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martedì 4 aprile 2017

KIROSEGNALIAMO 4-10 Aprile 2017

K-news


Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.





Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte  e tanti altri eventi selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.







Dunque ecco per sognare con voi... 

TEATRO

Castellum presenta
"Se fossi fico"
di C. D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti
Regia  di  Daniele Trombetti

TEATRO DE' SERVI - Roma
da martedì  4 a domenica 23 aprile  2017, ore  21.00_sab. ore 17.30 e 21.00_dom. ore 17.30

Una moderna love story diretta da Daniele Trombetti, giovane attore già visto nella parte del ‘Tazzina’ nel film ‘Jeeg Robot’.

"Se fossi fico" è una favola d'amore contemporanea in cui, al posto della solita rivisitazione di Cenerentola, troviamo come protagonista un controverso Cenerentolo: Fabio, perdigiorno fannullone che vive a carico dei suoi due amici e coinquilini che lo mantengono per affetto.
Un giorno, in uno studio legale in cui si trova per caso, Fabio incontra Beatrice: un fiore luminoso e solare che fa la segretaria per Amelia Bonomo, perfida avvocatessa perfida che vuole bene solo a suo figlio Maurizio, un disadattato goffo e segretamente innamorato della bella Beatrice.
Appena Fabio vede Beatrice scocca il colpo di fulmine, ma lui sa benissimo di non essere il principe azzurro ideale: povero e neanche bello, si accontenta di guardarla da lontano. I suoi inseparabili amici - un gatto e una volpe che agiscono al contrario, e cioè per proteggere l'indifeso Fabio - lo convincono a farsi avanti mettendo in atto un semplice piano: dargli una ripulita, inventare per lui una nuova identità, insomma fornirlo di un'immagine attraente che gli consenta di farlo partecipare al gran ballo dell'amore.
Il piano sembra funzionare, se non fosse per qualche falla qua e là dovuta anche al background degli inventori di questo imbroglio: Mimmo è una guardia giurata dai modi gretti che lavora principalmente di notte ed è sempre alla ricerca dell’attimo giusto per recuperare le forze; mentre Walter è un commesso di un negozio di abbigliamento che ancora deve confessare agli amici la sua omosessualità.
La cattiva Amelia Bonomo sarà la prima a mangiare la foglia e ricatterà i tre ragazzi minacciando di denunciarli per truffa, spinta forse anche dal desiderio di proteggere quel buono a nulla di suo figlio che sfoga tutte le sue frustrazioni in fumetti e cartoni animati sognando di sposare un giorno la dolce Beatrice. Ce la farà Fabio a confessare la verità? E Beatrice riuscirà a perdonarlo? Il figlio goffo da che parte si schiererà? E l'amore davvero trionfa su tutto?
Una commedia brillante, che a tratti toglie il respiro dalle risate, ma che lascia anche spazio alla riflessione del combattere la pigrizia, per un vero cambiamento alla ricerca del proprio valore.

Di C. D’Ostuni, D. Locci, D. Trombetti - Regia Daniele Trombetti - con Sara Baccarini (Beatrice), Ilario Crudetti (Maurizio), Clelio D’Ostuni (Mimmo), Daniele Locci (Walter), Roberta Marcucci (Amelia Bonomo), Daniele Trombetti (Fabio) - Scene Ferruccio Caridi - Aiuto regia Davide Macaione

Indirizzo: Via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it

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URBANO BARBERINI
in
"SULLE SPINE"
noir psicologico da morire dal ridere
scritto e diretto da  DANIELE FALLERI

TEATRO DUE - Roma
da martedì 4 a domenica 9  aprile  2017, ore 21.00_dom 18.00

Pièce teatrale che ha già conquistato, nelle precedenti messe in scena, pubblico e critica.

In Sulle Spine si parte da spunti di realtà̀ oggettivamente drammatici raccontati attraverso il filtro di un’ironia schietta e travolgente. La trama si dipana attraverso situazioni probabili, ma imprevedibili tanto da spiazzare continuamente lo spettatore con una serie di colpi di scena che fanno assumere alla storia una parvenza di thriller. Silio, aspirante attore, ex-adolescente bullizzato sessualmente incerto, dopo aver trascorso l’intera vita alla ricerca continua di un affetto negato decide di prendere in pugno la situazione e di forzare gli eventi a suo favore. Guidato da una lucida follia, modifica i destini della propria famiglia passando indenne attraverso situazioni ai limiti dell’attacco cardiaco.

Gli eventi evocano episodi di cronaca drammaticamente attuali, tra gli altri la piaga adolescenziale del bullismo.
Confidando fermamente nella capacità terapeutica del teatro, i minorenni che si presenteranno al botteghino dichiarandosi pubblicamente “bulli” usufruiranno di una riduzione del 50% sul prezzo del biglietto.

Il testo è stato pubblicato dalla Casa Editrice TITIVILLUS con una brillante prefazione di Franca Valeri che ha affermato che “SULLE SPINE è uno spettacolo molto comico e molto crudele, molto quotidiano e abbastanza surreale per privilegiare nello spettatore il divertimento come sarebbe la formula della vera comicità̀ teatrale”. Non solo la signora del teatro italiano ha apprezzato il testo di Falleri con l'interpretazione di Barberini ma anche altri personaggi come Giuseppe Patroni Griffi il quale ha affermato: “È stata una rivelazione. Recita in inglese? Dove mi trovo, a Shaftesbury? In uno di quei teatri? Sì, perché́ Barberini ha un modo non “italiano” di porsi di fronte al personaggio, lo affronta dall’interno fino ad un eventuale “tic” necessario. È un modo così personale di essere quello o quell’altro che suscita sbalordimento per la sua originalità̀ e un’ammirazione curiosa che ti porta al più̀ indiscusso entusiasmo.”
La colonna sonora dello spettacolo include la canzone originale “Sulle spine” scritta ed interpretata da Donatella Rettore.

Lo spettacolo è inserito all'interno della rassegna LEI - attraversamenti in territori femminili organizzata dal Teatro Due e da Società per Attori. Un ciclo di spettacoli che, attraverso la scrittura, la regia e la performance attoriale, rappresentano la complessità delle dinamiche della vita, in tutte le sfumature psichiche e relazionali, viste dal punto di vista femminile.

“Con questo progetto, la Compagnia aderisce allo sforzo di resistenza culturale a sostegno dei piccoli teatri romani che rischiano la chiusura.” Barberini-Falleri

Scritto e diretto da Daniele Falleri - Con Urbano Barberini  - E con Sergio Valastro  - Aiuto Regia Viviana Broglio  - Direttore di Scena Simone Romano  - Musiche Marco Schiavoni - Foto Carlo De Gori

Indirizzo: vicolo dei Due Macelli , 37 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrodueroma.it
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L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"TÀLIA SI È ADDORMENTATA"
tratto da "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile
scritto e diretto da Francesco Petti

TEATRO TRASTEVERE - Roma
da giovedì  6 a domenica 9 aprile  2017, ore 21.00_dom 17.30
                                                
 “Un meccanismo si mette in moto. E non si ferma finché tutto non è compiuto. Finché il Destino non ha fatto il suo corso. Allora il congegno si può arrestare. Ma solo per riprodursi altrove con qualche variante”
Il racconto di tradizione orale dice questo: rivolgersi alla fiaba, rivelarne il possibile significato poetico, entrare nel solco di questa tradizione, provare a umanizzare e a rendere tridimensionali i suoi personaggi-funzione, per ri-raccontare nuovamente, con un altro linguaggio, una delle tante storie possibili (ma anche l’unica che da sempre ci raccontiamo).

La Bella Addormentata non si è mai svegliata con un semplice bacio. Al fondo oscuro della sua favola c’è una bambina che diventa donna, preda di un uomo cacciatore catturato, e la vecchia generazione che lotta per non scomparire, Eros e Thanatos, l’ineluttabilità spietata del Fato e il Tempo inarrestabile. E tutto questo non è che teatro.
Sulla scena tre attrici, ma molti personaggi si susseguono dando vita ad un gioco di scambio continuo di ruoli. Un meccanismo da giostra, un espediente teatrale che cela però il compito più profondo della fiaba e del teatro: essere uno specchio per chi legge, ascolta, guarda. Lo spettacolo prende lo spunto da una delle versioni più antiche della fiaba a tutti nota come La Bella Addormentata: quella inclusa, con il titolo Sole, Luna e Tàlia, ne Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile, da cui riprende il clima barocco con sfumature da gothic novel. Una fiaba quindi per adulti, ma che non dimentica mai di essere nata per i peccerille, di essere cioè anche un gioco. Al suo interno, in una atmosfera onirica, sospesa tra lo steampunk e Miyazaki, tra l’introspezione e la commedia surreale, si avvicendano figure misteriose, vicende fosche, storie d'amore; un susseguirsi di eventi in cui ciò che appare in superficie è solo favola, ma ciò che vi si nasconde è inesorabilmente vita.

Tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile - scritto e diretto da Francesco Petti con Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica - musiche Francesco Petti e Carlo Roselli - Ninna nanna testo di Antonio Petti musicata da Melisma

-Avviso ai Soci-

Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"RUN"
di Barbata Caridi e Claudia Salvatore

TEATRO STUDIO UNO Sala Specchi - Roma
da giovedì 6 a domenica 9 aprile  2017 , ore 21.00_ dom. 18.00

Run è un imperativo categorico,
un’ispirazione improvvisa “dopo un’apnea durata 20 anni”
Un  moto rivoluzionario,
Il tentativo di sostenere il proprio sguardo,
la perseveranza della notte che si fa giorno e del giorno che si fa notte.
Run è una metamorfosi che deforma e ri-forma un corpo, uno stato emotivo, un grido cieco nella notte, il desiderio di cambiamento e di libertà.
Run non racconta, mostra,
è un invito a farsi domande, alla partecipazione emotiva e spirituale.

Performance densa e coinvolgente che partendo dall’imperativo categorico “corri” racconta l’urgenza di raggiungere, per affermare, o per allontanare, per rispettare una distanza o per imporla.
“Run” descrive la ricerca, il senso di una ricerca, che passa per urgenze, campanelli d'allarme, start, finish line, visioni, delusioni, ma soprattutto Desideri. La ricerca di una sensazione, di un' emozione, di uno stato di grazia, o semplicemente della velocità di esecuzione di un gesto, che porta sempre e comunque ad un qualche raggiungimento.
La passione che genera l'urgenza e il desiderio di “vivere per sempre”.
In questo correre apparentemente insensato, inutile e vano, accade l' impensabile. Accade di incontrare se stessi. È cosi che si spalancano gli occhi oltre lì orizzonte, e tutto ciò che include il nostro campo visivo e anche ciò che esclude, diventa il nostro territorio di caccia.
Dunque una corsa per incontrare o per dimenticare, si corre per restare a galla finché la tempesta perfetta non ti riporti violentemente sul fondo.
Corri per non toccare il fondo. Corri per toccarlo, ma per risalire velocemente.

di Barbata Caridi e Claudia Salvatore - con Claudia Salvatore - Paint & grafic Roberto Ciangola e Guido D’angelo - Live music Flavio Rambotti

Indirizzo: via Carlo della Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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ilNaufragarMèDolce
Presenta
"TRE CIVETTE SUL COMO’"
regia Emilia Martinelli

TEATRO AGORÀ - Roma
da venerdì 7 a domenica 9 aprile  2017, ore 21.00_dom. 18.30

È uno spettacolo comico, a volte surreale, a volte parossistico, che lascia ampio spazio alla riflessione, dopo una sana risata.

L’idea di questo spettacolo è nata durante un viaggio in autobus, ascoltando (involontariamente!) due vecchiette che conversavano. Era difficile definire quello scambio verbale una “conversazione”, perché la verità era che le due donne non si ascoltavano affatto, andavano avanti su strade distinte, senza incontrarsi mai.
Quante volte, ogni giorno, crediamo di ascoltare e di venire ascoltati, pensiamo di aver dialogato con qualcuno e poi ci rendiamo conto di non aver portato via nulla da quello scambio? Quanto ci infastidisce la chiusura dell’altro alle nostre parole? E a noi capita di fingere un ascolto empatico?
La vita quotidiana ci ha, ovviamente, offerto molti suggerimenti irrinunciabili, ma abbiamo anche giocato con la fantasia, col non-sense, con i suoni e a volte anche con i rumori.

E inoltre, non ci siamo limitate a sillabare, gorgogliare, cantare, dire parole con e senza senso, ma abbiamo anche indagato (sempre ridendo!) il linguaggio non verbale, cioè tutta quella fetta di comunicazione che avviene con il corpo.
Non possiamo dire di aver esaurito gli argomenti, ma siamo sicure che nello spettacolo che proporremo ci sarà la possibilità di riconoscersi in qualcuno dei personaggi che lo popolano e, visto che siamo esseri sociali, di ricevere qualche spunto di riflessione su come migliorare le nostre capacità comunicative.

Regia Emilia Martinelli - di e con Chiara Casarico, Antonella Civale, Tiziana Scrocca.

-Avviso ai Soci-

Indirizzo: Via della Penitenza, 33 -  Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroagora80.org
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TEATRO SALA VIGNOLI – LA NUOVA STAGIONE
presenta
"Toghe Rosso Sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati  nel nome della giustizia"
uno spettacolo di Francesco Marino
scritto da Giacomo Carbone
ispirato da Paride Leporace

Con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati

TEATRO SALA VIGNOLI - Roma
sabato 8 e domenica  9 arpile 2017, sabato ore 21.00_dom. ore 19.00

In Italia 29 magistrati hanno perso la vita per mano della mafia, della ‘ndrangheta, del terrorismo nero, di quello rosso, di soliti ignoti o di tristemente noti. Il primo, Antonino Giannola, ucciso il 26 gennaio del 1960 nel Palazzo di Giustizia di Nicosia, l’ultimo, Fernando Ciampi, il 9 aprile 2015 nel Palazzo di Giustizia di Milano. Con pochissime eccezioni, oltre alla pena di morte decretata dai mandanti e decantata dagli esecutori, tali magistrati hanno subito una nuova morte: l’oblio.
Da qui, dalla voglia di “fare memoria”, conoscere quella parte di storia italiana a volte dimenticata e messa in ombra, nasce Toghe Rosso Sangue, tratto dagli scritti di Paride Leporace, e diventato spettacolo teatrale con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati, in scena a Roma alla Sala Vignoli l'8 e 9 aprile e al Teatro Argentina in una speciale matinee il 12 aprile.
La storia di questi giudici attraversa la storia dell’Italia: dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea ai lunghi strascichi di Via D’Amelio, dalla sabbia e dal vento della Calabria alle vendette delle ‘ndrine per le vie della grigia Torino, dalle stragi di Stato allo stato di scomparso di Paolo Adinolfi.

In scena Sebastiano Gavasso, Diego Migeni, Francesco Polizzi, Emanuela Valiante: quattro voci, quattro attori, quattro anime avvolte da un’atmosfera tra il realismo e il noir e da una scenografia essenziale, che mirano con rabbia e con amore a un teatro che non spettacolarizza ma, senza condanne né valutazioni politiche, silenziosamente grida un omaggio a uomini morti nell’adempimento del loro dovere: un omaggio al loro senso dello Stato. 

Uno spettacolo che ha per tema la vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia, grazie al quale si rinnova la loro memoria e il senso dello Stato che li ha accompagnati nella loro vita e nella loro professione”. Rita Borsellino sorella di Paolo Borsellino 
Fare memoria significa fare tutti insieme la storia del nostro Paese. Lo Stato dimentica con grande facilità. Il periodo del terrorismo è stato terribile e viene ricordato in maniera poco chiara. La lotta alla mafia, che ha visto tanti morti tra giudici e forze dell’ordine, ancora è lontana dalla fine. Anche ricordare le pagine più dolorose significa trovare messaggi, forza e modelli per poter andare avanti, verso quel mondo più giusto che queste vittime volevano raggiungere” Simona Dalla Chiesa figlia del Generale Dalla Chiesa 

Saranno presenti magistrati esposti in prima linea e membri delle associazioni antimafia.

Uno spettacolo di Francesco Marino - scritto da Giacomo Carbone - ispirato da Paride Leporace - con Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso  - disegno luci Nuccio Marino

Indirizzo: Via Prenestina, 104 - Roma
Fb di riferimento teatro: www.facebook.com/vignoliteatro/
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PROSEGUONO....

Associazione Culturale Caput Mundi
Presenta

PIETRO ROMANO
in
"MISERIA E NOBILTÀ"
Trasposta in dialetto romanesco e diretta da Pietro Romano
dall’omonima Opera di Eduardo Scarpetta

Teatro MUSE-  Roma
In replica straordinaria da mercoledì 29 marzo a domenica 9 aprile 2017 , dal mercoledì al sabato alle  ore 21.00_sabato 8 aprile anche ore 17.30_domenica ore 17.30.

Dopo il grande successo ottenuto a inizio stagione torna a grande richiesta di pubblico "Miseria e nobiltà".
Prosegue, dunque, la straordinaria intuizione artistico-letteraria, suscitata dal talento poliedrico di Pietro Romano, autore interprete e regista dei propri lavori, già confermata in operazioni vincenti in cui i classici di Goldoni (Arlecchino, servo di due padroni, I due gemelli veneziani) e di Molière (L'Avaro, Il malato immaginario) sono stati riadattati e trasposti in dialetto romanesco, offrendo al pubblico lo splendido vezzo della commedia dell’arte in un dialetto diverso dall’originale, e archiviando incredibili successi e mesi di sold out, dimostrando l’alto livello artistico e culturale necessario al mondo dello spettacolo.
L’energia istrionica di Romano, inguaribile ed irriducibile amante della sua città natale, si china questa volta alla gloria del teatro napoletano di Scarpetta trasponendo e riadattando la più celebre delle sue opere, Miseria e Nobiltà, consegnata al pubblico già nella splendida realizzazione cinematografica con Totò, nel proprio dialetto, tingendo con grazia e maestria l’inestimabile, indiscussa ricchezza dell’originale, dei colori della popolarità romana, esaltandone l’intramontabile vernacolarità.
Il protagonista "Felice Sciosciammocca" interpretato da Pietro Romano, gioca sulle corde della celebre maschera scarpettiana, sovraintendendo, nella logica di una disarmante comicità, alla storia d’amore del nobile per la popolana, con la scaltrezza del povero che si finge ricco, tra colpi di scena e verità che scottano.
Sulla scena accanto a Pietro Romano, Marco Todisco (Pierino), Marina Vitolo (Bruttia), Beatrice Proietti (Pupetta), Edoardo Camponeschi (Eugenio), Valentino Fanelli (Appio/Giovanni), Eleonora Manzi (Gemma), Francesca La Scala (Rosa) e Mirko Susanna (Bamba), Giorgio Giurdanella (Cuoco).

PIETRO ROMANO in MISERIA E NOBILTA’ - Regia di Pietro Romano - Con in ordine alfabetico EDOARDO CAMPONESCHI, VALENTINO FANELLI, GIORGIO GIURDANELLA, FRANCESCA LA SCALA, ELEONORA MANZI, BEATRICE PROIETTI, MIRKO SUSANNA, MARINA VITOLO e con MARCO TODISCO - aiuto regia BARBARA LAURETTA musiche SIMONE ZUCCA - testo canzone LOREDANA CORRAO - scene MAURIZIO MANZI - costumi SIMONA SAVA - assistente alla regia EDOARDO CAMPONESCHI - direzione di scena BARBARA LAURETTA - trucco ISABELLA CAVALLARO e VIVIANA DE FRANCO - audio e luci FABIO MASSIMO FORZATO - segreteria di produzione BARBARA LAURETTA - Organizzazione e Ufficio Promozioni LOREDANA CORRAO

Indirizzo: via Forlì, 43 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromuse.it
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LE COMPAGNIE BRACCI-SCHNEIDER E FREAKY LAB
presentano
"AFTER THE END"
di Dennis Kelly
Regia di Enzo Masci

Teatro IN SCATOLA-  Roma
da giovedì 30 marzo a sabato 15 aprile  2017 - dal venerdì alla domenica, ore 21.00_dom.ore 18.00

Arriva a Roma, in un intenso adattamento il  capolavoro distopico di Dennis Kelly, drammaturgo contemporaneo tra i più acclamati in Inghilterra e ancora poco rappresentato in Italia.
I due talentuosi interpreti Tommaso Arnaldi e Claudia Genolini indossano i panni di Mark e Louise, due giovani sopravvissuti a un attacco nucleare e intrappolati in un bunker, in una condizione di estrema tensione che metterà in crisi ogni certezza.
Lo spettacolo nasce dalla collaborazione di due compagnie teatrali molto attive nel circuito off capitolino, la Bracci-Schneider e la Freaky Lab.  
SINOSSI
Erano tutti in un pub quando c’è stata l’esplosione. Louise si è appena risvegliata per trovarsi chiusa in un rifugio antiatomico con Mark, l’uomo che le ha salvato la vita. I suoi amici dicevano che fosse un paranoico ma, in fondo, Mark sapeva cosa fare quando alla fine è successo. Adesso tutto quello che possono fare è aspettare, chiusi nel rifugio con cibo in scatola, una radio che non cattura alcun segnale e un coltello. Ma l’assenza di qualsiasi contatto con l’esterno e la costrizione in uno spazio fuori dal tempo, senza più regole né schemi sociali, disintegrano la relazione fra le personalità opposte di Mark e Louise in una brutale e agghiacciante lotta per il potere.
Sono sopravvissuti all’attacco.
Riusciranno a sopravvivere a loro stessi?
Con un finale a sorpresa, l’opera più penetrante di uno dei più acclamati drammaturghi inglesi dell’ultimo decennio esplora le paure della nostra società e le mette a confronto nei loro estremi distorti attraverso uno scenario da incubo ma terribilmente plausibile.

di Dennis Kelly - Regia di Enzo Masci - con Tommaso Arnaldi e Claudia Genolini

Indirizzo: Lungotevere degli Artigiani, 12-14 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroinscatola.it
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Il Carro dell’Orsa
Presenta
"LA LEGGENDA DEL PESCATORE CHE NON SAPEVA NUOTARE"

Regia di Alessandra Fallucchi
Spettacolo con musiche dal vivo

TEATRO STUDIO UNO - Roma
da giovedì 30 marzo a domenica 9 aprile 2017 , ore 21.00_ dom. 18.00

Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno
- Rassegna Teatrale Exit Autori IX Ed. – Cortinscena 2016 - Premio miglior spettacolo, Premio miglior testo, Premio miglior regia, Premio miglior interprete a Domenico Macrì e Pubblicazione sulla rivista “Ridotto” edita dalla S.I.A.D. (Società Italiana Autori Drammatici) – Teatro dell’Orologio, Roma

“Sapevate che l’Italia è il paese con il maggior numero di dialetti, tradizioni e culture popolari al mondo? Ma questa ricchezza è un relitto del passato, destinato ad estinguersi con il tempo, o un
patrimonio vivo, che occorre ancora studiare e valorizzare? E se è vero che non sai dove vai se non sai da dove vieni, oggi: qual è la nostra casa? Qual è la nostra Itaca?”

Uno spettacolo originale di Agnese Fallongo, nato da una raccolta di interviste fatte dall’autrice a persone anziane del centro-sud Italia, appartenenti alla generazione della prima metà del ‘900.

Protagonista è la generazione dei nostri nonni, della seconda guerra mondiale, dei mestieri fatti con le mani, della terra e del mare. Storie che si mescolano con le leggende popolari e che, semplicemente, meritano di essere ascoltate.
Lo spettacolo vede avvicendarsi sul palco quattro personaggi che raccontano al pubblico le proprie “storie di vita”, una crasi tra realtà e leggenda popolare. Mamozio, Maria, Reginella e Arturo: due uomini e due donne che racchiudono tutte le vicende più commoventi e più divertenti raccontate dalle persone intervistate nei differenti paesini italiani. Un pescatore calabrese che non sa nuotare; un pizzaiolo romano nella Garbatella degli anni 40’; una ragazza madre che sogna di ballare lo swing in una Sicilia devastata dal dopoguerra ed una signora napoletana che racconta la leggendaria storia della sua famiglia.
Naufragare in questo passato, che non è poi così passato, rappresenta un ottimo punto di partenza per rispondere ai dubbi e gli interrogativi delle generazioni più giovani. Il pubblico è chiamato ad abbandonarsi alle acque di una saggezza popolare che sembra ormai sbiadita ma che è invece ancora viva e colorata, come le persone intervistate. Al centro dello spettacolo l’elemento musicale che fa da fil rouge tra un racconto e l’altro tramite canti popolari e polifonici, musiche dal vivo e strumenti tradizionali. La musica assume una funzione poetica per dare voce a quelle emozioni che spesso, proprio come accade in una serenata, non riusciamo ad esprimere solo a parole.

Con Domenico Macrì, Eleonora De Luca, Teo Guarini, Agnese Fallongo - Regia di Alessandra Fallucchi
- Drammaturgia di Agnese Fallongo

Indirizzo: via Carlo della Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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TEATRO PER RAGAZZI

Centrale Preneste Teatro
Pandemonium Teatro
in scena con
"Mio, tuo, nostro La panchina pubblica"
progetto e regia di Lisa Ferrari

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
domenica 9  aprile 2017, ore 16.30
Un nuovo divertente ed educativo spettacolo per tutta la famiglia a Centrale Preneste con la rassegna Infanzie in gioco 2016/17.
Come “insegnare” ai bambini, anche ai più piccoli, il piacere della condivisione? La bellezza della democrazia? L’importanza della Res publica? Non certo attraverso lezioni barbose, piene di parolone incomprensibili e retorica ammorbante, bensì grazie alle divertenti interazioni di due buffi personaggi che si contendono l’uso esclusivo di una panchina pubblica. Attraverso reciproci scherzi esilaranti e pochissime parole, i due scoprono che collaborare è meglio che litigare; giocare, cantare e danzare insieme è meglio che mettersi i bastoni fra le ruote e che una semplice panchina può essere un bel luogo d’incontro piuttosto che un posto da usare da soli.

Progetto e regia: Lisa Ferrari - Con Giulia Manzini e Mirko Lanfredini

Informazioni: dai 2 ai 7 anni  
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.centraleprenesteteatro.blogspot.it
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MANIFESTAZIONI

"Roma Off Theatre: tre spettacoli teatrali sul palco del Centro Culturale Artemia"
Direzione artistica della rassegna: Maria Paola Canepa in collaborazione con Giancarlo Moretti.

CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
da sabato 8 a domenica 30 aprile, vari orari
Una rassegna di opere sperimentali per promuovere le iniziative artistiche “off” nei weekend di aprile.

Prende il via, con Giulietta delli Fiori di Maria Luisa Usai, la seconda edizione di Roma Off Theatre, la rassegna teatrale organizzata dal Centro Culturale Artemia, polo creativo romano da sempre attento alla promozione di forme espressive innovative, nel segno dell’artisticità e della sperimentazione. Delle venti e più proposte giunte per partecipare al bando, tre sono state quelle selezionate da Maria Paola Canepa e Giancarlo Moretti, direttori artistici dell’evento.
«Roma Off Theatre ha lo scopo di valorizzare i lavori focalizzati sulla ricerca di nuove forme drammaturgiche, lontane dalla scena teatrale mainstream», queste le parole di Maria Paola Canepa, (direttore artistico del Centro Culturale Artemia), che parlando dell’iniziativa, continua «Artemia è una realtà culturale finalizzata alla scoperta di nuovi universi creativi; nel corso della nostra attività ci siamo resi conto della grande presenza di sperimentazioni teatrali degne di nota, lontane da cliché e consuetudini, desiderose di un palcoscenico per esprimere la loro qualità artistica. Roma Off Theatre è una possibilità per gli artisti e per il pubblico: è l’occasione per proporre, ricevere e apprezzare nuove forme di espressione».

La rassegna, nella sua seconda edizione, vedrà protagonisti gli spettacoli Giulietta delli Fiori di Maria Luisa Usai, Carmen tratto dalla novella di Prosper Mérimée con musica dall'opera omonima di Georges Bizet per la regia di Roberto Santi e Victor Egò di Giulio Carrieri e Antonino Giufré. Ogni opera sarà rappresentata in due repliche, in un calendario che si snoderà tra i weekend di aprile.

>>> Ad inaugurare l’iniziativa l’ 8 e il 9 aprile sarà "Giulietta delli Fiori".
Lavoro teatrale scritto, diretto e interpretato da Maria Luisa Usai.
Sul palco, la Usai propone agli spettatori del Centro Culturale Artemia una storia dove alla parola si affianca il linguaggio del corpo e il numero del clown. Giulietta è una buffa clochard che vive in un'aiuola nei pressi della stazione. E' Sola, nella notte nera. Vuole gettarsi nel vuoto, vuole dimenticare l'amore. Ma il salto non avviene mai. Si compone così il racconto di un cuore zoppicante che ride a squarciagola nel suo mondo incontaminato. La drammaturgia si caratterizza per l'utilizzo di una lingua sporca, sbagliata, che ha perso l'identità di dialetto, inteso come lingua madre e ha dimenticato le norme della lingua nazionale.

>>> A seguire, il 22 e il 23 aprile sarà la volta di "CARMEN".
Uno spettacolo nato sotto forma di balletto all’interno di un progetto laboratoriale.
In scena, Francesca del Carmen e Gianni Vitarelli si esibiscono in una pièce di danza contemporanea, teatro fisico e danza drammatica.
Una rivisitazione della Carmen di Prosper Mérimée con musica dall'opera omonima di Georges Bizet, dove i ruoli del “tragico triangolo amoroso” si dividono e alternano tra i due protagonisti; scelta drammaturgica scaturita dall’esigenza degli interpreti di esternare una parte complessa e profonda della propria personalità relativa all’appartenenza di genere, sfumature di alterità sessuale latenti che troppo spesso vengono taciute per convenzione o inconoscenza.

>>>Infine, il 29 e 30 aprile, la Compagnia Nikalos chiuderà la rassegna con "Victor Egò".
La compagnia composta dai giovani attori Teodoro De Cristofaro, Arianna Gasperini, Antonino Giuffré, Giuseppe Marvaso e Sara Simson.
Stabiliti in un casale nella campagna Umbra dove continuano la loro sperimentazione in tutti i campi dello spettacolo dal vivo, arrivano per la seconda volta sul palco di Artemia dopo essere stati tra i finalisti per il Premio Miglior Spettacolo della seconda edizione del già noto Festival di Corti Teatrali del Centro Culturale Artemia. In questa occasione la compagnia si presenta con un dramma un po’ comico e un po’ naif che affronterà il tema della solitudine: quella di chi si porta un peso dentro ma anche quella di chi se ne farebbe volentieri carico per aiutare la persona amata.

Direzione artistica della rassegna: Maria Paola Canepa in collaborazione con Giancarlo Moretti.

Indirizzo centro culturale Artemia: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento: www.centroculturaleartemia.it
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DIECILUNE
presenta
"FESTIVAL DELL’AUTORE"

Millepiani Coworking  - Roma
da venerdì 7 a domenica 9 aprile 2017, Orari Venerdì 7 aprile: dalle 19.30 alle 22.00 - Sabato 8 aprile: dalle 15.00 alle 22.00 - Domenica 9 aprile: dalle 15.00 alle 20.00 - Ingresso libero

Inaugura la 7° edizione del DieciLune - Festival dell’autore, ideato per valorizzare e formare talenti artistici nel campo letterario, musicale, cinematografico, teatrale e delle arti visive. Nel corso degli anni la manifestazione si è arricchita di nuovi e sempre più interessanti approfondimenti che hanno attirato un pubblico più vasto. Da oltre dodici anni il Circolo letterario Bel Ami – organizzatore ed ideatore del Festival - persegue interessi di natura culturale, sostenendo con impegno la crescita di nuovi talenti ed impegnandosi nell’essere un luogo di incontro e punto di riferimento ove confrontarsi sulla cultura odierna attraverso il prezioso insegnamento del passato. Il Circolo crede e sostiene il libero accesso alla cultura, per questo, attraverso il suo festival, offre ogni anno un fine settimana totalmente gratuito e con accesso libero a tutti gli interessati ed estimatori della conoscenza in ogni sua sfaccettatura ed accezione.
Per il terzo anno consecutivo la sede sarà il Millepiani co-working, un’interessante spazio pubblico che l’amministrazione capitolina mette a disposizione per la promozione di attività culturali, situato nel cuore storico del quartiere Garbatella. Anche questa edizione ci saranno workshop, laboratori, conferenze e incontri dove sarà̀ possibile apprendere nuove tecnologie, tecniche o forme di arte, novità̀ in campo autorale e verranno presentati punti di vista diversi attraverso l'esperienza dei relatori in tutte le cinque macro aree di riferimento: Letteratura, Cinema, Teatro, Arti visive, Musica in un confronto continuo con il pubblico presente.

Di seguito il programma completo:
Venerdi 7 aprile
ore 19.30 (area Arti visive): inaugurazione della mostra “Il lato oscuro” - Special guest: Performance “Bautta” di e con Barbara Lalle
A seguire: aperitivo

Sabato 8 aprile
ore 15.00 (area Letteratura): Laboratorio L’arte della parola di e con Tiziana Di Nunno
ore 16.30 (area Musica): Workshop Musica e Visual Media: Ascoltare il cinema di e con Marco Testoni
ore 18.00 (area Teatro): Incontro Il teatro sociale: l’esperienza autorale a Rebibbia con Laura Andreini Salerno e la partecipazione di Fabio Rizzuto
ore 19.00 (area Letteratura): Conversazione Scrivere e leggere in pubblico con Amleto De Silva
ore 20.30 (area Teatro): Lezione di drammaturgia Il lato oscuro nella vita di Charlie Chaplin di e con Luca Pizzurro, letture a cura di Sandro Gallo

Domenica 9 aprile
ore 15.00 (area Arti visive): Workshop La danza dell’autore: la coreografia come racconto di e con Francesca Trevisanello
ore 16.00 (area Musica): Laboratorio Musica come arte e mestiere tra pop e jazz partecipano Federica Michisanti e Andrea Moro
ore 17.00 (area Arti visive): Seminario L’eroe negativo: tratti magici e machiavellici del protagonista “rovesciato” partecipano la prof.ssa AnnaChiara Anselmi e la dr.ssa Antonia Roberti
ore 18.15 (area Cinema): Lezione La sceneggiatura e i personaggi oscuri di e con Roberto Leoni
ore 19.00 (area Letteratura): Premiazione

Indirizzo: via Nicolò Odero, 13 – Roma
Sito di riferimenti: www.bellami.it
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Verba Volant
Presenta
"ART IMPRO Rassegna d’Improvvisazione Teatrale"

TEATRO ANTIGONE - Roma
da venerdì 7 a domenica 9 aprile 2017, venerdì e sabato ore 21.30, domenica ore 18.00

Musica, pittura e cinema si fondono insieme con l’Improvvisazione Teatrale per tre diversi spettacoli. Una rassegna d’Improvvisazione Teatrale ‘Art Imprò’  - promossa dalla Compagnia e Scuola Nazionale Verbavolant - unica e suggestiva, in cui la musica, la pittura ed il cinema saranno il filo conduttore e l’ispirazione per tre spettacoli d’Improvvisazione teatrale che saranno in scena dal 7 aprile al 9 aprile al Teatro Antigone di Roma.

>>> Si inizia venerdì 7 aprile con la musica con lo spettacolo Sottofondi’
a cura di Coffee Brecht, Compagnia e Scuola Nazionale d’Improvvisazione Teatrale di Napoli.
Uno spettacolo affascinante, emozionante e poetico in cui si racconta la vita attraverso brevi racconti e monologhi che nascono nel momento esatto in cui vengono narrati. Le note e la voce sono di Katres, giovane ed apprezzatissima musicista, autrice e cantante, vincitrice di numerosi premi nazionali.

>>> Sabato 8 aprile ‘Paintings’
Sul palco dell’Antigone saliranno dei quadri, dipinti dal giovane e talentuoso Massimo Laureti, e degli improvvisatori. 
Un dipinto è un universo per chi lo guarda e ognuno coglie mondi, sfumature e significati diverse in quelle pennellate.  E proprio partendo dalle suggestioni che ogni tela darà al pubblico gli improvvisatori sul palco, con la regia di Susanna Cantelmo, racconteranno storie attraverso fluidi passaggi o improvvise rotture. Vite parallele che dalle immagini diventano azioni.

>>> Domenica 9 aprile spazio al cinema d’autore con lo spettacolo ‘Tutti dicono Woody’
Per un viaggio con la regia di Daniele Marcori, nel dissacrante, ironico e caustico mondo di Woody Allen.
 I grandi temi del regista newyorchese – dalla crisi della coppia alla psicanalisi, dal rapporto con Dio alla cultura yiddish, dalla dimensione uomo-donna al sesso e alle sue perversioni – verranno trattati dagli improvvisatori che ricreeranno quello stile inconfondibile, quelle atmosfere, quei dialoghi asciutti e pungenti, quell’ironia e quell’irriverenza che hanno reso immenso Woody Allen.

Indirizzo: Via Amerigo Vespucci, 38 - Roma
Sito di riferimento: www.teatrantigoni.it
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PROSEGUE...

 "DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro"

AR.MA TEATRO- Roma
da martedì 14 marzo a  domenica 9 aprile , vari orari

Otto spettacoli in concorso, compagnie provenienti da tutta Italia, anteprime nazionali, eventi editoriali e musicali, dibattiti con la critica, il pubblico e gli artisti.

Ultima settimana per appassionarci agli spettacoli in concorso al DOIT FestivalDrammaturgie Oltre Il Teatro.
Il festival ha voluto presentare un’istantanea del panorama teatrale italiano, alzando il sipario su spettacoli di narrazione, di impegno civile, performance, riadattamenti dei classici, drammaturgie che guardano alla nostra Storia, nonché al quotidiano, con l’intento di far conoscere al pubblico e alla critica romana le proposte sceniche innovative provenienti da tutta Italia e attente al valore letterario del testo teatrale.

Programma della quarta ed ultima settimana 4 marzo -9  aprile:    
>>> Martedì 4 e mercoledì 5 aprile ore 20,45
"GIULIETTA DELLI FIORI Alone in the Dark Night"
di e con Maria Luisa Usai - collaborazione artistica Marco Sanna e Irene Maiorino - Musiche Rocky Roberts - Suoni Diego Deidda - Foto Roberta Causin, Patrizia Cau - Video Pavlo Sublustrum e Fabian Volti - Produzione Zanfretta & Teatri – LAZIO
Finalista al concorso Inventaria 2015 (Roma) e al concorso Anteprima 2015 di Lari (Pisa)
Giulietta è una buffa clochard che vive in un'aiuola nei pressi della stazione. È sola, nella notte nera. È sola, come un papavero dentro un vaso cinese in un salotto color panna. Vuole gettarsi nel vuoto, vuole dimenticare l'amore. Ma il salto non avviene mai.
Si compone così il racconto di un cuore zoppicante che ride a squarciagola nel suo mondo incontaminato. Una donna, una barbona impigliata nelle maglie del tempo, ossessionata dai fiori e dall'amore. Stanca dei continui colpi che le ha riservato la vita, ha deciso di farla finita, gettandosi da un dirupo.

>>> Giovedì 6 e venerdì 7 aprile ore 20,45
"I DON’ T CARE"
ideazione e regia Pierluigi Bevilacqua - con Umberto Junior Contini, Michele Correra, Michela Delli Carri, Chiara Gioiosa,
Emanuele Fuiano, Luciano Maria Riccardo Veccia - Produzione Piccola Compagnia Impertinente – PUGLIA

Progetto di performing art nato dalla necessità di comprendere l’evoluzione dei rapporti umani nell’era dei social network, raccontare la frammentarietà (frutto della rivoluzione digitale) della “narrazione” del quotidiano. Un fenomeno particolarmente presente all’interno di uno principali social network, Facebook. Sulle bacheche si inseguono pezzi di storie, notizie di cronaca, pensieri violenti, frasi dolci: tutto e il contrario di tutto, a distanza di pochi secondi, creando un’entropia ormai, quasi del tutto, fuori controllo.
Il susseguirsi di immagini veloci, legate a luci quasi esclusivamente prodotte da smartphone, ha la prerogativa di creare quell’angoscia viva che i social, nella loro parte negativa, riescono a far emergere, attraverso l’abuso di chi ne usufruisce…fino al risvolto inaspettato: una momentanea “morte della rete”.

>>> Sabato 8  aprile ore 18,30 INGRESSO LIBERO
APERITIVO CON L’EDITORE | DOIT Festival
"I LIBRI PERVINCA"
Collana di poesia ChiPiùNeArt Edizioni
Presentazione editoriale in anteprima Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei

Secondo appuntamento con l’editoria. Questa volta lo sguardo si sposta sulla collana poetica Pervinca. Reading, musica e conversazione con gli autori assaporando un buon calice di vino. Saranno ospiti della serata alcuni degli autori che hanno pubblicato le loro sillogi con la ChiPiùNeArt Edizioni S.r.l.s. e il Direttore Editoriale Adele Costanzo.
In anteprima, sarà presentata la raccolta Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei.

>>> Domenica 9 aprile ore 17 INGRESSO LIBERO
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DOIT Festival e L’Artigogolo III edizione

Premiazione dei vincitori e dei menzionati | DOIT Festival - Drammaturgie Oltre Il Teatro, III edizione 2017. Presenzierà la giuria.
Premiazione dei vincitori e dei menzionati | L’Artigogolo, concorso di scrittura drammaturgica, III edizione 2017. Presenzierà Massimo Gazzè Riccardi e la giuria.
Al termine della cerimonia, la direzione artistica ha il piacere di festeggiare e salutare gli intervenuti, il pubblico, la critica e le giurie con brindisi e aperitivo.
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La Giuria del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro
Si ringraziano i membri della giuria del DOIT Festival:
Chiara Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio, CK Teatro, Synergie Teatrali e Compagnia teatrale Vuccirìa
Gertrude Cestiè – critico teatrale e ufficio stampa, diploma  Master in Critica Giornalistica presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, collabora con le riviste Recensito, Scene contemporanee e Brainstorming culturale
Antonio Mazzuca – editore e caporedattore Teatro Roma della rivista Gufetto Mag
Massimo Mirani – attore teatrale e cinematografico e autore
Daniele Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala
Emiliano Russo – regista, diplomato presso Accademia D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”, vincitore del Premio Migliore Regia DOIT Festival 2016
Adriano Sgobba – critico teatrale e responsabile Comunicazione e Social della rivista di cultura e spettacolo Recensito, tutor del Master in Critica Giornalistica presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

Docenti di scuole romane e organizzatori di progetti teatrali e culturali: Elena D’Elia, Maria Pia Iannotta, Simona Lacapruccia e Rossella Rossi

Si ringraziano i teatri che hanno aderito alla rete: Il Moscerino di Pinerolo (TO), Teatro Studio Uno di Roma, Ar.MaTeatro di Roma, Teatro Dei Limoni di Foggia, TRAM di Napoli e Teatro Trastevere di Roma.

Indirizzo: via Ruggero di Lauria 22 - Roma
Facebook  di riferimento teatro: www.facebook.com/ArMaTeatro-340104629710399/
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LIBRI

Presentazione del libro
"CENTRIFUGO SENZA RISPETTO"
Miscellanea di Racconti
di ANDREA ALESSIO CAVARRETTA
AUGH! Edizioni
intervengono
SILVIA CANGELOSI conduttrice radiofonica e televisiva
ROMINA LANZA avvocato (vicepresidente Aiga Roma) e attrice
GIOVANNI PALMIERI direttore organizzativo di Kirolandia

GIT / LIBRERIA MONDADORI- Roma 
sabato 8 aprile  2017, alle ore 18.00

Sedici situazioni paradossali raccontate in modo dissacrante e fantasioso, spesso pensate per strappare un sorriso un po’ amaro oppure un leggero brivido di paura o di ansia inquietante, per farsi attraversare da un’epidermica riflessione e da una leggera sensazione onirica . 
Una centrifuga potente di idee, argomenti, pseudo-concretezze disegnate con una penna intinta nell’assurdo ma molto verosimile.
Così seduta nella sua postazione del call-center una giovane operatrice sogna di scagliare la sua ira contro la sempre invisibile responsabile, una famiglia apparentemente per bene organizza una gita al lago per uccidere l’anziana e scomoda nonna, oppure una fanciulla intrappolata nella sua quotidianità materializza dentro casa situazioni assurde per risolvere conflitti interiori ed esteriori. Questo e molto altro nella brillante raccolta di raccontiCentrifugo senza rispetto di Andrea Alessio Cavarretta.

Informazioni: INGRESSO GRATUITO  
Indirizzo: via del Pellegrino, 94 - Roma
Facebook  di riferimento teatro: https://www.facebook.com/git.new
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ARTE

PROSEGUONO...

"EXTINCTION Anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione"
&
"GODZIL-LAND Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK"
esposizione curata da Fabrizio Modina

MONASTERO DI SAN BENEDETTO - Gubbio
da sabato 1 aprile a domenica 1 ottobre 2017, orari vari.

Gubbio, 31 marzo 2017 – I dinosauri si sono davvero estinti?
Questa la domanda che lega come un filrouge le due mostre, Extinction. Anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione e Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK , che apriranno i battenti sabato 1 aprile 2017 alle ore 10 presso l'ex Monastero di San Benedetto a Gubbio, location vocata alla divulgazione scientifica, in un contesto geologico davvero unico e straordinariamente pertinente: la Gola del Bottaccione.

La mostra Extinction , realizzata da Geomodel di Mauro Scaggiante in collaborazione con il Comune di Gubbio, curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, si presenta al pubblico con un'anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione, e si racconta in due sezioni. Preistoria e avanguardia dialogano con l'obiettivo di restituire scientificamente la vicenda racchiusa nelle stratificazioni rocciose della Gola del Bottaccione, a Gubbio: la drammatica estinzione di massa, verificatasi sessantasei milioni di anni fa, la più celebre tra quelle che hanno scandito il tempo geologico, originata dalla caduta sulla Terra di un enorme meteorite e che ha provocato la scomparsa anche dei giganteschi dinosauri non-aviani, dominatori del Mesozoico, vere e proprie icone della Preistoria come il tirannosauro e il triceratopo. Ma non è tutto: Extinction va oltre, e indaga sulla possibilità di riportare in vita un dinosauro tra le teorie di John R. «Jack» Horner, curatore scientifico della celeberrima saga di Jurassic Park , e le ricostruzioni iperrealistiche di dinosauri e altri animali estinti, frutto del lavoro sinergico tra paleontologi e paleoartisti, perfettamente esplicitato dalla sezione Making of , dalla pannellistica e dai video. C'è un altro luogo in cui i dinosauri continuano ad esistere, sfuggendo in qualche modo alla loro estinzione, quello dell'immaginario collettivo e della fantasia, che ci viene proposto da Godzil-Land.

Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK , esposizione curata da Fabrizio Modina, realizzata anch'essa in collaborazione con il Comune di Gubbio, in un percorso tra  letteratura, fumetto, cinema, televisione, arti figurative e musica, presentando una straordinaria selezione di materiali provenienti da collezioni private e musei, tra cui manifesti, fotografie, proiezioni, toys e molto altro ancora. Godzil-Land è una mostra nella mostra, che in un viaggio tra fantasia e fantascienza si propone di indagare il fascino dei dinosauri come assoluti protagonisti della Pop Culture e la loro costante presenza nella nostra quotidianità. Le ricostruzioni strettamente scientifiche dei paleontologi si affiancano alle produzioni fantasiose della cultura di massa, trovando un comune denominatore nell’attrattiva che entrambe esercitano sul grande pubblico e nella risonanza di cui godono presso i mass media.

A completamento di queste straordinarie esposizioni, che saranno visitabili fino a domenica 1 ottobre 2017, sono previste numerose giornate-evento che spazieranno da workshop a conferenze divulgative, da laboratori a visite guidate oltre a proporre una ricca offerta didattica rivolta alle scuole; organizzazione e ideazione a cura di Anna Giamborino, geologa e Presidente della neonata Associazione Paleontologica Paleoartistica Italiana.
Accedendo alle mostre sarà inoltre possibile visitare la Quadrisfera di Paco Lanciano. I dinosauri si sono davvero estinti? Venite a scoprirlo.

Indirizzo: via del Perilasio 2, Gubbio
Sito di riferimento: www.dinosauricarniossa.it
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"TOULOUSE- LAUTREC. La Belle Époque"

AMO - Palazzo Forti - Verona
da sabato 1 aprile  a domenica 3 settembre 2017    

Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. Questa è la realtà che vive e rappresenta Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto interprete.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.

Immagine: Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters), 1893, Color Lithography, 124x91,5 cm, © Herakleidon Museum, Athens Greece

AGSM, main sponsor ha contribuito significativamente alla sua realizzazione.  - Generali, partner di Arthemisia per Valore Cultura, offre gratuitamente a tutti i visitatori l’audioguida della mostra.  - La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, media partner RMC - Radio Monte Carlo e L’Arena, hospitality partner Due Torri Hotel Verona e champagne partner Maison Perrier Jouët. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.

Indirizzo: Via Abramo Massalongo, 7 - Verona
Sito di riferimento: www.arenamuseopera.com
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"Latitudini Urbane"
di Mario D'Amico
a cura di Romina Guidelli

GALLERIA VITTORIA - Roma
da mercoledì 29 marzo a domenica 9 aprile 2017, vari orari

La mostra sarà inaugurata mercoledì 29 marzo 2017 alle ore 18.00

Per la prima volta alla Galleria Vittoria la personale di Mario D’Amico dal titolo “Latidudini Urbane”, a cura di Romina Guidelli.

Un 'mondo' di elementi rielaborati, finalizzati a creare il linguaggio pittorico caratteristico di Mario D’Amico attraverso i suoi cromatismi dai caratteri accattivanti e attraverso le sue città visionarie.
In mostra, fino al 9 aprile, la ricerca artistica di Mario D’Amico con una collezione di opere che porterà il visitatore a viaggiare lungo il percorso dell'artista, accompagnandolo nelle “Latitudini Urbane”.
Scrive di lui la curatrice Romina Guidelli
"Anche le città credono d’essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”, con queste parole Marco Polo racconta al sovrano Kublai Kan cosa è rimasto in lui delle cinquantacinque città dal nome di donna in cui dice di essersi imbattuto lungo il cammino...
Le città sono come le persone, vogliono essere ‘abitate’ per essere conosciute e scoperte. E’ questione di cura e di attenzione agli umori del cielo, essi sono i reali artefici dei colori delle architetture.

Mario D’Amico osserva in silenzio la sua città, ascolta i suoni dei risvegli nel giorno e i consigli nella notte. Quella stessa città in cui vive, così popolata in realtà, ma così ‘sola’ agli occhi dell’artista, è Musa su cui l’occhio s’appoggia per leggere la vita che accade dentro e davanti al cemento, modificandone l’aspetto...

Informazioni: INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,  103 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriavittoria.com
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"JEAN-MICHEL BASQUIAT. New York City"
(Opere dalla Collezione Mugrabi)
a cura di Gianni Mercurio

Chiostro del Bramante - Roma
 da venerdì 24 marzo a domenica 2  luglio  2017 - vari orari


Con una grande mostra a Roma che racchiude le sue opere più importanti, il Chiostro del Bramante rende omaggio al pittore Jean-Michel Basquiat, figura iconica e controversa della cultura newyorkese degli anni ’80.
Continua il percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore” che ha registrato un afflusso di oltre 150 mila visitatori.
Più di 90 opere caratterizzate per la maggior parte da tele di grandi dimensioni e realizzate dal giovane writers americano, racconteranno del rapporto di Jean-Michel Basquiat con la sua nativa New York e di quelle strade che gli forniranno delle tele bianche su cui l’artista dalle origini afro-americane inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte.
Una corona, icona ricorrente nei suoi capolavori e simbolo dell’orgoglio di appartenere alla cultura afro-americana, per celebrare un genio immortale.

Mostra prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia, in collaborazione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Sponsor tecnico : Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato. Media Coverage by Sky Arte HD.

Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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"Aeterna"
ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE A ROMA
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dalla società Start, con la gestione e l’organizzazione del Gruppo Arthemisia, la mostra - curata quest’anno da Gianni Dunil - è allestita su circa 1000 metri quadrati, con 235 artisti e 253 opere esposte.

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
da sabato  26 marzo a sabato 22 aprile  2017, vari orari

“Aeterna” è il titolo della terza Esposizione Triennale di Roma, che aprirà al pubblico dal 26 marzo al 22 aprile 2017 presso il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini. Come per le precedenti edizioni, anche questa volta la Triennale ha voluto un coinvolgimento dell’intera città grazie ai due Padiglioni Nazionali esterni: Palazzo Velli Expo e la Fondazione Venanzo Crocetti.

La Triennale di Roma 2017 sarà inaugurata dal conte Daniele Radini Tedeschi e dal professore Achille Bonito Oliva in data 25 marzo 2017 ore 16.00 presso il Complesso del Vittoriano; sempre nella medesima data e negli stessi orari sarà inaugurata la rassegna nelle sedi collaterali di Palazzo Velli Expo e Fondazione Venanzo Crocetti.

Il tema su cui poggia l’intera manifestazione consiste nella riflessione sul concetto di effimero contrapposto a quello di eterno, sulle possibilità delle arti visive di rispondere ai valori sociali contrastanti e tendenti sempre più verso un nichilismo tecnologico, un tilt estetico, un azzeramento formale ed una linguistica dell’incomunicabilità. Gran parte dei lavori selezionati riguardano i confini dell’astrattismo intesi come confini del regno del Nulla, demarcati filosoficamente entro una dialettica fatta di contaminazioni informali e immateriali.

Le riflessioni di fondo della mostra non sono altro che una rielaborazione da parte del curatore Gianni Dunil sulle idee fondanti dell’Estetica Paradisiaca, vera riforma artistica e sociale contrapposta alla crisi delle avanguardie.
Tra gli artisti giovani in mostra si segnala la presenza di Vittoria Malagò, autrice di interessanti disegni riguardanti il tema dei soffioni, fiori effimeri e simbolo della caducità esistenziale, perfetta risposta al tema generale della mostra “Aeterna”.
Tra gli autori più affermati è possibile annoverare le presenze in mostra di artisti già partecipanti alla Biennale di Venezia, tra cui Pier Domenico Magri, Sabrina Bertolelli, Aldo Basili e Roberto Miniati.
Il settore dedicato ai rapporti tra arte e moda è invece riservato alla principessa Giacinta Ruspoli, stilista e raffinata autrice di haute couture, con l’esposizione di scatti fotografici dedicati alla sua ultima collezione.

Il catalogo della mostra, a disposizione presso il bookshop del Vittoriano, raccoglie le fotografie di tutte le opere esposte e reca una introduzione del professor Vittorio Sgarbi.

Durante il periodo espositivo ci saranno prestigiose presentazioni di libri presso la Sala Verdi esse rientrano nel progetto “Triennale libri”, grande novità di questa terza edizione. Tra i diversi appuntamenti d’arte è da segnalare:
Il 3 aprile, alle ore 17, la presentazione del libro dell’artista Alberto di Fabio dal titolo “Nei cieli della mente” con relatore Claudio Strinati, promossa da ShowEventi di Leopoldo Chizoniti;
L’8 aprile alle ore 17 invece Stefano Zecchi presenterà il suo ultimo volume dal titolo “Paradiso Occidente”, incontro promosso dall’associazione M.Arte.

Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"COLERA"
di Borondo, Run, Servadio e del trio Canemorto

GALLERIA VARSI  - Roma
 da sabato 25 marzo a sabato 23 aprile 2017 - Orario Galleria: dal martedì al sabato ore 12.00 - 20.00, domenica ore 15.00 - 20.00, lunedì chiuso.

Apertura mostra: Sabato 25 marzo, dalle 18.30 alle 22.00

La Galleria Varsi presenta l' esposizione di monotipi realizzati da Borondo, Run, Servadio e dal trio Canemorto.

"Colera" è lo sviluppo di un progetto nato spontaneo nel 2015 quando i sei artisti si sono ritrovati per caso a Londra e hanno cominciato a incontrarsi nello studio di Servadio. A unirli nello spazio di Hackney Wick l'affinità artistica e la presenza di un torchio calcografico: la volontà condivisa di indagare le possibilità del monotipo.

Dal greco monos “uno” e typos “impressione”, il monotipo si configura come medium ibrido, al limite tra la pittura e la stampa e ha come risultato un’opera unica, la quale porta dietro i suoi “fantasmi”, la cui matrice è destinata inesorabilmente a sparire.
Il monotipo viene ottenuto dalla pressione di una lastra (inizialmente di metallo e in seguito di legno, vetro e plexiglass) dipinta a inchiostro o colori ad olio, su supporto cartaceo. L’immagine, concepita al rovescio, viene realizzata utilizzando pennelli, punte, rulli e strumenti originali, insoliti, di diversa natura. Una forma d’arte intellettuale e sensoriale i cui principi regolatori ammettono libertà e consentono aperture ai diversi linguaggi e all’identità di chi opera.

L’esito dell’esperienza londinese di Borondo, Canemorto, Run e Servadio è una grande quantità di monotipi inediti e la volontà di proseguire il percorso intrapreso e realizzare una nuova produzione di opere, a partire dagli stimoli vissuti. Il titolo scelto per la mostra rivela l’atmosfera delle session di stampa: “Quei giorni nel mio studio nevicavano fogli”, racconta Servadio. Pavimento e corpi si tingevano di materia torbida, l’inchiostro era dappertutto. Si stampava in continuazione, propositi nascevano e morivano sulla carta nel tentativo di scoprire soluzioni formali che potessero soddisfare i presenti e stimolarne altre infinite.
I sei artisti di nuovo insieme nello stesso periodo, in un unico spazio. I loro pensieri e linguaggi si fonderanno per imprimere nuovi istanti. Nevicherà ancora.
Nella Galleria Varsi lavoreranno per due settimane a stretto contatto, generando più di duecento monotipi che andranno a depositarsi sulle pareti, come una seconda pelle.

Informazioni: INGRESSO GRATUITO
Indirizzo:  via di San Salvatore in Campo, 56 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriavarsi.it
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"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni" 
a cura Fabrizio Modina

Porto Antico di Genova, Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì  9 marzo  a domenica 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma, arriva ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.

Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.

Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.

Indirizzo:  Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito di riferimento: www.centrocongressigenova.it
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di  Tiziano Panconi e Sergio Gaddi

Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni   

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.

Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.

“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).

La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.

Immagine: Giovanni Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924. Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o

Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes"
a cura di Cristina Carrillo de Albornoz
promossa da Comune di Milano Cultura, Direzione Musei Storici
prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo Blahník.

PALAZZO MORANDO/Costume moda immagine - Milano
da giovedì 26 gennaio a domenica 9 aprile 2017, vari orari.

Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di 
Milano. La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa 300 esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco di Milano, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.

Prima esposizione in Italia dedicata all’iconico couturier spagnolo, nelle stanze della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini è in mostra una nutrita selezione di scarpe (212 modelli) e disegni (80) che coprono 45 anni di attività dello stilista.
La mostra è un’occasione irripetibile per ammirare le migliori creazioni calzaturiere, vere e proprie opere d’arte che proprio in Italia, nell’hinterland milanese, prendono forma in aziende che ancora portano avanti una vocazione artigianale. Ma non solo:l’esposizione intende raccontare ed evocare la profonda influenza che l’arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stilista. Dalla scultura greco-romana al barocco, dal capolavoro di Luchino Visconti - Il Gattopardo - ai coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ancora si ritrovano nelle scarpe visionarie di Manolo Blahník.
Milano è stata scelta dallo stilista per il suo forte legame con l’Italia, patria dell’arte e dell’artigianato riconosciuti in tutto il mondo, e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, proprio in virtù della sua stessa vocazione, è la cornice prestigiosa e ideale per ospitare questa mostra.
Custoditi nell’archivio privato dello stilista che conta oltre 30.000 modelli, Manolo e la curatrice Cristina Carrillo de Albornoz hanno selezionato 212 scarpe e 80 disegni. Questi ultimi rappresentano una riflessione personale del lavoro del grande designer e attraverso la loro essenza rivelano le sue passioni, che sono la fonte della sua ispirazione: le espressioni artistiche quali l’architettura, l’arte, la letteratura e il cinema, la botanica, la cultura di paesi quali l’Italia, la Russia e la Spagna nonché la storia del XVIII secolo.
In questa visione unica del “DNA del design” e del colorato universo di Manolo Blahník, la mostra invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso, al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d'arte con personalità propria e indipendente.

Oltre alle calzature di Manolo Blahník, nelle Sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss, storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto, quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e, al contempo, rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli, dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.

L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD.

Foto: Manolo Blahnik Suntaxa, primavera / estate 2013 Sandalo in lino e nap

Indirizzo: via Sant'Andrea, 6 - Milano 
Sito di riferimento: www.costumemodaimmagine.mi.it
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"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione napoletana, da Francesca Baldassari per la sezione fiorentina, e da Judith Mann per la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.

Museo di Roma - Palazzo Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari


Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore. 

Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa
 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.  

È accompagnata da un catalogo edito da Skira che dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi documenti rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.

Indirizzo:  piazza San Pantaleo, 10  - Roma
Sito di riferimento: www.museodiroma.it
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SERATE con OSPITI

"apeRIVER"
Thursday is the New Saturday
presenta
WALTER FONTANA (Lost)
 Palco Aperto con le esibizioni di:
NOEMI SMORRA
e poi le band DEMIAN e ELEPHANTS & CASTLES
A seguire il saluto degli attori Pino Quartullo e Attilio Fontana
Conduce Andrea Palmieri

MARMO  - Roma
giovedì 6 aprile 2017,  dalle ore 19.00

Da Marmo: apeRIVER fa rima con talento. Da Walter Fontana a Noemi Smorra, San Lorenzo suona bene!
A partire dalle 19 fino alle 21.30 è tempo di aperitivo con il piatto gourmet dello chef, seguito dall'inizio dei live dalle ore 22.00.

Accolti dal giovanissimo conduttore Andrea Palmieri, già protagonista di The Voice e novità di questa data, arriveranno le band Demian e Elephants & Castles, seguiti dalla brava Noemi Smorra accompagnata dal musicista Luca Bellanova. Ospite speciale della serata sarà Walter Fontana, già leader dei Lost, ed oggi impegnato nel personale progetto da solista. Infine arriva il saluto degli attori Pino Quartullo e Attilio Fontana, tra i protagonisti di Qualche Volta Scappano prossimamente in scena al Teatro Quirino.
Gli ospiti di apeRIVER portano sulle loro spalle un percorso di vita e professionale sempre molto importante. Quello di Walter Fontana (https://www.facebook.com/walterfontana/), ospite speciale di questo giovedì d'inizio aprile, è un percorso particolarmente articolato che ha inizio nel lontano 2003, quando fonda i Lost.
Caratteristica di questo 6 aprile sarà una ricchissima sezione Palco Aperto, dedicata al meglio della musica emergente e all'intrattenimento capitolino. Pino Quartullo e Attilio Fontana impreziosiranno il palco con un saluto ed invito speciale al prossimo 11 aprile, giorno in cui, insieme a Rosita Celentano, debutteranno al Teatro Quirino con Qualche Volta Scappano.
Seguono la Smorra le due band  Demian e Elephants & Castles. I Demian (https://www.facebook.com/bravodemian/), giovanissimi, sono Federico Santoni, Alessandro Sax e Daniele Rienzo, ed affondano le loro radici nel fol, rock e grunge-novantine, con pezzi dal sapore anglo-americano e contaminazioni partenopee.

E' il giovedì più friendly che ci sia. 
Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni situazione! L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi...
Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sulla pagina ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.

Informazioni: INGRESSO LIBERO
Indirizzo:  piazzale del Verano 71,  Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …