autore: Christian di Lollo (Pakiro)
Il risveglio dall’anestesia di
Una
massa eccessiva è causa di lentezza. La pesantezza del corpo rende i movimenti
goffi, sonnolenti, ritardati. La pesantezza dello spirito immobilizza la mente,
blocca le decisioni, spegne l’entusiasmo. Nessuna reattività sulle gambe,
nessuna risposta agli stimoli, nessun segno di vita. Un corpo abbandonato alla
sua eccessiva mole. Una mente troppo radicata al suolo. Ragionamenti complessi,
domande irrisolte, enormi pesi si attaccano all’interiorità come palle al
piede. Le idee non prendono il volo.
La
velocità è bassa, la massa enorme. La quantità di moto è il prodotto dei
fattori.
C’è
una speranza. C’è un modo per accelerare il movimento. C’è un principio fisico
che trasforma la massa in velocità. Si chiama urto elastico e conserva
l’energia cinetica. La quantità di moto rimane costante. Se un corpo lento con
massa molto grande urta un corpo con massa inferiore, questo non si muoverà
alla velocità del primo, ma a velocità molto maggiore. E se ancora quest’ultimo
colpirà un corpo con la metà della massa esso viaggerà a velocità doppia. E
ancora un urto e ancora velocità doppia. E poi ancora un altro urto e ancora un
altro corpo che comincia a correre. E ancora un altro. E poi l’ultimo batte al
primo. Ed il primo al terzo. E poi ancora cento, mille urti. Come biglie
impazzite.
La
massa eccessiva ha generato un mondo di urti. La velocità del mondo è
alimentata da quella stessa pesantezza di spirito che prima rendeva immobile il
corpo. Il torpore di un’eccessiva mole è diventato energia vitale. È diventato
risorsa. È esploso il contenitore. L’energia cinetica si è espressa sotto forma
di velocità.
Il
pachiderma ha creato la sua giungla sbattendo con violenza un piede a terra.
Per fisici alle prime armi o ben allenati, riporto una piccola
bibliografia:
C. Mencuccini e V. Silvestrini, Fisica I (Meccanica e Termodinamica),
3a ed., ISBN 88-207-1493-0, Liguori Editore,
1996. (Disponibile una copia piena di lacrime e sudore del sottoscritto)
Per tutti i pachidermi o spiranti tali:
C. Di Lollo,“Pachiderma”, Zerounoundici Edizioni, ISBN 978-88-6307-175-7 (che può essere letto su http://blog.libero.it/easyreader0111/6935416.html e acquistato qui
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