autore: Marcella Sullo (CandidKira)
Una volta si diceva: “la vendetta è un piatto che
va servito freddo”, non è quello che accade in CHOCO’ dove la vendetta si
rivela un piatto servito fiammeggiante. Il fuoco apre e chiude la pellicola
colombiana low-budget, omaggio alla resistenza femminile. 80 minuti tra
silenzi, canti, preghiera, natura.
La struttura del film risulta abbastanza
complicata, con numerosi inserti di ricordo, nonostante sia essenzialmente un
semplice racconto di vita in cui la giovane Chocó deve sopportare le attenzioni
animalesche di Everlides (suo marito) e di Ramiro (un negoziante), deve
occuparsi della casa e dei figli, deve lavorare e portare i soldi in famiglia.
Il regista Hendrix
Hinestroza è molto bravo nel catturare ritmi e sensazioni della gente di
questa zona boschiva, è evidente che molti degli abitanti del villaggio sono
non-professionisti che interpretano loro stessi (in particolare le donne delle
miniere), e le scene che coinvolgono i bambini hanno quella spontaneità e
immediatezza che, a mio avviso, sono la forza della pellicola. Sono questi
elementi documentaristici così vividi e netti a rendere il film d’impatto, i
rituali (la religiosità è molto forte), le canzoni, lo spirito di comunità che
contribuiscono a sostenere persone prive di ogni mezzo materiale.
CHOCO’ è uno sguardo profondo e ben delineato su
coloro che vivono in una terra dimenticata; la fotografia della ricchezza di
una terra e dell’abuso che se ne fa. Una metafora della vita che raccoglie
dramma, amore, rassegnazione, dispensando anche tratti di ilarità. Choco’ non è
solo la protagonista della storia ma anche il nome del dipartimento colombiano
che comprende il piccolo paese in cui si svolge il film, e il capoluogo Quibdó,
che ha dato i natali al suo sceneggiatore, regista e produttore Johnny Hendrix Hinestroza (che lo dedica
alla famiglia che gli ha fatto capire che “essere neri è un miracolo”).
Denuncia della condizione degli afro-colombiani di
cui Chocó è esempio: nera e bellissima. La sua casa è una capanna nel cuore
della giungla. Chocó profuma di cacao, di mamma, di speranza. Ha sposato un
musicista mancato e nullafacente, che quando torna a casa ubriaco la sera, la
possiede con violenza e che si gioca tutti i soldi al domino. Ha due bimbi,
lavora in miniera, e non si dà mai per vinta. Affronta anche il sacrificio più
umiliante per una donna pur di regalare alla figlia la torta di compleanno che
tanto sogna. Ed è proprio la forza di una madre e di una donna a interrompere
il cerchio di violenza. E’ la luce purificatrice del fuoco che, dall'inizio
alla fine, segna la strada verso l'uscita dalla foresta, anche se la chiusura
della storia appare un po’ improvvisata, buttata lì.
Dopo l’esordio nella sezione Panorama del Festival
di Berlino 2012, aver vinto il Premio del Pubblico al Festival di Cartagena
2012, ed essere entrato in concorso al Milano Film Festival 2012, COCHO’ sarà
nelle sale cinematografiche italiane con la distribuzione indipendente di
Cineclub Internazionale Distribuzione, giovedì 6 marzo 2014, in tempo per
festeggiare la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo. Proprio la
sera di sabato ci sarà una proiezione speciale al Nuovo Cinema Aquila al
Pigneto, a Roma.
Nelle sale italiane dal 6
Marzo 2014
Festa della Donna, Sabato
8 Marzo - proiezione speciale
CHOCO’
Drammatico,
80’ Minuti
Produzione:
Antorchia Films e Cine Colombia - Colombia (2012)
Produttori:
Maritza Rincon e Johnny Hendrix Hinestroza
Regia:
Jhonny Hendrix Hinestroza
Sceneggiatura:
Johnny Hendrix Hinestroza e Alfonso Acosta
Interpreti: Karent Hinestroza, Esteban Copete, Fabio Restrepo, Daniela Mosquera, Sebastián Mosqueira.
Montaggio
Mauricio Vergara
Distribuito
in Italia da Cineclub Internazionale
in collaborazione con Mariposa Cinematografica
in collaborazione con Mariposa Cinematografica
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