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sabato 9 novembre 2019

FAVOLE INTORNO AL MONDO. Emozioni e suggestioni al TEATRO TRASTEVERE con un mondo di favole per girare in tondo.

Autrice: Raffaella Ceres (CeresKira)



Ad alcuni spettacoli teatrali bisognerebbe dire grazie. Grazie per come vengono tessuti, per come non vengano lesinate emozioni e suggestioni positive. Favole Intorno al Mondo, in scena al Teatro Trastevere lo scorso 2 novembre con Alessia D’Anna e Diego Valentino Venditti, è una di quelle opere lì.

Liberamente ispirato alla filastrocca di Gianni Rodari, “Girotondo in tutto il mondo”, questo bellissimo spettacolo d’attore e di figura, riesce a parlare ai grandi e ai piccini facendo vibrare tutte le corde cognitive e emotive della platea, modellando la propria essenza sulla base delle età e delle esperienze del pubblico in sala.

Sì, perché il tema trattato non è mai un tema banale. Ma spesso, si rischia di banalizzarlo. È la storia delle storie, è la comprensione della formula magica che ci permette di percepire culture, abitudini e favole, appunto, come sostanza di un nucleo unico che se n’è semplicemente andato in giro per il mondo a fare esperienze diverse.


Fogg, il simpaticissimo Diego Valentino Venditti, è uno scrittore che ha perso l’ispirazione. Passepartout, la bravissima Alessia D’Anna, è un personaggio fra sogno e realtà che, prendendo vita da un quadro posto nella casa dello scrittore, aiuterà il nostro desolato protagonista a ritrovare il sentiero verso la fantasia.
La regia di Riccardo Sinibaldi rende tutta la performance fluida e armoniosa nonostante la complessità delle molteplici scene proposte. Perché, girare il mondo restando fermi su di un palcoscenico non è certo impresa facile eppure riuscitissima, in un felice pomeriggio al Teatro Trastevere accogliente come non mai.

Che cos’è l’ispirazione? È la cosa che fa fare le cose, risponde prontissimo il nostro giovane Passepartout. E quanto ci vuole per girare il mondo? 8 secondi, ci risponde sempre l’allegra vocina.
Una leggenda africana per raccontare la creazione, i Pellerossa per scoprire l’armonia di un tempo, il deserto per imparare a non deridere ciò che è diverso da noi, la Cina per non dimenticare che c’è più gusto a condividere il cibo con gli altri. E poi ancora in Australia per condurci a chiudere uno speciale giro del mondo con la riflessione più preziosa: mai dimenticare che l’apparenza inganna e che l’amicizia è il dono più prezioso, quello che ci offre la possibilità di guardare il mondo intorno a noi con occhi nuovi, con nuove prospettive.

Una scenografia ricca e minuziosa e la musica originale di Filippo Stefanelli, rendono Favole Intorno al Mondo uno spettacolo universale, un esempio di pedagogia attiva tradotta in drammaturgia.
- Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA ®_


  LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…

Di certo non poteva che iniziare nel modo migliore un nuovo anno insieme alla mia rubrica in Kirolandia “Non chiamateci piccoli”, dedicato al linguaggio teatrale che nasce per i bambini e le bambine, ma che insegna ogni volta qualcosa di davvero speciale anche ai più grandi. 
In un epoca così confusa dove urlare le proprie opinioni senza ascoltare quelle degli altri sembra essere diventato uno sport nazionale; dove la cultura brucia ma la passione non si arrende; dove dimenticare l’imperativo morale dell’accoglienza e dell’amore è troppo spesso una moda tremenda, Intorno al Mondo con la sua eleganza, ci offre una lezione di vita e di speranza: ripartiamo dai bambini. Seminiamo con loro un campo nuovo libero dai pregiudizi. 

Le Favole, tutte le favole, contengono archetipi che uniscono, grazie a un filo invisibile, le esperienze dell’anima in qualsiasi parte del mondo. Stringiamo forte quel filo per non perderci più nemmeno noi, abitanti di un mondo che ci chiede di essere rispettato.