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giovedì 27 febbraio 2020

GABRIELE LAVIA dona la sua voce alla parola magica di JAQUES PRÉVERT e il pubblico del TEATRO ELISEO sogna

autrice: Mirella Angelelli (MireKira) 




Il TEATRO ELISEO di Roma presenta un monologo travolgente con ritmi incalzanti, da Jaques Prévert I RAGAZZI CHE SI AMANO di e con Gabriele Lavia, accompagnato dalle musiche di Giordano Corapi.

Un luogo, il palcoscenico, una scenografia scarna ed essenziale: una panchina, un tavolo con dei fiori, alti lampioni di luce rarefatta, in lontananza il suono di un organetto, siamo nel mondo di Prévert. Il pubblico è  in attesa. L'attore si presenta. Gabriele Lavia con la sigaretta tra le dita, la Gauloise, istrionico ed ironico si rivolge alla platea e l'accompagna nel porto delle nebbie e nei viali alberati di Parigi; rievoca l'immagine di Jean Gabin, parla di poeti, filosofi, pensatori e pittori che hanno meditato sull'essere e sull'esistere. Ricorda che è dal "mito della caverna" di Platone ai nostri giorni che l'uomo cerca la verità e se stesso per dare un senso alla vita; descrive quadri famosi di  Magritte, Hopper, Picasso, riflette sul pensiero di Heidegger e Nietzsche, si susseguono confronti e analisi, si interroga, pone domande, coinvolge, solo così  lo spettatore potrà così comprendere il messaggio nascosto in quel linguaggio semplice ed immediato delle poesie del grande  poeta del '900, Jaques Prévert.


Spettacolo colto, poetico denso di significati, la suspense e il silenzio avvolgono il pubblico.

Lavia padrone della scena cattura e appassiona con il suono magico della voce e della parola, piange le pene d'amore, l'abbandono, rievoca sogni e tragedie, impersona l'autore stesso e la sua profondità  nella ricerca di certezze. I versi si susseguono lenti, veloci, sussurrati, urlati... L 'amore è salvifico, l'altro, l'amato, è l'unica ancora della vita, e nella musicalità delle filastrocche dei bambini e dei carillon delle giostre, ascoltate negli angoli delle strade, il ritmo le sospensioni e i giochi di parole parlano di ricordi rimpianti violenza tenerezza vendetta speranza.

Il grande interprete, su quella panchina simbolo di solitudine ma anche di abbracci e passione, coglie tutte le sfumature dell'amore cantate da Prévert. Gli occhi del poeta, anticonformista e surreale, sanno guardare al di là delle apparenze, penetrano il profondo dell' anima e cercano di comprendere il senso e il significato della vita e spesso lo vedono in un amore assoluto che si confonde nelle immagini di una natura stupefacente in cui due finiti si uniscono per raggiungere l'infinito.

Il pubblico ringrazia con tanti applausi il grande e impareggiabile Gabriele Lavia che ha fatto sognare a tutti quella nuvola invisibile che avvolge I RAGAZZI CHE SI AMANO.

Angelelli Mirella -
_KIROLANDIA®_

Foto a corredo di Filippo Manzini


"I RAGAZZI CHE SI AMANO"
Uno spettacolo di e con
Gabriele Lavia
da Jaques Prévert
Costumi Elena Bianchini
Musiche Giordano Corapi
Produzione Teatro Eliseo