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venerdì 7 settembre 2012

IL BOSONE DI HIGGS







Un’altra di quelle cose piccole che valgono tanto. 


Chiamatela particella elementare. Chiamatela quanto. Chiamatela bosone massivo scalare. Chiamatela non-zero, condensazione tachionica, valore di aspettazione del vuoto. Chiamatela responsabile della massa dei fermioni. Chiamatela portatore di forza. Componente del campo. Responsabile della consistenza del Modello standard, dell’unificazione delle forze, della rottura della simmetria del gauge elettrodebole. Chiamatela Bosone di Higgs. Chiamatela maledetta. Chiamatela Dio.

Chiamatela fisica, chiamatela ricerca, chiamatela scienza. Chiamatela matematica. Chiamatela fattore, addendo, divisore di una formula che altrimenti non torna. Chiamatela la scoperta più importante del secolo. Chiamatela Teoria della Grande Unificazione. Chiamatela descrivere il mondo attraverso una sola formula. Un solo concetto. Una sola legge. Chiamatela legge naturale, legge divina, legge umana. Chiamatela fisica teorica. Chiamatela Bibbia. Chiamatela Teoria Quantistica dei campi.


Chiamatela prevedere il futuro, capire il passato, dare un senso al presente. Chiamatela sapere. Chiamatela Ignoranza. Chiamatela Verità.

La particella Maledetta, il Bosone di Higgs, è qualcosa che, se c’è, c’è sempre stato. E’ il portatore di forza del Campo di Higgs. Un oceano nel quale nuotano le particelle, l’antimateria, l’universo, le galassie, i sistemi celesti, i pianeti, l’uomo. Un oceano di forze senza il quale le particelle andrebbero senza massa alla velocità della luce. Un oceano nel quale le particelle nuotano con difficoltà, subiscono interazioni, rallentano, acquistano massa. Un oceano che si è formato un istante dopo il Big Bang ed ha ordinato il caos. Ha incastrato la materia come palline nella sabbia e l’ha resa pesante. Ha rallentato le particelle che formano la materia e l’ha resa esistente. Non ha creato le cose, ha fatto in modo che le cose potessero nascere da sole.

Chiamatela certezza, chiamatela truffa, chiamatela traccia, identificazione indiretta, probabilità, incertezza. Chiamatela speranza.

E’ un’altra di quelle cose piccole che valgono tanto. Come un seme minuscolo, di un grande albero. Come un bacio, come uno sguardo, come una carezza. Come un odore. Come il sorriso di chi non sa parlare. Un’altra di quelle cose con poca massa, senza carica. Di quelle che contano poco e valgono tanto. Come quando guardi una notte stellata e non ti soffermi alle stelle luminose, ma ti concentri verso il buio. Verso il nulla. Verso l’infinito. E dopo un po’ vedi apparire un puntino lontano che si fa sempre più luminoso.

Una breve bibliografia semplificata. Perché, come diceva Einstein, “hai capito veramente una cosa, quando sai spiegarla a tua nonna”. Purché tua nonna sia un Fisico quantistico, aggiungerei.




Per chi mastica un po’ l’inglese, ecco un video molto efficace:





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