CONTAGIO, andato in scena al TEATRO BELLI di Roma dal 4 al 6 marzo 2025, nell’ambito della rassegna EXPO - TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO è un racconto
profondamente vivo e dirompente. Scritto ben quindici anni or sono, il dramma di
Enzo
Ferrara, rappresentato oggi per la prima volta, ha davvero anticipato i
tempi drammatici che tutt’ora stiamo vivendo.
In una spoglia
astanteria, forse di un ospedale, arrivano uno dopo l’altro i protagonisti del
racconto, assistiti dal simpatico e verace infermiere Giovanni. Il primo
“paziente”, o forse “cavia”, non sembra essere molto felice di trovarsi lì. Si
tratta di Stefano, convinto anarchico, un giovane uomo contro il sistema.
Quindi è la volta di Daniela, una classica donna in carriera, il cui unico
credo è la propria affermazione. Anche lei accetta di malavoglia la sua
cattività. Infine arriva Aldo, comunista vecchia scuola, l’unico che abbraccia
la reclusione di buon grado: è stata la sezione a mandarlo, e lui è ben
contento di abnegarsi per il bene della collettività. A tutti e tre
l’infermiere consegna ciabatte e pigiamino poi spiega perché si trovano lì: si
sta diffondendo una grave epidemia, un virus per il quale si trasmettono da una
persona all’altra, soltanto con il dialogo, ideali, convinzioni politiche e
religiose. “Le vostre fissazioni”, chiosa con il suo linguaggio basico il
paramedico. Tutti e tre i pazienti sono stati scelti perché sono giovani e con
una forte componente ideologica. Stefano, Daniela e Aldo, indossata la divisa, cominciano
a scontrarsi, mostrando una fede incrollabile nei loro ideali, impermeabili al
pensiero altrui. Presto però, tra momenti assai divertenti e gustose salaci
battute, i tre giovani proveranno ad allearsi, per darsi alla fuga. La situazione sfugge ai loro piani quando i sentimenti, quelli incontrollabili,
l’amore, la rabbia, la vendetta e la paura prendono il sopravvento mentre il
lato ambiguo e oscuro dell’apparentemente mite infermiere cambia le carte in
tavola.
CONTAGIO è uno
spettacolo che davvero merita di essere visto e rivisto. La regia di Andrea Goracci asciutta e efficace, asseconda
protagonisti profondamente umani, caratteri ben definiti ma destinati al
cambiamento, sia i tre reclusi più presenti in scena, che l’infermiere,
inimmaginabile anima nera. Interessante l’equilibrio tra le situazioni
divertenti e i dialoghi brillanti, capaci di strappare più che una risata al
pubblico, e i momenti drammatici dovuti alla dimensione claustrofobica.
Strepitosi i quattro
giovani attori Luca Vergoni, Francesca Blasutig, Andrea Barbati e
Pietro Bovi, diversi e complementari, aderenti ai loro personaggi, capaci di mostrare
senza pudore le crepe e le fragilità di giovani esseri umani che si nascondono
dentro le convinzioni, le formule predefinite, sfuggendo così a sé stessi, per
paura della forza dirompente dell’anima e del sentimento.
Fortissimi applausi.
CONTAGIO
Scritto da Enzo
Ferrara
Con Luca Vergoni,
Francesca Blasutig, Andrea Barbati, Pietro Bovi
Regia di Andrea
Goracci
costumi Lucia Cipollini
produzione Società per Attori