Recensione
critica dello spettacolo teatrale L COME ALICE di Nexus
Prima
replica, trenta Maggio duemilaquattordici, Teatro Studiouno – Roma
Catapultati in una
dimensione surreale, e poi travolti da pura energia, ticchettii, trilli, strilli,
vibrati tra le mani di una fanciulla pervasa nel corpo, nella voce, nei sui
continui attimi espressivi, nei suoi esaltanti, deliranti, incontenibili
passaggi, questo è L COME ALICE di Nexus.
All’interno di una sperimentazione
potente, eclettica, visionaria intorno ad “Attraverso lo specchio” di Lewis
Carroll , posta a cardine la versione di Antonin Artaud, ma non solo, Alice, personaggio metaforico, dopo
molteplici riletture, diviene, ulteriore tentativo altrettanto simbolico,
compendio, rivisitazione teatro-visiva extraespressiva di un concetto reinterpretabile
in una resa ulteriormente attualizzata.
Una tenue luce, quasi
un’alba sulla vicenda ed in un attimo gli spettatori sono attraversati da un
elettroshock creativo che merita una serie di forti applausi.
La scena è densamente
piena, ricca di bric-à-brac concettuali, in cui il tempo domina nel senso di
passaggio e staticità apparente dell’essere, con un velatino pronto a divenire
commento, storia, rappresentazione, emblema di altri luoghi narrativi e
metaforici attraverso piani che si svelano poco a poco.
Evoluzioni dimensionali complete
e complesse, ricami strutturali immersi in molteplici rimandi, narrazioni attraverso
trame fittizie che si avvalgono anche di arti visive argomentative.
L’evidente espressione
registica immaginifica di Nexus guida
molto bene ogni momento in quel divenire ritmo tra i ritmi, con un dare al
pubblico senza limiti, solo in alcuni tratti è leggermente da dosare, per permettere
l’evidenza di una trama anche sottile, che tende troppo a sfuggire, e per lasciare al pubblico anche dei momenti
distensivi.
Instancabile la
bravissima interprete in grado di sostenere un personaggio immerso in varie
letture e riletture, Laura Garofoli esce
ed entra da sé, in continuazione, sino a seguire una serie di chiavi rappresentative,
sino a divenire soggetto ed addirittura oggetto, strumento e sostegno narrativo,
finanche emblematico macchinario che compone parole.
I video, sono molto
interessanti, sia nel loro montaggio consequenziale d’immagini d’archivio che
nelle varie proiezioni di altri racconti tra i quali emerge l’ interazione con
un'entità femminile, regina che domina la scena in dimensione altamente
fiabesca .
Musica, luci, costumi,
oggetti sono particolarmente curati e sottolineano bene tutti gli andamenti della
pièce.
Una fitta trama di
percorsi paralleli, intersecati, arricchiti di molteplici contenuti che partano
e ripartono sino a convergere nel dire ancora una volta qualcosa sull’esistere
oltre sé stessi.
- Andrea Alessio Cavarretta -
L
COME ALICE
Testi: Lewis
Carroll & Antonin Artaud
Adattamento e
regia: Nexus
Interpreti: Laura
Garofoli
Costumi:
Mariagrazia Toccaceli
Aiuto regia:
Giuseppe Sofo
Artigianato
steampunk: Progetto Steam