autore: Ezio Morbidelli (RoyalKiro)
Qualche
sera fa, facendo zapping in TV mi è capitato di rivedere L’uomo senza sonno.
Non è una di quelle pellicole che metterei nella mia top ten (forse neanche
nella top fifty) ma mi sono ricordato quali sono i pregi che me l' hanno fatta
apprezzare molto e quali i difetti che me l’hanno fatta considerare scontata.
Ma andiamo
per ordine cominciando a parlare del regista Brad Anderson, divenuto famoso per
gli amanti del genere horror B-movie con il film “Session 9” uscito nel 2001,
girato con un budget ridottissimo e senza alcun effetto speciale, nel 2004 filma “L'uomo senza sonno” ottenendo
un buon successo dopodiché con gli ultimi lavori non lascia nessun segno o
almeno credo, infatti io non li ho visti, e non sento neanche la necessità di
vederli.
Per
quanto riguarda il film in questione, la trama racconta la storia di “Trevor
Reznik”, interpretato da Cristian Bale,
un operaio metalmeccanico che non dorme ormai da un anno, il suo fisico
è allo stremo e perde continuamente peso, ha la mania di pulire e di lavarsi
compulsivamente le mani con la candeggina e il suo aspetto sembra sempre più
quello di un morto vivente.
A
causa di un incidente sul lavoro, fa perdere il braccio ad un suo collega e da
quel momento comincia a soffrire di manie di persecuzione. Ad inseguirlo è un
certo “Ivan”, ma che solo lui vede. L'unico momento in cui si sente rilassato è
quando di notte, data l'insonnia, va al bar dell'aeroporto per mangiare una
fetta di torta con un caffè e fare due chiacchiere con la cameriera, ma alla
fine anche lei sarà vera? Di più non si può dire senza rovinare una trama che
si basa su indizi sparsi durante il film che portano lentamente alla soluzione
del mistero di una strana insonnia.
Nota positiva:
il protagonista Cristian Bale, che non amo moltissimo, ma che interpreta il
personaggio in modo eccezionale, ha perso così tanto peso da sembrare uno
scheletro e, anche grazie all'uso delle luci e delle inquadrature ad hoc, fa
veramente impressione, da notare che poco dopo è tornato muscoloso per
interpretare Batman ne “Il cavaliere oscuro”.
Altra nota positiva sta appunto nella fotografia,
la scelta di una luce quasi azzurrina dà un effetto dormiveglia e rappresenta bene
quello che effettivamente vive il nostro protagonista Trevor.
Nota
media: il regista manda il film quasi a
rallentatore, ciò da un lato aiuta molto la trama creando un effetto
dormiveglia ma alle volte rallenta anche troppo e i meno attenti possono anche
addormentarsi davvero!
Tra
le note negative, oltre alla predetta lentezza a volte veramente eccessiva, c'è
l'aver ripreso alcune idee da film piuttosto famosi come “Fight club” o
“Memento” ...ma in fondo ormai quasi tutti i registi copiano dagli altri,
quindi in definitiva assolviamo Brad Anderson e L’uomo senza sonno!
Scheda
film
Titolo originale:
El Maquinista
Paese: Spagna
Anno: 2004
Regia: Brad
Anderson
Sceneggiatura:
Scott Kosar
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