L'insegna del teatro si accende
come simbolo di speranza
Manuel Paruccini, neo direttore artistico della sala teatrale
a San Giovanni
Poco prima dell'inizio della crisi
da Coronavirus, il Teatro Lo Spazio di Roma è stato affidato alla guida di Manuel Paruccini, nominato neo direttore artistico dopo una lunga carriera da primo ballerino del Teatro
dell'Opera.
Iniziata a
gennaio 2020 con entusiasmo e spirito di
rinnovamento, l'esperienza di Paruccini,
come direttore, non è ancora riuscita
a partire. Ma Manuel e i suoi non demordono e, per dare il via
alla Fase2 e coltivare l'aspettativa
del ritorno alla normalità,
monteranno la nuova insegna del teatro
arrivata proprio in piena emergenza, che resterà accesa come messaggio concreto di buon auspicio a partire da giovedì 4 giugno, dalle ore 19.30.
«Sono stato un ballerino professionista –
dichiara Manuel - sono abituato a cadere
e a rialzarmi, ed è per questo che con l'inizio della Fase2 il mio primo
pensiero è andato alla nostra nuova insegna, ferma in magazzino, che sarà
montata e tenuta accesa, come concreto segno di speranza per tutti i lavoratori
del nostro settore». Se è vero infatti, che si parla di riapertura di cinema e teatri il 15 giugno,
è altrettanto vero che i direttori
artistici di molte sale, non sono nelle condizioni di iniziare un nuovo
corso, se non con la certezza di non pareggiare mai i conti, ed essere sempre in
perdita.
L’insegna verrà comunque accesa e
il messaggio sarà proprio quello di riaffermare l'entusiasmo di chi è alle
prese con i lavori per il rilancio di un
palco, che nel tempo ha ospitato grandi nomi del teatro contemporaneo, come Roberto
Herlitzka, Mariano Rigillo, Paolo Triestino, Ulderico Pesce, Nicola Pistoia,
Claudia Della Seta, Enzo Iacchetti, Pino Ammendola e Maria Letizia Gorga, Giuseppe Manfridi, Mascia Musi e tra gli
ultimi, anche la Palma d'Oro a Cannes
Marcello Fonte.
Il neo direttore Paruccini, con la collaborazione
artistica di Riccardo Casertano, ha
bruscamente frenato l'attività di costruzione per quella che sarebbe stata la
sua prima stagione teatrale,
costretto come tutti al rispetto delle norme
di sicurezza contro il Covid-19.
Una sosta obbligata per la sala che
da oltre un decennio è riferimento culturale del quartiere San Giovanni e che, in piena crisi, ha visto interrompersi i primi interventi già attuati, come la bonifica dei camerini e del backstage, o la conferma di spettacoli con cui sarebbe partita la prossima stagione 2020/2021 ipotizzata per la
metà di Ottobre 2020.
«Viviamo una situazione di fermo, non
sappiamo cosa accadrà per spazi come il nostro, sostenuti solo dall'attività di
spettacolo - prosegue Manuel - La
riapertura dei teatri del 15 giugno è senz’altro un segnale positivo, più che
altro perché spinge a pensare ad una nuova stagione autunnale, che speriamo sia
libera dal vincolo epidemiologico. Diverse sono le problematiche da affrontare di
spazi pubblici, fondazioni e privati. Mi domando a cosa possa servire riaprire
in un momento in cui normalmente questi spazi chiudono e in cui ricominciare a
lavorare è pressoché impossibile. La mia preoccupazione è che il governo
abbandoni i teatri, solo perché ha dato loro la possibilità di riaprire. Penso
sia doveroso da parte delle istituzioni, prevedere comunque un sostegno al
settore, almeno fino a dicembre 2020, per dar modo ai direttori artistici di riorganizzarsi
per una reale ripartenza. Riaprire il 15 giugno per i teatri, non significa
uscire dalla crisi. La crisi per noi è solo cominciata. È pur vero che il
teatro si può fare con la fantasia, con l’energia, con la creatività. In un
garage, piuttosto che nel cortile di un condominio, ma anche per questo c’è
necessità di investire economicamente, senza ricorrere sempre al sacrificio e
allo spirito di adattamento degli artisti, che devono spesso elemosinare spazi
e raschiare pentole già consumate».
Con queste parole Paruccini rivela lo stato d'animo di una squadra appena formatasi e che ora è ferma ai
box, in attesa di conoscere quale sarà il futuro per il piccolo spazio Off, che da anni è attivo con proposte di spettacoli sperimentali e dal considerevole spessore culturale.
Info Teatro: 339 7759351