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venerdì 28 febbraio 2020

SHERLOCK HOLMES, luci ed ombre per un mistero senza età al TEATRO SALA UMBERTO di Roma

Autrice: Raffaella Ceres (CeresKira)




Avvicinare i più giovani a quelle che possiamo definire opere senza tempo, è una strategia culturale vincente, in qualsiasi occasione. Lo ha compreso bene Ricard Reguant, già regista di “Dieci piccoli indiani” che, come ci descrivono le note di regia, ha adattato e diretto questa nuova ed originale avventura, ricreando i personaggi dalla penna di Conan Doyle, apportando una freschezza e modernità nei linguaggi e nei contenuti avvicinando così Sherlock Holmes anche alle nuove generazioni. In scena per la prima volta a Barcellona, "SHERLOCKHOLMES e i delitti di Jack lo squartatore"  ha fatto il suo ingresso trionfante al TEATRO  SALA UMBERTO lo scorso 18 febbraio, accompagnato da suspense e interessanti atmosfere. 

Nel 1888 Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu chiamato più volte da Scotland Yard ad offrire la sua consulenza a proposito degli efferati delitti che in quegli stessi anni coinvolgevano la Londra Vittoriana. Il noto scrittore scrisse a Scotland Yard le sue intuizioni e le sue congetture a proposito dell’identità del famoso serial killer, soprannominato "Jack lo squartatore". La storia, ripresa più volte dal cinema e dalle grandi produzioni televisive ha sempre destato la curiosità di giovani e meno giovani.


Per questa trascrizione teatrale hanno giocato un ruolo decisivo costumi e ambientazione scenografica. Entrambi questi elementi sono stati curati nei minimi dettagli. La scenografia ha goduto di un'ottima strategia iconografica che ha puntato tutto sulla tecnica della video proiezione usata in maniera oculata e ben calibrata. Semplice e d'effetto come dovrebbe essere ogni volta che la tecnologia calca un palcoscenico. I costumi fanno invece venir voglia di essere in scena con gli artisti e indossarli a nostra volta, tanto sono stati finemente curati.

Il personaggio di Holmes, si legge ancora nelle note di regia, ha oltrepassato l’epoca e la letteratura per trasformarsi in un’icona moderna dove le sue storie non sono più meri gialli polizieschi ma entrano nella realtà di tutti i giorni sollevando domande sul potere politico, investigativo e sociale. Decisamente possiamo concordare su quanto dichiarato e non sono mancati, infatti, riferimenti a uno stato sociale e culturale che si rincorre epoca dopo epoca.

Possiamo ottenere molte più informazioni se leggiamo fra le righe

Nascita e luogo fanno il destino di una persona? Il potere corrompe o smaschera? Questi alcuni degli interrogativi che i protagonisti in scena interpretano cercando, come in un intimo dialogo con il personaggio affidatogli, le mille sfumature comprese fra il lecito e l’illecito.

Non è di semplice applicazione la scommessa drammaturgica messa in scena al TEATRO  SALA UMBERTO e che potrete scoprire fino al prossimo 8 marzo. Si rischia talvolta di spegnere il pathos del mistero contenuto nel testo anche se gli ingredienti per tenere accesa l’attenzione del pubblico in sala non mancano: la bellissima spia interpretata con glamour da Rocio Munoz Morales; lui, il grande Sherlock al confine fra un sempreverde 007 e un tormentato eroe solitario con il volto e la voce inconfondibili di Giorgio Lupano e, infine, l’instancabile Dott. Watson, aiutante, consigliere, il miglior amico che tutti vorremmo avere, interpretato magistralmente da Francesco Bonomo. E poi ancora tutti i personaggi che ruotano attorno alla vicenda principale, cercando spazio e tempo per un movimento corale non semplice e non sempre immediatamente fruibile.

LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…

In questo caso, l’appuntamento con la mia rubrica "Non chiamateli piccoli", ha spostato di qualche anno la fascia d’età della quale si occupa prevalentemente. Di certo l’attenzione si è concentrata sul verificare quanto una trasposizione drammaturgica possa favorire l’avvicinamento alla letteratura di genere o viceversa. In qualsiasi dei due punti di vista scegliamo di argomentare questa supposizione, se la contaminazione si rivela positiva, il risultato finale non farà che arricchire il bagaglio esperenziale del giovane pubblico. Una grossa responsabilità culturale dunque, che “gli addetti ai lavori” non dovrebbero mai dimenticare.

  - Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA®_

Foto a corredo Luigi Cerati



Ginevra Media Production srl in coproduzione con Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano srl
presenta
GIORGIO LUPANO, FRANCESCO BONOMO
E LA PARTECIPAZIONE DI
ROCÍO MUÑOZ MORALES
SHERLOCK HOLMES
e i delitti di Jack lo squartatore
DI HELEN SALFAS
BASATO SUGLI SCRITTI E I PERSONAGGI DI SIR ARTHUR CONAN DOYLE
ADATTAMENTO DI RICARD REGUANT E CATA MUNAR
 TRADUZIONE DI GIANLUCA RAMAZZOTTI
E CON LUCIANO ROMAN
E in o.a. BARBARA FOLCHITTO, GIADA LORUSSO, TOMMASO MINNITI, GIULIA MORGANI, EMILIANO OTTAVIANI, MARCO ZANUTTO
Scene originali di La Caja Negra Ta,Costumi di Adele Bargilli,
Musiche originali di Pep Sala
REGIA RICARD REGUANT