La
possibilità di seguire l’evento sin dalle sue prime fasi di ideazione e
sviluppo ha sicuramente rappresentato il
plus del nostro contributo critico all’interno
del progetto Incontri Mo/n/da/ni di Kirolandia frida.artes sezione artistica.
Rispetto ad un punto di vista che di
solito subentra a posteriori, ‘a prodotto finito’, ciò ha permesso uno sguardo diverso, privilegiato perché ‘interno’,
consentendo non solo di cogliere a pieno il significato di questo lavoro, ma di
farne parte integrante fino al punto in cui lo stesso pensiero storico-critico
si è fatto forma d’arte accanto alla parola, all’immagine, all’architettura,
alla moda.
Incontri
Mo/n/da/ni parte dalle creazioni degli abiti di Francesca Del Zio-petalo selvaggio, fantasiosi e particolari che si contraddistinguono soprattutto per
una spiccata femminilità e attorno i quali lo scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta, ideatore e direttore artistico dell’opera, ha strutturato
una vera e propria sceneggiatura in versi, un piccolo poemetto allegorico da
cui sono nati i suggestivi “istantanei quadri dinamici ” fotografici di Massimo Righetti.
Il
poemetto è incentrato sull’incontro/scontro di tre figure femminili tratte dal
mondo antico e dalla mitologia greca che impersonano tre concetti fondamentali
della nostra esistenza:
Phisis,
la natura, intesa come vita sulla terra; Technè, l’arte e la tecnica, la
perizia del saper fare; e infine Atena, dea dell’intelligenza e della saggezza il
cui compito è quello di ripristinare l’equilibro tra le due figure da sempre in
lotta fra di loro, fino a giungere alla sublimazione che si esplica con il
compimento della creazione artistica. Atena è anche la dea della
tessitura e dell’artigianato che quindi introduce un altro concetto
fondamentale, quello di uno dei luoghi per eccellenza della creazione artistica: la bottega.
Proprio
come una moderna bottega il Coiffeur BOHEMIEN-l’arte della scapigliatura (nuovo centro di propulsione e
diffusione dell’arte) ha riunito nei
suoi spazi tutte le piccole ‘maestranze’ che hanno lavorato alla realizzazione
della performance/mostra di abiti e di abiti e foto con letture: lo scrittore
metropolitano, la fashion designer, il fotografo, “attuale pittore in pixel” e
le modelle , per il cui particolare ruolo lo stesso curatore dell’evento,
Giovanni Palmieri, ha coniato la definizione di “indossattrici”. Il tutto in un’atmosfera che riesce a creare
un ponte ideale tra passato e presente anche al di fuori dei confini della ‘bottega’.
Ecco allora l’importanza della fonte, la fontana di Richard Meier all’Ara
Pacis, ‘scenografia artistica’ e allo stesso tempo, trasfigurazione del luogo
in cui è possibile l’incontro tra la dimensione mitica e la contemporaneità e
dove l’acqua, la sorgente simboleggiano la vitalità, l’energia, la potenza
creativa.
Incontri Mo/n/da/ni è prima di
tutto un incontro di diverse professionalità, quella sinergia che si rinnova di
volta in volta pronta a trasformarsi nella linfa vitale
dell’artista, “artigiano di opere che tendono all’infinito”.
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