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martedì 9 ottobre 2018

KIROSEGNALIAMO dal 9 al 15 Ottobre 2018

K-news  



Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.




Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO

DEBUTTANO...

GIUSEPPE PAMBIERI   COCHI PONZONI  
PAOLA QUATTRINI
e con ERICA BLANC  
"QUARTET"
di Ronald Harwood
scene Fabiana Di Marco
costumi Teresa Acone
disegno luci Mirko Oteri
regia PATRICK ROSSI GASTALDI
personaggi e interpreti in ordine di apparizione
Rudy Giuseppe Pambieri
Titta Cochi Ponzoni
Cecy  Paola Quattrini
Giulia Erica Blanc
Marioletta Bideri & Rosario Coppolino
per Bis Tremila e Compagnia Molière
in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
 
TEATRO QUIRINO -  Roma
dal  9 al 21 ottobre  2018,  da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 11 e giovedì 28  ottobre  ore 17.00 - mercoledì 17 ottobre ore 19.00 - sabato 20 ottobre ore 17.00 e ore 21.00

Lo spettacolo ha debuttato a luglio 2018 al Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono  ospiti in una casa di riposo.
Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”?
Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo.
Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.

Note di regia
Tre anziani, ex famosi cantanti d’opera, che spesso hanno lavorato insieme, sono seduti nel giardino d’inverno di una casa di riposo. Rudy intento a leggere note su Wagner, Cecy ad ascoltare musica con il suo portatile e Titta ad argomentare sulla procacità e sul passato al quanto “sbarazzino” della sua collega.
Stanno per essere raggiunti da un nuovo arrivo: Giulia. Una grande star del passato lirico con la quale Rudy, una volta, è stato infelicemente sposato. C’è qualche possibilità per la quale potranno mai cantare di nuovo insieme? Tre dei quattro, sono pronti a ricreare il quartetto nel terzo atto del Rigoletto, ma uno non lo è!
 La commedia di Harwood racconta la storia di alcuni ospiti di una casa per ex artisti di opera, di cui protagonisti sono i cantanti di un mitico quartetto che si ricompone, in modo insolito, in onore di Giuseppe Verdi.                                                                                                                                          In questa intelligente cronistoria di un crepuscolo “attivo” riaffiorano passioni venate di nostalgia ironica. In questa occasione un cast di eccezione in scena: il loro talento e mestiere e la capacità di sostenere un dialogo ricco di scoppiettanti e spesso irresistibili scambi crudeli di battute porteranno ad affezionarci velocemente ai personaggi di questa deliziosa “comedy” che mette quasi voglia di invecchiare.                                                                                                 
 Quartet ha il pregio di saper parlare del passare del tempo, della terza età, degli acciacchi del corpo e della mente, che caratterizzano l’ultima fase della vita con delicata ironia. Un commosso e divertente omaggio alla passione di chi ha dedicato la vita alla musica, alla bellezza e al teatro che rivela quante gioiose sorprese può riservare il “limbo” della nostra vita. - Patrick Rossi Gastaldi

Costo:   
Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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Avviso ai Soci
Associazione Culturale Teatro Trastevere  in collaborazione con
C.T. Genesi Poetiche
presenta
"ANTICOTESTAMENTO"
Ideazione, Testo, Drammaturgia e Regia:  Gianluca Paolisso
Con  Daria Contento, Ivano Conte, Elèna Elizabeth Scaccia, Chiara Della Rossa

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 10 al 14 ottobre 2018, dal mercoledì al sabato ore 21.00_dom. 17.30

 “L’amore da’ senso al vuoto,
solleva i templi oltre,
oltre la terra, oltre,
oltre gli imperi, oltre!
E nulla resterà, se non misericordia.”
cit.

Anticotestamento è un progetto di drammatizzazione che nasce da una forte necessità: raccontare la guerra in atto, le sue conseguenze, ma soprattutto rendere carne viva la bellezza immortale che risiede nelle pagine della Bibbia.
Anticotestamento è un tentativo di ri-scoperta delle nostre radici, ben consapevoli che solo queste potranno condurci alla contemporaneità, ad un senso più profondo dell'umano. Anticotestamento è uno spettacolo diviso in tre capitoli, ispirati rispettivamente al Libro di Giuditta, al Cantico dei Cantici e ad alcuni Libri Profetici (Naum, Abacuc, Osea, Zaccaria).
Uniti in un contesto armonico vanno a raccontare un mondo che, conflitto dopo conflitto, si avvia sempre più verso l'anno zero, verso un punto di rottura certamente non indolore ma foriero di una possibile rinascita.

La C.T. Genesi Poetiche è stata selezionata tra le dieci migliori realtà teatrali della Regione Lazio, nell'ambito del Contest Lazio Creativo 2017/18.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Spettacolo d’Apertura
"ROMA CAPUT MUNDI"
con Valerio Di Benedetto, Riccardo Pieretti, Fabio Vasco
scritto e diretto da Giovanni Franci
elaborazioni digitali Nuvole Rapide Produzioni, assistente Fabio Del Frate,
supervisione tecnica Umberto Fiore

OFF OFF THEATRE - Roma
dal 12 al 21 ottobre 2018 al 7 gennaio 2018 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 18.00

UN VIAGGIO AL TERMINE DI UNA NOTTE COME TANTE NEL CUORE DELLA CAPITALE 

Cronaca, violenza, estrema destra giovanile: comincia nel segno dell’attualità e di Roma il nuovo programma dell’Off/Off Theatre, il teatro di via Giulia, diretto artisticamente da Silvano Spada, che inaugurerà la sua seconda stagione con lo spettacolo Roma Caput Mundi.
Roma non è una città come le altre. Roma è un simbolo, una metafora, un’iperbole: è il sismografo etico, morale e politico del nostro Paese, un sismografo che registra scosse sempre più frequenti, violente ed inquietanti e a pagarne le conseguenze sono i più giovani.
I protagonisti di Roma Caput Mundi infatti, sono tre ragazzi, tre ventenni e il paesaggio che li circonda è una periferia senza regole, un luogo trascurato e abbandonato, ostaggio della criminalità organizzata, dove l’unica legge vigente è inevitabilmente quella del più forte e quelli che non fanno parte della loro realtà, sono i nemici.
A questi ragazzi è stato inculcato il mito del machismo, ogni orientamento sessuale non conforme è da condannare, ed ecco germinare e crescere il seme dell’omofobia e l’odio per le diversità e gli immigrati.
E a questi ragazzi è stato fatto credere che il consumo, nonché lo spaccio di cocaina, rientri nei canoni di uno stile di vita vincente mitizzato invece che da condannare.
Chi sono i responsabili di tutto questo?

NOTE DI REGIA
Lo spettacolo Roma Caput Mundi riparte lì da dove è terminato L'Effetto che Fa, con lo stesso cast, gli stessi collaboratori, nello stesso teatro, come a riprendere le fila di un discorso precedentemente iniziato, che non abbiamo alcuna intenzione di interrompere, né di chiudere. Mi è capitato spesso di stare a contatto con ragazzi molto simili ai tre protagonisti di Roma Caput Mundi, soprattutto durante la stesura del testo, e non ho potuto fare a meno di notare l’estrema fragilità che questi ragazzi nascondano dietro le loro maschere brutali, spesso grottesche. Quasi tutti si dichiarano xenofobi, si dicono omofobi, sono pieni di fobie, insomma, pieni di paure: non sono affatto forti. La paura è un termine freudiano. In questo senso, per lo spettatore, potrà essere interessante leggere lo spettacolo in chiave psicanalitica; il rapporto con i padri, con la sessualità, l’iniziazione all’età adulta, sono fatti determinanti e scatenanti in Roma Caput Mundi. Le conclusioni a cui sono giunto, a cui mi hanno portato i tre ragazzi protagonisti dello spettacolo, il finale per intenderci, ha sorpreso e inquietato anche me. ROMA CAPUT MUNDI E’ UNO SPETTACOLO-MANIFESTO CONTRO IL DEGRADO, CONTRO OGNI FORMA DI FASCISMO, CONTRO LA VIOLENZA, CONTRO LA XENOFOBIA, CONTRO L’OMOFOBIA.

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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"★★★ LA BELVA GIUDEA ★★★"
UNO SPETTACOLO AL MEGLIO DEI CINQUE ROUND
di Gianpiero Pumo
con Gianpiero Pumo e Gabriele Colferai
regia di Gabriele Colferai
disegno luci e fonica Marco D'Amelio
Foto Tania Boazzelli
Voce Registrata William Angiuli

TEATRO COMETA OFF- Roma
dal 11 al  14 ottobre 2018 , orario vedi sito

Premiato per la "migliore regia" allo Short Lab 2018

Dopo aver vinto il premio Miglior Regia allo Short Lab 2018, La Belva Giudea il testo scritto e interpretato da Gianpiero Pumo e diretto da Gabriele Colferai debutta nella versione integrale.

Cinque capitoli, cinque round che, attraverso la boxe, raccontano la storia vera della Belva Giudea. È questo il nome che fu dato ad Herzko Haft durante la sua carriera da pugile nei campi di concentramento tedeschi. Internato alla sola età di quattordici anni, Herzko non si è mai arreso al suo destino e ha combattuto il nazismo guidato dall’amore per Leah. Dotato di una buona stazza muscolare e una notevole resistenza fisica, venne scelto da un ufficiale delle SS come “volontario” per incontri di boxe fra prigionieri.
Herzko vinse 75 incontri. Una volta libero, sbarcò in America sotto il nome di Harry Haft per ritrovare Leah. Doveva far apparire il suo nome su tutti i giornali per farle sapere che anche lui era fuggito negli States. E c’era un solo modo per farlo: sconfiggere il campione del mondo dei pesi massimi, Rocky Marciano.

Uno spettacolo che osa unire cinema e teatro. Per far sì che una pagina così difficile della nostra Storia non ci sembri troppo lontana da non potersi ripetere, ho scelto di assecondare il ritmo della scrittura fondendo performance teatrale e mezzo cinematografico. Le riprese live permettono di scoprire dettagli e fragilità del protagonista, un pugile in carne e ossa che lotta, suda e si racconta. Questo per riunire un pubblico diviso tra cinema, serie tv e un teatro sempre più dimenticato.

Costo: vedi Sito
Informazioni: 06. 57284637
Indirizzo: via Luca della Robbia, 47 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.cometaoff.it
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"HA DETTO MAMMA"
Scritto da VALERIA ROMANELLI & ERICA ZAMBELLI
Regia di FABIO ROMANELLI
Con PIERO GRANT • GIADA LORUSSO • VALERIA ROMANELLI • ERICA ZAMBELLI
Aiuto regia Giulia Rosa D’Amico
Costumi Margherita Biondo
Grafica Sabrina Raschioni


CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
12 e 13 ottobre 2018, ore 21.00

Spettacolo di apertura della 6° Stagione Teatrale del Centro Culturale Artemia

Ispirata a un fatto realmente accaduto, la pièce è una black comedy che parla di una coppia di donne omosessuali che a seguito di un’inseminazione artificiale eseguita nella clinica spagnola “Los Spermas per Todos”, crede di essere vittima di un complotto omofobo: il loro bambino infatti è nero.

Dopo aver vinto diversi premi nella sua versione short, “HA DETTO MAMMA” torna in scena con una nuova drammaturgia sempre firmata da Valeria Romanelli e Erica Zambelli (le due brillanti protagoniste), per la regia di Fabio Romanelli. Una grottesca commedia all’italiana che fa ridere e riflettere su un tema attuale e controverso.

Vincitori del PREMIO DEL PUBBLICO & MIGLIOR ATTRICE (Giada Lorusso) alla IV edizione del Festivale di Corti Teatrali – InCortoTeatrale del Centro Culturale Artemia e della V Edizione di Drammaturgica – Percorsi dal Testo alla Scena.

Costo: Biglietto Intero: 10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 2 €.
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO su prenotazione  per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di Kirolandia - Media partner del Teatro
Informazioni e prenotazioni:
334 1598407 anche sms -  si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
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PROSEGUONO...

Centro Teatrale Artigiano
presenta
Massimo Giuliani   Gabriella Silvestri 
Fabio Avaro
"DIVORZIO ALLA ROMANA"
di Stefano Reali
con  Renato Giordano Alessandra Palazzoli
Scenografia LolloZolloArt Costumi Gloriana Manfra Musiche Stefano Reali
Regia Renato Giordano

Teatro manzoni - Roma
dal 4 al 28 ottobre 2018, orari dal martedì al venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00-21.00. Domenica ore 17.30, lunedì riposo_martedì 23 ottobre ore 19.00, giovedì 25 ottobre ore 17.00-21.00

Si apre il sipario del teatro Manzoni con la pièce di Stefano Reali Divorzio alla romana (ha debuttato in anteprima nazionale al festival di Benevento Citta Spettacolo il 29 agosto), diretta da Renato Giordano.
Una commedia contemporanea surreale, frizzante e dai toni “caldi” che mi ha molto divertito sin dalla prima lettura. “Divorzio alla Romana” racconta di come i banali interessi dei singoli possano prevaricare anche sul nobile e “mobile” sentimento dell’ “AMORE” senza mai essere pensante, banale o retorica sul contrappunto di una domanda che ciascuno di noi avrà fatto mille volte nella vita: “Da uno a dieci quanto mi ami?”… dando poi per scontata la sincerità della risposta Una strana famiglia: Un marito premuroso, una moglie depressa e una suocera bizzarra si vedono letteralmente piombare in casa un giovane aitante e sfacciato che sconvolgerà la loro vita. Il come è di facile immaginazione...  La colonna sonora che accompagna e commenta ogni snodo della commedia è un tango...  E proprio come il tango, peccaminoso e sensuale, il nostro “Divorzio alla Romana” non mancherà di coinvolgerci e sconvolgerci a ogni passo con colpi di scena inaspettati ed improbabili e divertentissime gag, cosicché  tutto ciò che sembrava “normale” mostrerà l’altra faccia della medaglia , che non sarà per tutti quelli sbagliata...  e vissero tutti felici e contenti.
 Renato Giordano

Oggi che la qualità della vita ci permette di rimanere “giovani” indefinitamente, si fa strada un problema inaspettato fino a pochissimi anni fa: è giusto che “ad una certa età” si sia disposti a rinunciare all’Amore?
A quanti anni una donna è pronta oggi a considerare normale rinunciare alla possibilità di essere amata come quando era giovane?
La risposta è: mai!
E se un legame, per quanto importante, ci impedisce di vivere l’amore, oggi, diversamente dal passato, si è sempre più pronti a troncarlo senza esitazione...
 Divorzio alla Romana nasce dall’idea di rappresentare questo argomento, e le sue inaspettate e a volte comicissime conseguenze, in un momento in cui la crisi economica, la penuria di abitazioni, le pensioni che non ti permettono più di arrivare alla fine del mese, le tasse che ti divorano, tutto questo rende estremamente complicata la vita di chi una volta veniva parcheggiato anzitempo al ruolo di “anziano”.
Oggi che l’anziano non esiste più, ma esiste il “sempregiovane”, ed è pronto a godersi la propria pensione, e magari si trasferisce alle isole Canarie, o in Portogallo, o in qualunque altro posto ci sia ancora la possibilità di vivere la propria vita fino in fondo, e quindi continuare a rivendicare il diritto all’ amore, tutto questo può portare a delle situazioni estreme, grottesche, ma realistiche, che sono destinate prima o poi a esplodere.
Perché per quanto possiamo sentirci depressi, o male in arnese, o non più attraenti, c’è sempre una scintilla dentro di noi che reclama il diritto ad essere felici, c’è sempre una principessina dentro di noi che sogna di essere risvegliata, in qualunque momento, dal bacio di un Principe Azzurro. Chiunque sia in realtà, ci andrà bene lo stesso. Perché alla fine  l’Amore è l’unica risposta possibile alla Solitudine, a qualunque età, e…… quali che siano le Verità a cui siamo disposti a credere.
Stefano Reali

Costo:  Biglietto intero euro 25, ridotto euro 22.
Informazioni06/3223634
Indirizzo: via Monte Zebio, 14/c - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromanzoni.info
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"IL CIRCO DEGLI ORRORI - THE CIRCUS OF HORRORS"
Ideato da DOCTOR JOHN HAZE

Teatro Brancaccio -  Roma
dal 5 al 21 ottobre  2018, giovedì e venerdì ore 20.45, sabato e domenica ore 17.00 e 20.45

Il Circo degli Orrori si ispira in maniera leggera ed ironica ad atmosfere tipiche delle pellicole horror mettendo in scena uno spettacolo dinamico e divertente, con numeri che si susseguono veloci, venati di tenebra ma con l'immancabile sense of humour. 
Il pubblico, accolto all'ingresso da personaggi "terrificanti", verrà traghettato da uno strano personaggio - che ricorda Nosferatu - nel mondo inquietante del circo degli orrori, abitato da morti viventi, acrobati che sembrano usciti da un rito voodoo, un dislocatore indemoniato in attesa dell'esorcista, killer clown dall'aspetto non proprio tranquillizzante ma sempre assai comico, vampiri.
Il Circo degli Orrori è uno spettacolo che associa le tre arti: il teatro, il circo e il cabaret. Teatro perché si narra una storia, Circo perché viene utilizzata questa tecnica per realizzare e raccontare le storie mimate ed acrobaticamente sviluppate e Cabaret per la sensualità di alcune performance, la sintonia e l'interazione con il pubblico, con un pizzico di malizia.

Pur non essendo uno spettacolo pensato per i bambini (l'evento è infatti sconsigliato ai minori di 12 anni), quelli presenti non sono mai neppure per un momento spaventati, ma piuttosto affascinati e divertiti.

IL CIRCO DEGLI ORRORI (The Circus Of Horrors) è nato in Inghilterra nel 1995 grazie a una fortunata idea di "Doctor John Haze", un mangiafuoco che ideò un mix fra numeri di rischio estremo in salsa Horror e musica rock. Il titolo che ha ispirato lo show viene da un film inglese degli anni Sessanta dal titolo THE CIRCUS OF HORRORS e quello che nacque fu un incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Show con grande partecipazione degli spettatori che diventarono veri e propri fan tanto da seguire il complesso negli anni assistendo a tutte le sue nuove produzioni in Inghilterra. L’enorme successo Inglese del CIRCUS OF HORRORS diede spunto a varie compagnie Europee di mettere in scena spettacoli a tematica Horror così dal 2000 sono nati circhi horror in Spagna, Germania, Austria, Francia e per ultima l'Italia.

Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni

Costi: Biglietti da 49 a 28,50 euro
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo:  via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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Officine del Teatro italiano
presenta
GIUSEPPE ZENO
e SARA VALERIO
Donato Altomare, Brian Boccuni, Cipriani Alberta, Giancarlo Commare, Vittoria Galli, Alessandro Greco, Salvatore Langella,
Elisa Lombardi, Maria Lomurno, Matteo Milani, Pierfrancesco Scannavino,
Lucina Scarpolini, Viviana Simone
"NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?"
traduzione Giorgio Mariuzzo
 adattamento Giancarlo Fares
tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy
 coreografie Manuel Micheli
con la partecipazione live del Piji Electroswing Project
PIJI- voce, chitarra Gian Piero Lo Piccolo – clarinetto Egidio Marchitellli - elettronica & chitarra Francesco Saverio Capo – basso Andy Bartolucci – batteria
canzoni originali Piji
scene Fabiana Di Marco | costumi Francesca Grossi | disegno Luci Anna Maria Baldini
regia di  GIANCARLO FARES

TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 25 settembre  al 14 ottobre 2018 - Dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, mercoledì 10 ottobre ore 17.00  - sabato 6 e 13 ottobre ore 21.00

Horace McCoy scrive nel 1935 “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Nel 1969 il regista Sidney Pollack gira l’omonimo film che partecipa al Festival di Cannes fuori concorso e ottiene anche un Oscar per il miglior attore non protagonista.
È la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, in cambio di vitto e alloggio, disperati e in cerca di successo ballano per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. I concorrenti partecipano nella speranza sì di vincere un premio in denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in sala.
Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria, una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.
Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares, che ne cura anche la regia. L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.
La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche, sono state composte appositamente per lo spettacolo da Piji, pluripremiato cantautore romano, presente da tempo nella scena pop jazz italiana. I musicisti suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena.
Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston e boogie-woogie nel programma televisivo della Rai “Ballando con le stelle”.
Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.

Costo: Prezzi da 19€ a 34€
Indirizzo: via della Mercede, 50 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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"OPERAZIONE BALENA"
di Gianfranco Vergoni 
regia di Marco Simeoli 

TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 28 settembre al 14 ottobre 2018,  (1a set) venerdì ore 21.00, sabato ore 17.30 e 21.00, dom ore 17.30  - (2a e 3a set) da martedì al venerdì ore 21.00 - sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 17.30

Quando la memoria storica può aiutare (anche) a vivere meglio.

Nella Roma di oggi, sei giovani con disturbi psicologici e comportamentali di varia natura partecipano ad un corso di teatro terapia tenuto da Adele (Loredana Piedimonte), un’attrice disoccupata, single e “sofferentemente irrisolta”.  Per riuscire ad ottenere il finanziamento al proprio corso decide di portare in scena uno spettacolo con un tema complicato, difficile e tragico: il rastrellamento del Quadraro che si concluse con la deportazione di 947 civili, colpevoli solamente di essere maschi tra i 18 e i 60 anni.

Riusciranno il rancoroso Eugenio (Matteo Volpotti) , l’insopportabile Lorella (Ilaria Nestovito), la rissosa Antonia (Irene Cedroni) , la logorroica Aiscia (Giulia Di Tommaso), il traumatizzato Nico (Daniele Derogatis) e l’autistico Benedetto (Emanuele Di Luca) ad appassionarsi ad una vicenda così distante – ma forse solo apparentemente - dalle loro vite senza lasciarsi distrarre da fobie,  litigi, crisi epilettiche, lezioni di zumba e costumi di carnevale?

La nuova stagione del Teatro de’ Servi si apre così con lo spettacolo, scritto da Gianfranco Vergoni e portato in scena con la regia di Marco Simeoli,  che tocca le corde più profonde della memoria e nel contempo della quotidianità. Un tributo a Roma, al suo modo di interpretare il passato, di ridersi addosso ma anche di piangere, di non avere paura di soffrire con la speranza di trarre dal passato utili indicazioni per questo difficile presente. Un esperimento che valeva la pena di essere tentato e che contribuisce a confermare quanto sia labile il confine tra tragedia e commedia.

Costo: Platea 24 € - Galleria 20 €

Informazioni: tel. 06 6795130 - info@teatroservi.it
Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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MANIFESTAZIONI - FESTIVAL - RASSEGNE

PROSEGUONO...

"Prologo di stagione 2018 – 2019"

TEATRO Eliseo - Roma
dal 18 settembre 2018,  vari orari

Eccoci arrivati ad un importante traguardo: il TEATRO ELISEO festeggia cento anni! Questo centenario ha un particolare valore perché è per me la celebrazione di una nuova partenza, di una rinascita culturale.  Il Teatro Eliseo è stato palcoscenico del migliore teatro e simbolo culturale della Nazione.  Quella che ereditiamo è una grande responsabilità, non solo per il patrimonio artistico che  ci è stato consegnato, ma anche perché siamo depositari di quel pensiero lib ero, privo di pregiudizi, che contrasta la semplificazione e l’impoverimento intellettuale. Per Roma e per la cultura italiana le storiche sale di Via Nazionale sono state, devono essere e saranno  luoghi essenziali di elaborazione; la rotta dei prossimi anni seguirà il concetto di innovazione, provocazione e rielaborazione della tradizione senza cadere  nell’autocelebrazione del passato.
Viviamo purtroppo in una fase di oscurantismo – la Cultura è un concetto assente da ogni  programma politico. Motivo in più per proseguire nella sfida, per esigere bellezza, riscoprire  etica e passione e tenere accesa la luce sulla complessità della contemporaneità.
Nel brand Eliseo confluiscono sinergicamente diverse attività parallele. Qui la creatività è  posta al di sopra di tutto e le eccellenze del teatro, della musica, del cinema, della fiction e  dell’arte si congiungono in un crocevia di linguaggi. Qui uno spunto teatrale può diventare pellicola cinematografica, la protagonista di un dramma storico può ispirare una fiction Rai,
un romanzo può trasformarsi in sceneggiatura, un dibattito scientifico può portare a scoperte innovative. L’intuizione è un piccolo seme contro il pregiudizio che porta ad una  visione diversa del mondo attraverso un conflitto sano.
Il 18 settembre inauguriamo il PROLOGO DI STAGIONE un calendario ricco di eventi che  faranno vivere contemporaneamente tutti gli spazi teatrali e lasciando poi il testimone alla  stagione di prosa vera e propria.
In questa vibrante aria di festa sfileranno alcuni degli abiti storici indossati dai grandi  protagonisti del teatro in una MOSTRA PERMANENTE DELLA SARTORIA TEATRALE FARANI.

Nei foyer di platea e di balconata e al Piccolo Eliseo si susseguiranno diversi spettacoli:
· dal 18 al 30 settembre ore 20.30 - Foyer di II balconata
KAMIKAZE NAPOLETANO scritto e interpretato da Arcangelo Iannace, regia di Francesco  Frangipane

· dal 18 al 26 settembre ore 21.30 - Foyer di platea
OGNI BELLISSIMA COSA di Duncan MacMillan e Jonny Donahoe con Carlo De Ruggieri  diretto da Monica Nappo

· dal 18 settembre al 7 ottobre ore 20.30 - spettacolo a bordo di un furgone
MEDEA PER STRADA ideato e diretto da Gianpiero Borgia con una straordinaria Elena Cotugno che firma il testo con Fabrizio Sinisi. Torna a grande richiesta lo spettacolo  itinerante per soli sette spettatori, a bordo di un furgone in movimento

· dal 20 al 23 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
L’AMMORE NUN’È AMMORE di Dario Jacobelli diretto e interpretato da Lino Musella

· dal 25 al 27 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL BAGNO FINALE di Roberto Lerici, lettura/studio di Vinicio Marchioni

· dal 28 al 30 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IO LAVORO PER LA MORTE testo e regia di Nicola Russo in scena con Sandra Toffolatti

· dal 2 al 4 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
UNA PASSIONE di Valentina Diana con Marco Vergani per la regia di Vinicio Marchioni

· dal 5 al 7 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
QUALCOSA di Chiara Gamberale, il reading del successo letterario, in scena con Fausto Sciarappa e Marcello Spinetta diretti da Roberto Piana

· dal 9 al 10 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL CIGNO NERO E IL CAVALIERE BIANCO il racconto della Grande Crisi di e con il giornalista Roberto Napoletano per la regia di Angelo Generali

· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di II balconata
HAMLETAS, originale versione dell’Amleto tutto al femminile. Dieci le attrici sul palco dirette  da Sarah Biacchi, tra cui Francesca Ciocchetti, Galatea Ranzi e Ludovica Modugno

· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di platea
BLINK CIRCUS di Lorenzo Mastroianni, installazione d’arte viaggiante che accoglierà dieci spettatori per volta alla scoperta del circo più piccolo del mondo

· dal 19 al 20 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
NOTE DA OSCAR spettacolo musicale della Rimbamband

· dal 17 al 18 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
PREMIO ELISEO SCUOLE 2018. Premiazione dello spettacolo finalista del concorso indetto dal  Teatro Eliseo in collaborazione con il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio: In un  mondo che… del Liceo Ugo Foscolo di Albano Laziale.

La stagione del TEATRO ELISEO inizierà poi il 30 ottobre con una nostra prestigiosa  produzione dedicata al centenario: CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand, il viaggio  interiore alla ricerca della bellezza di due protagonisti che da rivali in amore si scoprono  fratelli. In scena, Luca Barbareschi nei panni di Cyrano, Maurizio Lastrico in quelli di Cristiano e Linda Gennari in quelli di Rossana. In scena trenta attori tra cui Thomas  Trabacchi, Duccio Camerini, Massimo De Lorenzo e gli allievi e le allieve del corso di  Recitazione della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. La regia è di  Nicoletta Robello Bracciforti.
Il palco del PICCOLO ELISEO inaugura il 25 ottobre con IL GATTO dall’omonimo irriverente  romanzo di Georges Simenon, adattato da Fabio Bussotti. Nel ruolo dei due coniugi uniti  dall’odio Alvia Reale e Elia Schilton diretti da Roberto Valerio.

Costo: Vedi sito - Alcuni eventi sono ad ingresso GRATUITO
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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LIRICA

"NABUCCO SECONDO JEAN-PAUL SCARPITTA"
Debutto al Teatro San Carlo per il Direttore Francesco Ivan Ciampa

TEATRO SAN CARLO  - Napoli
dal 9 al 14 ottobre  2018 ,  ore 21.00_ domenica 15 aprile (ore 19.00, repliche Mercoledì 18 ore 18.00, Venerdì 20 ore 20.00, Sabato 21 ore 20.00, Domenica 22 ore 17.00)

Dopo undici anni di assenza dalle programmazioni del Teatro San Carlo, torna in scena Nabucco di Giuseppe Verdi.
A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo sarà Francesco Ivan Ciampa, giovane direttore campano al suo debutto al San Carlo dopo essere stato sul podio di teatri come la Deutsche Oper Berlin, La Fenice di Venezia, Opera di Firenze, Massimo di Palermo.
Regia e scene sono a firma di Jean-Paul Scarpitta, che afferma: “Non bisogna mettere in scena il dramma stesso, ma il riflesso che esso ha nella coscienza. La mise en scene vuole essere quindi una riflessione sulla Storia più che una rappresentazione. La scena è composta da una piramide, da una sola porta del Palazzo, da qualche albero nero e dorato sospeso davanti a un muro d’oro satinato e da rovine che emergono dalle nuvole, il tutto sullo sfondo di un ciclorama in grisaglia (un cielo grigio per Gerusalemme, un altro cielo grigio per Babilonia, ispirati alle illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré)”.
Esaltano le intenzioni del regista le luci di Urs Schönebaum, mentre i costumi sono realizzati da Maurizio Millenotti. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Roma.
Giovanni Meoni e Stephen Gaertner si alterneranno nel ruolo di Nabucco, mentre Antonello Palombi, Marco Miglietta e nel ruolo di Ismaele. Zaccaria avrà i volti di Rafal Siwek e Sergey Kovnir, Abigaille di Anna Pirozzi, Ekaterina Metlova. Carmen Topciu e Rossana Rinaldi interpreteranno Fenena, Gianluca Breda il Gran Sacerdote. Antonello Ceron sarà Abdallo, mentreFulvia Mastrobuono Anna.
  
NABUCCO
Dramma lirico in quattro parti
Libretto di Temistocle Solera dal balletto di Antonio Cortesi Nabuccodonosor e dal dramma di Auguste Anicet – Bourgeois, Nabuchodonosor.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842

Direttore | Francesco Ivan Ciampa
Regia e scene | Jean Paul Scarpitta
Costumi | Maurizio Millenotti
Luci | Urs Schönebaum

Nabucco, Giovanni Meoni / Stephen Gaertner
Ismaele, Antonello Palombi / Marco Miglietta
Zaccaria, Rafal Siwek / Sergey Kovnir
Abigaille, Anna Pirozzi / Ekaterina Metlova
Fenena, Carmen Topciu /Rossana Rinaldi
Il Gran Sacerdote, Gianluca Breda
Abdallo, Antonello Ceron
Anna, Fulvia Mastrobuono

Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Costo: vedi sito
Dettagli: Martedì 9 Ottobre 2018, ore 20.00 – Turno A; Mercoledì 10 Ottobre 2018, ore 18.00 – Turno B; Venerdì 12 Ottobre 2018, ore 20.00 – Turno C/D; Sabato 13 Ottobre 2018, ore 20.00 – Turno M; Domenica 14 Ottobre 2018, ore 17.00 – Turno F
Informazioni: vedi sito
Indirizzo: via San Carlo, 98  - Napoli
Sito di Riferimento: www.teatrosancarlo.it
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MUSICA

CAMERA MUSICALE ROMANA
Convento dei SS. XII Apostoli - Sala dell'Immacolata
 “Chi è il lupo?”
Due favole russe
Testi di Sandro Cappelletto
Su musiche di Sergej Prokofiev, F. De Rossi Re e M. D’Amico
Sandro Cappelletto, voce narrante - Marco Scolastra, pianoforte

CAMERA MUSICALE ROMANA Sala dell’Immacolata del Convento dei SS. XII Apostoli - Roma
14 ottobre , ore 18.30

«Il barbiere Ivàn prese coraggio, ficcò dentro le dita e tirò fuori un naso. Si sfregò gli occhi, riprese fiato, tastò di nuovo. Era un naso. Un naso che gli sembrava perfino di riconoscere. Lo spavento si dipinse sulla sua faccia. Sull’insegna della sua bottega era scritto: “Si cava anche sangue”. Ma un naso! Un naso era troppo». 
Così inizia Il naso, il racconto di Nikolaj   Gogol (1834) che anticipa di un secolo Pierino e il lupo  la favola musicale di Sergej Prokof’ev (1936): «Però, che tipi coraggiosi siamo Pierino e io! Guardate chi siamo riusciti a catturare!», disse l’uccellino. «E se qualcuno avesse ascoltato con attenzione, avrebbe sentito l’anitra che faceva “qua qua” nella pancia del lupo che, per la fretta, l’aveva inghiottita viva». La surreale denuncia dell’ottusità della burocrazia zarista e la vittoria dell’astuzia di Pierino contro il misterioso lupo che incute terrore a tutti. 
Nei tempi bui, sono gli artisti a dare speranza, a farci riflettere e, nonostante tutto, a sorridere. Più forti dell’ottusità e della ferocia del potere, l’altro ieri, ieri, oggi.

Costo: Biglietti 15 €   - ridotti 8 - ( riservato al primo accompagnatore, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto) Servizio gratuito di prenotazione ( vivamente consigliata)
Indirizzo: via Del Vaccaro, 9 - Roma / Angolo Piazza dei SS. Apostoli.
Informazioni e prenotazioni: 333 45 71 245 -  3498256457 - www.cameramusicaleromana.it
Sito di riferimento: www.cameramusicaleromana.it
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7° edizione del VITALA FESTIVAL
Organizzato da Fabiana De Rose

Concerto Jazz
"Thieves & Poets Project"
Jazz Trio in Concert
Composizioni originali e standard in chiave moderna
Federico Procopio, basso
Federico Martocchia, batteria
Gerardo del Monte, piano
Con la partecipazione straordinaria
della cantante Chiara Piccione

TEATRO SAN GENESIO - Roma
15 ottobre 2018 - ore 21.00

La Rassegna filantropica e musicale Vitala Festival che ospita con grande piacere e per la prima volta a calendario, un bellissimo Live del trio Jazz, "Thieves and Poets Project", un progetto fondato dal giovane pianista/compositore romano Gerardo Del Monte. Il trio porta sul palco brani inediti e arrangiamenti originali pensati come una fusione tra passato e presente, un viaggio attraverso le nuove tendenze Jazz con uno sguardo rivolto al futuro.  Un progetto inedito che ruba dal passato per creare nel presente, miscelando le radici del Jazz con il ritmo moderno. Sonorità spaziali e poliritmia accompagneranno la serata grazie a: Federico Procopio al basso e Federico Martocchia alla batteria. Un trio di giovani musicisti poliedrici ed eclettici, che annoverano già importanti collaborazioni e un’estesa esperienza musicale. Saranno accompagnati per la serata dalla splendida e avvolgente voce della special guest  Chiara Piccione.
Un concerto intenso , emozionante da non perdere!

Con il gentile sostegno di Nanna Papera - catering Eventi & Verde Bistrot

Costo: Ingresso concerto intero 15 €  (include primo drink al bar del foyer) - ridotto 13€  (studenti/bambini).
Info/prenotazioni347-8248661; wonderwallenter@gmail.com - (Dalle 20.00 disponibilità di un buffet pre-concerto) - Si consiglia la prenotazione.
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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ARTE

APRONO I BATTENTI...

"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 24 febbraio2018, vari orari

L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.

Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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PROSEGUONO...

"ANDY  WARHOL"  
a cura di  Matteo Bellenghi

LA  VERA  ESSENZA  DI  WARHOL  IN  MOSTRA  AL  VITTORIANO  
Un’esposizione  che  con  oltre  170  opere  traccia  la  vita  straordinaria  di  uno  dei  più  acclamati   artisti  della  storia

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 3 ottobre 2018, vari orari

Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.

Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.

L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.

Andy WarholMarilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma  dal 29 settembre al 5 maggio 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher

20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell. 

Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".

Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone

Costo:  visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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LE GEOMETRIE DEGLI STATI D'ANIMO
di MARIA CAMILLA PALLAVICINI
a cura di Tiziana Todi

GALLERIA VITTORIA - Roma
dal 3 al 13 ottobre  2018 ,  oraio dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 19; fuori orario su appuntamento.

VERNISSAGE MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE ALLE ORE 18.00.

La Galleria Vittoria riapre le porte al pubblico per la stagione 2018/2019 inaugurando la prima tappa stagionale con una mostra dedicata all'artista romana Maria Camilla Pallavicini, “Le geometrie degli stati d’animo” a cura di Tiziana Todi.
L’artista nella sua ricerca unisce il minimalismo all’arte concettuale, dove attraverso la materia percepisce, immagina e si integra nello spazio circostante.

Scrive di lei il Prof.Giorgio Di Genova:
GEOMETRIE DEGLI STATI D’ANIMO
La pittura di Maria Camilla Pallavicini viene da lontano, cioè da quando, convalescente dopo un incidente, ventenne cominciò a disegnare per poi andare dal 1960 al 1962 a Salisburgo per frequentare l’estiva Scuola del Vedere, diretta da Oskar Kokoschka. Sono convinto che questa vocazione sia stata propiziata non poco dallo sterminato ed importante patrimonio artistico del palazzo di famiglia, tanto che per lei si potrebbe affermare, parafrasando il dantesco “amor ch’a nullo amato amar perdona”. Per chi come me è convinto che l’arte nasce dall’arte, la pittura di Maria Camilla è un’ulteriore conferma, collateralmente ai tanti artisti figli d’arte da me incontrati nella mia lunga attività di storico dell’arte.
Ho già scritto molte volte delle opere della Pallavicini, che ho coinvolto spesso nelle esposizioni da me curate. Ma lo scorso anno ho potuto ripercorrere l’intero suo iter creativo nel catalogo edito da Gangemi per la personale tenuta alla Galleria Il Triangolo di Cosenza. La presente personale è un corollario di quella mostra e questa mia breve nota non può che essere un aggiornamento a quanto scritto in quell’occasione. Perché nei mesi successivi a quella esposizione la Pallavicini ha realizzato altri lavori, uno dei quali molto importanti. Mi riferisco alla installazione natalizia Parousia 2017, realizzata per una cappella della vicina Chiesa degli Artisti, suggestiva costellazione di cui alcune stelle si sono “accese” qui, quasi a sorvegliare le opere esposte, con scelta paradigmatica della sua cospicua sensibilissima produzione, a cui ha affidato decennio dopo decennio i suoi stati d’animo, al punto da costituire un vero e proprio diario metonimico.
Di esso, articolato in cicli (Intrecci di energia, Fosfemi, Evocazioni, Risonanze e Geometrie) si propongono in quest’occasione alcune pagine recenti e recentissime, a documentare indicativamente dei suoi stati d’animo i momenti luminosi, quelli contrastati da turbamenti coscienziali ed infine l’approdo a nuove soluzioni del suo esprit de géométrie, ora colme di affetto (Cuore stellare, 2018), ora con lessico totalmente euclideo (Geometria nello spazio, 2018).
In quest’ultima opera mi sembra di cogliere in filigrana uno sviluppo dell’esperienza consumata nella citata Parousia, sviluppo che fa presagire una nuova stagione del discorso pittorico di Maria Camilla Pallavicini.
Giorgio Di Genova

CostoIngresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta,  103 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriavittoria.com
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"LE FORME DEL MITO: 25 SCULTURE DI JOAQUÍN ROCA REY "
Ospitate al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese
La mostra antologica, a cura di Giuseppe Appella,
coglie il meglio del linguaggio moderno, tra mito e ritualità

MUSEO CARLO BILOTTI - Aranciera di Villa Borghese - Roma
dal 5 luglio al 4 novembre 2018 - Da martedì a venerdì ore 13.00 - 19.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 - Dal 1 ottobre è in vigore l’orario invernale  - Da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (Ingresso consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura)

Il Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra antologica di Joaquín Roca Rey, Le forme del mito, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia. La cura della mostra è dello storico dell’arte Giuseppe Appella. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Nelle sale al piano terreno saranno esposte 25 sculture datate 1956–2001 che, evidenziando l’indagine formale, tra mito e ritualità, sono riuscite a cogliere il meglio del linguaggio moderno. Dal natio Perù a Roma, le opere di Roca Rey si liberano dell’involucro preincaico di magia e ritualità (assemblage di ferro, forgiato con evidente realismo e poi alluminio, ottone, acciaio, onice, bronzo, marmo, travertino) senza abbandonare il mito ritrovato nelle forme più avanzate della contemporaneità, come a dire la scultura di Chadwick e di Moore, di Hare e di David Smith, la pittura di Magritte e di Lam, rivisitati nell’architettura di Roma, nel suo rigore e nella sua enfasi, con una visionarietà carica di turbamenti, memorie e sogni. 

È il momento in cui gli Incas, i Maya, gli Atzechi, il barocco latino americano si confrontano con Roma antica e Roma seicentesca riconoscendovi attinenze di sacralità sessuale subito esplicitata in allusioni misteriose e ironiche, nel totem elevato a simbolo dell’identità tra uomo e cosmo, elemento soggetto alle continue trasformazioni di una fantasia tra le più vive della scultura del secolo appena trascorso. Fantasia che permette a Roca Rey, in una perenne estensione di dualismi, contrasti e ambiguità, resi evidenti anche dalla scelta dei molteplici materiali utilizzati spesso insieme, una sorta di scambio tra leggerezza e solidità, pieno e vuoto, concavo e convesso, eros e gioco, inquietudine e malinconia, negativo e positivo, vita e morte, tipiche del surrealismo o, meglio, degli automatismi del subconscio travasati nel progetto della composizione e, non prive di inquietante ironia, nelle relative invenzioni formali.
In contemporanea con la mostra romana, il Sistema dei Musei e dei Beni Culturali ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro) esporrà nei propri spazi una serie di disegni e di piccole sculture. 

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia
A cura di Giuseppe Appella
Catalogo edito da xPoint printing con testi biobibliografici di Giuseppe Appella, Guido Strazza e Blas Roca Rey
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Servizi Vigilanza UNISECUR srl
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI     
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane

Costo:  Ingresso LIBERO
Informazioni: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Indirizzo: viale Fiorello La Guardia 6 - Roma
Sito di riferimento: www.museocarlobilotti.it - www.museiincomuneroma.it                                      
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ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta

Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
in circa 180 opere lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  29 marzo al 28 ottobre  2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
 
Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.

In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.

In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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