Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e #kirosocialnews e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...
TEATRO
DEBUTTANO...
Gitiesse Artisti Riuniti
Best live
GEPPY
GLEIJESES
MARISA
LAURITO - BENEDETTO CASILLO
"COSÌ PARLÒ
BELLAVISTA"
Adattamento teatrale di Geppy Gleijeses
Adattamento teatrale di Geppy Gleijeses
dal film e dal romanzo di
Luciano De Crescenzo
con
con
Nunzia Schiano
Salvatore Misticone
Vittorio Ciorcalo Patrizia Capuano
e
Gianluca Ferrato
(Cazzaniga)
e con
Elisabetta Mirra Gregorio De Paola Agostino Pannone
Gino De Luca Ester Gatta Brunella De Feudis
scene Roberto Crea
costumi Gabriella Campagna
scene Roberto Crea
costumi Gabriella Campagna
luci Luigi Ascione
musiche Claudio Mattone
regia GEPPY GLEIJESES
musiche Claudio Mattone
regia GEPPY GLEIJESES
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 15
gennaio al 3 febbraio 2019 - ore da
martedì a sabato ore 21.00_domenica ore 17.00_giovedì 17 gennaio, giovedì 24
gennaio e giovedì 31 gennaio ore 17.00_ mercoledì 23 gennaio ore 19.00_sabato
26 gennaio ore 17.00 e ore 21.00
Dopo qualche tentativo infruttuoso fatto in anni
passati di adattare per le scene il mitico film - romanzo saggio “Così parlò
Bellavista”, Alessandro Siani, stimolato da Benedetto Casillo (il vice sostituto portiere) si appassiona
all’idea e decide di varare il progetto. Dopo aver vagliato alcune ipotesi
giunge con Luciano De Crescenzo alla conclusione che la migliore soluzione per
la realizzazione dell’idea sia affidarla a Geppy Gleijeses: “Sule tu ‘o ppuò
ffà!“. Ma Geppy, seppur lusingato dalla “investitura”, è costretto a
rinunciare, anche perché stretto tra gli impegni di Filumena Marturano e Il
Piacere dell’Onestà, entrambi con la regia di Liliana Cavani. Alessandro
non demorde, annulla la tournée prevista per la passata stagione e bussa
nuovamente alla sua porta: “E mò come ti metti? “. Nasce così lo spettacolo
teatrale Così parlò Bellavista,
diretto, adattato e interpretato da Geppy Gleijeses, prodotto da Alessandro
Siani e Sonia Mormone (Best Live) e Geppy Gleijeses (Gitiesse Artisti Riuniti),
con Geppy - che nel film interpretava il ruolo di Giorgio - nel ruolo di
Bellavista e un gruppo straordinario di attori napoletani: Marisa Laurito, la
migliore amica di Luciano ed eterna Miss Simpatia, è la moglie di Bellavista,
Benedetto Casillo, l’unico nel ruolo che interpretò nel film, Nunzia Schiano,
grande caratterista napoletana, e ancora Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo
e tanti altri, con la partecipazione di Gianluca Ferrato nel ruolo di
Cazzanica, il direttore dell’Alfasud.
La scenografia, di Roberto Crea riproduce la facciata
del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film. Le musiche sono quelle
originali di Claudio Mattone.
Per festeggiare i 90 anni di Luciano De Crescenzo i
promotori hanno voluto il 26 settembre 2018 il debutto, nel più bel teatro del
mondo, il teatro della sua città, il San Carlo di Napoli, che ha tributato al
lavoro un grande successo.
La Sovrintendente Rosanna Purchia ha sposato con
entusiasmo l’idea, il Comune di Napoli ha concesso il suo Patrocinio e ha
sostenuto l’iniziativa che celebra un film di culto (il coautore è
l’indimenticabile Riccardo Pazzaglia), un romanzo venduto in tutto il mondo e
il suo autore, il cui genio non sempre è stato riconosciuto nella misura che
meritava. Ma, come dice Bellavista: “Si è sempre meridionali di qualcuno! “
A poco più di quarant'anni dalla sua prima
pubblicazione, "Così parlò Bellavista" non ha perso la sua forza
dirompente e la sua sagacia filosofica, confermandosi come un "piccolo
classico" della letteratura partenopea che è anche una straordinaria
rappresentazione della natura umana, come testimoniato dall’adattamento
teatrale.
personaggi
e interpreti
Bellavista Geppy Gleijeses
ria Bellavista Marisa Laurito
Salvatore / vice sostituto portiere Benedetto Casillo
Rachelina / signora banco lotto Nunzia Schiano
Cavaliere / avvocato Russo / Core ‘ngrato / signore cavalluccio rosso /
Bellavista Geppy Gleijeses
ria Bellavista Marisa Laurito
Salvatore / vice sostituto portiere Benedetto Casillo
Rachelina / signora banco lotto Nunzia Schiano
Cavaliere / avvocato Russo / Core ‘ngrato / signore cavalluccio rosso /
Giggino / chitarrista Salvatore Misticone
Saverio / il tassista Vittorio Ciorcalo
Dott. Cazzaniga Gianluca Ferrato
Saverio / il tassista Vittorio Ciorcalo
Dott. Cazzaniga Gianluca Ferrato
Signora con
spazzino / signora della veglia funebre/
signora banco
lotto Patrizia Capuano
Luigino /
guappo / vigile / colonnello/
impiegato
banco lotto Gino De Luca
Patrizia
Bellavista Elisabetta Mirra
Giorgio Gregorio
Maria De Paola
Ragazzo caffè
/ cameriere / convenuto / giornalista Agostino Pannone
Donna Amalia /
la signora del taxi / la commerciante Ester Gatta
La signora del
cavalluccio / la signora dell’ascensore Brunella De Feudis
Costo: Costo: Biglietti dal lun al ven platea interi € 30
ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II balconata
interi € 19 ridotti € 17 - galleria interi € 13 ridotti € 12
/ Biglietti sab. sera e dom platea interi € 34
ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti € 25 - II balconata interi
€ 23 ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti € 15
Durata: un’ora
e cinquanta minuti senza intervallo
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini, 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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FORT
APACHE CINEMA TEATRO
presenta
"FAMIGLIA"
di Valentina Esposito
con Alessandro Bernardini, Christian
Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo
Cateni, Viola Centi, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin,
Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli
e con Marcello Fonte Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 e vincitore European
Film Awards, come Miglior Attore Protagonista per il film Dogman
Costumi Mari Caselli | Scenografia Andrea Grossi | Luci Alessio Pascale | Musiche Luca Novelli
Costumi Mari Caselli | Scenografia Andrea Grossi | Luci Alessio Pascale | Musiche Luca Novelli
Fonico
Maurizio Capitini | Assistente di Scena Simona Prundeanu | Foto di Scena Jo Fenz
Organizzazione Giorgia
Pellegrini, Fabiana Reale, Martina Storani, Sofia Tremontini
TEATRO INDIA - Roma
dal 16 al 20 gennaio 2019. orario vedi
sito
“Siamo troppo
vicini, ma non vicini abbastanza”
Torna lo spettacolo
Famiglia, della drammaturga e regista Valentina Esposito, fondatrice della
factory Fort Apache Cinema Teatro, un progetto teatrale rivolto a detenuti ed
ex detenuti per il loro inserimento nel sistema spettacolo. Un'attività che
FACT (Fort Apache Cinema Teatro) svolge dal 2014 fornendo agli aspiranti attori
tutti gli strumenti per intraprendere una strada nel mondo del professionismo
teatrale e cinematografico.
Non sono pochi gli obiettivi
raggiunti fino ad oggi e le collaborazioni tra gli attori di FACT e importanti registi contemporanei,
come
Francesca Comencini, Claudio Caligari,
Stefano Sollima, Sidney
Sibilia, Daniele Luchetti, Valerio Mastandrea, Marco Ponti e Matteo Garrone che
trova nel volto di Marcello Fonte quello del suo Dogman, che sbanca il Festival
di Cannes 2018 aggiudicandosi la Palma D'Oro e vince come Miglior Attore agli
oscar europei, gli European Film Awards.
Insieme a Fonte, sono tanti
gli attori (ex detenuti e non) che danno vita all'esperienza di FACT: Alessandro
Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi,
Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia,
Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi e Cristina Vagnoli, tutti interpreti sul
palcoscenico del Teatro India di uno spettacolo che prova a scandagliare
l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli
affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora
a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di
rivendicazioni e ribellioni. Nella pièce della Esposito, il matrimonio
dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile,
diventa pretesto per riunire tre generazioni di persone legate da antichi
dolori e irrisolte incomprensioni, per rimettere sullo stesso tavolo i padri
dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio,
sospesa tra passato e presente, sogno e realtà.
FAMIGLIA è una produzione Fort Apache Cinema Teatro con il Patrocinio del
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
In collaborazione con La Sapienza Università degli Studi di Roma – Dipartimento
di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo SARAS
NOTE DI REGIA:
Questo
spettacolo è dedicato a chi non c’è. Ai figli lontani e ai padri che sono morti
mentre i figli erano lontano. Sulla scena ci sono tutti, le persone, i
personaggi e i fantasmi. Non importa se non c’è più il muro di un carcere a
separarli. Ancora una volta questi attori usano il teatro per quello che serve,
per colmare una distanza, per aggredire il senso di colpa, per sostenere il
peso del giudizio. Per parlare a chi forse è in platea o a chi forse non c’è
più. Ed è in questo sforzo ed in questa necessità che ci raccontano della
famiglia, della ferocia degli affetti, dell’amore e della violenza, della
solitudine. Del tempo che passa. In un semplice, tragico, commovente passaggio
dalla realtà alla finzione.
Costi: Vedi siti
Informazioni: Tel.
06 684000311/14
Indirizzo:
via Lungotevere Vittorio Gassman, 1 -
Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrodiroma.net/doc/3170/teatro-india
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"Ci
chiamarono tutti Alda"
di Fabio Appetito
con
Giulia Santilli
Progetto
Fotografico “Fu così che ti vidi" di Emanuele Bencivenga
Un
ringraziamento speciale a Marco Guadagno
ALTROVE TEATRO STUDIO - Roma
dal 18 al 20 gennaio 2019, venerdì e sabato ore 20.00_sabato
ore 19.00_dom. 17.00
“Tutte
le facce dell’Arte”. Proseguendo con il teatro di prosa all’Altrove Teatro
Studio sarà in scena Ci Chiamarono Tutti
Alda.
Conoscere
Alda Merini è un’esperienza unica e irripetibile. Entriamo dunque in punta di
piedi e con grande umiltà in questa “casuniverso” della grande poetessa
italiana. Respiriamo insieme a lei, fermiamo il nostro battito e navighiamo nel
suo passato dagli illuminanti bipolarismi. Uno spettacolo intimo che conduce lo
spettatore nell’inferno del manicomio, in una sorta di piccolo girone dantesco,
in una notte qualunque che appartiene non solo ad Alda Merini, ma a tutti noi.
Alle
parole dette si alternano silenzi, sguardi, sussurri, urla, immagini della sua
mente e il fumo delle sue sigarette. Sorrisi, piccoli segni somatici, simboli
che creano una magia impalpabile che si tuffa nella poesia fino a evocare il
passato, i ricordi e a toccare le nostre corde più recondite. Una voce che
diventa infinite voci che rimbalzano negli spigoli della mente. Attraverso le
sue ombrose e ironiche riflessioni, filtriamo i suoi rimpianti: la musica, il
ballo, l’amore, la speranza di vita. Le parole, con nonchalance e distacco, si
trasformano in proiettili che colpiscono dritti al cuore suscitando disturbo,
inquietudine, interrogativi e soprattutto commozione.
Farsi
chiamare tutti con lo stesso nome, farsi chiamare tutti “Alda”, è un monito, un
tentativo di spezzare quel confine labile tra finzione teatrale e realtà e
lasciarci convincere che anche il più inconcepibile dei dolori ha una
motivazione concreta e reale. In una continua alternanza tra momenti di
lucidità e pazzia, l’esperienza manicomiale diventa un pretesto per parlare
della vita, dell’amore, della speranza poiché: «se si vuole vivere più volte,
bisogna morire più volte».
Costo: Biglietto intero 13 € - ridotto 10 € - Tessera 2 euro - Per abbonamenti vedi
sito
Informazioni: ipensieridellaltrove@gmail.com – 339 8175904
Indirizzo: Via Giorgio
Scalia, 53 – Roma
Facebook di riferimento teatro:
www.facebook.com/AltroveTeatroStudio/
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PROSEGUONO...
Lello
Arena
in
"MISERIA
E NOBILTÀ"
di Eduardo
Scarpetta
adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna
con Maria
Bolignano, Tonino Taiuti, Giorgia Trasselli
e con Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Alfonso Dolgetta, Sara Esposito, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabio Rossi, Fabrizio Vona
ideazione scenica Luciano Melchionna
e con Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Alfonso Dolgetta, Sara Esposito, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabio Rossi, Fabrizio Vona
ideazione scenica Luciano Melchionna
scene
Roberto
Crea
costumi Milla
musiche Stag
assistente alla regia Ciro Pauciullo
costumi Milla
musiche Stag
assistente alla regia Ciro Pauciullo
Regia Luciano Melchionna
Coproduzione Teatro Eliseo, Ente Teatro Cronaca
Vesuvioteatro
con Tunnel Produzioni
Ombre
si dice siano, queste maschere, ombre potenti
TEATRO
Eliseo - Roma
dal 27 dicembre al 20 gennaio 2019 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ merc. e
dom. ore 17.00
Giovedì 27 dicembre 2018 ore 20.00 - Debutto nazionale
In uno scantinato/discarica/sottoscala, mai finito e mai decorato,
dove si nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e
lottano per la sopravvivenza i personaggi di questo nuovo adattamento di Miseria e nobiltà che Luciano Melchionna
presenta in prima nazionale al Teatro Eliseo, firmando l’adattamento
drammaturgico con Lello Arena. Personaggi, quelli di Scarpetta che, nella
rivisitazione di Melchionna, trascinano i propri corpi come fantasmi affamati
di cibo e di vita, in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della
tradizione, intesa come monito di qualità e giusto equilibrio.
‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti’, si
legge nelle note di regia. E le ombre trovano di nuovo i loro corpi
avanzando lentamente quasi a riempire gli spazi bidimensionali di una
proiezione del passato, un filmino in bianco e nero, fino a strappare la tela
dello schermo gigante e ridare consistenza e spessore umano ai personaggi e
alle cose. Tutto intorno restano i brandelli della ‘tradizione’ che ha forgiato
il presente e che torna come un monito di qualità e passione. I personaggi sono
già tutti presenti, come spettri miserabili, statue classiche fatiscenti,
armature o sarcofagi nei quali hanno proliferato come parassiti i ricchi, sempre
più ricchi ma sempre più inconsistenti.
Si colora dunque di sfumature dark e atmosfere inattese la celebre
commedia di Edoardo Scarpetta. Lello Arena giunge perfetto erede di quella
maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora
oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di
Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il
buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera
umanità può suggerire.
Miseria e nobiltà. Miseria o
nobiltà? Una cosa è certa – prosegue il regista – l’una non esisterebbe senza l’altra, così
come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza
le sue fondamenta buie, umide e scrostate. Un perfetto ecosistema: senza un
solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’. Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa
del miracolo. ‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può
manifestarsi?’ In un pianeta dove i
ricchi sono sempre più ricchi, grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non
ci resta che... ridere.
Tutto
vive di nuovo, tutti ci sciogliamo in mille risate, il miracolo accade ancora
una volta, e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori,
godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi
inciampa tra ‘miseria e ... miseria’!
Trama
Eugenio, figlio del
marchese Favetti, è innamorato di Gemma, la figlia di un cuoco arricchito ma
viene ostacolato dal padre proprio per le origini umili della ragazza. Il
giovane chiede aiuto a Felice Sciosciammocca che, insieme a Pasquale, un altro
spiantato, e alle rispettive famiglie, si fingeranno i parenti nobili di
Eugenio agli occhi del futuro suocero. Come in ogni commedia che si rispetti,
l’equivoco è dietro l’angolo, anche perché il marchese in persona viene
scoperto a frequentare la stessa casa nei panni di Don Bebè per circuire Gemma.
Dopo numerose ed esilaranti peripezie, scoperto
l’inganno, Eugenio otterrà il permesso paterno per convogliare a nozze con
Gemma.
Personaggi e
interpreti:
Lello Arena /
Felice Sciosciammocca
Andrea de Goyzueta / Pasquale
Raffaele Ausiello / Eugenio, figlio del Marchese Favetti
Fabio Rossi /
Marchese Ottavio Favetti
Tonino Taiuti /
Gaetano
Marika De Chiara /
Gemma, sua figlia
Sara Esposito /
Luigino, figlio di Gaetano
Giorgia Trasselli / Concetta, moglie di Pasquale
Maria Bolignano /
Luisella, moglie di Felice
Carla Ferraro /
Bettina
Serena Pisa /
Pupella, figlia di Pasquale e Concetta
Fabrizio Vona /
Gioacchino Castiello
Alfonso Dolgetta /
Vicienzo
Veronica D’Elia /
Peppeniello, ragazzo di otto anni figlio di Felice
Biase (voce fuori
campo di Raffaele Ausiello)
Foto di scena:
Mario Pellegrino
Durata: due atti - 2 ore e 35 intervallo incluso
Costo: Biglietto da 15 € a 35 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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MANIFESTAZIONI
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"Tales Of Women"
"Tales Of Women"
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 17 al 20 gennaio 2019, ore 21.00
“Sii paziente con le cose irrisolte del tuo
cuore”
Cit. Francesca Farcomeni
Immersa nel mito della favola moderna, Bella è un'artista di strada in cerca di un risveglio, di qualcuno o qualcosa che le permetta di realizzare il suo sogno, di renderla eterna e sconfiggere l’oblio, la dimenticanza a cui siamo inevitabilmente tutti destinati. Bella è in attesa che la sua storia si compia, in fondo “se sogni qualcosa più di una volta, questa, prima o poi, si avvera ”…ma il tempo trascorre inesorabile, l’attesa si protrae fino a mutarsi in immobilità e così la favola svela i suoi tratti più oscuri. Una storia classica riletta in chiave contemporanea, ironica e stralunata, nel tentativo di capovolgere e superare gli stereotipi e la nostra visione del mondo e proiezione del futuro.
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>>> 19 gennaio 2019 ore 21
"SIGNORINA"
lei è un maschio o una femmina?
"SIGNORINA"
lei è un maschio o una femmina?
Scritto e Diretto da Gloria Giacopini e Giulietta Vacis
Con Gloria Giacopini
Vincitrice
della MENZIONE SPECIALE per Sogliole
a piacere alla decima edizione del
NOpS Festival 2018 a Roma
"Quando ci hanno chiesto di scrivere un testo contro la violenza sulle donne, ci siamo chieste:
-…ma non è come scrivere un testo contro quelli che lanciano i sassi dal cavalcavia...-
Abbiamo preferito dunque indagare sul perché parliamo di violenza di genere e non di violenza in generale. A tal proposito interessante il modo in cui è nato il titolo dello spettacolo: mi trovavo in centro a Ferrara, ero seduta su un gradino e facevo le parole crociate.
Passa un signore di mezza età, uno a modo, mi guarda, si ferma, scende dalla bici e mi fa:
-Signorina, lei è un maschio o una femmina?- Ho capito subito che non era una domanda reale, anche perché mi ha chiamata Signorina perciò invece di offendermi, ho pensato: ma guarda che generosità! E’ venuto a suggerirmi il titolo! Essere donna non è facile. Specialmente quando non se ne accorge nessuno, che sei una donna”
Cit. Gloria Giacopini
Se
da bambina ti insegnano che ti deve piacere il rosa perché sei una femmina, ma
a te piace terribilmente il blu, cosa succede?
E se ti avevano detto che le femmine hanno la voce fatata e te quando parli sembri il Gabibbo, cosa significa? Il mondo sembra andare in tilt e di conseguenza anche tu finisci per non riconoscerti più.
Ecco che una sottile, spesso irriconoscibile violenza si insinua già tra i banchi di scuola dell’asilo, dove l’accidentale dimenticanza del grembiulino rosa può bastare a mettere in crisi un’intera identità.
"E quando addirittura tua madre ti suggerisce, alla domanda -Come ti chiami?- di rispondere Marco perché con quella voce lì, dire Gloria sembra uno scherzo, allora non c’è da stupirsi se la tua compagna di banco delle elementari vuole che tu diventi il suo fidanzatino. E se proprio lo vuole a tutti i costi e non ti è possibile persuaderla del contrario? Siamo di fronte ad un caso di violenza di una donna su un uomo? O su una donna creduta uomo? Non sarà che tutte queste classificazioni ci fanno dimenticare gli individui che siamo riducendo la visuale sul concetto di identità? Venite a teatro per scoprirlo e a proposito....ogni riferimento a fatti, cose o persone non è assolutamente casuale."
E se ti avevano detto che le femmine hanno la voce fatata e te quando parli sembri il Gabibbo, cosa significa? Il mondo sembra andare in tilt e di conseguenza anche tu finisci per non riconoscerti più.
Ecco che una sottile, spesso irriconoscibile violenza si insinua già tra i banchi di scuola dell’asilo, dove l’accidentale dimenticanza del grembiulino rosa può bastare a mettere in crisi un’intera identità.
"E quando addirittura tua madre ti suggerisce, alla domanda -Come ti chiami?- di rispondere Marco perché con quella voce lì, dire Gloria sembra uno scherzo, allora non c’è da stupirsi se la tua compagna di banco delle elementari vuole che tu diventi il suo fidanzatino. E se proprio lo vuole a tutti i costi e non ti è possibile persuaderla del contrario? Siamo di fronte ad un caso di violenza di una donna su un uomo? O su una donna creduta uomo? Non sarà che tutte queste classificazioni ci fanno dimenticare gli individui che siamo riducendo la visuale sul concetto di identità? Venite a teatro per scoprirlo e a proposito....ogni riferimento a fatti, cose o persone non è assolutamente casuale."
Cit. Gloria Giacopini
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>>> 20 gennaio 2019 ore 17:30
"FASE R.E.M"
Quando il corpo è fermo la mente danza
Spettacolo di Teatro-Danza
Coreografie originali di Giuliana Maglia
Danzatori della Compagnia ECHOES:
"FASE R.E.M"
Quando il corpo è fermo la mente danza
Spettacolo di Teatro-Danza
Coreografie originali di Giuliana Maglia
Danzatori della Compagnia ECHOES:
Elisa Carta Carosi, Laura Di Biagio, Matteo
Gentiluomo, Emiliana Grosso, Giusy Pizzimenti
"Mi appassionai al mondo onirico già dai tempi del liceo: lessi “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud perché mi affascinava pensare a cosa succedesse nella mente (e nel corpo) quando si dorme, mi piaceva pensare che ci fosse una vita a parte nei nostri sogni, una vita “esagerata” nel bene e nel male a livello di sensazioni, emozioni, possibilità, paure. E mi piaceva pensare che i nostri sogni avessero un significato e un legame con la realtà pur non essendo “reali”. Leggendo e approfondendo l’argomento “sonno” e “fasi del sonno” ho scoperto che durante la notte si alternano ciclicamente fasi NREM e REM ( e il ciclo si ripete normalmente da 4 a sei volte). L’interesse per la fase REM (rapid eyes movement) è scaturito dal fatto che durante queste fasi dette anche di SONNO PROFONDO il nostro corpo è praticamente paralizzato mentre l’attività cerebrale è molto intensa e gli occhi si muovono rapidamente in tutte le direzioni: questa è la fase in cui si sogna ed è proprio sul sogno che si sviluppa il progetto di questo mio lavoro coreografico."
Cit. Giuliana Maglia
La fase REM si verifica circa 90 minuti dopo l’inizio del sonno. Il primo periodo REM dura tipicamente 10 minuti, mentre l’ultimo può durare anche un’ora. Durante questa fase, caratterizzata da un’intensa attività cerebrale, gli occhi si muovono rapidamente in diverse direzioni, e il soggetto sogna; simultaneamente compare però la paralisi della maggior parte dei muscoli volontari, come meccanismo di difesa. Il sonno REM è così un mix di un intenso stato di eccitazione cerebrale e di immobilità muscolare: per questa ragione è talvolta chiamato sonno paradosso.
Fase R.E.M. è un viaggio nei labirinti della mente immersa nel sonno più profondo. Un’insieme di immagini oniriche evocative di una “realtà non realtà” (“A volte credo di essere sveglio, ma in realtà sto solo sognando”), una realtà alterata, in cui ci si sposta nel tempo e nello spazio, in cui tutto è esagerato ma sempre possibile. Un susseguirsi di figure pescate dai sogni senza seguire una “story line”, perché una mente che sogna fa voli pindarici e non sempre è tutto spiegabile. Semplicemente un viaggio in una e/o più menti che sognano mentre il corpo è immobile, come meccanismo di difesa. Quello che traspare dal lavoro coreografico è un senso di libertà, quel senso di libertà che spesso nella realtà ci è negato e che nei sogni invece è filo conduttore, nel bene e nel male. Chissà se attraverso questo viaggio onirico riusciremo a trovare nella non realtà del sogno la parte più vera e reale di noi.
"Mi appassionai al mondo onirico già dai tempi del liceo: lessi “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud perché mi affascinava pensare a cosa succedesse nella mente (e nel corpo) quando si dorme, mi piaceva pensare che ci fosse una vita a parte nei nostri sogni, una vita “esagerata” nel bene e nel male a livello di sensazioni, emozioni, possibilità, paure. E mi piaceva pensare che i nostri sogni avessero un significato e un legame con la realtà pur non essendo “reali”. Leggendo e approfondendo l’argomento “sonno” e “fasi del sonno” ho scoperto che durante la notte si alternano ciclicamente fasi NREM e REM ( e il ciclo si ripete normalmente da 4 a sei volte). L’interesse per la fase REM (rapid eyes movement) è scaturito dal fatto che durante queste fasi dette anche di SONNO PROFONDO il nostro corpo è praticamente paralizzato mentre l’attività cerebrale è molto intensa e gli occhi si muovono rapidamente in tutte le direzioni: questa è la fase in cui si sogna ed è proprio sul sogno che si sviluppa il progetto di questo mio lavoro coreografico."
Cit. Giuliana Maglia
La fase REM si verifica circa 90 minuti dopo l’inizio del sonno. Il primo periodo REM dura tipicamente 10 minuti, mentre l’ultimo può durare anche un’ora. Durante questa fase, caratterizzata da un’intensa attività cerebrale, gli occhi si muovono rapidamente in diverse direzioni, e il soggetto sogna; simultaneamente compare però la paralisi della maggior parte dei muscoli volontari, come meccanismo di difesa. Il sonno REM è così un mix di un intenso stato di eccitazione cerebrale e di immobilità muscolare: per questa ragione è talvolta chiamato sonno paradosso.
Fase R.E.M. è un viaggio nei labirinti della mente immersa nel sonno più profondo. Un’insieme di immagini oniriche evocative di una “realtà non realtà” (“A volte credo di essere sveglio, ma in realtà sto solo sognando”), una realtà alterata, in cui ci si sposta nel tempo e nello spazio, in cui tutto è esagerato ma sempre possibile. Un susseguirsi di figure pescate dai sogni senza seguire una “story line”, perché una mente che sogna fa voli pindarici e non sempre è tutto spiegabile. Semplicemente un viaggio in una e/o più menti che sognano mentre il corpo è immobile, come meccanismo di difesa. Quello che traspare dal lavoro coreografico è un senso di libertà, quel senso di libertà che spesso nella realtà ci è negato e che nei sogni invece è filo conduttore, nel bene e nel male. Chissà se attraverso questo viaggio onirico riusciremo a trovare nella non realtà del sogno la parte più vera e reale di noi.
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
:
INGRESSO RIDOTTO per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004
- info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via
Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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L’Ass. di Prom.Soc. C’MON!,
in collaborazione con Radio Rock
in collaborazione con Radio Rock
presenta:
"U.G.O. Vol.9"
GRUPPO DI SATIRA AL FEMMINILE
MONOLOGHI, STAND UP, POESIE, STORIE
METROPOLITANE, PENSIERI & PAROLE IN 8 MINUTI
Si
esibiscono: Nicole Balassone, Carmen Barbieri, Valeria Belardelli, Elisa
Casseri, Cristina Chinaglia, Annalisa Dianti Cordone, Arianna Dell'Arti, Rita
Felicetti, Paola Michelini, Cristina Pellegrino, Aurora Peres e Francesca Staasch
Monk - Roma
Venerdì 18 Gennaio, ore 21.00
Tornano le attrici, autrici e
performer di U.G.O., il dramedy club
giunto al suo nono appuntamento con il collaudato format artistico firmato dal
gruppo omonimo che, per l'occasione, vedrà in scena Nicole Balassone, Carmen
Barbieri, Valeria Belardelli, Elisa Casseri, Cristina Chinaglia, Annalisa
Dianti Cordone, Arianna Dell'Arti, Rita Felicetti, Paola Michelini, Cristina
Pellegrino, Aurora Peres e Francesca Staasch. Queste sono solo una parte delle
tantissime attrici che compongono U.G.O.,
il contenitore di realtà tragicomiche da cui scaturiscono monologhi, reading,
stand up, satire, storie sempre inediti. Molteplici le tematiche affrontate dalle
autrici che danno vita al format a metà strada tra La TV delle Ragazze e il Saturday
Night Live, ma con lo sguardo costante
all'osservazione critica della contemporaneità.
U.G.O. è un progetto in divenire, che non smette mai di
fare talent scouting. Il 2018 è stato costellato da innumerevoli “tutto
esaurito” e nell’arco dell’anno appena
iniziato, una serie di appuntamenti si susseguiranno sempre al Monk in Via
Giuseppe Mirri, dove le artiste si esibiranno una volta al mese a partire dal
18 gennaio, a cui seguiranno le date: 8 febbraio, 16 marzo, 27 aprile e 25
maggio
Costo: Ingresso
con Tessera Arci + Contributo all'Attività 8€ + Dir.Prev. //
Acquisto online su I-Ticket https://www.i-ticket.it/eventi/ugo-vol8-monk-roma / 10€, versando il contributo
direttamente all'ingresso
Informazioni
Evento FB: https://www.facebook.com/events/555783434845494/
Indirizzo:
Via Giuseppe Mirri, 35 - Roma
Sito
di riferimento: www.monkroma.it
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DANZA
LUNCHBOX THEATRICAL PRODUCTIONS e TONY MERCER
in collaborazione con WEC – World Entertainment Company
presentano
the imperial ice
stars
in
"CENERENTOLA
ON ICE"
LA MAGIA DEL PATTINAGGIO SU
GHIACCIO A TEATRO
Teatro Brancaccio - Roma
dal 15 al 20 gennaio 2019, dal martedi al sabato ore 20.45
- sabato
ore 16.00 e 20.45 - domenica ore
16.00
Arriva in Italia un nuovo elettrizzante spettacolo di The Imperial Ice
Stars, la più famosa compagnia di danza su ghiaccio: “Cenerentola On Ice” sarà dal
15 al 20 gennaio a Roma (Teatro Brancaccio) e dal 22 al 27 gennaio 2019
a Milano (Teatro Arcimboldi).
Lo show andrà in scena sul palco del teatro trasformato per l’occasione,
grazie a un sofisticato impianto tecnico, in una grande pista di pattinaggio.
Dopo i consensi ottenuti con “Il Lago dei Cigni On Ice” (febbraio 2015),
“La Bella Addormentata On Ice” (febbraio 2016) e “Lo Schiaccianoci On Ice”
(gennaio 2017), tutti accolti con grande entusiasmo e partecipazione dal
pubblico, The Imperial Ice Stars torna a gran richiesta con uno show che sarà
una nuova indimenticabile esperienza per tutte le famiglie.
“Cenerentola On Ice” è un altro grande balletto riletto nel
particolarissimo linguaggio che innesta la tradizione coreografica classica sul
pattinaggio artistico più acrobatico.
Novità assoluta per il nostro paese, lo spettacolo ha già ottenuto ottime recensioni
e grande approvazione nei suoi lunghi tour in Australia, Nuova Zelanda e Regno
Unito, e poi in Corea, Singapore, Hong Kong, Tailandia, Giappone e Sud Africa.
Interpretazione teatrale del racconto classico, “Cenerentola On Ice” è
stata ideato e coreografato dal premiato regista di spettacoli su ghiaccio Tony
Mercer in collaborazione con tre degli allenatori di pattinaggio più stimati al
mondo: Evgeny Platov, doppia medaglia d'oro olimpica e quattro volte
campionessa mondiale e i campioni mondiali di danza su ghiaccio 2006 e 2007
Albena Denkova e Maxim Staviski.
Acclamata dalla critica internazionale, The Imperial Ice Stars si conferma
come la più importante compagnia di danza su ghiaccio: finora più tre milioni
di persone in cinque continenti hanno accolto le adrenaliniche esibizioni di
The Imperial Ice Stars con delle standing ovation. La compagnia si è esibita in
alcuni delle più prestigiose location al mondo: dal Sadler's Wells nel West End
di Londra all'Esplanade Theatre di Singapore, dalla Place des Arts di Montreal
alla Piazza Rossa di Mosca e alla magnifica Royal Albert Hall di Londra.
Imperial Ice Stars è stata l’unica compagnia di pattinaggio su ghiaccio ad aver
vinto il premio teatrale: "Best Special Entertainment" del Manchester
Evening News per la produzione di “Swan Lake on Ice” nel 2007.
Sinonimo di innovazione nel mondo del pattinaggio, The Imperial Ice Stars è
nota per le spettacolari esibizioni all’interno delle sale teatrali e per lo
stile unico del racconto. “Cenerentola On Ice”, terza produzione della
compagnia, continua ad aprire nuovi orizzonti nel genere della danza sul
ghiaccio. Stupende interpretazioni di pattinaggio e incredibili figure
acrobatiche, alcune delle quali viste solo nelle arene olimpiche e altre mai
tentate prima, vengono eseguite nello spazio di un palcoscenico teatrale
ghiacciato. Non mancano salti estremi ad alta velocità, stupefacenti piroette e
strabilianti acrobazie aeree. Un’elettrizzante combinazione di teatro e sport!
Il cast è composto da 24 campioni olimpici, mondiali ed europei e comprende
grandi talenti del pattinaggio russo, molti dei quali preparati dai migliori
allenatori della Russia. Alcuni di loro hanno iniziato il loro training all’età
di tre-quattro anni.
Sono più di 300 le medaglie vinte da
tutti gli atleti che compongono la compagnia!
Danzato su una pista di pattinaggio costruita sul palcoscenico del teatro
appositamente congelato a -15 gradi, lo spettacolo vanta straordinari effetti
speciali tra cui il fuoco e la pioggia, voli, magnifici paesaggi proiettati
raffiguranti la piazza di una città siberiana e un teatro art deco nero e
argento e sfarzosi costumi di Albina Gabueva, costumista del famoso Teatro
Stanislavskij di Mosca. La produzione inoltre può vantare una delle scenografie
più costose mai create per uno spettacolo di ghiaccio teatrale da uno dei
migliori scenografi australiani, Eamon D'Arcy.
“Cenerentola On Ice” ha richiesto 18 mesi di allestimento pre-produzione,
con una colonna sonora appositamente composta da Tim A Duncan e Edward
Barnwell, entrambi apprezzati compositori contemporanei, e registrata dalla
Moscow State Cinematic Orchestra e dalla Manchester Symphony Orchestra.
In questa originale versione su ghiaccio, Cenerentola è un’umile ballerina
di fila che, spinta sotto i riflettori,
affascina con la sua danza aggraziata il bel figlio di Lord Mayor, lo
scapolo più ambito della città. Nonostante gli espedienti delle sorellastre di
conquistare il cuore del giovane, il vero amore trionfa grazie ai poteri magici
del Gypsy Fortune Teller e del gentile padre di Cenerentola, l'orologiaio della
città.
Il direttore artistico, Tony Mercer afferma che: "La storia di
Cenerentola è stata raccontata in molte culture diverse nel corso dei secoli.
Volevo dare alla nostra versione una nuova ambientazione pur mantenendo gli
ingredienti e le emozioni di questa storia senza tempo."
Un’incantevole fiaba per i
bambini, uno straordinario spettacolo di danza su ghiaccio per gli adulti… il
tutto sul palco di un teatro trasformato eccezionalmente in una pista di
pattinaggio!
Costi: Biglietti
da 55 a 44 €
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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TEATRO RAGAZZI
Progetto
Produzioni Giovani Compagnie
Ruotalibera Teatro/Compagnia UraganVera
presentano
"Piena di Vita"
Con Ottavia
Leoni e Ksenija Martinovic
Regia Fiona Sansone
CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
È
ispirato al mondo di Pollicino lo spettacolo Piena di Vita di Ruotalibera Teatro/Compagnia UraganVera per la rassegna Infanzie in
gioco 2018/19.
Sul
palco ci sono Ottavia Leoni e Ksenija Martinovic, la regia è di Fiona Sansone.
Vita
e Givotta, una bimba e la sua bambola, stanno per essere abbandonate ma
decidono di uscire autonomamente: un bosco, la casa dell’orco e il ritorno a
casa attraversando gioie e paure per diventare grandi. Teatro d'attore,
marionette, teatro d'oggetti e suggestivo disegno luci, fanno di Piena di Vita uno spettacolo
sorprendente che realizza un piccolo grande viaggio nella camera di una bambina
quasi fanciulla.
Ruotalibera
Teatro/Compagnia UraganVera
Progetto
Produzioni Giovani Compagnie
Con: Ottavia Leoni e Ksenija Martinovic
Regia: Fiona Sansone
Drammaturgia:
Leoni-Martinovic-Sansone
Scene: Francesco Persico
Musiche: Enrico Melozzi – Edizioni Musicali
CINIK_Roma
Illustrazioni: Emanuele Di Giacomo
Costumi: Antonia Dilorenzo
Disegno
luci: Andrea Panichi
Locandina: Veronica Urgese
Organizzazione
e Promozione:
Serena Amidani, Paola Meda
Foto
di scena: Patrizia Chiatti
Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto
dai 3 ai 10 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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ARTE
PROSEGUONO...
"FRANCO ANGELI
IL VELO DI MAYA. OPERE DAL 1959 AL 1988."
A cura di Laura Cherubini
GALLERIA D’ARTE MARCHETTI
dal 20 novembre 2018 al 18 gennaio 2019, Giorni e orari apertura galleria : LUN 16.30-19.30 ; MAR-SAB 10.30-13.00 / 16.30-19.30; DOM chiuso
Inaugura la mostra ‘Franco Angeli, Il velo di Maya. Opere dal 1959 al 1988’ a cura di Laura Cherubini. L’esposizione presenterà un percorso antologico dell’opera del grande pittore romano Franco Angeli, nato a Roma nel 1935 e ivi scomparso nel 1988, sviluppato attraverso una selezione di significativi lavori divisi tra tele e opere su carta, incluse quelle realizzate sui fogli di giornale applicati su tela dall’artista.
Il percorso conoscitivo della storia e della poetica di Franco Angeli si aprirà con una piccola e preziosa opera, datata 1960, dal ‘carattere’ Informale: Senza titolo, tecnica mista e garza su masonite; per proseguire con la tela Trasparenza sempre dell’anno 1960, eseguita in tecnica mista su tela con garza, che introdurrà ai lavori con il velatino. Oltre alle tele degli Anni ’60, ‘70 e ’80, la mostra accoglierà una considerevole raccolta di opere su carta datate tra 1959 e il 1980. Ogni opera in mostra racconta l’impegno politico e ideologico di Franco Angeli manifestato da una ripetizione iconografica, ordinata e ossessiva, di frammentati simboli di potere (aquile, stelle, svastiche, croci, falci e martelli…).
Nel percorso espositivo non mancheranno i lavori dell’ultimo periodo (1980– 1988) che ritraggono reminiscenze di esotici paesaggi sotto cieli attraversati da aerei di guerra. Più tarde ed essenziali sono le piazze deserte in cui svettano obelischi come simboli di resistenza astratti da paesaggi distrutti dalla guerra e ad essa sopravvissuti.
L’ideale conclusione cronologica dell’esposizione avverrà con la piccola tela Orientale 1985/88 appartenente alla serie delle Marionette, considerate autoritratto dell’artista, pittorico preludio di una morte che Angeli sentiva avvicinarsi in maniera inesorabile e alla quale rispondeva come gli era più consono: con responsabilità, consapevolezza e un velo di dolorosa ironia.
Costo: Ingresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta, 8 - Roma
Catalogo in galleria
Informazioni: tel. 06 3204863 e-mail: info@artemarchetti.it;
Sito di riferimento: www.artemarchetti.it
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"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 24 febbraio2018, vari orari
L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"ANDY WARHOL"
a cura di Matteo Bellenghi
LA VERA ESSENZA DI WARHOL IN MOSTRA AL VITTORIANO
Un’esposizione che con oltre 170 opere traccia la vita straordinaria di uno dei più acclamati artisti della storia
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.
Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.
L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.
Andy Warhol, Marilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher
a cura di Danilo Eccher
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma dal 29 settembre al 5 maggio 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher
20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell.
Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".
Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone
Costo: visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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