Avvicinare i più
giovani a quelle che possiamo definire opere
senza tempo, è una strategia culturale vincente, in qualsiasi occasione. Lo
ha compreso bene Ricard Reguant, già
regista di “Dieci piccoli indiani” che, come ci descrivono le note di regia, ha
adattato e diretto questa nuova ed originale avventura, ricreando i personaggi
dalla penna di Conan Doyle,
apportando una freschezza e modernità nei linguaggi e nei contenuti avvicinando
così Sherlock Holmes anche alle nuove
generazioni. In scena per la prima volta a Barcellona, "SHERLOCKHOLMES e i delitti
di Jack lo squartatore" ha fatto il suo ingresso
trionfante al TEATRO SALA UMBERTO lo
scorso 18 febbraio, accompagnato da suspense e interessanti atmosfere.
Nel 1888 Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu chiamato più volte
da Scotland Yard ad offrire la sua consulenza a proposito degli efferati
delitti che in quegli stessi anni coinvolgevano la Londra Vittoriana. Il noto
scrittore scrisse a Scotland Yard le sue intuizioni e le sue congetture a
proposito dell’identità del famoso serial killer, soprannominato "Jack lo
squartatore". La storia, ripresa più volte dal cinema e dalle grandi produzioni
televisive ha sempre destato la curiosità di giovani e meno giovani.
Per questa
trascrizione teatrale hanno giocato un ruolo decisivo costumi e ambientazione
scenografica. Entrambi questi elementi sono stati curati nei minimi dettagli.
La scenografia ha goduto di un'ottima strategia iconografica che ha puntato
tutto sulla tecnica della video proiezione usata in maniera oculata e ben
calibrata. Semplice e d'effetto come dovrebbe essere ogni volta che la
tecnologia calca un palcoscenico. I costumi fanno invece venir voglia di essere
in scena con gli artisti e indossarli a nostra volta, tanto sono stati
finemente curati.
Il personaggio di
Holmes, si legge ancora nelle note di regia, ha oltrepassato l’epoca e la
letteratura per trasformarsi in un’icona moderna dove le sue storie non sono
più meri gialli polizieschi ma entrano nella realtà di tutti i giorni
sollevando domande sul potere politico, investigativo e sociale. Decisamente possiamo
concordare su quanto dichiarato e non sono mancati, infatti, riferimenti a uno
stato sociale e culturale che si rincorre epoca dopo epoca.
“Possiamo ottenere molte più informazioni se
leggiamo fra le righe”
Nascita e luogo
fanno il destino di una persona? Il potere corrompe o smaschera? Questi alcuni
degli interrogativi che i protagonisti in scena interpretano cercando, come in
un intimo dialogo con il personaggio affidatogli, le mille sfumature comprese
fra il lecito e l’illecito.
Non è di semplice applicazione
la scommessa drammaturgica messa in scena al TEATRO SALA UMBERTO e che potrete scoprire fino al
prossimo 8 marzo. Si rischia talvolta di spegnere il pathos del mistero
contenuto nel testo anche se gli ingredienti per tenere accesa l’attenzione del
pubblico in sala non mancano: la bellissima spia interpretata con glamour da Rocio Munoz Morales; lui, il grande Sherlock
al confine fra un sempreverde 007 e un tormentato eroe solitario con il volto e
la voce inconfondibili di Giorgio Lupano
e, infine, l’instancabile Dott. Watson, aiutante, consigliere, il miglior amico
che tutti vorremmo avere, interpretato magistralmente da Francesco Bonomo. E poi ancora tutti i personaggi che ruotano
attorno alla vicenda principale, cercando spazio e tempo per un movimento
corale non semplice e non sempre immediatamente fruibile.
LA SCINTILLA
Pensare
come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…
In questo caso, l’appuntamento con la mia
rubrica "Non chiamateli piccoli", ha spostato di qualche anno la
fascia d’età della quale si occupa prevalentemente. Di certo l’attenzione si è
concentrata sul verificare quanto una trasposizione drammaturgica possa
favorire l’avvicinamento alla letteratura di genere o viceversa. In qualsiasi
dei due punti di vista scegliamo di argomentare questa
supposizione, se la contaminazione si rivela positiva, il risultato finale non
farà che arricchire il bagaglio esperenziale del giovane pubblico. Una grossa
responsabilità culturale dunque, che “gli addetti ai lavori” non dovrebbero mai
dimenticare.
- Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA®_
Foto a corredo Luigi
Cerati
Ginevra Media Production
srl in coproduzione con Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano srl
presenta
GIORGIO LUPANO, FRANCESCO BONOMO
E LA PARTECIPAZIONE DI
GIORGIO LUPANO, FRANCESCO BONOMO
E LA PARTECIPAZIONE DI
ROCÍO MUÑOZ MORALES
SHERLOCK HOLMES
e i delitti di Jack lo squartatore
DI HELEN SALFAS
e i delitti di Jack lo squartatore
DI HELEN SALFAS
BASATO SUGLI SCRITTI E I PERSONAGGI
DI SIR ARTHUR CONAN DOYLE
ADATTAMENTO DI RICARD REGUANT E CATA
MUNAR
TRADUZIONE DI GIANLUCA RAMAZZOTTI
TRADUZIONE DI GIANLUCA RAMAZZOTTI
E CON LUCIANO ROMAN
E in o.a. BARBARA FOLCHITTO, GIADA
LORUSSO, TOMMASO MINNITI, GIULIA MORGANI, EMILIANO OTTAVIANI, MARCO ZANUTTO
Scene originali di La Caja Negra
Ta,Costumi di Adele Bargilli,
Musiche originali di Pep Sala
Musiche originali di Pep Sala
REGIA RICARD REGUANT