"PIENA DI VITA" con Ottavia Leoni e Ksenija Martinovic
CENTRALE PRENESTE TEATRO  - Roma - domenica 6  Marzo 2016  - (dai 2 ai 8 anni), ore 16.30
Uno spettacolo ispirato al mondo di Pollicino in scena per la rassegna Infanzie in gioco Sul palco ci sono Ottavia Leoni e Ksenija Martinovic, la regia è di Fiona Sansone. Vita e Givotta, una bimba e la sua bambola, stanno per essere abbandonate ma decidono di uscire autonomamente: un bosco, la casa dell’orco e il ritorno a casa attraversando gioie e paure per diventare grandi. Teatro d'attore, marionette, teatro d'oggetti e un suggestivo disegno luci, fanno di Piena di Vita uno spettacolo sorprendente che realizza un piccolo grande viaggio nella camera di una bambina quasi fanciulla. 
Progetto Produzioni Giovani Compagnie_Ruotalibera Teatro/Compagnia UraganVera_Interpreti: Ottavia Leoni e Ksenija Martinovic - Regia: Fiona Sansone - Drammaturgia: Leoni-Martinovic-Sansone - Scene: Francesco Persico - Musiche: Enrico Melozzi – Edizioni Musicali CINIK_Roma - Illustrazioni: Emanuele Di Giacomo - Costumi: Antonia Dilorenzo - Disegno luci: Andrea Panichi - Locandina: Veronica Urgese - Organizzazione e Promozione: Serena Amidani, Paola Meda - Foto di scena: Patrizia Chiatti

circa i FESTIVAL e le RASSEGNE

DEBUTTI

"CassinoOFF 2016" direzione artistica di Francesca De Sanctis
V Edizione
Aula Pacis/Biblioteca Comunale Pietro Malatesta/Rocca Ianula/ Casa Circondariale/Teatro Manzoni  - Cassino (Fr)-  da venerdì 4 Marzo a Sabato 30 Aprile - orari vari

Alla sua V edizione il Festival del Teatro Civile CassinoOFF – organizzato dall'Associazione CittàCultura e diretto da Francesca De Sanctis - riparte con un grande attore e uno dei più apprezzati scrittori del’ 900: Alessandro Haber e Charles Bukowski. L'irriverente autore statunitense ormai è parte di Haber, che lo porta in scena da anni in varie forme: spettacolo, concerto, reading. A Cassino l'interprete bolognese leggerà – il prossimo 4 marzo presso l'Aula Pacis – i suoi versi e i suoi testi.
CassinoOFF è questo: un teatro contro perbenismi e ipocrisie, un teatro che parla, racconta, grida e che tiene accesa sempre la sua attenzione sul nostro tempo. Alessandro Haber, Iaia Forte (in  Un bacio, di Ivan Cotroneo) Ulderico Pesce e Andrea Satta (in La Fisarmonica verde), Fabrizio Saccomanno (in Gramsci. Antonio detto Nino) saranno alcune delle voci che risuoneranno nei luoghi del Festival.
Ma CassinoOFF è anche un’invasione civile e partecipata della città: la Rocca Janula, la Biblioteca comunale Malatesta, la Casa circondariale, il Teatro Manzoni e il Civico Sociale (trattoria della legalità) saranno attraversati da serate musicali, performance di danza e molto altro.
Obiettivo del Festival sarà coinvolgere il pubblico di tutte le età sulla scia delle edizione passate (ricordiamo tra gli ospiti: Bebo Storti, Marco Paolini, Luigi Lo Cascio, Isabella Ragonese, Ascanio Celestini, Roberto Saviano, Vincenzo Perrotta, Ottavia Piccolo).
CassinoOFF è anche laboratori teatrali che si sono svolti durante tutto l’anno, sull’intero territorio provinciale coinvolgendo gli abitanti di vari comuni, e il Premio CassinoOFF, rivolto alle compagnie teatrali, nato per sostenere e promuovere i progetti e gli artisti che affrontano, con coraggio e poesia, tematiche “scomode”: dalla mafia al precariato, dall’ambiente alla corruzione, o raccontano storie di vite difficili legate a guerre, emigrazioni, lotte e ingiustizie. Negli corso degli anni il Premio è diventato un atteso appuntamento per gli artisti della scena indipendente italiana. Sono oltre 150 le candidature pervenute quest’anno e a breve sarà decretato lo spettacolo vincitore che andrà in scena il prossimo 9 aprile. Le prime due edizioni sono state vinte dalla compagnia Instabili Vaganti con lo spettacolo  Made in Ilva. L’eremita contemporaneo e da Oscar De Summa con Stasera sono in vena.
L'Associazione CittàCultura – con il sostegno della Regione Lazio, del Comune di Cassino e della Banca popolare del Cassinate, il patrocinio dell'Università degli Studi di Cassino – presenta soprattutto un progetto condiviso e allargato che coinvolge anche le associazioni presenti sul territorio, oltre ad artisti affermati e a giovani compagnie.
 - Programma della settimana -
4 MARZO
#Danza
ore 19.30, Aula Pacis
Performance di danza e musica
a cura di Raffaele Rodia e Noemi Rotondo
#Teatro
ore 21.00, Aula Pacis
Alessandro Haber: Haber legge Bukowski
 Alessandro Haber interpreta, recita, canta ma soprattutto vive i testi e le poesie originali di Charles Bukowski. Una serata che farà emozionare, soffrire, sorridere e divertire il pubblico che assaporerà Bukowski sotto una nuova luce, dagli irriverenti toni beat/bukowskiani.
5 MARZO
#Alcivico
ore 21.00 Civico Sociale, trattoria della legalità
Serata musicale
in collaborazione con l'associazione Namastè
ospite Davide di Rosolini
CassinoOFF | IL FESTIVAL DEL TEATRO CIVILE
raccontare i nostri giorni, e raccontare il passato
può fornirci una chiave di lettura per i nostri giorni

"Tre passi di donna - Rassegna di teatro al femminile"
TEATRO FURIO CAMILLO – Roma - da giovedì 3 a Domenica 13 marzo - ore 21.00_dom ore 18.00
Le donne, protagoniste delle storie che andranno in scena, inseguono speranze e illusioni, cercano di lottare per un'esistenza migliore, reinventandola e reinventandosi. La rassegna, ormai al quarto anno di vita, spazia dal comico al drammatico, al teatro di ricerca corporea, per dare uno spaccato dei racconti al femminile che sia al di sopra del linguaggio stesso e che racconti un universo poliedrico e senza tempo.
- Dal 03 al 06 marzo la compagnia Arteinmovimento presenta Le Altre, storie di donne che per scelta o per caso sono finite fuori dalla normalità, donne che ci sorprendiamo a guardare, ma che facciamo finta di non vedere, di non sapere chi sono. Audaci, scomode, impertinenti, ostinate, qualche volta perfino imbarazzanti e comunque difficili da accettare, eppure capaci  di comporre un mosaico di ricchissima umanità, una visione caleidoscopica ed emozionante dell’universo femminile, che non nasconde la sensibilità, il coraggio, la debolezza e l’ironia, talvolta cinica, che ne compongono la magica formula della sopravvivenza. Altre voci di donne che qualcuno chiamerebbe “streghe”.
Nel foyer del teatro il pubblico femminile verrà accolto da una pattuglia di cartomanti, veggenti, scopritori di doti stregoneschi, più o meno seri, più o meno cialtroni, più o meno attendibili. Chi usa le carte, chi piccole ordalie, le rune, chi bacchette rabdomanti che cercano l’acqua profonda che scorre sotto l’anima della strega. Scopri la strega che è in te, se c’è … naturalmente.
a seguire....
- Il 10 marzo alle ore 21,00 Anastasia Astolfi presenta Questo non è un paese per vecchie. Lo spettacolo indaga sulla discriminazione, di genere e anagrafica, e si interroga su come sopravvivere - o meglio vivere - in un mondo che non accetta l'invecchiamento,  nuovo tabù della società contemporanea, assatanata dal demone dell’eterna giovinezza. Con humor dissacrante e cinico Anastasia Astolfi rappresenta un universo composto da donne di varie età e classe sociale dando vita ad un'antologia tutta al femminile, creando un punto di vista spudorato e liberissimo su ciò che può rappresentare "il segno" che lascia su di noi il tempo.
- Venerdì 11 marzo alle ore 21,00 Alessandra Evangelisti presenta 43 paia di scarpe, la storia di Adelina Guadagnucci, una donna che negli anni ‘30 è partita da Massa perché voleva conoscere il mondo. Ma il mondo stava cambiando, e di lì a poco sarebbe scoppiata la guerra. Sospinta da valori sociali e morali pacifisti e rivoluzionari, Adelina capì presto che per cambiare il mondo bisognava partire dai bambini, gli adulti del futuro; così dedicò tutta la sua vita all’Istituto Pedroni, da lei fondato, che avrebbe ospitato dei bambini orfani di guerra. Ne accolse ed educò 43.
- Il 12 marzo alle ore 21,00 Gianna Coletti e Laura Pozone presentano Palloncini. Poteva essere scemo, una tragicommedia sulla diversità. Una madre, Germana, è alle prese con gli ultimi preparativi della festa di compleanno del figlio piccolo, Carlino, e una banale richiesta la gela in un labirinto di dubbi. È così che il colore dei palloncini si trasforma nella porta d’accesso a un flusso - reflusso? – ininterrotto di pensieri e paure sull’identità di genere.
- Il 13 marzo alle ore 18.00 la compagnia Sakuntala presenta lo spettacolo Saglie Saglie.  Lo spettacolo nasce dal particolare fascino e dal radicale legame affettivo che unisce la coreografa Aurora Pica alla città partenopea.  Il fil rouge, tutto corporeo, che unisce il fluire intenso e brioso di scene, immagini e suoni della città è legato alla figura della donna meridionale il cui carattere la rende custode e viva rappresentante di una cultura ricca di storia, poesia e arte.
---
Il Teatro Furio Camillo ospiterà inoltre dal 03 al 20 marzo la mostra fotografica “Tre scatti di donna”, dedicata alla visione femminile della fotografia, proposta dal CSF Adams. La mostra fotografica verrà inaugurata il 03 marzo alle ore 19:30 ed avrà ingresso libero per tutta la sua durata.
www.teatrofuriocamillo.it

per la DANZA

DEBUTTI

"AVVENTUROSO VIAGGIO A OLIMPIA" coreografie di Giulia Staccioli - Cristian Garbo
TEATRO RIFREDI - Firenze - da mercoledì 2 a domenica 6 marzo 2016
Dopo il grande successo nazionale della “Leggenda del pallavolista volante” con più di cento repliche in 2 stagioni (press book in allegato con biografie degli artisti), Andrea Zorzi eBeatrice Visibelli, insieme ai danzatori di Accademia Kataklò e alle coreografie acrobatiche di Giulia Staccioli, si preparano a una nuova impresa: "Avventuroso Viaggio Olimpia.Alla ricerca dell'oro perduto". Proprio quello che la leggendaria squadra di Velasco si lasciò sfuggire per un soffio nella finale del '96 ad Atlanta. Debutto al Teatro Rifredi di Firenze il 2 marzo. Uno spettacolo in cui lo sport diventa emozione e pensiero, allegria e passione
Andrea Zorzi, il grande campione di pallavolo, nella sua nuova veste di attore e narratore, torna a raccontarsi a teatro diretto da Nicola Zavagli. Questa volta, in scena insieme a lui e a Beatrice Visibelli, ormai collaudata compagna di viaggio, ci sono i danzatori di Accademia Kataklò. In una partitura unica che intreccia l’epicità della narrazione con la spettacolarità della danza, i giovani e atletici danzatori scolpiranno immagini di suggestiva potenza, rielaborando con rinnovata carica espressiva la folgorante bellezza del corpo. Una nave del tempo porterà nell’antica Grecia i nostri eroi. Per raccontare lo sport attraverso una delle sue millenarie meraviglie, le Olimpiadi antiche. È un viaggio nel luogo dove tutto nacque, quella Olimpia in cui per dodici secoli si sono celebrate le gare più straordinarie del mondo. Il nostro campione, in cerca dell’oro perduto nella indimenticabile e sfortunata finale olimpica del '96, ci condurrà verso la scoperta di un'etica diversa, nello sport come nella vita. E a vincere, per una volta, sarà il senso antico e profondo della festa. 
TEATRI D'IMBARCO_ Coreografie Giulia Staccioli Cristian Garbo - testo e regia: Nicola Zavagli - con Andrea Zorzi, Beatrice Visibelli e i danzatori di Accademia Kataklò
www.teatrodirifredi.it

per il CINEMA

PROSEGUE

"AMORE, FURTI E ALTRI GUAI" di Muayad Aalayan
Nelle SALE ITALIANE da giovedì 25 Febbraio 2016
SINOSSI
Mousa, ladro di auto palestinese, si trova in difficoltà quando ruba la macchina sbagliata. Quella che pensava fosse un’auto israeliana ed un modo semplice per fare soldi nel suo campo profughi impoverito risulta essere un carico di sfortuna quando scopre nel bagagliaio un soldato israeliano rapito da militanti palestinesi.
Mousa tenta, inoltre, di riavvicinarsi alla donna amata e, nel frattempo, sogna di emigrare in Italia per giocare nellaFiorentina e trova un procuratore palestinese che gli promette di realizzare questo sogno.
Il regista Muayad Alayan, racconta, con un brillante piglio da commedia, le avventure del protagonista in chiave comica.
Commedia Nera - Palestina - Durata 93' - Arabo sottotitolato in italiano
Regia: Muayad Aalayan
Produzione: Palcine Productions - distribuzione: Cineclub Interazionale
www.cineclubinternazionale.eu

dell’ARTE

PROSEGUONO

"La seduzione dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna - Ravenna - da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi Ravenna 
 “Quel non so che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie.  La mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal 21 febbraio al 26 giugno 2016.  La mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della tradizione.   Una tradizione intesa come restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita, come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso  da Margherita Sarfatti; fino narrare il Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein.   Il Novecento è stato il secolo all’insegna del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori attenzioni. 
Comitato scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it

"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla Grande Guerra" a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
PALAZZO REALE - Milano - da mercoledì 3 febbraio a domenica 5 giugno 2106 - orari vari
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
www.palazzorealemilano.it

"MATISSE E IL SUO TEMPO"  a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da sabato 12 dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬ così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti -- domina l’arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou – la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948--1949)
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische -- come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --; la raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952--56) e Picasso (Lo studio, 1955); l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor: Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale Arte.
Con il supporto di La Rinascente.
 L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura -- Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it

"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma -  da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio 2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.” 
Henri de Toulouse-Lautrec 
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media coverage by Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it

Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …