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sabato 7 marzo 2015

COME TI AMMAZZO IL MARITO! Fragorosi applausi al Teatro Kopó


Recensione critica dello spettacolo teatrale "COME TI AMMAZZO IL MARITO!" regia di Simona Epifani
Prima replica, cinque Marzo duemilaquindici, Teatro Kopó  - Roma


Si esibisce sul palcoscenico del Teatro Kopó di Roma la sua direttrice artistica Francesca Epifani ed è un lunghissimo scroscio di applausi.

Un debutto tanto atteso quello dello spettacolo "COME TI AMMAZZO IL MARITO!" diretto da Simona Epifani, che non tradisce assolutamente le aspettative del pubblico, anzi va oltre misura.
Fortissimi battimano per la bella messa in scena di un monologo brillante in grado di catalizzare l’attenzione degli spettatori per tutta la sua durata, senza alcun momento di stanca e lentezza.

Una donna è intrappolata materialmente e metaforicamente nella sua dimensione casalinga, prigioniera delle pareti di un appartamento corredato da ogni innovativo gadget teso a rendere la sua obbligata permanenza altamente gradita.
Poche le relazioni esterne, attraverso qualche finestra aperta, da una porta d’ingresso con chiavistello sempre ben serrato, tramite il telefono.
In discinta vestaglia, lei, assoggettata signora del focolare, si racconta e cerca di venire fuori dal suo stato di forzato isolamento. Quale donna oggetto si confronta con il pubblico  e le emblematiche figure che lambiscono il suo stato di reclusa, parla della sua vita fatta soprattutto di passionalità impedite, costellata di tanti incontri sbagliati, costruita su rapporti al maschile che la costringono in una dimensione senza immediata via d’uscita.


Uno spettacolo che, in un ritmo serrato, chiama continue volte risate e riflessioni, racchiudendo varie chiavi di lettura, tutte tese a sviluppare sfaccettature di una stessa realtà, che attraverso i molteplici rimandi fanno distaccare il racconto dalla sua individuale dimensione grottesca per ridefinirsi narrazione generale al femminile.
La drammaturgia semplice ed elegante, è ben costruita, ben organizzata, ricca di svariate battutine, giochetti linguistici e trovate allegre.
La regista Simona Epifani segue bene tutto l’andamento della pièce non lasciando nulla al caso. Direzione pulita, curata in ogni minimo dettagli, che sa sfruttare al meglio le potenzialità del testo, facendo fiorire tanto la commedia, quanto il dramma, e che crea intorno e dentro al personaggio continui cambi, che lascia sfogare gli enfatici slanci  e li trattiene spesso in una dimensione più rigorosa, tanto che forse in alcuni momenti potrebbero essere anche lasciati andare un po’ di più.
Francesca Epifani unica attrice in scena, bella e molto carismatica sul palco, si esprime in un continuo crescere d’espressività. Voce limpida, chiara, incisiva, mimica ben elaborata per un’interpretazione eccellente capace di aprirsi continui varchi verso il pubblico.

Molto simpatica e ben congegnata la scenografia in cartonato, in grado di ampliare lo spazio del palco oltre la sua reale dimensione creando estensioni immaginarie.
Le luci ben disegnate da Paolo Filipponi entrano perfettamente nella drammaturgia anche attraverso un bell’utilizzo delle ombre.
Interessante la presenza a supporto dell’assistente alla regia Giuseppe Arnone.
Molto accattivante l’illustrazione di Federica Casabona utilizzata per la comunicazione.

Veramente un gran bello spettacolo destinato a proseguire il suo cammino arricchendosi sempre più di meritatissimi applausi.

 - Andrea Alessio Cavarretta - 


COME TI AMMAZZO IL MARITO!
Produzione PTK
Regia Simona Epifani
Interprete: Francesca Epifani
Aiuto Regia: Giuseppe Arnone
Disegno Luci: Paolo Filipponi Teatro Kopó
Illustrazione in locandina: Federica Casabona




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