Recensione
critica dello spettacolo A PORTE CHIUSE regia di Marine Galstyan
dal
testo di Jean Paul Sartre
Replica del sabato diciasette novembre
duemiladiciotto, COMETA OFF -
Roma.
"L'inferno
sono gli altri" Jean Paul Sartre.
Marine Galstyan firma una bellissima regia e un
particolare adattamento scenico della famosa opera teatrale A PORTE CHIUSE di Jean Paul Sartre e ne sviluppa un
potentissimo fraseggio lungo un denso percorso di voce, musica e tango, commiste l'una
all'altra, con tanta efficacia, da far emergere reconditi sentimenti che riescono
a trascinare violentemente il pubblico dritto nell'inferno di tre anime
penitenti.
Si
apre la porta dell'Ade e, uno dopo l'altro, un uomo e due donne, Garcin, Ines ed Estella vengono
catapultati nella dimensione degli inferi, qui però la situazione non è proprio
come si aspettavano essere, e dopo l'incredulità iniziale, i tre coabitanti di
questo ambiguo spazio, lentamente, confrontandosi e raccontandosi, scopriranno che
le torture e le angosce sono tutte interiori e sono così forti e prepotenti anche le
loro disperazioni e tutte le atrocità nascoste.
In
questa bellissima rivisitazione di A PORTE CHIUSE, la grande carica emotiva dei
tre protagonisti riesce a sedurre, quasi ad intrappolare il pubblico, mentre le
rappresentazioni mentali dei tre tormentati personaggi si fanno a momenti entità
interiore su un ulteriore asse scenico, che quasi cinematograficamente, dialoga
con la narrazione principale. Nel
contempo, il tango invade ogni strato narrativo, e non solo segna delle traiettorie
emotive, ma diviene completamente discorso, sino ad assurgere a parola in
movimento, danza che parla, che dice l'inquietudine.
I tre attori-danzatori,
Sargis Galstyan, Marine Galstyan, Eleonora
Scopelliti, bravissimi nella loro duplice interpretazione, si muovono nelle
loro identità sceniche, fatte di ballo e recitazione, entrando e uscendo dai
due codici espressivi con una soluzione di continuità in totale fusione, quasi che,
nel corpo tutto, il confine tra gesto e parola fosse completamente annientato.
Anche
le altre figure correlate, quel rimembrare
delle tre anime, dialogano con il pubblico e partecipano nel raccontare le vicende
dei protagonisti, in una bellissima scenografia che già da sola dice, con le sue
ritorte strutture in ferro, il luogo disperato.
Nell'attesa
che ritorni di nuovo sulla scena, ancora grandi applausi a questa bellissima
pièce piena di forza espressiva.
- Andrea
Alessio Cavarretta -
_Kirolandia_
Compagnia InControVerso presenta
A PORTE CHIUSE
Quando il teatro
respira a ritmo di tango...
dal testo di Jean Paul Sartre
regia Marine
Galstyan
coreografie Sargis
Galstyan
con
Sargis
Galstyan
(Garcin)
Eleonora
Scopelliti
(Estelle)
Marine
Galstyan
(Ines)
Lorenzo
Girolami
(Il Cameriere)
Vittoria
Rossi
(Olga)
Federica
Biondo
(Moglie di Garcin)
Lorenzo
Zaffagnini
(Rojen)
Costumi
NairaAbgaryan
Luci
Mattia Albanese
Audio
Danilo Muscarà
Trucco
Gohar Sargsyan