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martedì 1 ottobre 2019

KIROSEGNALIAMO dal 1 al 7 Ottobre 2019

K-news  

Kiri,  proseguono per tutta la stagione 2019/2020  le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.

Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social:  Facebook, Twitter e Linkedin.

Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.

Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni   #kirosocialnews   #kiroeventodasogno  e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di Kirolandia!!!

Dunque ecco per sognare con voi...


- ROMA -
TEATRO

DEBUTTANO

Goldenart Production
presenta
MICHELE PLACIDO   ANNA BONAIUTO
"PICCOLI CRIMINI CONIUGALI"
di Éric-Emmanuel Schmitt
scene Gianluca Amodio
costumi Alessandro Lai
luci Pasquale Mari
musiche Mauro Di Maggio & Luna Vincenti
adattamento e regia MICHELE PLACIDO

TEATRO QUIRINO -  Roma
dal  1 al 13 ottobre 2019,  da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 3 ottobre  e giovedì 10 ottobre  ore 17.00 - mercoledì 9 ottobre ore 19.00 - sabato 12 ottobre  ore 17.00 e ore 21.00

Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe.
Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un, apparentemente, tranquillo menage familiare.
Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a.
Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane.
Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro.
I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappropriarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non è che una coppia di estranei. Gilles e Lisa avranno un bel da fare per cancellare l’immagine di sé che ciascuno ha dell’altro, attraverso rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate, ma sempre taciute, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta, per fortuna loro, da una grande attrazione fisica che li tiene avvinti.
Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale.
Il confronto incessante, il dire apertamente quello che era percepito da tempo, la consapevolezza chiara ed intelligibile di alcune realtà e verità prima solo intuite sono momenti necessari alla vita di coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.

Durata: un’ora e quaranta minuti senza intervallo
Costo:   Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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"ARGO(t)NAUTICHE"
Trilogia dell’essenziale
tre monologhi scritti da Valentina Diana e diretti da Vinicio Marchioni,

TEATRO ARGOT STUDIO - Roma
dal 3 al 6 dal 10 al 13  ottobre 2019, ore 20.30_domenica ore 17.30

Ad aprire la stagione ARGO(t)NAUTICHE - Cronache dal mondo sommerso del Teatro Argot Studio, il progetto della Trilogia dell’essenziale, in scena dal 3 al 6 e dal 10 al 13 ottobre: tre monologhi, indipendenti l'uno dall'altro, di drammaturgia contemporanea, scritti da Valentina Diana e diretti da Vinicio Marchioni, nell’interpretazione di Marco Vergani, con le idee sceniche, i costumi e la direzione artistica di Milena Mancini. La trilogia dell'essenziale è composta da L'eternità dolcissima di Renato Cane, in scena il 3, da Una passione, in scena
il 4 e da La nipote di Mubarak, 5-6 10-11-12Domenica 13 ottobre è prevista, dalle 17:30,
una maratona di tutti e tre gli spettacoli della trilogia.
Quello che lega la trilogia è l'indagine sulla solitudine, sull'alienazione dell'essere umano, sulla percezione della vita e della morte nell'uomo contemporaneo da parte di personaggi “ultimi”, “invisibili”, protagonisti, loro malgrado, dei tre monologhi. La Trilogia dell'essenziale è una composizione alchemica di elementi derivanti dalla scrittura funambolica, grottesca, graffiante, cinica, tragicomica di Valentina Diana, dallo spazio pressoché vuoto in cui si svolge l'azione dei tre monologhi interpretati da Marco Vergani e dalle regie di Vinicio Marchioni fondate sul paradosso del monologo teatrale, che indagano le possibilità di dialogo, di comunicazione dei temi con un pubblico attraverso il monologo e il lavoro con l'attore, sull'attore e per l'attore.
Il progetto Trilogia dell'essenziale nasce come un rigurgito, come atto di ribellione contro le modalità di produzione e distribuzione teatrale degli ultimi anni. Contro la crisi economica del teatro e per contrastare le difficoltà di sopravvivenza delle produzioni indipendenti. Non ci sono soldi? Torniamo a fare teatro con l'essenziale.

3 ottobre
L'ETERNITÀ DOLCISSIMA DI RENATO CANE
di Valentina Diana
regia Vinicio Marchioni
con Marco Vergani
supervisione artistica Milena Mancini
management e distribuzione Theatron 2.0
produzione Khora Teatro
in collaborazione con Anton Produzioni

Come fai quando una cosa fa paura a tutti, non la vuole nessuno e tutti ne hanno paura?
Come fai a venderla? Semplice, basta renderla desiderabile.
Viviamo e ci agitiamo come tragiche formiche in un mondo pieno di incertezze, saturo di domande ma avaro di risposte. Ci aggrappiamo a tutto quello che ci sembra solido: un lavoro, una famiglia, una casa, un divano nuovo, un frigorifero di ultima generazione. Compriamo cose, le desideriamo pensando che forse ci salveranno. Ma più scegliamo, più crediamo, più pianifichiamo, più facciamo sacrifici per guadagnare, più cerchiamo riparo, meno lo siamo.
E poi si muore.
La BBBtrombedelsignore ha avuto questa semplice, ma rivoluzionaria intuizione: trasformare la morte stessa in un prodotto, e venderla al suo prezzo come una risorsa, un’illusione di salvezza. L’ultima.

4 ottobre
UNA PASSIONE
di Valentina Diana
regia Vinicio Marchioni
con Marco Vergani
scenario, costumi e direzione artistica Milena Mancini
management e distribuzione Theatron 2.0
produzione Anton Produzioni

Un uomo senza nome, un umile attore, si presenta sul palco vuoto con un sacchettino in mano. Nessuna scena, nessuna luce. Il suo compito è pressoché impossibile e lui ne è consapevole: intrattenere, da solo, un pubblico che ha pagato il biglietto per assistere ad un variopinto colossal sulla passione del Cristo con più di trenta interpreti tra comparse e attori.
Coi suoi miseri mezzi, la sua poca fede, darà voce ad un vangelo traballante e pieno di dubbi. Uno sguardo stralunato e tenero sulla crudeltà dell’uomo, sulla banalità del male esemplificata, con parole semplici e senza retorica, dall’esperimento di Milgram.
Un vangelo anonimo che narra di un Gesù spericolato, che cammina in bilico, tra salvezza e spavento, come ogni essere umano.

5-6 e 10-11-12 ottobre
LA NIPOTE DI MUBARAK
di Valentina Diana
regia Vinicio Marchioni
con Marco Vergani
scenario, costumi e direzione artistica Milena Mancini
management e distribuzione Theatron 2.0
produzione Anton Produzioni

Nell'epoca dell’informazione istantanea e delle fake news abbiamo l'impressione di conoscere tutto, di sapere tutto con un click sui nostri smartphone. Le nostre coscienze di brave persone sono pacificate dai nostri piccoli grandi gesti di adesione o disapprovazione dei fatti. Abbiamo l’impressione di avere un’idea su tutto. Abbiamo persino l’impressione di esprimere un’idea su tutto. Ma nella realtà tutto accade al di sopra e al di fuori di noi, in un mondo che esiste altrove. Non sul web. Nelle piazze, nelle strade, nelle case, nelle prigioni dove la gente muore davvero.
Il mondo ci sfugge, perché lo cerchiamo nel posto sbagliato.
La nipote di Mubarak è un titolo civetta per uno spettacolo sulle sparizioni forzate in Egitto, senza l’Egitto. Ambientato in un kebab di Milano. La nipote di Mubarak è una truffa, uno specchietto per le allodole.

13 ottobre
MARATONA TRILOGIA DELL’ESSENZIALE:
L'ETERNITÀ DOLCISSIMA DI RENATO CANE
LA NIPOTE DI MUBARAK
UNA PASSIONE

Costi: Biglietto Intero 15 euro - Ridotto 10 euro - Studenti 8 euro - Tessera associativa  2 euro - biglietto maratona del 13 ottobre 25€
Indirizzo: via Natale del Grande, 27 - Roma
Informazioni:  tel. 06/5898111 - info@teatroargotstudio.com // Theatron 2.0 stampa.theatron@gmail.com / tel. 331 2344833
Sito di riferimento teatro: www.teatroargotstudio.com
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Avviso ai Soci
COMUNICATO STAMPA
L' Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"SANDEI"
Le domeniche degli Appiccicaticci
2 spettacoli nella stessa serata completamente improvvisati
a cura di Tiziano Storti

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
primo appuntamento del 6 ottobre 2019, ore 21.00

Dopo il successo al Teatro Trastevere della scorsa stagione, gli Appiccicaticci, già leader nel mondo del "senza testo né scenografia", tornano con il loro doppio spettacolo di punta, per 7 appuntamenti (1 al mese) dedicati al mondo dell’Improvvisazione Totale.
DUE SHOW:

Alle ore 21.00
LUIGI, lo Show a due di improvvisazione teatrale
Con Tiziano Storti, Antonio Contartese
Musiche Alessio Granato

“C’è tutta la magia del momento, che nasce dal nulla (certo, è uno spettacolo completamente Improvvisato, ma l’avevamo già detto). C’è uno solo spunto e qualcosa come sessantaminutisessanta di improvvisazione senza sosta, senza una pausa o un’interruzione.
Ma soprattutto ha una caratteristica tutta sua: gli ATTORI. O Meglio: gli IMPROVVISATORI.
Sono solo 2 (leggi DUE!) e il fantastico maestro ALESSIO GRANATO, che, neanche a dirlo, è improvvisatore e musicista allo stesso tempo.”
cit.

Due Improvvisatori (nonché attori, cantanti...) che navigheranno nel mondo narrativo, musicale, fatto di immagini, suoni, storie e relazioni.
Luigi è Lo spettacolo degli Appiccicaticci più amato e rappresentato in Italia: con più di 50 spettacoli, tutti giocati con improvvisatori da tutta Italia e Europa.
Ogni appuntamento sarà improvvisato da Tiziano Storti (Appiccicaticci) e, ogni volta, un attore-ospite diverso proveniente dalle più importanti compagnie d'Italia.

Di seguito il Calendario completo con gli ospiti che presenzieranno:
6 Ottobre:  Antonio Contartese (Teatro a Molla)
10 Novembre: Fabio Magnani (Quinta di Copertina)
15 Dicembre: Alberto Ceville (AreaMista)
12 Gennaio: Mariadele Attanasio (Voci&Progetti)
9  Febbraio: Luca Gnerucci (Teatro a Molla)
15 Marzo: Cecilia Fioriti (RomaImprov e Blue il Musical)
26 Aprile: Omar Galvan (Luigi Internazionale from Argentina)

Alle ore 22.30
AMATEUR LATE NIGHT

“Un mondo enormemente amatoriale...dell'improvvisazione ovviamente: il titolo può dare adito a sbavature inopportune...ovviamente...”
cit.

Lo spettacolo a tarda notte dedicato al grande mondo “amatoriale” dell'improvvisazione: ogni mese uno spettacolo diverso, e una compagnia diversa del panorama romano e italiano

Costo:  Vedi sito
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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PROSEGUONO...

ALESSANDRO LONGOBARDI PER OTI - OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO PRESENTA
GIUSEPPE ZENO         SILVIA SALEMI
con la partecipazione straordinaria di PIJI
"NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?"
TRADUZIONE GIORGIO MARIUZZO ADATTAMENTO GIANCARLO FARES
TRATTO DALL’OMONIMO ROMANZO DI HORACE MCCOY
E CON  RICCARDO AVERAIMO, ALBERTA CIPRIANI, VITTORIA GALLI, ALESSANDRO GRECO, SALVATORE LANGELLA, MARTIN LOBERTO, ELISA LOMBARDI, MARIA LOMURNO, FRANCESCO MASTROIANNI, MATTEO MILANI,
PIERFRANCESCO SCANNAVINO, LUCINA SCARPOLINI, VIVIANA SIMONE
CON LA PARTECIPAZIONE LIVE DEL PIJI ELECTROSWING PROJECT
PIJI – VOCE E CHITARRA | DARIO TROISI – PIANO | EGIDIO MARCHITELLLI - ELETTRONICA & CHITARRA
FRANCESCO SAVERIO CAPO – BASSO 
|ANDY BARTOLUCCI – BATTERIA
COREOGRAFIE MANUEL MICHELI 
|CANZONI ORIGINALI DI PIJI |SCENE FABIANA DI MARCO |COSTUMI FRANCESCA GROSSI
DISEGNO LUCI ANNA MARIA BALDINI |ASSISTENTE ALLA REGIA CLAUDIA FONTANARI
REGIA GIANCARLO FARES

TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 26 settembre sl 6 ottobre 2019 , dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, sabato 5 ottobre ore 17.00 e ore 21.00

 McCoy scrive nel 1935 “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Nel 1969 il regista Sidney Pollack gira l’omonimo film che partecipa al Festival di Cannes fuori concorso e ottiene anche un Oscar per il miglior attore non protagonista.
Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.
È la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, in cambio di vitto e alloggio, disperati e in cerca di successo ballano per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. I concorrenti partecipano nella speranza sì di vincere un premio in denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in sala. Nella nostra epoca, caratterizzata dai reality, niente è più contemporaneo del racconto di vite messe in mostra per accrescere il gradimento del pubblico.
Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria è una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici narrando una vicenda drammatica e conducendo il pubblico per mano, facendolo sorridere e divertire, innamorare e sognare.

Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares che ne cura anche la regia, e vede quest’anno la partecipazione di Silvia Salemi nel ruolo di GLORIA e la partecipazione straordinaria di PIJI, anche autore ed esecutore delle canzoni originali create per lo spettacolo.

L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le Bal - L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.
La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche, sono state composte appositamente per lo spettacolo da Piji, pluripremiato cantautore romano, presente da

tempo nella scena pop jazz italiana. I musicisti suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena.
Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston e boogie-woogie nel programma televisivo della Rai “Ballando con le stelle”.
Un cast numeroso capitanato da un grande attore, coreografie spettacolari, cambi di costume, parole ironiche e leggere contribuiscono a fare di “Non si uccidono così anche i cavalli?” uno spettacolo coinvolgente, allegro ed emozionante che vuole sensibilizzare il pubblico sull’attualità del sacrificio in cambio del successo e coinvolgere ed emozionare sempre con il sorriso

Vincitore del Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria al 52° Festival Teatrale di Borgio Verezzi
“Non si uccidono così anche i cavalli?” ha affrontato un tema di drammatica attualità come la superficialità e il cinismo dello show business, un mondo spesso illusorio e rivolto ai giovani: uno spettacolo complesso e multimediale, tra prosa, ballo e musica dal vivo, che non a caso ha avuto un’ottima risposta in termini di affluenza e di gradimento da parte del pubblico e una buona risonanza su media e social”

Costo: Biglietti da 34 € a 19 €
Indirizzo: via della Mercede, 50 - Roma
Informazioni e prenotazioni: tel.06.6794753 - prenotazioni@salaumberto.com
Sito di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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"TABÙ"
scritto da Alessandro Bonanni
regia Giovanni De Anna
aiuto regia Claudia Maria Loiacono

TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 27 settembre al 13 ottobre 2019,  ore 21.00_sab 17.30 e 21.00_dom. 17.30

L'amicizia ci aiuta davvero a superare i problemi che la vita quotidianamente ci pone davanti? E’  un'efficace medicina o soltanto unplacebo? E' questo l'interrogativo al centro di "Tabu", la commedia che il 27 settembre apre la nuova stagione del Teatro de’ Servi.

Cinque amiche da sempre, una ludoteca per bambini, un famoso gioco di società con cui ammazzare il tempo ed una torta senza alcun compleanno. Le normali vite di cinque giovani amiche affiorano dalle carte che vengono mano a mano scoperte. E il taboo, il gioco, svela i tabù, ovvero le contraddizioni e le paure, che si celano nell'animo delle ragazze e di tutti noi. Il testo, che crea un intreccio di situazioni tragicomiche sul filo tanto dell'ironia quanto dell'attenta analisi psicologica, è scritto da Alessandro Bonanni ed è presentato al Teatro de' Servi con repliche fino al 13 ottobre per la regia di Claudia Maria Loiacono.

“La forza di questo spettacolo è la semplicità, le situazioni di vita quotidiana in cui chiunque può immedesimarsi, l’emozione suscitata da momenti di vita vera, che ricorda alle persone quanto la vita di tutti i giorni e le relazioni siano importanti e quanto ci si possa emozionare davvero con poco”. 

Quella con "Tabu" vuole essere un'apertura con brio e con un omaggio alle giovani compagnie "al femminile" della nuova stagione Campioni del teatro di via del Mortaro. Si tratta infatti di schegge impazzite di vita “vera” o forse quasi vera, portata in scena da cinque giovani brave attrice in grado di immedesimarsi assai bene nei loro personaggi, tutti distinti l'uno dall'altro e forniti di una personalità ben definita: da Viola ( Noemi Sferlazza) incapace di avere di relazioni durature, che si rifugia esclusivamente nei social di incontri, a Marilù (Giulia di Turi) la più schietta di tutte, forse… a volte, anche un po’ troppo. E poi Alice (Lorenza Giacometti) dolce, pettegola e molto fragile; Sofia (Lorenza Sacchetto) romantica al punto tale di parlare solamente del suo futuro matrimonio con Massimo; e Ginevra (Chiara David) hippie nell’animo e giramondo per passione di scoperta.

Tocco originale dello spettacolo è anche l’aggiunta delle canzoni scritte da  Serena Allegrucci, in arte Serena Mente, saranno interpretate da Giorgia Saccocci accompagnata alla chitarra da Marco Proietti e da Alessandro Bonanni.

Costo:  Vedi sito

Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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FESTIVAL e MANIFESTAZIONI

"FESTIVAL INDIVENIRE – TERZA EDIZIONE"
Teatro/ Danza/Arte
un progetto di Alessandro Longobardi 
direzione artistica di Giampiero Cicciò

SPAZIO DIAMANTE - Roma
dal 20 settembre al 12 ottobre  2019 - vari orari

Dopo il grande successo di pubblico e critica delle prime due edizioni sarà in scena dal 20 settembre al 12 ottobre 2019 - allo Spazio Diamante - la terza edizione del Festival inDivenire, l’ormai atteso evento nato nel 2017 dalla volontà di Alessandro Longobardi, con la direzione artistica di Giampiero Cicciò.

Il Festival inDivenire, organizzato da O.T. I. – Officine del Teatro Italiano, il consorzio presieduto da Longobardi, ha come evento centrale il “Premio inDivenire per il Teatro e la Danza” che nasce con lo scopo di individuare e valorizzare nuove opere presentate in forma di studio che grazie al premio diventeranno spettacoli completi, dando così visibilità all’intensa e vivace attività condotta dalle nuove generazioni.
Oltre al Premio rivolto a compagnie e artisti con esperienza (senza un limite di età), da quest’anno OTI promuove la prima edizione del “Festival inDivenire – Lazio per il Teatro” allo scopo di sostenere la crescita artistica di attori diplomati da non più di 5 anni nelle Accademie/Scuole di teatro di chiara fama con sede nella Regione Lazio.

Eccoci alla terza edizione del Festival inDivenire! – dichiara il direttore artistico Giampiero - Quando Alessandro Longobardi, che ringrazio ancora per la fiducia accordatami, mi ha proposto di curare la direzione artistica di un festival da realizzare allo Spazio Diamante, ho riflettuto a lungo confrontandomi con molti teatranti. Alla fine, facendo una sintesi delle mie considerazioni e di quelle ascoltate, ho strutturato il premio ricordando i miei esordi e gli esordi di coloro che lavorano nel teatro e nella danza. Ho pensato anche ad anni più recenti quando il mio cassetto pullulava di idee che spesso non trovavano possibilità di attuazione: avere un progetto, un’intuizione, senza poter sperimentare nulla, è sempre sconfortante. Da qui l’obiettivo del Premio inDivenire: trasformare un’idea, uno studio, la visione di un testo, in spettacolo”.

Il valore artistico è stato il primo criterio di valutazione per la selezione dei progetti presentati a seguito della pubblicazione del bando. Inoltre sono stati presi in esame: la qualità degli studi presentati, in termini di potenzialità di una messinscena finale, partendo dai contenuti, dall’originalità del progetto e dal talento dei partecipanti.
InDivenire avrà inizio il 20 settembre alle ore 19.00 con la serata di apertura e presentazione del festival – aperta al pubblico - alla presenza di Alessandro Longobardi, del direttore artistico Giampiero Cicciò e di tutte le compagnie selezionate. Un modo per incontrarsi e confrontarsi sullo stato dell’arte. Poi dal 21 settembre, sarà possibile assistere a tutti gli spettacoli selezionati per le tre sezioni (danza, teatro lazio, teatro) che compongono il ricco e affascinate cartellone della terza edizione di inDivenire. L’11 ottobre – ore 21.00 - invece sarà ospitato lo spettacolo BOLEROeuropa, Studio sul Bolero di Ravel, un progetto di Black Reality. Il 29 settembre Amedeo Amodio consegnerà il premio al miglior progetto di danza. Serata finale il 12 ottobre alle ore 21.00 con grandi ospiti per la consegna dei premi al miglior progetto di Teatro e Teatro Lazio e ai migliori attori delle due sezioni teatro.

Ecco di seguito tutti i titoli in cartellone:

Compagnie selezionate Sezione Teatro Lazio

22 settembre
Le mosche con A bella ‘mbriana   – ore 19.30
Versus con Faust   - ore 21.00
I poeti estinti con Onore clandestino  - ore 22.30

23 settembre
I nani I nani con Il Vampa   – ore 20.00
Maricchiolo Ragno con Edip*   – ore 21.30

24 settembre
Zio Albert Produzioni con Uccellini   – ore 19.30
Francesca Astrei con Mi manca Van Gogh  – ore 21.00
Cronosfera con Idioti al comando   – ore 22.30

26 settembre
Scarafaggi Timidi con Fiamma   – ore 20.00
Tiranaria con I figli del villaggio    – ore 21.30

27 settembre
Faberigere con Trance-loco   – ore ore 19.30
Compagnia dei Girovaghi con Il volto pallido del silenzio   – ore 21.00
Essenza Teatro con Caligola 1984   – ore 22.30

30 settembre
Pakul con Solitaria Moltolieta  – ore 19.30
Linea Bordeaux con Sebezio e Fefè  – ore 21.00

1° ottobre
Female con Per terra  – ore 19.30
Oltreuomo con Laerte  – ore 21.00
Errediesse con Disturbo?   – ore 22.30

Compagnie selezionate Sezione Teatro

21 settembre
Maner Manush con Raphael  - ore 19,30
Eterìa con Belli Capelli  - ore 21,00
Sunny Side con Equitalia  - ore 22,30

2 ottobre
Distopia con La tattica del Bradipo   – ore 20.00
La Fenice con Chi nasce tondo non può morire quadrato   – ore 21.30

3 ottobre
I poli a k.o.v. con L’azione di P   – ore 20.00
Exodos con Mnemosine   – ore 21.30

4 ottobre
Magnitudo Nove con Nella rete   – ore 21.00
Proprietà Commutativa con Amore Ricucito   – ore 22.30

5 ottobre
Unaltroteatro con Frantumi    – ore 19.30
Collettivo Imperfetto con Progetto Antigone  – ore 21.00

6 ottobre
Collettivo Itaca con Ion  – ore 19.30
Officina con La Sindrome di Diogene   – ore 21.00
Teatro A / ass Ariadne con Amore#Protocollo   – ore 22.30

8 ottobre
Raìzes con Rose selvatiche   – ore 21.00
Pianoinbilico con Le notti bianche  – ore 19.30
Patti/De Liberato con Passando la notte sott’acqua  – ore 22.30

10 ottobre
Cicolocchio con City sim City  – ore 19.30
Gruppo Tàpodes/Daf –Teatro dell’Esatta Fantasia:Non so nemmeno se sono felice –ore 21.00
La Bottega del Pane con Heaven  – ore 22.30

Compagnie selezionate Sezione Danza

28 settembre
Sosta Palmizi con Bisbigliata creatura  – ore 18.00
Cie Twain con Nothing to Declare   – ore 19.00
Li’An Dance con Sorella Mia  – ore 20.00
S Dance Company con Tutto Ció Che Devi Sapere Su Di Me(ma del quale non ti frega nulla) ore 21.00
Pindoc onlus con Wood Mù   – ore 22.00

29 settembre
Lost Movement con O   – ore 20.00
Continuity Fluid performers con Es/Istinto Primordiale  – ore 22.00
Sette fondatori con Lei   ore 21.00
Komorebi con Collab_ Nahar   – ore 19.00
Ass. Cult. Pindoc Onlus con Beyond   – ore 18.00

Costo: Biglietto intero 10€  teatro, 5 euro danza
Info & Prenotazioni:  06 6794753 prenotazioni@salaumberto.com  Il botteghino apre al pubblico un’ora prima dello spettacolo
Indirizzo: via Prenestina 230/ b - Roma
Sito di riferimento: www.spaziodiamante.it
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MUSICAL

DAI CREATORI DEI MUSICAL
“RAPUNZEL” E “LA REGINA DI GHIACCIO”
LEONARDO CECCHI – ALADIN
EMANUELA REI – JASMINE
E CON LA PARTECIPAZIONE DI SERGIO FRISCIA nel ruolo del GENIO DELL’ANELLO
"ALADIN   IL MUSICAL GENIALE"
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI MUSICALI
DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
CON
RAFFAELLA ALTERIO – COCO
RENATO CRUDO – ABDUL
DANIELE DEROGATIS – SULTANO
JONATHAN GUERRERO – SKIFUS
FULVIA LORENZETTI – KAMIRA
GLORIA MIELE – AISHA
UMBERTO NOTO – GENIO DELLA LAMPADA
MAURIZIO SEMERARO – JAFAR
ENSEMBLE
JESSICA AIELLORAFFAELE CAVACRISTINA DA VILLANOVAIMMA DE SANTISFRANCESCO DE SIMONE ANNA GARGIULOSTEFANO MARTORIELLOALFONSO MOTTOLAELEONORA PELUSO
SCENE ALESSANDRO CHITI | COSTUMI FRANCESCA GROSSI | DISEGNO LUCI CHRISTIAN ANDREAZZOLI DISEGNO SUONO EMANUELE CARLUCCI | DIREZIONE MUSICALE E ARRANGIAMENTI DAVIDE MAGNABOSCO | ARRANGIAMENTI VOCALI E VOCAL COACH ALEX PROCACCI | COREOGRAFIE RITA PIVANO | EFFETTI SPECIALI ERIX LOGAN | CONTRIBUTI VIDEO CLAUDIO CIANFONI
IDEATO E DIRETTO
MAURIZIO COLOMBI
PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI

TEATRO BRANCACCIO -  Roma
dal 2 ottobre al 10 dicembre   2017, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4, sabato 5 ore 16.00 e ore 20.45, domenica 6 ottobre ore 20.45 - mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11 ottobre ore 20.45, sabato 12 ottobre ore 16.00 e ore 20.45, domenica 13 ottobre ore 16.00 - dal 17 ottobre, dal giovedì al sabato ore 20.45, sabato e domenica ore 16.00

Maurizio Colombi, regista, autore e attore, con Alessandro longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, tornano insieme per un nuovo grande family show: ALADIN il Musical Geniale con l’intento di replicare il grande successo di “Rapunzel il Musical”, “Peter Pan il musical” e “La Regina di Ghiaccio il musical”.
Il musical debutterà in prima nazionale al Teatro Brancaccio il 9 ottobre 2019.
Più di un family show, il nuovo musical, liberamente ispirato ad una delle più celebri novelle orientali de Le mille e una notte, ripercorre le avventure di Aladino e del genio della lampada, in un sontuosa ambientazione medio-orientale con alcune contaminazioni in stile Bollywood nelle musiche originali, negli arrangiamenti musicali, nelle coreografie e nei costumi.
La scrittura del testo e delle musiche, la progettazione delle scene e dei costumi, la scelta del cast sono stati definiti da Maurizio Colombi e dell’oramai più che collaudato cast creativo composto da Alessandro Chiti per la scenografia, che prevede 24 cambi scena che appariranno e spariranno come d’incanto, avvalendosi di uno spettacolare disegno luci curato da Christian Andreazzoli: i quadri sveleranno paesaggi desertici, il sontuoso palazzo del Sultano, il balcone di Jasmine sul giardino del palazzo, il fervente mercato della città, la prigione, la bottega di Aladin, la grotta del tesoro e il romantico volo di Aladin e Jasmine sui tetti di BagdadFrancesca Grossi per gli scintillanti e preziosi costumi; Rita Pivano per le coreografie.

Davide MagnaboscoAlex Procacci e Paolo Barillari (autori delle musiche di “Rapunzel” e de “La regina di Ghiaccio”) hanno composto quattordici dei diciassette brani musicali previsti. I restanti brani editi spazieranno dalla musica pop rai di Cheb Khaled, a medley di successi internazionali. Gli effetti speciali di grande impatto visivo curati da Erix Logan, tra i quali le apparizioni e le sparizioni dei due geni e le trasformazioni di Aladin, sorprenderanno e stupiranno il pubblico. Il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, mentre i contributi video sono di Claudio Cianfoni.
Nella storia troveremo tutti i personaggi classici della fiaba: Aladin, Jasmine, il Genio della lampada, il Genio dell’anello, il potente e malvagio Jafar, consigliere del Sultano, la mamma di Aladino. Accanto a loro personaggi inediti: Abdul, ladruncolo amico di Aladin, Aisha l’ancella amica di Jasmine, Coco la simpatica scimmia ammaestrata, Skifus l’assistente di Jafar, guardie e concubine.

Leonardo Cecchi
 interpreta il ruolo di Aladin, ladruncolo scansonato, furbo, coraggioso e affascinante. Attore e scrittore è stato il protagonista della serie Disney Channel di grande successo “Alex & Co.” e di due film Disney.
Emanuela Rei è Jasmine, in apparenza indifesa, nella realtà ribelle e indipendente, pragmatica e risoluta. Attrice in numerose serie tv per ragazzi, è stata protagonista della popolarissima serie tv “Maggie & Bianca Fashion Friends”.
Il musical vede la partecipazione straordinaria di Sergio Friscia nel ruolo del Genio dell’Anello, pasticcione e maldestro ma di animo buono. Attore di cinema, fiction e teatro, è autore, regista, conduttore televisivo, speaker radiofonico. Conduce tutti i giorni, con Anna Pettinelli, il programma radiofonico di punta, della mattina di RDS.

Il cast è composto da 20 attori, cantanti e ballerini.

Una riscrittura di una delle più belle fiabe senza tempo per un musical comico e irriverente che gioca con l’equivoco che incanterà grandi e piccini in un’atmosfera spettacolare, piena di magia, avventura, risate e musiche strepitose.

Costi: da 29 a 100 euro
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo:  via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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DANZA

BALLETTO DI ROMA
presenta
Hu_robot
un dialogo tra danza e tecnologia

Spettacolo in atto unico
Ideazione e Regia Ariella Vidach, Claudio Prati
coreografia di Ariella Vidach
Musiche Originali: Luca Salvadori
in Co-Produzione con Lis Lugano In Scena
Ariella Vidach Aiep / Avventure In Elicottero Prodotti
con il Sostegno di Mibact | Next Regione Lombardia
Comune Di Milano | Decs Canton Ticino Swisslos, Comune di Lugano
Disegno sonoro e programmazione audio max/msp
Paolo Solcia, Riccardo Santalucia e Alessandro Perini
Disegno luci Stefano Pirandello
Programmazione grafica vvvv Sebastiano Barbieri
Realtà aumentata e visione robotica Giovanni Landi
Scenografia ed elementi visivi Claudio Prati
Designer elementi UR10 Gisto – Alessandro Mason
Drammaturgia Ariella Vidach e Claudio Prati in collaborazione con Enrico Pitozzi
Maitre/assistente alle coreografie Anna Manes
Assistenza alla programmazione UR10 Massimiliano Davi /Max Effects

TEATRO VASCELLO  - Roma
4-5-6 ottobre 2019,  venerdì ore 21.00 - sabato ore 19.00 - domenica ore 17.00

Al via la stagione del Balletto di Roma nei Teatri di Roma con Hu_robot, co-produziuone con Lis Lugano in scena e AiEP – Avventure in Elicottero Prodotti, in programma al Teatro Vascello il 4, 5 e 6 ottobre.

Hu_robot, ideazione e regia di Ariella Vidach e Claudio Prati e coreografia della Vidach stessa, è uno spettacolo che vede in scena un inedito incontro tra 8 danzatori e un braccio robotico danzante, dotato di telecamera e videoproiettore.

La performance si articola come un gioco di passaggi tra dimensioni umane e virtuali, in un’innovativa esperienza dalle molteplici possibilità percettive che approfondisce un nuovo ambito di ricerca sulla relazione tra danza, tecnologia e interattività.
Un lavoro in cui i corpi dei danzatori si smaterializzano e si moltiplicano, replicati in immagini riprese e elaborate da UR10 Universal Robots. Partendo dalla constatazione che il silicio è un elemento chimico che accomuna il corpo umano e i circuiti dispositivi tecnologici, HU-robot intende creare un ambiente immersivo in cui sperimentare possibili forme coreografiche. Hu_robot, inoltre, è un lavoro che segna un’importante tappa della ricerca sperimentale che Claudio Prati e Ariella Vidach – grazie alla collaborazione con la direzione e il corpo di ballo del Balletto di Roma – conducono intorno alle forme di coesistenza fra l’uomo e le tecnologie.
Una vera e propria novità riguardo l’utilizzo della tecnologia in contesti scenici e performativi e una riflessione sui rapporti tra l’umano e il robotico che, complice una elaborata suggestione musicale, riesce a “proiettare” letteralmente lo spettatore sui fondali della scena, coinvolgendolo in un confronto serrato con l’alterità.

Costo: vedi sito 
Informazioni: 06 5881021 – 06 5898031
Indirizzo: via Giacinto Carini, 78 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrovascello.it
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TEATRO RAGAZZI

"OUVERTURE DES SAPONETTES"
di Michele Cafaggi
regia di Davide Fossati
Compagnia Teatro delle Bolle di sapone

TEATRO VERDE - Roma
5 e 6 ottobre 2019ore 17.00
 
Festa d’aperturasabato 5 ottobre 

Un concerto per bolle di sapone di Michele Cafaggi - regia di Davide Fossati.
Compagnia Teatro delle Bolle di sapone di Milano.
Direttore senza orchestra, musicista senza strumenti, cantante senza fiato, un concerto anomalo,  per pensieri fragili, per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi.
Come bolle di sapone! Un eccentrico direttore d'orchestra ci porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone per un “concerto” dove l’imprevisto è sempre in agguato: da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più paffutelli potranno entrare in una bolla gigantesca! Un racconto visuale senza parole che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e del varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.

Tecnica: bolle di sapone, teatro d'attore, clownerie, pantomima

Età:  dai 2 ai 102 anni
Costo: 10 € con agevolazioni (vedi sito)
Indirizzo: Circ.ne Gianicolense, 10 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroverde.it
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ARTE

INAUGURANO...

MOSTRA FOTOGRAFICA
di PAOLO CENCIONI

LE TARTARUGHE Eat & Drink - Roma
dal 3 al 15 ottobre  2019 - Tutti i giorni dalle 15.00 alle 23.00

INAUGURAZIONE Giovedì 3 ottobre ore 19.00

Inaugura giovedì 3 ottobre Palcoscenico, la personale interamente dedicata alla città di Roma del fotografo di scena Paolo Cencioni. La mostra, realizzata in collaborazione con la Takeawaygallery presso Le Tartarughe Eat & Drink, e visibile fino al 15 novembre, è un lungo percorso creato cucendo insieme venti storie, venti immagini inedite e in bianco e nero catturate dalla sua inseparabile Leica.

Distanziandosi dalla confusione e dai luoghi di maggior afflusso turistico, Cencioni si inoltra in quella ricca scenografia fatta di quotidiano e persone, fusi con il patrimonio artistico e uniti da una luce magica. Facendo ricorso a uno “scatto di pancia”, in stile vintage, e passando inosservato, con un approccio documentarista, coglie tutta l’autenticità di un istante. Il suo occhio cattura un’altra Roma, più umana, rifugio per alcuni, oasi di tranquillità per altri. Così gli spazi e le cose, nella scena, acquistano un fascino senza tempo o di un tempo che fu. È una piccola grande capitale, che piace tanto al fotografo, per nulla
sparita, intima; fugace spettacolo per pochi fortunati, un vero e proprio Palcoscenico eterno a cielo aperto.
Non è un caso, poi, che abbia scelto Piazza Mattei per esporre il suo progetto, tra gli angoli di principale fascino del centro.

Paolo Cencioni nasce a Roma il 9 maggio 1978. All’inizio si interessa alla fotografia sportiva e alla documentazione di  eventi della movida capitolina. In un secondo momento perfeziona la propria tecnica seguendo i corsi presso Officine Fotografiche, con Luigi Orru e il fotogiornalista Gaetano de Filippo, e la Leica Akademie di Andrea Boccalini Jr, dove si innamora della Leica e dei ritratti Jazz in monocromatico. Attualmente Paolo è fotografo di scena e ritrattista. Ha da poco seguito gli eventi culturali dell’Estate Romana, dalla Pirandelliana di Marcello Amici alla Plautina di Sergio Ammirata, incluso il ricco programma del festival Jazz del Celimontana Village.

La mostra rientra nella RAW Rome Art Week

Costo:  Ingresso GRATUITO
Indirizzo: piazza Mattei 7/8 -  Roma
Informazioni: 06 64760520 - takeawaygallery@gmail.com
Facebook di riferimento: www.facebook.com/letartarugheroma
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APPENA APERTE...

BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA

Opere della TATE
cura di Elena Crippa

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma  dal 26 settmebre 2019  al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

Francis Bacon e Lucian Freud

Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea mondiale con la Scuola di LondraUna città straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni, lo spirito di una città in mostra al Chiostro del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis Bacon e Lucian Freud, Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Regoartisti che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la pittura per raccontare la vita.

No Filter

Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme, desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà: ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di filtri e #nofilter.

La scuola di Londra

In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare, lavorare, vivere.

Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank AuerbachMichael Andrews è norvegese e incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere che raccontano individui, luoghi, vita vissutaper mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi scandagliati nella sua crudezza senza filtri.

I progetti speciali

Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi, trasversalità e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca, raccontando non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo tanto affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato a Enrico Maria Artale, uno dei più promettenti giovani registi italiani già riconosciuto in ambito internazionale, un’opera filmica per raccontare l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei stranieri.

MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira

Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035  (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUONO...

"ACQUAZZURRA"
DI DANIELA PODUTI RIGANELLI
a cura di Tiziana Todi

GALLERIA VITTORIA - Roma
dal 27 novembre 2019,  oraio dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 19; fuori orario su appuntamento.

INAUGURAZIONE VENERDI 27 SETTEMRE 2019 alle ore 18.00
Venerdì 27 Settembre 2019, alle ore 18.00, Galleria Vittoria inaugura “Acquazzurra” la mostra personale di Daniela Poduti Riganelli a cura di Tiziana Todi
La mostra Acquazzurra è dedicata alla bellezza della natura, dei sogni, alla sfida della vita.
Diversi quadri raccontano una storia, ma spetta all’osservatore completarla con le sue intuizioni. Nelle tele omaggi irriverenti ai grandi maestri considerati, da Daniela Poduti Riganelli, semplicemente come compagni di viaggio David Hokcney con le sue piscine splendenti e magnetiche, Hokusay con la magnifica e terrificante onda, Botticelli e Giorgione, mistero e splendore.

Scrive della mostra Alessandra Gatti:
Il mare è in moto perpetuo, è incostante, è indefinito, è multicolore. Il mare è complesso, è amico e nemico dell’uomo, è libertà e trappola, è nostalgia e spensieratezza. “Homme libre (…) La mer est ton miroir”, recitava Baudelaire nell’opera “L'uomo e il mare”, accostando i due elementi che negli abissi più profondi nascondono le ricchezze più infinite. Cosa nasconde il mare? Il mare è imprevedibile e così i quadri di Daniela Poduti Riganelli.
L’artista dedica questa mostra al padre, con cui condivideva l’amore per il mare e la pittura.
Se ci si sofferma per un istante al quadro dal titolo “Sunset” per esempio, si entra in contatto con una assoluta tranquillità in armonia con il paesaggio di fronte a noi. Ricorda il mare di agosto nel tardo pomeriggio: il garrito di un gabbiano, lo slalom tra gli ultimi asciugamani rimasti, l’odore del mare e delle prime avvisaglie di cena. La confortante sicurezza dei colori caldi del tramonto ci dona una sensazione di completezza, ma ecco che in primo piano abbiamo una Marilyn spettinata dal vento. Può essere il preludio di una tempesta in arrivo? […]

Costo:
 Ingresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta,  103 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriavittoria.com
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La grande mostra
“CLAUDIO IMPERATORE. MESSALINA, AGRIPPINA E LE OMBRE DI UNA DINASTIA”
Un’esposizione con opere di straordinario interesse storico e archeologico che porterà i visitatori alla scoperta della vita e del regno di uno dei più controversi  imperatori romani

MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal  6 aprile al 27 ottobre - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

Il  Museo dell’Ara Pacis ospita la grande mostra "Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia" promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da Ville de Lyon, curata da Claudio Parisi Presicce e Lucia Spagnuolo, con la collaborazione di Orietta Rossini, ideata dal Musée des Beaux-Arts de Lyon, che ha ospitato la sede francese dell’esposizione terminata lo scorso 4 marzo, su progetto curatoriale di Geneviève Galliano e Francois Chausson. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

La mostra guiderà i visitatori alla scoperta della vita e il regno del discusso imperatore romano, dalla nascita a Lione nel 10 a.C. fino alla morte a Roma nel 54 d.C., mettendone in luce la personalità, l’operato politico e amministrativo, il legame con la figura di Augusto e con il celebre fratello Germanico, il tragico rapporto con le mogli Messalina e Agrippina, sullo sfondo della corte imperiale romana e delle controverse vicende della dinastia giulio-claudia.
L'esistenza di Claudio è segnata da un destino singolare, che lo pone di fronte ad avvenimenti eccezionali, fatti di sangue, intrighi di corte, scelte politiche ardite.
Primo imperatore a nascere fuori dal territorio italico, a Lugdunum, odierna Lione, il 1 agosto del 10 a.C., era un candidato improbabile al comando dell’impero. Augusto, che dubitava delle sue attitudini politiche, gli avrebbe preferito di gran lunga il fratello Germanico, che tuttavia morì prematuramente in circostanze sospette. Come successore, il popolo e l'esercito avevano poi scelto Caligola, che di Germanico era il figlio, erede della fama del padre. Ma l'assassinio di Caligola, accoltellato nel suo stesso palazzo, metteva necessariamente Claudio al centro della crisi politica successiva. Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico diventava così, alla notevole età di cinquant'anni, il primo imperatore acclamato, dopo una lunga trattativa politico-economica, da un corpo militare, i pretoriani.
Anche i rapporti di Claudio con le sue quattro mogli sono segnati da congiure e vicende tragiche. La sua terza moglie, Messalina, più giovane di Claudio di 35 anni, rimane nota per i suoi molti vizi, veri o presunti, sebbene fosse la madre di Britannico, il primo erede maschio della dinastia giulio-claudia nato ad un imperatore regnante. Uccisa Messalina, con il consenso di Claudio, anche il destino di Britannico fu segnato: non conseguì mai il potere, vittima adolescente del fratellastro Nerone.
L'ultimo matrimonio di Claudio, quello con sua nipote Agrippina, gli sarà fatale. Agrippina, figlia di Germanico e sorella di Caligola, viene considerata l'artefice della sua morte, forse per avvelenamento. Alla morte di Claudio seguì la sua divinizzazione, la realizzazione di un tempio a lui dedicato sul Celio e la successione nell’impero del figlio di Agrippina, Nerone.
Il percorso espositivo al Museo dell’Ara Pacis, supportato dal lavoro aggiornato di storici e archeologi, traccia un’immagine di Claudio un po’ diversa da quella cupa e poco lusinghiera trasmessa dagli autori antichi. Ne emerge la figura rivisitata di un imperatore capace di prendersi cura del suo popolo, di promuovere utili riforme economiche e grandi lavori pubblici, contribuendo con la sua legislazione allo sviluppo amministrativo dell'Impero.
Il racconto della vita e delle opere di Claudio, reso attraverso un allestimento originale fatto di immagini e suggestioni visive e sonore, costituisce la caratteristica saliente del percorso espositivo e i personaggi della narrazione - presentati attraverso opere d’arte  di assoluto valore - saranno anche protagonisti di istallazioni che contribuiranno a rendere coinvolgente l’esperienza di visita.

In mostra alcune opere di straordinario interesse storico e archeologico: dalla Tabula Claudianasu cui è impresso il famoso discorso tenuto da Claudio in Senato nel 48 d.C. sull’apertura ai notabili galli del consesso senatorio, al prezioso cameo con ritratto di Claudio Imperatore dal Kunsthistorisches Museum, fino al piccolo ma suggestivo ritratto in bronzo dorato di Agrippina Minore, proveniente da Alba Fucens e concesso in prestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, che testimonia l’interesse di Claudio per il territorio dell’allora Regio IV, dove realizzò l’impresa del Fucino. Una delle novità della mostra è l’esposizione, per la prima volta, del ritratto di Germanico della Fondazione Sorgente Group, opera importante che celebra il giovane e amato principe colpito da un destino avverso.  

La mostra allestita al Museo dell’Ara Pacis vanta importanti prestiti internazionali (Musée du Louvre, Lugdunum Musée et Théâtres Romains, Musée des Beaux-Arts di Lione, Musei Vaticani, Ecole nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, Kunsthistorisches Museum di Vienna, The British Museum, Colchester & Ipswich Museums) e nazionali (Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Gallerie degli Uffizi di Firenze, Museo Nazionale Romano, Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, Museo civico archeologico ‘Antonio di Nino’, Fondazione Sorgente Group e Galleria Vincent)  avvalendosi al contempo di opere provenienti  dal Sistema Musei Civici (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Antiquarium Celio, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma) in qualche caso restaurate o riesposte per l’occasione.

Promossa da Organizzazione Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Ville de Lyon
Ideazione Musée des Beaux Arts de Lyon
In collaborazione con Lugdunum - Musée et Théâtres Romains – Lyon
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
A cura di Per la sede francese, Geneviève Galliano e François Chausson
Per la sede romana, Claudio Parisi Presicce, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo
Catalogo L’Erma di Bretschneider
Sponsor Sistema Musei In Comune
Media Partner  Il Messaggero

Costi:  Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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Ai Mercati di Traiano l’antica civiltà cinese incontra la millenaria storia di Roma in
“MORTALI IMMORTALI, TESORI DEL SICHUAN NELL’ANTICA CINA”

MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 26 marzo al 18 ottobre 2019 . Orario: tutti  i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre

In mostra le origini, la cultura e i riti del popolo Shu con una ricca collezione di reperti archeologici provenienti dai più importanti musei cinesi della Provincia del Sichuan

In un incontro ideale tra la civiltà del popolo Shu e l’Impero Romano, la mostra Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina giunge nei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, uno dei complessi monumentali che più rappresenta oggi la Roma antica.

La grande mostra dedicata all’antica civiltà del Sichuan, a ingresso gratuito per i possessori della MIC, è promossa daRoma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, è curata da Wang Fang, archeologa e vice direttrice del Museo di Jinsha, e organizzata da ChinaMuseum International con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. L’allestimento dell’esposizione è curato dagli architetti Gaetano di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia”.
Un percorso straordinario nella vita sociale e nel mondo spirituale dell’antico popolo Shu, che proprio su questa terra nel sud-ovest della Cina ha creato una civiltà unica. Saranno esposte eccezionali opere in bronzo, oro, giada e terracotta – databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) – rinvenute nei siti di Sanxingdui e Jinsha (solo per citarne alcuni) e provenienti da importanti istituzioni cinesi come il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.
Come le origini di Roma sono state legate al Tevere, così la nascita del popolo di Shu è stata segnata dallo scorrere dello Yangtze, il Fiume Azzurro. Il Fiume Azzurro costituisce il filo conduttore della mostra ed è significativamente tracciato sull’installazione dorata ispirata a un dragone cinese che invaderà lo spazio centrale della Grande Aula, accogliendo i visitatori. Questo e altri effetti scenografici potenziati dal contesto monumentale dei Mercati di Traiano esalteranno gli straordinari reperti, che per la prima volta sono presentati in un’esposizione così estesa in Europa, ora a Roma dopo la tappa di Napoli.
Il percorso della mostra guiderà il visitatore alla scoperta dell’antica civiltà del Sichuan attraverso opere di inestimabile valore accompagnate da ricostruzioni digitali, foto, video e diversi strumenti interattivi utili alla conoscenza del processo di rinvenimento e alla delineazione dello sviluppo temporale di questa antica civiltà cinese. Circondato da statue e vasi rituali, da statuette in terracotta ed enigmatiche maschere di bronzo, il pubblico imparerà a conoscere i tratti distintivi del popolo Shu, andrà alla scoperta della sua genesi e dell’evoluzione degli elementi religiosi e sociali, senza tralasciare la sua naturale predisposizione alla creatività, all’eleganza e alla bellezza riscontrabile negli elementi decorativi in oro, nelle opere in giada o nei reperti unici come il cavallo di Mianyang e il sole di Jinsha.
Davanti alla varietà di oggetti di uso comune, ai raffinati recipienti in legno laccato, ai particolari ritratti su mattone, si avrà la possibilità di percepire l’elevata qualità raggiunta dalla produzione artigianale durante la dinastia Han nonché comprendere la visione del popolo Shu riguardo ai temi della vita e della morte. Un atteggiamento romantico e ottimista di una popolazione non solo ricca ma anche profondamente pacifica.
Il progetto espositivo sarà articolato in due sezioni con altrettante tematiche racchiuse in una suggestiva visione d’insieme. La prima, dedicata alla Cultura religiosa dello stato di Shu, si concentrerà sul mondo spirituale raccontando i riti di un popolo dedito al culto del Sole attraverso le maschere di bronzo provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui. La seconda sezione, invece, tratterà La vita quotidiana del popolo Shu, ricostruendo le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan attraverso bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane e figurine di animali in ceramica.
Alle 130 opere esposte a Napoli, Roma vede eccezionalmente aggiunti 15 nuovi prestiti, tra i quali spiccano le due maschere e una testa di bronzo di Sanxingdui, ognuna fortemente caratterizzata. In particolare, una si differenzia da tutte le maschere finora rinvenute nel sito per la resa del viso più delicata e per il velato sorriso, elementi che hanno fatto pensare agli studiosi che rappresenti una divinità dell’antica cultura Shu.
In occasione della mostra Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell'antica Cina la casa editrice Gangemi Editore International produrrà un catalogo di accompagnamento che fornirà un utile supporto di approfondimento per conoscere nel dettaglio i temi, le opere e la storia dell’antica civiltà cinese.

Ricordiamo che la MIC card può essere acquistata da chi risiede o studia a Roma e consente, pagando solo 5 euro, l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina.

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese
Organizzazione Chinamuseum International s.r.l.
SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE
Mobility Partner ATAC SpA
Media Partner Il Messaggero
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura

Costo:  Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 16 € intero; 14 €  ridotto - per i residenti a Roma: 14 € intero;  12 € ridotto - Ingresso GRATUITO per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Per i possessori della MIC Card l'ingresso è gratuito.
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it 
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“DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE”
Nella mostra la rappresentazione femminile attraverso la storia
L’evoluzione dell’immagine femminile, protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità
A cura di ARIANNA ANGELELLI, FEDERICA PIRANI, GLORIA RAIMONDI, DANIELA VASTA

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  24 gennaio al 13 Ottobre  2019, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30

Da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni sessanta: la mostra "DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" è una riflessione sulla figura femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri.

La mostra presenta circa 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica. Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.

“Le donne devono essere nude per entrare nei musei?” – si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L’interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile.
Per secoli l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.

Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del XX secolo la rappresentazione della donna è incardinata in un ossimoro che ne mostra l’ambivalenza: da una parte immagine angelica, figura impalpabile ed eterea, puro spirito immateriale, dall’altra minaccia tentatrice, fonte di peccato e perdizione. Da Le Vergini savie e le vergini stolte di Giulio Aristide Sartorio, alle modelle discinte in pose provocanti dei pittori divisionisti (Camillo Innocenti, La Sultana) passando a L’angelo dei crisantemi di Angelo Carosi, la donna vive sospesa tra il suo essere allo stesso tempo ninfa gentile e crudele seduttrice, Musa e Sfinge, analogamente a quanto avveniva nella contemporanea letteratura simbolista e decadente di D’Annunzio e dei poeti d’oltralpe e nelle stupefacenti pellicole cinematografiche che facevano vivere sullo schermo le prime dive dell’epoca moderna. 
I profondi cambiamenti sociali, politici che seguirono la fine della Grande Guerra con la messa in crisi dei valori tradizionali, determinarono anche la prima grande rottura di quell’immaginario consolidato.
Di pari passo all’emancipazione sociale delle donne – dai primi movimenti delle suffragette in Europa alla prepotente entrata nel mondo del lavoro a causa delle contingenze storiche - anche la raffigurazione dell’immagine femminile nelle arti visive risentì delle contraddizioni di una società che stava cambiando. Alla trasformazione delle dinamiche sociali si aggiunse l’impatto che su tutta la cultura occidentale del Novecento ebbero le teorie freudiane (L’interpretazione dei sogni è del 1900) che scardinarono per sempre l’immagine armonica della famiglia tradizionale, ora descritta come coacervo di pulsioni e conflitti.
Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano della mostra spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. Figure allo specchio si interrogano sulla propria identità, volti enigmatici restano ermetici allo sguardo, realistici nudi espressionisti si alternano a visioni di un’umanità felice in uno spazio senza tempo.
Il forte richiamo alla famiglia italica tradizionale propagandata dal Fascismo, insieme al decremento dell’occupazione femminile, al fine di sottolineare e riaffermare l’esclusivo ruolo della donna come madre, trovò riscontro in molte delle espressioni artistiche coeve. Eppure quel modello, fatto proprio da molta arte degli anni Trenta e Quaranta, viene spesso disatteso pur nella ripresa di un analogo soggetto in cui l’intimità delle mura domestiche diventa un luogo e un universo segnati da indecifrabili solitudini esistenziali (Antonietta Raphaël, Riflesso allo specchio; Luigi Trifoglio, Maternità; Mario Mafai, Donne che si spogliano;  Baccio Maria Bacci , Vecchie carte).
Il voto delle donne nel 1946, conquista ottenuta anche grazie alla partecipazione femminile alla guerra di liberazione, rappresentò una svolta radicale nella storia italiana. Fu solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, che le lotte per il raggiungimento della parità di diritti produssero, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti compreso quello dell’arte.
Contemporaneamente alla contestazione sociale dei modelli patriarcali, la consapevolezza di una nuova identità femminile fu al centro della ricerca di molte artiste (Tomaso Binga, Bacio indelebile; Giosetta Fioroni, L’altra ego) ed anche il ruolo predestinato di “madre”, passando dalla condizione di scelta obbligata, divenne il fulcro del dibattito sulle libertà della donna e sulla riappropriazione del proprio corpo (Sissi, Nidi).

Il percorso espositivo sarà accompagnato da videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione. In una sala della  mostra sarà proiettato il film, prodotto dall’Istituto Luce, Bellissima (2004) di Giovanna Gagliardi che attraverso documenti storici dell'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il cammino delle donne nel ventesimo secolo.

L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne - e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale; Galleria Civica d'Arte Moderna Torino; MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Archivio Tullia Denza).

Fino alla fine di febbraio nelle sale della Galleria sarà presente anche un focus sull’opera di Fausto Pirandello grazie al prestito speciale del Museo del Novecento di Milano del dipinto Il remo e la pala (1933), esposto insieme ad altre opere della GAM Galleria d’Arte moderna dello stesso autore.

Organizzazione  Zètema Progetto Cultura
Media partner Il Messaggero

Costo:  Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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MUSICA

RIAPRE IL COTTON CLUB
Ogni venerdì di scena Emanuele Urso The King of Swing
Ogni domenica Bevo Solo Rock’n Roll (a partire dal 13 ottobre)

COTTON CLUB - Roma
LA PROGRAMMAZIONE
dal 4 al 5  ottobre 2019

Il 4 ottobre 2019 riparte la programmazione del Cotton Club di Via Bellinzona con una delle band più in voga da tempo protagonista di questo palcoscenico: parliamo della Big Band di Emanuele Urso che, oltre a proporre il suo show il giorno di apertura, andrà in scena tutti i primi venerdì di ogni mese fino al maggio del 2019. Il re dello Swing sarà anche il protagonista di tutti gli altri venerdì del Cotton Club con la sua Orchestra e con i suoi spettacoli legati alla grande “swing era”. Ogni domenica l’appuntamento è invece con Bevo Solo Rock’n Roll, una serata vintage e divertente diretta da Lalla Hop che avrà come sfondo gli anni '50, tra gruppi live e scuole di musica che si alterneranno sul palco del Cotton Club. Primo appuntamento con questo format sarà il 13 ottobre 2019 con Marco Liotti & Fifty Fifty con uno spettacolo che ripropone le canzoni più famose degli anni '50 '60: i prossimi live di ottobre e novembre legati a questo format proseguiranno con The Newtones, Caltiki, Cherry Pie, Peggy Sue & The Dynamites, Jump Aces, Samuel Stella & Muddy brothers. Tra gli altri grandi artisti che torneranno in scena su questo palcoscenico in questo primo scorcio di stagione, Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma, Les Chats Noirs, The Scoop Jazz Band, Lino Patruno Jazz Show, Greg & The Frigidaires, Max Paiella & The Rabbits, Soulpeanuts Big Band, Cotton Club Stompers e tanti altri ancora.


EMANUELE URSO "THE KING OF SWING"
E LA SUA BIG BAND

Tutti venerdì il rendez-vous con il re dello swing, Emanuele Urso e la sua orchestra, uno spettacolo coinvolgente all'insegna dell'eccellenza. E tutti primi venerdì del mese i maestri Urso ci riportano al Cotton Club di Harlem degli anni 30 con questa trascinante, coinvolgente, straripante Big Band swing di ben 17 elementi, con arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra per regalarvi un fiume di emozioni e di gioia. Emanuele Urso è un musicista dotato di eccellenti qualità tecniche e musicali sia come batterista che come clarinettista, nonché grande direttore d’orchestra e arrangiatore. La sua concezione della musica è totalmente rivolta al Jazz della Swing Era (Stati Uniti 1935-45) musica della quale Emanuele è sicuramente oggi il maggior cultore e rappresentante a livello europeo. L’instancabile impegno, la ricerca della perfezione e la grande professionalità sono qualità che gli hanno permesso di conquistare il titolo oggi universalmente riconosciuto di “Re dello Swing”.

Inizio concerto ore  22.30
Ingresso 15 €

Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Lorenzo Soriano, Tromba
Giuseppe De Simoni, Tromba
Federico Colalelli, Tromba
Alessandro Fumarola, Tromba
Stefano Matteucci, Sax
Marco Pace, Sax Alto
Stefano Di Grigoli, Sax Tenore
Vittorio Cuculo, Sax Tenore
Lucia Cardone, Sax Baritono
Alessandro Cicchirillo, Trombone
Nicola Fumarola. Trombone
Adriano Urso, Piano
Sergio Piccarozzi, Chitarra
Stefano Napoli, Contrabbasso
Giovanni Cicchirillo, Batteria
Clara Simonoviez, Voce

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sabato 5 ottobre 2019
GIORGIO TIRABASSI & HOT CLUB ROMA
OMAGGIO A DJANGO REINHARDT

Sabato 5 ottobre 2019 Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma saranno in concerto presso il Cotton Club di via Bellinzona con un omaggio al grande Django Reinhardt, primo rappresentante e simbolo del Jazz Manouche. Lo spettatore si ritroverà proiettato nell’Europa delle sale da ballo di Parigi, subito prima dell'inizio della seconda guerra mondiale. Le atmosfere anni '30 ci porteranno in un film in bianco e nero.

L’Hot Club Roma è un gruppo musicale di Gypsy Jazz, fondato nel 2005 dal chitarrista Gianfranco Malorgio. Il progetto nasce dall’incontro di appassionati del grande chitarrista e compositore belga, Django Reinhardt, primo rappresentante e simbolo del Jazz Manouche. Il quintetto vede la presenza ormai consolidata dell’attore Giorgio Tirabassi che da alcuni anni partecipa attivamente ai progetti dell’HCR.

La formazione è composta da Giorgio Tirabassi alla chitarra, Moreno Viglione alla chitarra solista, Gianfranco Malorgio alla chitarra ritmica, Andrea Tardioli al clarinetto, e Marco Loddo al contrabbasso. Oltre la presente formazione in Quintetto, l’Hot Club Roma, sempre insieme a Giorgio Tirabassi e con un ensemble di otto elementi, presenta nei teatri ed in concerto, lo spettacolo di musica e parole dedicato alla rocambolesca vita di Django Reinhardt, considerato il più grande chitarrista europeo, dal titolo “Django Reinhardt, il fulmine a tre dita”.

Inizio concerto ore 22.30
Ingresso 10 €

Line-up
Giorgio Tirabassi, chitarra
Moreno Viglione, chitarra solista,
Gianfranco Malorgio, chitarra ritmica,
Andrea Tardioli, clarinetto,
Marco Loddo, contrabbasso.

Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di riferimento: www.cottonclubroma.it
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PROSEGUE...

"CHARITY CAFÉ"
LA PROGRAMMAZIONE
sino AL 2 OTTOBRE 2019

Inizio concerti ore 22.00

GIOVEDI' 26 e 27 SETTEMBRE ore  22.00
MARIE KRUTTLI, LUKAS TRAXEL & JONATHAN BARBER
Double Jazz Night

l trio Marie Kruttli ispira, vivido, fresco, brillante e audace. Il giovane pianista crea con un linguaggio sofisticato e personale. una profonda ricerca ritmica e armonica. Grazie all'interpretazione del trio, piena di leggerezza e groove, questa musica parla al corpo e al cuore. Con un suono maturo, un'estetica speciale e un virtuosismo affascinante, i tre musicisti offrono una musica altamente pertinente. Nessun minimalismo hipster, nessuna ironia ma idee chiare e potenti. Kruttli suona impressionando ad ogni livello, offrendo con facilità definita, ritmi complessi, armoniche colorate e toni sovrapposti. Naviga la sua band attraverso un paesaggio musicale misterioso e pieno di sentimento. Ciò che distingue il giovane pianista dai suoi coetanei è la sua consegna sicura e diretta di una vasta gamma di musical originali. Profondamente in debito con compositori come Stravinski, Debussy e Ravel, è a casa in una vasta gamma di abbaglianti schemi melodici, padroneggiando senza sforzo i più sofisticati cambi di accordo. Questo trio emerge in un momento emozionante della storia del Jazz, quando i confini vengono spinti, rivisti e spinti di nuovo. Il loro stile organico è allo stesso tempo entusiasmante e innovativo.

Line-up
Marie Krüttli, Piano
Lukas Traxel, Contrabbasso
Jonathan Barber, Batteria

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SABATO 28 SETTEMBRE ore 22.00
COLD SHOT
Blues Nght

La Cold Shot band nasce nel 2001 per iniziativa del chitarrista e cantante Davide Papaleo. Il gruppo propone un tributo al grande chitarrista texano Stevie Ray Vaughan, offrendo un’ampia panoramica della sua produzione musicale. Duranti questi anni di attività la band si è attirata l’attenzione della stampa specializzata, finendo persino sulla copertina della celebre rivista “Chitarre”. Hanno partecipato a numerosi festival dedicati al Blues, in particolare Il prestigioso Liri Blues Festival e lo European Festival di Bucharest.
Line-up
Davide Papaleo, Chitarra & Voce
Alberto Biasin, Basso
Fabrizio Facus Cucchiella, Batteria

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MARTEDI’ 1° OTTOBRE ore 21.00
ANDY'S CORNER
Classic Rock, Blues, Soul, Folk...

Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica anglo-americana in particolare dei ‘60s e’70s, ma non solo...

Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica

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MERCOLEDI’ 2 OTTOBRE ore 22.00
BLUES JAM & FRIENDS COORDINATA DA
HOODOO DOCTORS & BIRTHDAY PARTY RAG TIME!

Andrea Ricci, voce
Andrea di Giuseppe, armonica
Simone Scifoni, piano & kazoompet

Tutti i BluesMan e le BluesWoman sono invitati a salire sul palco del Charity

Costo: Ingresso 8 euro con prima consumazione
Indirizzo: via Panisperna 68, Roma
Sito di riferimento:  www.charitycafe.it
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MULTIMEDIALE

"VIAGGI NELL’ANTICA ROMA"
Il progetto multimediale per rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto
a cura di PIERO ANGELA E PACO LANCIANO

FORO DI CESARE e FORO DI AUGUSTO - Roma
Dal 17 aprile al 3 novembre - vari orari

Ogni sera due straordinari ed innovativi spettacoli multimediali disponibili in 8 lingue

Dopo i successi degli scorsi anni torna lo straordinario progetto che, attraverso due appassionanti ed innovativi spettacoli multimediali, racconta e fa rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto.

I due spettacoli, che utilizzano tecnologie all’avanguardia, vedono l’ideazione e la cura di Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso e con la Direzione Scientifica della Sovrintendenza Capitolina. Sono promossi da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotti da Zètema Progetto Cultura.

Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie e accompagnati dalla voce di Piero Angela e dalla visione di magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono i due luoghi così come si presentavano nell’antica Roma, gli spettatori potranno godere di una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.
I due spettacoli possono essere ascoltati in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese).

Le modalità di fruizione dei due spettacoli sono differenti. Per il “Foro di Augusto” sono previste tre repliche ogni sera (durata 40 minuti) mentre per il “Foro di Cesare” è possibile accedervi ogni 20 minuti secondo il calendario pubblicato (percorso itinerante in quattro tappe, per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento).
FORO DI CESARE
Lo spettacolo all’interno del Foro di Cesare è itinerante. Si accede dalla scala situata accanto alla Colonna Traiana e si attraversa poi il Foro di Traiano su una passerella realizzata appositamente. Attraverso la galleria sotterranea dei Fori Imperiali si raggiunge poi il Foro di Cesare e si prosegue così fino alla Curia Romana.
Il racconto di Piero Angela, accompagnato da ricostruzioni e filmati, parte dalla storia degli scavi realizzati tra il 1924 e il 1932 per la costruzione dell’allora Via dell’Impero (oggi Via dei Fori Imperiali), quando un esercito di 1500 muratori, manovali e operai fu mobilitato per un’operazione senza precedenti: radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area per raggiungere il livello dell’antica Roma. Quindi si entra nel vivo della storia partendo dai resti del maestoso Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo e si può rivivere l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici del Foro. Tra i colonnati rimasti riappaiono le taberne del tempo, cioè gli uffici e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un nummulario, una sorta di ufficio cambio del tempo. All’epoca c’era anche una grande toilette pubblica di cui sono rimasti curiosi resti. Per realizzare il suo Foro, Giulio Cesare fece espropriare e demolire un intero quartiere per una spesa complessiva di 100 milioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 milioni di euro. Accanto al Foro fece costruire la Curia, la nuova sede del Senato romano, un edificio tuttora esistente e che attraverso una ricostruzione virtuale è possibile rivedere come appariva all’epoca.
In quegli anni, mentre la potenza di Roma cresceva a dismisura, il Senato si era molto indebolito e fu proprio in questa situazione di crisi interna che Cesare riuscì a ottenere poteri eccezionali e perpetui. Grazie al racconto di Piero Angela si potrà conoscere più da vicino quest’uomo intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri.

FORO DI AUGUSTO
Il racconto del Foro di Augusto, al quale gli spettatori assistono seduti su tribune allestite su Via Alessandrina, parte dai marmi ancora visibili nel Foro. Attraverso una multiproiezione di luci, immagini, filmati e animazioni, il racconto di Piero Angela si sofferma sulla figura di Augusto, la cui gigantesca statua, alta ben 12 metri, era custodita accanto al tempio dedicato a Marte Ultore. Con Augusto, Roma ha inaugurato un nuovo periodo della sua storia: l’età imperiale è stata, infatti, quella della grande ascesa che, nel giro di un secolo, ha portato Roma a regnare su un impero esteso dall’attuale Inghilterra ai confini con l’odierno Iraq, comprendendo gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa. Queste conquiste portarono all’espansione non solo di un impero, ma anche di una grande civiltà fatta di cultura, tecnologia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade.
Dopo Augusto, del resto, altri imperatori come Nerva e Traiano lasciarono la loro traccia nei Fori Imperiali costruendo il proprio Foro. Roma a quel tempo contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto una popolazione di quelle proporzioni. Era la grande metropoli dell’antichità: la capitale dell’economia, del diritto, del potere e del divertimento.

INFORMAZIONI PER GLI SPETTACOLI AL FORO DI AUGUSTO
Orari
Dal 17 al 30 aprile: tutti i giorni ore 20.20 – 21.20 – 22.20 (3 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.Dall’1 maggio al 31 agosto: tutti i giorni ore 21.00 – 22.00 – 23.00 (3 repliche)
Dall’1 al 30 settembre: tutti i giorni ore 20.00 – 21.00 – 22.00 (3 repliche)
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni ore 19.00 – 20.00 – 21.00 (3 repliche)

Durata: 40 minuti

Dove
Fori Imperiali – Foro di Augusto
Via Alessandrina, lato Largo Corrado Ricci

Biglietti Foro di AugustoBiglietto intero: € 15,00 – Combinato con Foro di Cesare € 25,00
Biglietto ridotto: € 10,00 – Combinato con Foro di Cesare € 17,00
Gruppi: € 10,00 – Combinato con Foro di Cesare € 17,00
(gruppi superiori alle 10 unità)
Il botteghino apre un’ora prima
Prevendita: € 1,00 Singolo | € 2,00 Combinato
In loco non viene applicata la prevendita di € 1.00
Disabili: previsti, su apposite pedane, 6 posti
+ accompagnatore per ogni replica
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INFORMAZIONI PER GLI SPETTACOLI AL FORO DI CESARE

Orari
Dal 17 al 30 aprile: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.20 alle 22.20 (7 repliche); sabato dalle ore 20.20 alle 22.40 (8 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.
Dall’1 al 31 maggio: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.40 alle 23.00 (8 repliche); sabato dalle ore 20.40 alle 23.20 (9 repliche).
Dall’1 giugno al 31 luglio: tutti i giorni dalle ore 21.00 alle 23.40 (9 repliche)
Dall’1 al 31 agosto: tutti i giorni dalle ore 20.40 alle 23.40 (10 repliche).
Dall’1 al 30 settembre: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.00 alle 23.00 (10 repliche); sabato dalle ore 20.00 alle 23.20 (11 repliche).
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 22.20 (11 repliche).


Durata: 50 minuti
Spettacoli ogni 20 minuti

Per assistere allo spettacolo itinerante all’interno del Foro di Cesare, l’accesso avverrà attraverso la scala collocata in prossimità della Colonna Traiana. Il pubblico attraverserà quindi il Foro di Traiano su una passerella appositamente realizzata e percorrendo la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, raggiungerà il Foro di Cesare.
La visita cercherà di rievocare il ruolo del Foro nella vita dei romani ma anche la figura di Giulio Cesare.

Dove 
Foro di Traiano, in prossimità della Colonna Traiana

Biglietti Foro di CesareBiglietto intero: € 15,00 – Combinato con Foro di Augusto € 25,00
Biglietto ridotto: € 10,00 – Combinato con Foro di Augusto € 17,00
Gruppi: € 10,00 – Combinato con Foro di Augusto € 17,00
(gruppi superiori alle 10 unità)
Il botteghino apre 30 minuti prima
Prevendita: € 1,00 Singolo | € 2,00 Combinato
In loco non viene applicata la prevendita di € 1,00
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...uno sguardo FUORI PORTA

- MILANO -
TEATRO

PROSEGUE...

"UNA BUGIA TIRA L’ALTRA"                                                                                                       
di Ray Cooney, diretto da Matteo Vacca.
Con Matteo Vacca (Giorgio Franchetti), Marco Morandi (marito tradito/cameriere cinese), Manuela Bisanti (segretaria del PD), Marco Fiorini (onorevole De Mitri), Giancarlo Porcari (cadavere/detective privato), Valeria Sandulli (infermiera), Annalisa Amodio (moglie di De Mitri) e Veronica Pinelli (direttrice Grand Hotel)).
Produzione Politeama.
Aiuto regia Laura De Angelis, adattamento Matteo Vacca, Traduzione Maria Teresa Petruzzi, Fonica e Luci Gianmarco Cacciani, Scene Giovanni Di Mascolo.

TEATRO/CINEMA MARTINITT - Milano
dal 26 settembre al 16 ottobre  2019- Orario spettacoli: giovedì-sabato ore 21.00, domenica ore 18.00. Il sabato anche alle 17.30.

“Una bugia tira l’altra”. E non si sa come finisce.
Al Martinitt la stagione comincia alla grande.

Torna la comicità imbattibile di Ray Cooney, rivisitata in salsa italiana. Tradimenti, non solo coniugali, sviliscono con ironia la figura dei nostri politici: inaffidabili, non all’altezza delle proprie promesse… semplicemente uomini. Un morto e la paura dello scandalo scatenano il panico sul palco e le risate in sala. In scena dal 26 settembre al 13 ottobre.  

Al Martinitt si comincia subito alla grande. O meglio con una grande bugia, che si alimenterà di altre bugie fino a diventare enorme e insostenibile. Un vortice di menzogne che finiranno con svelare le verità della natura umana… Dall’autore di “Se devi dire una bugia dilla grossa”, una commedia divertentissima dallo humor anglosassone, ma riadattata ai ritmi e al contesto sociopolitico italiani, che porta sotto i riflettori l’ipocrisia borghese, la politica corrotta e le umane debolezze. Una sorta di “weekend con il morto” che mette a nudo ambiguità, vizi, paure e meschinità degli uomini (e le donne), indipendentemente dalla fede politica. Lo spettro di uno scandalo porta al panico generale e fa cadere tutte le maschere… La commedia, della stessa penna di “Se devi dire una bugia dilla grossa” e del suo sequel “Se devi dire una bugua è meglio dirla grossa”, successi teatrali internazionale ormai consolidati, arriva al Martinitt con un cast affiatato e con una sorpresa dagli occhi a mandorla. Una commedia degli equivoci dal ritmo incalzante, dai molteplici intrecci e dagli spudorati richiami alla tormentata e tormentosa politica italiana dei nostri giorni.

Invece di presenziare alla seduta notturna alla Camera dei Deputati, l’On. De Mitri, vice ministro del lavoro del Governo in carica, sta per passare la notte con la sua amante, la segretaria del leader dell’opposizione, all’interno di una suite del Grand Hotel. Niente andrà come previsto: dietro la finestra è nascosto un cadavere. Lo scandalo sta per scoppiare, ma fortunatamente l’onorevole può contare sul suo fedele portaborse, Giorgio Franchetti... Inizia così un incredibile susseguirsi di bugie, gag, equivoci, tradimenti, scambi di persona, che svelano le ipocrisie dei nostri tempi facendo ridere fino alle lacrime.

Costo: Vedi sito.
Indicazioni: Parcheggio gratuito.
Info e prenotazioni: Tel. 02 36.58.00.10
Indirizzo: via Pitteri, 58 -Milano
Sito di riferimento: www.teatromartinitt.it
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- NAPOLI -
ARTE

APPENA APERTA...

"ANDY WARHOL"
DA OGGI A NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL

Alla Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.


BASILICA DELLA PIETRASANTA - LAPIS MUSEUM - Napoli
dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Un’esposizione interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal secondo dopoguerra.

Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

In oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti, fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte tutta, un aspetto nuovo.

Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.

Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.

La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.

La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.

La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.

Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.

Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia

Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni:  081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di riferimento: www.polopietrasanta.com

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PROSEGUE...

"NAPOLI NAPOLI, DI LAVA DI PORCELLANA E MUSICA"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e del Teatro di San Carlo


MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE -- Napoli
 Dal 21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari

Ha appena aperto al Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 – 21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il Teatro  di San Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.

Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le Gall1 come  la regia di un’opera musicale, saranno il palcoscenico d’eccezione  sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a quelli  di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere,  i cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi artistici di ciascuna sala.

La mostra è una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della nostra contemporaneità: un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi originali cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino e altri), strumenti musicali del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti d’arte e di arredo, minerali e animali tassidermizzati oggi conservati rispettivamente  nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli (oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II di Napoli).

Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro il lunedì della settimana d'uscita, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo, previa specifica selezione, all'inserimento tra i nostri suggerimenti.