Giugno 2020: siamo stati settimane nelle nostre case; abbiamo cercato di accogliere un tempo senza tempo, di osservare ciò che attorno a noi assumeva di giorno in giorno contorni diversi, non sempre rassicuranti. Abbiamo chiesto a noi stessi di provare ad ascoltare quello che intorno rumoreggiava senza alcun suono.
Ci siamo riusciti? Cosa abbiamo provato quando ci è stato detto che sarebbe iniziata la fase della lenta ripresa? Ferma di fronte a questi interrogativi, la mia immagine si è trovata come in una stanza piena di specchi deformanti.
Quale trasformazione ho accolto dentro di me in occasione di questa nuova fase post quarantena? Ho, ancor prima, accettato una trasformazione o ancora sto esplorando? Per questo terzo appuntamento di riflessioni condivise, l’urgenza di raccontare il valore della trasformazione ha occupato il mio spazio virtuale insieme a voi.
Che nulla sarà come prima è ormai un’affermazione che leggiamo o ascoltiamo ovunque. Nessun “dopo” lo è. Siamo in perenne movimento emotivo, fisiologico, culturale. La vera domanda credo sia: come desideri essere ogni giorno? Se è vero che l’apprendimento è un processo con cui si origina e modifica un’attività reagendo a una situazione incontrata, possiamo dichiarare che nella trasformazione ci sia apprendimento. Non perdere l’occasione di riflettere sull’impatto sociale causato dal Covid-19, è la sfida che io scelgo di accettare. Ma rifiutando con chiarezza il ritmo vorticoso che rischia ancora di condizionarci. Ogni trasformazione è personale, segue ritmi ed esperienze intime e non replicabili.
Adesso che non siamo più “costretti” nelle nostre case ci aspetta un viaggio con e verso la trasformazione. E vi auguro che sia un viaggio strepitoso. Magari accompagnato dalle parole dei 4 libri che vi suggerisco per questo nuovo appuntamento pensato per i più piccoli e dedicato ai meno giovani.
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Per i più grandi (12 anni fino ai 99 e più) il libro che vi dedico è “Coraline” di Neil Gaiman - Arnoldo Mondatori Editore, 2003. È lo stesso autore a spiegare nella prefazione al libro la chiave della trasformazione che vi consegno: “Essere coraggiosi non significa affatto non avere paura. Essere coraggiosi significa proprio avere paura, molta paura, una paura da matti, e ciò nonostante fare la cosa giusta”.



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La trasformazione più impegnativa la dedico però ai bimbi sino ai 6 anni con il silent book di Iela Mari, “L’albero”, del 1973 edito da Babalibri. È un testo per immagini dalla poesia che avvolge e ci permette di inventare storie sempre nuove, lunghe tutto il tempo che desideriamo.




Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…
"Non chiamateli piccoli", la mia rubrica che cresce insieme a voi fra le pagine di KIROLANDIA, spera di tornare presto a parlare di teatro per i meno grandi.
Stavolta non ho istruzioni da accompagnare ai libri che vi ho descritto. Ho solo un suggerimento discreto, che può andar bene per tutti: prendete i libri e, mentre li leggete e li sfogliate, cercate di immaginare di essere proprio voi in prima persona all’interno di quelle pagine.
Lasciatevi guidare dalle immagini e esplorate le vostre coraggiose trasformazioni…
“Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo”
MAHATMA GANDHI