Dal balcone giallo, della mia casa gialla,
scorgo il verde di creste d’albero,
ondeggiano, fremono, mi parlano,
Ondeggiano, fremono sincrone al battito nel petto,
Vedo desolazione e cieli alti dal cobalto lucente,
Lontano: Nuvole scure all’orizzonte ,
Vicino: raggi di sole che oscurano l’immenso,
Ascolto: stormire di laboriose creature
Pianto infantile il sibilo lento del vento,
stanca la mente, il sonno pervade
in mano una matita gialla che non si consuma
e fogli di carta nera che non si riempiono
in un caldo mezzo dì, scaccio l’estate.
di
Antonio Paciello
(PeloKiro)