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martedì 29 maggio 2018

Kirosegnaliamo Settimana 28 Maggio - 3 Giugno 2018

K-news  






Kiri, continuano anche per questa nuova stagione,  le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.





Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte  e tanti altri eventi selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.







Dunque ecco per sognare con voi... 

TEATRO

DEBUTTI...

Avviso ai Soci
L' Associazione Culturale Teatro Trastevere presenta
"I Lieder di Schumann"
di Giancarlo Loffarelli
Regia di Francesco Di Pinto
Con: Emiliano Conti, Silvia Antonini, Claudia Fabrizio, Simone Destrero.
TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 30 maggio al 3 giungo  2018, ore 21.00_dom. 17.30

Con questo testo Giancarlo Loffarelli ha ricevuto il premio quale "Miglior Autore" alla "Terza Rassegna Nazionale di Drammaturgia emergente" organizzata dall'associazione culturale "Marte 2010" presso il Teatro Tordinona (Roma, 1-21 marzo 1999, giuria presieduta da Aldo Nicolaj), il Premio Fondi La Pastora di Teatro "Giovani protagonisti" (Terracina, agosto 1999) e una Menzione speciale a "Napoli drammaturgia in Festival" (Napoli, giugno 2001, giuria presieduta da Manlio Santanelli).

L’amore coniugale, l’amore extraconiugale, la sua perdita e il suo ritrovamento. Le due coppie di amici, apparentemente felici ed appagate, raccontano le loro storie e le loro rispettive crisi non senza ironia, a cominciare da una cena a quattro che dà il via ad un turbine di tradimenti (reali o solo immaginati) capaci di far vacillare un tranquillo ménage sino ad allora, apparentemente infrangibile.

“Era da un po’ di tempo che desideravo portare in scena i Lieder di Schiumann, ma avevo sempre timore di non valorizzare appieno la macchina perfetta che l’autore, con arguzia, aveva predisposto.
La difficoltà era far risaltare i vari cambi di situazione dello spettacolo senza alterarne il risultato. Ma, trovati gli interpreti giusti, è stato facile cimentarsi.
Da par mio ho voluto modificare l’ambientazione tramutandola in quella di un locale dove un gruppo musicale cuce, sottolineandole, le fasi salienti del testo. Il resto è pura somma aritmetica per un risultato spero godibile, ironico, scanzonato…. In una parola: teatrale”
cit.

di Giancarlo Loffarelli - Regia di Francesco Di Pinto - Con: Emiliano Conti, Silvia Antonini, Claudia Fabrizio, Simone Destrero.- Voce: Valeria Papaleo - Tastiere: Stefano Opice - Chitarra: Luca Matrigiani - Basso: Giancarlo Valente - Scenografia e Disegno luci: Lucia Berardinelli

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli
"IL PEDONE ROSSO"
regia Roberto Gandini
drammaturgia
Alessandro Berti, Giuseppe Manfridi e Attilio Marangon
con Simona Alberi, Matteo Bartolucci, Melissa Cahigan, Maura Ceccarelli, Sophia Chiarelli,
Francesco De Miranda, David Di Capua, Chiara Emma, Sara Libertucci, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo,
Irish Madlangbayan,  Andrea Marulla, Morgana Nobili, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi,
Ettore Pettinelli, Fabio Piperno, Miriam Trapani, Livia Travia, Lorenza Turchini, Lucia Zorzoli
scene Paolo Ferrari
costumi Tiziano Juno
musiche Roberto Gori

Teatro Argentina - Roma
1 giugno ore 10.30 -  2 giugno ore 19.00 - 3 giugno ore 19.00

Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’attività promossa, finanziata e organizzata da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma

Produzione Teatro di Roma

Nell’autunno del 2008 andava in scena al Teatro di Tor Bella Monaca Il Pedone Rosso per la regia di Roberto Gandini. Il testo scritto da Alessandro Berti, Giuseppe Manfridi e Attilio Marangon era la rielaborazione di un lungo lavoro durato diversi mesi nel Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli.

A dieci anni da quel fortunato debutto Il Pedone Rosso ritorna  al Teatro Argentina, metafora per affrontare il tema dell’integrazione tra ragazzi con e senza disabilità e che, attraverso le leggi che regolano il mondo degli scacchi, mette in scena la discriminazione umana. «I nostri spettacoli nascono, di solito, dall’incontro di una storia con un gruppo di ragazzi e con le loro peculiarità – racconta Roberto Gandini – sarà interessante verificare cosa accade invece in questo caso, dove la storia è già scritta e quindi i ragazzi la devono solo interpretare. E soprattutto sarà interessante scoprire se, a distanza di dieci anni, questo nostro “giovane classico” regge il passare del tempo». 

Lo spettacolo prende spunto da alcuni episodi di bullismo realmente accaduti nelle scuole italiane ai danni di studenti disabili. La storia è semplice: in una scacchiera, classicamente formata da pezzi bianchi e neri, la Regina dei Bianchi scompare e quindi tutti gli altri pezzi non possono giocare. Passa molto tempo. Un bel giorno la Regina torna con una novità, ha avuto un figlio un po’ “strano”, un piccolo Pedone Rosso. La comunità inizialmente accoglie, seppure con qualche diffidenza, il nuovo venuto, ma pian piano le ‘ragioni’ del gruppo prevalgono: per salvaguardare se stessi e i loro privilegi, il Pedone Rosso viene gradatamente, ma inesorabilmente, escluso.

«Al Piero Gabrielli ci siamo detti che dovevamo affrontare con uno spettacolo il tema del bullismo e in special modo un certo tipo di bullismo, quello rivolto verso soggetti particolarmente deboli. In teatro però non tutto quel che è giusto, è facile da raccontare – continua Gandini – quindi incominciò una sperimentazione in cui per un anno abbiamo ricercato la modalità più adatta a mettere in scena un tema così delicato. Hanno scritto per noi tre scrittori, abbiamo improvvisato diverse situazioni e finalmente è venuto fuori il copione “il pedone rosso” che è una storia ambientata nel mondo degli scacchi e in cui la dis-integrazione di quella società viene raccontata tramite la musica il gesto, la canzone, il rap. Lo spettacolo prendeva spunto da un fatto di cronaca venuto alla ribalta tramite la “rete”: su You Tube “girava” infatti un video in cui si vedevano alcuni ragazzi che molestavano un ragazzo disabile. È questo uno spettacolo che vuole essere il nostro contributo alla discussione con gli studenti di un argomento importante, complesso e troppe volte ignorato. Pensiamo che certi argomenti vadano affrontati senza ipocrisia, senza paura di essere politicamente scorretti. Il fatto che in Italia dal 1977 ci sia la legge 517 che regola l’integrazione scolastica degli studenti disabili, non vuol dire che in tutta la scuola italiana l’integrazione sia avvenuta realmente. Nelle scuole superiori, per esempio dove ci si avvicina al mondo del lavoro, uno studente disabile può essere vissuto, dai compagni e dai docenti come un ostacolo sul cammino formativo. Nella nostra compagnia tutti i ragazzi sono protagonisti, perché il nostro è un lavoro di gruppo».

Il Teatro di Roma, da sempre sensibile alle problematiche inerenti la disabilità, attraverso il Laboratorio Piero Gabrielli vuole contribuire alla realizzazione di una comunità accogliente ed inclusiva nella quale chiunque possa realizzare esperienze di crescita individuale e culturale. L’iniziativa si rivolge a ragazzi con e senza disabilità con l’obiettivo di creare uno spazio in cui le “differenze possano convivere e diventare una ricchezza” attraverso un reale inserimento sia didattico-educativo che relazionale. L’intento è dunque quello di stimolare proprio attraverso l’interazione e la rappresentazione della recita un dibattito tra gli studenti delle scuole superiori per comprendere quale sia la reale percezione che i ragazzi hanno della disabilità e della diversità e come si rapportano ad essa.

Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’attività promossa, finanziata e organizzata da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma; è un progetto che dalla sua nascita a oggi ha coinvolto 277.672 ragazzi di cui 83.940, 3.819 docenti e 770 teatranti. Il Laboratorio Gabrielli è una realtà che dal 1995 fa scuola sul tema dell’inclusione attraverso il teatro ed è stata fra le prime esperienze italiane nell’ambito del teatro sociale.

Costi: Ingresso GRATUITO con conferma  06 58 33 36 72
Indirizzo: largo di Torre Argentina, 52 - Roma
Info e prenotazioni:  06 58 33 36 72
Sito di riferimento: www.teatrodiroma.net
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Castello di Santa Severa:
in scena il teatro itinerante con  
"OTELLO"
di William Shakespeare

CASTELLO DI SANATA SEVERA
2 e 3 Giugno 2018, due spettacoli alle 19.00 e alle 20.30 

All’interno del Castello di Santa Severa  la Compagnia Controtempo Theatre, fondata e diretta da Venanzio Amoroso, Danilo Franti e Lilith Petillo, guiderà scena dopo scena gli spettatori nelle incantevoli atmosfere dei luoghi del borgo facendo così rivivere le tragiche vicende di Iago, Otello e Desdemona e di tutti gli altri personaggi archetipici del celebre dramma "Otello" di Shakespeare con la Regia  di Lilith Petillo e Pasquale Candela. L’evento è organizzato in collaborazione con Regione LazioLAZIOcrea, Mibact, Comune di Santa Marinella e Coopculture.

Tra combattimenti, disperazione e momenti di passione, il dramma del Moro rivivrà in una versione completamente innovativa e coinvolgente. Lo spettacolo, infatti, sarà "itinerante": in questo senso il pubblico avrà l’opportunità di assistere alla rappresentazione immergendosi nella bellezza dei diversi ambienti della location e sentendosi parte integrante dell’opera.
Quando abbiamo pensato di mettere in scena Otello, l’abbiamo collegato alla possibilità di portarlo in scena in castelli, in borghi e in altri luoghi di grande interesse storico-culturale. Quindi questo ci ha vincolato nella scelta della sua resa scenica. È certamente una riscrittura: abbiamo scelto di vedere tutta l’opera attraverso gli occhi di Iago che è un manipolatore, questa decisione deriva dalle location in cui mettiamo in scena lo spettacolo che ci permettono di restare fedeli all’Otello sia nei costumi sia nelle scelte stilistiche... Abbiamo cercato di rappresentare un’opera itinerante dove gli attori sono sempre a stretto contatto con gli spettatori. Noi ci troviamo in sale o spazi all’aperto, con il pubblico in piedi a tre metri dall’attore. Un tale rapporto di vicinanza e di prossemica ci porta a dover recitare in maniera più naturalistica cercando di trasmettere tutti quei concetti che noi reputiamo importanti. Il personaggio di Iago, per scelte registiche, rompe la quarta parete in molti momenti, parla spesso col pubblico e lo trascina da un ambiente all’altro: l’esigenza di mobilitare gli spettatori deriva dalla volontà di introdurre pienamente il pubblico nello spettacolo.”

Il cast è formato da giovani attori professionisti. Otello, alle prese con la sua irrefrenabile gelosia, sarà Dario Carbone. Iago, probabilmente uno dei personaggi più complessi degli scritti shakespeariani, astuto, malvagio e inverosimilmente folle, sarà interpretato da Venanzio Amoroso. A vestire i panni della bella e giovane Desdemona, invece, sarà l’attrice Paola Fiore Burgos. Cassio, fedele luogotenente del Moro, sarà Danilo Franti. Roderigo, follemente innamorato di Desdemona sarà interpretato invece da Marco Guglielmi; nel ruolo di Emilia, moglie di Iago, troveremo Lilith Petillo, mentre Montano, amico di Otello, sarà Massimiliano Cutrera

Costi:  biglietti 15 €dai 14 anni in su -  10€  bambini dai 7 ai 13 anni - gratuito  bambini fino a 6 anni
Indirizzo:  via Aurelia SS.1 km 52.600
Informazioni e prenotazioni: +39.06.39967999
Siti di riferimento: www.laziocrea.it - www.castellodisantasevera.it
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PROSEGUONO...

Pragma srl
presenta
"TUTTE A CASA (La guerra delle donne)"
di Giuseppe Badalucco e Franca De Angelis
con Paola Gassman, Mirella Mazzeranghi, Paola Tiziana Cruciani
Claudia Campagnola, Giulia Rupi
regia Vanessa Gasbarri
scene Francesco Ghisu

Teatro manzoni - Roma
dal 24 maggio al 17 giugno 2018, orari dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 17-21. Domenica ore 17.30, lunedì riposo. 2 giugno ore 17. martedì 12 giugno ore 19, giovedì 14 giugno ore 17-21.

Conclude la stagione del teatro Manzoni la divertente e commovente commedia Tutte a casa

Infuria la Grande Guerra e l'Italia è impegnata nel terribile conflitto che miete vite dalle trincee del Carso ai picchi delle Dolomiti. Mentre gli uomini sono al fronte, le donne si prodigano nel loro storico ruolo di madri e di mogli, ma molte di loro, per arrotondare il magro bilancio familiare, accettano le offerte di lavoro che piovono dalle imprese, i cui ranghi sono rimasti sguarniti a causa della coscrizione dei propri dipendenti. Improvvisamente le donne escono dalle case e s’improvvisano tranviere, operaie, impiegate, suscitando il grande scandalo dei molti benpensanti che temono il sovvertimento "dell'ordine naturale delle cose".
Del primo, devastante, conflitto mondiale,  sono stati raccontati la durezza della vita di trincea, le vittime e gli eroi. “Tutte a casa” si concentra invece sull’aspetto, abbastanza inedito ma di enormi proporzioni, dell’ingresso delle donne nel mondo del lavoro; un primo e imponente approccio, destinato all’epoca a non avere immediate conseguenze sul piano sociale una volta terminato il conflitto, ma che di certo accelerò la presa di coscienza di molte donne. Senza dimenticare la tragedia sullo sfondo - che toccherà anzi da vicino una delle protagoniste - con toni della commedia e del sentimento, in una piéce dolce-amara tutta al femminile.

Margherita, una ricca signora dell'alta borghesia milanese il cui marito imprenditore è stato preso prigioniero dagli austriaci, decide di imbarcarsi nella difficile avventura di tenere in piedi l'azienda di famiglia, produttrice di autocarri. All’inizio si tuffa nell’impresa con la leggerezza con cui frequenta i salotti dell’alta società; ma andando avanti si ritrova a sfidare l'ostilità di un mondo prettamente maschile in cui tutti le sono contro: i colleghi, i politici, la stampa e persino i sindacati.
Nella sua avventura Margherita è supportata, ma anche spesso osteggiata, da altre quattro donne, tutte diverse da lei sotto ogni punto di vista: carattere, classe sociale ed idee politiche. C’è Silvana, la coscienziosa segretaria del marito, che rivelerà insospettate doti manageriali e che nasconde un segreto inconfessabile; la matura Comunarda, una socialista dal temperamento sanguigno e combattivo che le darà parecchio filo da torcere; Teresa, giovane madre di famiglia tutta casa e chiesa,  e la giovane e vitale Giacomina, che pensa più che altro a divertirsi.
In un crescendo di ostacoli da superare nel tentativo di salvare l’azienda, le cinque donne si confrontano fra loro e imparano a costruire un diverso modo di rapportarsi, declinato al femminile e ispirato ai valori della solidarietà umana e della reciproca comprensione; e scoprono, ciascuna di se stessa, doti e aspirazioni che nemmeno pensavano di possedere.
Ma un bel giorno la guerra finisce e gli uomini tornano a casa, chi dal fronte, chi dalla prigionia. E il ripristino della normalità, una normalità tutta maschile, rappresenta per le nostre un brusco risveglio...

Costo:  Biglietto intero euro 25, ridotto euro 22.
Informazioni06/3223634
Indirizzo: via Monte Zebio, 14/c - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromanzoni.info
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"NOTTURNO - SCANDALOSO D’ANNUNZIO"
Con Alberto Brichetto e Ludovica Resta
Adattamento teatrale e musiche Alessandro Battafarano
Regia di  Emanuele Bilotta

TEATRO STANZE SEGRETE - Roma
25-26-27  Maggio e  1-2-3 Giugno 2018 - orari vari

Cosa faresti, se dopo una vita passata alla ricerca del bello, perdessi improvvisamente la vista?
I ricordi di un passato felice, saprebbero essere tuoi amici?
Cosa succede a muoversi nel buio, mentre i tuoi demoni deridono ogni passo?

Dopo il fortunato debutto al teatro comunale Maurizio Fiorani, di Canale Monterano, “Notturno – Scandaloso D’Annunzio” vedrà la luce anche a Roma, per due week end, a cavallo tra maggio e giugno. All’interno dello storico teatro salotto di Roma, diretto da Ennio Coltorti, il Vate D’Annunzio, prenderà di nuovo forma, proseguendo la tradizione stessa delle mura che lo ospitano. Stanze Segrete, si distingue infatti, per progetti legati alla letteratura, alla nuova drammaturgia, al mito e a personaggi famosi dell’arte e della storia. La pièce teatrale “Notturno – Scandaloso D'Annunzio” è un viaggio all'interno delle percezioni dell'eroe, reso umano dalla sfortuna degli eventi.

SINOSSI
Lo spettacolo nasce dal buio, quello a cui è obbligato il poeta, Gabriele D’Annunzio, temporaneamente privato della vista, a seguito di un grave incidente aereo. La solitudine, l’impossibilità di esprimersi e muoversi liberamente, il dolore fisico e mentale, sono il contesto in cui l’opera si sviluppa nella mente dell’autore. La lunga notte a letto, viene da lui vissuta come il prolungamento infinito della malattia, quasi una morte fisica: in tal modo, D'Annunzio riesce a sviluppare il tema della visione interiore. Circa dieci mila strisce di carte, su ciascuna delle quali era vergata una sola riga di testo, in cui, dismessi i panni del Superuomo, il Vate, dà vita ad un lungo racconto della malattia, attraverso la memoria della vita precedentemente vissuta. In scena due attori, Alberto Brichetto, che nel corso dello spettacolo è in scena privato della vista, presenta un'interpretazione del personaggio lontana dalle percezioni che siamo abituati a cogliere in teatro, quando, il primo senso che ci aiuta a dare forma alle cose è, appunto, il vedere e Ludovica Resta, il suo alter ego multiforme: ama il suo poeta, lo subisce, lo affronta e poi torna ad essere forma evanescente intorno al suo mondo. La cecità del poeta diviene la possibilità di vedere oltre, di vedere da dentro. D'Annunzio come Tiresia, ma anche come Edipo, fino a trasformarsi in un dio fattosi carne, che subisce il supplizio del suo destino. Il suo rapporto con il sesso e la carnalità, la sua voglia di dare scandalo nel ricercare bellezza. Tutto viene messo in discussione da una debolezza fisica che trova, nella forza delle suggestioni evocate dai ricordi, a volte una difesa necessaria, a volte una spinta verso l'incubo. La struttura dello spettacolo, di cui il riadattamento teatrale è a cura di Alessandro Battafarano, e la regia è di Emanuele Bilotta, si sviluppa come una musica unica, e, proprio nella musica trova il suo percorso più naturale. Una chitarra suonata dal vivo, unitamente a suoni, effetti ed accompagnamenti elettronici, costruiscono una melodia eterea e ininterrotta che accompagna lo spettatore nel susseguirsi delle scene. Lo spettacolo presenta una recitazione estrema, senza censure, ed il tutto è amplificato dalla forte vicinanza degli spettatori, alla scena stessa. Gli attori, infatti, si muovono in mezzo al pubblico, rendendo i presenti, involontari protagonisti, del dramma esistenziale di un uomo che, nel suo creato, ha sempre posto, come primo obiettivo, la ricerca del bello, tra l’osceno e il divino.
LO SPETTACOLO E' VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI

Costo- Biglietti  Intero 12 euro – ridotto 10 euro - Ingresso riservato ai soci – tessera associativa semestrale 6 euro
Indirizzo: Via della Penitenza, 3 – Roma (zona Trastevere)
Informazioni: tel. 06.6872690 / 3889246033 e-mail: info@stanzesegrete.it
Sito di riferimento: www.stanzesegrete.it
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"L'inquilino" 
di Enzo Casertano

TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 15 maggio al 3 giugno  2018,  ore 21.00_sab 17.30 e 21.00_dom. 17.30

L'assillo dell'affitto da pagare quando non si ha un lavoro stabile ed anzi si vive di espedienti: un dramma del nostro tempo che un humor di matrice partenopea trasforma in una scoppiettante commedia degli equivoci, anzi degli inganni. L'inquilino di Enzo Casertano propone proprio questo mix di quotidiana follia, dove nulla e soprattutto nessuno è quello che appare.

E' un triangolo tutto particolare quello formato da Massimo (interpretato da Massimo Pagano), Chiara (Maria Chiara Cimini) e Vincenzo (Enzo Casertano). Un trio di ottimi, ben assortiti attori sotto la guida alla regia di Roberto d'Alessandro. L'uno è perennemente alle prese con la padrona di casa che non gli concede dilazioni di pagamento, l'altra si rivela un'esattrice fin troppo buona e comprensiva. Il terzo, l'inquilino al quale Massimo fa ricorso per dividere le spese nasconde segreti  che indirizzano verso la dolce-amara conclusione della storia.

Lo spettacolo, prodotto da “I due della città del sole” e “Nuove Frontiere Teatrali” , chiude nel modo migliore la stagione 2017 – 2018 del Teatro de’ Servi dedicata alle Storie dell’altro mondo. L’inquilino mescola infatti con ironia e sapienza drammaturgica, la realtà che tutti ben conosciamo con la fuga nell'irrazionale imprevedibilità del sogno, della commedia brillante fine a se stessa. 

Costo: Biglietti  platea  intero  22 € - ridotto G/A 16 €galleria intero  18 €  - ridotto G/A  14€  (ridotto giovani under 18 e anziani over 65)

Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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 “Non avere paura”.  Facile a dirsi!
Al Martinitt sbarca la commedia dell’orrore.
Un format di Eduardo Aldan, adattato da Franco Ferrini, diretto da Ricard Reguant,
con Gianni Garko (il maestro di cerimonia), Claudia Genolini (la babysitter), Edoardo Frullini (il pensionante) ed Emiliano Ottaviani (il vigilante).
Produzione La Bilancia.

TEATRO/CINEMA MARTINITT - Milano
dal 17 maggio al 3 giugno 2018 - Orario spettacoli: giovedì-sabato ore 21.00, domenica ore 18.00. Il sabato anche alle 17.30.

Finale di stagione da brividi al Martinitt, nel vero senso della parola. Nel tempio della comicità milanese arrivano ora anche le risate… isteriche. Niente paura, lo dice anche il titolo: è solo uno spettacolo. Ma che spettacolo! Un nuovo format per il teatro, ai confini della realtà, che capovolge gli schemi: invece di ridere degli attori, il pubblico ride di se stesso e delle proprie fobie.  

Dopo tanti interrogativi sull’essere, risolti sempre in maniera divertente, il Teatro Martinitt suggella una stagione esilarante eppure introspettiva con uno spettacolo assolutamente nuovo e unico, che alla riflessione predilige l’istinto. Il pubblico è invitato a un esperimento –molto forte- di teatro interattivo, un teatro da (soprav)vivere. Straordinari effetti speciali -di luci, sonori e non solo- e citazioni dai grandi horror della storia creano in sala forti suggestioni e si respira il non respirare del pubblico, seduto inizialmente tranquillo su… una poltrona che scotta (e trema pure). L’interazione con gli spettatori è continua, un po’ alla Rocky Horror Picture Show, ma senza rock e con tanti brividi… La trama, costruita appositamente per il Martinitt, affonda nei misteri e nelle nebbie del passato, tra storia e leggenda, tra fatti e misfatti e trascina il pubblico a mettersi, volente o nolente, alla prova, a confrontarsi con i propri fantasmi e i propri limiti. E non è solo un fatto di coraggio: in un momento storico in cui la paura ci viene imposta ogni giorno e in cui con la paura ci tengono al cappio, impariamo a prenderla per le corna, a gestirla. Strumentalizziamola per non farci strumentalizzare.

Paurose risate in arrivo! Questo è uno spettacolo fuori dagli schemi. Uno show da palpitazioni, che fa leva sulle nostre paure infantili, per poi riderci sopra. Un esperimento teatrale, oggi in voga in tutto il mondo, che vuole indurre lo spettatore a provare una sensazione di inquietudine e paura, proprio là dove normalmente si sente al sicuro: in una comoda poltrona di teatro. Trama e ambientazione sorprendenti, terrore psicologico ed effetti speciali sono gli ingredienti di una nuova e appassionante avventura, che scuoterà il pubblico con emozioni forti e divertimento garantito. Ma non rilassatevi troppo, pensando che tanto è solo finzione! Nessuno può dire chi vi sta seduto accanto...

Costo: Ingresso 22 €, ridotto 16 €.
Indicazioni: Parcheggio gratuito.
Info e prenotazioni: Tel. 02 36.58.00.10
Indirizzo: via Pitteri, 58 -Milano
Sito di riferimento: www.teatromartinitt.it
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MANIFESTAZIONI - FESTIVAL - RASSEGNE

TEATRI DI PIETRA 2018

Parco di Malborghetto e Villa di Livia
DAL 1 GIUGNO AL 29 LUGLIO 2018

dal 1 al 26 Giugno
TEATRI DI PIETRA
Antiquarium Arco di Malborghetto
---
dal 28 Giugno al 4 Luglio
OPRA PRIMA - TEATRI DI PIETRA
Villa di Livia (Prima Porta)
---
dal 5 al 29 Luglio
TEATRI DI PIETRA
Area Archeologica di Malborghetto

Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma
Regione Lazio – Assessorato alla Cultura
 Ente Regionale Parco di Veio
Comune di Roma - XV Municipio

Ideazione e Realizzazione
Pentagono Produzioni Associate e Circuito Danza Lazio
nell’ambito della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra

Tornano i Teatri di Pietra, quest'anno con la direzione di  Sebastiano Tringali, Fabio Lorenzi e  Aurelio Gatti, da molti anni appuntamento immancabile alcuni tra i
siti meno noti, ma di grande suggestione del Lazio: Arco di Malborghetto e Villa di Livia.  Al via la XIX edizione della rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali e archeologici, attraverso lo spettacolo dal vivo, con oltre venti aree coinvolte in diverse regioni, dalla Toscana alla Sicilia, che ospiteranno gli appuntamenti di una programmazione dedicata ai temi del Mediterraneo e del Mito, ideata da Pentagono Produzioni e Circuito Danza Lazio, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma per Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto, con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Regione Lazio, il Parco di Veio e il Comune di Roma - XV Municipio.
Le nuova edizione presenta interessanti novità di respiro internazionale, con ventitré appuntamenti e alcune prime nazionali, che saranno ospitati all’interno dell'Antiquarium dell’Arco di Costantino, nell’adiacente Parco Archeologico di Malborghetto e presso la Villa di Livia, dove si terranno reading dedicate alla drammaturgia contemporanea.
La rassegna inizia all’Antiquarium di Malborghetto con due prime nazionali, l’1 e il 2 Giugno con “FLORA SCENICA SPONTANEA/ORIGINI”, performance artistica che coniuga la pittura di Alessandro Giuliani, con danza e musica, in un’interessante e originale contaminazione tra le arti; il 7 e 8 Giugno è la volta di “DIMMI, TIRESIA”, uno spettacolo di teatro-danza, di e con Luisa Stagni; il 13 Giugno “U CICLOPU, GIUFA’ E FIRRANZANU” di e con Gaspare Balsamo, studioso e interprete  dell’antica arte del cunto; il 15 e 16 Giugno, “PENTESILEA VS ACHILLE”, il mito arcaico che vede Achille uccidere Pentesilea, è stato rivisitato dalla penna di Francesco Randazzo, in chiave contemporanea; il 20 Giugno, “ALLE ACQUE”, quattro pièces coreografiche a firma di Loredana Parrella,  che indagano il tema del corpo in relazione all’elemento acqua; il 22 e 23 Giugno altra prima nazionale con “PANNYCHIS”, diretto da Mariagiovanna Rosati Hansen, la rivisitazione ironica della Pizia che condizionò i destini dei Greci dai tempi di Edipo; il 26 Giugno, si conclude la programmazione dell’Antiquarium con la danza di  Charlotte Zerbey e Alessandro Certini per  “SENTIMENTO JOURNEY/THE TRIP”, uno spettacolo ironico che mette in gioco danza, voce e musica dal vivo.

La rassegna si sposta nell’adiacente Parco di Malborghetto, il 5 Luglio, con “MAREA”, canti e musiche del Salento, di e con Enza Pagliara; il 6 Luglio, il mito di “DAPHNE”, rivive con la regia e coreografia di Aurelio Gatti; l’11 Luglio è la volta di “PAN…CRAZIO: LA LIBERTA’ DI AVERE PAURA”, sorta di riscrittura contemporanea del mito di Pan, con la regia di Simone Migliorini; il 13 Luglio, “L’ARTE DI SAPER INVECCHIARE”, interessante adattamento da Cicerone, scritto e diretto da Piero Nuti; il 19 Luglio, “CARMINA BURANA”, la famosa cantata scenica di testi poetici medievali; il 20 Luglio, altra prima nazionale, “ADELPHOE (I FRATELLI)”, la nuova comicità da Publio Terenzio Afro, per la regia di Silvio Giordani, con Pietro Longhi e Paolo Perinelli; il 26 Luglio, “ANIMA BAROCCA”, a cura della compagnia musicale Ecovanavoce, che propone performance tra musica antica, tradizione popolare e musica contemporanea originale; il 28 Luglio, “PAPPOSILEIDE”, cantata semiseria ispirata al fauno, signore della fertilità e dell’ebbrezza, con un ensamble partenopeo d'eccezione; ultimo spettacolo, il 29 Luglio, vede in scena “DEJAME QUE TE CUENTE: IDENTITAD”, una compagnia di Santo Domingo con uno spettacolo di teatro antropologico che coniuga la cultura taina e africana attraverso i loro miti balli, canti e sonorità.

OPRA PRIMA, la sezione di inediti a Villa di Livia, inaugura il 28 Giugno con “EIKONES” di Cecilia Bernabei, che mette in scena personaggi femminili che hanno segnato la storia e il mito. Il 30 Giugno, Anna Pavignano, storica sceneggiatrice di Massimo Troisi, si cimenta per la prima volta nella drammaturgia teatrale con “LA SVEDESE”, tratto dal suo ultimo romanzo.  A conclusione degli appuntamenti a Villa di Livia, il 4 Luglio, “STORIA NOTTURNA: LA VISIONE DEL SABBA”, di Alma Daddario, il processo alle streghe come specchio di crisi epocali alla ricerca di un capro espiatorio.

IL PROGRAMMA DI QUESTA SETTIMANA:

TEATRI DI PIETRA
Antiquarium Arco di Malborghetto
danza/teatro/musica/poesia/paesaggio/visione/archeologia

1 - 2 giugno 2018  - Orario : 21.00
Ecovanavoce - MDA Produzioni
FLORA SCENICA SPONTANEA/ ORIGINI
Idea, tele e dipinti Alessandro Giuliani
danza Arianna Di Palma
musica ECOVANAVOCE con Carlo Gizzi e Fabio Lorenzi, Paolo Fontana, Emanuele Bertolini
- Sezione TELE TAGLIATE D'AUTORE -
Installazione permanente Pittura/Teatro/Danza
Brune rocce basaltiche
curvi orizzonti vulcanici
cellule soffici prendono
vita su un fondo blu indaco
lingue amaranto si estendono
rosse scale cromatiche
lente in silenzio si insinuano
segretamente sgretolano
le quinte il palcoscenico
muschi di sogni botanici
teatri di pietra
fondali spontanei
sipari che pulsano
su steli di maschere acriliche.

La serie di tele descrive l’humus onirico su cui crescono le esperienze teatrali dell’antichità, il respiro lento ma vitale che fa lievitare la cavea e il proscenio dei teatri di pietra. A metà strada fra la dimensione scenografica e quella intima della fuga interiore, le pitture acriliche di Giuliani rappresentano un tessuto inestricabile e in continua trasformazione, in cui il regno vegetale e quello minerale si confondono e si fecondano in un movimento lento e inesorabile, uno spazio densissimo abitato da una natura rigogliosa nel cui seno si annida quel pensiero magico e sacro, che è all’origine del rito e del teatro.

Alessandro Giuliani ha lavorato come pittore decoratore in numerosi allestimenti teatrali, produzioni, installazioni e performance, oltre ad avere una lunga esperienza come illustratore e grafico. Da anni si dedica alla pittura su tela.

Costo: 12 euro intero  – 10 euro ridotto – 5 euro convenzionati / associazioni / studenti
Info & prenotazioni: teatridipietra@gmail.com/ whatsapp 333 709 7449
Sito di riferimento: www.teatridipietra.blogspot.it
Indirizzi:
ARCO di MALBORGHETTO : Via Malborghetto , 3 -  Roma - sulla Via Flaminia , altezza  Stazione Sacrofano
VILLA DI LIVIA - Lauretum: Via della Villa di Livia , Prima Porta - Roma
AREA ARCHEOLOGICA DI MALBORGHETTO : via Malborghetto , 3 -  Roma  - sulla Via Flaminia , altezza  Stazione Sacrofano
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"LETTERATURE"
Festival Internazionale di Roma
Edizione 2018
“IL DIRITTO / IL ROVESCIO
L’inesauribile corrente delle parole”


Il Festival LETTERATURE quest'anno si svolge in tutta la città grazie al coinvolgimento dell'intera rete delle Biblioteche civiche: un ricco programma dioltre quaranta incontri, presentazioni, dibattiti che avranno luogo già dall’inizio di maggio, dal lunedì al venerdì, in venticinque Biblioteche di Roma, a partire dall’inaugurazione - giovedì 3 maggio alle ore 19.00 alla Casa delle Letterature - della mostra del Festival con opere inedite e mai esposte della grande artista MARIA LAI.

In particolare, nella ricca programmazione della rete delle Biblioteche di Roma, Casa delle Letterature prevede dal 7 maggio al 25 giugno più di venti appuntamenti, a cura di Maria Ida Gaeta, tra cui si segnalano: il convegno in 4 giornate, dal 14 al 17 maggio, dal titolo Giornate critiche. Il Diritto e il Rovescio del discorso culturale con studiosi e critici di diverse discipline (vedi scheda in cartella stampa) e incontri con bravissime autrici straniere e vari e importanti autori e autrici italiane che si collegano idealmente alle serate alla Basilica di Massenzio.

Il programma nelle altre Biblioteche di Roma, a cura di Simona Cives, parte dal 3 maggio con incontri con gli autori dei dodici libri candidati al Premio Strega 2018 e alcuni appuntamenti incentrati sul tema dei diritti - a 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione e dall’approvazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani (vedi scheda in cartella stampa) Le Biblioteche coinvolte sono: Rodari, Giovenale, Penazzato, Centrale ragazzi, Tortora, Rugantino, Casa del Parco, Quarticciolo, Bibliocaffè, Villino Corsini. Una serie di incontri sarà dedicata al tema delle Fake News,  in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio e con OSSIGENO per l’InformazioneOsservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate. Una breve rassegna che intende affrontare, grazie alla collaborazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma e i rappresentanti dei giornalisti, il tema della credibilità dell’informazione, tra il moltiplicarsi dei canali di diffusione e la straordinaria velocità di propagazione delle notizie stesse che rende sempre più difficile il lavoro di verifica. Le Biblioteche coinvolte sono: Villino Corsini, Quarticciolo, Valle Aurelia, Caffè Letterario e Rugantino.

LETTERATURE è realizzato con la collaborazione di Ambasciate e Istituti culturali italiani e stranieri: Ambasciata degli Stati Uniti d’America, American Academy Rome, Ambasciata di Francia, Accademia di Francia Villa Medici, Ambasciata di Norvegia, Istituto Cervantes di Roma, Goethe Institut Rome, Fondazione Treccani Cultura, Fondazione Bellonci, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Fondazione Teatro Palladium Università Roma3.
Si ringraziano il Teatro Eliseo, il Teatro di Roma e il Teatro Palladium

GLI APPUNTAMENTI  di questa settimana nella  CASA DELLE LETTERATURE:
>>>Lunedì 28 maggio ore 18.00
Incontro con BRUNELLA SCHISA autrice di La Nemica, Neri Pozza editore
>>>Martedì 29 maggio ore 18.00
Incontro con ANDREA DI ROBILANT autore di Autunno a Venezia: Hemingway e l'ultima musa, Corbaccio editore
>>>Mercoledì 30 maggio ore 18.00
Incontro con GIANCARLO DE CATALDO autore di L’agente del caos, Einaudi editore
>>>Giovedì 31 maggio ore 18.00
Incontro con DIEGO DE SILVA autore di L’arcipelago, Einaudi editore

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L’edizione 2018 di LETTERATURE Festival Internazionale di Roma (3 maggio - 3 luglio) è curata dall'Istituzione Biblioteche di Roma, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale di Roma, organizzata da Zètema Progetto Cultura, e realizzata con il contributo di Acea.
Il tema scelto per questa edizione è “Il diritto / Il rovescio. L’inesauribile corrente delle parole”, una riflessione sulla arbitrarietà e ambiguità delle parole, sui diversi significati, a volte opposti, che l’uso che ne facciamo può determinare.
Il Festival quest’anno si svolge in tutta la città con un ricco programma di incontri, presentazioni e dibattiti a partire dal 3 maggio nell'intera rete delle Biblioteche civiche.

CostoIngresso GRATUITO
Indirizzi: vari 
Per informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00)
Sito di riferimento: www.festivaldelleletterature.it
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"Festival INVENTARIA 2018 - VIII edizione la festa del teatro off "
25 compagnie, 5 sezioni, 25 date in palio
7 prime nazionali, 7 prime romane 
4 teatri, 3 quartieri, 20 serate di spettacolo

TEATRO ARGOT STUDIO  -  CARROZZERIE n.o.t   - TEATRO TRASTEVERE |  TEATRO STUDIO UNO - Roma
dal  3 Maggio al 10  giugno  2018 - vari orari

Giunto alla sua ottava edizione, il Festival Inventaria  - La festa del teatro off, organizzato da artisti per artisti, si è affermato come l'evento di chiusura della stagione teatrale capitolina mantenendo il proprio focus sulla drammaturgia contemporanea e sulla pluralità dei linguaggi ospitati. Ventuno le proposte in concorso selezionate tra le oltre 400 candidature pervenute da tutta Italia e dall'estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile della scena teatrale off per linguaggi e generi, alle quali si aggiungono cinque proposte fuori concorso: due spettacoli ospiti il ritorno dello spettacolo vincitore dell'edizione 2017 e la presentazione dei due spettacoli tratti dai testi vincitori ex aequo del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2016 (VII ed.). 

Otto edizioni all'insegna dell'indipendenza - il Festival, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, è interamente autofinanziato - e della sostenibilità: una formula accorta che ha consentito alla manifestazione di passare dalle sei compagnie della prima edizione alle venticinque di quella attuale e da una a cinque sezioni. Il trend espansivo è confermato anche dall'arricchimento del parco premi: sono 25 le date complessive messe a disposizione delle compagnie vincitrici dai teatri partner del Festival: Teatrino Zero e Teatro a l'Avogaria (Veneto), Il Sipario Strappato (Liguria), Camere d'aria (Emilia Romagna), Spazio Teatrale Allincontro (Toscana), Teatro Trastevere, Teatro Studio Uno, Matutateatro e Sala RomaTeatri (Lazio), Nastro di Mobius e Teatro Primo (Calabria), Clan Off e Teatro dei Naviganti (Sicilia); a esse si aggiungono inoltre altri premi sotto forma di servizi gratuiti, offerti da Roma Fringe Festival, Dino Audino Editore e Scriptdoctor & Playdoctor.

Quest'anno Inventaria avrà luogo nei quattro principali teatri off di tre diversi quartieri della Capitale: Teatro Argot Studio e Teatro Trastevere (Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense) e Studio Uno (Torpignattara) e si articolerà in quattro sezioni di concorso (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali e la nuova sezione Demo dedicata agli studi e ai progetti in itinere) e una fuori concorso.

"INVENTARIA", dal latino invenio, trovare; "INVENTARIA", come invenzione, novità; "INVENTARIA", come inventario, molteplicità; "INVENTARIA", come ventata d'aria, d'aria fresca.
 Nelle sue molteplici declinazioni, il teatro è ossigeno, sa sorprendere, respira da millenni

QUESTA SETTIMANA:
PRIMA ROMANA    
Terra di Rosa (Vaccaro)
 sez. monologhi/performance      
Teatro Studio Uno 
mercoledì 30 maggio, ore  21.00 
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Agenti e castisti (Produzioni Nostrane)      
fuori concorso - evento ospite
Teatro Studio Uno 
giovedì 31 maggio,  ore 21.00        
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LE COMPAGNIE :
Ancorateatro  ||  Collettivo Faus   ||   Compagnia SMG    Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri  ||  D'angelo/Lapadula/Martorana Dietro La Maschera   ||  DoveComeQuando   ||  Effetto Joule    exVoto   ||   Garbuggino/Ventriglia - Armunia  ||  Garofoli/Nexus   ||   Gradi/Scalzi    Macondo  ||  Marino/McCreton  ||  Ovatta Armata  ||   Quintoequilibrio  Produzioni Nostrane  ||  RAT  ||  Rizzo/Calabrese  ||  Sciara Progetti  ||  Sconci   Spora Performing Arts  ||  Teatro L'Avvelenata  ||  Vaccaro  ||  virgolatreperiodico 
CREDITS
un progetto di  DoveComeQuando direzione artistica:  Pietro Dattola (Spettacoli, Monologhi/Performance, Demo)    Flavia Germana de Lipsis (Corti teatrali, Demo) organizzazione:  Alessandro Marrone    Alfonso Germanò    Giuliana Ciucci    Pietro Dattola foto:   Novella Oliana ufficio stampa: Artinconnessione    
CON LA COLLABORAZIONE DI
Teatro Trastevere   ||   Teatro Argot Studio   ||   Teatro Studio Uno Roma Fringe Festival  ||  BCC Roma   ||  Dino Audino Editore Teatrino Zero  ||  Il Sipario Strappato   ||   Nastro di Mobius Teatro Clan Off   ||   Teatro dei Naviganti   ||   Teatro Primo   ||   Teatro a l'Avogaria  Spazio Teatrale Allincontro   ||   Camere d'aria   ||   Matutateatro Sala RomaTeatri    ||   Scriptdoctor & Playdoctor   ||   Tickit Spettacoli
MEDIAPARTNERSHIP
 Dramma.it  ||   Persinsala  ||    Saltinaria.it   ||  Recensito.net   Gufetto.press   ||   Parallel Vision

Costi:
Mini-abbonamento ... 22€ (anziché 30/36€) per tre serate a scelta
Intero ... 12€ (Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno)  ...10 €(Argot Studio)
Ridotto  ... 9 €(Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno) ... 8 €(Argot Studio)
 riservato a: partecipanti di una qualsiasi edizione di   - Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio  -Festival  Inventaria - Scene da una fotografia         previa prenotazione tramite email
Tessere dei teatri   ... 5 €(Teatro Argot Studio)     ... 3€(Carrozzerie n.o.t)     ... 2  €(Teatro Trastevere)     ... gratuita (Teatro Studio Uno)
Indirizzi:
Teatro Argot Studio via Natale del Grande, 27  (Trastevere)  - Teatro Trastevere  via Jacopa de' Settesoli, 3 (Trastevere) - Carrozzerie n.o.t   via Panfilo Castaldi, 28/a  (Ostiense) - Teatro Studio Uno  via Carlo della Rocca, 6 (Casilino) 
Sito di riferimento: www.dovecomequando.net
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CINEMA

DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE
è lieta di presentare
una produzione
DONKEY’S MOVIES 
"IL CODICE DEL BABBUINO"
un film di Davide Alfonsi e Denis Malagnino

Nei CINEMA da giovedì 17 maggio 2018

Con il patrocinio del Comune di Guidonia

Dopo “La Rieducazione” e “Ad Ogni Costo”, Davide Alfonsi e Denis Malagnino, colonne storiche del collettivo Amanda Flor, tornano su grande schermo con una storia di intolleranza, rabbia e vendetta. Dal tramonto all’alba, tutto in una notte, un western metropolitano ambientato nell’hinterland romano, con i campi rom al posto degli accampamenti indiani e le sale slot in luogo dei saloon…

SINOSSI
Nelle vicinanze di un campo rom viene rinvenuto il corpo di una donna, vittima di uno stupro. Il compagno della ragazza, Tiberio, si mette subito alla ricerca dei responsabili, convinto a vendicare personalmente la sua donna. Accanto a lui l’amico Denis, padre di famiglia senza lavoro che, per la disperazione, ha deciso quella notte stessa di iniziare a spacciare droga. Denis tenta in tutti i modi di far desistere dai progetti di vendetta il giovane e impulsivo Tiberio, ma la situazione si complica terribilmente quando entra in scena il Tibetano, sornione e beffardo boss del quartiere con il quale Denis è pesantemente indebitato…

Paese: Italia, 2017 - Genere: Thriller, Drammatico - Durata: 81 minuti

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Davide Alfonsi, Denis Malagnino
Cast: Denis Malagnino, Tiberio Suma, Stefano Miconi Proietti, Marco Pocetta, Fabio Sperandio, Alessandra Ronzoni, Cristina Morar, Lionello Pocetta, Daniele Guerrini
Fotografia: Marco Pocetta
Montaggio: Marco Pocetta
Musiche: Dario Zaid
Scenografia: Nicoletta Saporetti
Costumi: Rita Vanelli
Prodotto da: Donkey’s Movies (associazione culturale di promozione sociale)
Distribuzione: Distribuzione Indipendente

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ARTE


APRONO I BATTENTI...

GALLERIA PARIONE9
"STELLA TASCA_ On the wild side"
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi            

GALLERIA PARIONE9
dal 30 maggio al  30 giugno 2018,  martedì - sabato  14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00

Inaugura il 30 maggio 2018, ore 19.00  alla Parione9 Gallery di Roma On the wild side mostra personale di Stella Tasca a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi.

On the wild side, mostra personale di Stella Tasca, celebra la bellezza e la magnificenza del regno animale e vegetale. Il lavoro dell’artista e il titolo della mostra prendono ispirazione dal lungometraggio di Giacomo Giorgi On the wild side (2016) che analizza il tema della caccia all’interno della nostra società. L'obiettivo finale del documentario è quello di educare sulla realtà di questa attività ed agire da catalizzatore sulle persone che si approcciano alla sua visione.
Allo stesso modo, Stella Tasca porta lo spettatore a riflettere e a rispettare la parte selvaggia del nostro pianeta, accettandone tanto la sua perfezione quanto la sua crudeltà. È così percepibile nell’installazione delle opere esposte l’incastro armonico tra elementi opposti, come l’acqua e la terra, rappresentati rispettivamente dalla balena e dalla tigre.
Se la sua ricerca poetica è fortemente influenzata dall’immaginario hardcore punk, legato alla corrente Straight Edge, la sua ricerca artistica e la sua applicazione è riconducibile a quella della Pop art. Costantemente in relazione al contesto politico, sociale e storico attuale, l’artista ragiona sul concetto di rispetto equo fatto di amore, passione e giustizia.
I media impiegati nel ciclo esposto come il legno, carta, stoffe, spray, stencil che compongono assemblage e serigrafie, insieme al peculiare uso della lampadina, della goccia d’acqua e della parola scritta rispecchiano la volontà di Stella Tasca di rappresentare le contraddizioni della nostra cultura che spesso ci rende ciechi e disorientati.

Costo:  Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com 
Sito di riferimento www.parione9.com
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PROSEGUONO...

«ANDREA PAZIENZA, TRENT’ANNI SENZA»
ANDREA PAZIENZA IN MOSTRA

MATTATOIO - Roma
dal 25 maggio al 15 luglio 2018, Orario: 12.30 - 19.30 (chiuso i lunedì).

La mostra verrà inaugurata il 25 maggio in occasione dell'apertura della quarta edizione di ARF! «Festival di storie, segni e disegni» che si terrà dal 25 al 27 maggio sempre negli spazi del MATTATOIO

“Pazienza è riuscito a rappresentare, in vita e anche in morte, il destino, le astrazioni, la follia, la genialità, la miseria, la disperazione di una generazione che solo sbrigativamente, solo sommariamente chiameremo quella del '77 bolognese” - Pier Vittorio Tondelli.

“Era il capostipite di una grande scuola che non ha avuto poi nessun allievo prediletto perché era inimitabile, un talento irripetibile” - Roberto Benigni.

Nell’anno che segna il trentennale della sua tragica scomparsa, avvenuta a Montepulciano il 16 giugno del 1988 all’età di soli 32 anni, ARF! Festival e Napoli Comicon presentano «Andrea Pazienza, trent’anni senza», una intensa esposizione di opere originali che celebra il più eclettico e geniale autore italiano di tutti i tempi e che, finalmente, riunisce in un unico luogo le sue eredità artistiche, grazie alla preziosa collaborazione di tutti i suoi familiari.

Dopo Hugo Pratt nel 2016 e Milo Manara nel 2017, gli spazi espositivi del MATTATOIO di Roma ospiteranno dal 25 maggio al 15 luglio 2018 in esclusiva nazionale questa grande mostra di carattere antologico, che si propone di raccontare soprattutto l’Andrea Pazienza fumettista - con una particolare attenzione ad un’intera nuova generazione di lettori che forse l’ha conosciuto poco - attraverso una ricca selezione della sua opera: da Aficionados e Le straordinarie avventure di Penthotal dei primissimi anni ’80 al suo personaggio più celebre, Zanardi (con le tavole di Giallo scolasticoVerde matematico,PaccoLa prima delle treNotte di CarnevaleCuore di mammaCenerentola 1987, Lupi e alcune delle straordinarie pagine di La vecchiezza è una Romae di Zanardi medievale), passando per Tormenta e le caricature disneyane di Perché Pippo sembra uno sballato e La leggenda di Italiano Liberatore, lo spassoso Pertini, le meravigliose tavole a colori di Campofame, o ancora Francesco Stella, le SturielletUna estate, la pura poesia dell’incompiuta Storia di Astarte o di Il perché della anatre, fino a quello che probabilmente è il più importante, esorcizzante e traumatizzante graphic novel italiano del XX Secolo, quel Gli ultimi giorni di Pompeo che lo ha consacrato nell’empireo della letteratura disegnata.
A integrazione della narrazione a fumetti, non mancheranno brevi escursioni nel “Paz” vignettista e illustratore, con alcune delle sue opere più iconiche, così come qualche rarità (prove di layout, scritti, sketch e bozzetti) ritrovate tra le cartelle del suo immenso archivio artistico.

Il catalogo della mostra sarà pubblicato da Coconino Press - Fandango Libri.

«Andrea Pazienza, trent’anni senza» è prodotta da ARF! Festival e Napoli Comicon, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita CulturaleAzienda Speciale Palaexpo, con il supporto di CLES S.r.l. e con le partnership di ATACArredopalletPressUp e DIY - Do It Youself.

Costo: Biglietti - Intero € 12 - Ridotto € 10
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Info: 060608 - info@arfestival.it
Sito di riferimento: www.arfestival.it 
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Strange Opera presenta
"GRAPHISTE"
Marta BianchiGiulia CaliòAmalia CaratozzoloMarialaura FediMarina GirardiLetizia IannacconeGrazia La PadulaDaria PalottiDaria PetrilliElisa TalentinoDaniela Tieni.
La prima mostra itinerante di illustrazione al femminile
a cura di Rossana Calbi

GOCCE D’AUTORE - Potenza
dal 18 maggio all’1 giugno 2018, vari orari

INAUGURAZIONE VENERDÌ 18 MAGGIO

Graphiste prosegue il suo giro per l’Italia e arriva a Potenza per la sua ottava tappa.
Graphiste è la mostra collettiva che dal 2015, grazie all’associazione Strange Opera, porta negli spazi italiani preposti all’arte la prima e unica mostra dedicata interamente all’illustrazione femminile. 
Undici artiste, una di loro a ogni tappa passa il testimone a una collega, offrono al pubblico italiano la loro ricerca e il loro lavoro. 
Itinerari differenti, oltre all’editoria, quali la moda e il design, collocazioni varie: l’undergound e il mainstream si esprimono in una mostra a cura di Rossana Calbi che partita dalla galleria romana Sacripante sta girando tutt’Italia. Graphiste è stata protagonista dei festival dedicati all’illustrazione e all’arte: Ratatà a Macerata, Cotonfioc a Genova e Beu-Beu Art Festival Badia a Ruoti (AR), e presente nelle gallerie d’arte, Amaneï a Salina (ME), Artime Gallery di Latina e Bonobolabo di Ravenna.


Due nuove illustratrici Marta Bianchi e Marialaura Fedi per l’ottava tappa presso lo spazio Gocce d’Autore di Potenza, la prima reduce dalle più forti esperienze editoriali dell’editoria indipendente romana e la seconda forte delle sue illustrazioni per brand legati alla moda italiani ed esteri.


Venerdì 18 maggio, dalle ore 18.30, lo spazio Gocce d’Autore, curato da Eva Bonitatibus, Antonio De Giorgi e Pasquale Palese, invita il suo pubblico alla presentazione di quattro opere inedite dell’artista Marialaura Fedi, per la prima volta in mostra nel capoluogo lucano: quattro lavori dell’artista romana che ha pubblicato per l’edizione francese di «Elle».
Dal 18 maggio 2018, Gocce d’Autore ospita l’ottava tappa di Graphiste, la collettiva presenta diciotto opere di undici illustratrici incorniciate grazie alla collaborazione dello studio d’arte Candeloro.

Graphiste da Gocce d’Autore presenta le opere di Marta Bianchi, Giulia Caliò, Amalia Caratozzolo, Marialaura Fedi, Marina Girardi, Letizia Iannaccone, Grazia La Padula, Daria Palotti, Daria Petrilli, Elisa Talentino, Daniela Tieni.

Costo:   Ingresso GRATUITO
Indirizzo: vico f.lli Marone 12, lato piazza Giacomo Matteotti - Potenza
Informazioni: Gocce d'autore Tel. +39 347 1736102 - Strange Opera Tel. +39 334 3450090 - rossanacalbi@gmail.com
Sito di rifetimento:  www.goccedautore.it
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SALA BLU presenta
"A STANZE"
mostra personale di LINDA DE ZEN
Con la partecipazione di Marco AboutEmiliano AlfonsiAmalia CaratozzoloMario CastellaniManuel CossuGerlanda Di FranciaPietro MariStefano Mendeni e Giovanni Palmieri
a cura di ROSSANA CALBI

GALLERIA LA CLESSIDRA BLU - Roma
dall'11 maggio al 1 giugno 2018, dal mart alla domenica 16.00-20.00


Inaugurazione venerdì 11 maggio 2018 dalle ore 19.00

Lo spazio SALA BLU torna a ospitare un progetto espositivo di Linda De Zen.

A un anno dalla sua prima mostra nella Capitale, l’artista vicentina presenta il suo ultimo lavoro di ricerca. A stanze è un percorso, un corridoio che porta lungo più visioni; ognuna di queste è bloccata e cristallizzata su una parete. Ogni muro abbacina il pensiero e costringe a considerazioni sul nostro spendere la vita, l’oggetto artistico come l’oggetto funzionale perdono e acquistano nuovi significati.


Sedici opere su supporti differenti: carta, tela, monitor. Sedici lavori che esprimono una visione, quella di Linda De Zen, rinchiusa nella sua testa, estrapolata dai pensieri comuni e reinterpretata con uno sguardo fisso e deciso sulla rappresentazione. Così l’artista procede nel suo lavoro: ad occhi chiusi, titolo della sua prima mostra personale, spiega un procedere lineare solo al suo pensiero, una gestualità che schiude le porte della sua mente nel solo contatto con l’oggetto da ritrarre.
A stanze, a cura di Rossana Calbi, è un momento ben definito che Linda De Zen ha approfondito nel suo anno romano. Si parte da un’ispirazione: l’album The Dark Side of the Moon, una passeggiata tra la musica dei Pink Floyd grazie alla mostra a loro dedicata al MACRO, Their Mortal Remains. Una suggestione che si apre nell’incontro con altri artisti, nove opere introducono nel percorso delle stanze reinterpretando l’oggetto di maggior uso nel nostro quotidiano, il telefono cellulare, che diventa la base per una nuova comunicazione, esclusiva, lineare e unilaterale: quella artistica.


Nove artisti, con stili e percorsi differenti, si inseriscono in quest’ascolto guidato attraverso le stanze di Linda De Zen e che ne apre altre, quelle più oscure e recondite.

Costo:  Ingresso GRATUITO
Informazioni: Tel. +39 06 68801454, +39 340 6710575 | artenellaclessidra@gmail.com
Indirizzo: Via del Teatro Pace, 3 - Roma
Sito di riferimento:  www.facebook.com/laclessidrasalablugallery
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ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta

Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
in circa 180 opere lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  29 marzo al 28 ottobre  2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30


Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e  linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.

In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.

In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Immagine a corredo: Tullio Crali - Vita Orizzonatale, 1938 - Olio su Compensato


Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"TURNER. Opere della Tate"
A cura di David Blayney Brown

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma


 dal 22 marzo al 26 agosto 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

In collaborazione con la Tate di Londra



TURNER.Opere della Tate, una grande esposizione monografica dedicata a uno dei massimi esponenti della pittura inglese: Joseph Mallord William Turner. La mostra, curata da David Blayney Brown, Manton Curator of British Art 1790–1850, segna l’inizio di un’importante collaborazione tra la Tate di Londra e Chiostro del Bramante e sarà un’occasione unica per ammirare alcuni tra i lavori più importanti dell’intero percorso artistico del celebre pittore inglese, assente da oltre 50 anni dalle programmazioni dei musei romani e da 12 anni dai musei italiani. Una collezione unica composta da 92 opere, tra acquerelli, disegni, album, oltre a una selezione di olii, per la prima volta esposte insieme in Italia. Le opere sono state selezionate dal vastissimo lascito che comprende circa 30.000 lavori cartacei, 300 olii e 280 album da disegno, conosciuto come “Turner Bequest”, donato alla Gran Bretagna cinque anni dopo la morte dell’artista nel 1851 e conservato per la maggior parte presso la Tate. Il lascito comprende l’intero corpus di opere custodite presso lo studio personale dell’artista e realizzate nel corso degli anni per il “proprio diletto” secondo la bella espressione del critico John Ruskin.
Un piacere estetico e visivo in cui i ricordi di viaggi, le emozioni e i frammenti di paesaggi visti durante i suoi lunghi soggiorni all’estero, sono il mezzo per raccontare l’evoluzione del linguaggio stilistico di Turner e la sua incessante ricerca poetica, volta a sperimentare le potenzialità espressive della luce e del colore. La mostra ci permette quindi di esaminare l’intera produzione artistica di Turner e rivela come, da disegnatore di soggetti topografici e architettonici, abbia sviluppato man mano uno stile estremamente personale, includendo nelle sue opere una straordinaria gamma di nuovi elementi iconografici e stilistici basandosi su una raffinata predilezione per la luce, il colore e gli effetti atmosferici. La mostra al Chiostro del Bramante - suddivisa in sei sezioni tematiche - pone l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la definizione dello stile di Turner, dimostrando come le sue ricerche espressive abbiano di fatto precorso l’arte degli impressionisti. Il carattere intimo e personale delle opere esposte in mostra sarà anche l’occasione per indagare l’uomo oltre che l’artista e per comprendere i radicali sviluppi dello stile di Turner che, di fatto, anticiparono le tendenze stilistiche della fine del XIX secolo. Dalla sua predilezione per le città marinare al suo interesse per la riproduzione di paesaggi atmosferici inglesi o alpini, fino allo studio dettagliato degli interni domestici o dei rilievi architettonici. Memore dei suoi numerosi viaggi, molti dei quali in Italia, e animato da un forte spirito innovativo, l’artista si dedicò incessantemente a sperimentare, soprattutto negli acquerelli, una libertà compositiva e stilistica e un uso dei colori innovativo e sorprendente, che portarono i suoi contemporanei a pensare che Turner “fosse solito di dipingere con gli occhi, con il naso oltre che con le mani”.

Completa il progetto un’installazione immersiva ideata da Fabien Iliou, videoartista francese, che ispirandosi al lavoro di Turner ha creato un video mapping a 360° attraverso cui il visitatore viene trasportato all’interno del mondo dell’artista e nelle atmosfere dell’Inghilterra di quegli anni. L’innovazione tecnologica per raccontare l’opera di Turner, che ha sempre sperimentato con luce e colore, tanto da anticipare ed essere punto di riferimento per la storia dell’arte contemporanea; un video in movimento, con una musica originale creata dal sound designer e produttore musicale Paky Di Maio. La mostra del Chiostro del Bramante è un viaggio di approfondimento storico-artistico sull’influenza di Turner e, grazie a questo progetto, diviene un’esperienza dei sensi.

Un percorso dedicato specificatamente al pubblico, che, come in occasione delle mostre precedenti, sottolinea la vocazione sperimentale e l’attenzione del Chiostro del Bramante per il coinvolgimento del visitatore.

Catalogo: Skira Editore

Costo: Biglietto intero  13 € (audio guida inclusa) - biglietto ridotto  11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
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"LIU BOLIN. THE INVISIBLE MAN"
  
COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 2 marzo al  1 luglio 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30



La prima grande mostra in Italia dedicata a Liu Bolin, l’artista cinese definito “l’uomo invisibile” per le sue straordinarie perfomances nell’arte del camouflage.




Amatissimo dal pubblico internazionale sarà celebrato al Vittoriano con una grande mostra antologica attraverso l’esposizione di oltre 70 opere.


È il 2005: l'amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village, dove risiedono molti artisti critici con il governo. Liu Bolin, classe 1973 e ai suoi esordi come artista, si mimetizza con le macerie del suo studio, si fa fotografare e divulga la foto dando il via a una protesta silenziosa e "trasparente", riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo.


Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici, in una sintesi di molteplici linguaggi quali la pittura, l'installazione e la fotografia.


Le sue performance vogliono essere un messaggio forte e chiaro di ciò che accade nel presente, tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.



Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d'arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un'icona per i grandi brand: uno per tutti Moncler, che utilizza per diverse stagioni un camouflage di Liu Bolin per pubblicizzare il proprio marchio, ma anche Tod's, Ferrari e molti altri.

La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin, dalla prima perfomance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo, appositamente realizzati per la mostra romana e qui esposti in anteprima mondiale.

Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart, ed è curata daRaffaele Gavarro.
Sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.



Immagine: Colosseo n°2, Roma, 2017- Courtesy Boxart, Verona

Costo: Vedi sito
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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"MAGNUM MANIFESTO"
Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia
a cura di Clément Chéroux 
I 70 anni della Magnum Photos

MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

Le celebri immagini e gli storici reportagedella più grande agenzia fotogiornalistica internazionale



Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto.

L’esposizione, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è diventata un riferimento nel tempo  sempre più importante per la documentazione e per il fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.

La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul "Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo da Martin Parr;  dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,  fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo Pellegrin.

Il curatoreClément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis –  ha selezionato una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle  minoranze e agli esclusi; la terza, infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali  i fotografi Magnum hanno colto i mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso del tempo,  mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state concepite.

La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.

Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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"TRAIANO Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da Claudio Parisi Presicce
 a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro

L’optimus princeps che portò l’impero romano alla sua massima estensione celebrato a 1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano

MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 29 novembre 2017 al 16 settembre 2018. Orario: tutti  i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Cosa significa costruire un Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare, conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione, influenzata anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato, ma discreto.
Non è la trama di una fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione.

I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del Celio, Teatro di Marcello), da molti musei e spazi archeologici italiani (Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano e presso Palazzo MassimoMuseo Ostiense a Ostia Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei VaticaniPergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania, Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di Baviera).



Ancora, è ospitata presso la via Biberatica anche Columna mutãtio – LA SPIRALE”, un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta la “mutazione” di significato della Colonna di Traiano nel volgersi della storia.
Il messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di adozione, intende trasmettere, è la “mutazione” di significato che avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate dall’Imperatore contro Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è anche testimonianza visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio di come la ricerca contemporanea interagisce con l’archeologia e con la memoria, l’installazione che l’artista propone al pubblico intende rinforzare il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo. L’opera, infatti, ha un’impostazione orizzontale come allusione al reperto archeologico quale oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre in orizzontale.
Dopo la mostra a Roma, l’installazione “Columna mutãtio – LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di Bucarest, in occasione alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della Romania, nell’autunno del 2018.



TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”, significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra gli imperatori. Colui che seppe riportare gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo Traiano ci ha ordinato di essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna dinastia imperiale, ma di ottima famiglia – Ulpia – Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che non ha mai visitato.

Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling, protagonisti anch’essi dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’ imperatore, o meglio il suo fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla vita dell’optimus princeps. Profumi, petali e il rumore della folla daranno al visitatore le stesse sensazioni che il popolo di Roma provava durante un trionfo; stele di soldati si animeranno per mostrare gli affanni del vivere e del morire dei legionari impegnati nelle guerre di conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione dei nemici di Roma, i barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti dell’impero - e le voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale e imprenditrici. E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi rivivranno i monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e interattive che sono state realizzate grazie alle collaborazioni che la Sovrintendenza Capitolina ha attivato, a scopi di ricerca, studio e divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies, Dig@Lab, con il coordinamento scientifico di M. Forte, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio de Humanidades Digitales con il coordinamento di J. M. Luzon,  la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie Energetiche dell’ENEA nell’ambito del progetto CO.B.R.A. (COnservazione dei Beni culturali, con l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti), responsabile A. Quintiliani.

Catalogo: De Luca Editori d’Arte

Costo: Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 15 € intero; 13 €  ridotto - per i residenti a Roma: 13 € intero;  11 € ridotto - Biglietto ridottissimo 2 €


Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma


Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it 
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
sino al 3 giugno 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30



A GRANDE RICHIESTA, DOPO AVER SUPERATO I 200.000 VISITATORI, LA MOSTRA DEDICATA A CLAUDE MONET PROROGA FINO AL 3 GIUGNO 2018 LA MOSTRA





In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.



L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905).

Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.


L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto  brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.

Nell'immagine: Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti- Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …