Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
L’associazione Rinascimento 2000 e
l’Adramelek Theater
Presentano
La Compagnia dei Bufonidi
in
"GLI
AMICI DEL ROSPO Processo e cattività di Verlaine per l’attentato a
Rimbaud"
di Gennaro Francione
regia di Antonella De Angelis
TEATRO AGORÀ - Roma
da martedì 21 a domenica 26 2017, ore 21.00_dom. 18.00
Il dramma in due atti descrive il processo e
la prigionia di Verlaine che il 10 luglio 1873, in una stanza d'hotel di
Bruxelles, spara due colpi di pistola all'amante Rimbaud deciso a lasciarlo.
L'8 agosto del medesimo anno viene condannato
a due anni di carcere confermati in appello il 27 agosto. E' un processo
umiliante che trasmoda dall'attentato a una causa contro la pederastia, col
climax della visita corporale medica rilevante tracce d'abitudine pederastica
attiva e passiva.
Dopo la causa l'azione scenica racconta la
cattività che si trasforma da spazio serrato a sogno di un universo sconfinato
dove, nel ricordo, il poeta solitario viene rivisitato dal suo amante fantasma.
Oltre alla funzione consolatoria, insieme rivivono la
stagione del loro amore coi due cuori maschili che, amanti del pigro rospo,
trovano il trionfo nella poesia dell'eros platonico. Là dove anche i gesti e i
simboli più osceni vengono trasfigurati e resi sublimi dalla versificazione
metafisica
Di Gennaro Francione - con Manuel Amadasi, Tina Angrisani, Matteo Cianci,
Gianluca Gugliandolo, Nicolò Matricardi, Vincenzo Morra, Principe Valeri
- regia di Antonella De Angelis
- scelte musicali, costumi e
scenografie Antonella De Angelis - grafica Veronica Crocetti, Giorgia Gallinelli
-Avviso ai Soci-
Indirizzo: Via della Penitenza, 33
- Roma
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"QUANDO SI DICE IL CASO"
scritto e diretto da Anna Fraioli
TEATRO LAURA - Roma
da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2017 , ore 21.00_dom. 18.00
Una commedia
moderna i cui personaggi sembrano usciti da una serie tv americana. Quattro
coinquilini squattrinati, studenti fuori sede, convivono in un piccolo e
angusto appartamento tra la paura di essere sfrattati, i pochi soldi e il
bisogno di avere un po’ di intimità con qualche ragazza.
Alla fine
arrivano a una decisione: ciascuno di loro userà per un giorno alla settimana
l’appartamento per intero.
Tutto sembra
sistemato, ma qualcosa non andrà per il verso giusto…
e tra
coinquilini catatonici per i troppi vizi, vicine di casa e ladre di buon cuore,
si riderà con gusto dall’inizio alla fine. Verrà da chiedersi: ma esiste
davvero il caso? E il colpo di fulmine? E i massimi sistemi?
No, è solo
la vita che si svela con la sua meravigliosa ironia.
Di Anna Fraioli - con Alessandro Ciccola, Alessandro Gianfaldone,
Cesare Del Beato, Chiara Abbruzzese, Daniele Pierotti, Elisabetta Baldi,
Elisabetta Medau, Fabio Tamburini, Ilaria Serafini, Marco Tavani, Silvia Conte,
Silvia Organtini.
Indirizzo:
vicolo di Pietra Papa, 64 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrolaura.org
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L'Associazione Culturale Teatro
Trastevere
presenta
"NON TI FISSARE TU CHIAMALE SE VUOI OSSESSIONI"
di Maria Antonia Fama e
Lorenzo Misuraca
regia di Velia
Viti
TEATRO TRASTEVERE - Roma
da giovedì 23 a domenica 2 aprile
2017, ore 21.00_dom 17.30
“Tutto
il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come
comunicare con gli altri.”
Cesare
Pavese
La
compagnia “Come risolvere in 2”, dopo i successi di "Cuori
Monolocali", "Sessolosé" e "Appese a un filo", torna
in scena con "Non ti fissare. Tu
chiamale se vuoi ossessioni", esilarante
spettacolo sulle compulsioni, manie e stranezze che più o meno consapevolmente
riguardano ognuno di noi.
Protagonisti
di questa originale ed irriverente commedia ambientata in un’area di sosta di
una non identificata autostrada, il consolidato ed affiatato gruppo formato da
Alessandro Di Somma, Maria Antonia Fama, Ermenegildo Marciante e i nuovi
interpreti Lidia Miceli e Francesco Bonaccorso. Un cast di bravissimi attori
diretti dalla giovane regista Velia Viti, coadiuvata alle scene da Paolo
Carbone scenografo tra i più apprezzati del panorama romano (vincitore del Premio
Cerami 2015), portano in scena con sottile umorismo l’universo irrazionale e
tragicomico delle ossessioni.
Debolezze
imbarazzanti, strane fissazioni e segreti inconfessabili: amici immaginari,
gesti scaramantici, l'ossessione per il lavoro, per il sesso o per i social
network, il terrore della solitudine o quello di ammalarsi.
Frizzante
ed ironico "Non ti fissare. Tu chiamale se vuoi ossessioni" strizza
l’occhio alle commedie inglesi di Nick Hornby e alle atmosfere surreali della
comedy americana, brillantemente scritto a quattro mani dal collaudato duo
Maria Antonia Fama e Lorenzo Misuraca, due giovani autori che in questo nuovo
allestimento si divertono a mettere in luce i lati più nascosti della nostra
generazione.
Di Maria Antonia Fama e
Lorenzo Misuraca - Regia di Velia Viti - con: Alessandro Di Somma, Maria
Antonia Fama, Ermenegildo Marciante, Lidia Miceli, Francesco Bonaccorso Aiuto
Regia: Teresa Fama - Locandina: Martoz - Scene: Paolo Carbone - Video:
Alessandro Felici
-Avviso ai Soci-
Indirizzo:
via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Compagnia “Libera la Luna”
presenta
“TRE DONNE IN MARE”
di Vespina Fortuna
regia di Antonella Maddonni
PRIMA ASSOLUTA
TEATRO TORDINONA Sala Pirandello
- Roma
da giovedì
23 a domenica 26 marzo 2017, ore 21.00_ dom. ore 18.00
È la prima assoluta del lavoro drammaturgico della scrittrice Vespina Fortuna, già nota al pubblico
per le sue fiabe e suoi fantasy. Il
profondo spettacolo che narra la storia di tre donne reduci da violenze e alla
ricerca di se stesse vede la regia di Antonella Maddonni che in questo atto unico dirige le
attrici Silvana Biagini, Gloria Cinque e
Francesca Ricciardi. A prestare la
voce per i fuori scena è lo speaker Valerio
Colangeli mentre a curare la scenografia, le luci e il suono è Paolo Pioppini, la grafica della
locandina è di Ivo Griffini.
La vicenda è ambientata in un ipotetico futuro
prossimo. Gli stati europei sono allo sbando, hanno creato barriere ed eretto muri
chiudendosi in se stessi. Ormai è la malavita a farla da padrona senza più
controlli. Chi può scappa in mare, ripercorrendo a ritroso il viaggio dei
migranti d’un tempo. La meta è l’Africa: un luogo ritornato alla pace dopo
tante sofferenze, pronto ad accogliere e ad essere ricostruito. Protagoniste
della storia sono tre donne: Maria, una madre coraggiosa che ha sacrificato la
propria vita per salvare la figlia; Emma, una giornalista che si è presa a
cuore la vicenda di Maria; Consuelo, figlia adolescente di Maria, all’oscuro
del sacrificio materno, cresciuta con i nonni e che, credendosi abbandonata
dalla madre, si è affidata ingenuamente alle mani di un uomo senza scrupoli.
Tre donne diverse, in fuga dalle violenze
subite e alla ricerca di nuove possibilità, partono in barca a vela facendo
rotta verso l’Africa, un viaggio lungo e difficile nel quale riscopriranno se
stesse, i propri sentimenti e impareranno a conoscersi l’un l’altra.
Ce la faranno a ricostruirsi una nuova vita
insieme?
Atto unico di Vespina Fortuna - Regia di Antonella Maddonni - con Silvana Biagini, Gloria Cinque e Francesca
Ricciardi - voce speaker fuoriscena: Valerio Colangeli - Scenografia, luci e suono: Paolo Pioppini - Grafico: Ivo Griffini
Indirizzo: via degli
acquasparta, 16 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatrotordinona.it
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VANESSA GRAVINA – voce recitante
TIZIANA COSENTINO – pianoforte
in
Melologo
per voce recitante e pianoforte
di
Richard Strauss
su poema
narrativo di Alfred Tennyson
TEATRO
PALLADIUM - Roma
venerdì
24 e sabato 25 marzo 2017 - ore 21.00
Nato dalla penna del più illustre dei poeti
vittoriani Lord Alfred Tennyson, Enoch Arden fu pubblicato come poema in
versi nell'agosto 1864 riscuotendo un
successo da vero best seller (17.000 copie nel giorno di pubblicazione; 60.000 in soli quattro mesi).
successo da vero best seller (17.000 copie nel giorno di pubblicazione; 60.000 in soli quattro mesi).
R. Strauss riprese il poema alla fine del secolo
nella traduzione tedesca di A. Strodtmann per farne un suggestivo melologo per
pianoforte che verrà interpretato al Teatro Palladium il 24 e 25 marzo p.v. da
Vanessa Gravina (voce recitante) e Tiziana Cosentino (pianoforte).
Racconto commovente e dolcissimo, Enoch Arden narra
la storia di tre fanciulli di un piccolo porto della costa meridionale
dell'lnghilterra.
Enoch (figlio orfano di un marinaio), Philip (il
figlio del mugnaio) ed Annie (la ragazzina più graziosa del villaggio) giocano
sulla spiaggia tra i relitti del mare. Divenuti adolescenti i due ragazzi
s'innamorano di Annie. Ella a Philip preferisce Enoch - divenuto a sua volta
marinaio - e lo sposa. Un giorno però Enoch s'imbarca per un lungo viaggio...
Ne nasce una storia semplice ma tormentosa, con uno
schietto sapore di leggenda, "storia di mare e d'amore, viaggio reale e
simbolico sull'onda della poesia e della musica" (A. Boccalari).
Sullo sfondo il mare, col suo cupo muggito,
fa da cornice alle vicende dei protagonisti e incarna la natura profonda,
ineluttabile, del destino.
ll commento musicale di R. Strauss, “ricco
d'intelligenza drammatica e persino cinematografica ante litteram”
(Q.Principe), venato di suggestive inquietudini armoniche, fa di questo
“melodramma da camera” un'opera di fortissimo impatto emotivo oltre che un'espressione
perfetta del romanticismo europeo fin de siècle.
Indirizzo: Piazza Bartolomeo
Romano, 8 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.
teatropalladium.uniroma3.it
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Altra Scena Art Management
&
Viola Produzioni
presentano
"ASPETTANDO
GODOT"
di Samuel
Beckett - traduzione Carlo Fruttero
-
con Giorgio
Colangeli – Francesco Montanari
Riccardo
De Filippis – Giancarlo Nicoletti
e con Pietro Marone
REGIA Filippo Gili
SPAZIO DIAMANTE - Roma
da
venerdì 24 marzo a domenica 2 aprile marzo 2017 - ore 21.00
Giorgio Colangeli e Francesco Montanari
sono un Vladimiro e un Estragone d'eccezione nella messinscena a pianta
centrale di Filippo Gili di uno dei testi capisaldo della drammaturgia
mondiale, quell' "Aspettando Godot"
che continua a rivoluzionare il nostro modo di sentire e intendere il teatro e
l'uomo. Al loro fianco, Riccardo De Filippis e Giancarlo Nicoletti prestano
voce e corpo a Pozzo e Lucky, completando un cast straordinario, per quello che
si preannuncia uno degli eventi di questa stagione teatrale.
Note di Regia - Aspettare Godot come aspettare ‘il domani’. Un domani che ‘ogni oggi’ sarà domani. L’ombra che non s’afferra. Il cane che non se la può mordere, la coda. Nella trappola psichica di un futuro talmente vicino, ‘domani’, da sembrar prendibile. Ma che nessuno ha davvero voglia di veder comparire. Perché se li mettessimo sotto ipnosi, Didi e Gogo esprimerebbero la paura di vederselo inverato, questo domani, questo agire, questo futuro dietro un angolo costante e tondo, continuo, prossimo ma non afferrabile. E’ il paradigma massimo di un ponte costante, questo testo; che come nessun’altra opera rappresenta lo ‘statuto opaco’ della contemporaneità. E non si può che tentare di favorirla, questa scarsa nitidezza. Mettere in scena la molle, elastica contraddizione fra positivismo del cervello e quel medioevo della psiche che vuole fermarla, la realtà: fosse anche una disgraziata realtà. Perché più del domani, sia il ‘forse’, a trionfare. Uno stagno mistico del vivere che la fischietta, la paura di morire; bleffandola di un infinito, ripetitivo oggi ‘aperto’.
Note di Regia - Aspettare Godot come aspettare ‘il domani’. Un domani che ‘ogni oggi’ sarà domani. L’ombra che non s’afferra. Il cane che non se la può mordere, la coda. Nella trappola psichica di un futuro talmente vicino, ‘domani’, da sembrar prendibile. Ma che nessuno ha davvero voglia di veder comparire. Perché se li mettessimo sotto ipnosi, Didi e Gogo esprimerebbero la paura di vederselo inverato, questo domani, questo agire, questo futuro dietro un angolo costante e tondo, continuo, prossimo ma non afferrabile. E’ il paradigma massimo di un ponte costante, questo testo; che come nessun’altra opera rappresenta lo ‘statuto opaco’ della contemporaneità. E non si può che tentare di favorirla, questa scarsa nitidezza. Mettere in scena la molle, elastica contraddizione fra positivismo del cervello e quel medioevo della psiche che vuole fermarla, la realtà: fosse anche una disgraziata realtà. Perché più del domani, sia il ‘forse’, a trionfare. Uno stagno mistico del vivere che la fischietta, la paura di morire; bleffandola di un infinito, ripetitivo oggi ‘aperto’.
Sotto un albero ‘unica cosa viva’.
E sopra una terra mobile, spaventata,
angosciata d’essere la casa, di questa perversità.
Di Samuel Beckett - traduzione di Carlo
Fruttero; con Giorgio Colangeli - Francesco Montanari - Riccardo De Filippis -
Giancarlo Nicoletti e con Pietro Marone - FOTO Luana Belli GRAFICA OverallsAdv
- VIDEO David Melani SCENE Giulio Villaggio – Alessandra De Angelis - UFFICIO
STAMPA Rocchina Ceglia DIRETTORE DI PRODUZIONE Sofia Grottoli - DISEGNO LUCI
Daniele Manenti AIUTO REGIA Luca Di Capua - Luca Forte - DISTRIBUZIONE &
PROMOZIONE Altra Scena Art Management - UNA PRODUZIONE Altra Scena Art
Management e Viola Produzioni
per gentile concessione di Editions de
Minuit - REGIA Filippo Gili
Indirizzo: via Prenestina 230/ b - Roma
Sito
di riferimento: www.spaziodiamante.it
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PROSEGUONO....
Castellum presenta
"RIFIUTI - Una vita da
differenziati"
scritto
e diretto da Stefano Fabrizi
TEATRO DE' SERVI - Roma
da
martedì 14 marzo a domenica 2 aprile
2017, ore 21.00_sab. ore 17.30 e
21.00_dom. ore 17.30
La commedia racconta la storia di quattro ragazzi
emarginati dalla società e affetti da molteplici psicosi, che vivono
abusivamente in un seminterrato fatiscente nella periferia della metropoli. Non
hanno i soldi per arredarlo come si deve, ma hanno una spiccata immaginazione
psicanalitica che li porta a vedere negli oggetti e negli accadimenti della
loro vita il simbolo di qualcosa che sta accadendo, o che devono fare. Per
esempio sono soliti raccogliere oggetti che sono stati buttati nell'immondizia
e portarli a casa per arredare il loro appartamento. Non si tratta di una
vocazione da interior designers specializzati in recycling, ma di un disperato
tentativo di cambiare la propria vita affidandosi al messaggio misterioso di
quegli oggetti: una frusta abbandonata forse suggerisce di intraprendere una
carriera da domatore? Uno sportello di automobile, invece, sta dicendo a
qualcuno di fare l'autista?
Finora si è trattato di un gioco, ma quando uno di
loro torna a casa con una confezione di pasticceria che dovrebbe contenere una
torta, il gioco si fa molto più duro. La confezione infatti nasconde quattro
pistole e quattro passamontagna, evidentemente abbandonati da qualcuno che è
stato inseguito dalla polizia. Sulle prime i quattro registrano la delusione:
si erano preparati per assaltare un millefoglie o un profiteroles, ma sono
invece assaltati da questi oggetti
sinistri che, inevitabilmente, suggeriscono loro una malsana idea. E se li
usassero per rapinare una banca? O, meglio ancora, un grande teatro? Il Sistina
sarebbe perfetto, e in effetti la rapina va a buon fine, ma un inconveniente
pregiudicherà tutto.
Scritto
e diretto da Stefano Fabrizi - con Stefano Fabrizi (Toto), G-Max (Luca),
Riccardo Graziosi (Sasà), Yaser Mohamed (Nico), Elettra Zeppi (Sara) - Scene:
Ferruccio Caridi – Luci e fonica Fabio Bendia – Musiche: Roberto Quarta - Aiuto
regia: Leonardo Buttaroni
Indirizzo: Via del
Mortaro (ang. Via
del Tritone),
22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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"NANO EGIDIO, LA TRILOGIA Una retrospettiva prematura"
“UNA
STORIA VERA. SEASON ONE”
“BATMAN BLUES"
“BATMAN BLUES"
“NANO
EGIDIO CONTRO IL MALE DI VIVERE SPESSO INCONTRATO”
di Marco
Ceccotti
Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno
TEATRO STUDIO UNO - Roma
da giovedì 9 a domenica 26 marzo 2017 , dal giov. al sab. ore 21.00
Il
Nano Egidio, collettivo teatrale di attori e pupazzi è in scena con tutti e tre
gli episodi della sua divertente, ironica e dissacrante trilogia.
>>>
Il 9 e 10 Marzo si inizia con lo storico e pluripremiato "Nano Egidio, una
Storia Vera. Season One".
>>>
Mentre a partire da giovedì 16 Marzo debutta in prima assoluta il nuovo "Nano Egidio contro
il Male di Vivere Spesso Incontrato", un kolossal intimista,
residenza creativa 2016-17 del Teatro Studio Uno.
La
trilogia ha una trama originale e fuori dagli schemi: la Season One, il primo capitolo
dalle tinte giallo-fiabesche ci racconta la nascita dell'amicizia tra il Nano
Egidio, un generico nano delle fiabe che qualcuno vuole morto e Batman,
investigatore ormai stanco del suo lavoro che indaga sul caso di tentato
omicidio; Batman Blues , è
un sequel/prequel che ci mostra
il passato oscuro e tormentato di Batman e del Nano Egidio e ci narra di come i
due amici cercheranno di sconfiggere l'ondata di crimini e violenza che hanno
luogo nella Capitale del Mondo della Fantasia.
Nano Egidio contro il Male di Vivere Spesso Incontrato, ha come sfondo un Mondo in pieno clima di terrore e vede Batman e Nano Egidio, divisi da differenti e contrastanti scelte di vita, affrontare dei nemici ancora più pericolosi, non più i classici cattivi fumettistici o dei cartoni, bensì le paure, le crisi e le ansie che caratterizzano i nostri tempi. Lo spettacolo si ispira ai film d’azione americani senza averne i soldi e i mezzi. Gli effetti speciali e il montaggio rapido, tipici di questo genere cinematografico, vengono ricreati in scena tramite la manipolazione dei più disparati giocattoli e pupazzi e la costruzione di gag estreme e demenziali.
Di Marco Ceccotti - Con Marco
Ceccotti, Francesco Picciotti e Simona
Oppedisano - Regia: Nano Egidio - Luci: Giacomo Cappucci / Camila Chiozza
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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TEATRO PER RAGAZZI
Ruotalibera Teatro
in scena con
"Fratellino e sorellina"
Con Cora
Presezzi e Massimiliano Frascà
Scritto e diretto
da Tiziana Lucattini
CENTRALE PRENESTE TEATRO-
Roma
domenica 26 marzo 2017, ore 16.30
Torna per Infanzie in
gioco 2016/17 lo spettacolo della Compagnia Ruotalibera Teatro.
Un
fratello e una sorella sono alle prese con il giorno della recita scolastica.
Lo spettacolo sta per cominciare. In un lungo flashback si ripercorrono,
filtrati dagli occhi dei due protagonisti, i momenti quotidiani che hanno
preceduto quell’istante così emozionante: conflitti, frustrazioni, rapporti con
i genitori, la maestra. Domande (senza risposte) sulla vita. Una telecamera,
ora complice ora “spiona”, accompagna i due ragazzini nel loro intenso e
allegro percorso di consapevolezza.
Libro on-line http://www.onyxebook.com/prodotto/quelli-che-si-alzano-sulla-punta-dei-piedi/
Un'avventura lunga più di vent'anni: online i testi teatrali di
Tiziana Lucattini con la prefazione di Mario Bianchi.
Ispirato alla fiaba Fratellino e
Sorellina dei fratelli Grimm - Con: Cora Presezzi e Massimiliano Frascà -
Scritto e diretto da: Tiziana Lucattini - Drammaturgia: Tiziana Lucattini e
Fabio Traversa - Foto di scena: Patrizia Lucattini - Organizzazione e promozione: Paola Meda e Serena Amidani
Informazioni: dai 3 ai 10 anni
Indirizzo: Via
Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento:
www.centraleprenesteteatro.blogspot.it
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MUSICA
VITALA FESTIVAL 5° edizione
Eventi
filantropici in sostegno di artisti in musica e arti visive
presenta
"STARS'
MEMORIES"
LIVE CONCERT
La musica delle stelle non muore mai.
Musica e
testi di Prince, David Bowie, Eagles, Pino Daniele, Amy Winehouse, Bee
Gees, Donna Summer, Joe Cocker, Michael Jackson, Beatles, Al Jarreau e altri
ancora.
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
lunedì
27 marzo 2017 - ore 21.00
Il Vitala Festival ospita il concerto live degli Stars' Memories
nucleo artistico formato da musicisti dall’incredibile e diversificata
sensibilità (il medesimo di Atom for Island e Italia
70) che interpretano e rendono credibile questo incredibile viaggio
in musica dalla fine degli anni 60 a oggi. La direzione artistica è di Guido
Bellachioma, critico musicale e giornalista. La band è guidata da Davide
Pistoni, anima di numerosi progetti musicali di assoluto livello. La rilettura
dei brani, dove si cerca una chiave di lettura originale, pur rispettando i
canoni stilistici delle versioni originali, si sposa a letture sugli artisti
presentati, per entrare meglio nelle diverse dimensioni sonore. Un omaggio, sincero e credibile alla musica delle più fulgide stelle
musicali scomparse e tuttavia immortali, universali e senza tempo.
La Band: Davide Pistoni, responsabile musicale della band, tastiere,
voce - Lucy Campeti: voce solista e cori - Riccardo Rinaudo: voce solista e cori - Gianluca D’Alessio: chitarre - Lorenzo Trincia: basso - Francesco Isola: batteria
Il Vitala Festival e organizzato da Fabiana De Rose in
collaborazione con il Teatro San Genesio.
Il biglietto include primo drink al bar del foyer
Si consiglia la prenotazione.
DALLE 20.00
sarà disponibile un SERVIZIO BUFFET pre-concerto.
Con il gentile sostegno di:
Verde Bistrot - Nanna Papera - Noi Salon
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
____
DANZA
COMPAGNIA
ARCALO’H
presenta
"SFINGE"
-
Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno -
PRIMA ASSOLUTA
TEATRO STUDIO UNO Sala Specchi - Roma
da venerdì 24 a domenica 2 aprile 2017
, ore 21.00_ dom. 18.00
La Danza protagonista la Teatro Studio Uno con il nuovo lavoro in prima assoluta della performer/danzatrice newyorkese Melissa Lohman, che porta in scena "Sfinge" solo di danza ispirato alla figura mitologica della sfinge, presentato come primo studio al Festival Troia Teatro 2016.
La sfinge è la guardia che risiede ai limiti dell’inconscio.
La sfinge non fornisce spiegazioni. Si presenta per dare accesso
all’inesplorato, per rispondere attraverso la prova al desiderio di avvicinarsi
al mistero.
La perfomance
enigmatica e misteriosa si muove in questo universo mitologico e fantastico. Dalle
ombre ai bordi dello spazio, una figura si rivela. Si muove in un paesaggio
illimitato e intimo, dando indizi e segni poco decifrabili se non nel
linguaggio onirico. Ascolta qualcosa. Bisbiglia una cantilena di memorie
smarrite, racconta storie indecifrabili.
Rimane ai confini del territorio conosciuto.
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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ARTE
"JEAN-MICHEL BASQUIAT. New York City"
(Opere dalla Collezione Mugrabi)
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma da venerdì 24 marzo a domenica 2 luglio 2017 - vari orari
Con una grande mostra a Roma che racchiude le sue opere più importanti, il Chiostro del Bramante rende omaggio al pittore Jean-Michel Basquiat, figura iconica e controversa della cultura newyorkese degli anni ’80.
Continua il percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore” che ha registrato un afflusso di oltre 150 mila visitatori.
Più di 90 opere caratterizzate per la maggior parte da tele di grandi dimensioni e realizzate dal giovane writers americano, racconteranno del rapporto di Jean-Michel Basquiat con la sua nativa New York e di quelle strade che gli forniranno delle tele bianche su cui l’artista dalle origini afro-americane inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte.
Una corona, icona ricorrente nei suoi capolavori e simbolo dell’ orgoglio di appartenere alla cultura afro-americana, per celebrare un genio immortale.
Mostra prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia, in collaborazione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Sponsor tecnico : Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato. Media Coverage by Sky Arte HD.
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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"Aeterna"
ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano,
promossa dalla società Start, con la gestione e l’organizzazione del Gruppo
Arthemisia, la mostra - curata quest’anno da Gianni Dunil - è allestita su
circa 1000 metri quadrati, con 235 artisti e 253 opere esposte.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da domenica 26 marzo a sabato 22
aprile 2017, vari orari
“Aeterna” è il titolo della terza Esposizione
Triennale di Roma, che aprirà al pubblico dal 26 marzo al 22 aprile 2017 presso
il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini. Come per le precedenti edizioni,
anche questa volta la Triennale ha voluto un coinvolgimento dell’intera città
grazie ai due Padiglioni Nazionali esterni: Palazzo Velli Expo e la Fondazione
Venanzo Crocetti.
La Triennale di Roma 2017 sarà inaugurata dal conte
Daniele Radini Tedeschi e dal professore Achille Bonito Oliva in data 25 marzo
2017 ore 16.00 presso il Complesso del Vittoriano; sempre nella medesima data e
negli stessi orari sarà inaugurata la rassegna nelle sedi collaterali di
Palazzo Velli Expo e Fondazione Venanzo Crocetti.
Il tema su cui poggia l’intera manifestazione
consiste nella riflessione sul concetto di effimero contrapposto a quello di
eterno, sulle possibilità delle arti visive di rispondere ai valori sociali
contrastanti e tendenti sempre più verso un nichilismo tecnologico, un tilt
estetico, un azzeramento formale ed una linguistica dell’incomunicabilità. Gran
parte dei lavori selezionati riguardano i confini dell’astrattismo intesi come
confini del regno del Nulla, demarcati filosoficamente entro una dialettica
fatta di contaminazioni informali e immateriali.
Le riflessioni di fondo della mostra non sono altro
che una rielaborazione da parte del curatore Gianni Dunil sulle idee fondanti
dell’Estetica Paradisiaca, vera riforma artistica e sociale contrapposta alla
crisi delle avanguardie.
Tra gli artisti giovani in mostra si segnala la
presenza di Vittoria Malagò, autrice di interessanti disegni riguardanti il
tema dei soffioni, fiori effimeri e simbolo della caducità esistenziale,
perfetta risposta al tema generale della mostra “Aeterna”.
Tra gli autori più affermati è possibile annoverare
le presenze in mostra di artisti già partecipanti alla Biennale di Venezia, tra
cui Pier Domenico Magri, Sabrina Bertolelli, Aldo Basili e Roberto Miniati.
Il settore dedicato ai rapporti tra arte e moda è
invece riservato alla principessa Giacinta Ruspoli, stilista e raffinata
autrice di haute couture, con l’esposizione di scatti fotografici dedicati alla
sua ultima collezione.
Il
catalogo della mostra, a disposizione presso il bookshop del Vittoriano,
raccoglie le fotografie di tutte le opere esposte e reca una introduzione del
professor Vittorio Sgarbi.
Durante il periodo espositivo ci saranno
prestigiose presentazioni di libri presso la Sala Verdi esse rientrano nel
progetto “Triennale libri”, grande novità di questa terza edizione. Tra i
diversi appuntamenti d’arte è da segnalare:
Il 3 aprile, alle ore 17, la presentazione del
libro dell’artista Alberto di Fabio dal titolo “Nei cieli della mente” con
relatore Claudio Strinati, promossa da ShowEventi di Leopoldo Chizoniti;
L’8 aprile alle ore 17 invece Stefano Zecchi
presenterà il suo ultimo volume dal titolo “Paradiso Occidente”, incontro
promosso dall’associazione M.Arte.
Immagine: Francesco Spatara, Ritratto 1, 2016, acrilico e plastica su tela,, 85x100 cm.
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"COLERA"
di Borondo, Run, Servadio e del
trio Canemorto
GALLERIA
VARSI - Roma
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
Apertura mostra: Sabato 25 marzo, dalle 18.30 alle 22.00
La Galleria Varsi presenta l' esposizione di
monotipi realizzati da Borondo, Run, Servadio e dal trio Canemorto.
"Colera" è lo sviluppo di un progetto
nato spontaneo nel 2015 quando i sei artisti si sono ritrovati per caso a
Londra e hanno cominciato a incontrarsi nello studio di Servadio. A unirli
nello spazio di Hackney Wick l'affinità artistica e la presenza di un torchio
calcografico: la volontà condivisa di indagare le possibilità del monotipo.
Dal greco monos “uno” e typos “impressione”, il monotipo
si configura come medium ibrido, al limite tra la pittura e la stampa e ha come
risultato un’opera unica, la quale porta dietro i suoi “fantasmi”, la cui
matrice è destinata inesorabilmente a sparire.
Il monotipo viene ottenuto dalla pressione di una lastra (inizialmente
di metallo e in seguito di legno, vetro e plexiglass) dipinta a inchiostro o
colori ad olio, su supporto cartaceo. L’immagine, concepita al rovescio, viene
realizzata utilizzando pennelli, punte, rulli e strumenti originali, insoliti,
di diversa natura. Una forma d’arte intellettuale e sensoriale i cui principi
regolatori ammettono libertà e consentono aperture ai diversi linguaggi e
all’identità di chi opera.
L’esito dell’esperienza londinese di Borondo, Canemorto, Run e Servadio
è una grande quantità di monotipi inediti e la volontà di proseguire il
percorso intrapreso e realizzare una nuova produzione di opere, a partire dagli
stimoli vissuti. Il titolo scelto per la mostra rivela l’atmosfera delle session
di stampa: “Quei giorni nel mio studio nevicavano fogli”, racconta Servadio.
Pavimento e corpi si tingevano di materia torbida, l’inchiostro era
dappertutto. Si stampava in continuazione, propositi nascevano e morivano sulla
carta nel tentativo di scoprire soluzioni formali che potessero soddisfare i
presenti e stimolarne altre infinite.
I sei artisti di nuovo insieme nello stesso periodo, in un unico spazio.
I loro pensieri e linguaggi si fonderanno per imprimere nuovi istanti.
Nevicherà ancora.
Nella Galleria Varsi lavoreranno per due settimane a stretto contatto,
generando più di duecento monotipi che andranno a depositarsi sulle pareti,
come una seconda pelle.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via di
San Salvatore in Campo, 56 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavarsi.it
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PROSEGUONO...
"Corrispondenze"
di Renata Solimini & Moan Lisa
di Renata Solimini & Moan Lisa
a cura di Tiziano M. Todi
GALLERIA VITTORIA - Roma
da mercoledì 15 a mercoledì 22
marzo2017, vari orari
VERNISSAGE Mercoledì 15 Marzo ore
18.00
Si dà il via alla mostra Corrispondenze, il nuovo
percorso che Renata Solimini che ha intrapreso al fianco dell’artista
statunitense Moan Lisa, una mostra dove i due artisti sono protagonisti alla
Galleria Vittoria a cura di Tiziano M. Todi.
Le figure che emergono sulle Opere, mutano e si
mescolano tra il digitale e la pittura mettendo in secondo piano i canoni
figurativi in maniera futuristica.
Le opere offrono un percorso congiunto nell’intimo
dei due artisti che, partendo da suggestioni e immagini vissuti in due contesti
lontani, si fondono in maniera armonica approdando in uno stile personale e
riconoscibile che portano avanti da circa un anno e mezzo.
Scrive di loro Tiziana Todi:
L’arte,
in ogni sua manifestazione, è la più alta espressione umana della creatività e
della fantasia ed è l’unico mezzo, che permette all’uomo di esteriorizzare la
propria interiorità, unendo e consolidando i legami tra le diverse anime del
mondo.
Attraverso
il suo linguaggio universale, che tutti gli uomini sanno riconoscere, l’arte
prende forma e visibilità attraverso la ricerca artistica e spirituale,
parlando con il cuore e rivolgendosi al cuore, stimolando gli artisti a
realizzarsi nelle opere, producendo una ricerca che diventa infinita.
L’artista
romana Renata Solimini e lo statunitense Moan Lisa (Mark Rossmiller), in questa
serie di dipinti, realizzati a quattro mani, compiono due processi
fondamentali: percepiscono la realtà e la interpretano con un’idea, utilizzando
le tecniche che sono a ciascuno congeniali, senza intromissioni, ma fondendosi
armoniosamente. Il crossover artistico che ne deriva agisce su più livelli, i
due artisti interagiscono tra loro, accogliendo le opere dell’uno nell’altro,
con una ricerca esistenziale che sperimenta esiti dell’incontro tra il mondo
delle idee e quello delle emozioni.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni"
a cura Fabrizio Modina
Porto Antico di Genova,
Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì 9 marzo
a domenica 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
di Roma, arriva ai Magazzini del Cotone del
Porto Antico di Genova -
in una versione più ricca e interattiva - la mostra dedicata all’affascinante
universo di Guerre Stellari – Play, un mito assoluto che ha incantato
tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Indirizzo: Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito
di riferimento:
www.centrocongressigenova.it
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"INTRECCIO"
a cura di Francesco Candelori e Joseph Roveto
e con la partecipazione di Manuela De Leonardis
GALLERIA GREFTI -
Umbertide (PG)
da venerdì 3 a domenica 26 marzo
2017, vari orari
Il filamento
intrecciato dalla mano dell’ artista è la metafora della visione estetica e
morale di Grefti e del progetto al quale stanno lavorando. “Grefti” (innesti in
Italiano) per definizione significa “unire e creare qualcosa di nuovo”. Il
concetto di interconnessioni, fin dagli esordi alla base delle nostre
intenzioni, è presente nella mostra collettiva “Intreccio” di artiste che usano
il tessuto nel loro lavoro.
Con questa
mostra, in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea La Rocca di
Umbertide, Galleria Grefti vuole parlare alla comunità e al pubblico locale, e
non solo agli “addetti ai lavori” e chi è già familiare alla scena
dell’arte. Nonostante i moti artistici dei ferventi anni del ‘900
alludessero ad un avvicinamento tra arte e vita, il sistema dell’arte ha
creato un divario di prospettive e purtroppo un senso di attuale
inaccessibilità verso il mondo dell’Arte.
Con questa
mostra Galleria Grefti intende, quindi, portare avanti il suo impegno di
inclusione sociale e collaborazioni.
Una
mostra collettiva di artiste attive nel territorio e
internazionali che utilizzano il tessuto nella loro pratica artistica.
Saranno presenti i lavori di: Virginia Ryan, Sofia Rocchetti, Betsy
Lahassoise, Maimuna Feroze-Nana e una selezione di 12 opere dal progetto
artistico “Il sangue delle Donne. Tracce di rosso sul panno banco” curato da
Manuela De Leonardis, realizzate da Alessandra Baldoni, Giovanna Caimmi, Rupa
Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Kristien De Neve, Maria Diana, Victoria
Manganiello, Elly Nagaoka, Virginia Ryan, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB
Facchini, Nicole Voltan.
La mostra
“Intreccio” sarà dislocata tra gli ambienti del museo di Arte Contemporanea La
Rocca e Galleria Grefti (in via Cibo 10), Umbertide (PG).
Lavorando a
fianco a “La Rocca”, Galleria Grefti è grata di avere la possibilità di
condividere la sua visione di comunità culturale unita.
Indirizzo: piazza XXV Aprile, 11 - Umbertide (PG)
Sito di riferimento:
www.grefti.com
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi
Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione
Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in
collaborazione con l’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed
è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.
“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).
La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.
Immagine: Giovanni
Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924.
Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes"
a cura di Cristina Carrillo
de Albornoz
promossa da Comune
di Milano Cultura, Direzione Musei Storici
prodotta e organizzata
da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo
Blahník.
PALAZZO MORANDO/Costume moda immagine - Milano
da giovedì 26 gennaio a domenica 9 aprile 2017, vari orari.
Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di Milano. La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa 300 esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco di Milano, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.
Prima esposizione in Italia dedicata all’iconico couturier spagnolo, nelle stanze della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini è in mostra una nutrita selezione di scarpe (212 modelli) e disegni (80) che coprono 45 anni di attività dello stilista.
La mostra è un’occasione irripetibile per ammirare le migliori creazioni calzaturiere, vere e proprie opere d’arte che proprio in Italia, nell’hinterland milanese, prendono forma in aziende che ancora portano avanti una vocazione artigianale. Ma non solo:l’esposizione intende raccontare ed evocare la profonda influenza che l’arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stilista. Dalla scultura greco-romana al barocco, dal capolavoro di Luchino Visconti - Il Gattopardo - ai coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ancora si ritrovano nelle scarpe visionarie di Manolo Blahník.
Milano è stata scelta dallo stilista per il suo forte legame con l’Italia, patria dell’arte e dell’artigianato riconosciuti in tutto il mondo, e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, proprio in virtù della sua stessa vocazione, è la cornice prestigiosa e ideale per ospitare questa mostra.
Custoditi nell’archivio privato dello stilista che conta oltre 30.000 modelli, Manolo e la curatrice Cristina Carrillo de Albornoz hanno selezionato 212 scarpe e 80 disegni. Questi ultimi rappresentano una riflessione personale del lavoro del grande designer e attraverso la loro essenza rivelano le sue passioni, che sono la fonte della sua ispirazione: le espressioni artistiche quali l’architettura, l’arte, la letteratura e il cinema, la botanica, la cultura di paesi quali l’Italia, la Russia e la Spagna nonché la storia del XVIII secolo.
In questa visione unica del “DNA del design” e del colorato universo di Manolo Blahník, la mostra invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso, al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d'arte con personalità propria e indipendente.
Oltre alle calzature di Manolo Blahník, nelle Sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss, storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto, quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e, al contempo, rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli, dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.
L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD.
Foto: Manolo Blahnik Suntaxa, primavera / estate
2013 Sandalo in lino e nap
Indirizzo: via Sant'Andrea, 6 - Milano
Sito di riferimento:
www.costumemodaimmagine.mi.it
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"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione
napoletana, da Francesca
Baldassari per la sezione
fiorentina, e da Judith Mann per
la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari
Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore.
Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.
È accompagnata da un catalogo edito
da Skira che
dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede
delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi
documenti rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
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SERATE CON OSPITI
MARMO presenta
"MARMO MUSIC MATCH"
Ultima Semifinale
10 Band, 1 Giuria di Qualità
con la conduzione di Giacomo Nencioni
In gara: Düne | Lorenzo
Arciero | LE MURA | McFly's
Got Time | Frank
Polucci | Rosso
Petrolio | Danilo
Ruggero | Santi
Bevitori |
So Does Your Mother | Teapot
Industries
giovedì 23 marzo
2017, dalle ore 19.00
Avrà luogo
l'ultima semifinale del contest che avvicina i concorrenti all'elezione del vincitore nel prossimo Aprile 2017.
Da un'idea di chi della musica dal vivo ne ha fatto una bandiera è nato l'esperimento MARMO MUSIC MATCH, il contest musicale della capitale, che ha raccolto sul palco di Piazzale del Verano le migliori giovani proposte selezionate da una commissione competente. A colpi di note, con esibizioni rigorosamente dal vivo, (eseguite anche grazie al lodevole impianto sonoro offerto dall'ex marmeria sanlorenzina), si sono alternate a partire da Aprile 2016, una vasta selezione di nuovi talenti che stanno concorrendo per la vittoria.
E' dalla
scorsa primavera che, sotto il segno
di Marmo al Verano, si è svolta la rassegna
musicale dedicata ai giovani talenti
della scena musicale romana.
Suonando due brani a testa, ogni
artista in gara si è candidato al concorso la cui vittoria gli garantirà visibilità,
booking presso altre importanti realtà locali dedite alla musica dal vivo e molti altri premi che saranno resi noti in
prossimità della finale. Le semifinali,
step molto acceso in vista della
conclusione del contest, si sono divise in tre randez-vous da cui verranno eletti i meritevoli della finalissima del prossimo aprile.
Un programma
molto ricco che vedrà gareggiare 10 Band
e Artisti, tra
cui: Düne, Lorenzo Arciero, LE MURA, McFly's Got Time, Frank Polucci, Rosso Petrolio, Danilo Ruggero, Santi Bevitori, So Does Your Mother, Teapot Industries... il tutto con la conduzione di Giacomo Nencioni.
Marmo Music Match è un format del direttore artistico Pepe Carpitella, promosso e prodotto da Marmo.
Informazioni:
INGRESSO LIBERO con possbilità aperitivo.
Indirizzo: piazzale
del Verano 71, Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
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Fabrique du Cinéma
"ARRIVA IL NUMERO 17"
EX-DOGANA - Roma
venerdì 24 marzo 2017 - dalle ore
19.00
Giunta
al suo quinto anno Fabrique du Cinéma, la rivista dedicata al nuovo cinema
italiano, presenta il suo nuovo numero, il diciassettesimo, con un grande
evento all’Ex-Dogana di Roma. Un momento di incontro per gli addetti ai lavori
del cinema e per chi, ancora giovane, il cinema sogna di farlo.
Ospite
d’eccezione sarà Giovanni Veronesi con il suo nuovo film “Non è un paese per
giovani” in uscita in sala il 23 marzo con protagonisti Filippo Scicchitano, Sara
Serraiocco e Giovanni Anzaldo.
In
apertura di serata alle ore 19.30 si terrà la Tavola Rotonda “Morte di una web
serie - Trasmigrazioni e mutazioni di un genere e dei suoi talent”, un
dibattito per capire come oggi il grande e il piccolo schermo attinga dal web
creando nuovi prodotti e protagonisti. Interverranno Valerio Bergesio, ideatore della serie 140 secondi e regista di Complimenti
per la connessione, Luigi di Capua,
membro dei The Pills e sceneggiatore di
Smetto quando voglio Master Class, Andrea
di Maria socio di Casa Surace
e attore cinematografico, Janet De
Nardis, direttrice artistica del Roma
Web Fest, Lorenzo Tiberia e
Leonardo Bocci del duo Actual.
Moderatore dell’incontro sarà Gianmaria
Tammaro giornalista ed esperto di serie TV.
L’evento
realizzato in collaborazione con Ex-Dogana
e Rock n Yolk, sarà ricco di contenuti e ospiti.
La
serata proseguirà con il concerto dei La Pingra che presenteranno il loro
ultimo lavoro. A seguire la presentazione del nuovo numero della rivista e il
concerto dei Lapelle. E ancora le esposizioni di Matteo Casilli, Elena Pizzichelli, Anna Laura Di Luggo e Camilla Cattabriga, e il concerto live
della band ComeMammaMhaFatto. Da mezzanotte nella sala grande, ospite illustre
il guru dell’elettronica e del clubbing internazionale Craig Richards, per un
finale di serata tutto da ballare.
In
questa giornata Fabrique du Cinéma celebra anche la sua collaborazione con Intersos
realtà in prima fila per portare aiuto alle vittime di guerre, violenze e
disastri naturali.
IL PROGRAMMA
19.00 Apertura Area espositiva
19.30 Tavola rotonda “Morte di una web serie”
20.30 Djset SAN DIEGO e Aperitivo
21.30 Concerto live LA PINGRA
22.30 Presentazione Nuovo Numero Fabrique du
Cinéma
23.00 Concerto live LAPELLE
23.30 Concerto live COMEMAMMAMHAFATTO
24.00 Dj set CRAIG RICHARDS (sala 2)
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: Via dello Scalo di San Lorenzo 10
Evento fb di riferimento: www.facebook.com/events/1863331047276186
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STORE MUSICALE
"L'era dei CD invenduti (Essere Normale)"
il nuovo brano di Francesco Amoruso.
Online
- su tutti i digital store mondiali
Il link dal quale è possibile ascoltare
il brano in streaming gratuito: https://open.spotify.com/album/5E6u2tJ2wMJ0BxZ5voZLnN
Il brano è disponibile su tutti i
digital store (Amazon, Google Play, Itunes, Deezer, Spotify), in attesa di
lanciare anche il videoclip
Il titolo fa anche da sfondo,
un momento, più che altro. Così come c'è
stata l'era dei dinosauri, poi quella del fuoco, del metallo o del petrolio, la
nostra - in un'epoca in cui sono in pochi a comprare i dischi - è quella dei CD
invenduti.
Questo è lo sfondo su cui si
muove il tema: l'amore, verso se stesso e poi verso la persona che si ha
accanto.
L'amore è spesso uno scricciolo
indifeso, è insicurezza, è paura, è fatto di errori. Per questo l'artista canta
“non posso mai prometterti di proteggerti dal male, non ho di queste forse,
sono un essere normale”, salvo poi ricredersi e dire poco più avanti “Non posso
non prometterti di proteggerti dal male”. Perché l'amore è anche questo,
proprio spavalderia e coraggio. Dietro alle paure, alle proprie fisime, alla
confusione, c'è sempre la voglia di rischiare.
“com'è
che va a finire quest'epoca moderna coi beni di consumo o sotto le lenzuola”?
L'amore
è tutto qui: è vero, è anche progettualità, condivisione, voglia di mettere su famiglia, ma poi è sempre lì che si va a finire: non
solo per fare l'amore, ma anche solo per condividere una serie tv, un libro,
una risata, una chiacchiere, la voglia di essere normali.
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Il brano, prodotto dall'associazione
culturale musicale illimitarte,
ha visto la partecipazione di Michela
Coppola alle viole, Renzo Schina
al contrabbasso, Massimo Capocotta al
pianoforte, mentre Raffaele Cardone,
oltre ad aver suonato chitarra e golkspire, ha registrato, missato e realizzato
il mastering del brano.
La fotografia in copertina è stata
realizzata da Emanuele Amoruso.
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …