Kiri, proseguono per tutta la stagione 2019/2020 le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin.
Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroeventodasogno e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di Kirolandia!!!
Dunque ecco per sognare con voi...
- ROMA -
DEBUTTANO
Avviso ai Soci
L' Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"LA GRANA"
Liberamente ispirato alla sceneggiatura di P.P.Pasolini “La notte brava”
Adattamento Marco Zordan e Alessandro Di Somma
Regia Marco Zordan
Con Alberto Brichetto, Cristiano Arsì, Mariano Viggiano, Sonia Remorini, Elena Biagetti, Valentina Guaetta, Giorgia Lunghi
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 29 ottobre al 3 novembre, dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17:30.
“Roma, Trastevere, primi anni ’60. Due ragazzi di borgata alle prese con la ricettazione di alcune armi, innescano una girandola di azioni e colpi di scena che in una sola giornata stravolgeranno le loro esistenze. Il boom economico, la tv, l’America e il nuovo stile di vita urbano, si insinuano talmente nella mente dei nostri protagonisti fino a far vivere loro una giornata al limite della legalità, per un pugno di lire… solo per un giorno “alla grande”. Punto di partenza, qualche arma da ricettare, punto di arrivo, sicuramente in basso, da ricercare in qualche bar o dancing o ciglio di una strada. Di sfondo una Roma dove pezzo dopo pezzo si sgretola la solidarietà, vero collante del proletariato urbano. Una corsa sfrenata come un treno in corsa, dove i passeggeri non guarderanno mai fuori dal finestrino, per vedere tutto ciò che si lasceranno alle spalle.” cit.
Opera pasoliniana, “La grana” è uno spettacolo su tutto ciò che si fa, si farebbe o si arriva a fare in nome di alcune banconote. Una giostra di emozioni e colpi di scena, di suggestioni e ironia alla fine della quale non esisteranno vincitori ma solo vittime. La messa in scena riflette l’allucinazione collettiva generata dalle chimere economiche di cui il sottoproletariato cominciava ad essere colpito. La disgregazione sociale che l’intellettuale Pasolini ha sempre denunciato nella sua produzione artistica, esce qui fuori attraverso un uso della scenografia che sottolinea la vacuità degli oggetti, fine ultimo di ogni sforzo economico, trasformati qui in elementi fuoriusciti da una discarica o uno sfasciacarrozze. La recitazione naturale ed iconica tipica del cinema di quegli anni completa l’opera di distanza tra i personaggi sul palco ed un pubblico che assiste impotente ma partecipe alla lenta discesa nelle bassezze morali di una generazione pronta a tutto.
“Il tema del sopravvento economico rispetto a quello morale nella vita politica e sociale, ci sembrava più che mai attuale, in un momento storico in cui le scelte di governo vengono sempre più limitate da un economia globale che ormai detta le regole senza più subirle, ed una società in cui l’essere “famosi” o per meglio dire,“riusciti” è senza dubbio il primo desiderio delle nuove generazioni.” cit.
Lo spettacolo è la prima messa in scena della compagnia “Spoon Tiber Teatro”. Nata all’interno del Teatro Trastevere come braccio armato artistico e diretta diramazione delle attività del teatro vuole essere un tentativo di collettivo artistico under 30 che mette al centro della propria produzione la narrazione e la riflessione sul presente.
Costo: Vedi Sito
Ingresso ridotto per tutti gli iscritti alla pagina di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"FERDINANDO"
di Annibale Ruccello
con
Donna Clotilde Gea Martire
Gesualda Chiara Baffi
Don Catellino Fulvio Cauteruccio
Ferdinando Francesco Roccasecca
Regia Nadia Baldi
Costumi Carlo Poggioli
Scenografia Luigi Ferrigno
consulenza musicale Marco Betta
aiuto regia Rossella Pugliese
organizzazione Sabrina Codato
Progetto luci Nadia Baldi
Foto in videoproiezione Davide Scognamiglio
Produzione Teatro Segreto srl
TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 30 ottobre al 10 novembre 2019, orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.
Nadia Baldi firma la regia di FERDINANDO, il testo forse più famoso di Annibale Ruccello, andato in scena per la prima volta il 28 febbraio 1986. L’opera ha vinto due premi IDI: uno nel 1985 come testo teatrale, il secondo nel 1986 come miglior messinscena.
Lo spettacolo, dopo il clamoroso successo di pubblico e di critica della passata stagione, torna in scena al Teatro della Cometa con protagonisti: Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca e i costumi di Carlo Poggioli.
Donna Clotilde (Gea Martire), baronessa borbonica, si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. È con lei una cugina povera, Gesualda (Chiara Baffi – nomination al premio le maschere nella categoria Migliore attrice non protagonista 2019), che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. I giorni trascorrono uguali, tra pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, Don Catellino (Fulvio Cauteruccio), un prete coinvolto in intrallazzi politici. Nulla sembra poter cambiare il corso degli eventi, finché non arriva Ferdinando (Francesco Roccasecca – nomination al premio le maschere nella categoria Migliore attore/attrice emergente 2019), un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza “morbosa e strisciante”. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.
“FERDINANDO contiene notevoli elementi espressivi per una realizzazione teatrale delle emozioni umane specchiandosi nella tagliente forza di una storia che attraverso il teatro ruoti intorno al disvelamento di una serie di segreti. FERDINANDO si concentra su quello che è forse il più insondabile mistero: la mente umana. Nasce così in me l’esigenza di indagare il possibile e impossibile mondo creativo che le donne sanno attuare quando i freni inibitori e culturali non hanno più il loro potere censurante. Tutti i personaggi in una prima fase si presenteranno nel loro quotidiano per poi disvelare geniali strategie e stupefacenti mondi interiori.
Lo spettacolo si incentrerà su un’indagine minuziosa, sul cogliere le sottigliezze dei gesti, degli sguardi, dei corpi in agguato.
Racconterà la singolare dinamica attraverso la quale gli oggetti divengono padroni dei luoghi, mentre le fantasie interiori dei personaggi diventano padroni della loro esistenza fino a spingerla verso una dimensione surreale, comica, drammatica e imprevedibile: esiste sempre una connessione tra noi e i luoghi, tra noi e gli oggetti, tra noi e la memoria.
Le follie e gli incroci amorosi contenuti nella trama emergeranno come elementi contemporanei e modernissimi che da sempre regolano la potenza dei sogni e degli affetti presenti nella storia dell’umanità. FERDINANDO mette in luce le connessioni esistenziali fra dramma e malinconia, comicità e solitudine, sottolineando tali contrasti attraverso un uso di una messinscena che mira a svelare gli opposti sentimentali disseminati in tutte le esistenze.”
Nadia Baldi
Durata: 2 ore e 10’ – due atti
Costo: Biglietti Platea 25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni: Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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Alessandro Vitiello Home Gallery
presenta
"CARTOLINE DA CASA MIA"
di Antonio Mocciola
con Bruno Petrosino
regia di Marco Prato
OFF OFF THEATRE - Roma
Spettacolo vietato ai Minori di 18 Anni
Da venerdì 1 a domenica 3 novembre, il palco dell’OFF/OFF Theatre si trasforma in una stanza in cui un ragazzo, Fosco, vive completamente isolato dal mondo esterno, senza possedere più nulla se non la voglia di comunicare attraverso la desueta forma della cartolina. Una storia vera e moderna, come tante altre se ne sentono in giro, raccontata dallo spettacolo "Cartoline da casa mia", prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, scritto da Antonio Mocciola e interpretato dal giovane Bruno Petrosino, diretto in scena dal regista Marco Prato. Una cartolina per continuare ad esserci, uno strumento con cui Fosco dice al mondo di essere ancora vivo, comunicando la sua disperata, ma dignitosa, solitudine volontaria. Crudezza e poesia per raccontare un fenomeno che è sempre più diffuso, partito dal Giappone e profuso ormai in tutto il mondo così come in Italia, dove ormai migliaia di ragazzi under35 scelgono l'esilio volontario alla vita reale.
Un disadattato. Così la società liquida un uomo, specie se giovanissimo – e dunque obbligato alla Vita – che decide di isolarsi in una stanza. Per giorni, per mesi, forse per sempre. Il fenomeno, che in Giappone è una vera e propria emergenza, tanto da meritare un nome apposito(Hikikomori), sta arrivando anche in Italia, e coinvolge soprattutto giovani uomini dai 15 ai 35 anni. Fosco, nudo in una scena nuda, circondato da un quadrato di luce nel buio che ne fissa il perimetro d'azione come un ring (o una gabbia), ci comunica il suo disagio, il suo esilio volontario, scrivendo cartoline ai suoi ex affetti, da cui ha divorziato. Fosco ci parla dal nulla, e nel nulla rientrerà. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che non abbiamo capito, o voluto capire, e che resteranno messaggi eternamente imbottigliati: pensieri alla deriva.
Costo: Biglietto intero 25 € - ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Informazioni: Spettacolo vietato ai Minori di 18 Anni
Informazioni: Spettacolo vietato ai Minori di 18 Anni
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni: 06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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STRANIERI
Di Antonio Tarantino
Con Francesco Biscione, Paola Sambo, Gianluca Merolli
Scene Paola Castrignanò
Costumi Domitilla Giordano
Musiche Luca Longobardi
Luci Pietro Sperduti
Regia Gianluca Merolli
Prodotto da Andrea Schiavo| H50 con ospitalità in residenza di Settimo Cielo/ Teatro di Arsoli
TEATRO PICCOLO ELISEO - Roma
dal 1 al 3 novembre 2019, ore 21.00
Dopo il successo di critica e pubblico di qualche mese fa, Gianluca Merolli torna a dirigere STRANIERI di Antonio Tarantino, in scena al Piccolo Eliseo.
Un uomo si è barricato nella sua casa d’oro, pronto a difendersi da chiunque voglia ferire la sua solitudine: sia costui venditore, ladro, avventore, fedele di un dio sbagliato... di sicuro è uno straniero. A bussare alla sua porta insistentemente sono invece la moglie e il figlio dell’uomo. Ma il titolo non trae in inganno, effettivamente quei due parenti sono stranieri, appartengono cioè ad un altro stato, cittadini di un altro paese, quello dei morti. Tenuti in vita grazie a ricordi e abiti che l’uomo ha conservato morbosamente in tutti questi anni, sono oggi tornati per accompagnarlo nell’ultimo ballo possibile.
L’autore disegna questo distacco ponendo l’uomo dentro casa e gli altri due fuori di essa, raccontando distanze presunte e assunte, erigendo confini d’azione delimitati dai protagonisti stessi, che verranno cancellati solo nell’attimo dello svelamento, della presa di coscienza.
Un testo ciclico, una struttura che alterna dentro/fuori, a ricordare che la storia è circolare, così come il tempo, che nulla di ciò che avviene non è già avvenuto, che pur tuttavia è in movimento: il nostro spazio d’azione, il nostro ruolo.
Erede di una lezione che affonda le radici in Borges e Bernhard, Tarantino tratta il tema tanto attuale della mistificazione dell’altro senza alcuna retorica, usando come metafora quella della famiglia. Forte è l’attenzione su piccole dinamiche famigliari, fatterelli di vicinato, bollette e piccole assenze utilizzando un linguaggio sgrammaticato che alterna inflessioni dialettali non sempre riconoscibili. Poi c’è il silenzio, nero come l’oscurità, in cui è più facile riconoscere l’altro come nemico, estraneo, piuttosto che come nostro caro, un pezzo di cuore, se non addirittura come specchio di noi stessi.
Il riferimento a Borges è opportuno: sembra riesumarsi un mondo di specchi che ci moltiplicano in tanti altri distanti da noi, ma non diversi.
Piove per tutto il tempo, come se dal cielo si volesse pulire l’aria dalle grida dei non ascoltati, come se si chiedesse che per strada non resti più nessuno, che tutti entrino di corsa in casa, una casa qualunque, che ciascuno si aggiudichi un tetto, anche non dorato.
Una drammaturgia cinica e spietata, a cui danno corpo e voce lo stesso Gianluca Merolli, affiancato da Francesco Biscione e Paola Sambo, i quali intessono monologhi di rancori, chiosano amarezze, apostrofano errori e giustizie, attendendosi e bestemmiandosi l’un l’altro. Fin quando arriva il tempo del raccordo, in cui una famiglia di non sopravvissuti a loro stessi, si riunisce come d’innanzi al banchetto delle feste.
Costo: Biglietto 10 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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Debutta a Roma al Teatro de’ Servi, nell’ambito della stagione Fuoriclasse, dedicata alla drammaturgia contemporanea, MEIN KAMPF KABARETT di George Tabori con la regia di Nicola Alberto Orofino.
MEZZARIA TEATRO
Presenta
"MEIN KAMPF KABARETT"
di George Tabori
di George Tabori
con Giovanni Arezzo, Francesco Bernava, Egle Doria, Luca Fiorino, Alice Sgroi
scene e costumi Cristina Ipsaro Passione
assistente Gabriella Caltabiano
organizzazione Filippo Trepepi
assistente Gabriella Caltabiano
organizzazione Filippo Trepepi
Regia Nicola Alberto Orofino
Produzione Mezzaria Teatro
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 4 al 6 novembre 2019, ore 21.00
Un giovane ragazzo con la passione della pittura, arriva da Braunau sull’Inn a Vienna per tentare l’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti. Squattrinato, infreddolito e costipato, trova rifugio in un dormitorio in cui vivono l’ebreo Lobkowitz e l’ebreo Herzl.
Una storia come tante, se non fosse che quel giovane ragazzo altro non è che l’uomo che da lì a qualche anno avrebbe abolito ogni libertà in Germania, causato un conflitto mondiale e ucciso sei milioni di ebrei.
MEIN KAMPF di George Tabori è un testo complesso, ricco di riferimenti religiosi, storici, intellettuali.
Giovanni Arezzo, Francesco Bernava, Egle Doria, Luca Fiorino, Alice Sgroi portano in scena una gigantesca riflessione sul senso della vita e della morte, della storia e della fantasia, della verità e della bugia. Niente è come sembra perché tutto si mischia, tutto si può dire, tutto può accadere, tutto si può fare dentro l’ospizio della signora Merschmeyer sito in Vicolo del Sangue a Vienna.
L’ ebreo Herzl conduce il gioco. Lui che è un grande bugiardo, passa il tempo ad aspettare. L’attesa, condizione esistenziale ebraica, è il suo modo di vivere la vita.
Nell’attesa e nel dubbio esplodono fantasia e creatività: le bugie diventano l’unico nutrimento irrinunciabile dell’ebreo Herzl. Da lui e con lui prorompono in palcoscenico un ventaglio di personaggi stra-ordinari, forse frutto della sua fantasia. L’ebreo Lobkowitz che crede di essere Dio, la vergine Gretchen, la più intima proiezione di Herzl, contemporaneamente sogno d’amore e di erotismo, rappresentante di un mondo femminile che vorrebbe appagarlo, ma lo spaventa. Le giornate scorrono all’interno dell’ospizio viennese, le relazioni sempre più forti, le riflessioni sempre più argute, e ,quando sembra che un’improbabile quanto auspicabile amicizia sia ormai nata tra l’ebreo Herzl e il giovane “ariano” di Braunau sull’Inn, arriva la signora Morte per prendersi il futuro Fuhrer, quale suo aiutante prediletto. La storia non si modifica, il futuro degli uomini è segnato dentro il taccuino che la cieca signora dell’Aldilà consulta per avvisare i clienti che l’ora è giunta. Il senso della Storia rimane interdetto, meraviglie e orrori del passato e del futuro che verrà, non possono trovare spiegazioni umane.
MEIN KAMPF, rovesciando completamente l’omonimo libro del Fuhrer, è una lezione di vita, perché di attesa e d’incapacità di leggere e ragionare sugli accadimenti della nostra esistenza, di frustrazioni e inumanità, di bramosia di potere e leaderismo siamo ammalati in tanti, oggi come ieri. In un contesto del genere, tutto può accadere anche oggi, come quando in quel tempo non tanto lontano.
“Ho aggiunto il sottotitolo KABARETT, al titolo MEIN KAMPF del testo di Tabori”- annota Nicola Alberto Orofino. “Il Kabarett, da un punto di vista tematico e stilistico faceva spessissimo uso della satira, soprattutto affrontando argomenti legati alla società e alla politica, non ultimo il nazismo. Inoltre l’antisemitismo dilagante in quegli anni colpì duramente anche la comunità degli artisti del Kabarett, perché molti di loro erano ebrei. L’ironia a tratti feroce che pervade il testo, mi ha fatto pensare che questa forma di spettacolo tanto si avvicina allo spirito dell’opera. Infine ho preferito usare il termine Kabarett a Cabaret nel rispetto di una differenziazione proposta dagli stessi studiosi e artisti tedeschi dell’epoca: cabaret indica solo gli spettacoli più piccanti e di grana grossa, mentre il termine Kabarett sarebbe riservato agli intrattenimenti di satira sociale e politica.
E intrattenimento di satira sociale e politica mi sembra la definizione più giusta per il tipo di lavoro intrapreso.”
Costo: Biglietti platea intero 18 € - ridotto 15€ - under 35 12 €
Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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PROSEGUONO...
MARIA ROSARIA RUSSO – FRANKIE
MASSIMILIANO VADO – JOHNNY
in
"PAURA D’AMARE"
DI TERRENCE MCNALLY
VERSIONE ITALIANA ELEONORA DI FORTUNATO |SCENE ELISA BENTIVEGNA | COSTUMI ROSA ELEONORA PISCHEDDA | DISEGNO LUCI DIEGO PIRILLO | ASSISTENTE ALLA REGIA SALVO DI FALCO - ANDREA GORACI | AIUTO REGIA GOFFREDO MARIA BRUNO | PRODOTTO DA GIAMPIERO PREZIOSA |LA STORIA SI SVOLGE AL RISTORANTE TERRA
REGIA GIULIO MANFREDONIA
PRODUZIONE INTHELFILM
TEATRO BRANCACCINO - Roma
dal 24 ottobre al 3 novembre 2019 , dal giovedì al sabato ore 20.00_dom. 18.45
Al Teatro Brancaccino è in scena dal 24 ottobre Paura d’amare di Terrence McNally, con la regia di Giulio Manfredonia. Protagonisti Maria Rosaria Russo e Massimiliano Vado.
Frankie and Johnny in the Clair de Lune è una pièce di Terrence McNally, sceneggiata dallo stesso McNally per il film Frankie and Johnny, diretto da Garry Marshall nel 1991 e interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer. La commedia fu giudicata dal New York Post “straordinariamente divertente, romantica, provocatoria” e il New Yorker definì McNally “uno dei più originali e audaci drammaturghi, e anche uno dei più divertenti”. Il film di Marshall ebbe un enorme successo e Michelle Pfeiffer ottenne una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.
Un cuoco, uscito da diciotto mesi di carcere per truffa, s'innamora di una cameriera che si sta leccando le ferite di una relazione infelice e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze.
Un dialogo brillante, serrato, ironico, cui fa da controcanto il coro dei personaggi minori. Tutte persone comuni, tutti accomunati dalla paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti. Quella paura che conosciamo tutti, e che ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Frankie and Johnny in the Clair de Lune è una pièce di Terrence McNally, sceneggiata dallo stesso McNally per il film Frankie and Johnny, diretto da Garry Marshall nel 1991 e interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer. La commedia fu giudicata dal New York Post “straordinariamente divertente, romantica, provocatoria” e il New Yorker definì McNally “uno dei più originali e audaci drammaturghi, e anche uno dei più divertenti”. Il film di Marshall ebbe un enorme successo e Michelle Pfeiffer ottenne una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.
Un cuoco, uscito da diciotto mesi di carcere per truffa, s'innamora di una cameriera che si sta leccando le ferite di una relazione infelice e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze.
Un dialogo brillante, serrato, ironico, cui fa da controcanto il coro dei personaggi minori. Tutte persone comuni, tutti accomunati dalla paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti. Quella paura che conosciamo tutti, e che ci fa preferire la solitudine alla delusione.
NOTE DI REGIA
“Perché fai tutto questo?” / “Perché tutto quello che voglio è in questa stanza”
Questo dialogo riassume bene il senso della storia d’amore di Frankie e Johnny, i due protagonisti del testo di Terrence McNally, “Frankie e Johnny al chiaro di luna”, ma contiene anche, a ben vedere, l’idea che anima il nostro spettacolo. Il testo di McNally (1987) infatti si svolge interamente nella stanza da letto di Frankie e racconta una notte d’amore tra i due personaggi, affidando al loro dialoghi la descrizione delle loro vite. Pochi anni dopo lo stesso McNally scrisse l’adattamento cinematografico per il film diretto da Garry Marshall nel 1991.
Nel film la vita di Frankie e di Johnny si arricchisce di mille particolari e tutta la storia si può dire faccia un vero e proprio salto di qualità: non solo la vicenda dei due affronta anche il loro innamoramento, totalmente assente nella pièce teatrale, ma i temi del racconto trovano la loro centralità e la struttura narrativa prende rotondità, con l’introduzione, a mio avviso determinante, del loro universo lavorativo, nel ristorante newyorkese “Apollo”, vero e proprio contrappunto
diurno, frenetico e concretissimo, alle atmosfere rarefatte e sentimentali delle notti del testo teatrale.
Ho scelto quindi di prendere i protagonisti e portarli fuori dalla stanza, raccontando allospettatore sia le vicende che li porteranno a quella notte d’amore, sia la paura che la segue, e poi il punto di rottura e la riconciliazione finale.
Il tentativo è dunque quello di scardinare le mura della stanza per riportare la storia nel reale.Li scopriremo insieme al pubblico in un altrove nuovo e allo stesso tempo consueto, contrapponendo la rappresentazione delle azioni e dei gesti quotidiani dei personaggi con i lorosentimenti più intimi, e modulando e mutando il quotidiano in cui sono immersi. Questo viaggio di andata e ritorno tra teatro e cinema ha l’obbiettivo alto di “tradire” la pièce
teatrale, cercando di disegnare una struttura narrativa nuova, a mio giudizio più compiuta, conservandone però il senso più profondo.
Johnny corteggia Frankie con le sue parole dirette, trasparenti, e fa breccia nel muro che lei hacostruito nel tentativo di annullarsi pur di tenere lontano quella paura che l’ha segnata.
L’irrompere dell’amore nelle loro vite, quelle di due persone semplici e assai comuni, trasfigura il loro ordinario e lo rende straordinario, stravolge il quotidiano trasformandolo in qualcosa che ha a che fare col desiderio, ma anche con la paura di tornare a vivere. Quella paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti, che conosciamo tutti, e che spesso ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Nel film la vita di Frankie e di Johnny si arricchisce di mille particolari e tutta la storia si può dire faccia un vero e proprio salto di qualità: non solo la vicenda dei due affronta anche il loro innamoramento, totalmente assente nella pièce teatrale, ma i temi del racconto trovano la loro centralità e la struttura narrativa prende rotondità, con l’introduzione, a mio avviso determinante, del loro universo lavorativo, nel ristorante newyorkese “Apollo”, vero e proprio contrappunto
diurno, frenetico e concretissimo, alle atmosfere rarefatte e sentimentali delle notti del testo teatrale.
Ho scelto quindi di prendere i protagonisti e portarli fuori dalla stanza, raccontando allospettatore sia le vicende che li porteranno a quella notte d’amore, sia la paura che la segue, e poi il punto di rottura e la riconciliazione finale.
Il tentativo è dunque quello di scardinare le mura della stanza per riportare la storia nel reale.Li scopriremo insieme al pubblico in un altrove nuovo e allo stesso tempo consueto, contrapponendo la rappresentazione delle azioni e dei gesti quotidiani dei personaggi con i lorosentimenti più intimi, e modulando e mutando il quotidiano in cui sono immersi. Questo viaggio di andata e ritorno tra teatro e cinema ha l’obbiettivo alto di “tradire” la pièce
teatrale, cercando di disegnare una struttura narrativa nuova, a mio giudizio più compiuta, conservandone però il senso più profondo.
Johnny corteggia Frankie con le sue parole dirette, trasparenti, e fa breccia nel muro che lei hacostruito nel tentativo di annullarsi pur di tenere lontano quella paura che l’ha segnata.
L’irrompere dell’amore nelle loro vite, quelle di due persone semplici e assai comuni, trasfigura il loro ordinario e lo rende straordinario, stravolge il quotidiano trasformandolo in qualcosa che ha a che fare col desiderio, ma anche con la paura di tornare a vivere. Quella paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti, che conosciamo tutti, e che spesso ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Giulio Manfredonia
Costo: Biglietto: 18 €
Informazioni: tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it
Indirizzo: Via Mecenate, 2 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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Associazione culturale Garrincha presenta
"STRIKE"
scritto e interpretato da Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico
regia Gianni Corsi
supervisione artistica Massimiliano Brunoaiuto regia Veronica Benassi
supervisione artistica Massimiliano Brunoaiuto regia Veronica Benassi
assistente alla regia Giorgia Remediani
colonna sonora Cranio Randagio, Muninn, Chaz
scenografia Ambramà e Lisa De Benedittis
costumi Giulio Morini
costumi Giulio Morini
organizzazione Susan El Sawi
foto Chiara Calabrò
luci Marco D'Amelio
progetto grafico Francesco Buccolieri
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 18 ottobre al 3 novembre 2019, prima settimana venerdì ore 21.00, sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 17.30. Seconda e terza settimana da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 17.30
Dopo il grande successo della passata stagione, torna in scena al Teatro De Servi, lo spettacolo STRIKE scritto e interpretato da Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico, per la regia di Gianni Corsi, con la supervisione artistica di Massimiliano Bruno. Lo spettacolo è una produzione dell’Associazione culturale Garrincha.
Una commedia ambientata nel mesto cortile di un SERT, la struttura sanitaria dove, secondo la legge vigente, vengono accolte tutte le persone con problemi di dipendenze, senza distinzioni. Dante, un goffo studente, deve passare l’estate lì per terminare il suo tirocinio da psicologo e potersi finalmente laureare, mentre Pietro, pure lui studente anche se molto più svogliato, è obbligato a frequentare quel posto perché, per una sciocchezza, deve sottoporsi a regolari controlli. Lo squallido e sempre vuoto cortile diventa il loro ritrovo abituale, tra un caffè ed una sigaretta nasce un’intesa che rende più leggere le giornate che altrimenti non passano mai. Un giorno incontrano Tiziano, molto diverso da loro, un ragazzo di strada che è lì per intraprendere un serio percorso di riabilitazione. Dopo i primi timorosi sguardi imparano a conoscersi, tra una imbarazzante confessione e un consiglio fraterno, i tre affrontano curiose avventure che li legano sempre di più. Fino al momento in cui la loro diversità torna a metterli duramente alla prova, e porta lo spettatore in un viaggio ironico ed emozionante, alla scoperta di quel meraviglioso sentimento umano capace di rendere scintillante anche il più grigio dei cortili: l’amicizia.
Costo: Biglietti Platea 24 €, Galleria 20 €
Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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MUSICAL
PROSEGUE...
DAI CREATORI DEI MUSICAL
“RAPUNZEL” E “LA REGINA DI GHIACCIO”
LEONARDO CECCHI – ALADIN
EMANUELA REI – JASMINE
E CON LA PARTECIPAZIONE DI SERGIO FRISCIA nel ruolo del GENIO DELL’ANELLO
"ALADIN IL MUSICAL GENIALE"
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI MUSICALI
DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI MUSICALI
DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
CON
RAFFAELLA ALTERIO – COCO
RENATO CRUDO – ABDUL
DANIELE DEROGATIS – SULTANO
JONATHAN GUERRERO – SKIFUS
FULVIA LORENZETTI – KAMIRA
GLORIA MIELE – AISHA
UMBERTO NOTO – GENIO DELLA LAMPADA
MAURIZIO SEMERARO – JAFAR
ENSEMBLE
JESSICA AIELLO, RAFFAELE CAVA, CRISTINA DA VILLANOVA, IMMA DE SANTIS, FRANCESCO DE SIMONE ANNA GARGIULO, STEFANO MARTORIELLO, ALFONSO MOTTOLA, ELEONORA PELUSO
SCENE ALESSANDRO CHITI | COSTUMI FRANCESCA GROSSI | DISEGNO LUCI CHRISTIAN ANDREAZZOLI DISEGNO SUONO EMANUELE CARLUCCI | DIREZIONE MUSICALE E ARRANGIAMENTI DAVIDE MAGNABOSCO | ARRANGIAMENTI VOCALI E VOCAL COACH ALEX PROCACCI | COREOGRAFIE RITA PIVANO | EFFETTI SPECIALI ERIX LOGAN | CONTRIBUTI VIDEO CLAUDIO CIANFONI
IDEATO E DIRETTO
MAURIZIO COLOMBI
PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI
TEATRO BRANCACCIO - Roma
dal 2 ottobre al 10 dicembre 2017, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4, sabato 5 ore 16.00 e ore 20.45, domenica 6 ottobre ore 20.45 - mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11 ottobre ore 20.45, sabato 12 ottobre ore 16.00 e ore 20.45, domenica 13 ottobre ore 16.00 - dal 17 ottobre, dal giovedì al sabato ore 20.45, sabato e domenica ore 16.00
Maurizio Colombi, regista, autore e attore, con Alessandro longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, tornano insieme per un nuovo grande family show: ALADIN il Musical Geniale con l’intento di replicare il grande successo di “Rapunzel il Musical”, “Peter Pan il musical” e “La Regina di Ghiaccio il musical”.
Il musical debutterà in prima nazionale al Teatro Brancaccio il 9 ottobre 2019.
Più di un family show, il nuovo musical, liberamente ispirato ad una delle più celebri novelle orientali de Le mille e una notte, ripercorre le avventure di Aladino e del genio della lampada, in un sontuosa ambientazione medio-orientale con alcune contaminazioni in stile Bollywood nelle musiche originali, negli arrangiamenti musicali, nelle coreografie e nei costumi.
La scrittura del testo e delle musiche, la progettazione delle scene e dei costumi, la scelta del cast sono stati definiti da Maurizio Colombi e dell’oramai più che collaudato cast creativo composto da Alessandro Chiti per la scenografia, che prevede 24 cambi scena che appariranno e spariranno come d’incanto, avvalendosi di uno spettacolare disegno luci curato da Christian Andreazzoli: i quadri sveleranno paesaggi desertici, il sontuoso palazzo del Sultano, il balcone di Jasmine sul giardino del palazzo, il fervente mercato della città, la prigione, la bottega di Aladin, la grotta del tesoro e il romantico volo di Aladin e Jasmine sui tetti di Bagdad; Francesca Grossi per gli scintillanti e preziosi costumi; Rita Pivano per le coreografie.
Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari (autori delle musiche di “Rapunzel” e de “La regina di Ghiaccio”) hanno composto quattordici dei diciassette brani musicali previsti. I restanti brani editi spazieranno dalla musica pop rai di Cheb Khaled, a medley di successi internazionali. Gli effetti speciali di grande impatto visivo curati da Erix Logan, tra i quali le apparizioni e le sparizioni dei due geni e le trasformazioni di Aladin, sorprenderanno e stupiranno il pubblico. Il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, mentre i contributi video sono di Claudio Cianfoni.
Nella storia troveremo tutti i personaggi classici della fiaba: Aladin, Jasmine, il Genio della lampada, il Genio dell’anello, il potente e malvagio Jafar, consigliere del Sultano, la mamma di Aladino. Accanto a loro personaggi inediti: Abdul, ladruncolo amico di Aladin, Aisha l’ancella amica di Jasmine, Coco la simpatica scimmia ammaestrata, Skifus l’assistente di Jafar, guardie e concubine.
Leonardo Cecchi interpreta il ruolo di Aladin, ladruncolo scansonato, furbo, coraggioso e affascinante. Attore e scrittore è stato il protagonista della serie Disney Channel di grande successo “Alex & Co.” e di due film Disney.
Emanuela Rei è Jasmine, in apparenza indifesa, nella realtà ribelle e indipendente, pragmatica e risoluta. Attrice in numerose serie tv per ragazzi, è stata protagonista della popolarissima serie tv “Maggie & Bianca Fashion Friends”.
Il musical vede la partecipazione straordinaria di Sergio Friscia nel ruolo del Genio dell’Anello, pasticcione e maldestro ma di animo buono. Attore di cinema, fiction e teatro, è autore, regista, conduttore televisivo, speaker radiofonico. Conduce tutti i giorni, con Anna Pettinelli, il programma radiofonico di punta, della mattina di RDS.
Il cast è composto da 20 attori, cantanti e ballerini.
Una riscrittura di una delle più belle fiabe senza tempo per un musical comico e irriverente che gioca con l’equivoco che incanterà grandi e piccini in un’atmosfera spettacolare, piena di magia, avventura, risate e musiche strepitose.
Costi: da 29 a 100 euro
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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TEATRO e MUSICA RAGAZZI
DEBUTTANO
in collaborazione con Nomen Omen di Danilo Zuliani
con Veronica Baleani, Alessandra Cavallari, Alessandra Maccotta, Luca Laviano e Danilo Zuliani
adattamento e regia Danilo Zuliani
aiuto regia Alessandra Cavallari
musiche e canzoni Michele Piersanti
scenografie e costumi Anthony Rosa
1-2-3 novembre 2019, ore 17.00
Alice ovvero un salto nel paese delle meraviglie
"Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: chi sono dunque? Questo è il problema… povera me! Come ogni cosa è strana oggi". Dice Alice nella tana del Bianconiglio, prima di avventurarsi nel paese più strano che sia mai stato inventato: il Paese delle Meraviglie. La curiosità muove Alice nelle sue peripezie in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi e dove il non-senso regna sovrano.
Dagli intramontabili romanzi di Lewis Carroll un adattamento teatrale che ne conserva il fascino dell'ambientazione sospesa nel mondo del sogno. Una commedia musicale con canzoni composte per l'occasione da Michele Piersanti, arricchita dall’uso delle maschere di cartapesta e dalla commistione di teatro d’attore e teatro di figura. Uno spettacolo per chiunque abbia voglia di immergersi in un gioco fantastico e adatto a tutte le età, poiché il confine tra piccolo e grande non è mai stato così labile.
Una commedia musicale, con musiche e canzoni composte per l’occasione, adatta a tutte le età.
Costo: posto unico 10 €
Informazioni: Per tutti
Prenotazioni: 06 5881021 – 06 5898031
Indirizzo: via Giacinto Carini, 78 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrovascello.it
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Ensemble Semi di Musica
presenta
"SEMI DI MUSICA"
Concerto per bambini
a cura delle insegnanti AIGAM Chiara De Angelis e Roberta Pumpo
CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
Domenica 3 Novembre alle ore 16.30 l’ensemble Semi di Musica propone un concerto per bambini da 0 a 5 anni a Centrale Preneste Teatro. L’appuntamento fa parte della rassegna Infanzie in gioco 2019/20.
Un percorso ludico-musicale per l’infanzia, alla scoperta della propria voce, del proprio corpo, del ritmo e della coralità, da condividere con i genitori in un’atmosfera rilassata. Un’opportunità per apprendere il linguaggio musicale in modo naturale e arricchire il proprio patrimonio espressivo, comunicativo ed emozionale. I concerti dell’Ensemble Semi di Musica sono basati sui principi fondamentali della Music Learning Theory di E. E. Gordon e sono il frutto di anni di esperienza specifica su musica e prima infanzia.
A cura delle insegnanti AIGAM Chiara De Angelis e Roberta Pumpo - Chiara De Angelis (AIGAM): voce e conduzione - Roberta Pumpo (AIGAM): viola e voce - Alessandro Floridia: chitarra, cajon e arrangiamenti - Livio Fiorini (AIGAM): contrabasso e voce - Davide Mengarelli: fisarmonica - Pietro Floridia: flauto traverso
Costo: Biglietto unico 6 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto dai 0 ai 5 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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ARTE
APRANO I BATTENTI
Wonderwall Entertainment & Vitala Festival
in collaborazione con Teatro San Genesio presentano
WGente intorno a me"
foto dei Supereroi di tutti i giorni
Mostra di Fotografia
di Stefano Marcovaldi
A cura del Vitala
Festival
Organizzata da Fabiana De Rose
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
dal 1 al 14 novembre 2019 - Orario 17.00-20.00, previo appuntamento o contestualmente agli eventi
in programma presso il Teatro.
Inaugurazione 1.11.19 | 18.00 – 20.00 con Aperitivo
Venerdì 1 novembre, presso il teatro San Genesio di Roma, si
inaugurerà la nuova mostra personale del fotografo Stefano Marcovaldi. Questa mostra, significativamente intitolata Gente intorno a me, foto dei Supereroi di
tutti i giorni, ben si cala nel
contesto espositivo teatrale e musicale della rassegna filantropica Vitala
Festival, in sostegno di arte e
musica, giunta alla sua ottava stagione.
Avvicinatosi
alla fotografia in bianco e nero nella seconda metà degli anni sessanta,
Marcovaldi ha iniziato da autodidatta a sviluppare e a stampare in camera
oscura, da sempre indirizzato verso una ricerca fotografica volta a documentare
sia la vita in strada che il paesaggio urbano. Di notevole importanza è stata
ed è la frequentazione di gruppi fotografici romani dove il continuo confronto
con stili e sguardi eterogenei lo ha portato a un positivo miglioramento del
suo bagaglio tecnico-culturale fotografico e umano.
Le
fotografie di Marcovaldi immortalano persone di tutti i giorni colte in
espressioni intense, particolari, gioiose e anche toccanti: volti incontrati
nelle piazze e nelle vie di varie città, in luoghi pubblici come bar, negozi,
mezzi di trasporto. Una ripresa diretta, dal vero, immagini della quotidianità
che passano di solito inosservate: Marcovaldi le isola da quel contesto e le
ripropone in una diversa realtà. La realtà del suo campo visivo ed emozionale,
rendendole così protagoniste di una nuova interpretazione più ampia e aperta a
tutti. Un continuo viaggio con lo sguardo.
Dagli
anni ’80 ad oggi, Marcovaldi partecipa a numerose pubblicazioni, mostre
collettive e personali, tra le più recenti, "La Famiglia in Italia"
Esposizione sul tema indetto dalla FIAF c/o Biblioteca Marconi (Roma 2018),
FOTOLEGGENDO (Roma 2018), e la Mostra “Art Full Frame” al London Photo Show c/o
The Bargehouse Gallery (Londra 2019).
https://www.instagram.com/marcovaldifoto/?hl=it https://marcovaldifoto.blogspot.com/
Il Vitala Festival,
rassegna musicale e artistica di natura filantropica, ospita con grande piacere
questa mostra raffinata e suggestiva, tra gli eventi della nuova e ottava
stagione. Organizzata da Fabiana De Rose
in collaborazione con il Teatro San Genesio, la rassegna ospita una varietà di
eventi musicali e artistici da Settembre a Giugno. L’organizzazione
ringrazia i collaboratori, gli artisti,
il pubblico e i sostenitori della rassegna per la rinnovata fiducia in ogni
nuova stagione.
Con il gentile
sostegno di: Nanna Papera - catering Eventi, nanna.papera.ab@gmail.com ; Wanted in Rome - www.wantedinrome.com ; School of Rock, Centro Musicale - www.schoolofrockrome.it
I visitatori alla
mostra usufruiranno di ingressi ridotti agli spettacoli teatrali e musicali in
corso al Teatro San Genesio dal 1 al 10 Novembre.
Costo: Ingresso GRATUITO
Info e
prenotazioni: 347-8248661; wonderwallenter@gmail.com
Indirizzo:
Via Podgara, 1 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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PROSEGUONO...
"VENTITRÉECINQUANTANOVE 23.59 art exhibition"
Espongono:
Amalia Caratozzolo - Flavia Mitolo -
Giovanni Palmieri - Sara Vincetti - Francesco Viscuso - Manuela Vitali
Abito opera:
Alessandra Ciccopaolo
Interprete della performance inaugurale: Stefania Visconti
A cura di Andrea Alessio Cavarretta
In collaborazione con Raffaella Ceres ed Elena Costa
Allestimento: Alberto Armoni
Brano performance inaugurale: Bora "Brave
Enough" - Rivoluzione Dischi
La parrucca indossata da Stefania
Visconti durante la performance è realizzata da BALDORIA'S CRAZY WIGS
Consulenza organizzativa: Sara Saurini
Grafica: Maria Paola Canepa
Si ringrazia il padrone di casa Flavio
Casciotti per l'ospitalità
e per la creazione del Cocktail 23.59
Organizzazione: KIROLANDIA® (sez. artistica fridaartes)
Media partner: CULTURSOCIALART di Sissi
Corrado
OFFICINE BEAT - Roma
dal
25 Ottobre al 17 Novembre 2019, Orari visita mostra: lunedì-martedì-mercoledì-giovedì-domenica
ore 18.00-1.00, venerdì-sabato: ore 18.00-2.00
"C'è sempre un attimo in cui tutto volge..."
Amalia
Caratozzolo, Flavia Mitolo, Giovanni Palmieri, Sara Vincetti, Francesco
Viscuso, Manuela Vitali e racconteranno il divenire, in VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition, attraverso la loro duplice opera atta a
rappresentare, con differenti linguaggi estetici, un possibile cambiamento
intorno ad un inafferrabile attimo. Le variegate espressioni artistiche
andranno ad impreziosire, dal 25 Ottobre al 17 Novembre 2019, gli spazi di OFFICINE
BEAT rinomato cocktail bar di Roma nel quartiere San Lorenzo.
L'esposizione
d'arte sarà arricchita dalla presentazione dell'abito-opera creato da Alessandra
Ciccopaolo per raffigurare l'essenza del cambiamento stesso e che verrà
indossato dall'attrice Stefania Visconti durante la performance
inaugurale del 25 Ottobre proprio sul limitare delle 23.59.
VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition, curata da Andrea
Alessio Cavarretta, con la collaborazione di Raffaella
Ceres per la riflessione critica ed Elena Costa per
la regia del percorso espositivo, con l'organizzazione di KIROLANDIA®,
aprirà i battenti alle 22.30 di Venerdì 25 Ottobre. All'inizio dell'opening,
nella mostra collettiva, sarà possibile ammirare di ciascun artista sola una
delle due opere, ogni rispettiva seconda creazione, verrà svelata nel divenire della serata, prima che
tutto converga verso quel minuto antecedente alla mezzanotte.
Provenienti
da tutta Italia con distinte sensibilità espressive ciascuno degli artisti, con
le sue due opere inedite contenute nell'esposizione romana, rappresenterà quel
passaggio, quella trasformazione racchiusa in un fugace tempo in cui ogni cosa
può volgere. Amalia Caratozzolo con le sue illustrazioni digitali
ci racconterà un misterioso scandire del tempo, Flavia Mitolo attraverso
due acrilici misti su tela rappresenterà l'energia che si evolve, mentre
gli acrilici con telaio ornamentale di Giovanni Palmieri ci diranno
le due facce dell'essere in divenire, le immagini con parole su tela di
Sara Vincetti narreranno la forza della speranza e del
cambiamento, Francesco Viscuso delimiterà nei suoi collage
analogici un inizio ed una fine pregni di profondità allegorica e Manuela
Vitali con un olio su tela e un arazzo dirà la metamorfosi del vivere
attraverso vortici esistenziali.
Così, in
questa mostra ricca di simbolismi, il variopinto abito realizzato da Alessandra
Ciccopaolo, prendendo vita, dirà anch'esso la variazione
dell'essere tramite l'interpretazione della poliedrica artista Stefania
Visconti nella performance "La sposa notturna"
scritta e diretta da Elena Costa.
Il brano che
accompagnerà questo momento apice del vernissage sarà "Brave
Enough" del cantautore Bora, presentato
dall'etichetta RIVOLUZIONE DISCHI prima dell'Estate e riproposto
nell'esibizione come colonna sonora del divenire di un'anima.
Il critico Raffaella
Ceres scrive:
"L’incessante rinnovarsi di un istante passato che si tramuta in futuro. O
forse, il fermo immagine di imperfetto e glorioso saper essere. Sei incredibili
artisti e un’imprevedibile stilista s’incontrano in - Ventitréecinquantanove -
oltre il confine del tempo, fra stili diversi e suggestioni oniriche dedicate a
quella linea misteriosa che separa, senza mai (inter)rompere, ciò che è stato
da ciò che sarà. Per essere un insieme bisogna essere unici. Così come le cifre
che decorano un orologio. Così, come le anime artistiche che pervadono le opere di questa
mostra-evento unica nel suo genere."
VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition curata
dallo scrittore Andrea Alessio Cavarretta rimarrà a fare
da cornice ad OFFICINE BEAT sino al giorno dell'anno dedicato al Gatto
Nero e chiuderà i battenti Domenica 17 Novembre alle 18.30 durante un intimo
salotto creato sempre dalla scrittrice Elena Costa arricchito da
un confidenziale percorso di letture dedicate proprio alla festa dei neromantati.
L'esposizione
delle varie opere troverà equilibrio estetico nell'allestimento realizzato
dall'architetto Alberto Armoni con l'intento di colpire l'occhio
seguendo un equilibrato discorso estetico.
Sara Saurini è supporto organizzativo della mostra.
La parrucca
indossata da Stefania Visconti durante la performance è realizzata da BALDORIA'S
CRAZY WIGS.
Media
partner della mostra è il contenitore culturale CULTURSOCIALART di Sissi
Corrado.
La grafica è
a cura di Maria Paola Canepa.
Un
ringraziamento immenso al padrone di casa Flavio Casciotti per
aver spalancato all'arte le porte del suo OFFICNE BEAT e per aver
creato, ispirandosi alla mostra, il cocktail 23.59.
Costo: Ingresso LIBERO.
Indirizzo: via degli Equi, 29 - Roma (San Lorenzo)
Info e contatti: officine.beat@gmail.com
– tel: 06 9521 8779 o il 3281877753
Sitidi riferimento: www.officinebeat.it - www.fridaarte.wordpress.com
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“Impressionisti
Segreti”
Palazzo Bonaparte, spazio Generali
Valore Cultura - Roma
dal 6 ottobre al 8 marzo 2020 - vari
orari
Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia
offerta culturale: l’apertura al pubblico di Palazzo Bonaparte, spazio
Generali Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli “Impressionisti
Segreti”, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più
grandi collezioni private del mondo.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.
La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de
la Ville, del gruppo Rocco Forte Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni:
+ 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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“Canova. Eterna bellezza"
Dal
9 ottobre il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna bellezza”, esposizione
dedicata al massimo interprete della scultura neoclassica.
Una mostra-evento incentrata sul legame
tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi
prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere
MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo
2020 - dal martedì alla domenica
ore 10.00-19.00
Dal
9 ottobre 2019 prende il via Canova. Eterna bellezza: una
mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra
Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di
ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una
miriade di aspetti unici e irripetibili.
Incorniciati
all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a
lui coevi animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi: in uno
spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di
mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò
giungendo nell’Urbe nel 1779.
Attraverso
ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà
rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine
Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier
di via delle Colonnette.
A
definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti
Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e Capitolini,
la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano
del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, l'Accademia
Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei di Strada
Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo per citarne
alcuni.
La
mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è ospitata fino al
15 marzo 2020 al Museo di Roma.
La
mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.
Costo: vedi
sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
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BACON, FREUD, LA SCUOLA DI
LONDRA
Opere
della TATE
a cura di Elena Crippa
CHIOSTRO DEL BRAMANTE -
Roma
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Francis Bacon e Lucian Freud
Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian
Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia.
Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea
mondiale con la Scuola di Londra. Una città
straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni,
lo spirito di una città in mostra al Chiostro del Bramante di
Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a cura di Elena Crippa, Curator of
Modern and Contemporary British Art, Tate e
organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis
Bacon e Lucian Freud, Michael
Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti
che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la
pittura per raccontare la vita.
No Filter
Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura
di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e
sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi,
evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del
dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme,
desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito
culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà:
ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di
filtri e #nofilter.
La scuola di Londra
In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni
di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei, nati tra
l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi
differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare,
lavorare, vivere.
Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra
quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla
Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank
Auerbach; Michael Andrews è norvegese e
incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è
nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia
il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato
Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere
che raccontano individui, luoghi, vita vissuta, per
mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la
fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo
sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi
scandagliati nella sua crudezza senza filtri.
I progetti speciali
Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne
ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi, trasversalità
e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il
racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio,
storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori
in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca,
raccontando non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo
tanto affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato a Enrico Maria Artale,
uno dei più promettenti giovani registi italiani già riconosciuto in ambito
internazionale, un’opera filmica per raccontare l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una
mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo
inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano
Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la
pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario
che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante
conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda
volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale
che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio
di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei
stranieri.
MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira
Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035
(Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e
il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via
Arco della Pace 5 - Roma
Sito
di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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MUSICA
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 31 ottobre al 3 novembre 2019
Ogni venerdì - di scena Emanuele
Urso The King of Swing
Ogni domenica – Bevo Solo Rock’n
Roll
GIOVEDI’
31 OTTOBRE 2019
APPLE SING & APPLE PLAY
Giovedì 31 ottobre Halloween
Party al Cotton Club con gli Apple Sing Apple Play, band con repertorio dance
degli anni ‘70 ed ‘80. La formazione composta da otto elementi si caratterizza
per un groove potente, una ritmica travolgente è una sezione vocale che è
composta da ben quattro cantanti.
Uno spettacolo travolgente,
ricco di euforia e coinvolgimento con in repertorio i principali successi che
hanno caratterizzato un’epoca. Da We are Family delle Sister Sledge, passando
per i grandi capolavori degli Chic come Le Freak, fino a raggiungere tanti
altri brani famosissimi come Lady Marmelade, Proud Mary e Let The Music Play.
Capolavori assoluti di un’epoca ricca di musica e soprattutto spettacolo!
LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:30
Line-up
Giada Manti, Voce
Tiziana Salzano, Voce
Alessandro Rossi, Voce
Daniele Loreti, Chitarra
Luigi Uccioli, Tastiere
Mimmo Imperiale, Basso
Angelo Capuzzimato, Batteria
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VENERDI’
1° NOVEMBRE 2019
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING"
BIG BAND
Un tuffo nell’America degli anni ’30 e
soprattutto in quell’epoca che a posteriori è stata definita la “Swing Era”.
Venerdì 1° novembre 2019, come ogni primo del mese, l'appuntamento è al Cotton
Club con il re dello Swing “Emanuele Urso” e la sua straripante e coinvolgente
big band composta da ben 17 elementi. Non solo un concerto, dunque, ma un vero
e proprio viaggio in musica verso un periodo storico (’35 – ’45) che ha
lasciato una traccia indelebile nella storia stessa. Erano quelli gli anni in
cui si affermavano artisti quali Benny Goodman, Jimmy, Tommy Dorsey, Glenn
Miller, Harry James Charlie Barnet tra i bianchi e Chick Webb, Jimmy Lunceford,
Sy Oliver, Cab Calloway tra i neri. Un jazz diverso, dunque, più raffinato e
dolce che si andava a sostituire a quella musica più “nera” e viscerale di
artisti importanti quali King Oliver, il primo Louis Armstrong ed il primo Duke
Ellington.
La big band capitanata da Emanuele Urso, che
da anni si contraddistingue per gusto, tecnica e raffinatezza, ci riporta
proprio in quel periodo storico: quegli anni ’30 in cui le sale erano prese da
assalto da ballerini, mentre piccolo e grande schermo trasmettevano concerti
che avrebbero lasciato un grande retaggio alle generazioni future.Quello di
venerdì 4 aprile sarà, dunque, uno spettacolo che riporterà il pubblico verso
questo immaginario, con un approfondimento particolare ad autori quali il
grande Banny Goodman, senza dubbio uno dei più grandi musicisti, compositori e
direttori d’orchestra della storia. Inoltre la big band proporrà i brani con
gli arrangiamenti originali che Fletcher Henderson scrisse per Benny Goodman
Orchestra, un’ulteriore prova di autenticità di uno show che ripercorre la
poetica del “Cotton Club” di Harlem degli anni ’30 con tutta la sua energia.
Emanuele Urso è polistrumentista dalla grande
raffinatezza artistica: quando suona il clarinetto dà prova di grande tecnica,
eleganza e talento improvvisativo, quando è alla batteria, invece diventa
energia e potenza allo stato puro. E’ senza dubbio uno dei più grandi
interpreti moderni del suono di quell’epoca e lo spettacolo non si limita ad
una mera riproduzione, ma rappresenta una vera e propria immersione in un’altra
epoca. Merito non solo della tecnica dei musicisti, impeccabile e sublime, ma
anche del gusto e della poetica di un musicista dalla grande sensibilità
musicale che ha creato e sa dirigere alla perfezione una big band di grande
livello.
LIVE SHOW €15
Inizio concerto ore 22:30
Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Lorenzo Soriano, Tromba
Giuseppe De Simoni, Tromba
Federico Colalelli, Tromba
Alessandro Fumarola, Tromba
Stefano Matteucci, Sax
Marco Pace, Sax Alto
Stefano Di Grigoli, Sax Tenore
Vittorio Cuculo, Sax Tenore
Lucia Cardone, Sax Baritono
Alessandro Cicchirillo, Trombone
Nicola Fumarola, Trombone
Adriano Urso, Piano
Sergio Piccarozzi, Chitarra
Stefano Napoli, Contrabbasso
Giovanni Cicchirillo, Batteria
Clara Simonoviez, Voce
---
SABATO 2
NOVEMBRE 2019
MAURIZIO GIANMARCO
TRAD WITH A TRAP
Col progetto TRAD WITH A TRAP il sassofonista
Maurizio Giammarco torna alla fonte primaria della sua passione per il jazz,
ovvero al jazz "tradizionale" - come si diceva un tempo - se non
addirittura a quello arcaico: la musica che grazie a Ellington, Armstrong e
tutti gli altri grandi padri dell'idioma, ascoltati fin dalla tenera età,
cambiò per sempre la sua vita e gettò solide fondamenta per il suo futuro
musicale.
Tuttavia, come il titolo evidentemente lascia
intendere, l'idea non è quella di proporre una scaletta di semplici covers, ma
di individuare e reinterpretare un certo materiale (quello ritenuto il più
stimolante e adatto al riguardo) con la sensibilità armonica, melodica e
ritmica del suono contemporaneo.
Nel jazz, è stato più volte ribadito, non è
importante "quello" che si suona ma come lo si suona.. anche se in
questo caso la particolare scelta del repertorio offre il fianco a una
narrazione che si rivelerà non priva di frequenze romantiche. In questa impresa
Giammarco è coadiuvato da un "super trio" di affermate stelle del
panorama jazzistico nazionale e capitolino: tre sicurezze in grado di fornire
quella maturità necessaria a un progetto del genere.
LIVE SHOW €10
Inizio
concerto ore 22:30
Line-up
Maurizio Giammarco, Sax
Domenico Sanna, Piano
Marco Valeri, Batteria
---
DOMENICA
3 NOVEMBRE 2019
BEVO SOLO ROCK'N ROLL
CHERRY PIE
L’appuntamento dedicato al Rock'N'Roll anni
'50 della domenica: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n
Roll. Diretta dalla frizzante Lalla Hop, la serata ci riporterà negli anni '50
grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi.
Lezione di ballo "primi passi" con le migliori scuole di Roma che si
alterneranno di domenica in domenica. Il LIVE di domenica 3 novembre 2019 è con
CHERRY PIE TRIO.
Cherry Pie Trio ci porteranno in un viaggio
nel favoloso mondo degli anni ‘50. Il gruppo nato nel 2010 e capitanato dal
chitarrista Tyron D'Arienzo vanta oltre 400 concerti alle spalle in locali e
festival di tutta Italia. Il trio essenziale e d’impatto, ricalca i più grandi
successi del Rock’n’Roll. Da Chuck Berry a Elvis Presley, da Johnny Burnette a
Little Richard, Carl Perkins e tutti i più grandi rappresentanti di quella
musica che dagli Stati Uniti ha travolto tutto il mondo negli anni '50 e '60.
Uno show spedito e senza soste tutto da ballare. La band si propone in “alta
fedeltà”, con abiti a tema, sound e strumenti vintage. Insomma un’atmosfera
coinvolgente dalla quale è impossibile uscire una volta entrati.
Ingresso
ore 19.30
Lezione
ore 20.00
Concerto
ore 21.00
Lezione
di ballo a cura della scuola Castelli Rock'n'Boogie
Prezzo
special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
LEZIONE + CONCERTO + DRINK 10€
LEZIONE + CONCERTO + DRINK + PINSA ROMANA 18€
Line-up
Tyron D'Arienzo, Chitarra E Voce
Mike Califano, Contrabbasso
Mariano Gatta, Batteria
Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e
prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di
riferimento: www.cottonclubroma.it
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...uno sguardo FUORI PORTA
- MILANO -
TEATRO
PROSEGUE...
PROSEGUE...
"I LOVE LEGO"
Museo della Permanente, Milano
dall'11 ottobre 2019 - al 2 febbraio 2020, tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso 1
ora prima della chiusura)
Decine di
metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno
a comporre città moderne e monumenti antichi: interi mondi in miniatura, dalla
città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi
medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente
progettati da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi
d’Europa.
RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della Permanente, I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.
Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.
A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.
Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.
Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della Permanente, I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.
Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.
A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.
Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.
Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
Costo: Intero € 13 - Ridotto € 11
Prenotazioni; +39 02 89 29 921
Indirizzo: via Filippo Turati, 34 - Milano
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
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- NAPOLI -
ARTE
PROSEGUONO...
"ANDY WARHOL"
DA OGGI A
NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL
Alla
Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione
dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.
Basilica della Pietrasanta - Lapis Museum - Napoli
dal 26
settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti
i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Un’esposizione
interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta
di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere
scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del
genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal
secondo dopoguerra.
Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.
In
oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo
eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti,
fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte
tutta, un aspetto nuovo.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia
Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di
riferimento: www.polopietrasanta.com
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"Napoli Napoli, di lava
di porcellana e musica"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e
del Teatro di San Carlo
Museo e Real Bosco di Capodimonte -- Napoli
Dal
21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari
Ha appena aperto al
Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava,
porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 –
21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con
il Teatro di San
Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della
casa editrice Electa.
Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una
spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le
Gall1 come la regia di un’opera musicale, saranno il
palcoscenico d’eccezione sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua
sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si
ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si
attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale
del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a
quelli di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene
della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia
esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere, i
cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato
e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da
Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni
Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista
con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi
artistici di ciascuna sala.
La mostra è
una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della
nostra contemporaneità:
un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per
l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione
con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali
Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi originali
cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San
Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino e altri), strumenti
musicali del Conservatorio di San
Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti d’arte e di arredo,
minerali e animali tassidermizzati oggi conservati
rispettivamente nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli
(oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche
dell’Università Federico II di Napoli).
Costo: Vedi sito.
Info
e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di
riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
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