Kiri, ripartono dopo la
pausa delle festività per questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di
KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni
settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione,
selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in
streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Vi ricordiamo che i
suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
Dunque per sognare con
voi...
LIBRI
NOVITA'
TITOLO
SIMBOLOGIA DELLA LUNA
L’archetipo del femminile in Astropsicologia
Di
LIDIA FASSIO
Edizioni Spazio Interiore
DOVE
IN LIBRERIA
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
SIMBOLOGIA DELLA LUNA
L’archetipo del femminile in Astropsicologia
Di
LIDIA FASSIO
Edizioni Spazio Interiore
IN LIBRERIA
In libreria con Edizioni Spazio Interiore, una nuova edizione di uno dei libri più venduti dell’autrice e astrologa Lidia Fassio: Simbologia Della Luna un volume interamente dedicato all’archetipo astrologico della Luna, di cui l’autrice, attraverso un’analisi esaustiva e brillante, esamina la cruciale importanza nelle relazioni umane e nella ricerca del proprio autentico Io.
La Luna è l’archetipo della Grande Madre, la parte più naturale e istintiva del femminile, che si esprime nella riproduzione e nell’attaccamento alla famiglia, al clan, alla vita, ma soprattutto alla terra. Lidia Fassio, attraverso un’indagine del simbolismo, delle funzioni psichiche e del rapporto con i segni e gli elementi, analizza in modo esaustivo tutti gli aspetti della Luna come principio di vita, andando a scandagliare le profondità dell’Io nel rapporto con le proprie radici e offrendo la straordinaria possibilità di leggere negli aspetti legati alla Luna il modo in cui ciascuno di noi è in grado di vivere questo archetipo e di relazionarsi con il proprio mondo interiore e con gli altri. Un libro essenziale per ogni appassionato di astrologia, neofita o esperto che, nell’unire la ricerca mitologica a quella astropsicologica, dà l’opportunità di conoscere la Luna in profondità e di scorgere, anche solo per un momento, un lato nascosto di se stesso.
La luna ci ricorda che la vita è relazione e partecipazione, e ogni essere umano sa che questo modo di vedere le cose racchiude una grande verità. Nessuno può nascere senza una relazione e, nel corso di tutta la vita, non può vivere senza che qualcuno si prenda cura e sia in rapporto intimo con lui.
Lidia Fassio è stata allieva di Lisa Morpurgo nel gruppo di Milano e si interessa di astrologia da più di quarant’anni. Ha fatto studi di Filosofia a indirizzo psicologico conseguendo in seguito varie formazioni. Si occupa da anni di Psicosomatica, di Mitologia e di Simbolismo. Nel 2004 ha fondato Eridanoschool, la prima scuola di formazione per astrologi – che nel 2015 è diventata Scuola Accreditata per Counselor e Operatori olistici – di cui è direttrice didattica e docente.
www.eridanoschool.it
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"SANPIETRINO
E IL SEGRETO DELLA VALLE OSCURA"
IL NUOVO LIBRO DI
LUISELLA TRAVERSI GUERRA
IN LIBRERIA E NEGLI STORE DIGITALI
È disponibile in libreria e negli store digitali “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura”, il nuovo fantasy di Luisella Traversi Guerra, edito da Mondadori Electa.
«Questo libro è nato perché mia figlia Linda, che mi ha visto scrivere più di 120 fiabe in cui ho parlato della bellezza, dei valori positivi ecc, mi ha fatto riflettere sull'opposto della bellezza. Nella società di oggi, mi ha fatto notare, se una persona non è bella rischia di non essere nemmeno considerata. Allora ho cominciato a riflettere sulla bruttezza e ho pensato di scrivere di qualcuno talmente brutto che ha dovuto subire questa discriminazione, e da lì è nata la storia. - spiega la scrittrice - Così ho cominciato a immaginarmi il piccolo Sanpietrino tra le bellissime Dolomiti e la storia ha iniziato a fluire. Poi ho immaginato la Pitimilla, che nel libro è una strega, ma nella realtà è una misura meccanica. Il suo nome è così interessante da essere stato trasformato in una strega».
In un mondo caratterizzato dall’eterno scontro tra il Bene e il Male, Sanpietrino si confronta con i sentimenti e le relazioni di amicizia e amore che contraddistinguono la vita degli adolescenti e ne formano il carattere preparandoli all’età adulta.
Luisella Traversi Guerra è un'imprenditrice sui generis, poiché affianca all'impegno professionale la vocazione artistica. È pittrice e scrittrice.
Dalla decennale esperienza nelle risorse umane è nato in anni recenti il desiderio di confrontarsi con la narrativa per ragazzi. Ha già pubblicato con Mondadori “La memorabile impresa di Tapurino” (2014).
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"POOR MUM"
IL VIDEOCLIP DI MIRIAM FORESTI CHE CANTA MOLLY DRAKE
Su Youtube: https://youtu.be/e-ZDJigSi2A
Nel brano estratto dall’album “A soul with no footprint”, la cantautrice interpreta il dolore della madre di Nick Drake. La canzone è accompagnata dalle immagini del videomaker Marco Fabbro
È arrivato su YouTube il videoclip del brano Poor Mum di Miriam Foresti che è contenuto nel suo secondo album A soul with no footprint, pubblicato lo scorso novembre per Isola Tobia Label. Il concept – disponibile all’acquisto sul sito web dell’etichetta (anche in copia fisica) e sui digital stores – ripercorre la vicenda biografica del chitarrista e cantautore inglese Nick Drake, anche attraverso la prospettiva della madre Molly, che è appunto l’autrice e l’interprete originaria di questa canzone pubblicata ufficialmente per la prima volta nel 2007, molti anni dopo la sua scomparsa.
Miriam Foresti è nata a Roma, ma cresciuta musicalmente a L’Aquila, dove si è diplomata in Canto Jazz al Conservatorio Alfredo Casella, conseguendo successivamente la specializzazione al Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, città nella quale si è nel frattempo trasferita.
Nel 2013 è finalista del concorso nazionale Premio Pigro, omaggio a Ivan Graziani, e nel 2014 è voce solista in L’ultima madre – Destini nel tango, recital con Giovanni Greco e Sara Cecala tenutosi all’Auditorium del Parco de L’Aquila. Dal 2016 è membro di Udine Jazz Collective.
Nel 2018 esce Il giardino segreto, il suo primo disco di brani originali dei quali è autrice (testi, musica e arrangiamenti). L’album, che coniuga l’amore di sempre per folk, blues e jazz con un pop contemporaneo e raffinato, dalle sonorità mai scontate, è stato registrato alla Casa del Jazz di Roma e pubblicato dall’etichetta Isola Tobia Label.
Sito Web: www.miriamforesti.it
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“LA MARATONA DELLA MEMORIA”
DAL 20 AL 27 GENNAIO PER NON DIMENTICARE LA SHOAH AL VIA “LA MARATONA DELLA MEMORIA” PROMOSSA DALLA FONDAZIONE FILOSOFI LUNGO L’OGLIO CON UNA SERIE DI INTERVENTI ONLINE TRA LE VOCI AUTOREVOLI TRATTE DAGLI ARCHIVI DELLA FONDAZIONE QUELLE DEGLI SCOMPARSI PAOLO DE BENEDETTI, AMOS LUZZATTO E RAV GIUSEPPE LARAS E LE TESTIMONIANZE DI DAVID BIDUSSA GABRIELE NISSIM SALVATORE NATOLI MASSIMO GIULIANI E SIMONA FORTI DALLA POSTMEMORIA ALLA MEMORIA DINAMICA PER “FARE INSIEME MEMORIA”
Dal 20 al 27 gennaio alle ore 10.00
sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e sul relativo canale YouTube
DETTAGLI
Dal 20 al 27 gennaio in occasione della Giornata
della Memoria si terrà una straordinaria “Maratona della Memoria”,
una serie di interventi online promossi dalla Fondazione “Filosofi lungo
l’Oglio” presieduta da Francesca Nodari. Mai come in questo momento
storico la giornata della Memoria si carica di significato. Un monito quanto
mai attuale per non dimenticare. La “Maratona della Memoria”
vuole essere un percorso capace di indagare da un punto di vista filosofico,
storico, teologico, letterario che cosa è stata la Shoah per un
importante momento di riflessione e di approfondimento che non può prescindere
sia dell’attuale panorama geopolitico che vede un antisemitismo di ritorno
proclamato a più voci dai cosiddetti negazionisti. Antisemitismo che non può
non chiamarci in causa, tanto più in mondo globalizzato, complesso e in
fermento animato da crescenti estremismi nazionalistici. Con questo ciclo di
interventi, la Fondazione “Filosofi lungo l’Oglio” intende tenere
desta l’attenzione e stimolare la discussione attraverso una pluralità di voci
di illustri pensatori. E’ fondamentale fare memoria” per le inevitabili
sfide che pone l’ingresso nell’era della postmemoria, quella in cui i testimoni
oculari dell’orrore se ne stanno andando lasciandoci un imperativo: «Non
dimenticate».
PROGRAMMA
Si inizierà mercoledì 20 gennaio con Paolo De Benedetti, uno dei maggiori studiosi contemporanei dell’Ebraismo, teologo e biblista, scomparso nel 2016. L’intervento, che fa parte dell’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, è una sorta di suo testamento spirituale che parte dal suo libro La memoria di Dio curato da Francesca Nodari nell’edizione Mimesis 2020 per la collana “Tempo della memoria” e non ancora presentato al pubblico a causa dell’emergenza legata alla pandemia. A una profonda riflessione sarà chiamato il pubblico anche giovedì 21 gennaio con l’intervento dello scrittore, giornalista, saggista e storico delle idee David Bidussa con L’era della postmemoria. Dopo l’ultimo testimone della Shoah occorre imparare a fare fino in fondo i conti con la storia. Il vero problema, come Bidussa sottolinea, non risiede solo nel venir meno dei testimoni oculari dell’orrore ma in ciò che l’era della postmemoria implica.
L’elaborazione della memoria dei genocidi e dei crimini contro l’umanità che hanno attraversato il Novecento è prima di tutto un atto di responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. A parlarne, venerdì 22 gennaio, sarà Gabriele Nissim saggista, scrittore, Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo con l’intervento La memoria del bene che ci spiega come il ricordo è produttivo solo se diventa un antidoto.
Sabato 23 gennaio sarà ricordato il grande Amos Luzzatto, recentemente scomparso, con un suo straordinario intervento preso dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Biblista, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Presidente della comunità ebraica di Venezia, Luzzatto vede nella Vanità della memoria il labile confine tra memoria e ricordo. Memoria che ordina, divide, conserva, elimina quanto ha immagazzinato. Luzzatto non fa mai un riferimento diretto alla Shoah. Un non detto che attraversa silenziosamente tutto il testo offrendoci gli strumenti per fare memoria. Con la memoria educhiamo noi stessi a «diventare esercizio di resistenza e pratica di vigilanza» afferma invece Salvatore Natoli, uno tra i filosofi contemporanei più apprezzati dal mondo ebraico, con l’intervento La memoria di Giobbe.
Domenica 24 gennaio arriva un nuovo spunto di riflessione per la platea virtuale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio: la sofferenza che interroga e chiama alla responsabilità. Per quale ragione Dio ha permesso lo sterminio, quale è stato il motivo della sua apparente, suprema negligenza? Natoli risponde che Dio crea l'uomo a sua immagine e somiglianza, perciò lo crea libero, libero di compiere il bene o il male. Si spinge oltre l’intervento di Massimo Giuliani che, lunedì 25 gennaio, propone un altro spunto di analisi per riflettere sulle Testimonianze dall’abisso. Perché sperare dopo Auschwitz? Professore di Studi Ebraici e di Ermeneutica filosofica, Giuliani, cerca di mostrare perché si debba sperare dopo Auschwitz. Il suo è un richiamo alla «tenacia della vita». Quella stessa tenacia che dimostrarono gli ebrei negli anni bui e funesti della Shoah.
Martedì 26 gennaio sarà ricordato, con un intervento tratto dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, Rav Giuseppe Laras, scomparso nel 2017, tra i 5 rabbini più influenti al mondo e tessitore instancabile del dialogo ebraico-cristiano sulla scia della fraterna amicizia e collaborazione con il Cardinal Carlo Maria Martini. Il pubblico potrà assistere a una lezione di altissimo livello in cui con parole di grande umanità Rav Laras racconta la tragedia che ha investito la sua famiglia, condividendo con altri i suoi ricordi più intimi e da maestro si fa testimone. Il comandamento della memoria, titolo dell’intervento, partirà dal suo omonimo libro, edito da Mimesis, a cura di Francesca Nodari per la collana Tempo della Memoria. Triplice è l’imperativo a cui siamo chiamati: ricordare, trasmettere, educare. La sua è anche la condanna di una pseudo-storiografia di stampo negazionista. Mettere al centro il problema del male e della sofferenza, chiedendoci non tanto dove fosse Dio, mentre si stava consumando l’orrore, ma dove fosse l’uomo. La questione da teologica si fa antropologica: «Il ricordo di Auschwitz, ammonisce Laras, «deve diventare l’emblema di un’umanità nuova che risulti immune da ciò che ha reso possibile la Shoah, con il suo bagaglio di devastazione e di morte». Ecco perché occorre insistere sull’impiego di una memoria dinamica.
Mercoledì 27 gennaio, con la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell'Olocausto e di quel lontano giorno del 1945 in cui le truppe dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, si chiude la Maratona della Memoria. Ad intervenire Simona Forti, tra le più autorevoli studiose di Hanna Arendt. Il suo intervento, dal titolo La questione del male tra trasgressione e obbedienza, spiega come il male che non potrà mai essere trasformato in bene. “Male assoluto”, “male indicibile”, “male diabolico”, “male estremo”, “male radicale”: ognuna delle locuzioni usate dalla filosofia novecentesca di fronte al totalitarismo esprime la determinazione a non giustificare ciò che è accaduto perché Auschwitz, come dimensione «iperbolica del male», ha fatto sprofondare l’Europa negli abissi del nichilismo.
Altre INFORMAZIONI
Ogni giorno a partire dal 20 gennaio, per otto giorni dalle ore 10.00 sarà caricato un intervento video sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio https://www.filosofilungologlio.it/
e sul relativo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCiuBYWXJWONHkRAAAsi-FBg.
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PODCAST
NOVITÀ
TITOLO
“Pecetta Podcast”
di
Pamela Parafioriti
DOVE e QUANDO
Bebutto 21 gennaio 2021
sulla piattaforma Spreaker e sul canale YouTube di Pamela Parafioriri
Si inizierà mercoledì 20 gennaio con Paolo De Benedetti, uno dei maggiori studiosi contemporanei dell’Ebraismo, teologo e biblista, scomparso nel 2016. L’intervento, che fa parte dell’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, è una sorta di suo testamento spirituale che parte dal suo libro La memoria di Dio curato da Francesca Nodari nell’edizione Mimesis 2020 per la collana “Tempo della memoria” e non ancora presentato al pubblico a causa dell’emergenza legata alla pandemia. A una profonda riflessione sarà chiamato il pubblico anche giovedì 21 gennaio con l’intervento dello scrittore, giornalista, saggista e storico delle idee David Bidussa con L’era della postmemoria. Dopo l’ultimo testimone della Shoah occorre imparare a fare fino in fondo i conti con la storia. Il vero problema, come Bidussa sottolinea, non risiede solo nel venir meno dei testimoni oculari dell’orrore ma in ciò che l’era della postmemoria implica.
L’elaborazione della memoria dei genocidi e dei crimini contro l’umanità che hanno attraversato il Novecento è prima di tutto un atto di responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. A parlarne, venerdì 22 gennaio, sarà Gabriele Nissim saggista, scrittore, Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo con l’intervento La memoria del bene che ci spiega come il ricordo è produttivo solo se diventa un antidoto.
Sabato 23 gennaio sarà ricordato il grande Amos Luzzatto, recentemente scomparso, con un suo straordinario intervento preso dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Biblista, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Presidente della comunità ebraica di Venezia, Luzzatto vede nella Vanità della memoria il labile confine tra memoria e ricordo. Memoria che ordina, divide, conserva, elimina quanto ha immagazzinato. Luzzatto non fa mai un riferimento diretto alla Shoah. Un non detto che attraversa silenziosamente tutto il testo offrendoci gli strumenti per fare memoria. Con la memoria educhiamo noi stessi a «diventare esercizio di resistenza e pratica di vigilanza» afferma invece Salvatore Natoli, uno tra i filosofi contemporanei più apprezzati dal mondo ebraico, con l’intervento La memoria di Giobbe.
Domenica 24 gennaio arriva un nuovo spunto di riflessione per la platea virtuale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio: la sofferenza che interroga e chiama alla responsabilità. Per quale ragione Dio ha permesso lo sterminio, quale è stato il motivo della sua apparente, suprema negligenza? Natoli risponde che Dio crea l'uomo a sua immagine e somiglianza, perciò lo crea libero, libero di compiere il bene o il male. Si spinge oltre l’intervento di Massimo Giuliani che, lunedì 25 gennaio, propone un altro spunto di analisi per riflettere sulle Testimonianze dall’abisso. Perché sperare dopo Auschwitz? Professore di Studi Ebraici e di Ermeneutica filosofica, Giuliani, cerca di mostrare perché si debba sperare dopo Auschwitz. Il suo è un richiamo alla «tenacia della vita». Quella stessa tenacia che dimostrarono gli ebrei negli anni bui e funesti della Shoah.
Martedì 26 gennaio sarà ricordato, con un intervento tratto dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, Rav Giuseppe Laras, scomparso nel 2017, tra i 5 rabbini più influenti al mondo e tessitore instancabile del dialogo ebraico-cristiano sulla scia della fraterna amicizia e collaborazione con il Cardinal Carlo Maria Martini. Il pubblico potrà assistere a una lezione di altissimo livello in cui con parole di grande umanità Rav Laras racconta la tragedia che ha investito la sua famiglia, condividendo con altri i suoi ricordi più intimi e da maestro si fa testimone. Il comandamento della memoria, titolo dell’intervento, partirà dal suo omonimo libro, edito da Mimesis, a cura di Francesca Nodari per la collana Tempo della Memoria. Triplice è l’imperativo a cui siamo chiamati: ricordare, trasmettere, educare. La sua è anche la condanna di una pseudo-storiografia di stampo negazionista. Mettere al centro il problema del male e della sofferenza, chiedendoci non tanto dove fosse Dio, mentre si stava consumando l’orrore, ma dove fosse l’uomo. La questione da teologica si fa antropologica: «Il ricordo di Auschwitz, ammonisce Laras, «deve diventare l’emblema di un’umanità nuova che risulti immune da ciò che ha reso possibile la Shoah, con il suo bagaglio di devastazione e di morte». Ecco perché occorre insistere sull’impiego di una memoria dinamica.
Mercoledì 27 gennaio, con la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell'Olocausto e di quel lontano giorno del 1945 in cui le truppe dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, si chiude la Maratona della Memoria. Ad intervenire Simona Forti, tra le più autorevoli studiose di Hanna Arendt. Il suo intervento, dal titolo La questione del male tra trasgressione e obbedienza, spiega come il male che non potrà mai essere trasformato in bene. “Male assoluto”, “male indicibile”, “male diabolico”, “male estremo”, “male radicale”: ognuna delle locuzioni usate dalla filosofia novecentesca di fronte al totalitarismo esprime la determinazione a non giustificare ciò che è accaduto perché Auschwitz, come dimensione «iperbolica del male», ha fatto sprofondare l’Europa negli abissi del nichilismo.
Ogni giorno a partire dal 20 gennaio, per otto giorni dalle ore 10.00 sarà caricato un intervento video sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio https://www.filosofilungologlio.it/
e sul relativo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCiuBYWXJWONHkRAAAsi-FBg.
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“Pecetta Podcast”
di
Pamela Parafioriti
Bebutto 21 gennaio 2021
sulla piattaforma Spreaker e sul canale YouTube di Pamela Parafioriri
Teatro, arte, musica e intrattenimento, il podcast che vuole raccontare la vita culturale della città di Roma e non solo.
L’emergenza sanitaria da Covid – 19 ha interrotto la vita sociale del Paese, producendo uno “strappo” profondo: è necessario reagire e rinascere a nuova vita.
Pamela Parafioriti, giovane e promettente regista teatrale, traendo ispirazione dalla sua esperienza personale, racconterà in “Pecetta Podcast” le gioie e i tormenti che del mondo culturale, in particolare del mondo teatrale, sono manifestazione.
L’ascoltatore sarà condotto nei retroscena - nel famoso backstage - di una realtà che, nonostante la chiusura dei Teatri, non si è mai fermata ed è in continuo fermento, in cerca di una sua nuova evoluzione.
<<Durante questa Pandemia globale, mentre ero a casa inerme e incredula, in balia di molte contrastanti emozioni, mi sono confrontata molto con i miei colleghi attori e registi su cosa poter fare per ovviare alla mancanza dello spettacolo dal vivo. Molti di noi si sono cimentati nei monologhi, nello streaming e ora stanno nascendo forme di teatro delivery. Io ho voluto dare voce, con questo podcast, sia alla parte più nascosta del teatro, quella che non si vede, quella che rimane nella sala prove e nei camerini, ovvero tutte le ansie pre – spettacolo ma anche e soprattutto alle quotidiane domande e paure relative allo svolgere una lavoro ‘non stabile’ ovvero il classico ‘posto fisso’, cercando di portare la nostra realtà a tutti. In attesa di poter tornare finalmente ‘dal vivo’.>> Pamela Parafioriti
Pecetta s. f. [der. di pece]. – 1. a. Voce pop., tosc. e centro-merid., per cerotto (adesivo o medicato). b. Strisciolina di carta, di pelle o d’altro materiale, che s’incolla o si stende su una superficie per coprire o riparare una rottura, nascondere uno scritto o per scopi analoghi; di qui l’espressione mettere una p., rattoppare, e, in senso fig., trovare un rimedio provvisorio. c. Strisciolina nera che si usa impressionare sopra un particolare di una fotografia, soprattutto di quelle destinate alla stampa, per nascondere un elemento anatomico, o, sopra gli occhi, per non far riconoscere la persona. “
Voce narrante /Direzione Artistica: Pamela Parafioriti
Musiche originali/sound: Samuele Esaltato
Ufficio Stampa e Social Media Manager: Miriam Bocchino
Consulenza Artistica: Martina Gatto
Graphic Designer: Alessia Santangeletta
https://m.youtube.com/channel/UCIJI-bwzWQlMQVPFsHCpJBg
Su Spreaker: Pecetta Podcast
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PROSEGUE
TITOLO
Letture a puntante del romanzo
LA VITA ISTRUZIONE PER L'USO
di George Perec
leggono
Manuela Kustermann e Alkis Zanis
luci e regia video
Paride Donatelli
assistente luci e streaming
Giuseppe Incurvati
direttore di scena
Danilo Rosati
un progetto a cura di
Manuela Kustermann
DOVE e QUANDO
22 gennaio ore 21.00 leggono Manuela Kustermann e Alkis Zanis,
23 gennaio ore 19.00 leggono Manuela Kustermann e Francesca Benedetti
le letture continueranno fino ad esaurimento del romanzo
su ZOOM
Letture a puntante del romanzo
LA VITA ISTRUZIONE PER L'USO
di George Perec
leggono
Manuela Kustermann e Alkis Zanis
luci e regia video
Paride Donatelli
assistente luci e streaming
Giuseppe Incurvati
direttore di scena
Danilo Rosati
un progetto a cura di
Manuela Kustermann
22 gennaio ore 21.00 leggono Manuela Kustermann e Alkis Zanis,
23 gennaio ore 19.00 leggono Manuela Kustermann e Francesca Benedetti
le letture continueranno fino ad esaurimento del romanzo
su ZOOM
Il teatro Vascello e la sua compagnia La Fabbrica dell'Attore, in una sorta di resilienza a oltranza dettata dallo stato attuale in cui versa l'Italia e il mondo intero a causa della pandemia di Covid 19, decidono di realizzare una serie di letture a puntate del romanzo La vita istruzioni per l'uso di Georges Perec, un romanzo che verrà letto in diretta streaming dal Teatro Vascello fino ad esaurimento del romanzo, con appuntamento bisettimanale il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19. Gli attori che si alterneranno in questa sorprendente e speriamo avvincente maratona letteraria saranno la direttrice artistica e curatrice del progetto Manuela Kustermann e Alkis Zanis attore di lungo corso che collabora con noi dalla produzione I Menecmi ultimo spettacolo a firma di Memè Perlini realizzato al Vascello nel 2011.
L'idea di proporre al pubblico una maratona letteraria al momento ci è sembrata l'unica alternativa valida in attesa di ritornare a vedere gli spettacoli teatrali in presenza, una scelta dettata anche dalla necessità di garantire continuità lavorativa al nucleo fondante e gestionale del teatro Vascello, ma anche un modo di tenere acceso un legame con il proprio pubblico, crediamo anch'esso come noi disorientato da questo terribile momento. Produrre uno streaming letterario ci sembra un atto artistico che ha in sé un retropensiero atto a non distorcere il carattere di una produzione teatrale per la rappresentazione dal vivo e in presenza di pubblico.
visione gratuita previa prenotazione:
oppure direttamente:
Streaming su Piattaforma ZOOM Teatro Vascello.
Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431
ID Riunione 837 182 7431
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