Kiri, proseguono per tutta la stagione 2019/2020 le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin.
Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroeventodasogno e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di Kirolandia!!!
Dunque ecco per sognare con voi...
- ROMA -
DEBUTTANO
"NON PLUS ULTRAS"
uno spettacolo di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano
Drammaturgia e regia Gianni Spezzano
Drammaturgia e regia Gianni Spezzano
con Adriano Pantaleo
Scene Vincenzo Leone
Costumi Giovanna Napolitano
Luci Giuseppe Di Lorenzo
Contributi multimediali e foto di scena Carmine Luino
Collaborazione alla drammaturgia Adriano Pantaleo
Costumi Giovanna Napolitano
Luci Giuseppe Di Lorenzo
Contributi multimediali e foto di scena Carmine Luino
Collaborazione alla drammaturgia Adriano Pantaleo
Produzione Argot Produzioni - Teatro Eliseo – Nest Napoli est Teatro
in collaborazione con La Corte Ospitale
in collaborazione con La Corte Ospitale
TEATRO PICCOLO ELISEO - Roma
Il 24 giugno 2014 il cuore del ventottenne Ciro Esposito ha smesso di battere dopo 52 giorni di agonia e sei interventi chirurgici. Ciro Esposito era un tifoso del Napoli Calcio ed è stato ammazzato durante quello che viene definito “uno scontro tra tifoserie”, uno degli eventi che costituisce il grande fenomeno della “violenza negli stadi”. È all’indomani della scomparsa del giovane partenopeo che inizia Non Plus Ultras, un progetto transmediale firmato da Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, che nasce dall’esigenza di comprendere i meccanismi di uno dei più grandi fenomeni di aggregazione sociale degli ultimi cinquant’anni: le tifoserie calcistiche, nello specifico il fenomeno Ultras.
Qual è il modello di vita degli Ultras?
Attraverso un’indagine teatrale durata quattro anni, abbiamo cercato di dare una risposta a questa domanda. Il modello di vita degli Ultras si racchiude in una sola parola: Mentalità.
Dunque, cos’è la Mentalità?
È una filosofia di vita basata su regole non scritte ma condivise tacitamente da tutti gli Ultras. L’impianto drammaturgico dello spettacolo procede alla scoperta di questo codice etico e comportamentale svelandone i pregi e i limiti. Ciro cerca di conquistare la dolce Susanna, figlia del temuto capo Ultras Biagio ‘O Mohicano. La sua strategia è semplice: riuscire ad introdursi nel mondo della curva e conquistare la benedizione dal padre della ragazza. Ciro nel tentativo di sedurre resta sedotto, completamente catturato da quella mentalità che sembra dare un senso alla sua vita piatta e monotona che ha sempre detestato. Però…
Cosa vuol dire essere un Ultras? Che responsabilità porta? Che legame corre tra lo stato civile e il movimento Ultras? Che costi ha essere un ultras?
Non Plus Ultra ovvero “non più oltre”, la scritta che Ercole incise sulle colonne omonime per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso. Qual è
questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.
Foto di Carmine Luino
Durata: 70 minuti
Costo: Biglietto 10 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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MARIA ROSARIA RUSSO – FRANKIE
MASSIMILIANO VADO – JOHNNY
in
"PAURA D’AMARE"
DI TERRENCE MCNALLY
VERSIONE ITALIANA ELEONORA DI FORTUNATO |SCENE ELISA BENTIVEGNA | COSTUMI ROSA ELEONORA PISCHEDDA | DISEGNO LUCI DIEGO PIRILLO | ASSISTENTE ALLA REGIA SALVO DI FALCO - ANDREA GORACI | AIUTO REGIA GOFFREDO MARIA BRUNO | PRODOTTO DA GIAMPIERO PREZIOSA |LA STORIA SI SVOLGE AL RISTORANTE TERRA
REGIA GIULIO MANFREDONIA
PRODUZIONE INTHELFILM
TEATRO BRANCACCINO - Roma
dal 24 ottobre al 3 novembre 2019 , dal giovedì al sabato ore 20.00_dom. 18.45
Al Teatro Brancaccino è in scena dal 24 ottobre Paura d’amare di Terrence McNally, con la regia di Giulio Manfredonia. Protagonisti Maria Rosaria Russo e Massimiliano Vado.
Frankie and Johnny in the Clair de Lune è una pièce di Terrence McNally, sceneggiata dallo stesso McNally per il film Frankie and Johnny, diretto da Garry Marshall nel 1991 e interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer. La commedia fu giudicata dal New York Post “straordinariamente divertente, romantica, provocatoria” e il New Yorker definì McNally “uno dei più originali e audaci drammaturghi, e anche uno dei più divertenti”. Il film di Marshall ebbe un enorme successo e Michelle Pfeiffer ottenne una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.
Un cuoco, uscito da diciotto mesi di carcere per truffa, s'innamora di una cameriera che si sta leccando le ferite di una relazione infelice e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze.
Un dialogo brillante, serrato, ironico, cui fa da controcanto il coro dei personaggi minori. Tutte persone comuni, tutti accomunati dalla paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti. Quella paura che conosciamo tutti, e che ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Frankie and Johnny in the Clair de Lune è una pièce di Terrence McNally, sceneggiata dallo stesso McNally per il film Frankie and Johnny, diretto da Garry Marshall nel 1991 e interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer. La commedia fu giudicata dal New York Post “straordinariamente divertente, romantica, provocatoria” e il New Yorker definì McNally “uno dei più originali e audaci drammaturghi, e anche uno dei più divertenti”. Il film di Marshall ebbe un enorme successo e Michelle Pfeiffer ottenne una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.
Un cuoco, uscito da diciotto mesi di carcere per truffa, s'innamora di una cameriera che si sta leccando le ferite di una relazione infelice e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze.
Un dialogo brillante, serrato, ironico, cui fa da controcanto il coro dei personaggi minori. Tutte persone comuni, tutti accomunati dalla paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti. Quella paura che conosciamo tutti, e che ci fa preferire la solitudine alla delusione.
NOTE DI REGIA
“Perché fai tutto questo?” / “Perché tutto quello che voglio è in questa stanza”
Questo dialogo riassume bene il senso della storia d’amore di Frankie e Johnny, i due protagonisti del testo di Terrence McNally, “Frankie e Johnny al chiaro di luna”, ma contiene anche, a ben vedere, l’idea che anima il nostro spettacolo. Il testo di McNally (1987) infatti si svolge interamente nella stanza da letto di Frankie e racconta una notte d’amore tra i due personaggi, affidando al loro dialoghi la descrizione delle loro vite. Pochi anni dopo lo stesso McNally scrisse l’adattamento cinematografico per il film diretto da Garry Marshall nel 1991.
Nel film la vita di Frankie e di Johnny si arricchisce di mille particolari e tutta la storia si può dire faccia un vero e proprio salto di qualità: non solo la vicenda dei due affronta anche il loro innamoramento, totalmente assente nella pièce teatrale, ma i temi del racconto trovano la loro centralità e la struttura narrativa prende rotondità, con l’introduzione, a mio avviso determinante, del loro universo lavorativo, nel ristorante newyorkese “Apollo”, vero e proprio contrappunto
diurno, frenetico e concretissimo, alle atmosfere rarefatte e sentimentali delle notti del testo teatrale.
Ho scelto quindi di prendere i protagonisti e portarli fuori dalla stanza, raccontando allospettatore sia le vicende che li porteranno a quella notte d’amore, sia la paura che la segue, e poi il punto di rottura e la riconciliazione finale.
Il tentativo è dunque quello di scardinare le mura della stanza per riportare la storia nel reale.Li scopriremo insieme al pubblico in un altrove nuovo e allo stesso tempo consueto, contrapponendo la rappresentazione delle azioni e dei gesti quotidiani dei personaggi con i lorosentimenti più intimi, e modulando e mutando il quotidiano in cui sono immersi. Questo viaggio di andata e ritorno tra teatro e cinema ha l’obbiettivo alto di “tradire” la pièce
teatrale, cercando di disegnare una struttura narrativa nuova, a mio giudizio più compiuta, conservandone però il senso più profondo.
Johnny corteggia Frankie con le sue parole dirette, trasparenti, e fa breccia nel muro che lei hacostruito nel tentativo di annullarsi pur di tenere lontano quella paura che l’ha segnata.
L’irrompere dell’amore nelle loro vite, quelle di due persone semplici e assai comuni, trasfigura il loro ordinario e lo rende straordinario, stravolge il quotidiano trasformandolo in qualcosa che ha a che fare col desiderio, ma anche con la paura di tornare a vivere. Quella paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti, che conosciamo tutti, e che spesso ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Nel film la vita di Frankie e di Johnny si arricchisce di mille particolari e tutta la storia si può dire faccia un vero e proprio salto di qualità: non solo la vicenda dei due affronta anche il loro innamoramento, totalmente assente nella pièce teatrale, ma i temi del racconto trovano la loro centralità e la struttura narrativa prende rotondità, con l’introduzione, a mio avviso determinante, del loro universo lavorativo, nel ristorante newyorkese “Apollo”, vero e proprio contrappunto
diurno, frenetico e concretissimo, alle atmosfere rarefatte e sentimentali delle notti del testo teatrale.
Ho scelto quindi di prendere i protagonisti e portarli fuori dalla stanza, raccontando allospettatore sia le vicende che li porteranno a quella notte d’amore, sia la paura che la segue, e poi il punto di rottura e la riconciliazione finale.
Il tentativo è dunque quello di scardinare le mura della stanza per riportare la storia nel reale.Li scopriremo insieme al pubblico in un altrove nuovo e allo stesso tempo consueto, contrapponendo la rappresentazione delle azioni e dei gesti quotidiani dei personaggi con i lorosentimenti più intimi, e modulando e mutando il quotidiano in cui sono immersi. Questo viaggio di andata e ritorno tra teatro e cinema ha l’obbiettivo alto di “tradire” la pièce
teatrale, cercando di disegnare una struttura narrativa nuova, a mio giudizio più compiuta, conservandone però il senso più profondo.
Johnny corteggia Frankie con le sue parole dirette, trasparenti, e fa breccia nel muro che lei hacostruito nel tentativo di annullarsi pur di tenere lontano quella paura che l’ha segnata.
L’irrompere dell’amore nelle loro vite, quelle di due persone semplici e assai comuni, trasfigura il loro ordinario e lo rende straordinario, stravolge il quotidiano trasformandolo in qualcosa che ha a che fare col desiderio, ma anche con la paura di tornare a vivere. Quella paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti, che conosciamo tutti, e che spesso ci fa preferire la solitudine alla delusione.
Giulio Manfredonia
Costo: Biglietto: 18 €
Informazioni: tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it
Indirizzo: Via Mecenate, 2 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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D N A
O N
Dramma Verticale Studio N 3
di e con DUSKA BISCONTI
opere visive di ELENA NONNIS
Voce fuori campo MARIA LIBERA RANAUDO
SPAZIO 18B - Roma
dal 24 al 27 ottobre 2019, da giovedì a sabato ore 21, domenica ore 18.
Dal 24 al 27 ottobre va in scena allo Spazio 18b “DNA”- Dramma Verticale Studio N3 di e con Duska Bisconti.
Uno studio- spettacolo che prende spunto dalle scoperte scientifiche sul DNA mitocondriale (parte del DNA umano ereditato esclusivamente dal DNA materno preposto ad accumulare memoria/energia che sarà utilizzata nel corso della vita di ognuno).
L’autrice ha condotto una piccola indagine sulla memoria trasmessa dalle madri ai figli e alle figlie in particolare. La domanda è: “quale è la prima immagine/frase che è rimasta scolpita nella tua memoria pensando a tua madre?”
I risultati di questa prima escursione, forse fantasiosa e incompleta, nel mondo della memoria genetica riportano alla paura nelle sue più diverse declinazioni, contrapposta in automatico all’energia creativa della vita.
Paura scandita nel tempo che diventa un corrimano intriso di avvenimenti precisi, interpretati dall’autrice, e si estende come una retta infinita nelle vicende del patriarcato.
Lo studio-spettacolo ha il suo prologo visivo nelle opere di Elena Nonnis, che scrive la sua storia intrecciando fili e segni accompagnatori del tempo nello spazio della memoria.
Costo: biglietto unico a 10 Euro - tessera semestrale obbligatoria €3
Indirizzo: via Rosa Raimondi Garibaldi 18B (zona Garbatella)
Informazioni: 0692594210 - 3333305794 (anche WhatsApp) - biglietteria@spazio18b.com
Sito di riferimento: www.spazio18b.com
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PROSEGUONO...
Associazione culturale Garrincha presenta
"STRIKE"
scritto e interpretato da Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico
regia Gianni Corsi
supervisione artistica Massimiliano Bruno
aiuto regia Veronica Benassi
supervisione artistica Massimiliano Bruno
aiuto regia Veronica Benassi
assistente alla regia Giorgia Remediani
colonna sonora Cranio Randagio, Muninn, Chaz
scenografia Ambramà e Lisa De Benedittis
costumi Giulio Morini
costumi Giulio Morini
organizzazione Susan El Sawi
foto Chiara Calabrò
luci Marco D'Amelio
progetto grafico Francesco Buccolieri
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 18 ottobre al 3 novembre 2019, prima settimana venerdì ore 21.00, sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 17.30. Seconda e terza settimana da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 17.30 e 21.00, domenica ore 17.30
Dopo il grande successo della passata stagione, torna in scena al Teatro De Servi, lo spettacolo STRIKE scritto e interpretato da Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico, per la regia di Gianni Corsi, con la supervisione artistica di Massimiliano Bruno. Lo spettacolo è una produzione dell’Associazione culturale Garrincha.
Una commedia ambientata nel mesto cortile di un SERT, la struttura sanitaria dove, secondo la legge vigente, vengono accolte tutte le persone con problemi di dipendenze, senza distinzioni. Dante, un goffo studente, deve passare l’estate lì per terminare il suo tirocinio da psicologo e potersi finalmente laureare, mentre Pietro, pure lui studente anche se molto più svogliato, è obbligato a frequentare quel posto perché, per una sciocchezza, deve sottoporsi a regolari controlli. Lo squallido e sempre vuoto cortile diventa il loro ritrovo abituale, tra un caffè ed una sigaretta nasce un’intesa che rende più leggere le giornate che altrimenti non passano mai. Un giorno incontrano Tiziano, molto diverso da loro, un ragazzo di strada che è lì per intraprendere un serio percorso di riabilitazione. Dopo i primi timorosi sguardi imparano a conoscersi, tra una imbarazzante confessione e un consiglio fraterno, i tre affrontano curiose avventure che li legano sempre di più. Fino al momento in cui la loro diversità torna a metterli duramente alla prova, e porta lo spettatore in un viaggio ironico ed emozionante, alla scoperta di quel meraviglioso sentimento umano capace di rendere scintillante anche il più grigio dei cortili: l’amicizia.
Costo: Biglietti Platea 24 €, Galleria 20 €
Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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ALESSANDRO LONGOBARDI PER OTI - OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO PRESENTA
GIOVANNI SCIFONI
GIOVANNI SCIFONI
"SANTO PIACERE Dio è contento quando godo"
SCRITTO DA GIOVANNI SCIFONI
SUPERVISIONE ARTISTICA DANIELE MONTEROSI
SCRITTO DA GIOVANNI SCIFONI
SUPERVISIONE ARTISTICA DANIELE MONTEROSI
REGIA VINCENZO INCENZO
DANZATRICE ANISSA BERTACCHINI
DANZATRICE ANISSA BERTACCHINI
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dall'8 al 27 ottobre 2019 , dal martedì al sabato ore 21.00, sabato 12 e 19 ottobre ore 17.00 e ore 21.00, domenica ore 17.00, mercoledì 23 ottobre ore 17.00
Non c’è sesso senza amore è solo il riff di una canzone o una verità assoluta?
Come la mettiamo con il VI Comandamento?
Tutti dobbiamo fare i conti con la nostra carne e troppo spesso i conti non tornano.
Anima e corpo sono in guerra da sempre, alla ricerca di una agognata indipendenza. Come in tutte le guerre, nel tempo mutano le strategie e i rapporti di forza. Ma noi, credenti, bigotti o atei incalliti, continuiamo ad inciampare nelle nostre mutande, tra dubbi e desideri.
Scifoni ha un piano: porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio.
Sequestra così il pubblico e lo pone al centro di un esperimento unico e irresistibile, avventurandosi tra vizi, ragioni e sentimenti della fauna umana, oscillando come un esilarante pendolo tra gli estremi del sesso e della Fede, in metamorfosi continua tra i suoi personaggi, il morigerato Don Mauro, schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista.
In un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile, alto e comico al contempo, Scifoni fa rimbalzare Papi e martiri, santi e filosofi, scimmioni primitivi e cardinali futuribili, anni ’80 e Medioevo, dribblando continuamente la tentazione di un meraviglioso e furastico corpo femminile che incombe sulla scena a intervalli regolari per saggiare l’effettiva disintossicazione da sesso del pubblico.
Liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti, Scifoni ci trascina seminudo a riva con l’ultimo sorprendente quadro, che sembra mettere finalmente d’accordo Piacere e Santità: un ballo lento degli affetti e dei ricordi che ci farà uscire, dopo tante risate, con le lacrime della commozione.
Vincitore del Premio “I Teatri del Sacro” 2017
Costo: Biglietti da 28 € a 17 €
Indirizzo: via della Mercede, 50 - Roma
Informazioni e prenotazioni: tel.06.6794753 - prenotazioni@salaumberto.com
Sito di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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MUSICAL
PROSEGUE...
DAI CREATORI DEI MUSICAL
“RAPUNZEL” E “LA REGINA DI GHIACCIO”
LEONARDO CECCHI – ALADIN
EMANUELA REI – JASMINE
E CON LA PARTECIPAZIONE DI SERGIO FRISCIA nel ruolo del GENIO DELL’ANELLO
"ALADIN IL MUSICAL GENIALE"
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI MUSICALI
DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI MUSICALI
DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
CON
RAFFAELLA ALTERIO – COCO
RENATO CRUDO – ABDUL
DANIELE DEROGATIS – SULTANO
JONATHAN GUERRERO – SKIFUS
FULVIA LORENZETTI – KAMIRA
GLORIA MIELE – AISHA
UMBERTO NOTO – GENIO DELLA LAMPADA
MAURIZIO SEMERARO – JAFAR
ENSEMBLE
JESSICA AIELLO, RAFFAELE CAVA, CRISTINA DA VILLANOVA, IMMA DE SANTIS, FRANCESCO DE SIMONE ANNA GARGIULO, STEFANO MARTORIELLO, ALFONSO MOTTOLA, ELEONORA PELUSO
SCENE ALESSANDRO CHITI | COSTUMI FRANCESCA GROSSI | DISEGNO LUCI CHRISTIAN ANDREAZZOLI DISEGNO SUONO EMANUELE CARLUCCI | DIREZIONE MUSICALE E ARRANGIAMENTI DAVIDE MAGNABOSCO | ARRANGIAMENTI VOCALI E VOCAL COACH ALEX PROCACCI | COREOGRAFIE RITA PIVANO | EFFETTI SPECIALI ERIX LOGAN | CONTRIBUTI VIDEO CLAUDIO CIANFONI
IDEATO E DIRETTO
MAURIZIO COLOMBI
PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI
TEATRO BRANCACCIO - Roma
dal 2 ottobre al 10 dicembre 2017, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4, sabato 5 ore 16.00 e ore 20.45, domenica 6 ottobre ore 20.45 - mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11 ottobre ore 20.45, sabato 12 ottobre ore 16.00 e ore 20.45, domenica 13 ottobre ore 16.00 - dal 17 ottobre, dal giovedì al sabato ore 20.45, sabato e domenica ore 16.00
Maurizio Colombi, regista, autore e attore, con Alessandro longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, tornano insieme per un nuovo grande family show: ALADIN il Musical Geniale con l’intento di replicare il grande successo di “Rapunzel il Musical”, “Peter Pan il musical” e “La Regina di Ghiaccio il musical”.
Il musical debutterà in prima nazionale al Teatro Brancaccio il 9 ottobre 2019.
Più di un family show, il nuovo musical, liberamente ispirato ad una delle più celebri novelle orientali de Le mille e una notte, ripercorre le avventure di Aladino e del genio della lampada, in un sontuosa ambientazione medio-orientale con alcune contaminazioni in stile Bollywood nelle musiche originali, negli arrangiamenti musicali, nelle coreografie e nei costumi.
La scrittura del testo e delle musiche, la progettazione delle scene e dei costumi, la scelta del cast sono stati definiti da Maurizio Colombi e dell’oramai più che collaudato cast creativo composto da Alessandro Chiti per la scenografia, che prevede 24 cambi scena che appariranno e spariranno come d’incanto, avvalendosi di uno spettacolare disegno luci curato da Christian Andreazzoli: i quadri sveleranno paesaggi desertici, il sontuoso palazzo del Sultano, il balcone di Jasmine sul giardino del palazzo, il fervente mercato della città, la prigione, la bottega di Aladin, la grotta del tesoro e il romantico volo di Aladin e Jasmine sui tetti di Bagdad; Francesca Grossi per gli scintillanti e preziosi costumi; Rita Pivano per le coreografie.
Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari (autori delle musiche di “Rapunzel” e de “La regina di Ghiaccio”) hanno composto quattordici dei diciassette brani musicali previsti. I restanti brani editi spazieranno dalla musica pop rai di Cheb Khaled, a medley di successi internazionali. Gli effetti speciali di grande impatto visivo curati da Erix Logan, tra i quali le apparizioni e le sparizioni dei due geni e le trasformazioni di Aladin, sorprenderanno e stupiranno il pubblico. Il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, mentre i contributi video sono di Claudio Cianfoni.
Nella storia troveremo tutti i personaggi classici della fiaba: Aladin, Jasmine, il Genio della lampada, il Genio dell’anello, il potente e malvagio Jafar, consigliere del Sultano, la mamma di Aladino. Accanto a loro personaggi inediti: Abdul, ladruncolo amico di Aladin, Aisha l’ancella amica di Jasmine, Coco la simpatica scimmia ammaestrata, Skifus l’assistente di Jafar, guardie e concubine.
Leonardo Cecchi interpreta il ruolo di Aladin, ladruncolo scansonato, furbo, coraggioso e affascinante. Attore e scrittore è stato il protagonista della serie Disney Channel di grande successo “Alex & Co.” e di due film Disney.
Emanuela Rei è Jasmine, in apparenza indifesa, nella realtà ribelle e indipendente, pragmatica e risoluta. Attrice in numerose serie tv per ragazzi, è stata protagonista della popolarissima serie tv “Maggie & Bianca Fashion Friends”.
Il musical vede la partecipazione straordinaria di Sergio Friscia nel ruolo del Genio dell’Anello, pasticcione e maldestro ma di animo buono. Attore di cinema, fiction e teatro, è autore, regista, conduttore televisivo, speaker radiofonico. Conduce tutti i giorni, con Anna Pettinelli, il programma radiofonico di punta, della mattina di RDS.
Il cast è composto da 20 attori, cantanti e ballerini.
Una riscrittura di una delle più belle fiabe senza tempo per un musical comico e irriverente che gioca con l’equivoco che incanterà grandi e piccini in un’atmosfera spettacolare, piena di magia, avventura, risate e musiche strepitose.
Costi: da 29 a 100 euro
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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TEATRO
RAGAZZI
DEBUTTA
Stagione
Teatro Trastevere dei Piccoli 2019-2020
TFU
presenta
"IL BOSCO RACCONTA"
di Claudio Massimo Paternò
"IL BOSCO RACCONTA"
di Claudio Massimo Paternò
TEATRO TRASTEVERE - Roma
26 ottobre 2019, ore 16.30
Una civetta vuole fare la cantante in barba alla credenza che il proprio canto porti sfortuna e con tenacia ottiene di esibirsi al Festival della Canzone del Canterino Notturno. Un pipistrello scopre di non essere un uccello nonostante le ali e di essere una delle prede preferite dalle civette. Nel paradosso del teatro il pipistrello si innamorerà proprio della civetta mentre questi canta alla luna. Il nobile sentimento porterà il protagonista a superare i limiti di specie e a salvare la propria amata caduta prigioniera di una banda di zanzare a loro volta impegnate a compiere un vero e proprio colpo di stato. L’amore tra i due non potrà comunque coronarsi ma ne nascerà una sincera amicizia.
Una civetta vuole fare la cantante in barba alla credenza che il proprio canto porti sfortuna e con tenacia ottiene di esibirsi al Festival della Canzone del Canterino Notturno. Un pipistrello scopre di non essere un uccello nonostante le ali e di essere una delle prede preferite dalle civette. Nel paradosso del teatro il pipistrello si innamorerà proprio della civetta mentre questi canta alla luna. Il nobile sentimento porterà il protagonista a superare i limiti di specie e a salvare la propria amata caduta prigioniera di una banda di zanzare a loro volta impegnate a compiere un vero e proprio colpo di stato. L’amore tra i due non potrà comunque coronarsi ma ne nascerà una sincera amicizia.
Costo: 7
euro
Informazioni: Adatto dai 3 anni
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
27 ottobre 2019, ore 16.30
Centrale Preneste Teatro
Ruotalibera Teatro
presenta
"Strega Bistrega"
Di Fabio
Traversa
Con Valentina
Greco, Fabio Traversa e in video Dawid Job Wasiulewski Rocca
Regia di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa
Domenica
27 Ottobre alle ore 16.30 a Centrale Preneste Teatro per la rassegna Infanzie in gioco 2019/20 va in scena lo
spettacolo Strega Bistrega di
Ruotalibera Teatro. La regia è di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa, il testo
di Fabio Traversa, l’interpretazione è affidata a Valentina Greco e Fabio
Traversa e, in video, a Dawid Job Wasiulewski Rocca.
La protagonista dello spettacolo è
una strega ostinatamente ignorante, una sopravvissuta di una tradizione
stregonesca antica e superata. Deve trovare da mangiare e non è facile. C’è una
figlia ignorante anche lei, ma curiosa. Esistono altri esseri al mondo?
Bambini? E come sono fatti? Forse possono diventare un pasto invitante. Ma se
già il bambino in tutte le fiabe è preda inafferrabile, in questa storia lo è
ancora di più.
Di: Fabio Traversa - Con: Valentina Greco nella parte di Margherita Margheritone, Dawid
Job Wasiulewski Rocca in video nella parte di Pierino Pierone e Fabio Traversa
nella parte della Strega Bistrega - Scene:
Francesco Persico - Costumi:
Valentina Bazzucchi- Disegno luci: Martin Beeretz - Regia: Tiziana Lucattini e Fabio
Traversa - Riprese e regia video:
Fabio Traversa - Postproduzione:
Lucia De Amicis - Organizzazione e
promozione: Paola Meda e Serena Amidani
Grazie a Nicoletta Stefanini che ci ha
fatto scoprire la fiaba “Il bambino nel sacco” dalla racccolta di fiabe popolari di Italo Calvino, a cui questa
storia si ispira. Grazie a Monica Wasiulevska
ed Erminio Angeloni per la loro collaborativa presenza sul set.
Costo: Biglietto unico 6 € (prenotazione
consigliata)
Informazioni: Adatto dai 3ai 10 anni
Prenotazioni: 06
27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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ARTE
APRANO I BATTENTI
"VENTITRÉECINQUANTANOVE 23.59 art exhibition"
Espongono:
Amalia Caratozzolo - Flavia Mitolo -
Giovanni Palmieri - Sara Vincetti - Francesco Viscuso - Manuela Vitali
Abito opera:
Alessandra Ciccopaolo
Interprete della performance inaugurale: Stefania Visconti
A cura di Andrea Alessio Cavarretta
In collaborazione con Raffaella Ceres ed Elena Costa
Allestimento: Alberto Armoni
Brano performance inaugurale: Bora "Brave
Enough" - Rivoluzione Dischi
La parrucca indossata da Stefania
Visconti durante la performance è realizzata da BALDORIA'S CRAZY WIGS
Consulenza organizzativa: Sara Saurini
Grafica: Maria Paola Canepa
Si ringrazia il padrone di casa Flavio
Casciotti per l'ospitalità
e per la creazione del Cocktail 23.59
Organizzazione: KIROLANDIA® (sez. artistica fridaartes)
Media partner: CULTURSOCIALART di Sissi
Corrado
OFFICINE BEAT - Roma
dal
25 Ottobre al 17 Novembre 2019, Orari visita mostra: lunedì-martedì-mercoledì-giovedì-domenica
ore 18.00-1.00, venerdì-sabato: ore 18.00-2.00
VERNISSAGE :
Venerdì 25 Ottobre 2019, ore 22.30 - Performance inaugurale ore 23.59
"C'è sempre un attimo in cui tutto volge..."
Amalia
Caratozzolo, Flavia Mitolo, Giovanni Palmieri, Sara Vincetti, Francesco
Viscuso, Manuela Vitali sono i sei artisti che racconteranno il divenire, in VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition, attraverso la loro duplice opera atta a
rappresentare, con differenti linguaggi estetici, un possibile cambiamento
intorno ad un inafferrabile attimo. Le variegate espressioni artistiche andranno
ad impreziosire, dal 25 Ottobre al 17 Novembre 2019, gli spazi di OFFICINE
BEAT rinomato cocktail bar di Roma nel quartiere San Lorenzo.
L'esposizione
d'arte sarà arricchita dalla presentazione dell'abito-opera creato da Alessandra
Ciccopaolo per raffigurare l'essenza del cambiamento stesso e che verrà
indossato dall'attrice Stefania Visconti durante la performance
inaugurale del 25 Ottobre proprio sul limitare delle 23.59.
VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition, curata da Andrea
Alessio Cavarretta, con la collaborazione di Raffaella
Ceres per la riflessione critica ed Elena Costa per
la regia del percorso espositivo, con l'organizzazione di KIROLANDIA®,
aprirà i battenti alle 22.30 di Venerdì 25 Ottobre. All'inizio
dell'opening, nella mostra collettiva, sarà possibile ammirare di ciascun
artista sola una delle due opere, ogni rispettiva seconda creazione, verrà
svelata nel divenire della serata, prima che tutto converga verso quel minuto
antecedente alla mezzanotte.
Provenienti
da tutta Italia con distinte sensibilità espressive ciascuno degli artisti, con
le sue due opere inedite contenute nell'esposizione romana, rappresenterà quel
passaggio, quella trasformazione racchiusa in un fugace tempo in cui ogni cosa
può volgere. Amalia Caratozzolo con le sue illustrazioni digitali
ci racconterà un misterioso scandire del tempo, Flavia Mitolo attraverso
due acrilici misti su tela rappresenterà l'energia che si evolve, mentre
gli acrilici con telaio ornamentale di Giovanni Palmieri ci
diranno le due facce dell'essere in divenire, le immagini con parole su
tela di Sara Vincetti narreranno la forza della speranza e
del cambiamento, Francesco Viscuso delimiterà nei suoi
collage analogici un inizio ed una fine pregni di profondità allegorica e Manuela
Vitali con un olio su tela e un arazzo dirà la metamorfosi del vivere
attraverso vortici esistenziali.
Così, in
questa mostra ricca di simbolismi, il variopinto abito realizzato da Alessandra
Ciccopaolo, prendendo vita, dirà anch'esso la variazione dell'essere tramite
l'interpretazione della poliedrica artista Stefania Visconti
nella performance "La sposa notturna" scritta e diretta
da Elena Costa.
Il brano che
accompagnerà questo momento apice del vernissage sarà "Brave
Enough" del cantautore Bora, presentato
dall'etichetta RIVOLUZIONE DISCHI prima dell'Estate e riproposto
nell'esibizione come colonna sonora del divenire di un'anima.
Il critico Raffaella
Ceres scrive:
"L’incessante rinnovarsi di un istante passato che si tramuta in futuro. O
forse, il fermo immagine di imperfetto e glorioso saper essere. Sei incredibili
artisti e un’imprevedibile stilista s’incontrano in - Ventitréecinquantanove -
oltre il confine del tempo, fra stili diversi e suggestioni oniriche dedicate a
quella linea misteriosa che separa, senza mai (inter)rompere, ciò che è stato
da ciò che sarà. Per essere un insieme bisogna essere unici. Così come le cifre
che decorano un orologio. Così, come le anime artistiche che pervadono le opere di questa
mostra-evento unica nel suo genere."
VENTIRÉECINQUANTANOVE
23.59 - Art Exhibition curata
dallo scrittore Andrea Alessio Cavarretta rimarrà a fare
da cornice ad OFFICINE BEAT sino al giorno dell'anno dedicato al Gatto
Nero e chiuderà i battenti Domenica 17 Novembre alle 18.30 durante un intimo
salotto creato sempre dalla scrittrice Elena Costa arricchito da
un confidenziale percorso di letture dedicate proprio alla festa dei
neromantati.
L'esposizione
delle varie opere troverà equilibrio estetico nell'allestimento realizzato
dall'architetto Alberto Armoni con l'intento di colpire l'occhio
seguendo un equilibrato discorso estetico.
Sara Saurini è supporto organizzativo della mostra.
La parrucca
indossata da Stefania Visconti durante la performance è realizzata da BALDORIA'S
CRAZY WIGS.
Media partner
della mostra è il contenitore culturale CULTURSOCIALART di Sissi
Corrado.
La grafica è
a cura di Maria Paola Canepa.
Un
ringraziamento immenso al padrone di casa Flavio Casciotti per
aver spalancato all'arte le porte del suo OFFICNE BEAT e per aver
creato, ispirandosi alla mostra, il cocktail 23.59.
Costo: Ingresso LIBERO.
Indirizzo: via degli Equi, 29 - Roma (San Lorenzo)
Info e contatti: officine.beat@gmail.com
– tel: 06 9521 8779 o il 3281877753
Sitidi riferimento: www.officinebeat.it - www.fridaarte.wordpress.com
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PROSEGUONO...
"FOTOGRAMMI IN B/N E A
COLORI"
Una vita
di Liana Santuccio
Una vita
di Liana Santuccio
a cura di Tiziano M. Todi
GALLERIA
VITTORIA - Roma
dal 16 al 27 ottobre 2019, oraio dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 19; fuori orario su
appuntamento.
Mercoledì 16 Ottobre 2019, alle ore 18.00, Galleria Vittoria inaugura
“Fotogrammi in b/n e a colori”
la mostra personale di Liana
Santuccio a cura di Tiziano M. Todi.
La mostra “Fotogrammi in b/n e a colori” ripercorre la vita di Liana Santuccio in un'unica opera, attraverso i momenti nelle città in cui è cresciuta.
Quest’opera è un racconto denso, narrato dall’artista, tramite una sintesi molto personale, una sintesi attraverso segni e scritture che creano in ogni singolo lavoro a un rebus. Liana Santuccio sviluppa un linguaggio con un sistema di simboli e allegorie che esprimono sensazioni, emozioni e il vissuto quotidiano, che occorre essere pronti a comprendere e tal volta a indovinare.
La quotidianità della Santuccio passa attraverso le città nelle quali ha vissuto ed è cresciuta, dove non solo narra un racconto che ha lasciato in lei un segno indelebile, ma dove ha osservato gli avvenimenti mettendoli sulla carta attraverso delle piacevoli opere tutte da osservare e da qui scoprire il suo passato.
Le tappe delle città sono Trieste, Rimini, Barletta, Potenza, Imperia, Siena, Firenze e Roma.
Questa grande opera biografica è costituita da oltre 80 lavori del formato 13x13, con il comun denominatore che forse nessun uomo è un'isola, e tutti prima o poi sentano il bisogno di fissare il loro vissuto, anzi forse è un desiderio che è sempre lì.
La mostra si terrà fino al 27 Ottobre 2019.
La mostra “Fotogrammi in b/n e a colori " è
inserita negli appuntamenti ufficiali della quarta edizione di Rome Art
Week21-26 ottobre 2019.
Costo: Ingresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta, 103 -
Roma
Sito
di riferimento: www.galleriavittoria.com
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“Impressionisti
Segreti”
Palazzo Bonaparte, spazio Generali
Valore Cultura - Roma
dal 6 ottobre al 8 marzo 2020 - vari
orari
Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia
offerta culturale: l’apertura al pubblico di Palazzo Bonaparte, spazio
Generali Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli “Impressionisti
Segreti”, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più
grandi collezioni private del mondo.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.
La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de
la Ville, del gruppo Rocco Forte Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni:
+ 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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“Canova. Eterna bellezza"
Dal
9 ottobre il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna bellezza”, esposizione
dedicata al massimo interprete della scultura neoclassica.
Una mostra-evento incentrata sul legame
tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi prestiti
da importanti Musei e collezioni italiane e straniere
MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo
2020 - dal martedì alla domenica
ore 10.00-19.00
Dal
9 ottobre 2019 prende il via Canova. Eterna bellezza: una
mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra
Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di
ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una
miriade di aspetti unici e irripetibili.
Incorniciati
all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a
lui coevi animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi: in uno
spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di
mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò
giungendo nell’Urbe nel 1779.
Attraverso
ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata
la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento,
accoglieva i suoi ospiti nell’atelier
di via delle Colonnette.
A
definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti
Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e
Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico
di Bassano del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna,
l'Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei
di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo
per citarne alcuni.
La
mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è ospitata fino al
15 marzo 2020 al Museo di Roma.
La
mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.
Costo: vedi
sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
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BACON, FREUD, LA
SCUOLA DI LONDRA
Opere della TATE
a cura di
Elena Crippa
CHIOSTRO DEL BRAMANTE -
Roma
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Francis Bacon e Lucian Freud
Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian
Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia.
Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea
mondiale con la Scuola di Londra. Una città
straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni,
lo spirito di una città in mostra al Chiostro
del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a
cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e
organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis Bacon e Lucian Freud, Michael
Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti
che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la
pittura per raccontare la vita.
No Filter
Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura
di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e
sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti,
eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del
dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme,
desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito
culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà:
ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di
filtri e #nofilter.
La scuola di Londra
In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e
incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei,
nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per
motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove
studiare, lavorare, vivere.
Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra
quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla
Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank
Auerbach; Michael Andrews è norvegese e
incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è
nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia
il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato
Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere
che raccontano individui, luoghi, vita vissuta, per
mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la
fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo
sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi
scandagliati nella sua crudezza senza filtri.
I progetti speciali
Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne
ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi,
trasversalità e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il
racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio,
storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori
in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca,
raccontando non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo
tanto affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato
a Enrico Maria
Artale, uno dei più promettenti giovani registi italiani
già riconosciuto in ambito internazionale, un’opera filmica per raccontare
l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una
mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo
inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano
Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la
pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario
che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante
conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda
volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale
che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio
di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei
stranieri.
MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira
Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035
(Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e
il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via
Arco della Pace 5 - Roma
Sito
di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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La grande mostra
“CLAUDIO
IMPERATORE. MESSALINA, AGRIPPINA E LE OMBRE DI UNA DINASTIA”
Un’esposizione con opere
di straordinario interesse storico e archeologico che porterà i visitatori
alla scoperta della vita e del regno di uno dei più controversi
imperatori romani
MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal 6 aprile al 27
ottobre - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora
prima). Chiuso 1 maggio
Il Museo dell’Ara Pacis
ospita la grande mostra "Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina
e le ombre di una dinastia" promossa da Roma Capitale,
Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali e da Ville de Lyon, curata da Claudio
Parisi Presicce e Lucia Spagnuolo, con la
collaborazione di Orietta Rossini, ideata dal Musée
des Beaux-Arts de Lyon, che ha ospitato la sede francese dell’esposizione
terminata lo scorso 4 marzo, su progetto curatoriale di Geneviève
Galliano e Francois Chausson. Organizzazione di Zètema
Progetto Cultura.
La mostra guiderà i visitatori
alla scoperta della vita e il regno del discusso imperatore romano, dalla
nascita a Lione nel 10 a.C. fino alla morte a Roma nel 54 d.C., mettendone in
luce la personalità, l’operato politico e amministrativo, il legame con la
figura di Augusto e con il celebre fratello Germanico, il tragico rapporto con
le mogli Messalina e Agrippina, sullo sfondo della corte imperiale romana e
delle controverse vicende della dinastia giulio-claudia.
L'esistenza di Claudio è
segnata da un destino singolare, che lo pone di fronte ad avvenimenti
eccezionali, fatti di sangue, intrighi di corte, scelte politiche ardite.
Primo imperatore a nascere
fuori dal territorio italico, a Lugdunum, odierna Lione, il 1
agosto del 10 a.C., era un candidato improbabile al comando dell’impero.
Augusto, che dubitava delle sue attitudini politiche, gli avrebbe preferito di
gran lunga il fratello Germanico, che tuttavia morì prematuramente in
circostanze sospette. Come successore, il popolo e l'esercito avevano poi
scelto Caligola, che di Germanico era il figlio, erede della fama del padre. Ma
l'assassinio di Caligola, accoltellato nel suo stesso palazzo, metteva
necessariamente Claudio al centro della crisi politica successiva. Tiberio
Claudio Cesare Augusto Germanico diventava così, alla notevole età di
cinquant'anni, il primo imperatore acclamato, dopo una lunga trattativa
politico-economica, da un corpo militare, i pretoriani.
Anche i rapporti di Claudio
con le sue quattro mogli sono segnati da congiure e vicende tragiche. La sua
terza moglie, Messalina, più giovane di Claudio di 35 anni, rimane nota per i
suoi molti vizi, veri o presunti, sebbene fosse la madre di Britannico, il
primo erede maschio della dinastia giulio-claudia nato ad un imperatore
regnante. Uccisa Messalina, con il consenso di Claudio, anche il destino di
Britannico fu segnato: non conseguì mai il potere, vittima adolescente del
fratellastro Nerone.
L'ultimo matrimonio di
Claudio, quello con sua nipote Agrippina, gli sarà fatale. Agrippina, figlia di
Germanico e sorella di Caligola, viene considerata l'artefice della sua morte,
forse per avvelenamento. Alla morte di Claudio seguì la sua divinizzazione, la
realizzazione di un tempio a lui dedicato sul Celio e la successione
nell’impero del figlio di Agrippina, Nerone.
Il percorso espositivo al
Museo dell’Ara Pacis, supportato dal lavoro aggiornato di storici e archeologi,
traccia un’immagine di Claudio un po’ diversa da quella cupa e poco lusinghiera
trasmessa dagli autori antichi. Ne emerge la figura rivisitata di un imperatore
capace di prendersi cura del suo popolo, di promuovere utili riforme economiche
e grandi lavori pubblici, contribuendo con la sua legislazione allo sviluppo
amministrativo dell'Impero.
Il racconto della vita e delle
opere di Claudio, reso attraverso un allestimento originale fatto di immagini e
suggestioni visive e sonore, costituisce la caratteristica saliente del
percorso espositivo e i personaggi della narrazione - presentati attraverso
opere d’arte di assoluto valore - saranno anche protagonisti di
istallazioni che contribuiranno a rendere coinvolgente l’esperienza di visita.
In mostra alcune opere di
straordinario interesse storico e archeologico: dalla Tabula Claudiana, su
cui è impresso il famoso discorso tenuto da Claudio in Senato nel 48 d.C.
sull’apertura ai notabili galli del consesso senatorio, al prezioso
cameo con ritratto di Claudio Imperatore dal Kunsthistorisches Museum,
fino al piccolo ma suggestivo ritratto in bronzo dorato di Agrippina Minore,
proveniente da Alba Fucens e concesso in prestito dalla
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, che testimonia
l’interesse di Claudio per il territorio dell’allora Regio IV, dove
realizzò l’impresa del Fucino. Una delle novità della mostra è l’esposizione,
per la prima volta, del ritratto di Germanico della Fondazione
Sorgente Group, opera importante che celebra il giovane e amato principe
colpito da un destino avverso.
La mostra allestita al Museo
dell’Ara Pacis vanta importanti prestiti internazionali (Musée du Louvre, Lugdunum Musée
et Théâtres Romains, Musée des Beaux-Arts di Lione, Musei Vaticani, Ecole
nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, Kunsthistorisches Museum di
Vienna, The British Museum, Colchester & Ipswich Museums) e nazionali
(Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Gallerie degli Uffizi di Firenze,
Museo Nazionale Romano, Museo Archeologico e d’Arte della Maremma,
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, Museo civico
archeologico ‘Antonio di Nino’, Fondazione Sorgente Group e Galleria
Vincent) avvalendosi al contempo di opere provenienti dal Sistema
Musei Civici (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Antiquarium Celio, Museo
della Civiltà Romana, Museo di Roma) in qualche caso restaurate o riesposte per
l’occasione.
Promossa da Organizzazione Roma Capitale - Assessorato alla Crescita
culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Ville de Lyon
Ideazione Musée des Beaux Arts de Lyon
In collaborazione con Lugdunum - Musée et Théâtres Romains – Lyon
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
A cura di Per la sede francese, Geneviève Galliano e François Chausson
Per la sede romana, Claudio Parisi Presicce, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo
Catalogo L’Erma di Bretschneider
Sponsor Sistema Musei In Comune
Media Partner Il Messaggero
Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto +
prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere
in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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MUSICA
CHARITY CAFÉ
LA
PROGRAMMAZIONE dal 22 al 27 Ottobre 2019
Inizio concerti ore 22:00
martedì
22 ottobre ore 21.00
ANDY'S CORNER
Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner,
presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e
influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica
anglo-americana in particolare dei ‘60s e’70s, ma non solo...
Andrea
Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
---
mercoledì
23 ottobre ore 22.00
BLUES JAM & FRIENDS COORDINATA DA
MARCO DI FOLCO
Marco Di
Folco, Chitarra & Voce
Andrea
Di Giuseppe, Armonica
Simone
Scifoni, Basso & Batteria
Tutti i
BluesMan e le BluesWoman sono invitati a salire sul palco del Charity
---
giovedì
24 ottobre ore 22.00
PIERLUCA BUONFRATE TRIO
JAZZ VOICE
La formazione del Crooner romano Pierluca
Buonfrate che vede Ettore Carucci al piano e Francesco Puglisi al contrabbasso
è molto rodata e con un sound originale. Gli arrangiamenti sono scritti dal
trio come la maggior parte dei testi che sono originali ed adattati agli
standards proposti. Il repertorio varia da brani di Miles Davis, Shorter,
Petrucciani, Horace Silver, Monk e non mancano riferimenti al Songbook di Mark
Murphy. Ci sono anche dei brani originali, tutti in uno stile jazz
contemporaneo.
Line-up
Pierluca
Buonfrate, Voce
Ettore
Carucci, Piano
Francesco
Puglisi, Contrabbasso
---
venerdì
25 ottobre ore 22.00
KLEEM
JAZZ NIGHT
Kleem è un mantra, un simbolo, un suono breve
che si espande e si moltiplica all’infinito: la ricerca e l’espansione della
sonorità sono infatti alla base della proposta dal quintetto formato da Chiara,
Danielle Di Majo, Silvia Manco, Pietro Ciancaglini e Francesco Merenda. Il
repertorio, costituito per lo più da brani originali a firma di tutti i
componenti del gruppo, si muove agilmente tra suggestioni mingusiane e momenti
di afflato melodico, interazioni ritmiche e momenti humoresque: la trama sonora
si sviluppa attraverso l’intreccio delle voci e l’esplorazione delle
combinazioni possibili offrendo continui spunti e differenti punti di vista.
Line-up
Chiara
Orlando, Tromba, Flicorno, Voce
Danielle Di Majo, Sax Alto & Flauto
Silvia
Manco, Piano & Voce
Pietro
Ciancaglini, Basso
Francesco
Merenda, Batteria
---
sabato 26
ottobre ore 22.00
THE BLUESTONE
BLUES NGHT
The BlueStone è un collettivo di musicisti
romani appassionati di Rolling Stones e di Blues che hanno unito le forze e le
passate esperienze di anni e anni di concerti live in altri storici tributi ai
Rolling Stones della capitale e di questa e altra musica SACRA dei '60s e '70s
per continuare il discorso, con passione, fedeltà, armonia e vera dedizione a
questa band e a questi suoni. Tutto il meglio della produzione dei Rolling
Stones, dai brani più celebri a quelli di culto, in un set LIVE esplosivo. Fedeltà
di arrangiamenti e carica sul palco per coinvolgere il pubblico dei concerti in
una festa collettiva. Let's Spend The Night Together!
Line-up
Andrea
Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
Roberto
Moschetti, Chitarra & Voce
Andrea
Morelli, Basso & Voce
Luca
Mariani, Batteria
---
domenica
27 ottobre
APERITIVO LIVE >>> JAZZ h 18:30
Open Buffet & Live Music
FEDERICA LIPUMA & ANDREA SAFFIRIO DUO
Il duo Lipuma-Saffirio propone un repertorio
che spazia dal jazz tradizionale alle più belle popular songs rivisitate in
chiave jazz.
Line-up
Federica
Lipuma, Voce
Andrea
Saffirio, Piano
Costo: Ingresso 8 euro con prima consumazione - Ogni Domenica concerto e aperitivo con open
buffet ore 18:30
Indirizzo: via Panisperna 68, Roma
Sito di riferimento: www.charitycafe.it
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L' Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
Una
produzione ILFOYER.NET
EVENTO UNICO
L'AMORE
SACRO E L'AMOR PROFANO
DE
ANDRE': IL SUO RACCONTO IN MUSICA
di e con: ALESSANDRO GILARDI
Violino
e voce: ALESSANDRO GILARDI
Chitarra
e voce: GIUSEPPE MOLINO
Pianoforte
e cori: FILIPPO STEFANELLI
Percussioni
e cori: IDALBERTO TORRES
Voce
narrante : SALVATORE SIBERIA BELCARO
Progetto grafico,
video e contributi audiovisivi a cura di: ALESSANDRO GILARDI
TEATRO TRASTEVERE - Roma
27 ottobre 2019, ore 21.00
"...
Io ho tentato in tutti i modi di poter essere un uomo..."
“E'
questo l'incipit con cui Faber ci tende la mano, ci canta il suo tempo e le sue
note disperate, a volte, oppure sarcastiche e divertite, in una girandola piena
di colori, quei colori cangianti che solo i disperati e gli ultimi della terra
sanno conoscere così bene.”cit.
Per
la prima volta in scena un recital in cui De Andrè parla di sé viene raccontato
dagli artisti che lo hanno accompagnato nella sua carriera, fatta di canzoni
scolpite nel tempo. Attraverso le interviste inedite ad artisti come Mauro
Pagani, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Massimo Bubola e la PFM, che
hanno cambiato negli anni la musica italiana popolare e d'autore, si ripercorre
una strada fatta di successi oramai indelebili nella storia del pop in Italia.
Dalle atmosfere legate alla antica Genova del disco "Creuza de ma"
fino agli ultimi straordinari pezzi d'arte musicale di "Le nuvole" ed
"Anime salve", passando per i successi legati a tutte le sue
collaborazioni, la musica di Faber apre le sue grandi ali per portarci emozioni
e ricordi. E poi ancora i pensieri di De Andrè a sottolineare e a raccontare
il processo creativo di composizioni e testi senza età, canzoni ferme nel
tempo, e riarrangiate da un quartetto acustico pieno di originalità e di grande
talento diretto dal violinista, cantante e performer Alessandro Gilardi.
Un
recital che è un vero e proprio racconto, frutto di mesi di ricerca, costruito
per regalare al pubblico un modo nuovo di apprezzare una musica cantautorale
piena di sfaccettature e di grande valore artistico. Uno spettacolo che unisce
musica, racconto e documento per rendere omaggio al più grande cantautore
italiano.
L'AMORE SACRO E L'AMOR PROFANO
DE ANDRE': IL SUO RACCONTO
IN MUSICA
CONTRIBUTI
AUDIO E VIDEO FORNITI DA:
Gruppo
Atlantide - www.gruppoatlantide.it
Radio
Sonora - www.radiosonora.it
Tele
Monte Orlando - www.youtube.com/user/TMOGaeta
RAI
TECHE - www.teche.rai.it
Costo: 10
€ - Tessera associativa 2 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di KIROLANDIA - Media
Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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...uno sguardo FUORI PORTA
- MILANO -
TEATRO
PROSEGUE...
"I LOVE LEGO"
Museo della Permanente, Milano
dall'11 ottobre 2019 - al 2 febbraio 2020, tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso 1
ora prima della chiusura)
Decine di
metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno
a comporre città moderne e monumenti antichi: interi mondi in miniatura, dalla
città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi
medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente
progettati da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi
d’Europa.
RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della Permanente, I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.
Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.
A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.
Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.
Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
Costo: Intero € 13 - Ridotto € 11
Prenotazioni; +39 02 89 29
921
Indirizzo: via Filippo Turati, 34 - Milano
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
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- NAPOLI -
ARTE
PROSEGUONO...
"ANDY WARHOL"
DA OGGI A
NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL
Alla
Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione
dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.
Basilica della Pietrasanta - Lapis Museum - Napoli
dal 26
settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti
i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Un’esposizione
interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta
di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere
scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del
genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal
secondo dopoguerra.
Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.
In
oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo
eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti,
fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte
tutta, un aspetto nuovo.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia
Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di
riferimento: www.polopietrasanta.com
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"Napoli Napoli, di lava
di porcellana e musica"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e
del Teatro di San Carlo
Museo e Real Bosco di Capodimonte -- Napoli
Dal
21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari
Ha appena aperto al
Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava,
porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 –
21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con
il Teatro di San
Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della
casa editrice Electa.
Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una
spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le
Gall1 come la regia di un’opera musicale, saranno il
palcoscenico d’eccezione sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua
sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si
ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si
attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale
del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a
quelli di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene
della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia
esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere, i
cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato
e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da
Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni
Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista
con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi
artistici di ciascuna sala.
La mostra è
una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della
nostra contemporaneità:
un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per
l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione
con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali
Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi
originali cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino
e altri), strumenti musicali del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti
d’arte e di arredo, minerali e animali tassidermizzati oggi conservati
rispettivamente nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli
(oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche
dell’Università Federico II di Napoli).
Costo: Vedi sito.
Info
e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di
riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
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sugli eventi da sogno della settimana...
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro il lunedì della settimana d'uscita, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo, previa specifica selezione, all'inserimento tra i nostri suggerimenti.