Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e #kirosocialnews e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...
TEATRO
DEBUTTANO...
GIUSEPPE
PAMBIERI COCHI PONZONI
PAOLA QUATTRINI e con ERICA BLANC
PAOLA QUATTRINI e con ERICA BLANC
"QUARTET"
di Ronald
Harwood
scene Fabiana
Di Marco
costumi Teresa Acone
costumi Teresa Acone
disegno luci
Mirko Oteri
regia PATRICK ROSSI GASTALDI
personaggi e interpreti in
ordine di apparizione
Rudy Giuseppe Pambieri
Titta Cochi Ponzoni
Cecy Paola Quattrini
Giulia Erica Blanc
Marioletta Bideri & Rosario
Coppolino
per Bis Tremila e Compagnia Molière
in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
per Bis Tremila e Compagnia Molière
in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 9 al 21
ottobre 2018, da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì
11 e giovedì 28 ottobre ore 17.00 - mercoledì 17 ottobre ore 19.00 -
sabato 20 ottobre ore 17.00 e ore 21.00
Lo spettacolo ha debuttato a luglio 2018
al Festival Teatrale di Borgio Verezzi
Una commedia ambientata in Italia, culla del bel
canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici,
irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo.
Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene
offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto
quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”?
Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il
classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle
scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come
un tempo.
Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far
ridere, riflettere e commuovere.
Note di regia
Tre
anziani, ex famosi cantanti d’opera, che spesso hanno lavorato insieme, sono
seduti nel giardino d’inverno di una casa di riposo. Rudy intento a leggere
note su Wagner, Cecy ad ascoltare musica con il suo portatile e Titta ad
argomentare sulla procacità e sul passato al quanto “sbarazzino” della sua collega.
Stanno
per essere raggiunti da un nuovo arrivo: Giulia. Una grande star del passato
lirico con la quale Rudy, una volta, è stato infelicemente sposato. C’è qualche
possibilità per la quale potranno mai cantare di nuovo insieme? Tre dei
quattro, sono pronti a ricreare il quartetto nel terzo atto del Rigoletto, ma
uno non lo è!
La commedia di Harwood racconta la storia di
alcuni ospiti di una casa per ex artisti di opera, di cui protagonisti sono i
cantanti di un mitico quartetto che si ricompone, in modo insolito, in onore di
Giuseppe Verdi. In questa intelligente
cronistoria di un crepuscolo “attivo”
riaffiorano passioni venate di nostalgia ironica. In questa occasione un cast
di eccezione in scena: il loro talento e mestiere e la capacità di sostenere un
dialogo ricco di scoppiettanti e spesso irresistibili scambi crudeli di battute
porteranno ad affezionarci velocemente ai personaggi di questa deliziosa “comedy” che mette quasi voglia di
invecchiare.
Quartet
ha il pregio di saper parlare del passare del tempo, della terza età, degli
acciacchi del corpo e della mente, che caratterizzano l’ultima fase della vita
con delicata ironia. Un commosso e divertente omaggio alla passione di chi ha
dedicato la vita alla musica, alla bellezza e al teatro che rivela quante
gioiose sorprese può riservare il “limbo”
della nostra vita. - Patrick Rossi Gastaldi
Costo:
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini, 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
_________________________________________________________________________
Avviso ai Soci
Associazione Culturale Teatro Trastevere in collaborazione con
C.T. Genesi Poetiche
C.T. Genesi Poetiche
presenta
"ANTICOTESTAMENTO"
Ideazione, Testo, Drammaturgia e Regia:
Gianluca Paolisso
Con Daria Contento, Ivano Conte, Elèna
Elizabeth Scaccia, Chiara Della Rossa
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 10 al 14 ottobre 2018, dal mercoledì al sabato
ore 21.00_dom. 17.30
“L’amore da’ senso al vuoto,
solleva i templi oltre,
oltre la terra, oltre,
oltre gli imperi, oltre!
E nulla resterà, se non misericordia.”
cit.
Anticotestamento
è un progetto di drammatizzazione che nasce da una forte necessità: raccontare
la guerra in atto, le sue conseguenze, ma soprattutto rendere carne viva la
bellezza immortale che risiede nelle pagine della Bibbia.
Anticotestamento
è un tentativo di ri-scoperta delle nostre radici, ben consapevoli che solo
queste potranno condurci alla contemporaneità, ad un senso più profondo
dell'umano. Anticotestamento è uno spettacolo diviso in tre capitoli, ispirati
rispettivamente al Libro di Giuditta, al Cantico dei Cantici e ad alcuni Libri
Profetici (Naum, Abacuc, Osea, Zaccaria).
Uniti in un contesto armonico vanno a raccontare un mondo che,
conflitto dopo conflitto, si avvia sempre più verso l'anno zero, verso un punto
di rottura certamente non indolore ma foriero di una possibile rinascita.
La C.T. Genesi Poetiche
è stata selezionata tra le dieci migliori realtà teatrali della Regione Lazio,
nell'ambito del Contest Lazio Creativo 2017/18.
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione:
INGRESSO RIDOTTO per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004
- info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via
Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
__________________________________________________________________________
Spettacolo d’Apertura
"ROMA CAPUT
MUNDI"
con Valerio
Di Benedetto, Riccardo Pieretti,
Fabio Vasco
scritto e diretto da Giovanni Franci
elaborazioni digitali Nuvole Rapide Produzioni, assistente Fabio Del Frate,
supervisione tecnica Umberto Fiore
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 12 al 21 ottobre 2018 al 7 gennaio 2018 , orario: serali ore 21.00, pomeridiane ore 18.00
UN VIAGGIO AL TERMINE DI UNA NOTTE COME
TANTE NEL CUORE DELLA CAPITALE
Cronaca,
violenza, estrema destra giovanile: comincia nel segno dell’attualità e di Roma
il nuovo programma dell’Off/Off Theatre, il teatro di via Giulia, diretto
artisticamente da Silvano Spada, che inaugurerà la sua seconda stagione con lo
spettacolo Roma Caput Mundi.
Roma
non è una città come le altre. Roma è un simbolo, una metafora, un’iperbole: è
il sismografo etico, morale e politico del nostro Paese, un sismografo che
registra scosse sempre più frequenti, violente ed inquietanti e a pagarne le
conseguenze sono i più giovani.
I
protagonisti di Roma Caput Mundi
infatti, sono tre ragazzi, tre ventenni e il paesaggio che li circonda è una
periferia senza regole, un luogo trascurato e abbandonato, ostaggio della
criminalità organizzata, dove l’unica legge vigente è inevitabilmente quella
del più forte e quelli che non fanno parte della loro realtà, sono i nemici.
A
questi ragazzi è stato inculcato il mito del machismo, ogni orientamento
sessuale non conforme è da condannare, ed ecco germinare e crescere il seme
dell’omofobia e l’odio per le diversità e gli immigrati.
E a
questi ragazzi è stato fatto credere che il consumo, nonché lo spaccio di
cocaina, rientri nei canoni di uno stile di vita vincente mitizzato invece che
da condannare.
Chi
sono i responsabili di tutto questo?
NOTE DI REGIA
Lo
spettacolo Roma Caput Mundi riparte
lì da dove è terminato L'Effetto che Fa,
con lo stesso cast, gli stessi collaboratori, nello stesso teatro, come a
riprendere le fila di un discorso precedentemente iniziato, che non abbiamo
alcuna intenzione di interrompere, né di chiudere. Mi è capitato spesso di
stare a contatto con ragazzi molto simili ai tre protagonisti di Roma Caput Mundi, soprattutto durante la
stesura del testo, e non ho potuto fare a meno di notare l’estrema fragilità
che questi ragazzi nascondano dietro le loro maschere brutali, spesso
grottesche. Quasi tutti si dichiarano xenofobi, si dicono omofobi, sono pieni
di fobie, insomma, pieni di paure: non sono affatto forti. La paura è un termine freudiano. In questo senso, per lo
spettatore, potrà essere interessante leggere lo spettacolo in chiave
psicanalitica; il rapporto con i padri, con la sessualità, l’iniziazione
all’età adulta, sono fatti determinanti e scatenanti in Roma Caput Mundi. Le conclusioni a cui sono giunto, a cui mi hanno
portato i tre ragazzi protagonisti dello spettacolo, il finale per intenderci,
ha sorpreso e inquietato anche me. ROMA CAPUT MUNDI E’ UNO SPETTACOLO-MANIFESTO CONTRO IL DEGRADO, CONTRO OGNI FORMA DI
FASCISMO, CONTRO LA VIOLENZA, CONTRO LA XENOFOBIA, CONTRO L’OMOFOBIA.
Costo: Biglietto intero 25 €
- ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under
26
Indirizzo: Via
Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
__________________________________________________________________________
"★★★ LA BELVA GIUDEA ★★★"
UNO SPETTACOLO AL MEGLIO DEI CINQUE
ROUND
di Gianpiero
Pumo
con Gianpiero
Pumo e Gabriele Colferai
regia di Gabriele
Colferai
disegno luci e
fonica Marco D'Amelio
Foto Tania Boazzelli
Voce Registrata William Angiuli
TEATRO COMETA OFF- Roma
dal 11 al 14 ottobre 2018 ,
orario vedi sito
Premiato per la
"migliore regia" allo Short Lab 2018
Dopo
aver vinto il premio Miglior Regia allo Short Lab 2018, La Belva Giudea il testo scritto e interpretato da Gianpiero Pumo e diretto da Gabriele Colferai debutta nella
versione integrale.
Cinque
capitoli, cinque round che, attraverso la boxe, raccontano la storia vera della
Belva Giudea. È questo il nome che fu dato ad Herzko Haft durante la sua
carriera da pugile nei campi di concentramento tedeschi. Internato alla sola
età di quattordici anni, Herzko non si è mai arreso al suo destino e ha combattuto
il nazismo guidato dall’amore per Leah. Dotato di una buona stazza muscolare e
una notevole resistenza fisica, venne scelto da un ufficiale delle SS come
“volontario” per incontri di boxe fra prigionieri.
Herzko
vinse 75 incontri. Una volta libero, sbarcò in America sotto il nome di Harry
Haft per ritrovare Leah. Doveva far apparire il suo nome su tutti i giornali
per farle sapere che anche lui era fuggito negli States. E c’era un solo modo
per farlo: sconfiggere il campione del mondo dei pesi massimi, Rocky Marciano.
Uno
spettacolo che osa unire cinema e teatro. Per far sì che una pagina così
difficile della nostra Storia non ci sembri troppo lontana da non potersi
ripetere, ho scelto di assecondare il ritmo della scrittura fondendo
performance teatrale e mezzo cinematografico. Le riprese live permettono di
scoprire dettagli e fragilità del protagonista, un pugile in carne e ossa che
lotta, suda e si racconta. Questo per riunire un pubblico diviso tra cinema,
serie tv e un teatro sempre più dimenticato.
Costo: vedi Sito
Informazioni: 06. 57284637
Indirizzo: via Luca della Robbia,
47 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.cometaoff.it
__________________________________________________________________________
"HA DETTO MAMMA"
Scritto da VALERIA ROMANELLI & ERICA ZAMBELLI
Regia di FABIO ROMANELLI
Con PIERO GRANT • GIADA LORUSSO • VALERIA ROMANELLI • ERICA ZAMBELLI
Aiuto regia Giulia Rosa D’Amico
Costumi Margherita Biondo
Grafica Sabrina Raschioni
CENTRO
CULTURALE ARTEMIA - Roma
12 e 13 ottobre 2018, ore 21.00
Spettacolo di apertura della 6° Stagione
Teatrale del Centro Culturale Artemia
Ispirata a un fatto realmente accaduto, la pièce è una black comedy che parla di una coppia di donne omosessuali che a seguito di un’inseminazione artificiale eseguita nella clinica spagnola “Los Spermas per Todos”, crede di essere vittima di un complotto omofobo: il loro bambino infatti è nero.
Dopo aver vinto diversi premi nella sua versione short, “HA DETTO MAMMA” torna in scena con una nuova drammaturgia sempre firmata da Valeria Romanelli e Erica Zambelli (le due brillanti protagoniste), per la regia di Fabio Romanelli. Una grottesca commedia all’italiana che fa ridere e riflettere su un tema attuale e controverso.
Vincitori del PREMIO DEL PUBBLICO & MIGLIOR ATTRICE (Giada Lorusso) alla IV edizione del Festivale di Corti Teatrali – InCortoTeatrale del Centro Culturale Artemia e della V Edizione di Drammaturgica – Percorsi dal Testo alla Scena.
Costo: Biglietto Intero:
10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 2 €.
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO su prenotazione per tutti i
Kiri iscitti alla pagina facebook
di Kirolandia - Media partner del Teatro
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di
riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
__________________________________________________________________________
PROSEGUONO...
Centro Teatrale Artigiano
presenta
Massimo Giuliani Gabriella
Silvestri
Fabio Avaro
"DIVORZIO
ALLA ROMANA"
di Stefano Reali
con Renato Giordano Alessandra Palazzoli
Scenografia LolloZolloArt Costumi Gloriana Manfra
Musiche Stefano Reali
Regia Renato Giordano
Teatro manzoni - Roma
dal 4 al 28 ottobre 2018, orari dal martedì al venerdì ore 21.00, sabato
ore 17.00-21.00. Domenica ore 17.30, lunedì riposo_martedì 23 ottobre ore
19.00, giovedì 25 ottobre ore 17.00-21.00
Si apre
il sipario del teatro Manzoni con la pièce di Stefano Reali Divorzio alla
romana (ha debuttato in anteprima nazionale al festival di Benevento Citta Spettacolo il 29 agosto), diretta da Renato Giordano.
Una
commedia contemporanea surreale, frizzante e dai toni “caldi” che mi ha molto
divertito sin dalla prima lettura. “Divorzio alla Romana” racconta di come i
banali interessi dei singoli possano prevaricare anche sul nobile e “mobile”
sentimento dell’ “AMORE” senza mai essere pensante, banale o retorica sul
contrappunto di una domanda che ciascuno di noi avrà fatto mille volte nella
vita: “Da uno a dieci quanto mi ami?”… dando poi per scontata la sincerità
della risposta Una strana famiglia: Un marito premuroso, una moglie depressa e
una suocera bizzarra si vedono letteralmente piombare in casa un giovane
aitante e sfacciato che sconvolgerà la loro vita. Il come è di facile
immaginazione... La colonna sonora che accompagna e commenta ogni snodo
della commedia è un tango... E proprio come il tango, peccaminoso e
sensuale, il nostro “Divorzio alla Romana” non mancherà di coinvolgerci e
sconvolgerci a ogni passo con colpi di scena inaspettati ed improbabili e
divertentissime gag, cosicché tutto ciò che sembrava “normale” mostrerà
l’altra faccia della medaglia , che non sarà per tutti quelli sbagliata...
e vissero tutti felici e contenti.
Renato
Giordano
Oggi
che la qualità della vita ci permette di rimanere “giovani” indefinitamente, si
fa strada un problema inaspettato fino a pochissimi anni fa: è giusto che “ad
una certa età” si sia disposti a rinunciare all’Amore?
A
quanti anni una donna è pronta oggi a considerare normale rinunciare alla
possibilità di essere amata come quando era giovane?
La
risposta è: mai!
E se
un legame, per quanto importante, ci impedisce di vivere l’amore, oggi,
diversamente dal passato, si è sempre più pronti a troncarlo senza
esitazione...
Divorzio
alla Romana nasce dall’idea di rappresentare questo argomento, e le sue
inaspettate e a volte comicissime conseguenze, in un momento in cui la crisi
economica, la penuria di abitazioni, le pensioni che non ti permettono più di
arrivare alla fine del mese, le tasse che ti divorano, tutto questo rende
estremamente complicata la vita di chi una volta veniva parcheggiato anzitempo
al ruolo di “anziano”.
Oggi
che l’anziano non esiste più, ma esiste il “sempregiovane”, ed è pronto a
godersi la propria pensione, e magari si trasferisce alle isole Canarie, o in
Portogallo, o in qualunque altro posto ci sia ancora la possibilità di vivere
la propria vita fino in fondo, e quindi continuare a rivendicare il diritto
all’ amore, tutto questo può portare a delle situazioni estreme, grottesche, ma
realistiche, che sono destinate prima o poi a esplodere.
Perché
per quanto possiamo sentirci depressi, o male in arnese, o non più attraenti,
c’è sempre una scintilla dentro di noi che reclama il diritto ad essere felici,
c’è sempre una principessina dentro di noi che sogna di essere risvegliata, in
qualunque momento, dal bacio di un Principe Azzurro. Chiunque sia in realtà, ci
andrà bene lo stesso. Perché alla fine l’Amore è l’unica risposta
possibile alla Solitudine, a qualunque età, e…… quali che siano le Verità a cui
siamo disposti a credere.
Stefano
Reali
Costo: Biglietto intero euro 25, ridotto euro 22.
Informazioni: 06/3223634
Indirizzo: via
Monte Zebio, 14/c - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromanzoni.info
__________________________________________________________________________
"IL CIRCO DEGLI
ORRORI - THE CIRCUS OF HORRORS"
Ideato
da DOCTOR JOHN HAZE
Teatro Brancaccio - Roma
dal 5 al 21 ottobre 2018, giovedì e venerdì ore 20.45, sabato e
domenica ore 17.00 e 20.45
Il Circo degli Orrori si ispira in
maniera leggera ed ironica ad atmosfere tipiche delle pellicole horror mettendo
in scena uno spettacolo dinamico e
divertente, con numeri che si susseguono veloci, venati di tenebra ma
con l'immancabile sense of humour.
Il
pubblico, accolto all'ingresso da personaggi "terrificanti", verrà
traghettato da uno strano personaggio - che ricorda Nosferatu - nel mondo
inquietante del circo degli orrori, abitato da morti viventi, acrobati che
sembrano usciti da un rito voodoo, un dislocatore indemoniato in attesa
dell'esorcista, killer clown dall'aspetto non proprio tranquillizzante ma
sempre assai comico, vampiri.
Il Circo degli Orrori è uno spettacolo
che associa le tre arti: il teatro, il circo e il cabaret. Teatro perché si narra una storia, Circo perché viene utilizzata questa
tecnica per realizzare e raccontare le storie mimate ed acrobaticamente
sviluppate e Cabaret per la
sensualità di alcune performance, la sintonia e l'interazione con il pubblico,
con un pizzico di malizia.
Pur
non essendo uno spettacolo pensato per i bambini (l'evento è infatti
sconsigliato ai minori di 12 anni), quelli presenti non sono mai neppure
per un momento spaventati, ma piuttosto affascinati e divertiti.
IL CIRCO DEGLI ORRORI (The Circus Of Horrors) è nato in Inghilterra
nel 1995 grazie a una fortunata idea di "Doctor John Haze", un mangiafuoco che ideò un mix fra numeri
di rischio estremo in salsa Horror e musica rock. Il titolo che ha ispirato lo
show viene da un film inglese degli anni Sessanta dal titolo THE CIRCUS OF
HORRORS e quello che nacque fu un incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky
Horror Show con grande partecipazione degli spettatori che diventarono veri e
propri fan tanto da seguire il complesso negli anni assistendo a tutte le sue
nuove produzioni in Inghilterra. L’enorme successo Inglese del CIRCUS OF
HORRORS diede spunto a varie compagnie Europee di mettere in scena spettacoli a
tematica Horror così dal 2000 sono nati circhi horror in Spagna, Germania,
Austria, Francia e per ultima l'Italia.
Lo
spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni
Costi: Biglietti da
49 a 28,50 euro
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
__________________________________________________________________________
Officine del Teatro italiano
presenta
GIUSEPPE ZENO
e SARA VALERIO
Donato
Altomare, Brian Boccuni, Cipriani Alberta, Giancarlo Commare, Vittoria Galli,
Alessandro Greco, Salvatore Langella,
Elisa
Lombardi, Maria Lomurno, Matteo Milani, Pierfrancesco Scannavino,
Lucina
Scarpolini, Viviana Simone
"NON
SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?"
traduzione Giorgio Mariuzzo
adattamento Giancarlo Fares
tratto
dall’omonimo romanzo di Horace McCoy
coreografie
Manuel Micheli
con la
partecipazione live del Piji
Electroswing Project
PIJI- voce,
chitarra Gian Piero Lo Piccolo – clarinetto
Egidio Marchitellli - elettronica
& chitarra Francesco Saverio Capo
– basso Andy Bartolucci – batteria
canzoni
originali Piji
scene Fabiana Di Marco | costumi Francesca Grossi | disegno Luci Anna Maria Baldini
regia di GIANCARLO
FARES
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 25 settembre al 14 ottobre
2018 - Dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, mercoledì 10
ottobre ore 17.00 - sabato 6 e 13
ottobre ore 21.00
Horace McCoy scrive nel 1935 “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Nel
1969 il regista Sidney Pollack gira l’omonimo film che partecipa al Festival di
Cannes fuori concorso e ottiene anche un Oscar per il miglior attore non
protagonista.
È la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, in cambio
di vitto e alloggio, disperati e in cerca di successo ballano per giorni e
notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del
pubblico. I concorrenti partecipano nella speranza sì di vincere un premio in
denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in
sala.
Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria, una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.
Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares, che ne cura anche la regia. L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.
Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria, una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.
Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares, che ne cura anche la regia. L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.
La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche, sono
state composte appositamente per lo spettacolo da Piji, pluripremiato
cantautore romano, presente da tempo nella scena pop jazz italiana. I musicisti
suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena.
Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston
e boogie-woogie nel programma televisivo della Rai “Ballando con le stelle”.
Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.
Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.
Costo: Prezzi da 19€ a 34€
Indirizzo: via della Mercede, 50 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.salaumberto.com
_________________________________________________________________________
"OPERAZIONE BALENA"
di Gianfranco
Vergoni
regia di Marco
Simeoli
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 28
settembre al 14 ottobre 2018, , - ,
Quando la memoria storica può aiutare (anche) a vivere meglio.
Nella Roma
di oggi, sei giovani con disturbi psicologici e comportamentali di varia natura
partecipano ad un corso di teatro terapia tenuto da Adele (Loredana Piedimonte), un’attrice
disoccupata, single e “sofferentemente irrisolta”. Per riuscire ad
ottenere il finanziamento al proprio corso decide di portare in scena uno
spettacolo con un tema complicato, difficile e tragico: il rastrellamento del Quadraro che
si concluse con la deportazione di 947 civili, colpevoli solamente di essere
maschi tra i 18 e i 60 anni.
Riusciranno
il rancoroso Eugenio (Matteo Volpotti)
, l’insopportabile Lorella (Ilaria
Nestovito), la rissosa Antonia (Irene
Cedroni) , la logorroica Aiscia (Giulia
Di Tommaso), il traumatizzato Nico (Daniele Derogatis) e l’autistico Benedetto (Emanuele Di Luca) ad appassionarsi ad
una vicenda così distante – ma forse solo apparentemente - dalle loro vite
senza lasciarsi distrarre da fobie, litigi, crisi epilettiche, lezioni di
zumba e costumi di carnevale?
La nuova
stagione del Teatro de’ Servi si apre così con lo spettacolo, scritto
da Gianfranco Vergoni e
portato in scena con la regia di Marco
Simeoli, che tocca le corde più profonde della memoria e nel contempo
della quotidianità. Un tributo a Roma, al suo modo di interpretare il passato,
di ridersi addosso ma anche di piangere, di non avere paura di soffrire con la
speranza di trarre dal passato utili indicazioni per questo difficile presente.
Un esperimento che valeva la pena di essere tentato e che contribuisce a
confermare quanto sia labile il confine tra tragedia e commedia.
Costo: Platea 24 € - Galleria 20 €
Informazioni:
tel. 06
6795130 info@teatroservi.it
Indirizzo:
via del
Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito
di riferimento teatro:
www.teatroservi.it
__________________________________________________________________________
MANIFESTAZIONI
- FESTIVAL - RASSEGNE
PROSEGUONO...
"Prologo di stagione 2018 –
2019"
TEATRO
Eliseo - Roma
dal 18 settembre 2018, vari orari
Eccoci arrivati ad un
importante traguardo: il TEATRO ELISEO festeggia cento anni! Questo centenario
ha un particolare valore perché è per me la celebrazione di una nuova partenza,
di una rinascita culturale. Il Teatro
Eliseo è stato palcoscenico del migliore teatro e simbolo culturale della
Nazione. Quella che ereditiamo è una
grande responsabilità, non solo per il patrimonio artistico che ci è stato consegnato, ma anche perché siamo
depositari di quel pensiero lib ero, privo di pregiudizi, che contrasta la
semplificazione e l’impoverimento intellettuale. Per Roma e per la cultura
italiana le storiche sale di Via Nazionale sono state, devono essere e
saranno luoghi essenziali di
elaborazione; la rotta dei prossimi anni seguirà il concetto di innovazione,
provocazione e rielaborazione della tradizione senza cadere nell’autocelebrazione del passato.
Viviamo purtroppo in una fase
di oscurantismo – la Cultura è un concetto assente da ogni programma politico. Motivo in più per
proseguire nella sfida, per esigere bellezza, riscoprire etica e passione e tenere accesa la luce
sulla complessità della contemporaneità.
Nel brand Eliseo confluiscono
sinergicamente diverse attività parallele. Qui la creatività è posta al di sopra di tutto e le eccellenze
del teatro, della musica, del cinema, della fiction e dell’arte si congiungono in un crocevia di
linguaggi. Qui uno spunto teatrale può diventare pellicola cinematografica, la
protagonista di un dramma storico può ispirare una fiction Rai,
un romanzo può trasformarsi in
sceneggiatura, un dibattito scientifico può portare a scoperte innovative.
L’intuizione è un piccolo seme contro il pregiudizio che porta ad una visione diversa del mondo attraverso un
conflitto sano.
Il 18 settembre inauguriamo il
PROLOGO DI STAGIONE un calendario ricco di eventi che faranno vivere contemporaneamente tutti gli
spazi teatrali e lasciando poi il testimone alla stagione di prosa vera e propria.
In questa vibrante aria di
festa sfileranno alcuni degli abiti storici indossati dai grandi protagonisti del teatro in una MOSTRA PERMANENTE
DELLA SARTORIA TEATRALE FARANI.
Nei foyer di platea e di
balconata e al Piccolo Eliseo si susseguiranno diversi spettacoli:
· dal 18 al 30 settembre ore 20.30 - Foyer di II balconata
KAMIKAZE NAPOLETANO scritto e interpretato da
Arcangelo Iannace, regia di Francesco Frangipane
· dal 18 al 26 settembre ore 21.30 - Foyer di platea
OGNI BELLISSIMA COSA di Duncan MacMillan e Jonny
Donahoe con Carlo De Ruggieri diretto da
Monica Nappo
· dal 18 settembre al 7 ottobre ore 20.30 - spettacolo a bordo di un
furgone
MEDEA PER STRADA ideato e diretto da Gianpiero Borgia
con una straordinaria Elena Cotugno che firma il testo con Fabrizio Sinisi.
Torna a grande richiesta lo spettacolo itinerante
per soli sette spettatori, a bordo di un furgone in movimento
· dal 20 al 23 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
L’AMMORE NUN’È AMMORE di Dario Jacobelli diretto e
interpretato da Lino Musella
· dal 25 al 27 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL BAGNO FINALE di Roberto Lerici, lettura/studio di
Vinicio Marchioni
· dal 28 al 30 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IO LAVORO PER LA MORTE testo e regia di Nicola Russo
in scena con Sandra Toffolatti
· dal 2 al 4 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
UNA PASSIONE di Valentina Diana con Marco Vergani per
la regia di Vinicio Marchioni
· dal 5 al 7 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
QUALCOSA di Chiara Gamberale, il reading del successo
letterario, in scena con Fausto Sciarappa e Marcello Spinetta diretti da
Roberto Piana
· dal 9 al 10 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL CIGNO NERO E IL CAVALIERE BIANCO il racconto della
Grande Crisi di e con il giornalista Roberto Napoletano per la regia di Angelo
Generali
· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di II balconata
HAMLETAS, originale versione dell’Amleto tutto al
femminile. Dieci le attrici sul palco dirette da Sarah Biacchi, tra cui Francesca
Ciocchetti, Galatea Ranzi e Ludovica Modugno
· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di platea
BLINK CIRCUS di Lorenzo Mastroianni, installazione
d’arte viaggiante che accoglierà dieci spettatori per volta alla scoperta del
circo più piccolo del mondo
· dal 19 al 20 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
NOTE DA OSCAR spettacolo musicale della Rimbamband
· dal 17 al 18 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
PREMIO ELISEO SCUOLE 2018. Premiazione dello
spettacolo finalista del concorso indetto dal Teatro Eliseo in collaborazione con il MIUR e
l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio: In un mondo che… del Liceo Ugo Foscolo di Albano
Laziale.
La stagione del TEATRO ELISEO
inizierà poi il 30 ottobre con una nostra prestigiosa produzione dedicata al centenario: CYRANO DE
BERGERAC di Edmond Rostand, il viaggio
interiore alla ricerca della bellezza di due protagonisti che da rivali
in amore si scoprono fratelli. In scena,
Luca Barbareschi nei panni di Cyrano, Maurizio Lastrico in quelli di Cristiano
e Linda Gennari in quelli di Rossana. In scena trenta attori tra cui
Thomas Trabacchi, Duccio Camerini,
Massimo De Lorenzo e gli allievi e le allieve del corso di Recitazione della Scuola d’Arte
Cinematografica Gian Maria Volonté. La regia è di Nicoletta Robello Bracciforti.
Il palco del PICCOLO ELISEO
inaugura il 25 ottobre con IL GATTO dall’omonimo irriverente romanzo di Georges Simenon, adattato da Fabio
Bussotti. Nel ruolo dei due coniugi uniti
dall’odio Alvia Reale e Elia Schilton diretti da Roberto Valerio.
Costo: Vedi sito - Alcuni eventi sono ad ingresso GRATUITO
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
__________________________________________________________________________
LIRICA
"NABUCCO SECONDO
JEAN-PAUL SCARPITTA"
Debutto al Teatro San Carlo per il Direttore Francesco Ivan Ciampa
TEATRO SAN CARLO - Napoli
dal 9 al 14 ottobre 2018 ,
ore 21.00_ domenica 15 aprile (ore
19.00, repliche Mercoledì 18 ore 18.00, Venerdì 20 ore 20.00, Sabato 21
ore 20.00, Domenica 22 ore 17.00)
Dopo undici anni di assenza dalle programmazioni del Teatro San Carlo,
torna in scena Nabucco di Giuseppe Verdi.
A dirigere l’Orchestra e
il Coro del Teatro di San Carlo sarà Francesco Ivan Ciampa, giovane
direttore campano al suo debutto al San Carlo dopo essere stato sul podio di
teatri come la Deutsche Oper Berlin, La Fenice di Venezia, Opera di Firenze,
Massimo di Palermo.
Regia e scene sono a firma di Jean-Paul
Scarpitta, che afferma: “Non bisogna mettere in scena il dramma stesso,
ma il riflesso che esso ha nella coscienza. La mise en scene vuole
essere quindi una riflessione sulla Storia più che una rappresentazione. La
scena è composta da una piramide, da una sola porta del Palazzo, da qualche
albero nero e dorato sospeso davanti a un muro d’oro satinato e da rovine che
emergono dalle nuvole, il tutto sullo sfondo di un ciclorama in grisaglia (un
cielo grigio per Gerusalemme, un altro cielo grigio per Babilonia, ispirati alle
illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré)”.
Esaltano le intenzioni del regista le luci di Urs Schönebaum, mentre i costumi sono realizzati da Maurizio Millenotti. L’allestimento è
del Teatro dell’Opera di Roma.
Giovanni Meoni e Stephen Gaertner si alterneranno
nel ruolo di Nabucco, mentre Antonello
Palombi, Marco Miglietta e
nel ruolo di Ismaele. Zaccaria avrà i volti di Rafal Siwek e Sergey
Kovnir, Abigaille di Anna
Pirozzi, Ekaterina Metlova. Carmen Topciu e Rossana Rinaldi interpreteranno
Fenena, Gianluca Breda il
Gran Sacerdote. Antonello Ceron sarà
Abdallo, mentreFulvia Mastrobuono Anna.
NABUCCO
Dramma lirico in quattro parti
Libretto di Temistocle Solera dal balletto di Antonio Cortesi Nabuccodonosor e
dal dramma di Auguste Anicet – Bourgeois, Nabuchodonosor.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842
Direttore | Francesco
Ivan Ciampa
Regia e scene | Jean
Paul Scarpitta
Costumi | Maurizio
Millenotti
Luci | Urs
Schönebaum
Nabucco, Giovanni
Meoni / Stephen Gaertner
Ismaele, Antonello
Palombi / Marco Miglietta
Zaccaria, Rafal
Siwek / Sergey Kovnir
Abigaille, Anna
Pirozzi / Ekaterina Metlova
Fenena, Carmen
Topciu /Rossana Rinaldi
Il Gran
Sacerdote, Gianluca Breda
Abdallo, Antonello
Ceron
Anna, Fulvia
Mastrobuono
Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Costo: vedi sito
Dettagli:
Martedì 9 Ottobre
2018, ore 20.00 – Turno A; Mercoledì 10 Ottobre 2018, ore 18.00 – Turno B; Venerdì
12 Ottobre 2018, ore 20.00 – Turno C/D; Sabato 13 Ottobre 2018, ore 20.00 –
Turno M; Domenica 14 Ottobre 2018, ore 17.00 – Turno F
Informazioni: vedi sito
Indirizzo:
via San
Carlo, 98 - Napoli
Sito
di Riferimento: www.teatrosancarlo.it
__________________________________________________________________________
MUSICA
CAMERA MUSICALE ROMANA
Convento dei SS. XII Apostoli - Sala dell'Immacolata
“Chi è il
lupo?”
Due favole russe
Testi di Sandro
Cappelletto
Su musiche di Sergej Prokofiev, F. De Rossi Re e M. D’Amico
Sandro Cappelletto, voce narrante - Marco Scolastra, pianoforte
CAMERA MUSICALE ROMANA Sala dell’Immacolata del Convento dei SS. XII Apostoli -
Roma
«Il barbiere Ivàn prese coraggio, ficcò dentro le dita e tirò fuori un
naso. Si sfregò gli occhi, riprese fiato, tastò di nuovo. Era un naso. Un naso
che gli sembrava perfino di riconoscere. Lo spavento si dipinse sulla sua
faccia. Sull’insegna della sua bottega era scritto: “Si cava anche sangue”. Ma
un naso! Un naso era troppo».
Così inizia Il naso, il racconto di Nikolaj Gogol (1834) che anticipa
di un secolo Pierino e il lupo la favola musicale di Sergej Prokof’ev
(1936): «Però, che tipi coraggiosi siamo Pierino e io! Guardate chi siamo
riusciti a catturare!», disse l’uccellino. «E se qualcuno avesse ascoltato con
attenzione, avrebbe sentito l’anitra che faceva “qua qua” nella pancia del lupo
che, per la fretta, l’aveva inghiottita viva». La surreale denuncia
dell’ottusità della burocrazia zarista e la vittoria dell’astuzia di Pierino
contro il misterioso lupo che incute terrore a tutti.
Nei tempi bui, sono gli artisti a dare speranza, a farci riflettere e,
nonostante tutto, a sorridere. Più forti dell’ottusità e della ferocia del
potere, l’altro ieri, ieri, oggi.
Costo: Biglietti 15 € -
ridotti 8 - ( riservato
al primo accompagnatore, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti
universitari e di conservatorio purché muniti di libretto) - Servizio gratuito di
prenotazione ( vivamente consigliata)
Indirizzo: via Del Vaccaro, 9 - Roma / Angolo Piazza
dei SS. Apostoli.
Informazioni
e prenotazioni: 333 45 71 245 - 3498256457 -
www.cameramusicaleromana.it
Sito di riferimento: www.cameramusicaleromana.it
__________________________________________________________________________
7°
edizione del VITALA FESTIVAL
Organizzato da Fabiana De
Rose
Concerto
Jazz
"Thieves & Poets Project"
Jazz Trio in Concert
Composizioni originali e standard in chiave moderna
Federico
Procopio, basso
Federico
Martocchia, batteria
Gerardo
del Monte, piano
Con
la partecipazione straordinaria
della
cantante Chiara Piccione
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
La Rassegna
filantropica e musicale Vitala Festival che ospita con grande piacere e per la
prima volta a calendario, un bellissimo Live del trio Jazz, "Thieves and
Poets Project", un progetto fondato dal giovane pianista/compositore
romano Gerardo Del Monte. Il trio porta sul palco brani inediti e arrangiamenti
originali pensati come una fusione tra passato e presente, un viaggio
attraverso le nuove tendenze Jazz con uno sguardo rivolto al futuro. Un progetto inedito che ruba dal passato per
creare nel presente, miscelando le radici del Jazz con il ritmo moderno.
Sonorità spaziali e poliritmia accompagneranno la serata grazie a: Federico
Procopio al basso e Federico Martocchia alla batteria. Un trio di giovani
musicisti poliedrici ed eclettici, che annoverano già importanti collaborazioni
e un’estesa esperienza musicale. Saranno accompagnati per la serata dalla
splendida e avvolgente voce della special guest
Chiara Piccione.
Un
concerto intenso , emozionante da non perdere!
Con il gentile sostegno di Nanna Papera -
catering Eventi & Verde Bistrot
Costo: Ingresso
concerto intero 15 € (include primo drink al bar del foyer) - ridotto 13€ (studenti/bambini).
Info/prenotazioni: 347-8248661; wonderwallenter@gmail.com - (Dalle 20.00 disponibilità di un
buffet pre-concerto) - Si consiglia la prenotazione.
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
__________________________________________________________________________
ARTE
APRONO I BATTENTI...
"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 24 febbraio2018, vari orari
L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
_________________________________________________________________________
PROSEGUONO...
"ANDY WARHOL"
a cura di Matteo Bellenghi
LA VERA ESSENZA DI WARHOL IN MOSTRA AL VITTORIANO
Un’esposizione che con oltre 170 opere traccia la vita straordinaria di uno dei più acclamati artisti della storia
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.
Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.
L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.
Andy Warhol, Marilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
_________________________________________________________________________
"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher
a cura di Danilo Eccher
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma dal 29 settembre al 5 maggio 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher
20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell.
Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".
Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone
Costo: visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
__________________________________________________________________________
LE GEOMETRIE DEGLI STATI D'ANIMO
di MARIA CAMILLA PALLAVICINI
di MARIA CAMILLA PALLAVICINI
a cura di Tiziana Todi
GALLERIA VITTORIA - Roma
dal 3 al 13 ottobre 2018 , oraio dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 19; fuori orario su appuntamento.
VERNISSAGE MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE ALLE ORE 18.00.
La Galleria Vittoria riapre le porte al pubblico per la stagione 2018/2019 inaugurando la prima tappa stagionale con una mostra dedicata all'artista romana Maria Camilla Pallavicini, “Le geometrie degli stati d’animo” a cura di Tiziana Todi.
L’artista nella sua ricerca unisce il minimalismo all’arte concettuale, dove attraverso la materia percepisce, immagina e si integra nello spazio circostante.
L’artista nella sua ricerca unisce il minimalismo all’arte concettuale, dove attraverso la materia percepisce, immagina e si integra nello spazio circostante.
Scrive di lei il Prof.Giorgio Di Genova:
GEOMETRIE DEGLI STATI D’ANIMO
La pittura di Maria Camilla Pallavicini viene da lontano, cioè da quando, convalescente dopo un incidente, ventenne cominciò a disegnare per poi andare dal 1960 al 1962 a Salisburgo per frequentare l’estiva Scuola del Vedere, diretta da Oskar Kokoschka. Sono convinto che questa vocazione sia stata propiziata non poco dallo sterminato ed importante patrimonio artistico del palazzo di famiglia, tanto che per lei si potrebbe affermare, parafrasando il dantesco “amor ch’a nullo amato amar perdona”. Per chi come me è convinto che l’arte nasce dall’arte, la pittura di Maria Camilla è un’ulteriore conferma, collateralmente ai tanti artisti figli d’arte da me incontrati nella mia lunga attività di storico dell’arte.
Ho già scritto molte volte delle opere della Pallavicini, che ho coinvolto spesso nelle esposizioni da me curate. Ma lo scorso anno ho potuto ripercorrere l’intero suo iter creativo nel catalogo edito da Gangemi per la personale tenuta alla Galleria Il Triangolo di Cosenza. La presente personale è un corollario di quella mostra e questa mia breve nota non può che essere un aggiornamento a quanto scritto in quell’occasione. Perché nei mesi successivi a quella esposizione la Pallavicini ha realizzato altri lavori, uno dei quali molto importanti. Mi riferisco alla installazione natalizia Parousia 2017, realizzata per una cappella della vicina Chiesa degli Artisti, suggestiva costellazione di cui alcune stelle si sono “accese” qui, quasi a sorvegliare le opere esposte, con scelta paradigmatica della sua cospicua sensibilissima produzione, a cui ha affidato decennio dopo decennio i suoi stati d’animo, al punto da costituire un vero e proprio diario metonimico.
Di esso, articolato in cicli (Intrecci di energia, Fosfemi, Evocazioni, Risonanze e Geometrie) si propongono in quest’occasione alcune pagine recenti e recentissime, a documentare indicativamente dei suoi stati d’animo i momenti luminosi, quelli contrastati da turbamenti coscienziali ed infine l’approdo a nuove soluzioni del suo esprit de géométrie, ora colme di affetto (Cuore stellare, 2018), ora con lessico totalmente euclideo (Geometria nello spazio, 2018).
In quest’ultima opera mi sembra di cogliere in filigrana uno sviluppo dell’esperienza consumata nella citata Parousia, sviluppo che fa presagire una nuova stagione del discorso pittorico di Maria Camilla Pallavicini.
Ho già scritto molte volte delle opere della Pallavicini, che ho coinvolto spesso nelle esposizioni da me curate. Ma lo scorso anno ho potuto ripercorrere l’intero suo iter creativo nel catalogo edito da Gangemi per la personale tenuta alla Galleria Il Triangolo di Cosenza. La presente personale è un corollario di quella mostra e questa mia breve nota non può che essere un aggiornamento a quanto scritto in quell’occasione. Perché nei mesi successivi a quella esposizione la Pallavicini ha realizzato altri lavori, uno dei quali molto importanti. Mi riferisco alla installazione natalizia Parousia 2017, realizzata per una cappella della vicina Chiesa degli Artisti, suggestiva costellazione di cui alcune stelle si sono “accese” qui, quasi a sorvegliare le opere esposte, con scelta paradigmatica della sua cospicua sensibilissima produzione, a cui ha affidato decennio dopo decennio i suoi stati d’animo, al punto da costituire un vero e proprio diario metonimico.
Di esso, articolato in cicli (Intrecci di energia, Fosfemi, Evocazioni, Risonanze e Geometrie) si propongono in quest’occasione alcune pagine recenti e recentissime, a documentare indicativamente dei suoi stati d’animo i momenti luminosi, quelli contrastati da turbamenti coscienziali ed infine l’approdo a nuove soluzioni del suo esprit de géométrie, ora colme di affetto (Cuore stellare, 2018), ora con lessico totalmente euclideo (Geometria nello spazio, 2018).
In quest’ultima opera mi sembra di cogliere in filigrana uno sviluppo dell’esperienza consumata nella citata Parousia, sviluppo che fa presagire una nuova stagione del discorso pittorico di Maria Camilla Pallavicini.
Giorgio Di Genova
Costo: Ingresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta, 103 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriavittoria.com
__________________________________________________________________________
"LE FORME DEL MITO: 25 SCULTURE DI JOAQUÍN ROCA REY "
Ospitate al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese
Ospitate al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese
La mostra antologica, a cura di Giuseppe Appella,
coglie il meglio del linguaggio moderno, tra mito e ritualità
MUSEO CARLO BILOTTI - Aranciera di Villa Borghese - Roma
dal 5 luglio al 4 novembre 2018 - Da martedì a venerdì ore 13.00 - 19.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 - Dal 1 ottobre è in vigore l’orario invernale - Da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (Ingresso consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura)
dal 5 luglio al 4 novembre 2018 - Da martedì a venerdì ore 13.00 - 19.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 - Dal 1 ottobre è in vigore l’orario invernale - Da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (Ingresso consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura)
Il Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra antologica di Joaquín Roca Rey, Le forme del mito, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia. La cura della mostra è dello storico dell’arte Giuseppe Appella. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Nelle sale al piano terreno saranno esposte 25 sculture datate 1956–2001 che, evidenziando l’indagine formale, tra mito e ritualità, sono riuscite a cogliere il meglio del linguaggio moderno. Dal natio Perù a Roma, le opere di Roca Rey si liberano dell’involucro preincaico di magia e ritualità (assemblage di ferro, forgiato con evidente realismo e poi alluminio, ottone, acciaio, onice, bronzo, marmo, travertino) senza abbandonare il mito ritrovato nelle forme più avanzate della contemporaneità, come a dire la scultura di Chadwick e di Moore, di Hare e di David Smith, la pittura di Magritte e di Lam, rivisitati nell’architettura di Roma, nel suo rigore e nella sua enfasi, con una visionarietà carica di turbamenti, memorie e sogni.
È il momento in cui gli Incas, i Maya, gli Atzechi, il barocco latino americano si confrontano con Roma antica e Roma seicentesca riconoscendovi attinenze di sacralità sessuale subito esplicitata in allusioni misteriose e ironiche, nel totem elevato a simbolo dell’identità tra uomo e cosmo, elemento soggetto alle continue trasformazioni di una fantasia tra le più vive della scultura del secolo appena trascorso. Fantasia che permette a Roca Rey, in una perenne estensione di dualismi, contrasti e ambiguità, resi evidenti anche dalla scelta dei molteplici materiali utilizzati spesso insieme, una sorta di scambio tra leggerezza e solidità, pieno e vuoto, concavo e convesso, eros e gioco, inquietudine e malinconia, negativo e positivo, vita e morte, tipiche del surrealismo o, meglio, degli automatismi del subconscio travasati nel progetto della composizione e, non prive di inquietante ironia, nelle relative invenzioni formali.
In contemporanea con la mostra romana, il Sistema dei Musei e dei Beni Culturali ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro) esporrà nei propri spazi una serie di disegni e di piccole sculture.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia
A cura di Giuseppe Appella
Catalogo edito da xPoint printing con testi biobibliografici di Giuseppe Appella, Guido Strazza e Blas Roca Rey
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Servizi Vigilanza UNISECUR srl
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
Costo: Ingresso LIBERO
Informazioni: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Indirizzo: viale Fiorello La Guardia 6 - Roma
Sito di riferimento: www.museocarlobilotti.it - www.museiincomuneroma.it
_________________________________________________________________________
ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta
Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal 29 marzo al 28 ottobre 2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.
In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).
Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.
In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€ intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
__________________________________________________________________________
Segui sempre gli hastag
#kirosegnalazioni e #kirosocialnews
per rimanere informato
sugli eventi da sogno della settimana...
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …