Saper
narrare una fiaba natalizia è un’impresa complessa. In campo devono esser messi
strategie d’equilibrio fra sensibilità morali, tradizioni e quel pizzico di
magia che permette ai più piccini di ridere e sognare. STELLINA, in scena per
ben 3 fine settimana di Dicembre al TEATRO LE MASCHERE di Roma per la rassegna "Fiabe e Biscottini", ha vinto questa scommessa e si attesta fra i più pregevoli
auguri di buone feste che si possano accogliere e ascoltare in teatro.
La
storia, da un’idea di Carla Marchini scritta e diretta da Maria
Toesca, narra il viaggio di una piccola e sbadata stellina stanca per un
lungo viaggio che sta percorrendo fra i bagliori del cielo. Il giovane astro si
addormenta cadendo distrattamente sulla terra e, dimenticandosi quale sia la
meta del suo peregrinare, inizia un’incredibile avventura terrestre per trovare
la strada che la ricondurrà al suo posto. Parallelamente, si compie il viaggio
di una famiglia che verso Betlemme cerca un riparo in attesa della nascita del
loro primo e speciale bambino.
Nella
semplicità della linea narrativa è inserito il primo elemento vincente di questo
spettacolo dedicato ai bambini: non ci sono riferimenti espliciti alla
tradizione natalizia del viaggio di Giuseppe e Maria ma, la sostanza di questa
notte magica è affidata al messaggio che il viaggio di questa famiglia porta
con sé, seguita amorevolmente da una stella molto speciale, la stella cometa,
della quale stellina è parte integrante.
I
tre protagonisti si incontreranno solo all’inizio e alla fine del loro lungo
girovagare. Nel mezzo Stellina compirà un percorso di crescita e consapevolezza
intima che la condurrà a (ri)conoscere la generosità gratuita, l’importanza dei
ricordi, la forza della catena dei doni e, soprattutto, a comprendere che
ciascuno è speciale per il fatto stesso di esistere.
Anche le stelle che
sembrano tutte uguali in fondo in fondo sono tutte diverse.
Nel
loro lungo cammino i protagonisti si ritroveranno infine accolti da un fornaio
che offrirà alla famiglia un riparo per quella che diventerà una notte speciale
e del pane caldo, simbolo di bontà senza pregiudizi. “Il pane è buono e non deve mancare a nessuno” ci ricorda il
generoso panettiere. Sarà proprio questo gesto a salvare la vita della stanca famiglia
in attesa della nascita del loro bambino e a permettere a Stellina di
incontrare un grande Re, uno dei Re Magi, scoprendo il valore del ricordo.
Entrambi seguono infatti la stessa stella senza ricordare il perché. Il loro
incontro e la loro amicizia, sigillata da un boccone di pane, consentirà ad entrambi di ritrovare il pezzo mancante
della loro memoria.
Ma
sarà l’ultimo personaggio incontrato da Stellina il fulcro dell’intero racconto
e, a mio giudizio, elemento narrativo di grande valore culturale e sociale: un
severo soldato che deve eseguire l’ordine di effettuare il censimento e scovare
la famiglia straniera. La coraggiosa Stellina gli insegnerà l’importanza del
saper distinguere fra gli ordini sbagliati e gli ordini giusti spiegando al
pubblico in sala che un vero eroe è colui che pensa con il cuore e con la testa,
riconoscendo e allontanando i precetti sbagliati. Un applauso emozionato saluta
alla fine Martina Carletti, Pierciro
Dequarto, Biagio Iacovelli, Daniela Simula, bravissimi interpreti di questa
fiaba incantata.
LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…
La
favola di Natale non poteva mancare per il nostro appuntamento “Non chiamateli
piccoli”. Ed è una favola che mi ha commosso per la semplicità con la quale
arriva a far vibrare le corde delle emozioni. Una semplicità da non confondere
con il termine “facile”. Ogni elemento scenico è curato nei minimi dettagli, i
costumi dei tanti personaggi resi vivi sul palco del TEATRO LE MASCHERE, sono
deliziosi e catturano l’attenzione dei piccoli e grandi spettatori. La cura per
il bello è un omaggio all’intelligenza emotiva del pubblico in sala. Un senso
critico sano si forma anche abituando i giovanissimi spettatori a saper dare il
giusto valore al gusto estetico che si tramuta in una sfida che le arti, a
partire dal teatro, possono perseguire a fianco delle nuove generazioni.
- Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA ®_
STELLINA
Da un’idea di Carla Marchini
Scritto e diretto da Maria Toesca
Con (in o. a.) Martina Carletti, Pierciro Dequarto,
Biagio Iacovelli, Daniela Simula
Costumi: Carla Marchini
Scene: Giuseppe Convertini
Luci: Giuseppe Filipponio
Burattini: Maria Toesca
Musiche: Alessandro Cercato
Ass.nte costumi e scene: Amedeo D’Amicis.