Ho letto “Suite francese” di Irène Némirovsky,
a mio giudizio un grande “romanzo popolare” nella sua accezione più nobile: un affresco denso di storie avvincenti, dotato di un ritmo coinvolgente nel quale si intrecciano i destini di una moltitudine di individui travolti dalla Storia.
Su ognuno di loro – il ricco banchiere e il giovane prete, la grande cocotte e la contadina innamorata… - l’autrice posa uno sguardo che è insieme indulgente e aspramente critico per mostrarci una serie di possibilità destinate agli uomini: il cinismo, la meschinità, la vigliaccheria, l’arroganza e la vanità, ma anche l’eroismo, l’amore e la pietà.
Uno spaccato storico incompiuto (capirete perché alla fine del romanzo) che vi commuoverà e vi farà indignare e - per chi avesse ancora dubbi – vi convincerà dell’assoluta inutilità delle guerre.
Di tutte le guerre.
Se volete leggere “Suite francese” - è stato edito dalla casa editrice ADELPHI nell’anno 2005 - .
di
Silvia Di Giambernardino
(BreeKira)