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martedì 16 giugno 2020

KIROSEGNALIAMO dal 16 al 22 Giugno 2020

K-news
Kiri,  proseguono come sempre le  KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Alcuni spazi stanno riprendendo la loro programmazione, altre situazioni continuano in versione web,  quindi dopo tredici lunghe settimane di Kirosegnalazioni #iorestoacasa ecccoci a ripartire cercando nelle prossime uscite di dare voce a tutti in una forma mista.


Ricordiamo che potete inviarci i vostri comunciati stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com -  info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.

I suggerimenti di Kirolandia sono sempre doppi non solo qui nel blog ma anche attraverso le  KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social:  Facebook, Twitter e Linkedin.


Al momento la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot,  è ancora ferma ed anche  il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana ma presto torneranno a farvi compagnia anche loro.

Seguite gli hastag #kirosegnalazioni  #kirosocialnews e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!

Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO

In PRESENZA

- ROMA -

PROSEGUE...

"FASE SHOW"
spettacolo di e con  Attilio Fontana & Emiliano Reggente
 Franco Ventura alla chitarra e Roberto Rocchetti al pianoforte

TEATRO LO SPAZIO - Roma
15, 16 e 17 giugno 2020 - orario: 18.0020.00 e 21.30

«Superata la Fase 1 e la Fase 2, siamo pronti per la Fase Show»

Lunedì 15 giugno 2020 è la data stimata dal Governo per la riapertura di cinema e teatri. Sebbene non manchino le polemiche, la nuova direzione artistica del Teatro Lo Spazio di Roma, guidata da Manuel Paruccini, dopo cento giorni di chiusura e proprio in questo giorno, sceglie di aprire le proprie porte al pubblicocontingentato e conformato alle regole, ma pur sempre tanto atteso. Dal 15 al 17 giugno, la sala del quartiere San Giovanni riprende vita con Attilio Fontana Emiliano Reggente e il loro spettacolo "Fase Show", tra i primi debutti cittadini in carne e ossa, una maratona di teatro musicale, che proporrà brani di repertorio dei due artisti, gag, canzoni e interazioni a norma con il pubblico, accompagnati da Franco Ventura alla chitarra e Roberto Rocchetti al pianoforte.

Per tre giorni ed in fasce orarie divise, il duo andrà in scena sul palco di Via Locri, per nove repliche della durata di un’ora, alle h.18.00, alle h.20.00 e alle h.21.30, intervallate dalla sanificazione degli ambienti nel rispetto delle misure di sicurezza, con dovuto distanziamento sociale  e per un massimo di 35 spettatori per replica. Una ripresa viva ed una ripresa degli spazi, senza il filtro del web che non potrà mai rendere giustizia all'arte scenica.

Il Teatro Lo Spazio sarà così il luogo testimone di un'attesa ripartenza per tutta la categoria-spettacolo, fornendo uno spunto creativo che sia propedeutico al dialogo tra attore e spettatore, con "sanificata" ironia.  «Superata la Fase 1 e la Fase 2, siamo pronti per la Fase Show - affermano gli attori ansiosi di sperimentare la nuova epoca dello spettacolo dal vivo - ogni show sarà unico, imprevedibile e differente rispetto al precedente o al successivo, lasciando degli spazi interattivi di improvvisazione con la missione di cercare di “riparare” e “rianimare” l’empatia negli esseri umani».
Note di Attilio Fontana Emiliano Reggente

Tutti ci ritroviamo in uno  stato legittimo di shock e confusione, abbiamo atteso e continuiamo ad attendere risposte per la nostra categoria che è sempre più fragile ed impaurita, perchè ancora non appare chiaro nessun "come e quando" definitivo e concreto. Nel totale rispetto di visioni spesso conflittuali e incompatibili, e nella speranza che tornino a rifiorire produzioni, ingaggi e pubblico, ci è risuonata in testa una delle regole più significative, ereditata in tutti questi anni: "il teatro è azione". Così abbiamo deciso  di rimboccarci le maniche, ripartendo dall’essenza del nostro mestiere: "essere qui e ora". Da questo nasce l’idea di  trascorrere tre giorni insieme al pubblico che vorrà condividere questa esperienza "spettacolare" lavorando nell’azione, affinché si sviluppi una festa di emozioni e allegria per riprendere confidenza con questo "luogo", che è soprattutto uno spazio ancestrale dell’anima dell’essere umano. Un'occasione per cercare insieme a chi vorrà esserci, gli  anticorpi per il virus gemello del Covid, ovvero  la distanza umana ed empatica di cui stiamo per rimanere ostaggi, per far sì che il pubblico vada via con un sorriso ed un'emozione, perché questo è il nostro lavoro ed è da qui che vogliano ricominciare, ovviamente nel pieno rispetto delle regole ma con la volontà di riaprire quella finestra sul cuore che può esistere solo a qualche metro da chi ti racconta una storia sul palco. «Ci sporcheremo le mani o se sarà necessario, i guanti di plastica».

Costo: Biglietto Intero 10 €
Informazioni:  339 7759351
Indirizzo: via Locri 44, Roma
Sito di riferimento: www.teatrolospazio.it                                                                            
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VIRTUALE

PROSEGUE...

"IL TEATRO VASCELLO"
Su INTERNET gratuitamente VARI SPETTACOLI
Quando vuoi sul sito

- Cari amici e cari abbonati, la nostra bella stagione, da un titolo inaspettatamente profetico “Mai più soli”, si è interrotta in maniera del tutto imprevedibile. In attesa di rincontrarci tutti a settembre abbiamo deciso per questa lunga estate di selezionare per voi alcuni
video di spettacoli del nostro repertorio.


Questi spettacoli saranno visionabili sul nostro portale internet gratuitamente al link https://www.teatrovascello.it/ 


Al Gabbiano di Cechov già visionabile da aprile abbiamo inserito per il momento altri 5 titoli: La locandiera nella versione del 2006, A come Alice del 1998, Loretta Strong del 2004, Don Giovanni del 2012 e Moravia del 2007, durante l'estate saranno via via inseriti altri titoli, tutti spettacoli del nostro grande repertorio produttivo di
questi ultimi 30 anni di teatro.


Con l'augurio di potervi rivedere presto nel nostro bel teatro vi salutiamo e ringraziamo per tutta la vostra comprensione.

La Direzione Artistica  Manuela Kustermann -

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MUSICA

USCITE

NOVITA'

“DESIDERIO DI ATLANTICO” È IL DISCO EVOCATIVO DEI CUBELOOSE
 Il fascino del mare nelle onde emotive dell’album della band romana in un viaggio tra esotiche suggestioni, velate di malinconica ironia

È disponibile nei principali digital stores, con il suo ritmo vario e variegato, Desiderio di Atlantico, il disco dei CubeLoose pubblicato da Isola Tobia LabelNove tracce – tra le quali il singolo di lancio Frufrù (qui il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=487g4iwIOA0 ) – che trasportano la mente verso atmosfere oniriche e ricordi mai sopiti. Un messaggio emozionale intenso, suggerito in molti frangenti dal fascino evocativo del mare e delle sue onde, scena e compendio delle note sinuose della tracklist. Stimolare l’emotività e l’immaginario di chi ascolta – non senza  una certa dose di ironia – è l’obiettivo imperante della band romana. Non a caso, dietro l’apparente leggerezza dei brani, si cela una velata malinconia per il passato. L’ascolto si trasforma in un percorso sensoriale durante il quale ci si perde a sognare di essere ‘in riva a una spiaggia’ rapiti da un sensuale turbamento.
Desiderio di Atlantico è un viaggio nella memoria e nelle mutazioni, tra vizi e passioni, crudi sberleffi e aromi persistenti – raccontano i CubeLoose – metafora e favola. La ‘nostalgia del futuro’ nella scoperta dell'utopia come necessità, i miti ‘Sole’ e ‘Mare’ come metafora e funzione del desiderio. Un’opera descrittiva in chiave onirica abbinata a una ricerca di suoni e situazioni musicali di presunta forza evocativa: suoni, immagini, odori... una desiderata provocazione sensoriale ed emozionale”.
Credits album
Vittorio Fontana: voce, percussioni, cori, chitarra elettrica (4), chitarra acustica (3), ukulele (3), basso elettrico (5-6), programmazione
Vincenzo Riccio: chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica.
Davide Mengarelli: piano, synt, fisarmonica
Francesco Saverio Capo: basso elettrico (2-4-8), contrabbasso, chitarra elettrica (2-4), programmazione.

Lucrezio De Seta: batteria (2)

Vittorio Riva: batteria (1-6)

Fabio Cervera: batteria (5-8)

Alessandro Bastianelli: batteria (4-7-9)

Vanda Rapisardi: cori (2-3)


Registrato presso CubeLoose Project Studio
Missato e masterizzato da Massimiliano Nevi- Bitbazar Studio Roma
Missaggio brani 1-5-6 di Paolo Lovekey Convertito


Andrea Serraino collaboratore in fase di ripresa e pre-mix 


Produzione artistica Vittorio Fontana, Francesco Saverio Capo

Progetto grafico: CubeLoose Project

Foto Tamara Casula

Carlo Giovanni Mercadante Editore
Pubblicato da Isola Tobia Label 2020

Sito web: www.cubeloose.com
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PROSEGUE...

"EROS  il videoclip di LENA A."
dal 10 giugno su YouTube

Uno smartphone, un palloncino ed una giornata di sole: nasce così, da un’idea di Olga Shapoval, il video del brano EROS, disponibile dal 10 giugno su YouTube (https://youtu.be/Oi5HiGETuL8)

Eros è il singolo di esordio della cantautrice Lena A. pubblicato il 5 giugno, su tutte le piattaforme digitali (https://lnkfi.re/ErosLenaA) per la sezione  New Generation di Apogeo Records.


"Eros è un dialogo con il Dio dell’amore, che spesso invia frecce a destra e manca, dimenticandosi delle conseguenze. A metà tra sogno e realtà, Eros è la
 storia di un innamoramento in una sera qualunque, un bicchiere di troppo ed una freccia incastrata nel petto che porta dubbi, domande e mette in discussione ogni certezza", ha spiegato Lena A.
L’indecisione, il timore ma al contempo la voglia di vivere il più semplice ed il più complicato dei sentimenti, è ben raccontato nello storyboard del video: una giornata qualunque di un palloncino, un po' di sole, un libro ed una passeggiata in giro per la città. Ma accade l'imprevedibile, un incontro che lo lascia senza fiato...sarà l'Amore? Inizia così un velato inseguimento dietro i palazzi, tra le macchine, riparato dagli alberi. Finalmente si avvicina, decide di fare il primo passo. L'amore divampa, ma la freccia di Eros è appuntita.

Biografia  
Ho cercato un nome che rappresentasse la mia voce, la mia scrittura e la mia musica; l’ho cercato dappertutto, invece era sotto ai miei occhi: Lena A. Lena significa respiro, ma è anche il soprannome che mi è stato affibbiato dalla mia più cara amica e non può che portarmi fortuna. Quella A puntata mi ricorda che mi chiamo Alessandra e che, dietro questa avventura, resto sempre io, quell’Alessandra che scrive, sogna e suona.
Sono Alessandra Nazzaro, in arte Lena A., classe 1996, nata e cresciuta a Napoli dove tutt’ora studio Filologia Moderna. Cresciuta pane e musica classica, suono il pianoforte da quando ho 5 anni, ad oggi studio pianoforte contemporaneo, jazz, blues con Elisabetta Serio. Tutto parte dalla scrittura: quello che la realtà mi offre davanti viene filtrato attraverso le mie conoscenze letterarie e culturali, citando autori, utilizzando metafore, rimandi a libri letti. La mia musica è appartiene al pop-cantautoriale, con varie influenze. Nel 2017 ho partecipato al Tour Music Fest, organizzato dal CET di Mogol, suonando al Jailbreak di Roma alle prime e seconde Semifinali, arrivando tra i primi 12 semifinalisti. Nel 2018 ho partecipato all’Apogeo Spring Contest classificandomi al secondo posto e vincendo, così, la produzione e distribuzione di un singolo. Nel Settembre 2019 ho vinto il Premio Miglior Performance al Festival della Nuova Canzone d’Autore Ugo Calise ed è stata pubblicata su tutte le piattaforme digitali la versione live del brano in gara Facciamo finta. Ad oggi porto avanti il mio progetto live sia da solista che in trio, accompagnata dal contrabbassista Marco Lembo e dal batterista Luca Martino.

Crediti:
Testo e musiche: Alessandra Nazzaro
Voce e Tastiera: Alessandra Nazzaro
Tromba: Angelo Cioffi
Contrabbasso: Marco Lembo
Batteria: Luca Martino
Registrato in presa diretta al Sanità Music Studio
Sound engineering: Luigi Petrazzuolo

Illustrazione copertina singolo: Arianna Festa
Grafica: Davide Andrea Cutolo
Regia video: Olga Shapoval
Assistente: Giovanni Carnazza
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LETTURE

On LINE

PROSEGUE..
Con aggiornamento!

“La nascita del teatro italiano nel Medioevo”

DANTE PER TUTTI e le leggende medievali

A cura di: Luca Maria Spagnuolo
Ogni venerdì alle 12.00


Le conseguenze dovute all’emergenza Covid-19 hanno comportato l’inevitabile sospensione degli incontri di “Dante per tutti e le leggende medievali” l’iniziativa culturale che dal 2015 si svolge a Roma e ha come intento la promozione della Divina Commedia e la diffusione della cultura e civiltà medievali attraverso l’arte e la letteratura.


Il suo ideatore e curatore Luca Maria Spagnuolo non ha però fermato le attività e, complice il vasto archivio di materiali e documenti raccolti negli anni, è tornato con un nuovo progetto disponibile ogni venerdì alle 12 sui canali video YouTubeFacebook e Instagram.

Pillole di cinque minuti utili ad avvicinare il fruitore digitale al momento in cui tornerà ad essere spettatore in carne ed ossa, destinatario diretto del patrimonio sterminato raccolto dal giovane storico dell’arte nelle biblioteche italiane ed europee.

I testi letti e commentati, seppur antichi, costituiscono un’innovativa risorsa in quanto documenti inediti e di difficile reperibilità: un patrimonio non più solo per specialisti e studiosi ma finalmente restituito al pubblico.

Nei video proposti si offre l’opportunità di tracciare il percorso delle origini del teatro italiano tramite l’introduzione e la lettura di copioni teatrali risalenti ai secoli XIV-XV.

La fruizione è facilitata dalla presenza di sottotitoli in italiano, per consentire la comprensione dell’originale volgare italiano e, inoltre, in inglese, per raggiungere un pubblico anche al di fuori dei confini nazionali: a questi ultimi si offre l’occasione unica di poter conoscere dei testi mai prima d’ora tradotti.
Ultima puntata:  https://youtu.be/fCTnappdikc
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ARTE

MOSTRE

- ROMA -

NOVITA'

CAMPIDOGLIO, AI MUSEI CAPITOLINI “IL TEMPO DI CARAVAGGIO.
CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE DI ROBERTO LONGHI”
In mostra il famoso Ragazzo morso da un ramarro e oltre quaranta dipinti degli artisti influenzati dalla sua rivoluzione figurativa

MUSEI CAPITOLINI - SALE ESPOSITIVE DI PALAZZO CAFFARELLI - Roma
dal 16 giugno al 13 settembre 2020, Tutti i giorni ore 9.30 - 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Parte oggi 16 giugno, nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli la mostra curata da Maria Cristina Bandera “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”. La pittura di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, e della sua cerchia rappresenta infatti la centralità delle ricerche di Roberto Longhi, una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della scomparsa.

Inizialmente programmata a partire dal 12 marzo 2020 e sospesa per le misure di contenimento del Covid-19, la mostra apre al pubblico nel rispetto delle linee guida formulate dal Comitato Tecnico Scientifico per contenere la diffusione del Covid-19 consentendo, al contempo, lo svolgimento di una normale visita museale, come indicato nella scheda informativa della mostra.
L’ingresso prevede la prenotazione obbligatoria con il preacquisto del biglietto sul sito www.museiincomuneroma.it ed è gratuito per i possessori della MIC card, previa prenotazione obbligatoria e gratuita allo 060608.

L’esposizione, allestita fino al 13 settembre 2020, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. E’ curata da Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, organizzata da Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura, mentre il catalogo è di Marsilio Editori.

Lo storico dell’arte Roberto Longhi si dedicò allo studio del Caravaggio, all’epoca uno dei pittori “meno conosciuti dell’arte italiana”, già a partire dalla tesi di laurea, discussa con Pietro Toesca, all’Università di Torino nel 1911. Una scelta pionieristica, che tuttavia dimostra come il giovane Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, così da intenderlo come il primo pittore dell’età moderna.  

In mostra sarà esposto uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Roberto Longhi alla fine degli anni Venti: il Ragazzo morso da un ramarro. L’opera, che risale all’inizio del soggiorno romano di Caravaggio e databile intorno al 1596-1597, colpisce innanzitutto per la resa del brusco scatto dovuto al dolore fisico e alla sorpresa, che si esprimono nella contrazione dei muscoli facciali del ragazzo e nella contorsione della sua spalla. Ma anche per la “diligenza” con cui il pittore ha reso il brano della natura morta con la caraffa trasparente e i fiori, come sottolineò Giovanni Baglione già nel 1642.
Nella sala introduttiva, dedicata alla figura di Roberto Longhi e alla Fondazione da lui istituita, è esposto un disegno a carboncino della sola figura del ragazzo, tratto dallo stesso Roberto Longhi, che vi appose la propria firma e la data 1930. Si tratta di un d’après, dal foglio a grandezza quasi naturale, che non solo dimostra l’abilità di disegnatore dello storico dell’arte, ma che soprattutto ne attesta la perfetta comprensione dell’organizzazione luminosa del dipinto che aveva davanti agli occhi.
In seguito, al Caravaggio e ai cosiddetti “caravaggeschi” lo storico dell’arte dedicò un’intera vita di studi, dal primo saggio del 1913 alla monografia Caravaggio del 1952, anticipata l’anno precedente dalla Mostra del Caravaggio e dei Caravaggeschi, allestita a Milano in Palazzo Reale, che riscosse un immediato successo di pubblico, contribuendo alla successiva e immensa fortuna dell’artista.

Longhi è stato non solo il più importante storico dell’arte italiano del suo secolo, ma anche un grande collezionista. Nella sua dimora fiorentina, la villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, ha raccolto un numero notevole di opere dei maestri di tutte
le epoche, per lui occasione di ricerca e di studio. Tra queste, il nucleo più rilevante e significativo è senza dubbio quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci.

La mostra si apre con queste suggestive parole, scritte da Roberto Longhi nel 1951: “Dopo il Caravaggio, i “caravaggeschi”. Quasi tutti a Roma, anch’essi, e da Roma presto diramatisi in tutta Europa. La “cerchia” si potrà dire, meglio che la scuola; dato che il Caravaggio suggerì un atteggiamento, provocò un consenso in altri spiriti liberi, non definì una poetica di regola fissa; e insomma, come non aveva avuto maestri, non ebbe scolari.”

Quattro tavolette di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passarotti aprono il percorso espositivo con l’intento di rappresentare il clima artistico del manierismo lombardo e veneto in cui si è formato Caravaggio.
Oltre al Ragazzo morso da un ramarro è in mostra Il Ragazzo che monda un frutto, una copia antica da Caravaggio, che Longhi riteneva una “reliquia”, tanto da esporla all’epocale rassegna di Palazzo Reale a Milano nel 1951.

A seguire sono esposti oltre quaranta dipinti degli artisti che per tutto il secolo XVII sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa.
Tra questi è possibile ammirare tre tele di Carlo Saraceni; l’Allegoria della Vanità, una delle opere più significative di Angelo Caroselli; l’Angelo annunciante di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo; la Maria Maddalena penitente di Domenico Fetti; la splendida Incoronazione di spine di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone.
Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo spiccano inoltre cinque tele raffiguranti Apostoli del giovane Jusepe de Ribera e la Deposizione di Cristo di Battistello Caracciolo, tra i primi seguaci napoletani del Caravaggio. La Negazione di Pietro è poi il grande capolavoro di Valentin de Boulogne, recentemente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, la cui ambientazione è un preciso riferimento alla famosa Vocazione di San Matteo di Caravaggio, nella chiesa romana di San Luigi dei Francesi. Con opere di rilievo sono presenti anche artisti fiamminghi e olandesi come Gerrit van HonthorstDirck van Baburen e soprattutto Matthias Stom.

Notevoli anche le opere di due pittori di incerta identità, noti come Maestro dell’Emmaus di Pau e Maestro dell’Annuncio ai pastori, oltre a due piccoli ma significativi paesaggi di Viviano Codazzi e Filippo Napoletano.
Tra gli altri grandi artisti si segnalano i genovesi Bernardo Strozzi, Giovanni Andrea De Ferrari e Gioacchino Assereto. E ancora: Andrea VaccaroGiovanni Antonio Molineri, Giuseppe Caletti, Carlo Ceresa, Pietro Vecchia, Francesco Cairo Monsù Bernardo.

A una stagione più avanzata sono riferibili due capolavori di Mattia Preti – l’artista che più di ogni altro contribuì a mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca – e due bellissime tele di Giacinto Brandi con le quali si conclude il percorso espositivo.

La mostra è accompagnata da un catalogo realizzato da Marsilio Editori che presenta le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci nella Collezione Longhi, corredate da una scheda e da una breve biografia degli artisti
Promosso da: Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Organizzazione: Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura 
Mostra e catalogo a cura di  Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Catalogo: Marsilio Editori
Sponsor Sistema Musei in Comune
Servizio di vigilanza: Unisecur srl

Costo: Vedi sito
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Indirizzo: piazza del Campidoglio, 1  - Roma
Siti di riferimento:  www.museicapitolini.orgwww.museiincomune.it
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PROSEGUE..

"ALCHIMIE DI TERRA E DI LUCE.
I MILLE VOLTI DELLA CERAMICA DI GUERRINO TRAMONTI (FAENZA 1915-1992)"

MUSEI  DI  VILLA TORLONIA - CASINA DELLE CIVETTE -  Roma
Dall'11 giugno fino al 27 settembre 2020 - vari orari

 La Città rende omaggio al maestro della ceramica Guerrino Tramonti (Faenza 1915-1992), con un’importante mostra allestita nella Casina delle Civette di Villa Torlonia. Un luogo che rappresenta l'eccellenza dello stile Liberty, dove le opere in ceramica, i dipinti e gli arazzi dell’artista - circa 50 quelle esposte - dialogano con le decorazioni delle sale del Museo, in particolare con gli arredi, come pavimenti e maioliche di rivestimento, insieme alle vivaci cromie delle vetrate.
L'esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Maria Grazia Massafra, Raffaella Lupi e Stefania Severi, si avvale del Patrocinio dell’Associazione Italiana Città della ceramica (AICC), del Comune di Faenza e del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) ed è organizzata dalla Fondazione Guerrino Tramonti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Apriti Sesamo e la Galleria Sinopia di Roma.
La mostra Alchimie di terra e di luce. I mille volti della ceramica di Guerrino Tramonti, allestita dall’11 giugno al 27 settembre 2020 nelle prestigiose sale espositive della Casina e della Dipendenza, costituisce un grande e ulteriore riconoscimento per Tramonti, ceramista, scultore e pittore fra i più affermati del XX Secolo in Italia.

Per le immagini qui presenti:
> Guerrino Tramonti, 1979, Grande disco decorativo con cristallina, 6,5 x 52,5 cm, © Archivio Museo Tramonti, Photo by Raffaele Tassinari

Costo: Biglietto 5 €
Indirizzo: via Nomentana, 70 - Roma
Siti di riferimento:  www.museivillatorlonia.it
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ATTIVITÀ e LETTURE per BAMBINI

On  LINE

PROSEGUONO..

“MAMMA OGGI CUCINO IO !”
Casina di Raffaello, al via il contest social di cucina creativa
rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni sul tema dell’alimentazione L’iniziativa è realizzata con il contributo scientifico di Technotown
e la preziosa collaborazione del Centro Agroalimentare di Roma
Dal 4 al 28 Giugno

Roma, 01 giugno 2020 – Casina di Raffaello, lo spazio arte e creatività dell’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale, gestito in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, aderendo alla campagna #laculturaincasaKIDS lanciata da Roma Capitale, prosegue anche a giugno le sue attività digitali.

Per rimanere vicini ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie che devono trascorrere ancora del tempo a casa, Casina di Raffaello, con il contributo scientifico di Technotown e la preziosa collaborazione del Centro Agroalimentare di Roma, propone l’iniziativa «Mamma oggi cucino io!», un contest social di cucina creativa per bambini dai 4 ai 12 anni sul tema dell’alimentazione.

Il Contest
Ogni giovedì (4, 11, 18 e 25 giugno) Casina di Raffaello lancerà sui propri canali social una sfida per la creazione artistica di una semplice ricetta da far realizzare ai bambini insieme ai loro genitori. I piccoli chef dovranno poi utilizzare tutta la fantasia per “impiattare” in modo artistico le proprie creazioni culinarie.

Le sfide riguarderanno quattro categorie:
                                          Colazioni Artistiche
                                           Merende d’Autore
                                       Pic Nic Speciali
                                   Gelati Spaziali

Contestualmente al lancio della sfida sui canali social, verrà pubblicata la video ricetta realizzata dal Centro Agroalimentare di Roma (CAR), per supportare i bambini e le loro famiglie nella pianificazione della spesa e per dare spunti alla realizzazione delle loro creazioni.
Grazie alle competenze scientifiche di Technotown, saranno realizzati anche dei mini filmati esplicativi adatti ai più piccoli per spiegare le proprietà chimiche degli alimenti utilizzati durante le sfide.

Ogni settimana i bambini avranno la possibilità di inviare entro le ore 12.00 del mercoledì successivo alla e-mail info@casinadiraffaello.it le foto delle loro creazioni alimentari e degli “impiattamenti” artistici, che saranno pubblicate lo stesso mercoledì alle ore 17.00 sulla pagina FB di Casina di Raffaello. Vincerà per ciascuna categoria chi riceve più like nella settimana di pubblicazione.

Alla ripresa delle attività la Casina di Raffaello premierà i vincitori con dei piccoli gadget ed esporrà in mostra una selezione dei migliori lavori pervenuti, grazie alla selezione di una giuria composta da Casina di Raffaello, da Technotown e dal Centro Agroalimentare di Roma.

Grazie all’utilizzo di strumenti appropriati come le video ricette e i mini filmati, realizzati con linguaggi adatti ai bambini, l’iniziativa si pone l’obiettivo di:
• accrescere la consapevolezza dell’importanza dei cibi di stagione;
• affrontare tematiche più complesse come quella dei processi chimici nel settore alimentare;
• contribuire al divertimento dei bambini, stimolandone la fantasia grazie alla creazione di ricette artistiche da condividere con i propri genitori, ma soprattutto da far gustare alle proprie famiglie!

Il programma delle sfide, delle video ricette e dei mini filmati
Colazioni Artistiche
• Giovedì 4 giugno ore 17.00 lancio della sfida e pubblicazione della video ricetta «Realizziamo un pancake con lo yogurt e la frutta fresca» a cura del CAR.
• Domenica 7 giugno ore 17.00 pubblicazione del video «A colazione con mr. Lactobacillus il fabbricatore di yogurt» a cura di Technotown.

Merende d’Autore
• Giovedì 11 giugno ore 17.00 lancio della sfida e pubblicazione della video ricetta «Il pane lo faccio io!» a cura del CAR.
• Domenica 14 giugno ore 17.00 pubblicazione del video «Il duro lavoro di Saccharomyces cerevisiae La lievitazione» a cura di Technotown.

Pic Nic Speciali
• Giovedì 18 giugno ore 17.00 lancio della sfida e pubblicazione della video ricetta «Prepariamo il muffin salato con i funghi» a cura del CAR.
• Domenica 21 giugno ore 17.00 pubblicazione del video «Il fantastico mondo di Boletus edulis il fungo porcino» a cura di Technotown.

Gelati Spaziali
• Giovedì 25 giugno ore 17.00 lancio della sfida e pubblicazione della video ricetta «Il Gelato alla frutta fatto in casa!» a cura del CAR.
• Domenica 28 giugno ore 17.00 pubblicazione del video «Il Fruttosio: gli zuccheri buoni!» a cura di Technotown.

CASINA DI RAFFAELLO
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UNO SGUARDO agli eventi FUORI PORTA

 ATTIVITÀ per BAMBINI

- CASERTA - 

NOVITA'

"FIABE NEL BOSCO"
A cura di Roberta Sandias e Maurizio Azzurro

OASI AMBIENTALE DEL WWF, sita nel Bosco di San Silvestro - Caserta
sabato 20 e sabato 27 giugno 2020 ore 17.30
  
L’attività della Compagnia “La Mansarda – Teatro dell’Orco” riprende il 20 e 27 giugno (ore 17.30) con la rassegna “Fiabe nel Bosco” all’interno dell’Oasi ambientale del WWF, sita nel Bosco di San Silvestro (CE), grazie alla collaborazione con il Centro Studi Ambientale “La Ghiandaia”. Una scelta che unisce il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid 19 e la voglia di ripartire. Sabato 20 giugno si parte con “I tre porcellini” nell’adattamento teatrale di Roberta Sandias per la regia di Maurizio Azzurro. Quello proposto da Sandias e Azzurro è un progetto ludico e didattico che coniuga natura e letteratura. Si prosegue sabato 27 giugno (ore 17.30) con “Le avventure di Pinocchio”, liberamente tratto dal capolavoro di Carlo Collodi, per la drammaturgia di Roberta Sandias e la regia di Maurizio Azzurro; i costumi e i pupazzi sono di Emilio Bianconi per Alchimia. In caso di sold out è prevista un’ulteriore replica alle ore 19. Il costo del biglietto per adulti e bambini dai 3 anni in su è di 8 euro, mentre il costo dell’area picnic è di 2 euro a persona. È necessaria la prenotazione ai numeri 0823361300; 3291003808; 3477974488.
La scelta del bosco come scenario per “Fiabe nel Bosco” evidenzia il legame inscindibile tra uomo e natura, all’interno del quale si inserisce il teatro – sin dai tempi più antichi - inteso come festa collettiva: «Abbiamo deciso di ricominciare, perché vogliamo ritrovare il contatto con il nostro pubblico privilegiato, ossia quello dell’infanzia – spiegano Sandias e Azzurro –. Questa versione delle fiabe nel bosco non sarà itinerante, ma l’abbiamo ripensata all’interno della radura grande dell’Oasi con l’aggiunta di panche per consentire il distanziamento sociale. Abbiamo scelto due titoli cari ai bambini perché vorremmo riprendere come se fosse una vera e propria festa».
La fiaba originaria de “I tre porcellini” è andata modificandosi nel tempo, fino a giungere alla celeberrima versione del cortometraggio di Walt Disney, dove le parti più crude della vicenda sono state eliminate. Nell’originale due dei tre porcellini vengono divorati dal lupo e il lupo stesso viene mangiato come un maialetto. «Nella nostra messa in scena abbiamo privilegiato il lieto fine – racconta Roberta Sandias che firma l’adattamento. L’aspetto fiabesco dello spettacolo è accentuato dal linguaggio in versi, proprio della favola, gradevole ed accattivante, infantile come una filastrocca e ricercato come una poesia».
“Le avventure di Pinocchio” propone alcune tra le avventure più significative del burattino creato dalla fervida fantasia di Carlo Collodi, rappresentando i suoi incontri con il Grillo Parlante, voce inascoltata della sua coscienza, il Temibile Mangiafuoco e il suo teatro dei Burattini, che ci insegna a non fermarci alle apparenze, la celeberrima coppia del gatto e  la volpe, esilarante quanto terribile e truffaldina, e, naturalmente, la Fata turchina, nume tutelare che affianca Pinocchio nel suo percorso di crescita; e ancora Lucignolo che invece lo conduce nel mirabolante paese dei Balocchi. In fondo, Pinocchio vuol essere come tutti gli altri bambini, ma nel suo desiderio di ribellione e libertà, non lo è già?

Costo: Biglietto 8 €
Informazioni:  0823361300; 3291003808; 3477974488
Indirizzo: Bosco di San Silvestro - Caserta
Siti di riferimento:  //
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