Apre
le porte un nuovo spazio dedicato al teatro, alla cultura, all'arte e ognuno di
noi già si sente più ricco.
Benvenuto
in capitale TEATROSOPHIA e grazie
direttore Guido Lomoro per aver dato alla luce una realtà che già dalla
prima presentazione si manifesta al suo pubblico ricca di bellezza e carisma.
In
via della Vetrina 7, una traversa di via
dei Coronari proprio al centro di Roma l'inizio è così: conferenza stampa
gremita di abbracci, saluti e tanti sorrisi.
Guido Lomoro, attorniato dai suoi
collaboratori, che non finisce mai di ringraziare per il loro grande apporto, sottolinea
che all'interno del TEATROSOPHIA ci sarà spazio non solo per il teatro, ma per
tantissime iniziative anche dedicate ai bambini, varie tipologie di laboratori
e molto altro ancora.
Si
capisce subito che parliamo di uno spazio aperto, è chiaro dall'organizzazione del
cartellone che vede intersecarsi spettacoli di vari generi, molto ben
selezionati, con altre particolarità sceniche come il progetto From Medea, mise en espace pronta a
divenire spettacolo strutturato, ma anche 60 minuti e 30 storie un format
dinamico che chiama il pubblico a scegliere i suoi percorsi.
Durante
la stagione risalta Gli occhi delle
donne una piéce al femminile tutta improvvisata, ma anche molto teatro sociale ed attuale tra cui L'Aquila Nuova, e una formula veramente
innovativa per la narrazione della "Divina Commedia".
In
chiusura di stagione sale sul palco lo stesso direttore artistico Guido Lomoro con un'opera teatrale accattivante
già dal titolo: Tango.
In
questo raffinato teatro c'è anche posto per l'arte con due mostre tra cui, e di
questo ne siamo veramente felici, una organizzata da Kirolandia.
Cosa
dire ancora... quando addirittura il rinfresco è tutto servito su piatti di
porcellana dallo stile retrò e bicchieri di vetro dal gusto vintage non si può
che applaudire, sin dal primo momento, a tanta elevatezza.
A
voi scegliere ciò che più vi si addice leggendo il comunicato stampa ufficiale...
Si parte con La Cena, il testo di Giuseppe
Manfridi che dal 20 settembre al 7 ottobre vede in scena, diretti da
Walter Manfrè, Andrea Tidona, Chiara
Condrò, Stefano Skalkotos, Cristiano Marzio Penna. Una
sontuosa tavola apparecchiata per trenta persone (27 spettatori e 3 attori).
L’annullamento della distanza tra pubblico e spettatore in un’opera carica di
tensione drammatica e di ironia.
Dal
12 a 14 ottobre, tratto dal format americano “Too Much Light Makes The Baby Go Blind (30 Plays in 60 Minutes) di
Greg Allen arriva in Italia grazie
alla Compagnia Vox Animi. Gioele
Barone, Valentina Guaetta, Paola Moscelli, Lodovico Zago sono in scena 60 minuti e 30
storie
da raccontare! Un format diretto, sarcastico, amaro, irriverente che racconta
in una successione casuale i meccanismi più profondi
dell'esistenza umana.
Susanna Cantelmo dirige Gli occhi delle
donne dal 19 al 21 ottobre. Sul palco, a dare vita a questo spettacolo che
mescola improvvisazione e musica ci saranno la stessa regista e Cristiana De Maio Deborah Fedrigucci, Cristina Longo, Federica Mercuri,
Cinzia Zadro.
La paura di vivere per come si è. La società
che impone i canoni non accetta gli errori e così le donne si trovano in gabbie
di carne senza riuscire a trovarne la chiave d‘uscita.
E'
questo il senso dello spettacolo in scena dal 26 al 28 ottobre con La
Gabbia di Carne da un'idea di Valentina
Ghetti, anche attrice dello spettacolo e Luca Gaeta che ne firma il testo e ne cura la regia.
L'arte
invade Teatrosophia. Dall'8 all'11 novembre Antonello
Risati espone le sue opere in una mostra di pittura dal titolo Women Elegante
energia e una mostra di scenografia dal titolo Periaktos, la bellezza
dell'effimero.
Dopo
aver vinto il premio come Miglior Attore al Roma Fringe Festival del 2014, Silvio Barbiero torna nella Capitale con
Groppi d'Amore nella Scuraglia. Il testo di Tiziano Scarpa che ha emozionato centinaia di spettatori in diversi
anni di replica sarà a Teatrosophia dal 15 al 18 novembre. Una storia
d'amore, di redenzione e rinascita attraverso una lingua inventata che accomuna
tutte le zone d'Italia.
Il 24 e 25 novembre la mise en espace
(lettura scenica) di un testo che il pubblico potrà assaporare nella sua
interezza a marzo 2019. From Medea, il titolo del testo scritto da Grazia Verasani, diretto da Marta Iacopini con Giovanna
D'Avanzo, Alessandra Di Tommaso, Cristina Longo, Giulia Martinelli.
Come si può violare in
maniera così assoluta l’impulso primordiale della maternità? Fermamente
intenzionate ad abbandonare ogni semplicistico giudizio, abbiamo deciso di
affrontare questo testo partendo dalla fragilità delle quattro protagoniste.
Rinchiuse in un centro di detenzione psichiatrico a scopo riabilitativo,
Eloisa, Vincenza, Marga e Rina si trovano forzatamente a confrontarsi e
rispecchiarsi.
Dal
29 novembre al 2 dicembre è la
volta di Marchio di Fabbrica. Scritto
e diretto da Francesca Romana Miceli
Picardi. Valentina Martino
Ghiglia, Francesca Romana Miceli Picardi, Alessandra Muccioli
portano sul palco un testo attuale. “L’Italia
è una Repubblica fondata sul lavoro” Quale? Quello che ringrazi se riesci a
trovare. Quello che dopo anni di studi, laurea, master, specializzazione, due
lingue e un corso di cucina che non si sa mai, ti porta dritto ad una catena di
montaggio: sottopagata e con orari da cardiopalma.
Dal 6 al 9 dicembre occhi puntati su AMBIVALENZE la mostra di pittura di Giovanni Palmieri e Roberto Saterno che
uniscono le
loro percezioni artistiche elaborando la mostra
con l'intento di esibire e far dialogare, in un unico percorso,
differenti modi del sentire. A cura di Andrea
Alessio Cavarretta e organizzata da Kirolandia.
Il testo di Steven
Berkoff è in scena dal 14 al 16 dicembre. Il Natale di Harry con Alessandro Giova, diretto da Marta Iacopini. Harry è un uomo di quasi quarant'anni che si prepara a vivere il Natale.
Aspettando qualcuno, un affetto, un vecchio amore, un amico. Qualcuno. Ma Harry
è un uomo solo, nessuno arriva e il Natale è la lama del coltello che viene
rivoltato nella piaga della sua esistenza. Bruciante, toccante e spietato, il
Natale di Harry è una gabbia emotiva dalla quale si vorrebbe scappare lontano,
ma non c'è nessun posto dove andare.
Poco prima di
Natale, dal 21 al 23 dicembre, Ilaria
Manocchio porta in scena una sua regia: Il diario di Eva.
Lo spettacolo di Damiana Guerra, liberamente
tratto dall'omonima opera di Marc Twain, è ambientato nell'Eden. Lo spettacolo
racconta con ironia l’incontro scontro con Adamo. Ripete il cammino faticoso
che l’uomo e la donna, da secoli, hanno percorso e continuano a percorrere
insieme.
Il 19 e 20
gennaio torna
l'improvvisazione teatrale con un'idea di Fulvio
Maura. Sul palco Cervella con
Silvia
Cox, Cecilia Fioriti, Marco Masi, Fulvio Maura, Francesco Parisi, Vittorio
Rainone, Cinzia Zadro. Sei personaggi in cerca di un motivo
per andare in analisi
Sei
attori interpreteranno altrettanti personaggi che cercheranno di affrontare
grazie all’aiuto di un terapeuta le loro fobie, le loro paure con una
particolarità: sarà il pubblico a decidere chi sono i protagonisti e il motivo
che li ha spinti ad andare in analisi.
Il
rapporto di coppia raccontato da Paolo
Scannavino e Laura Donzella dal 25 al 27 gennaio con Un Matrimonio.
Liberamente tratta dal testo di Ingmar Bergman, Scene da un matrimonio, lo
spettacolo racconta cosa accade ad
una coppia quando il sottile equilibrio sospeso tra la vita che hanno e quella
che avrebbe potuto essere, si spezza.
Dal 1 al 3
febbraio, Disturbo? Scritto,
diretto e interpretato da Giorgia
Palmucci e Michele Valerio Legrottaglie. La storia di una giovane
donna che a causa delle sue ossessioni si è costruita una prigione che
racchiude la sua abitudinaria vita; la sua “normalità” è fatta di
solitudine
e metodicità. Un giorno un ragazzo arriva a disturbare questo strano
equilibrio, facendole crollare tutte le finte sicurezze che si era creata,
mettendole davanti una nuova realtà. Sarà l’occasione per rendersi conto che
infondo ognuno di noi convive con le sue piccole ossessioni, negandone
l’effetto, ma che il contatto con l’altro può essere l’unica via di salvezza.
Dal 22 al 24 febbraio torna Luca Gaeta con Confessioni di
un burattino senza fili che vede in scena Salvatore Rancatore. Il burattino di legno, nato dalla mente dello scrittore Carlo Collodi si
stacca dal suo racconto e diventa il protagonista in carne e ossa dello
spettacolo e in una sorta di irriverente stand-up comedy, fa discorsi da
grande, dice qualche bugia, molte graffianti verità e interagisce con gli
spettatori.
Le donne sono nuovamente protagoniste a Teatrosophia con lo spettacolo,
composto da 5 corti, dal 1 al 3 marzo
scritto e diretto da Fabrizio Ansaldo. Sole Donne è il titolo del lavoro
in cui le donne rappresentate, sono sole
o lo sono diventate. Vivono quei sentimenti che la maggior parte di noi non ha
modo di esprimere e condividere. Ma che sappiamo riconoscere. Queste donne,
spinte da pulsioni recondite e ancestrali, si sono allontanate, spinte oltre.
Un racconto
inedito su Pasolini è in scena dall'8 al 10 marzo. Pasolini a Villa Ada,
tratto dal libro di Giorgio Manacorda.
Un
incontro nuovo con Pier Paolo Pasolini, lontano dalle polemiche politiche, da
ricostruzioni o riduzioni del
protagonista a mero e semplice fatto di cronaca. È di fatto un incidente del caso, che permette di
condividere valori e vicende intime che la volontà dell'autore aveva celato o
velatamente raccontato in privato.
Il
protagonista viene chiamato al telefono da un altro scrittore, Renzo Paris:
inizia così un dialogo esasperante, ma anche comico, in cui Paris tenta di
estorcere al vecchio amico ricordi e confessioni relative al suo rapporto con
il grande poeta friulano.
Dal
15 al 17 marzo la
Compagnia Partenze Intelligenti porta in scena Il Ladro di Anime
ispirato a "Storia di un impiegato" di Fabrizio De Andrè. Una commedia politica, sociale, esistenziale.
Risuonano con potenza, in un’esibizione live, la Canzone del maggio, Il
bombarolo, Sogno numero due di Fabrizio
De André. La burocrazia italiana è raffigurata come una sorta di Leviatano, che
incarna lo strapotere dello Stato. Ne deriva una società corrotta, ampollosa,
aborto di ciò che resta della politica del ’68.
Dal
22 al 24 marzo, Altrokesuperman di Luca Gaeta e Salvatore Rancatore diretto da Luca Gaeta con Salvatore Rancatore. Licenziato dalla “Lega dei supereroi” Supertumbp, supereroe sul lastrico, è
costretto, per sbarcare il lunario, a inventarsi animatore di sagre, feste,
battesimi, comunioni, matrimoni, compleanni, convinto che da sempre mantenere
orizzonti ampi è la prima forma di resistenza. In qualità di essere "extraordinario",
il supereroe grida la sconfitta della società al cospetto di qualsiasi forma di
diversità, spesso intesa come ostacolo all'essere accettati in una
collettività.
A distanza di nove anni il tragico evento che sconvolse l'Italia e
soprattutto L'Aquila viene raccontato dal giovane Massimo Sconci, cittadino aquilano, attore, autore e regista di un
intenso monologo in scena dal 5 al 7 aprile. L'Aquila Nuova, sul palco una sedia e senza
microfono, due paia di occhiali, un orsacchiotto di peluche e una valigia, per
un allestimento scarno ed essenziale. Cornice di un racconto evocativo fatto di
tante piccole storie, del passato, del presente e del Futuro della città.
Spazio alla musica dal 12
al 14 aprile con Un concerto in punta di piedi racconto tra musica e parole. Tratto
da "Io, in punta di piedi" di Susanna
Cantelmo, in scena con Alessandra Ragusa (voce), Angelo
Magnifico alla chitarra e Andrea
Salvi al flauto.
Luca Gaeta
e Salvatore Rancatore tornano sul palco di
Teatrosophia dal 3 al 5 maggio con
R.I.P.-RITORNO
IN PLATEA. Il desiderio negato
da bambino, una bici da cross con le marce davanti alla sella, diventa, in una
fase di stallo della vita, fonte di energia ed ottimismo. Un monologo sulla
vita dell’artista e dell’attore, con la sua crisi di mezza età, divenuto per
scelta della società un nullafacente, incapace, trasgressore di se stesso, in
continua lotta con il successo.
Dopo
il successo dello scorso anno, torna in un nuovo teatro, Se solo fosse sale.
Sul palco, dal 9 al 12 maggio,
ad interpretare il testo di Barbara
Posta, Licia Amendola, Antonio
Fazzini, Maurizia Grossi, Eliana Lupo, Barbara Porta, Gisella Rocca, Gregorio
Valenti
e la Voce solista di Gisella
Rocca- Il testo affronta alcune
dinamiche di coppia fatte di infinite sfumature che vanno dal complicato
linguaggio che genera incomprensioni fino all’estremo gesto del femminicidio,
passando attraverso manipolazioni, violenze psicologiche e fisiche. L’intento è
quello di analizzare la cultura del possesso e della sopraffazione, che si
manifesta proprio tra le mura domestiche, il luogo dell’intimità e della
protezione per eccellenza.
Aldo Moro viene ricordato dal
17 al 18 maggio con 55 lettere,
l'uomo Aldo Moro, tra fede e amore. Scritto, diretto e interpretato da Alessio Binetti e l'aiuto regia Nicolò Matricardi
Aldo
Moro nella sua umanità e nel suo rapporto con la fede e l'amore. Un ritratto
inedito, commosso, attento più ai
sentimenti che alla politica.
Grande attesa per lo spettacolo
che, a fine stagione, vede in scena lo stesso direttore artistico Guido Lomoro insieme a Giulia
Martinelli. Dal 24 al 26 maggio Tango
liberamente tratto dall'omonima opera di Francesca Zanni. Una madre e un figlio. Uno spazio temporale li divide. Una tragedia
li unisce. Tango è stato scritto per render nota a chi non la conoscesse la
vicenda dei desaparecidos argentini e in particolar modo di quelle donne
imprigionate, stuprate, messe in cinta e uccise
dalla milizia governativa, i cui figli sono stati poi adottatati dagli
stessi carnefici.
Durante tutto l'anno, inoltre,
Teatrosophia ha il piacere di ospitare La Divina Commedia. A portare in scena
l'opera più famosa al mondo è Marta Scelli. Il
7 febbraio con Dalla vita all'amore all'accidia, il 14 marzo con Malebolge e il
4 aprile con Violenza e tradimento, l'attrice che conosce a memoria
l'intera opera di Dante, ne sperimenta la forza coinvolgente: ciascuno di noi,
nella sua identità di essere umano, nella faticosa ed entusiasmante impresa di
costruire la propria identità, è chiamato alla sfida della ‘selva oscura’
affrontata. Viaggio nella
Divina Commedia , attraverso incontri dedicati a singoli temi
o sezioni del percorso dantesco, è un modo per restituire e condividere questa
esperienza: Un viaggio compiuto insieme agli spettatori.
Uno spettacolo che assume, sera per sera,
fisionomie nuove e imprevedibili.
Un’avventura che si apre a interrogativi
inaspettati, nell’intento di restituire un’opera alla sua energica, talvolta scandalosa, mai
scontata, vitalità.
Non mancano a Teatrosophia gli spettacoli per i più
piccoli. Clown, Giocolieri, Maghi,
Cantastorie, Burattinai, Bolle di Sapone, Ventriloqui daranno vita a
Circolando: un esperimento nutrito dalle sole forze degli organizzatori, dalla
condivisione e supporto dei teatri che hanno deciso di crederci ed imbarcarsi
in questa avventura, dalla disponibilità degli artisti che vi stanno
partecipando e vorranno farlo in futuro, dal passaparola di chi è venuto ed è
uscito ringraziandoci perchè si è proprio divertito.
E poi ancora corsi di recitazione
per bambini, ragazzi e adulti, corsi di dizione e di teatro comico adatto a
tutti.
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