autore: Marcella Sullo (CandidKira)

No... il film di Giuseppe
Gigliorosso è una metafora sulla forza dell’amore per la vita e su quanto
il caso, unito alla nostra volontà di vedere cosa potrebbe accadere domani,
possa rappresentare la spinta a rompere le gabbie grigie della depressione, del
fallimento, della disperazione.
Paride, la nostra guida, è una specie di impiegato
dell’Aldilà: il suo triste ruolo è quello di accogliere i suicidi subito dopo
il trapasso facendosi trovare all’ora e nel luogo previsto, per accompagnarli
poi alle soglie dell’altro mondo. Arriva il giorno in cui qualcosa va storto:
alle 18.00 in punto (l’ora prevista per il suicidio), il barbone Nicola viene
distolto dall’intento di farla finita grazie allo squillo di un cellulare
smarrito; si accende così una luce di speranza nel suo cuore, allaccerà una
relazione, prima solo telefonica e poi più concreta con Stella, la proprietaria
del telefonino.
Intorno a Nicola gravitano una serie di personaggi
dipinti con grande delicatezza dal regista: tra questi c’è Duchessa, anche lei senzatetto,
che lo protegge e che lo aiuterà a riprendere la promettente carriera
pianistica, abbandonata anni prima. La relazione tra Nicola e Stella, nasce
dalla curiosità dell’ignoto e si nutre sull’enigma dei rispettivi passati, ma
col passare del tempo saranno proprio le verità nascoste a mettere a rischio il
sentimento tra di loro. Paride nel frattempo è alle prese con quel suicidio
incompiuto che potrebbe causare un blackout nella gestione amministrativa del
mondo oltre la morte: la regola sarebbe di far sì che Nicola alla fine realizzi
i suoi propositi autodistruttivi, ma per la prima volta in migliaia di anni, il
nostro Virgilio dal cappello rosso dubita che il suo lavoro abbia davvero
valore.
La vicenda di Nicola e Stella, di cui Paride è
rispettoso spettatore, si trasforma in quella fiaba moderna su come gli uomini
possano riprendere in mano il proprio destino, affrontando ogni idea di
predestinazione, e magari anche la fortuna ci mette lo zampino. Un racconto
godibile, ironico, in qualche tratto banale, ma un’opera deliziosamente
malinconica che invita a riflettere sulle conseguenze delle verità taciute e
sulla potenza della voglia di andare oltre.
Molto bravo Salvo
Piparo – il barbone, attore molto noto nella scena teatrale palermitana.
Spicca l’interpretazione di Paride
Benassai, che vanta svariate partecipazioni al cinema e in televisione. Ad
arricchire il cast Roberta Murgia nel
ruolo di Stella e Valentina Gebbia
nel ruolo di Duchessa.
Primo lungometraggio diretto dal palermitano Giuseppe Gigliorosso, “Ore 18 in punto”,
è stato accolto con un discreto successo nello scorso “Taormina Film Fest”, è
rappresenta un bell’esempio esempio di autoproduzione completamente
indipendente, finanziato direttamente dalle maestranze a da un migliaio di sostenitori,
ognuno dei quali ha contribuito alla causa con 7 euro, il prezzo medio di un
biglietto del cinema.
- Marcella Sullo -
ORE DICIOTTO IN PUNTO
Durata: 97 min. - Nazione: Italia
Produzione: The Coproducers – Produttore esecutivo: Eikona Film - Distribuzione: Mariposa cinematografica
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Gigliorosso - Regia: Giuseppe Gigliorosso - Collaborazione alla sceneggiatura: Valentina Gebbia Interpreti: Paride Benassai - Salvo Piparo - Roberta Murgia - Valentina Gebbia
Fotografia: Rosario Neri, Gabriele De Palo
Montaggio: Giuseppe Gigliorosso
Musica: Francesco Di Fiore – Costumi: Silvio Alaimo
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