Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
Castellum presenta
"Se
fossi fico"
di C. D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti
Regia di Daniele Trombetti
TEATRO DE' SERVI - Roma
Una moderna love story diretta da
Daniele Trombetti, giovane attore già visto nella parte del ‘Tazzina’ nel film
‘Jeeg Robot’.
"Se
fossi fico" è una favola d'amore contemporanea in cui, al posto della
solita rivisitazione di Cenerentola, troviamo come protagonista un controverso
Cenerentolo: Fabio, perdigiorno fannullone che vive a carico dei suoi due amici
e coinquilini che lo mantengono per affetto.
Un
giorno, in uno studio legale in cui si trova per caso, Fabio incontra Beatrice:
un fiore luminoso e solare che fa la segretaria per Amelia Bonomo, perfida
avvocatessa perfida che vuole bene solo a suo figlio Maurizio, un disadattato
goffo e segretamente innamorato della bella Beatrice.
Appena
Fabio vede Beatrice scocca il colpo di fulmine, ma lui sa benissimo di non
essere il principe azzurro ideale: povero e neanche bello, si accontenta di
guardarla da lontano. I suoi inseparabili amici - un gatto e una volpe che
agiscono al contrario, e cioè per proteggere l'indifeso Fabio - lo convincono a
farsi avanti mettendo in atto un semplice piano: dargli una ripulita, inventare
per lui una nuova identità, insomma fornirlo di un'immagine attraente che gli
consenta di farlo partecipare al gran ballo dell'amore.
Il
piano sembra funzionare, se non fosse per qualche falla qua e là dovuta anche
al background degli inventori di questo imbroglio: Mimmo è una guardia giurata
dai modi gretti che lavora principalmente di notte ed è sempre alla ricerca
dell’attimo giusto per recuperare le forze; mentre Walter è un commesso di un
negozio di abbigliamento che ancora deve confessare agli amici la sua
omosessualità.
La
cattiva Amelia Bonomo sarà la prima a mangiare la foglia e ricatterà i tre
ragazzi minacciando di denunciarli per truffa, spinta forse anche dal desiderio
di proteggere quel buono a nulla di suo figlio che sfoga tutte le sue
frustrazioni in fumetti e cartoni animati sognando di sposare un giorno la
dolce Beatrice. Ce la farà Fabio a confessare la verità? E Beatrice riuscirà a
perdonarlo? Il figlio goffo da che parte si schiererà? E l'amore davvero
trionfa su tutto?
Una
commedia brillante, che a tratti toglie il respiro dalle risate, ma che lascia
anche spazio alla riflessione del combattere la pigrizia, per un vero
cambiamento alla ricerca del proprio valore.
Di C.
D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti - Regia Daniele Trombetti - con Sara Baccarini
(Beatrice), Ilario Crudetti (Maurizio), Clelio D’Ostuni (Mimmo), Daniele Locci
(Walter), Roberta Marcucci (Amelia Bonomo), Daniele Trombetti (Fabio) - Scene
Ferruccio Caridi - Aiuto regia Davide Macaione
Indirizzo: Via del
Mortaro (ang. Via
del Tritone),
22 - Roma
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URBANO BARBERINI
in
"SULLE SPINE"
noir psicologico da morire dal ridere
scritto e
diretto da DANIELE FALLERI
TEATRO DUE - Roma
da martedì 4 a domenica 9
aprile 2017, ore 21.00_dom 18.00
In Sulle Spine si parte da spunti di realtà̀
oggettivamente drammatici raccontati attraverso il filtro di un’ironia schietta
e travolgente. La trama si dipana attraverso situazioni probabili, ma
imprevedibili tanto da spiazzare continuamente lo spettatore con una serie di
colpi di scena che fanno assumere alla storia una parvenza di thriller. Silio,
aspirante attore, ex-adolescente bullizzato sessualmente incerto, dopo aver
trascorso l’intera vita alla ricerca continua di un affetto negato decide di
prendere in pugno la situazione e di forzare gli eventi a suo favore. Guidato
da una lucida follia, modifica i destini della propria famiglia passando
indenne attraverso situazioni ai limiti dell’attacco cardiaco.
Gli eventi evocano episodi di cronaca drammaticamente
attuali, tra gli altri la piaga adolescenziale del bullismo.
Confidando fermamente nella capacità terapeutica
del teatro, i minorenni che si presenteranno al botteghino dichiarandosi
pubblicamente “bulli” usufruiranno di una riduzione del 50% sul prezzo del
biglietto.
Il testo è stato pubblicato dalla Casa Editrice
TITIVILLUS con una brillante prefazione di Franca Valeri che ha affermato che
“SULLE SPINE è uno spettacolo molto comico e molto crudele, molto quotidiano e
abbastanza surreale per privilegiare nello spettatore il divertimento come
sarebbe la formula della vera comicità̀ teatrale”. Non solo la signora del
teatro italiano ha apprezzato il testo di Falleri con l'interpretazione di
Barberini ma anche altri personaggi come Giuseppe Patroni Griffi il quale ha
affermato: “È stata una rivelazione. Recita in inglese? Dove mi trovo, a
Shaftesbury? In uno di quei teatri? Sì, perché́ Barberini ha un modo non
“italiano” di porsi di fronte al personaggio, lo affronta dall’interno fino ad
un eventuale “tic” necessario. È un modo così personale di essere quello o
quell’altro che suscita sbalordimento per la sua originalità̀ e un’ammirazione
curiosa che ti porta al più̀ indiscusso entusiasmo.”
La colonna sonora dello spettacolo include la
canzone originale “Sulle spine” scritta ed interpretata da Donatella Rettore.
Lo spettacolo è inserito all'interno della rassegna
LEI - attraversamenti in territori femminili organizzata dal Teatro Due e da
Società per Attori. Un ciclo di spettacoli che, attraverso la scrittura, la
regia e la performance attoriale, rappresentano la complessità delle dinamiche
della vita, in tutte le sfumature psichiche e relazionali, viste dal punto di
vista femminile.
“Con questo progetto, la Compagnia aderisce allo
sforzo di resistenza culturale a sostegno dei piccoli teatri romani che
rischiano la chiusura.” Barberini-Falleri
Scritto e diretto da Daniele Falleri - Con Urbano
Barberini - E con Sergio Valastro - Aiuto Regia Viviana Broglio - Direttore di Scena Simone Romano - Musiche Marco Schiavoni - Foto Carlo De
Gori
Indirizzo:
vicolo dei Due Macelli , 37 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrodueroma.it
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L'Associazione Culturale Teatro
Trastevere
presenta
"TÀLIA SI È ADDORMENTATA"
tratto da "Lo cunto de li cunti" di Giambattista
Basile
scritto e diretto da Francesco Petti
TEATRO TRASTEVERE - Roma
da giovedì 6 a domenica 9 aprile
2017, ore 21.00_dom 17.30
“Un meccanismo si
mette in moto. E non si ferma finché tutto non è compiuto. Finché il Destino
non ha fatto il suo corso. Allora il congegno si può arrestare. Ma solo per
riprodursi altrove con qualche variante”
Il racconto di tradizione orale dice questo:
rivolgersi alla fiaba, rivelarne il possibile significato poetico, entrare nel
solco di questa tradizione, provare a umanizzare e a rendere tridimensionali i
suoi personaggi-funzione, per ri-raccontare nuovamente, con un altro
linguaggio, una delle tante storie possibili (ma anche l’unica che da sempre ci
raccontiamo).
La Bella
Addormentata non si è mai svegliata con un semplice bacio. Al fondo oscuro della sua favola c’è una
bambina che diventa donna, preda di un uomo cacciatore catturato, e la vecchia generazione che lotta per non
scomparire, Eros e Thanatos, l’ineluttabilità spietata del Fato e il Tempo
inarrestabile. E tutto questo non è che teatro.
Sulla scena tre
attrici, ma molti personaggi si
susseguono dando vita ad un gioco di scambio continuo di ruoli. Un meccanismo
da giostra, un espediente teatrale che cela però il compito più profondo della
fiaba e del teatro: essere uno specchio
per chi legge, ascolta, guarda. Lo spettacolo prende lo spunto da una
delle versioni più antiche della fiaba a tutti nota come La Bella Addormentata:
quella inclusa, con il titolo Sole, Luna e Tàlia, ne Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille di
Giambattista Basile, da cui riprende il clima barocco con sfumature da gothic
novel. Una fiaba quindi per adulti, ma che non dimentica mai di essere nata per
i peccerille, di essere cioè
anche un gioco. Al suo interno, in una
atmosfera onirica, sospesa tra lo steampunk e Miyazaki, tra l’introspezione e
la commedia surreale, si avvicendano figure misteriose, vicende fosche,
storie d'amore; un susseguirsi di eventi in cui ciò che appare in superficie è
solo favola, ma ciò che vi si nasconde è inesorabilmente vita.
Tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile - scritto e diretto da Francesco Petti con Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca
Pica - musiche Francesco Petti e Carlo Roselli - Ninna
nanna testo di Antonio Petti musicata da Melisma
-Avviso ai Soci-
Indirizzo:
via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"RUN"
di Barbata Caridi e Claudia Salvatore
TEATRO STUDIO UNO Sala Specchi - Roma
da giovedì 6 a domenica 9 aprile 2017
, ore 21.00_ dom. 18.00
un’ispirazione
improvvisa “dopo un’apnea durata 20 anni”
Un moto rivoluzionario,
Il
tentativo di sostenere il proprio sguardo,
la
perseveranza della notte che si fa giorno e del giorno che si fa notte.
Run è
una metamorfosi che deforma e ri-forma un corpo, uno stato emotivo, un grido
cieco nella notte, il desiderio di cambiamento e di libertà.
Run non
racconta, mostra,
è un
invito a farsi domande, alla partecipazione emotiva e spirituale.
Performance densa e coinvolgente che partendo dall’imperativo
categorico “corri” racconta l’urgenza di raggiungere, per affermare, o per
allontanare, per rispettare una distanza o per imporla.
“Run” descrive la ricerca, il senso di una ricerca, che passa per urgenze, campanelli d'allarme, start, finish line, visioni, delusioni, ma soprattutto Desideri. La ricerca di una sensazione, di un' emozione, di uno stato di grazia, o semplicemente della velocità di esecuzione di un gesto, che porta sempre e comunque ad un qualche raggiungimento.
“Run” descrive la ricerca, il senso di una ricerca, che passa per urgenze, campanelli d'allarme, start, finish line, visioni, delusioni, ma soprattutto Desideri. La ricerca di una sensazione, di un' emozione, di uno stato di grazia, o semplicemente della velocità di esecuzione di un gesto, che porta sempre e comunque ad un qualche raggiungimento.
La passione che genera l'urgenza e il
desiderio di “vivere per sempre”.
In questo correre apparentemente insensato,
inutile e vano, accade l' impensabile. Accade di incontrare se stessi. È cosi
che si spalancano gli occhi oltre lì orizzonte, e tutto ciò che include il
nostro campo visivo e anche ciò che esclude, diventa il nostro territorio di
caccia.
Dunque una corsa per incontrare o per
dimenticare, si corre per restare a galla finché la tempesta perfetta non ti
riporti violentemente sul fondo.
Corri per non toccare il fondo. Corri per
toccarlo, ma per risalire velocemente.
di
Barbata Caridi e Claudia Salvatore
- con Claudia Salvatore - Paint
& grafic Roberto Ciangola e Guido D’angelo
- Live music Flavio Rambotti
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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ilNaufragarMèDolce
Presenta
"TRE CIVETTE SUL COMO’"
regia Emilia Martinelli
TEATRO AGORÀ - Roma
È uno spettacolo comico, a volte surreale, a volte
parossistico, che lascia ampio spazio alla riflessione, dopo una sana risata.
L’idea di questo spettacolo è nata durante un
viaggio in autobus, ascoltando (involontariamente!) due vecchiette che
conversavano. Era difficile definire quello scambio verbale una
“conversazione”, perché la verità era che le due donne non si ascoltavano
affatto, andavano avanti su strade distinte, senza incontrarsi mai.
Quante volte, ogni giorno, crediamo di ascoltare e
di venire ascoltati, pensiamo di aver dialogato con qualcuno e poi ci rendiamo
conto di non aver portato via nulla da quello scambio? Quanto ci infastidisce
la chiusura dell’altro alle nostre parole? E a noi capita di fingere un ascolto
empatico?
La vita quotidiana ci ha, ovviamente, offerto molti
suggerimenti irrinunciabili, ma abbiamo anche giocato con la fantasia, col
non-sense, con i suoni e a volte anche con i rumori.
E inoltre, non ci siamo limitate a sillabare,
gorgogliare, cantare, dire parole con e senza senso, ma abbiamo anche indagato
(sempre ridendo!) il linguaggio non verbale, cioè tutta quella fetta di
comunicazione che avviene con il corpo.
Non possiamo dire di aver esaurito gli argomenti,
ma siamo sicure che nello spettacolo che proporremo ci sarà la possibilità di
riconoscersi in qualcuno dei personaggi che lo popolano e, visto che siamo
esseri sociali, di ricevere qualche spunto di riflessione su come migliorare le
nostre capacità comunicative.
Regia
Emilia Martinelli - di e con Chiara Casarico, Antonella Civale, Tiziana
Scrocca.
-Avviso ai Soci-
Indirizzo: Via della Penitenza, 33
- Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroagora80.org
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TEATRO SALA VIGNOLI – LA NUOVA STAGIONE
presenta
"Toghe Rosso Sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia"
uno spettacolo di Francesco Marino
scritto da Giacomo Carbone
ispirato da
Paride Leporace
Con il patrocinio dell’ANM –
Associazione Nazionale Magistrati
TEATRO
SALA VIGNOLI - Roma
sabato
8 e domenica 9 arpile 2017, sabato ore 21.00_dom. ore 19.00
In Italia 29 magistrati hanno perso la vita per mano della
mafia, della ‘ndrangheta, del terrorismo nero, di quello rosso, di soliti
ignoti o di tristemente noti. Il primo, Antonino Giannola, ucciso il 26 gennaio
del 1960 nel Palazzo di Giustizia di Nicosia, l’ultimo, Fernando Ciampi, il 9
aprile 2015 nel Palazzo di Giustizia di Milano. Con pochissime eccezioni, oltre
alla pena di morte decretata dai mandanti e decantata dagli esecutori, tali
magistrati hanno subito una nuova morte: l’oblio.
Da qui, dalla voglia di “fare memoria”, conoscere quella
parte di storia italiana a volte dimenticata e messa in ombra, nasce Toghe
Rosso Sangue, tratto dagli scritti di Paride Leporace, e diventato spettacolo
teatrale con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati, in
scena a Roma alla Sala Vignoli l'8 e 9 aprile e al Teatro Argentina in una
speciale matinee il 12 aprile.
La storia di questi giudici attraversa la storia dell’Italia:
dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei
Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di
Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea ai lunghi strascichi di
Via D’Amelio, dalla sabbia e dal vento della Calabria alle vendette delle
‘ndrine per le vie della grigia Torino, dalle stragi di Stato allo stato di
scomparso di Paolo Adinolfi.
In scena Sebastiano Gavasso, Diego Migeni, Francesco Polizzi,
Emanuela Valiante: quattro voci, quattro attori, quattro anime avvolte da
un’atmosfera tra il realismo e il noir e da una scenografia essenziale, che
mirano con rabbia e con amore a un teatro che non spettacolarizza ma, senza
condanne né valutazioni politiche, silenziosamente grida un omaggio a uomini
morti nell’adempimento del loro dovere: un omaggio al loro senso dello
Stato.
“Uno spettacolo che ha per
tema la vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della
giustizia, grazie al quale si rinnova la loro memoria e il senso dello Stato
che li ha accompagnati nella loro vita e nella loro professione”. Rita
Borsellino sorella di Paolo Borsellino
“Fare memoria significa
fare tutti insieme la storia del nostro Paese. Lo Stato dimentica con grande facilità.
Il periodo del terrorismo è stato terribile e viene ricordato in maniera poco
chiara. La lotta alla mafia, che ha visto tanti morti tra giudici e forze
dell’ordine, ancora è lontana dalla fine. Anche ricordare le pagine più
dolorose significa trovare messaggi, forza e modelli per poter andare avanti,
verso quel mondo più giusto che queste vittime volevano
raggiungere” Simona Dalla Chiesa figlia del Generale Dalla Chiesa
Saranno
presenti magistrati esposti in prima linea e membri delle associazioni
antimafia.
Uno spettacolo di Francesco Marino - scritto da Giacomo
Carbone - ispirato da Paride Leporace - con Francesco Polizzi, Emanuela
Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso - disegno luci Nuccio Marino
Indirizzo:
Via Prenestina, 104 - Roma
Fb
di riferimento teatro: www.facebook.com/vignoliteatro/
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PROSEGUONO....
Associazione Culturale Caput Mundi
Presenta
PIETRO ROMANO
in
"MISERIA E NOBILTÀ"
Trasposta in dialetto romanesco e diretta da Pietro
Romano
dall’omonima Opera di Eduardo Scarpetta
Teatro MUSE- Roma
In replica straordinaria da
mercoledì 29 marzo a domenica 9 aprile 2017 , dal mercoledì al sabato alle ore 21.00_sabato 8 aprile anche ore 17.30_domenica
ore 17.30.
Dopo il grande successo ottenuto a inizio stagione
torna a grande richiesta di pubblico "Miseria e nobiltà".
Prosegue, dunque, la straordinaria intuizione
artistico-letteraria, suscitata dal talento poliedrico di Pietro Romano, autore
interprete e regista dei propri lavori, già confermata in operazioni vincenti
in cui i classici di Goldoni (Arlecchino, servo di due padroni, I due gemelli
veneziani) e di Molière (L'Avaro, Il malato immaginario) sono stati riadattati
e trasposti in dialetto romanesco, offrendo al pubblico lo splendido vezzo
della commedia dell’arte in un dialetto diverso dall’originale, e archiviando
incredibili successi e mesi di sold out, dimostrando l’alto livello artistico e
culturale necessario al mondo dello spettacolo.
L’energia istrionica di Romano, inguaribile ed
irriducibile amante della sua città natale, si china questa volta alla gloria
del teatro napoletano di Scarpetta trasponendo e riadattando la più celebre
delle sue opere, Miseria e Nobiltà, consegnata al pubblico già nella splendida
realizzazione cinematografica con Totò, nel proprio dialetto, tingendo con
grazia e maestria l’inestimabile, indiscussa ricchezza dell’originale, dei
colori della popolarità romana, esaltandone l’intramontabile vernacolarità.
Il protagonista "Felice Sciosciammocca"
interpretato da Pietro Romano, gioca sulle corde della celebre maschera
scarpettiana, sovraintendendo, nella logica di una disarmante comicità, alla
storia d’amore del nobile per la popolana, con la scaltrezza del povero che si
finge ricco, tra colpi di scena e verità che scottano.
Sulla scena accanto a Pietro Romano, Marco Todisco
(Pierino), Marina Vitolo (Bruttia), Beatrice Proietti (Pupetta), Edoardo
Camponeschi (Eugenio), Valentino Fanelli (Appio/Giovanni), Eleonora Manzi
(Gemma), Francesca La Scala (Rosa) e Mirko Susanna (Bamba), Giorgio Giurdanella
(Cuoco).
PIETRO
ROMANO in MISERIA E NOBILTA’ - Regia di Pietro Romano - Con in ordine
alfabetico EDOARDO CAMPONESCHI, VALENTINO FANELLI, GIORGIO GIURDANELLA,
FRANCESCA LA SCALA, ELEONORA MANZI, BEATRICE PROIETTI, MIRKO SUSANNA, MARINA
VITOLO e con MARCO TODISCO - aiuto regia BARBARA LAURETTA musiche SIMONE ZUCCA
- testo canzone LOREDANA CORRAO - scene MAURIZIO MANZI - costumi SIMONA SAVA - assistente
alla regia EDOARDO CAMPONESCHI - direzione di scena BARBARA LAURETTA - trucco
ISABELLA CAVALLARO e VIVIANA DE FRANCO - audio e luci FABIO MASSIMO FORZATO - segreteria
di produzione BARBARA LAURETTA - Organizzazione e Ufficio Promozioni LOREDANA
CORRAO
Indirizzo: via Forlì, 43 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatromuse.it
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LE
COMPAGNIE BRACCI-SCHNEIDER E FREAKY LAB
presentano
"AFTER THE END"
di Dennis
Kelly
Regia di Enzo Masci
Teatro IN SCATOLA- Roma
da giovedì 30 marzo a sabato 15
aprile 2017 - dal venerdì alla domenica,
ore 21.00_dom.ore 18.00
Arriva
a Roma, in un intenso adattamento il capolavoro distopico di Dennis Kelly,
drammaturgo contemporaneo tra i più acclamati in Inghilterra e ancora poco
rappresentato in Italia.
I due
talentuosi interpreti Tommaso Arnaldi e Claudia Genolini indossano i panni di
Mark e Louise, due giovani sopravvissuti a un attacco nucleare e intrappolati
in un bunker, in una condizione di estrema tensione che metterà in crisi ogni
certezza.
Lo spettacolo
nasce dalla collaborazione di due compagnie teatrali molto attive nel circuito
off capitolino, la Bracci-Schneider e la Freaky Lab.
SINOSSI
Erano tutti in un pub quando c’è stata l’esplosione. Louise si è
appena risvegliata per trovarsi chiusa in un rifugio antiatomico con Mark,
l’uomo che le ha salvato la vita. I suoi amici dicevano che fosse un paranoico
ma, in fondo, Mark sapeva cosa fare quando alla fine è successo. Adesso tutto
quello che possono fare è aspettare, chiusi nel rifugio con cibo in scatola,
una radio che non cattura alcun segnale e un coltello. Ma l’assenza di
qualsiasi contatto con l’esterno e la costrizione in uno spazio fuori dal
tempo, senza più regole né schemi sociali, disintegrano la relazione fra le
personalità opposte di Mark e Louise in una brutale e agghiacciante lotta per
il potere.
Sono sopravvissuti all’attacco.
Riusciranno a sopravvivere a loro stessi?
Con un finale a sorpresa, l’opera più penetrante di uno dei più
acclamati drammaturghi inglesi dell’ultimo decennio esplora le paure della
nostra società e le mette a confronto nei loro estremi distorti attraverso uno
scenario da incubo ma terribilmente plausibile.
di Dennis Kelly - Regia di Enzo Masci -
con Tommaso Arnaldi e Claudia Genolini
Indirizzo: Lungotevere degli Artigiani, 12-14 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatroinscatola.it
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Il Carro dell’Orsa
Presenta
"LA LEGGENDA DEL PESCATORE CHE NON SAPEVA NUOTARE"
Regia di Alessandra Fallucchi
Regia di Alessandra Fallucchi
Spettacolo
con musiche dal vivo
TEATRO STUDIO UNO - Roma
da giovedì 30 marzo a domenica 9 aprile 2017 , ore 21.00_ dom. 18.00
Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno
- Rassegna Teatrale Exit Autori IX Ed. – Cortinscena 2016
- Premio miglior spettacolo, Premio miglior testo, Premio miglior regia, Premio
miglior interprete a Domenico Macrì e Pubblicazione sulla rivista “Ridotto”
edita dalla S.I.A.D. (Società Italiana Autori Drammatici) – Teatro
dell’Orologio, Roma
“Sapevate che l’Italia è il paese con il maggior numero di dialetti, tradizioni e culture popolari al mondo? Ma questa ricchezza è un relitto del passato, destinato ad estinguersi con il tempo, o un
patrimonio vivo, che occorre ancora studiare e valorizzare? E se è vero che non sai dove vai se non sai da dove vieni, oggi: qual è la nostra casa? Qual è la nostra Itaca?”
“Sapevate che l’Italia è il paese con il maggior numero di dialetti, tradizioni e culture popolari al mondo? Ma questa ricchezza è un relitto del passato, destinato ad estinguersi con il tempo, o un
patrimonio vivo, che occorre ancora studiare e valorizzare? E se è vero che non sai dove vai se non sai da dove vieni, oggi: qual è la nostra casa? Qual è la nostra Itaca?”
Uno spettacolo originale di Agnese Fallongo, nato da una
raccolta di interviste fatte dall’autrice a persone anziane del centro-sud
Italia, appartenenti alla generazione della prima metà del ‘900.
Protagonista è la generazione dei nostri nonni, della seconda
guerra mondiale, dei mestieri fatti con le mani, della terra e del mare. Storie
che si mescolano con le leggende popolari e che, semplicemente, meritano di
essere ascoltate.
Lo spettacolo vede avvicendarsi sul palco quattro personaggi
che raccontano al pubblico le proprie “storie di vita”, una crasi tra realtà e
leggenda popolare. Mamozio, Maria, Reginella e Arturo: due uomini e due donne
che racchiudono tutte le vicende più commoventi e più divertenti raccontate
dalle persone intervistate nei differenti paesini italiani. Un pescatore
calabrese che non sa nuotare; un pizzaiolo romano nella Garbatella degli anni
40’; una ragazza madre che sogna di ballare lo swing in una Sicilia devastata
dal dopoguerra ed una signora napoletana che racconta la leggendaria storia
della sua famiglia.
Naufragare in questo passato, che non è poi così passato,
rappresenta un ottimo punto di partenza per rispondere ai dubbi e gli
interrogativi delle generazioni più giovani. Il pubblico è chiamato ad
abbandonarsi alle acque di una saggezza popolare che sembra ormai sbiadita ma che è
invece ancora viva e colorata, come le persone intervistate. Al centro dello spettacolo l’elemento musicale che fa da
fil rouge tra un racconto e l’altro tramite canti popolari e polifonici,
musiche dal vivo e strumenti tradizionali. La musica assume una funzione
poetica per dare voce a quelle emozioni che spesso, proprio come accade in una
serenata, non riusciamo ad esprimere solo a parole.
Con Domenico Macrì, Eleonora De Luca, Teo Guarini, Agnese Fallongo - Regia di Alessandra Fallucchi - Drammaturgia di Agnese Fallongo
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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TEATRO PER RAGAZZI
Centrale Preneste Teatro
Pandemonium Teatro
in scena con
"Mio, tuo, nostro La panchina pubblica"
progetto e regia di Lisa Ferrari
CENTRALE PRENESTE TEATRO-
Roma
domenica 9 aprile 2017, ore 16.30
Un nuovo divertente ed
educativo spettacolo per tutta la famiglia a Centrale Preneste con la rassegna Infanzie
in gioco 2016/17.
Come “insegnare” ai
bambini, anche ai più piccoli, il piacere della condivisione? La bellezza della
democrazia? L’importanza della Res publica? Non certo attraverso lezioni
barbose, piene di parolone incomprensibili e retorica ammorbante, bensì grazie
alle divertenti interazioni di due buffi personaggi che si contendono l’uso
esclusivo di una panchina pubblica. Attraverso reciproci scherzi esilaranti e
pochissime parole, i due scoprono che collaborare è meglio che litigare;
giocare, cantare e danzare insieme è meglio che mettersi i bastoni fra le ruote
e che una semplice panchina può essere un bel luogo d’incontro piuttosto che un
posto da usare da soli.
Progetto e regia:
Lisa Ferrari - Con Giulia
Manzini e Mirko Lanfredini
Informazioni: dai 2 ai 7 anni
Indirizzo: Via
Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento:
www.centraleprenesteteatro.blogspot.it
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MANIFESTAZIONI
"Roma Off Theatre: tre
spettacoli teatrali sul palco del Centro Culturale Artemia"
Direzione artistica della rassegna: Maria Paola
Canepa in collaborazione con Giancarlo Moretti.
CENTRO
CULTURALE ARTEMIA - Roma
da sabato 8 a domenica 30 aprile, vari orari
Una rassegna di opere sperimentali per promuovere le iniziative
artistiche “off” nei weekend di aprile.
Prende il via, con Giulietta delli Fiori di Maria
Luisa Usai, la seconda edizione di Roma Off Theatre, la rassegna teatrale
organizzata dal Centro Culturale Artemia, polo creativo romano da sempre
attento alla promozione di forme espressive innovative, nel segno
dell’artisticità e della sperimentazione. Delle venti e più proposte giunte per
partecipare al bando, tre sono state quelle selezionate da Maria Paola Canepa e
Giancarlo Moretti, direttori artistici dell’evento.
«Roma Off Theatre ha lo scopo di valorizzare i
lavori focalizzati sulla ricerca di nuove forme drammaturgiche, lontane dalla
scena teatrale mainstream», queste le parole di Maria Paola Canepa, (direttore
artistico del Centro Culturale Artemia), che parlando dell’iniziativa, continua
«Artemia è una realtà culturale finalizzata alla scoperta di nuovi universi
creativi; nel corso della nostra attività ci siamo resi conto della grande
presenza di sperimentazioni teatrali degne di nota, lontane da cliché e
consuetudini, desiderose di un palcoscenico per esprimere la loro qualità
artistica. Roma Off Theatre è una possibilità per gli artisti e per il
pubblico: è l’occasione per proporre, ricevere e apprezzare nuove forme di
espressione».
La rassegna, nella sua seconda edizione, vedrà
protagonisti gli spettacoli Giulietta delli Fiori di Maria Luisa Usai, Carmen
tratto dalla novella di Prosper Mérimée con musica dall'opera omonima di
Georges Bizet per la regia di Roberto Santi e Victor Egò di Giulio Carrieri e
Antonino Giufré. Ogni opera sarà rappresentata in due repliche, in un
calendario che si snoderà tra i weekend di aprile.
>>> Ad inaugurare l’iniziativa l’ 8 e il 9 aprile sarà "Giulietta delli Fiori".
Lavoro
teatrale scritto, diretto e interpretato da Maria Luisa Usai.
Sul palco, la Usai propone agli spettatori del
Centro Culturale Artemia una storia dove alla parola si affianca il linguaggio
del corpo e il numero del clown. Giulietta è una buffa clochard che vive in
un'aiuola nei pressi della stazione. E' Sola, nella notte nera. Vuole gettarsi
nel vuoto, vuole dimenticare l'amore. Ma il salto non avviene mai. Si compone
così il racconto di un cuore zoppicante che ride a squarciagola nel suo mondo
incontaminato. La drammaturgia si caratterizza per l'utilizzo di una lingua
sporca, sbagliata, che ha perso l'identità di dialetto, inteso come lingua
madre e ha dimenticato le norme della lingua nazionale.
Uno
spettacolo nato sotto forma di balletto all’interno di un progetto
laboratoriale.
In scena,
Francesca del Carmen e Gianni Vitarelli
si esibiscono in una pièce di danza contemporanea, teatro fisico e danza
drammatica.
Una rivisitazione della Carmen di Prosper Mérimée
con musica dall'opera omonima di Georges Bizet, dove i ruoli del “tragico
triangolo amoroso” si dividono e alternano tra i due protagonisti; scelta
drammaturgica scaturita dall’esigenza degli interpreti di esternare una parte
complessa e profonda della propria personalità relativa all’appartenenza di
genere, sfumature di alterità sessuale latenti che troppo spesso vengono
taciute per convenzione o inconoscenza.
>>>Infine, il 29 e 30 aprile, la Compagnia Nikalos chiuderà la rassegna con "Victor Egò".
La
compagnia composta dai giovani attori Teodoro
De Cristofaro, Arianna Gasperini, Antonino Giuffré, Giuseppe Marvaso e Sara
Simson.
Stabiliti in un casale nella campagna Umbra dove
continuano la loro sperimentazione in tutti i campi dello spettacolo dal vivo,
arrivano per la seconda volta sul palco di Artemia dopo essere stati tra i
finalisti per il Premio Miglior Spettacolo della seconda edizione del già noto
Festival di Corti Teatrali del Centro Culturale Artemia. In questa occasione la
compagnia si presenta con un dramma un po’ comico e un po’ naif che affronterà
il tema della solitudine: quella di chi si porta un peso dentro ma anche quella
di chi se ne farebbe volentieri carico per aiutare la persona amata.
Direzione
artistica della rassegna: Maria Paola Canepa in collaborazione con Giancarlo
Moretti.
Indirizzo centro culturale Artemia:
Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento: www.centroculturaleartemia.it
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DIECILUNE
presenta
"FESTIVAL DELL’AUTORE"
Millepiani Coworking - Roma
da venerdì 7 a domenica 9 aprile 2017, Orari Venerdì 7 aprile: dalle 19.30 alle 22.00 -
Sabato 8 aprile: dalle 15.00 alle 22.00 - Domenica 9 aprile: dalle 15.00 alle
20.00 - Ingresso libero
Inaugura la 7° edizione del DieciLune - Festival
dell’autore, ideato per valorizzare e formare talenti artistici nel campo
letterario, musicale, cinematografico, teatrale e delle arti visive. Nel corso
degli anni la manifestazione si è arricchita di nuovi e sempre più interessanti
approfondimenti che hanno attirato un pubblico più vasto. Da oltre dodici anni
il Circolo letterario Bel Ami – organizzatore ed ideatore del Festival -
persegue interessi di natura culturale, sostenendo con impegno la crescita di nuovi
talenti ed impegnandosi nell’essere un luogo di incontro e punto di riferimento
ove confrontarsi sulla cultura odierna attraverso il prezioso insegnamento del
passato. Il Circolo crede e sostiene il libero accesso alla cultura, per
questo, attraverso il suo festival, offre ogni anno un fine settimana
totalmente gratuito e con accesso libero a tutti gli interessati ed estimatori
della conoscenza in ogni sua sfaccettatura ed accezione.
Per il terzo anno consecutivo la sede sarà il
Millepiani co-working, un’interessante spazio pubblico che l’amministrazione
capitolina mette a disposizione per la promozione di attività culturali,
situato nel cuore storico del quartiere Garbatella. Anche questa edizione ci
saranno workshop, laboratori, conferenze e incontri dove sarà̀ possibile
apprendere nuove tecnologie, tecniche o forme di arte, novità̀ in campo
autorale e verranno presentati punti di vista diversi attraverso l'esperienza
dei relatori in tutte le cinque macro aree di riferimento: Letteratura, Cinema,
Teatro, Arti visive, Musica in un confronto continuo con il pubblico presente.
Di seguito il programma completo:
Venerdi 7 aprile
ore 19.30 (area Arti visive): inaugurazione della
mostra “Il
lato oscuro” - Special guest: Performance “Bautta” di e con Barbara Lalle
A seguire: aperitivo
Sabato 8 aprile
ore 15.00 (area Letteratura): Laboratorio L’arte della
parola di e con Tiziana Di Nunno
ore 16.30 (area Musica): Workshop Musica e
Visual Media: Ascoltare il cinema di e con Marco Testoni
ore 18.00 (area Teatro): Incontro Il teatro
sociale: l’esperienza autorale a Rebibbia con Laura Andreini Salerno e
la partecipazione di Fabio Rizzuto
ore 19.00 (area Letteratura): Conversazione Scrivere e
leggere in pubblico con Amleto De Silva
ore 20.30 (area Teatro): Lezione di drammaturgia Il lato oscuro
nella vita di Charlie Chaplin di e con Luca Pizzurro, letture a cura di Sandro Gallo
Domenica 9 aprile
ore 15.00 (area Arti visive): Workshop La danza
dell’autore: la
coreografia come racconto di e
con Francesca Trevisanello
ore 16.00 (area Musica): Laboratorio Musica come
arte e mestiere tra pop e jazz partecipano
Federica Michisanti e Andrea Moro
ore 17.00 (area Arti visive): Seminario L’eroe
negativo: tratti magici e machiavellici del protagonista “rovesciato”
partecipano la prof.ssa AnnaChiara Anselmi e la dr.ssa Antonia Roberti
ore 18.15 (area Cinema): Lezione La sceneggiatura e i personaggi oscuri di e con Roberto Leoni
ore 19.00 (area Letteratura): Premiazione
Indirizzo: via
Nicolò Odero, 13 – Roma
Sito di riferimenti:
www.bellami.it
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Verba Volant
Presenta
"ART IMPRO Rassegna d’Improvvisazione
Teatrale"
TEATRO
ANTIGONE - Roma
da venerdì 7 a domenica 9 aprile 2017, venerdì e sabato ore 21.30, domenica ore 18.00
Musica, pittura e cinema si fondono insieme
con l’Improvvisazione Teatrale per tre diversi spettacoli. Una rassegna
d’Improvvisazione Teatrale ‘Art Imprò’ - promossa dalla Compagnia e Scuola Nazionale
Verbavolant - unica e suggestiva, in
cui la musica, la pittura ed il cinema saranno il filo conduttore e
l’ispirazione per tre spettacoli d’Improvvisazione teatrale che saranno in
scena dal 7 aprile al 9 aprile al Teatro
Antigone di Roma.
a cura
di Coffee Brecht, Compagnia e Scuola
Nazionale d’Improvvisazione Teatrale di Napoli.
Uno spettacolo affascinante, emozionante e
poetico in cui si racconta la vita attraverso brevi racconti e monologhi che
nascono nel momento esatto in cui vengono narrati. Le note e la voce sono di
Katres, giovane ed apprezzatissima musicista, autrice e cantante, vincitrice di
numerosi premi nazionali.
>>>
Sabato 8 aprile ‘Paintings’
Sul palco dell’Antigone saliranno dei quadri,
dipinti dal giovane e talentuoso Massimo
Laureti, e degli improvvisatori.
Un dipinto è un universo per chi lo guarda e
ognuno coglie mondi, sfumature e significati diverse in quelle pennellate. E proprio partendo dalle suggestioni che ogni
tela darà al pubblico gli improvvisatori sul palco, con la regia di Susanna
Cantelmo, racconteranno storie attraverso fluidi passaggi o improvvise rotture.
Vite parallele che dalle immagini diventano azioni.
>>>
Domenica 9 aprile spazio
al cinema d’autore con lo spettacolo ‘Tutti dicono Woody’
Per un viaggio con la regia di Daniele Marcori, nel dissacrante,
ironico e caustico mondo di Woody Allen.
I
grandi temi del regista newyorchese – dalla crisi della coppia alla
psicanalisi, dal rapporto con Dio alla cultura yiddish, dalla dimensione
uomo-donna al sesso e alle sue perversioni – verranno trattati dagli improvvisatori
che ricreeranno quello stile inconfondibile, quelle atmosfere, quei dialoghi
asciutti e pungenti, quell’ironia e quell’irriverenza che hanno reso immenso
Woody Allen.
Indirizzo: Via Amerigo Vespucci, 38 - Roma
Sito di riferimento: www.teatrantigoni.it
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PROSEGUE...
"DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro"
AR.MA
TEATRO- Roma
da martedì 14 marzo a domenica 9 aprile , vari orari
Otto
spettacoli in concorso, compagnie provenienti da tutta Italia, anteprime
nazionali, eventi
editoriali e musicali, dibattiti con la critica, il pubblico e gli artisti.
Ultima settimana per appassionarci agli
spettacoli in concorso al DOIT Festival – Drammaturgie
Oltre Il Teatro.
Il festival ha voluto presentare un’istantanea
del panorama teatrale italiano, alzando il sipario su spettacoli di narrazione,
di impegno civile, performance, riadattamenti dei classici, drammaturgie che
guardano alla nostra Storia, nonché al quotidiano, con l’intento di far
conoscere al pubblico e alla critica romana le proposte sceniche innovative provenienti da tutta Italia e attente
al valore letterario del testo teatrale.
Programma della quarta ed ultima settimana 4 marzo -9 aprile:
"GIULIETTA DELLI FIORI Alone in the Dark Night"
di e con
Maria Luisa Usai - collaborazione
artistica Marco Sanna e Irene Maiorino - Musiche Rocky Roberts - Suoni Diego Deidda - Foto Roberta Causin, Patrizia Cau - Video Pavlo Sublustrum e Fabian Volti - Produzione
Zanfretta & Teatri – LAZIO
Finalista
al concorso Inventaria 2015 (Roma) e al concorso Anteprima 2015 di Lari (Pisa)
Giulietta è una buffa clochard che vive in
un'aiuola nei pressi della stazione. È sola, nella notte nera. È sola, come un
papavero dentro un vaso cinese in un salotto color panna. Vuole gettarsi nel
vuoto, vuole dimenticare l'amore. Ma il salto non avviene mai.
Si compone così il racconto di un cuore
zoppicante che ride a squarciagola nel suo mondo incontaminato. Una donna, una
barbona impigliata nelle maglie del tempo, ossessionata dai fiori e dall'amore.
Stanca dei continui colpi che le ha riservato la vita, ha deciso di farla
finita, gettandosi da un dirupo.
"I DON’ T CARE"
ideazione
e regia Pierluigi Bevilacqua - con Umberto Junior Contini, Michele Correra,
Michela Delli Carri, Chiara Gioiosa,
Emanuele Fuiano, Luciano Maria Riccardo Veccia - Produzione Piccola Compagnia Impertinente – PUGLIA
Progetto di performing art nato dalla
necessità di comprendere l’evoluzione dei rapporti umani nell’era dei social
network, raccontare la frammentarietà (frutto della rivoluzione digitale) della
“narrazione” del quotidiano. Un fenomeno particolarmente presente all’interno
di uno principali social network, Facebook. Sulle bacheche si inseguono pezzi
di storie, notizie di cronaca, pensieri violenti, frasi dolci: tutto e il
contrario di tutto, a distanza di pochi secondi, creando un’entropia ormai,
quasi del tutto, fuori controllo.
Il susseguirsi di immagini veloci, legate a
luci quasi esclusivamente prodotte da smartphone, ha la prerogativa di creare
quell’angoscia viva che i social, nella loro parte negativa, riescono a far
emergere, attraverso l’abuso di chi ne usufruisce…fino al risvolto inaspettato:
una momentanea “morte della rete”.
>>> Sabato 8 aprile ore 18,30 INGRESSO LIBERO
APERITIVO CON L’EDITORE | DOIT Festival
"I LIBRI PERVINCA"
Collana di poesia ChiPiùNeArt Edizioni
Presentazione editoriale in anteprima Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei
Secondo appuntamento con l’editoria. Questa
volta lo sguardo si sposta sulla collana poetica Pervinca. Reading, musica
e conversazione con gli autori assaporando un buon calice di vino. Saranno
ospiti della serata alcuni degli autori che hanno pubblicato le loro sillogi
con la ChiPiùNeArt Edizioni S.r.l.s.
e il Direttore Editoriale Adele Costanzo.
In anteprima, sarà presentata la raccolta
Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei.
>>> Domenica
9 aprile ore 17 INGRESSO LIBERO
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DOIT Festival e L’Artigogolo III edizione
Premiazione
dei vincitori e dei menzionati | DOIT Festival
- Drammaturgie Oltre Il Teatro, III edizione 2017. Presenzierà la giuria.
Premiazione
dei vincitori e dei menzionati | L’Artigogolo, concorso di scrittura
drammaturgica, III edizione 2017. Presenzierà Massimo Gazzè Riccardi e la
giuria.
Al termine della cerimonia, la direzione
artistica ha il piacere di festeggiare e salutare gli intervenuti, il pubblico,
la critica e le giurie con brindisi e aperitivo.
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La
Giuria del DOIT Festival – Drammaturgie
Oltre Il Teatro
Si
ringraziano i membri della giuria del DOIT Festival:
Chiara
Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro
dell’Orologio, CK Teatro, Synergie Teatrali e Compagnia teatrale Vuccirìa
Gertrude
Cestiè – critico teatrale e ufficio stampa, diploma Master in Critica Giornalistica presso
Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, collabora con le riviste
Recensito, Scene contemporanee e Brainstorming culturale
Antonio
Mazzuca – editore e caporedattore Teatro Roma della rivista Gufetto Mag
Massimo
Mirani – attore teatrale e cinematografico e autore
Daniele
Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala
Emiliano
Russo – regista, diplomato presso Accademia D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”,
vincitore del Premio Migliore Regia DOIT Festival 2016
Adriano
Sgobba – critico teatrale e responsabile Comunicazione e Social della rivista
di cultura e spettacolo Recensito, tutor del Master in Critica Giornalistica
presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
Docenti
di scuole romane e organizzatori di progetti teatrali e culturali: Elena
D’Elia, Maria Pia Iannotta, Simona Lacapruccia e Rossella Rossi
Si
ringraziano i teatri che hanno aderito alla rete: Il Moscerino di Pinerolo
(TO), Teatro Studio Uno di Roma, Ar.MaTeatro di Roma, Teatro Dei Limoni di
Foggia, TRAM di Napoli e Teatro Trastevere di Roma.
Indirizzo: via Ruggero di Lauria 22 - Roma
Facebook di riferimento teatro: www.facebook.com/ArMaTeatro-340104629710399/
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LIBRI
Presentazione del libro
"CENTRIFUGO SENZA RISPETTO"
Miscellanea di Racconti
di ANDREA ALESSIO CAVARRETTA
AUGH! Edizioni
intervengono
SILVIA
CANGELOSI conduttrice
radiofonica e televisiva
ROMINA
LANZA avvocato
(vicepresidente Aiga Roma) e attrice
GIOVANNI
PALMIERI direttore
organizzativo di Kirolandia
sabato 8 aprile 2017,
alle ore 18.00
Sedici situazioni paradossali raccontate in modo
dissacrante e fantasioso, spesso pensate per strappare un sorriso un po’ amaro
oppure un leggero brivido di paura o di ansia inquietante, per farsi
attraversare da un’epidermica riflessione e da una leggera sensazione onirica
.
Una centrifuga potente di idee, argomenti,
pseudo-concretezze disegnate con una penna intinta nell’assurdo ma molto
verosimile.
Così seduta nella sua postazione del call-center
una giovane operatrice sogna di scagliare la sua ira contro la sempre
invisibile responsabile, una famiglia apparentemente per bene organizza una
gita al lago per uccidere l’anziana e scomoda nonna, oppure una fanciulla
intrappolata nella sua quotidianità materializza dentro casa situazioni assurde
per risolvere conflitti interiori ed esteriori. Questo e molto altro nella
brillante raccolta di raccontiCentrifugo senza rispetto di Andrea
Alessio Cavarretta.
Informazioni: INGRESSO
GRATUITO
Indirizzo: via del Pellegrino, 94 - Roma
Facebook di riferimento teatro: https://www.facebook.com/git.new
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ARTE
PROSEGUONO...
"EXTINCTION Anteprima di una grande
mostra dedicata all'estinzione"
&
"GODZIL-LAND Un viaggio fantastico dal
MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK"
esposizione
curata da Fabrizio Modina
MONASTERO DI SAN
BENEDETTO - Gubbio
da sabato 1 aprile a domenica 1 ottobre 2017, orari vari.
Questa la domanda che lega come un filrouge le due
mostre, Extinction. Anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione e
Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
che apriranno i battenti sabato 1 aprile 2017 alle ore 10 presso l'ex Monastero
di San Benedetto a Gubbio, location vocata alla divulgazione scientifica, in un
contesto geologico davvero unico e straordinariamente pertinente: la Gola del
Bottaccione.
La mostra Extinction , realizzata da Geomodel di Mauro
Scaggiante in collaborazione con il Comune di Gubbio, curata dai paleontologi
Simone Maganuco e Stefania Nosotti, si presenta al pubblico con un'anteprima di
una grande mostra dedicata all'estinzione, e si racconta in due sezioni.
Preistoria e avanguardia dialogano con l'obiettivo di restituire
scientificamente la vicenda racchiusa nelle stratificazioni rocciose della Gola
del Bottaccione, a Gubbio: la drammatica estinzione di massa, verificatasi
sessantasei milioni di anni fa, la più celebre tra quelle che hanno scandito il
tempo geologico, originata dalla caduta sulla Terra di un enorme meteorite e
che ha provocato la scomparsa anche dei giganteschi dinosauri non-aviani,
dominatori del Mesozoico, vere e proprie icone della Preistoria come il
tirannosauro e il triceratopo. Ma non è tutto: Extinction va oltre, e indaga
sulla possibilità di riportare in vita un dinosauro tra le teorie di John R.
«Jack» Horner, curatore scientifico della celeberrima saga di Jurassic Park , e
le ricostruzioni iperrealistiche di dinosauri e altri animali estinti, frutto
del lavoro sinergico tra paleontologi e paleoartisti, perfettamente esplicitato
dalla sezione Making of , dalla pannellistica e dai video. C'è un altro luogo
in cui i dinosauri continuano ad esistere, sfuggendo in qualche modo alla loro
estinzione, quello dell'immaginario collettivo e della fantasia, che ci viene
proposto da Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
esposizione curata da Fabrizio Modina, realizzata anch'essa in collaborazione
con il Comune di Gubbio, in un percorso tra
letteratura, fumetto, cinema, televisione, arti figurative e musica,
presentando una straordinaria selezione di materiali provenienti da collezioni
private e musei, tra cui manifesti, fotografie, proiezioni, toys e molto altro
ancora. Godzil-Land è una mostra nella mostra, che in un viaggio tra fantasia e
fantascienza si propone di indagare il fascino dei dinosauri come assoluti
protagonisti della Pop Culture e la loro costante presenza nella nostra quotidianità.
Le ricostruzioni strettamente scientifiche dei paleontologi si affiancano alle
produzioni fantasiose della cultura di massa, trovando un comune denominatore
nell’attrattiva che entrambe esercitano sul grande pubblico e nella risonanza
di cui godono presso i mass media.
A completamento di queste straordinarie esposizioni, che
saranno visitabili fino a domenica 1 ottobre 2017, sono previste numerose
giornate-evento che spazieranno da workshop a conferenze divulgative, da
laboratori a visite guidate oltre a proporre una ricca offerta didattica
rivolta alle scuole; organizzazione e ideazione a cura di Anna Giamborino,
geologa e Presidente della neonata Associazione Paleontologica Paleoartistica
Italiana.
Accedendo alle mostre sarà inoltre possibile visitare la
Quadrisfera di Paco Lanciano. I dinosauri si sono davvero estinti? Venite a
scoprirlo.
Indirizzo: via del
Perilasio 2, Gubbio
Sito di riferimento: www.dinosauricarniossa.it
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"TOULOUSE- LAUTREC. La Belle Époque"
AMO - Palazzo Forti - Verona
da sabato 1
aprile a domenica 3 settembre 2017
Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di
Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. Questa è la
realtà che vive e rappresenta Henri
de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto
interprete.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Immagine: Henri
de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters),
1893, Color Lithography, 124x91,5 cm, © Herakleidon Museum, Athens Greece
AGSM, main sponsor ha contribuito significativamente alla sua
realizzazione. - Generali,
partner di Arthemisia per Valore
Cultura, offre gratuitamente a tutti i visitatori l’audioguida della
mostra. - La mostra vede come sponsor
tecnico Trenitalia, media partner RMC - Radio Monte Carlo e L’Arena, hospitality partner Due
Torri Hotel Verona e champagne
partner Maison Perrier
Jouët. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
Indirizzo: Via Abramo Massalongo, 7 - Verona
Sito di riferimento:
www.arenamuseopera.com
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"Latitudini
Urbane"
di Mario D'Amico
a cura di
Romina Guidelli
GALLERIA VITTORIA - Roma
da mercoledì 29 marzo a domenica 9 aprile 2017, vari orari
La mostra sarà inaugurata mercoledì 29 marzo 2017 alle ore 18.00
Per la prima volta alla Galleria Vittoria la
personale di Mario D’Amico dal titolo “Latidudini Urbane”, a cura di Romina
Guidelli.
Un 'mondo' di elementi rielaborati, finalizzati a creare
il linguaggio pittorico caratteristico di Mario D’Amico attraverso i suoi
cromatismi dai caratteri accattivanti e attraverso le sue città visionarie.
In mostra, fino al 9 aprile, la ricerca artistica
di Mario D’Amico con una collezione di opere che porterà il visitatore a
viaggiare lungo il percorso dell'artista, accompagnandolo nelle “Latitudini
Urbane”.
Scrive di lui la curatrice Romina Guidelli
"Anche le città credono d’essere opera della
mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una
città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una
tua domanda”, con queste parole Marco Polo racconta al sovrano Kublai Kan cosa
è rimasto in lui delle cinquantacinque città dal nome di donna in cui dice di
essersi imbattuto lungo il cammino...
Le città sono come le persone, vogliono essere
‘abitate’ per essere conosciute e scoperte. E’ questione di cura e di
attenzione agli umori del cielo, essi sono i reali artefici dei colori delle
architetture.
Mario D’Amico osserva in silenzio la sua città,
ascolta i suoni dei risvegli nel giorno e i consigli nella notte. Quella stessa
città in cui vive, così popolata in realtà, ma così ‘sola’ agli occhi
dell’artista, è Musa su cui l’occhio s’appoggia per leggere la vita che accade
dentro e davanti al cemento, modificandone l’aspetto...
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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"JEAN-MICHEL BASQUIAT. New York City"
(Opere dalla Collezione Mugrabi)
a cura di Gianni Mercurio
Chiostro
del Bramante - Roma
da venerdì 24 marzo a domenica 2 luglio 2017 - vari orari
da venerdì 24 marzo a domenica 2 luglio 2017 - vari orari
Con una grande mostra a Roma che
racchiude le sue opere più importanti, il
Chiostro del Bramante rende omaggio al pittore Jean-Michel Basquiat,
figura iconica e controversa della cultura newyorkese degli anni ’80.
Continua il
percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle
personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e
dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea
incontra l’amore” che ha registrato un afflusso di oltre 150 mila visitatori.
Più di 90 opere caratterizzate per la
maggior parte da tele di grandi dimensioni e realizzate dal giovane writers
americano, racconteranno del rapporto di Jean-Michel Basquiat con la sua nativa New York e di quelle strade che
gli forniranno delle tele bianche su cui l’artista dalle origini afro-americane
inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte.
Una corona, icona ricorrente nei suoi capolavori e simbolo dell’orgoglio di
appartenere alla cultura afro-americana, per celebrare un genio immortale.
Mostra prodotta e organizzata da
DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia, in collaborazione con
Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali. Sponsor tecnico : Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato. Media
Coverage by Sky Arte HD.
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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"Aeterna"
ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano,
promossa dalla società Start, con la gestione e l’organizzazione del Gruppo Arthemisia,
la mostra - curata quest’anno da Gianni Dunil - è allestita su circa 1000 metri
quadrati, con 235 artisti e 253 opere esposte.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 26 marzo a sabato 22
aprile 2017, vari orari
“Aeterna” è il titolo della terza Esposizione
Triennale di Roma, che aprirà al pubblico dal 26 marzo al 22 aprile 2017 presso
il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini. Come per le precedenti edizioni,
anche questa volta la Triennale ha voluto un coinvolgimento dell’intera città
grazie ai due Padiglioni Nazionali esterni: Palazzo Velli Expo e la Fondazione
Venanzo Crocetti.
La Triennale di Roma 2017 sarà inaugurata dal conte
Daniele Radini Tedeschi e dal professore Achille Bonito Oliva in data 25 marzo
2017 ore 16.00 presso il Complesso del Vittoriano; sempre nella medesima data e
negli stessi orari sarà inaugurata la rassegna nelle sedi collaterali di
Palazzo Velli Expo e Fondazione Venanzo Crocetti.
Il tema su cui poggia l’intera manifestazione
consiste nella riflessione sul concetto di effimero contrapposto a quello di
eterno, sulle possibilità delle arti visive di rispondere ai valori sociali
contrastanti e tendenti sempre più verso un nichilismo tecnologico, un tilt
estetico, un azzeramento formale ed una linguistica dell’incomunicabilità. Gran
parte dei lavori selezionati riguardano i confini dell’astrattismo intesi come
confini del regno del Nulla, demarcati filosoficamente entro una dialettica
fatta di contaminazioni informali e immateriali.
Le riflessioni di fondo della mostra non sono altro
che una rielaborazione da parte del curatore Gianni Dunil sulle idee fondanti
dell’Estetica Paradisiaca, vera riforma artistica e sociale contrapposta alla
crisi delle avanguardie.
Tra gli artisti giovani in mostra si segnala la
presenza di Vittoria Malagò, autrice di interessanti disegni riguardanti il
tema dei soffioni, fiori effimeri e simbolo della caducità esistenziale,
perfetta risposta al tema generale della mostra “Aeterna”.
Tra gli autori più affermati è possibile annoverare
le presenze in mostra di artisti già partecipanti alla Biennale di Venezia, tra
cui Pier Domenico Magri, Sabrina Bertolelli, Aldo Basili e Roberto Miniati.
Il settore dedicato ai rapporti tra arte e moda è
invece riservato alla principessa Giacinta Ruspoli, stilista e raffinata
autrice di haute couture, con l’esposizione di scatti fotografici dedicati alla
sua ultima collezione.
Il
catalogo della mostra, a disposizione presso il bookshop del Vittoriano,
raccoglie le fotografie di tutte le opere esposte e reca una introduzione del
professor Vittorio Sgarbi.
Durante il periodo espositivo ci saranno
prestigiose presentazioni di libri presso la Sala Verdi esse rientrano nel
progetto “Triennale libri”, grande novità di questa terza edizione. Tra i
diversi appuntamenti d’arte è da segnalare:
Il 3 aprile, alle ore 17, la presentazione del
libro dell’artista Alberto di Fabio dal titolo “Nei cieli della mente” con
relatore Claudio Strinati, promossa da ShowEventi di Leopoldo Chizoniti;
L’8 aprile alle ore 17 invece Stefano Zecchi
presenterà il suo ultimo volume dal titolo “Paradiso Occidente”, incontro
promosso dall’associazione M.Arte.
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"COLERA"
di Borondo, Run, Servadio e del
trio Canemorto
GALLERIA
VARSI - Roma
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.
Apertura mostra: Sabato 25 marzo, dalle 18.30 alle 22.00
La Galleria Varsi presenta l' esposizione di
monotipi realizzati da Borondo, Run, Servadio e dal trio Canemorto.
"Colera" è lo sviluppo di un progetto
nato spontaneo nel 2015 quando i sei artisti si sono ritrovati per caso a
Londra e hanno cominciato a incontrarsi nello studio di Servadio. A unirli
nello spazio di Hackney Wick l'affinità artistica e la presenza di un torchio
calcografico: la volontà condivisa di indagare le possibilità del monotipo.
Dal greco monos “uno” e typos “impressione”, il monotipo
si configura come medium ibrido, al limite tra la pittura e la stampa e ha come
risultato un’opera unica, la quale porta dietro i suoi “fantasmi”, la cui
matrice è destinata inesorabilmente a sparire.
Il monotipo viene ottenuto dalla pressione di una lastra (inizialmente
di metallo e in seguito di legno, vetro e plexiglass) dipinta a inchiostro o
colori ad olio, su supporto cartaceo. L’immagine, concepita al rovescio, viene
realizzata utilizzando pennelli, punte, rulli e strumenti originali, insoliti,
di diversa natura. Una forma d’arte intellettuale e sensoriale i cui principi
regolatori ammettono libertà e consentono aperture ai diversi linguaggi e
all’identità di chi opera.
L’esito dell’esperienza londinese di Borondo, Canemorto, Run e Servadio
è una grande quantità di monotipi inediti e la volontà di proseguire il
percorso intrapreso e realizzare una nuova produzione di opere, a partire dagli
stimoli vissuti. Il titolo scelto per la mostra rivela l’atmosfera delle session
di stampa: “Quei giorni nel mio studio nevicavano fogli”, racconta Servadio.
Pavimento e corpi si tingevano di materia torbida, l’inchiostro era
dappertutto. Si stampava in continuazione, propositi nascevano e morivano sulla
carta nel tentativo di scoprire soluzioni formali che potessero soddisfare i
presenti e stimolarne altre infinite.
I sei artisti di nuovo insieme nello stesso periodo, in un unico spazio.
I loro pensieri e linguaggi si fonderanno per imprimere nuovi istanti.
Nevicherà ancora.
Nella Galleria Varsi lavoreranno per due settimane a stretto contatto,
generando più di duecento monotipi che andranno a depositarsi sulle pareti,
come una seconda pelle.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via di
San Salvatore in Campo, 56 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavarsi.it
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"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni"
a cura Fabrizio Modina
Porto Antico di Genova,
Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì 9 marzo
a domenica 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
di Roma, arriva ai Magazzini del
Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra
dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito
assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Indirizzo: Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito
di riferimento:
www.centrocongressigenova.it
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi
Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e
della Regione Lazio, la
grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita
culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed
è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.
“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).
La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.
Immagine: Giovanni
Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924.
Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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"MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes"
a cura di Cristina Carrillo
de Albornoz
promossa da Comune
di Milano Cultura, Direzione Musei Storici
prodotta e organizzata
da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo
Blahník.
PALAZZO MORANDO/Costume moda immagine - Milano
da giovedì 26 gennaio a domenica 9 aprile 2017, vari orari.
Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di Milano. La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa 300 esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco di Milano, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.
Prima esposizione in Italia dedicata all’iconico couturier spagnolo, nelle stanze della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini è in mostra una nutrita selezione di scarpe (212 modelli) e disegni (80) che coprono 45 anni di attività dello stilista.
La mostra è un’occasione irripetibile per ammirare le migliori creazioni calzaturiere, vere e proprie opere d’arte che proprio in Italia, nell’hinterland milanese, prendono forma in aziende che ancora portano avanti una vocazione artigianale. Ma non solo:l’esposizione intende raccontare ed evocare la profonda influenza che l’arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stilista. Dalla scultura greco-romana al barocco, dal capolavoro di Luchino Visconti - Il Gattopardo - ai coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ancora si ritrovano nelle scarpe visionarie di Manolo Blahník.
Milano è stata scelta dallo stilista per il suo forte legame con l’Italia, patria dell’arte e dell’artigianato riconosciuti in tutto il mondo, e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, proprio in virtù della sua stessa vocazione, è la cornice prestigiosa e ideale per ospitare questa mostra.
Custoditi nell’archivio privato dello stilista che conta oltre 30.000 modelli, Manolo e la curatrice Cristina Carrillo de Albornoz hanno selezionato 212 scarpe e 80 disegni. Questi ultimi rappresentano una riflessione personale del lavoro del grande designer e attraverso la loro essenza rivelano le sue passioni, che sono la fonte della sua ispirazione: le espressioni artistiche quali l’architettura, l’arte, la letteratura e il cinema, la botanica, la cultura di paesi quali l’Italia, la Russia e la Spagna nonché la storia del XVIII secolo.
In questa visione unica del “DNA del design” e del colorato universo di Manolo Blahník, la mostra invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso, al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d'arte con personalità propria e indipendente.
Oltre alle calzature di Manolo Blahník, nelle Sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss, storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto, quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e, al contempo, rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli, dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.
L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD.
Foto: Manolo Blahnik Suntaxa, primavera / estate
2013 Sandalo in lino e nap
Indirizzo: via Sant'Andrea, 6 - Milano
Sito di riferimento:
www.costumemodaimmagine.mi.it
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"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione
napoletana, da Francesca
Baldassari per la sezione
fiorentina, e da Judith Mann per
la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari
Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore.
Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.
È accompagnata da un catalogo edito
da Skira che
dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede
delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi
documenti rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
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SERATE con OSPITI
Thursday
is the New Saturday
presenta
WALTER FONTANA (Lost)
Palco Aperto con le esibizioni di:
NOEMI SMORRA
e poi le band DEMIAN e ELEPHANTS & CASTLES
A seguire il saluto degli attori Pino Quartullo e Attilio Fontana
Conduce Andrea Palmieri
MARMO - Roma
giovedì 6 aprile
2017, dalle ore 19.00
Da Marmo: apeRIVER fa rima con talento. Da Walter Fontana a Noemi
Smorra, San Lorenzo suona bene!
A partire dalle 19 fino alle 21.30 è tempo
di aperitivo con il piatto gourmet dello chef, seguito
dall'inizio dei live dalle ore 22.00.
Accolti dal giovanissimo conduttore Andrea
Palmieri, già protagonista di The Voice e novità di questa data, arriveranno le band Demian e Elephants & Castles,
seguiti dalla brava Noemi Smorra accompagnata dal musicista Luca
Bellanova. Ospite speciale della serata sarà Walter Fontana,
già leader dei Lost, ed oggi impegnato nel personale progetto
da solista. Infine arriva il saluto degli attori Pino Quartullo e Attilio
Fontana, tra i protagonisti di Qualche Volta Scappano prossimamente
in scena al Teatro Quirino.
Gli ospiti di apeRIVER portano sulle loro spalle un percorso di vita e professionale sempre
molto importante. Quello di Walter
Fontana (https://www.facebook.com/walterfontana/),
ospite
speciale di questo giovedì d'inizio aprile, è un percorso
particolarmente articolato che ha inizio nel lontano 2003, quando fonda i Lost.
Caratteristica di questo 6 aprile sarà una ricchissima sezione Palco
Aperto, dedicata al meglio della musica emergente e all'intrattenimento
capitolino. Pino Quartullo e Attilio Fontana impreziosiranno il
palco con un saluto ed invito speciale al prossimo
11 aprile, giorno in cui, insieme a Rosita
Celentano, debutteranno al Teatro
Quirino con Qualche Volta Scappano.
Seguono la Smorra le due band Demian
e Elephants & Castles. I Demian (https://www.facebook.com/bravodemian/), giovanissimi, sono Federico Santoni, Alessandro Sax e Daniele Rienzo, ed affondano le loro
radici nel fol, rock e grunge-novantine, con pezzi dal sapore anglo-americano e
contaminazioni partenopee.
E'
il giovedì più friendly che ci sia.
Sono
davvero tanti gli amici passati alla
serata eterofriendly più accogliente
della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni
situazione! L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi...
Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sulla pagina
ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.
Informazioni:
INGRESSO LIBERO
Indirizzo: piazzale del Verano 71, Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …