Ho letto "Caduta libera" (Einaudi 2010) di Nicolai Lilin già autore di "Educazione siberiana" e voglio consigliarlo anche a chi preferisce i romanzi d'amore alle storie di guerra.
I protagonisti di questa storia sono dei soldati la maggior parte dei quali è stata costretta ad arruolarsi, le loro vite fanno da sfondo alla brutale quotidianità dei combattimenti dove nn esistono più uomini contro cui combattere, ma solo altri soldati privati della loro individualità: sono altri portatori di morte e come tali vanno eliminati. Uccidere diventa piacere, a quel punto le ragioni che hanno generato la guerra nn hanno più importanza: i principi e le ideologie sono sempre gli stessi, per questo le guerre si somigliano tutte...
Mi ha colpita moltissimo questa frase che penso essere veramente esplicativa: "Non sempre si è ciò che si fa. L'uomo dovrebbe essere di più di ciò che fa. Ma ciò che fai può essere così orribile da cambiare ciò che sei. un uomo."
Il senso del romanzo à tutto qui.
di
Silvia Di Giamernardino (BreeKira)