Recensione critica dello
spettacolo NOTTURNO-SCANDOLOSO D'ANNUNZIO diretto da Emanuele Bilotta
Replica di domenica
ventisei maggio duemiladiciannove, TEATRO STANZE SEGRETE - Roma.
Ho
lasciato vagare nella mia mente questa riflessione per portarla alla luce solo
nel momento di un importante risveglio.
Non me ne vorrà l'accorto regista per la lunga attesa, ma l'attendere è anch'esso espressione
d'arte, capirà, vista la sua grande eleganza di pensiero, perché ciò che ho meditato
dentro me, non appena finito di vedere il suo NOTTURNO-SCANDALOSO D'ANNUNZIO è stato "questo
è rinascere tra frammenti d'anima".
La
complessa ed armonica creazione scenica sulle Offerte dannunziane del NOTTURNO diretta da Emanuele Bilotta, dal gusto estetico molto raffinato, è stato uno
degli spettacoli della scorsa stagione, che ha marcato maggiormente il mio percorso
riflessivo, e per la sua forza espressiva è stata una tra le più potenti pièce a
cui ho assistito.
Là,
nel TEATRO STANZE SEGRETE, affascinante ed insolito spazio della capitale, lo
sguardo, l' ascolto, il sentire si sono quasi persi, staccati, quasi frantumati
dentro ad una messa in scena elevata e rarefatta di parole, gesti e suoni che
hanno saputo vagare, lambire, vicini a spettatori prima sfiorati e poi quasi inghiottiti
da un cammino di profondità evocative.
Nell'atto
unico, ben adattato da Alessandro Battafarano, nato da una lunga ricerca e da varie fasi
lavorative, seppur alcuni passaggi erano perfettibili, l'energia ha sovrastato
tutto, quella voglia e foga di narrazione interiore ha riempito ogni dove, ogni
tempo s'è disintegrato.
La musica interpretata dal bravissimo chitarrista Marcos Vicari è scesa, a tratti levigata, da un suo privilegiato luogo, estraneo ed allo stesso tempo parallelo e sincrono. Appartato commentatore dalle particolari intuizioni sonore, ha sottolineato e riempito l'immensità delle parole, raccolte dentro al pregnante desiderio di un D'Annunzio, privo della vista, ma con il suo cuore di "sommo poeta" gravido della necessità di rimembrare e raccontare al di fuori di ogni possibilità materiale, al di là di ogni concreta inabilità.
La musica interpretata dal bravissimo chitarrista Marcos Vicari è scesa, a tratti levigata, da un suo privilegiato luogo, estraneo ed allo stesso tempo parallelo e sincrono. Appartato commentatore dalle particolari intuizioni sonore, ha sottolineato e riempito l'immensità delle parole, raccolte dentro al pregnante desiderio di un D'Annunzio, privo della vista, ma con il suo cuore di "sommo poeta" gravido della necessità di rimembrare e raccontare al di fuori di ogni possibilità materiale, al di là di ogni concreta inabilità.
La
sensualità, la forza e la dolcezza sulla scena si sono fatte sovrastare dal
frusciare intimo dei pensieri tra le carte; l'anima bendata è parsa scrutare, sentire
e perdersi nella bella e vivace interpretazione di Alberto Brichetto. Tutto
il passato s'è coniugato al presente, dentro ad un piovere metaforico di pulsioni, dolcezze, carezze, sensazioni e sentimenti evocati
tra i movimenti e le espressioni delle varie forme femminili ben impersonate da Ludovica Resta.
Osare,
sperimentare, andare oltre, essere anima... elementi da cui ricominciare sempre.
Complimenti.
- Andrea Alessio Cavarretta -
_Kirolandia_
ASS. CULT. DIRITTO E ROVESCIO e ASS.CULT.
ESSENZA TEATRO
presentano
NOTTURNO – SCANDALOSO D’ANNUNZIO
NOTTURNO – SCANDALOSO D’ANNUNZIO
diretto
da Emanuele Bilotta
con
Alberto Brichetto e Ludovica Resta
musiche
acustiche dal vivo Marcos Vicari
adattamento
del testo Alessandro Battafarano