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lunedì 21 giugno 2010

2012: una catastrofe di film.

Non amo i film catastrofici e quindi non avevo nessuna intenzione di vederlo ma una sera di inverno mi trovavo a casa di amici e, causa tempo poco clemente per uscire, mi sono unito alla visione di questo film...ed è stato peggio di quello che mi aspettavo!
Roland Emmerich, il regista, ha sempre abusato nei suoi film degli effetti speciali, infatti è arrivato al successo grazie a “Stargate” e “Indipendence Day” fino a “Godzilla” e “The day after tomorrow”, di cui “2012” sembra il fratello per alcune similitudini.
Non credo di rovinare la sorpresa a nessuno se dico che il film prende spunto dalla famigerata data del 21 dicembre 2012. Secondo l'interpretazione del calendario Maya, dovrebbe rappresentare la fine del mondo, solo che già dal 2009 alcuni studiosi hanno trovato dati che ne certificano la veridicità, così i membri del G8 elaborano un piano per salvare almeno una parte dell'umanità e ovviamente i posti sono riservati ai potenti della terra e a chi può permettersi di pagare il biglietto per la salvezza al costo di un miliardo di euro.
Tutto inizia durante una scampagnata a Yellowstone dove il protagonista Jackson, interpretato da John Cusack, porta i suoi figli che ora vivono con l'ex moglie ed il nuovo compagno. Qui succedono strane cose, scoprono che i laghi si stanno prosciugando e incontrano un visionario che gli preannuncia la fine del mondo, gli parla di navicelle spaziali tipo Arca di Noè ed ha addirittura disegnato una mappa dove è indicato il luogo della salvezza. Successivamente una serie interminabile di terremoti e lo strano comportamento del capo super-miliardario, di cui Jackson è l'autista, che in fretta e furia deve partire, gli fanno tornare in mente il visionario che forse non era poi così pazzo come credeva. Quando capisce che la sua famiglia è in pericolo si precipita con la Limousine dai suoi figli, compresa ex moglie e nuovo compagno.
Inizia una fuga in macchina verso un piccolo aeroporto tra terremoti che squarciano Los Angeles e esplosioni lungo la strada, proseguendo poi con un aereo da turismo, pilotato dal compagno della ex-moglie che per fortuna aveva seguito da poco due lezioni di volo, tra grattacieli che cadono per andare a prendere la mappa dal visionario a Yellowstone appena in tempo prima che il vulcano erutti e distrugga tutto. Infine raggiunto l'aeroporto internazionale salgono su un enorme aereo cargo russo insieme al suo capo miliardario e famiglia, l'aereo parte praticamente da fermo poiché la pista sprofonda e dovranno arrivare in Cina....in confronto “Mission Impossible” è un documentario.
Nel frattempo il presidente degli USA decide di morire tra la sua gente e non fugge facendo un discorso in cui preannuncia la catastrofe, come anche il primo ministro Italiano (!?!?) che decide di morire in piazza San Pietro mentre riceve la benedizione dal Papa. Gli altri capi di governo vanno invece in Cina dove cercheranno di sopravvivere al previsto gigantesco Tsunami che arriverà sino all'Himalaya....
Mi fermo qui per non rovinare la sorpresa (?) ai temerari che vogliono vederlo....ma giusto chi è patito di effetti speciali può trovare qualcosa di positivo in questo film, infatti gli avvenimenti sono scontati con alcune scene di distruzione che sembrano la parodia del film stesso.

di
Ezio Morbidelli (RoyalKiro)