MENU

K-HOME | KIROLANDIA | KIRI | REGOLAMENTO | CONTATTI  | corrente culturale | fridaartes | privacy e cookie | disclaimer
Kirosegnaliamo | Kiroalmanacco | Kirosegnaliamo
K-NEWS | PALCOSCENICO | MUSICA | ARTE | CINEMA | LIBRI | COSTUME/SOCIETA' | SCIENZE/NATURA |FOTO | DISEGNI/PITTURE | RACCONTI | POESIE | VIDEO
IppoKiro PutzoKiro MayaKira AttiroKira MireKira VeraKira Krouge

lunedì 9 marzo 2015

KIROSEGNALIAMO 9-15 Marzo 2015

Kirosegnaliamo





Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!



in PALCOSCENICO

DEBUTTO
“IL RE DI GIRGENTI” di Massimo Schuster e Fabio Monti
dal romanzo di Andrea Camilleri Ed. Sellerio
TEATRO DUE ROMA - Roma – da Martedi 10 a Domenica a 15 Marzo 2015,  ore 21.00_dom ore 18.00
Quando abbiamo detto ad Andrea Camilleri che secondo noi “Il re di Girgenti” era il più bello dei suoi romanzi,
ci ha semplicemente risposto “Sono d’accordo”.
Quando gli abbiamo spiegato che il nostro progetto teatrale avrebbe mescolato il lavoro del cantastorie con quello dell’attore e con quello del marionettista, il suo commento è stato: “Beh, se mi parlate di marionette non posso che essere felice”.
Andrea Camilleri ha pubblicato il romanzo epico Il re di Girgenti nel 2001.
Il re di Girgenti è romanzo di epica contadina e prettamente siciliana, ma non per questo meno universale. Mescolando elementi storici e fiabeschi nella Sicilia sud-occidentale dei primi del ‘700, la storia vede un susseguirsi di avvenimenti tragicomici che, dalla nascita del contadino Zosimo, lo accompagnano fino alla salita sul trono di Girgenti e poi alla morte. I numerosi personaggi, alcuni grotteschi, altri profondamente umani, sono innanzitutto dei tipi, che, come gli eroi della Grecia antica, sono sballottati da un Destino tanto ineluttabile quanto crudelmente giocoso. La messinscena è ispirata al teatro dei pupi, dei cantastorie e del cuntu, forme tradizionali di teatro popolare siciliano, mantenendone l'intensa e ruvida espressività, in uno spettacolo originale ed emozionante, sia per il grande pubblico che per gli  spettatori più specializzati.
EmmeA’ Teatro / Théâtre de l’Arc-en-Terre con L’Estive - Scène Nationale de Foix et de l’Ariège e con il sostegno di Regione Toscana - Sistema regionale dello spettacolo dal vivo_ Autori, registi ed interpreti: Massimo Schuster e Fabio Monti-Scene e costumi: Norma Angelini-Marionette: Anton Duša e Jana Pogorielová-Luci: Cristiano Caria
---
Lo spettacolo fa parte della rassegna: A Roma! A Roma! direzione artistica di Francesca De Sanctis da Martedi 3 Febbraio a Domenica 29 Marzo 2015 – vari orari


DEBUTTO
“Del sordo rumore delle dita_trascrizione” di Alessandra Di Lernia e versi di Pier Paolo Pasolini
Uno spettacolo di Clinica Mammut
PRIMA REGIONALE
TEATRO OROLOGIO – Sala Gassman - Roma da Martedi 10 a Domenica 15  Marzo 2015,  ore 21.15_dom 17.45
Del sordo rumore delle dita vuole soffermarsi sulle esistenze a margine, sulla difficoltà di un loro essere, di un loro partecipare, nel tempo attuale; sulla possibilità di un richiamo a un tempo tragico, o meglio a un tempo dove fosse ancora possibile appellarsi al diritto alla menzione di tragedia. Dalle nostre scritture individuali affiora, talora, come sopravvivenza, Pasolini.
Del sordo rumore delle dita era stato concepito, dal 2013, nella forma di opera in situ, realizzata in contesti disparati e non specificatamente teatrali. Da queste memorie trae nutrimento una nuova pagina, per il teatro, che conserva l’originaria vocazione installativa. Una trascrizione.
Il lavoro fa parte di Melanconie in dedica a Pier Paolo Pasolini,  progetto composito di atti artistici che cercano di tradurre in gesto (poetico?) sfridi scabri della produzione e della riflessione pasoliniana.
Le Melanconie in dedica a Pier Paolo Pasolini si vogliono al contempo dentro e oltre Pasolini. Il mutato contesto storico e quindi socio-economico sembra imporci delle distanze dal vate friulano; al tempo stesso la ricerca di eventuali sopravvivenze è motivo di un affondo etico attraverso gli spunti offerti, le scritture mancanti, le problematizzazioni che emergono nell’abbordare tali materiali. Etica, affreschi umani, ora corporei ora intellettuali, rappresentano il nucleo portante di questo lavoro.
L’intero progetto è costituito dallo spettacolo Del sordo rumore delle dita_trascrizione che debutta nel novembre del 2014, e da un ciclo di performance brevi che prendono il nome di Melanconie, numerate progressivamente. Attualmente, dall’estate del 2014, sono state create le prime tre Melanconie, concepite come performance urbane.
Produzione Teatro Studio Krypton | Clinica Mammut_Autrice: Alessandra Di Lernia e versi di Pier Paolo Pasolini-Regia: Salvo Lombardo-Interpreti:  Alessandra Di Lernia, Salvo Lombardo-Musiche: Alviti, Barber, Tchaikovsky, Vivaldi-Disegno luci Valerio Modesti-Realizzazione scene: Loris Giancola-Assistente scenotecnica: Silvia Coppola-Foto di scena Sephora Delli Rocioli, Valerio Modesti, Francesco Spagnuolo
Con il sostegno di Fusolab 2.0, Festival Orizzonti verticali 2014, Festival Teatri di Vetro 8

DEBUTTO
“Tutti i padri vogliono far morire i loro figli” di Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi
PRIMA NAZIONALE
TEATRO OROLOGIO – Sala Orfeo - Roma  - da Martedi 10  Domenica 15 Marzo 2015,  ore 21.00_dom ore 17.30

Riassumiamo: i padri vogliono far morire i loro figli
(perciò li mandano alla guerra)”
[Pier Paolo Pasolini, Affabulazione. Roma 1966]
Liberamente ispirato ad Affabulazione di Pier Paolo Pasolini.
Lo spettacolo narra le vicende di una famiglia, e dell'incontro-scontro di un padre con suo figlio. L'ambientazione è l'epoca moderna, ma una modernità che si pone come lettura di un presente che poggia le sue basi su nuovi archetipi. Proprio per questo si è sentita l'esigenza di prendere spunto dalla struttura narrativa di Affabulazione ma di mutarne completamente i contenuti; infatti mentre il testo di Pasolini iniziava con un coro tragico rappresentato dalla figura di Sofocle, nella riscrittura di Tutti i padri vogliono far morire i loro figli il coro sarà rappresentato dall'ombra di Pasolini, e l'archetipo che narrerà non saranno le vicende tragiche e mitiche di Edipo, ma il racconto del '68! Proprio i temi del ‘68 costituiscono la cornice entro la quale tutti personaggi agiranno. Le tensioni tra i vari personaggi saranno provocate da una divergente lettura di questi temi che procurerà ferite insanabili soprattutto tra le due figure chiave dello spettacolo: il padre e il figlio.
Siamo in una casa al mare, una casa da buona famiglia borghese, dove vivono un ragazzo con sua madre. L'azione dello spettacolo ha inizio con il ritorno del padre, dopo quindici anni di silenziosa assenza. Un padre che dichiara di essere molto malato, e che prima di morire vuole ricucire il rapporto con suo figlio, che in realtà non ha mai conosciuto. Il padre ci appare come un uomo dal grande vissuto, che ha sempre preferito la libertà alle responsabilità, e che grazie al suo lavoro, fotografo, si è trovato spesso a vivere i momenti più importanti della storia degli ultimi trent’anni. Lui, fiero protagonista del ’68, animato dagli ideali libertari, si troverà a scontrarsi ferocemente con suo figlio, al quale il padre appare come un bambino mai cresciuto che nella vita ha goduto di situazioni estremamente privilegiate e di cui lui, figlio, in qualche modo paga ancora le conseguenze. Nella dialettica tra questi personaggi e nelle istanze che essi rappresentano sta il nucleo di questa tragedia moderna, che ci appare come un infinito affabulare sul doloroso e irrisolto mistero dell'essere figli nell'epoca dell'assenza dei padri.
Compagnia CK Teatro_Drammaturgia: Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi-Regia: Leonardo Ferrari Carissimi-Interpreti: Irma Ciaramella, Anna Favella, Chiara Mancuso, Luca Mannocci, Mauro Santopietro-Scene e costumi: Alessandra Muschella-Disegno luci: Antonio Scappatura-Tecnico luci: Martin Emanuel Palma-Aiuto regia: Carlo Maria Fabrizi
Produzione: Progetto Goldstein in collaborazione con il Teatro dell’Orologio

DEBUTTO
“RADIO AUT La voce di Peppino Impastato” di Pierpaolo Saraceno
TEATRO PALLADIUM UniRomaTre Roma Giovedi 12 Marzo 2015,  ore 21.00
“Radio Aut – la voce di Peppino Impastato” è il titolo scelto da Pierpaolo Saraceno per ricordare il giornalista, attivista e poeta italiano ucciso dalla mafia nel 1978
Dalle frequenze di Radio Aut, radio libera fondata a Terrasini nel 1977, si poteva ascoltare la voce secca, diretta e sincera di un uomo semplice e umile, ma tanto forte da sfidare nella sua terra, martoriata dalla mafia, la sua stessa famiglia mafiosa. Quell’uomo è Peppino Impastato, grande lottatore, ma soprattutto grande spirito ribelle, ucciso soli trent'anni su ordine del capo di “Cosa Nostra”, Gaetano Badalamenti (Don Tano), bersaglio preferito di Peppino nelle sue trasmissioni di Radio Aut.
É in questo preciso contesto che avvengono le pesanti denunce dirette ai vari componenti, succubi del forte potere di Cosa Nostra.A spezzare tutto questo caos è la madre, Felicia Bartolotta, costretta a subire dei colpi morali da parte del marito, Luigi Impastato, nei confronti del figlio.
Felicia cerca in tutti i modi di sviare Peppino a quello che immaginava sarebbe stato il suo destino se avesse continuato a denunciare i soprusi della mafia.
E per questo motivo tenta di convincerlo ad andare in California, dove risiedono cugini di famiglia, ma nulla da fare: Peppino continuerà a lottare contro la mafia per la propria terra, la Sicilia. Terra da tanti amata e da molti “arricurdata”.
L’ambiente scenico è diviso in due parti: da un lato la madre di Peppino che racconta, con occhi pieni di amore, il mondo del figlio, la sua lotta, la sua forza d’animo. Dall’altro, una serie di flashback, che ripropongono la vita di Peppino, le sue azioni, ma soprattutto la sua voce
Onirika del Sud con  Il Rinoceronte_Autore e regista: Pierpaolo Saraceno-Interpreti: Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco, Francesco Bellezza, Daniele Baffo-Musiche originali: Concetto Fruciano-Luci: Gianni Grillo-Scene e costumi: Pierpaolo Saraceno-Coreografie: Daniele Baffo-Foto:Danila Maini
www.teatro-palladium.it

DEBUTTO
“UN CERVELLO IN DUE” di Marcello Paesano
TEATRO KOPÓ  - Roma – da Giovedi 12 a Domenica 15 Marzo 2015, ore 21.00, aperitivo a partire dalle ore 20.00
Due attori in scena. Leo e Poldo. Questi sono rispettivamente gli emisferi destro e sinistro del cervello di Leopoldo. Leopoldo ha una fidanzata, Loredana, con la quale sta insieme da tanto ma convive da poco. Forse è proprio la paura di legarsi la famosa palla al piede che fa venire a Leopoldo la bizzarra idea di rivedere, dopo tanto tempo, Giada, una sua vecchia amica nonché storica fiamma del liceo. Un apparentemente innocente appuntamento tra vecchi amici farà esplodere una piccola crisi di coppia che metterà a dura prova i neuroni del nostro protagonista.
In verità l'intera vicenda, per quanto semplice e di ordinaria amministrazione nella narrazione contemporanea, acquista la sua originalità nella visione interna: tutto viene fruito da dentro la testa del protagonista diventando così i suoi due emisferi i veri padroni della scena. Si potrà quindi assistere davanti ai propri occhi a familiari conflitti interiori che complicano quotidianamente la vita a tutti noi.
Associazione Culturale INTRO_Autore e regista:  Marcello Paesano- Interpreti: Marcello Paesano e Luca Comastri-Valeria Panepinto (in video)
www.teatrokopo.it

DEBUTTO
LADY HOLIDAY MISSISSIPPI DRUNK di Alessandra Caputo
con Valentina Conti
e
BESTIARIO Un soliloquio per tre Mascheredi Luna T. Sveva Testori
con Simone Fraschetti
TEATRO STUDIO UNO  - Roma -  da Giovedi 12 a Domenica 15 Marzo 2015,  ore 21.00_dom. ore 18.00
Tornano al Teatro Studio Uno i Patas Arriba Teatro, una delle compagnie più attive e interessanti della scena romana che insieme ai Pescatori di Poesia Teatro e il Teatro del Lupo presentano due dei loro recenti successi: “Lady Holiday Mississippi Drunk” e “Bestiario”.
---
Dal 12 al 13 marzo in scena “Lady Holiday Mississippi Drunk” progetto dei Patas Arriba Teatro, con la regia di Alessandra Caputo e Simone Frascehetti, i testi di Alessandra Caputo e Adriano Marenco e con Valentina Conti nei panni della “Lady del Jazz,” la signora del fiore, la donna col sangue nero e gli umori Blues: Billie Holiday.
Parole per lei e musica. Uno sfogo, un racconto, un basso, un piano e una chitarra e ancora ricordi, tamburi, un passato difficile e un eleganza ubriaca dolorosa e fiera. Con un abito elegante entra spavalda a fare la sua musica e il suo discorso, a scacciare i brutti pensieri e le cicatrici, a ballare e reinventarsi.
Billie dei misteri, dei fiori bianchi tra i capelli neri, dell’ingresso riservato al colore “sbagliato” della pelle, della povertà e del successo, dei riti e dell’inquietudine, del sorriso allusivo e dell’incanto, e alla fine solo una preghiera: “nasci Nero domani, Sole!”.
Patas Arriba Teatro, Pescatori di Poesia Teatro e Teatro del Lupo_ Autore: Alessandra Caputo con una ballata di Adriano Marenco-Regia: Alessandra Caputo e Simone Fraschetti-Interprete: Valentina Conti-Musiche eseguite dal vivo da Raffaele Balzano, Simone Fraschetti e Valentino Puccio-Foto di scena :Pamela Adinolfi
---
Sabato 14 e domenica 15 marzo in scena “Bestiario" dei Pescatori di Poesia Teatro, Teatro del Lupo e Patas Arriba Teatro, vincitore del Castelbuono
Teatro Festival 2011, regia di Klaus Kurz, testo di Luna T. Sveva Testori con protagonista in scena Simone Fraschetti per raccontare tre visioni del mondo attraverso tre affascinanti maschere ispirate alla commedia dell’arte. Un universo ancestrale che si offre al pubblico senza inibizioni o censure dove ogni personaggio racconta la sua verità che egli stesso ha contribuito a plasmare. Il primo animale è il Lupo. Maledetto da fame atavica, dilania e sbrana le prede, ebbro di frenesia alimentare. Egli è il potere economico, mai sazio, implacabile e spietato. Il secondo animale è l'Aquila. Dall'alto artiglia le sue prede, le porta in cielo con sé, per poi precipitarle contro le rocce. E' il potere religioso, ambiguo manipolatore di illusioni e di speranze. Il terzo animale è il Drago. Rappresenta il potere politico e quello militare. Sovrano, capitano e martire della giustizia. Regicida usurpatore abbattuto dai ribelli. Tre personaggi e storie della fine dei tempi. Le ultime parole di un'era, il bagliore prima del buio, l'estremo banchetto in tempi di carestia. L'ultima arroganza prima del silenzio.
Patas Arriba Teatro, Pescatori di Poesia Teatro e Teatro del Lupo_Autrice:  Luna T. Sveva Testori-Regia:  Klaus Kurz, Interprete: Simone Fraschetti
Foto di scena: Pamela Adinolfi

DEBUTTO
"Vissi per Maria" La vera storia di Maria Callas narrata dalla governante Bruna di Roberto D'Alessandro
con Siddhartha Prestinari
TEATRO DI DOCUMENTI – Roma – Sabato 14 e Domenica 15 Marzo 2015,  ore 20.45_dom. ore 17.30
Un omaggio alla grande cantante lirica greca la cui memoria viene ripercorsa nel racconto commovente della sua fedele cameriera Bruna, che fa accomodare il pubblico in un ambiente accogliente ed intimo dove, contenta di incontrare gli spettatori/ospiti della “divina”, offre loro un thè e dei pasticcini in attesa che Madame rientri. Inizia così il racconto dei suoi successi, il suo amore per la scena, il suo grande senso di disciplina, il suo decisivo incontro con Onassis, la grande passione della sua vita intensa, ma infelice.
Il monologo di Bruna, intervallato dalle arie più belle della Callas, si fa via via sempre più commovente e suscita la curiosità dello spettatore che si lascia prendere dal gioco delle confessioni e si ritrova ad essere ospite, nella casa di una leggenda. Il pubblico ascolta la storia che Bruna evoca e si ritrova al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti del cuore della Callas, la sua felicità, la sua tristezza, tutto il suo tormento. Alla fine nasce spontaneo il desiderio di vederla entrare, ma la divina non può apparire, anche se è ancora in mezzo a noi: lei è un'idea, un mito.
Siddhartha Prestinari si misura con un monologo non facile e di grande impatto emotivo, che suscita pianto e riso. Truccata da anziana si muove perfettamente a suo agio nei panni della governante Bruna, la cameriera di origini italiane per anni al servizio di Maria Callas, dando corpo ad un personaggio indimenticabile.
Lo spettacolo ha partecipato per quattro anni al Festival di Avignone, per due anni consecutivi è stato rappresentato al Teatro dell’Opera di Avignone, nel 2005 a Parigi e in diverse città italiane, riscuotendo sempre un eccellente consenso di pubblico e critica.
Autore: Roberto D'Alessandro-Regia: Ilza Prestinari-Interprete: Siddhartha Prestinari
www.teatrodidocumenti.it

PROSEGUE
“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE” di William Shakespeare
Regia di Mimmo Strati
TEATRO DELLE MUSE  - Roma – da Giovedi 19 Febbraio a Martedi 10 Marzo 2015,  ore 21.00_sab  ore 17.00 e 21.00_dom ore 18.00
La Compagnia dei BARDI STORYTELLERS di Roma torna in scena con il capolavoro di William Shakespeare “Sogno di una notte di mezz'estate” per la regia di Mimmo Strati.
Dopo aver riscontrato grande successo di pubblico con "Romeo e Giulietta", i bardi reinventano, a loro modo, la più divertente e moderna commedia di Shakespeare, portando in scena tre storie che si intrecciano: una coppia di amanti che fugge e un'altra che cerca di raggiungerla, un Re del Bosco che cerca di sconfiggere d'astuzia una regina delle Fate, e un gruppetto di attori improvvisati che prova a mettere in scena una tragedia greca. Pur restando fedeli al testo, la Compagnia dei Bardi lo riscrive nello stile per evidenziarne gli aspetti latenti, creare il gioco dell’affabulazione e della magia del racconto e ammaliare  profondamente lo spettatore.
Lo spettacolo si concentra sull'essenza stessa del Teatro, presentato nei sui meccanismi più intimi e vitali, attraverso una valanga di trovate comiche e colpi di scena. Il Sogno è rappresento come una grande festa dell'Amore, dove non esistono limiti alla fantasia. Maghi burloni, fate capricciose, duchi prepotenti, innamorati pazzi, poveracci e giullari si inseguono in un bosco stregato, in una straordinaria, calda e piovosa notte d'estate, in cui tutto si ribalterà.
Uno spettacolo coinvolgente, portavoce di un sapere popolare fatto di miti e leggendarie imprese e arricchito, come ormai nella tradizione dei Bardi Storytellers, dalle canzoni dal vivo di Cesare Cesarini e Anita Pusceddu.
AmArti-Theatre & Arts presenta La compagnia dei Bardi Storytellers_Autore: William Shakespeare- Regia: Mimmo Strati-Intrpreti: Cesare Cesarini Alessio Di Cosimo Francesco Falco Flavia Faloppa Elena Fiorenza, Anita Pusceddu Mimmo Strati Francesco Trifilio Claudio Zaccaria Cecilia Zincone _Scene e costumi: Anna Monia Paura-Aiuto regia: Cecilia Zincone-Fonico: Pietro Frascaro-Disegno: Vittoria Nagni-Grafico: Claudio Zaccaria
www.teatromuse.it

in PALCOSCENICO per Bambini

DEBUTTO
“GALLO CRISTALLO” di Gianni Silano
con Fausta Manno e Gianni Silano
CENTRALE PRENESTE TEATRO  - Roma - (Dai 4 ai 10 anni  ), Sabato 14  e Domenica 15 Marzo 2015 - ore 16.30
Due artisti di strada, attori, musicisti e burattinai, si spostano di paese in paese con un carretto stracolmo di ogni genere di oggetti. Con il vento, il sole o la pioggia i due raccontastorie viaggiano nel mondo portandosi dietro la loro casa ambulante, pentole, coperte, valigie, luci, strumenti musicali e un galletto segnavento che indica loro la direzione da seguire. Quando incontrano i bambini, nei cortili delle case, nelle piazze o nelle scuole, i due attori danno vita ad uno spettacolo davvero singolare. Il carretto si trasforma e diventa una macchina scenica intorno alla quale prendono vita le storie, le filastrocche e le canzoni. Gallo Cristallo e il lupo, cicogna e balena, coccodrillo e il suo amico airone, Pat il cagnolino, questi i personaggi dei racconti, ognuno con le proprie caratteristiche ma tutti animati dallo stesso desiderio: mangiare. Il cibo, infatti, è il filo rosso di tutto lo spettacolo e anche i due attori, tra battibecchi e scaramucce, tra una canzone e un pane fatto in casa, devono trovare il modo di riempire la pancia…
Fausta Manno e Gianni Silano continuano la loro attività ormai decennale di raccontastorie ed anche in questa occasione presentano un viaggio nella letteratura per l’infanzia. La rivisitazione in chiave teatrale delle storie attraverso la tecnica mista, teatro d’attore, pupazzi mossi a vista, ombre e musica dal vivo è un gioco scoperto senza trucchi, in cui la poesia del movimento si unisce alla parola per creare un tessuto drammaturgico denso di significati.
Teatro Verde_Autore: Gianni Silano-Interpreti: Fausta Manno e Gianni Silano-Musiche e canzoni originali: Gianni Silano-Realizzazione scenografica: Italo Frigerio-Luci: Enrico Biciocchi-Regia: Fausta Manno e Gianni Silano-Collaborazione alla regia: Guido Quintozzi
---
Rassegna Infanzie in gioco 2014/15 del Centrale Preneste Teatro che prosegue sino al 29 Marzo 2015

della DANZA

DEBUTTO
Festival Internazionale della Danza di ROMA V Edizione”  Filarmonica Romana e Teatro Olimpico
TEATRO OLIMPICO - Roma -   da Martedi 10 Marzo a Domenica 17 Maggio 2015
Dal debutto di “Fiesta Argentina” della eccezionale Compagnia di Néstor Pastorive ai leggendari Mummenschanz, oltre due mesi di danza e teatro visivo sul palco del Teatro Olimpico con cinque compagnie di diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei diversi volti della danza di oggi:
le sperimentazioni dell’olandese Gotra Ballet e la pianista Gloria Campaner, la Mvula Sungani Company che dialoga con il rock dal vivo dei Marlene Kuntz, e le due coreografie “Don Q” di Scigliano e “Rossini Cards” di Bigonzetti affidate ad Aterballetto.
Festival che accoglie per questa nuova, e particolarmente ricca edizione, cinque eccezionali compagnie di diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei tanti volti della danza e del teatro visivo di oggi. Con una particolare attenzione quest’anno alla musica dal vivo, per cogliere ancora di più il forte legame fra danza e musica: a partire dal rock dei Marlene Kuntz nello spettacolo Il vestito di Marlene, al giovane talento della pianista Gloria Campaner per il progetto HQ Program.
Direttori artistici: Lucia Bocca Montefoschi, Matteo D’Amico
--
“FIESTA ARGENTINA” coreografia e regia  Néstor “el Polaco” Pastorive
con Néstor “el Polaco” Pastorive
da Martedì 10 a  Domenica 22 marzo 2015 ore 21.00_dom ore 18.00
Si inaugura con il debutto a Roma di Fiesta Argentina della travolgente Compañia Néstor Pastorive, i carismatici danzatori argentini del ballerino e coreografo – annoverato fra i più grandi innovatori del genere latinoamericano – Néstor “el Polaco” Pastorive; ad impreziosire lo spettacolo la musica dal vivo di quattro musicisti.
Zamba, tango, chacarera, milonga e malambo, danzato al ritmo vivace e incalzante dello zapateo, simboleggiano lo spirito della terra latinoamericana e ci trascinano in un viaggio sorprendente.
I sikus ed i flauti andini, il ritmo della caja – questa “luna di pergamena” di Garcia Lorca – ci accompagnano per svelarci un’altra Argentina ed i suoi segreti.
Il poncho, caldo riparo dei poveri, racconta la sua sto-ria in un volteggiare fantastico. Le boleadoras ci dicono di un’infallibile arma da caccia della pampa argentina e della destrezza del gaucho in continua simbiosi con la natura. Lo zapateo, testimone ancestrale della complicità tra l’uomo e il cavallo, rievoca in pochi attimi una storia di secoli. Tutto è legato alla terra, origine, storia e destino di ogni popolo. I corpi , le mani, i piedi cercano il ritmo, e la terra stessa si sente coinvolta. Un dialogo iniziato molto tempo fa, preziosa testimonianza che  ancora oggi possiamo cogliere.
Così la stampa ci introduce alla danza del coreografo e ballerino argentino: “Quella di Pastorive è una danza sincera, che non ha bisogno di calcare la mano sui colori folkloristici per essere credibile. Anzi, ha il pregio di rendere elegante e teatrale la tradizione pur lasciandola perfettamente leggibile. Di danze popolari si tratta, in origine talvolta semplici, qui decisamente più complesse perché arricchite da un vocabolario colto, proveniente dalla danza classica bolera e dalla danza contemporanea” (Daniela Bruna Adami, L’Arena).
Compañía Néstor Pastorive_Coreografia e regia: Néstor “el Polaco” Pastorive-Interprete: Néstor “el Polaco” Pastorive- Altri interpreti:Johana Aranda, Adrian Bernal, Victoria Cuesta, Matías D’Alessandro, Emilce Marcolongo, Cecilia Méndez, Nicolás Minoliti, Daniel Nocione, Marcos Olivera, Enzo Visetti, Pedro Zamin-direzione musicale:Hernán Pagola, Federico Siciliano-disegno luci: Leonardo Saccinto
Orchestra: Hernán Pagola flauti argentini, flauto traverso, erke, basso-Federico Siciliano charango, bandoneón, tastiere-Goyo Alejandro Alvarez chitarra-Cristian Vattimo percussioni.
www.teatroolimpico.it

sul CINEMA

DEBUTTO
 “ONDE ROAD” di Massimo Ivan Falsetta
NELLE SALE ITALIANE da Giovedi 26 Marzo 2015
Awanagana, speaker storico di Radio Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker (Francesca Zavettieri), nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa. Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un finale persino oltreoceano, a New York.
Durata: 100 Minuti- Italia, 2014
Disrtibuzione CIndipendente_Produzione: A.C.AR.I
Regia: Massimo Ivan Falsetta-Soggetto e sceneggiatura: Massimo Ivan Falsetta-Cast: Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice Quagliotti, Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara Cambrea, Francesca Zavettieri.-Fotografia: Alfonso Martino-Montaggio: Vito Zilli -Musiche: Fabrice Quagliotti e i Rockets-Effetti speciali: Francesco Maria Conti-Animazioni 3D: Giuseppe Ivan Aquila
www.distribuzioneindipendente.it

in merito alle MANIFESTAZIONI

DEBUTTO
“Scena Pubblica - cultura permanente a Tor Marancia: un teatro a cielo aperto”  di Associazione Culturale Twain
Musica, danza, teatro, laboratori nel quartiere
Con il patrocinio del Municipio Roma VIII e del Presidente Andrea Catarci - sostenuta dal MiBACT- Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, e di OFFicinaTwaIN 14/16, Officina Culturale Regione Lazio. In collaborazione con TIDA, Teatro Instabile di Aosta.
VARI LUOGHI a Tor Marancia- Roma– da Mercoledi 4 Febbraio a Domenica 29 Marzo 2015 – vari orari
Nell'ambito dell'iniziativa "Extra in Roma" di Zètema Progetto Cultura, nasce Scena Pubblica - cultura permanente a Tor Marancia, un progetto artistico urbano che coinvolgerà per circa due mesi il Municipio Roma VIII in un solo grande evento. Roma è una città dal grande fermento artistico, eppure nella zona di Tor Marancia mancava un'offerta culturale di qualità.
Scena Pubblica  ha l'intento di rilanciare l'arte nel quartiere, ponendosi in modo informale, affinché chiunque possa usufruire dello spettacolo, senza doverlo cercare in un teatro. L'iniziativa è promossa dall' Associazione Culturale Twain, con la direzione artistica di Loredana Parrella e Marco Chenevier.
Dal 4 Febbraio al 29 Marzo 2015 si troveranno concerti nelle piazze, performance di danza contemporanea nel parco, reading letterari nelle enoteche, laboratori nelle scuole, spettacoli teatrali nei centri anziani e nei bar e molto altro ancora.
L'offerta è rivolta agli abitanti del quartiere, ma anche al grande pubblico: la scelta sarà vasta e destinata a tutte le fasce d'età; infatti tutti gli eventi e le iniziative comprendono sia attività di spettacolo dal vivo che di formazione, per bambini, adolescenti e anziani. Particolare attenzione sarà dedicata alla scena contemporanea.
“Scena Pubblica” propone la fruizione degli spettacoli in spazi non convenzionali, con l'obiettivo di trasformare Tor Marancia in un grande teatro a cielo aperto: un'occasione per far conoscere la scena contemporanea italiana, ma anche per stimolare la crescita culturale nel quartiere.
L’intero progetto verrà seguito e documentato dalla videomaker e fotografa Simona Pampallona; l'artista creerà un documentario che verrà proiettato e consegnato al Municipio VIII e a Zètema Progetto Cultura, come documento delle attività svolte nel quartiere.
Parallelamente allo spettacolo dal vivo, si svilupperà il progetto di street art interattiva “I love Tor Marancia”, un progetto che racconterà  il quartiere a partire dalle storie di alcuni personaggi della zona. Si tratta dell’ideazione di una sorta di “guida alternativa” alla storia del quartiere e ai suoi personaggi. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con Mondo Bizzarro Gallery e l’Associazione del Parco della Torre di Tor Marancia.
Tutti gli spettacoli e laboratori saranno gratuiti per il pubblico.
Finanziato da Zètema Progetto Cultura, Roma Capitale e Roma d'Inverno 2014|2015-Prodotto e organizzato da Associazione Culturale Twain, centro delle attività di Cie Twain physcal dance theatre, compagnia produzione danza.
Associazione Culturale Twain_ Direzione artistica: Loredana Parrella e Marco Chenevier.
---
Questa settimana:
sabato 14 marzo
Realizzazione dell’opera muraria del progetto di street art I LOVE TOR MARANCIA – Parco della Torre, Viale Tor Marancia 29 
www.scenapubblica.wordpress.com

dell’ARTE

DEBUTTO
“COLOSSEO & FORO ROMANO” di Amazing Roma (Associzione di promozione sociale)
Visita guidata
ARCO DI COSTANTINO (appuntamento) - Roma – Domenica 15 Marzo 2015, ore 13.45
Un itinerario affascinante alla scoperta del cuore della Roma antica: il Colosseo, simbolo della città nonché una delle sette meraviglie del mondo moderno, ed il Foro Romano, centro della vita sociale, politica e religiosa della città. La visita si svolgerà volutamente il giorno delle Idi di Marzo, quando il grande Gaio Giulio Cesare fu assassinato. E' proprio qui, nel Foro Romano, che si svolsero i suoi funerali durante i quali Marco Antonio pronunciò la celebre orazione che ispirò Shakespeare per il suo Giulio Cesare. Ed è sempre qui che, a più di 2000 anni di distanza, è possibile percepire l'indissolubile legame che ancora esiste tra il Divo Giulio ed il popolo romano...
Per prenotarsi è necessario scrivere una mail ad info@amazingrome.org. 
Per i più "tecnologici": scaricare sul cellulare l'applicazione i-Mibac Voyage.
https://www.facebook.com/amazingrome?fref=ts

PROSEGUE
“Matisse. Arabesque a cura di Ester Coen
SCUDERIE DEL QUIRINALE Roma – da Giovedi 5 Marzo a Domenica 21 giugno 2015, orari vari, orari vari
“La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi fanno parte della mia orchestrazione del quadro.”
In esposizione oltre cento opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti - per la prima volta in Italia - dai maggiori musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington solo per citarne alcuni.
La révélation m'est venue d'Orient scriveva Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno shock improvviso ma - come testimoniano i suoi quadri e disegni -viene piuttosto da una crescente frequentazione dell'Oriente e si sviluppa nell'arco di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.
Arabesque, vuole restituire un'idea delle suggestioni che l'Oriente ebbe nella pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della "somiglianza" per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura.
Matisse si lascia alle spalle le destrutturazioni e le deformazioni proprie dell’avanguardia, più interessato ad associazioni con modelli di arte barbarica. Il motivo della decorazione diventa per l’artista la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura. E' dai motivi intrecciati delle civiltà antiche che Matisse coglie i principi di rappresentazione di uno spazio diverso che gli consente di “uscire dalla pittura intimistica” di tradizione ottocentesca.
Il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme naturali, sfiora il sublime.
Curatrice: Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen,Matisse
Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo. Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e catalogo a cura di Skira editore.
www.scuderiequirinale.it

PROSEGUE
OMBRE” di Paolo Soriani, Marco Barretta e Fabrizio Caperchi
Mostra fotografica collettiva  a cura di Arcadia delle 18 Lune
TEATRO STUDIO UNO  - Foyer del teatro - Roma -  da Venerdi 6 a Giovedi 26 Marzo 2015, ore 18.30-21.00
Dopo il successo dello scorso anno torna “In mostra al Teatro Studio Uno” l’appuntamento con l’Arte curato dalla Compagnia “Arcadia delle 18 Lune” che per questo primo evento della stagione presenta la mostra fotografica “Ombre”
Tre fotografi eccezionali riuniti per raccontare attraverso le loro opere la magia dello spettacolo, regalando uno straordinario percorso di immagini uniche rubate alla scena e al dietro le quinte della performance. Il teatro, la danza e il circo diventano i soggetti di scatti straordinari, un esempio di eleganza e pulizia dell’immagine unite alla profonda conoscenza tecnica dello strumento fotografico, senza per questo trascurare l’aspetto emotivo.
 “Ombre” regala un caleidoscopio fatto di colori e bianco/neri in cui si percepisce la vitalità pulsante della performance, tra gli odori del trucco, delle maschere, il suono della seta contro la pelle dell’acrobata, la tensione catturata tra lente ed otturatore, bloccando l’irripetibilità del momento.
Tra palco e realtà si concentra il loro occhio, trasformando fugaci istanti impercettibili in eterne opere d’arte che diventano rappresentazione di un mondo sospeso tra forza e follia, arte e passione, dinamismo e leggerezza.  Il sogno si concretizza così grazie allo sguardo di fotografi silenziosi e familiari come ombre che accompagnano momenti e situazioni senza alcuna interferenza.
Autori delle foto: Paolo Soriani, Marco Barretta e Fabrizio Caperchi - Curatore: Arcadia delle 18 Lune


Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento … 

Se consideri questo post interessante scrivi un commento e/o clicca mi piace!!!