MENU

K-HOME | KIROLANDIA | KIRI | REGOLAMENTO | CONTATTI  | corrente culturale | fridaartes | privacy e cookie | disclaimer
Kirosegnaliamo | Kiroalmanacco | Kirosegnaliamo
K-NEWS | PALCOSCENICO | MUSICA | ARTE | CINEMA | LIBRI | COSTUME/SOCIETA' | SCIENZE/NATURA |FOTO | DISEGNI/PITTURE | RACCONTI | POESIE | VIDEO
IppoKiro PutzoKiro MayaKira ManuKira AttiroKira MireKira VeraKira CeresKira VolpocaKiro Krouge

sabato 27 febbraio 2021

PREMIO AL TEATRO LGBT+ LA KARL DU PIGNÉ. In anteprima EMILIANO METALLI ci racconta della prossima edizione



La corrente culturale KIROLANDIA prosegue questo 2021 tracciando una linea colma di speranza che mira a raccontare ciò che di bello sta andando avanti, con tenacia e convinzione, in questa complessa dimensione che stiamo attraversando tutti e che speriamo di poter dimenticare molto presto.
 
Tra le svariate iniziative, percorsi ed idee di pregio connesse allo spettacolo, all'arte ed alla cultura anche il premio al Teatro LGBT+ del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, ora intitolato a La Karl du PignÉ, ha scelto di non cedere assolutamente il passo al Covid.
 
Abbiamo incontrato il suo coordinatore EMILIANO METALLI che con grande forza di volontà sta continuando a tenere le fila di tutta l'organizzazione per far sì che si arrivi, se pur con delle rimodulazioni, alla prossima tanto attesa edizione e premiazione.
 
Ma facciamoci raccontare proprio da lui.
 
Carissimo Emiliano, intanto un immenso grazie per aver deciso di rispondere a Kirolandia in queste giornate ancora così complesse per tutti. Prima di ogni altra cosa raccontaci del Premio al Teatro LGBT+ , quando e come è nato ma soprattutto perché?
Il mio grazie a voi per questo piacevole incontro. Entriamo subito nel vivo. Il Premio è nato quasi per caso, direi. Come nascono molti progetti fortunati. Nonostante la vita mi abbia portato altrove, la mia preparazione universitaria affonda le radici nello studio del teatro e della musica, per cui i miei interessi si sono sempre dedicati a questo mondo. Anche in questi campi, però, prediligo le esperienze più vicine alla mia sensibilità. Rimasi, per esempio, affascinato dalla fusione di vita e di arte nel rapporto fra Benjamin Britten e Peter Pears. Una sera vidi uno spettacolo di Drag Queen, invitato da un amico che si esibiva. Dopo lo show parlammo delle nostre idee e dei progetti futuri e lui mi suggerì di proporre questa idea del "Premio al Teatro LGBT+" ad Andrea Berardicurti, alias La Karl du Pigné. Il passo fu breve. Ci incontrammo una mattina in un bar vicino al Colosseo, vennero fuori idee ed entusiasmo. Poi Andrea mi mise in collegamento con Claudio Mazzella, attuale presidente del C.C.O. Mario Mieli e allora referente per il settore culturale, con cui è nata un'intesa e un'amicizia che ci lega ancora oggi. Con lui ho avuto la fortuna di conoscere i soci e le socie del Circolo e di stringere nuovi legami che mi hanno arricchito e mi nutrono ogni giorno.
Il premio nasce per dare organicità e visibilità alle differenti esperienze in campo teatrale legate all'universo LGBT+. Per fare rete, insomma, e capire in che direzione si muove il mondo dello spettacolo negli anni rispetto ai temi della Comunità, ma anche per riavvicinare le persone agli spettacoli, alle produzioni più piccole che corrono il rischio di restare sconosciute, quando invece hanno molti meriti.
 
E poi l'importante scelta di dedicarlo ad un'icona del mondo LGBT+, La Karl du Pigné.
Poco dopo la prima edizione del Premio, inizialmente intitolata a Mario Mieli, Andrea venne a mancare. Fu un momento terribile per tutti. Anche io, che lo conoscevo da poco, sono stato molto turbato dalla sua morte. Ma Claudio, che in questo è eccezionale, ha proposto di trasformare il nostro dolore in un motivo di gioia, ricordando ogni anno La Karl attraverso la premiazione. Il secondo anno suggerì di montare una scena, prima di introdurre le premiazioni, in cui parlavamo con lei: abbiamo usato alcuni audio di WhatsApp che avevamo salvato. Era come averla lì, con la sua intelligenza graffiante e la tenerezza infinita. Abbiamo perduto molto, quando abbiamo perduto La Karl du Pigné, non solo per quello che rappresentava.
 
Il fulcro del premio ovviamente è nel teatro, ma sono perlustrate anche altre attività d'arte?
Vorremmo aprire ad altre forme d'arte, ma non è semplice. Quest'anno abbiamo una proposta di menzione per i progetti che riguardano altri linguaggi, come categorie speciali accanto a quella principale del teatro. È un gran lavoro, anche se alla fine la soddisfazione è maggiore. Ma limare sempre il budget, già minimo, e contare soprattutto su un'attività volontaria ha i suoi limiti. Speriamo in futuro di farcela.
 
Non sei da solo a portare avanti questa iniziativa, ti va di farci conoscere il gruppo di lavoro del Premio La Karl du Pigné.
Un gruppo “colorato” e vario che scopriremo insieme alla prossima uscita del bando! So per certo che si basa su due principi cardine: la passione e la competenza. Non aggiungo altro, per ora!
 
Lo scorso anno ci sarebbe dovuta essere la terza edizione ma è arrivata a scuotere le nostre esistenze la pandemia, quindi come per ogni altra attività il caos, ed anche se la tanto attesa edizione 2020 non si è potuta svolgere tu con coraggio hai deciso di non fermare la lavorazione. Come state procedendo e cosa prevedi?
Stiamo studiando una versione del premio che possa “salvare” la stagione 2019-20, fin dove è arrivata, e che favorisca la nuova progettualità. Ci piacerebbe offrire una sorta di residenza artistica per le compagnie più giovani e meno forti economicamente. Non è semplice, ma i progetti sul tavolo sono chiari e forse riusciremo a portare a casa il premio 2021! Dico forse perché la situazione sanitaria e sociale non ci danno ancora modo di progettare senza interrogativi.
 
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli è un importante punto di riferimento per la cultura LGBT+. Entriamo per qualche attimo nella sede di via Efeso a Roma per curiosare tra le tantissime attività di rilievo sociale e culturale.
Il Circolo, ormai da molti anni, offre non solo attività artistico culturali, ma veri e propri servizi alla Comunità e, aggiungerei, alla Società civile. Basterebbe citare la centralità nella realizzazione di una manifestazione complessa come il "Pride", che vede insieme spettacolo, azione civile, socialità e, soprattutto, politica. Tuttavia non va dimenticato l'aspetto di assistenza psicologica o legale che, spesso, è centrale nell'affrontare le criticità di una Comunità ancora in via di trasformazione. All'inizio la lotta era contro lo stigma dell'Aids, poi la centralità di altri obiettivi politici o sociali, ma oggi, dopo l'approvazione di una legge sulle Unioni civili che ci vede ancora poco considerati come cittadini, il vero nemico da affrontare è la violenza. Direi in particolare la violenza di genere. Finché non sarà approvata una legge italiana contro l'omolesbotransfobia continueremo a lottare in tutti i modi che ci saranno possibili. Anche con il "Roma Rainbow Choir" che, orgogliosamente, rappresenta il primo coro LGBT+ fondato in Italia.
 
Non possiamo non parlare un pochino anche di te! Drammaturgo, attore, regista, direttore artistico, critico teatrale come fai a conciliare tutte queste tue identità?
Troppo buoni, vista così sembro una specie di portento e non sarebbe sincero. Penso di essere fortunato e abile nella gestione del tempo: un po' come Hermione in Harry Potter quando segue più lezioni con il giratempo. I miei amici dicono che non dormo. I nemici che millanto. Il mio compagno mal sopporta tutti i miei impegni, ma per me l'impegno è l'essenza della vita, in tutte le sue sfaccettature.
 
Emiliano, come sai noi siamo i Kiri, crediamo nei sogni, così vorremmo che tu lasciassi ai nostri lettori un tuo pensiero...
Il mio sogno si condensa nelle parole di Borges che, in una conferenza sul Tango, afferma:
“...tutti noi viviamo una vita plurima, e questo ci è indispensabile per continuare a vivere: viviamo la nostra umile vita, ma ne viviamo anche un'altra, immaginaria.”
Io spero che ogni singola persona possa vivere la sua vita in questo modo, senza mai rinunciare a nulla che possa renderl* felice.

- Andrea Alessio Cavarretta e Giovanni Palmieri -

_KIROLANDIA®_

 
Pagina FB @ilmariomieliateatro
www.mariomieli.net
www.mariomieli.net/servizi/teatro/premio-lkpd/