Finalmente
è iniziato il tanto atteso DragMeUpFestival
e bisogna fare subito gli applausi a questo molto ben pensato grande
contenitore dalle tinte arcobaleno che già nella prima settimana è riuscito
a catalizzare l’attenzione del pubblico.
Organizzato da OFF/OFF Theatre, Centrale Preneste Teatro, Teatro
Biblioteca Quarticciolo, Teatro del
Lido di Ostia/Teatro di Roma,
il primo Queer Art Festival Italiano in streaming, tra spettacolo e
attivismo, ha tagliato il nastro d’apertura il 31 marzo,
nella Giornata internazionale della Visibilità Trans. I primi tre appuntamenti sono riusciti da subito a
far comprendere la portata artistica, culturale e sociale di questo imponente progetto
guidato dall’attivissima compagnia ONDADURTO
TEATRO con la collaborazione delle sempre affascinanti Drag Queen HOLIDOLORES e del duo Karma
B.
Così
l’apertura è stata affidata ad un variegato talk dal Teatro Quarticciolo,
il DRAGMEUPTALK, un lungo incontro di ben 5 ore su Zoom con vari interventi e
riflessioni tra personalità impegnate in molteplici campi dall’arte alla
comunicazione, dalla cultura al giornalismo per poter discutere insieme sulle tematiche
legate alla discriminazione di genere e all’omobitransfobia, in collaborazione
con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e il M.I.T – Movimento
Identità Trans.
Lo
stesso giorno ha visto la messa in rete
per la regia di ADELE TULLI del video love
speech andato in onda su tutti i canali mediatici del Festival. La chiara intenzione del corto è sensibilizzare
l’opinione pubblica sugli effetti negativi che il linguaggio offensivo ha sulla
comunità LGBTIQ+.
Strade, locali, teatri, interni, esterni di un quotidiano vivere
raccolgono voci intente a pronunciare quelle tante espressioni volgari e sprezzanti che si fissano come ferite
dell’esistere. Sullo sfondo i richiami alla realtà tendono quasi ad
allontanarsi, a lasciare spazio solo ai volti dei vari protagonisti che tra i
rumori del quotidiano, si appropinquano a noi, sino a fissarsi nel silenzio della
profonda riflessione.
#LOVESPEECH è il sottotitolo che identifica
il tema portante della prima edizione del Festival.
Arriviamo così al primo appuntamento spettacolo, la GAYSTORY - Piccola Storia
del Movimento Gay Italiano curato e narrato dalle bravissime KARMA
B., definita proprio da loro “una piccola e (non) esaustiva Storia
del Movimento Omosessuale Italiano”, andata
in onda il 1 aprile in diretta
streaming dal Teatro del Lido di
Ostia. Potremmo dire una ben costruita lezione, in cui l’accattivante duo Karma B. racconta, con estrema
chiarezza e adeguata simpatia, le vicende salienti del cammino della comunità
LGBTQ+ italiana. Uno storytelling di
cerca mezz’ora in cui si alternano alla narrazione storica vari frammenti video.
Un
percorso che partendo dai tentativi di creare un movimento di liberazione
omosessuale nei primi del ‘900 attraversa via via molte tappe salienti
tra cui la nascita del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, quella dell’Arcigay,
l’arrivo del primo Gay Pride italiano nel 1994 per poi giungere alla recente istituzione delle Unioni Civili.
Una Gaystory, che mette il focus non solo su quante e quanti sono stati in prima linea
ma anche su quelle tante personalità del mondo della politica, della cultura e
dello spettacolo che hanno sostenuto la comunità italiana LGBTQ+ e coloro che invece l’hanno ostacolata.
Se
questo è l’inizio cosa dobbiamo aspettarci da un mese di intensa
programmazione!?
Nella
ricca pagina del DragMeUpFestival trovate i link dei primi tre appuntamenti che vi invito, se ve li foste persi, a vedere aspettando il 7 aprile quando ripartiranno i prossimi
incontri.
- Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
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www.dragmeup.it