Kirosegnaliamo
Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!
in PALCOSCENICO
DEBUTTO
“IL RE DI
GIRGENTI” di
Massimo Schuster e Fabio Monti
dal romanzo di Andrea Camilleri Ed.
Sellerio
TEATRO DUE ROMA - Roma – da Martedi 10 a Domenica a 15
Marzo 2015, ore
21.00_dom ore 18.00
Quando abbiamo detto ad Andrea Camilleri che secondo noi
“Il re di Girgenti” era il più bello dei suoi romanzi,
ci ha semplicemente risposto “Sono d’accordo”.
Quando gli abbiamo spiegato che il nostro progetto
teatrale avrebbe mescolato il lavoro del cantastorie con quello dell’attore e
con quello del marionettista, il suo commento è stato: “Beh, se mi parlate di
marionette non posso che essere felice”.
Andrea Camilleri ha pubblicato il romanzo epico Il re di Girgenti nel 2001.
Il re di Girgenti è romanzo di epica contadina e prettamente siciliana, ma
non per questo meno universale. Mescolando elementi storici e fiabeschi nella
Sicilia sud-occidentale dei primi del ‘700, la storia vede un susseguirsi di
avvenimenti tragicomici che, dalla nascita del contadino Zosimo, lo
accompagnano fino alla salita sul trono di Girgenti e poi alla morte. I
numerosi personaggi, alcuni grotteschi, altri profondamente umani, sono
innanzitutto dei tipi, che, come gli eroi della Grecia antica, sono sballottati
da un Destino tanto ineluttabile quanto crudelmente giocoso. La messinscena è
ispirata al teatro dei pupi, dei cantastorie e del cuntu, forme tradizionali di
teatro popolare siciliano, mantenendone l'intensa e ruvida espressività, in uno
spettacolo originale ed emozionante, sia per il grande pubblico che per
gli spettatori più specializzati.
EmmeA’ Teatro / Théâtre de
l’Arc-en-Terre con L’Estive
- Scène Nationale de Foix et de l’Ariège e con il sostegno di Regione Toscana -
Sistema regionale dello spettacolo dal vivo_ Autori, registi ed
interpreti: Massimo Schuster
e Fabio Monti-Scene e costumi: Norma Angelini-Marionette: Anton Duša e Jana
Pogorielová-Luci: Cristiano Caria
---
Lo
spettacolo fa parte della rassegna: A
Roma! A Roma! direzione
artistica di Francesca De Sanctis da Martedi 3
Febbraio a Domenica 29 Marzo 2015 – vari orari
DEBUTTO
“Del sordo rumore delle
dita_trascrizione”
di Alessandra Di Lernia e versi di Pier Paolo
Pasolini
Uno spettacolo
di Clinica Mammut
PRIMA
REGIONALE
TEATRO OROLOGIO – Sala Gassman - Roma – da Martedi 10 a
Domenica 15 Marzo 2015, ore 21.15_dom 17.45
Del
sordo rumore delle dita vuole soffermarsi sulle esistenze a margine,
sulla difficoltà di un loro essere, di un loro partecipare, nel tempo attuale;
sulla possibilità di un richiamo a un tempo tragico, o meglio a un tempo dove
fosse ancora possibile appellarsi al diritto alla menzione di tragedia. Dalle
nostre scritture individuali affiora, talora, come sopravvivenza, Pasolini.
Del
sordo rumore delle dita era stato concepito, dal 2013,
nella forma di opera in situ, realizzata in contesti disparati e non
specificatamente teatrali. Da queste memorie trae nutrimento una nuova pagina,
per il teatro, che conserva l’originaria vocazione installativa. Una
trascrizione.
Il
lavoro fa parte di Melanconie in dedica a Pier Paolo Pasolini,
progetto composito di atti artistici che cercano di tradurre in gesto
(poetico?) sfridi scabri della produzione e della riflessione pasoliniana.
Le Melanconie
in dedica a Pier Paolo Pasolini si vogliono al contempo dentro e oltre
Pasolini. Il mutato contesto storico e quindi socio-economico sembra imporci
delle distanze dal vate friulano; al tempo stesso la ricerca di eventuali
sopravvivenze è motivo di un affondo etico attraverso gli spunti offerti, le
scritture mancanti, le problematizzazioni che emergono nell’abbordare tali
materiali. Etica, affreschi umani, ora corporei ora intellettuali,
rappresentano il nucleo portante di questo lavoro.
L’intero progetto è costituito dallo
spettacolo Del
sordo rumore delle dita_trascrizione che debutta nel novembre del
2014, e da un ciclo di performance brevi che prendono il nome di Melanconie, numerate
progressivamente. Attualmente, dall’estate del 2014, sono state create le prime
tre Melanconie, concepite come performance urbane.
Produzione Teatro Studio Krypton | Clinica Mammut_Autrice: Alessandra Di Lernia e versi di Pier Paolo
Pasolini-Regia:
Salvo
Lombardo-Interpreti: Alessandra Di Lernia, Salvo Lombardo-Musiche: Alviti, Barber, Tchaikovsky, Vivaldi-Disegno luci Valerio Modesti-Realizzazione
scene: Loris
Giancola-Assistente scenotecnica: Silvia Coppola-Foto
di scena Sephora Delli Rocioli, Valerio Modesti, Francesco
Spagnuolo
Con il sostegno di Fusolab 2.0, Festival Orizzonti verticali
2014, Festival Teatri di Vetro 8
DEBUTTO
“Tutti i padri vogliono
far morire i loro figli” di Fabio Morgan e Leonardo Ferrari Carissimi
PRIMA NAZIONALE
TEATRO
OROLOGIO – Sala Orfeo - Roma - da Martedi 10 Domenica 15 Marzo 2015, ore 21.00_dom ore 17.30
(perciò li mandano alla guerra)”
[Pier
Paolo Pasolini, Affabulazione. Roma
1966]
Liberamente
ispirato ad Affabulazione di Pier Paolo Pasolini.
Lo spettacolo narra le vicende di una famiglia, e dell'incontro-scontro
di un padre con suo figlio. L'ambientazione è l'epoca moderna, ma una modernità
che si pone come lettura di un presente che poggia le sue basi su nuovi archetipi.
Proprio per questo si è sentita l'esigenza di prendere spunto dalla struttura
narrativa di Affabulazione ma di
mutarne completamente i contenuti; infatti mentre il testo di Pasolini iniziava
con un coro tragico rappresentato dalla figura di Sofocle, nella riscrittura di
Tutti i padri vogliono far morire i loro
figli il coro sarà rappresentato dall'ombra di Pasolini, e l'archetipo che
narrerà non saranno le vicende tragiche e mitiche di Edipo, ma il racconto del
'68! Proprio i temi del ‘68
costituiscono la cornice entro la quale tutti personaggi agiranno. Le tensioni
tra i vari personaggi saranno provocate da una divergente lettura di questi
temi che procurerà ferite insanabili soprattutto tra le due figure chiave dello
spettacolo: il padre e il figlio.
Siamo in una casa al mare, una casa da buona famiglia
borghese, dove vivono un ragazzo con sua madre. L'azione dello spettacolo ha
inizio con il ritorno del padre, dopo quindici anni di silenziosa assenza. Un
padre che dichiara di essere molto malato, e che prima di morire vuole ricucire
il rapporto con suo figlio, che in realtà non ha mai conosciuto. Il padre ci
appare come un uomo dal grande vissuto, che ha sempre preferito la libertà alle
responsabilità, e che grazie al suo lavoro, fotografo, si è trovato spesso a
vivere i momenti più importanti della storia degli ultimi trent’anni. Lui, fiero
protagonista del ’68, animato dagli ideali libertari, si troverà a scontrarsi
ferocemente con suo figlio, al quale il padre appare come un bambino mai
cresciuto che nella vita ha goduto di situazioni estremamente privilegiate e di
cui lui, figlio, in qualche modo paga ancora le conseguenze. Nella dialettica
tra questi personaggi e nelle istanze che essi rappresentano sta il nucleo di
questa tragedia moderna, che ci appare come un infinito affabulare sul doloroso
e irrisolto mistero dell'essere figli nell'epoca dell'assenza dei padri.
Compagnia CK Teatro_Drammaturgia: Fabio Morgan e Leonardo Ferrari
Carissimi-Regia: Leonardo Ferrari Carissimi-Interpreti: Irma Ciaramella, Anna
Favella, Chiara Mancuso, Luca Mannocci, Mauro Santopietro-Scene e costumi:
Alessandra Muschella-Disegno luci: Antonio Scappatura-Tecnico luci: Martin
Emanuel Palma-Aiuto regia: Carlo Maria Fabrizi
Produzione: Progetto Goldstein in collaborazione con il Teatro
dell’Orologio
DEBUTTO
“RADIO AUT La voce di
Peppino Impastato” di
Pierpaolo Saraceno
TEATRO PALLADIUM
UniRomaTre –Roma – Giovedi 12 Marzo 2015, ore 21.00
“Radio Aut – la voce di Peppino Impastato” è il titolo scelto da
Pierpaolo Saraceno per ricordare
il giornalista, attivista e poeta italiano ucciso dalla mafia nel 1978
Dalle frequenze di Radio Aut, radio libera fondata a Terrasini
nel 1977, si poteva ascoltare la voce secca, diretta e sincera di un uomo
semplice e umile, ma tanto forte da sfidare nella sua terra, martoriata dalla
mafia, la sua stessa famiglia mafiosa. Quell’uomo è Peppino Impastato, grande lottatore, ma soprattutto
grande spirito ribelle, ucciso soli trent'anni su ordine del capo di “Cosa Nostra”,
Gaetano Badalamenti (Don Tano), bersaglio preferito di Peppino nelle sue
trasmissioni di Radio Aut.
É in questo
preciso contesto che avvengono le pesanti denunce dirette ai vari componenti,
succubi del forte potere di Cosa Nostra.A spezzare tutto questo caos è la
madre, Felicia Bartolotta, costretta a subire dei colpi morali da parte del
marito, Luigi Impastato, nei confronti del figlio.
Felicia cerca in tutti i modi di sviare Peppino a quello che immaginava sarebbe stato il suo destino se avesse continuato a denunciare i soprusi della mafia.
E per questo motivo tenta di convincerlo ad andare in California, dove risiedono cugini di famiglia, ma nulla da fare: Peppino continuerà a lottare contro la mafia per la propria terra, la Sicilia. Terra da tanti amata e da molti “arricurdata”.
Felicia cerca in tutti i modi di sviare Peppino a quello che immaginava sarebbe stato il suo destino se avesse continuato a denunciare i soprusi della mafia.
E per questo motivo tenta di convincerlo ad andare in California, dove risiedono cugini di famiglia, ma nulla da fare: Peppino continuerà a lottare contro la mafia per la propria terra, la Sicilia. Terra da tanti amata e da molti “arricurdata”.
L’ambiente scenico è diviso in due parti: da un lato la madre di
Peppino che racconta, con occhi pieni di amore, il mondo del figlio, la sua lotta,
la sua forza d’animo. Dall’altro, una serie di flashback, che ripropongono la
vita di Peppino, le sue azioni, ma soprattutto la sua voce
Onirika del Sud con Il Rinoceronte_Autore e
regista: Pierpaolo Saraceno-Interpreti: Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco,
Francesco Bellezza, Daniele Baffo-Musiche originali: Concetto Fruciano-Luci:
Gianni Grillo-Scene e costumi: Pierpaolo Saraceno-Coreografie: Daniele
Baffo-Foto:Danila Maini
www.teatro-palladium.it
DEBUTTO
“UN
CERVELLO IN DUE” di Marcello Paesano
TEATRO KOPÓ - Roma – da Giovedi 12 a Domenica
15 Marzo 2015, ore 21.00, aperitivo a
partire dalle ore 20.00
Due attori in
scena. Leo e Poldo. Questi sono rispettivamente gli emisferi destro e sinistro
del cervello di Leopoldo. Leopoldo ha una fidanzata, Loredana, con la quale sta
insieme da tanto ma convive da poco. Forse è proprio la paura di legarsi la
famosa palla al piede che fa venire a Leopoldo la bizzarra idea di rivedere,
dopo tanto tempo, Giada, una sua vecchia amica nonché storica fiamma del liceo.
Un apparentemente innocente appuntamento tra vecchi amici farà esplodere una
piccola crisi di coppia che metterà a dura prova i neuroni del nostro
protagonista.
In verità
l'intera vicenda, per quanto semplice e di ordinaria amministrazione nella
narrazione contemporanea, acquista la sua originalità nella visione interna:
tutto viene fruito da dentro la testa del protagonista diventando così i suoi
due emisferi i veri padroni della scena. Si potrà quindi assistere davanti ai
propri occhi a familiari conflitti interiori che complicano quotidianamente la
vita a tutti noi.
Associazione Culturale INTRO_Autore
e regista: Marcello Paesano- Interpreti:
Marcello Paesano e Luca Comastri-Valeria Panepinto (in video)
www.teatrokopo.it
DEBUTTO
“LADY HOLIDAY MISSISSIPPI DRUNK “di Alessandra
Caputo
con Valentina
Conti
e
“BESTIARIO Un soliloquio per tre Maschere “di Luna T. Sveva Testori
con Simone
Fraschetti
TEATRO STUDIO UNO - Roma - da
Giovedi 12 a Domenica 15 Marzo 2015, ore
21.00_dom. ore 18.00
Tornano al Teatro
Studio Uno i Patas Arriba Teatro,
una delle compagnie più attive e interessanti della scena romana che insieme ai
Pescatori di Poesia Teatro e il Teatro del Lupo presentano due dei loro
recenti successi: “Lady Holiday
Mississippi Drunk” e “Bestiario”.
---
Dal 12 al
13 marzo in scena “Lady Holiday Mississippi Drunk” progetto dei
Patas Arriba Teatro, con la regia di Alessandra Caputo e Simone Frascehetti, i
testi di Alessandra Caputo e Adriano Marenco e con Valentina Conti nei panni
della “Lady del Jazz,” la signora del fiore, la donna col sangue nero e gli
umori Blues: Billie Holiday.
Parole per
lei e musica. Uno sfogo, un racconto, un basso, un piano e una chitarra e
ancora ricordi, tamburi, un passato difficile e un eleganza ubriaca dolorosa e
fiera. Con un abito elegante entra spavalda a fare la sua musica e il suo
discorso, a scacciare i brutti pensieri e le cicatrici, a ballare e
reinventarsi.
Billie dei misteri, dei fiori bianchi tra i capelli neri, dell’ingresso
riservato al colore “sbagliato” della pelle, della povertà e del successo, dei
riti e dell’inquietudine, del sorriso allusivo e dell’incanto, e alla fine solo
una preghiera: “nasci Nero domani, Sole!”.
Patas Arriba
Teatro, Pescatori di Poesia Teatro e Teatro del Lupo_ Autore: Alessandra Caputo con una ballata di
Adriano Marenco-Regia: Alessandra
Caputo e Simone Fraschetti-Interprete:
Valentina
Conti-Musiche
eseguite dal vivo da Raffaele Balzano, Simone Fraschetti e Valentino Puccio-Foto di scena :Pamela Adinolfi
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Sabato 14
e domenica 15 marzo in scena “Bestiario" dei Pescatori di Poesia
Teatro, Teatro del Lupo e Patas Arriba Teatro, vincitore del Castelbuono
Teatro Festival 2011, regia di Klaus Kurz, testo di Luna T. Sveva Testori con protagonista in scena Simone Fraschetti per raccontare tre visioni del mondo attraverso tre affascinanti maschere ispirate alla commedia dell’arte. Un universo ancestrale che si offre al pubblico senza inibizioni o censure dove ogni personaggio racconta la sua verità che egli stesso ha contribuito a plasmare. Il primo animale è il Lupo. Maledetto da fame atavica, dilania e sbrana le prede, ebbro di frenesia alimentare. Egli è il potere economico, mai sazio, implacabile e spietato. Il secondo animale è l'Aquila. Dall'alto artiglia le sue prede, le porta in cielo con sé, per poi precipitarle contro le rocce. E' il potere religioso, ambiguo manipolatore di illusioni e di speranze. Il terzo animale è il Drago. Rappresenta il potere politico e quello militare. Sovrano, capitano e martire della giustizia. Regicida usurpatore abbattuto dai ribelli. Tre personaggi e storie della fine dei tempi. Le ultime parole di un'era, il bagliore prima del buio, l'estremo banchetto in tempi di carestia. L'ultima arroganza prima del silenzio.
Teatro Festival 2011, regia di Klaus Kurz, testo di Luna T. Sveva Testori con protagonista in scena Simone Fraschetti per raccontare tre visioni del mondo attraverso tre affascinanti maschere ispirate alla commedia dell’arte. Un universo ancestrale che si offre al pubblico senza inibizioni o censure dove ogni personaggio racconta la sua verità che egli stesso ha contribuito a plasmare. Il primo animale è il Lupo. Maledetto da fame atavica, dilania e sbrana le prede, ebbro di frenesia alimentare. Egli è il potere economico, mai sazio, implacabile e spietato. Il secondo animale è l'Aquila. Dall'alto artiglia le sue prede, le porta in cielo con sé, per poi precipitarle contro le rocce. E' il potere religioso, ambiguo manipolatore di illusioni e di speranze. Il terzo animale è il Drago. Rappresenta il potere politico e quello militare. Sovrano, capitano e martire della giustizia. Regicida usurpatore abbattuto dai ribelli. Tre personaggi e storie della fine dei tempi. Le ultime parole di un'era, il bagliore prima del buio, l'estremo banchetto in tempi di carestia. L'ultima arroganza prima del silenzio.
Patas Arriba
Teatro, Pescatori di Poesia Teatro e Teatro del Lupo_Autrice: Luna T. Sveva Testori-Regia: Klaus Kurz, Interprete: Simone Fraschetti
Foto di scena: Pamela Adinolfi
DEBUTTO
"Vissi per
Maria" La vera storia di Maria Callas narrata dalla governante Bruna di
Roberto D'Alessandro
con Siddhartha Prestinari
TEATRO
DI DOCUMENTI – Roma –
Sabato
14 e Domenica 15 Marzo 2015, ore 20.45_dom. ore 17.30
Un omaggio alla grande cantante lirica greca la cui memoria viene ripercorsa
nel racconto commovente della sua fedele cameriera Bruna, che fa accomodare il
pubblico in un ambiente accogliente ed intimo dove, contenta di incontrare gli
spettatori/ospiti della “divina”, offre loro un thè e dei pasticcini in attesa
che Madame rientri. Inizia così il racconto dei suoi successi, il suo amore per
la scena, il suo grande senso di disciplina, il suo decisivo incontro con
Onassis, la grande passione della sua vita intensa, ma infelice.
Il monologo di Bruna, intervallato dalle arie più belle della Callas, si fa
via via sempre più commovente e suscita la curiosità dello spettatore che si
lascia prendere dal gioco delle confessioni e si ritrova ad essere ospite,
nella casa di una leggenda. Il pubblico ascolta la storia che Bruna evoca e si
ritrova al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti del cuore della
Callas, la sua felicità, la sua tristezza, tutto il suo tormento. Alla fine
nasce spontaneo il desiderio di vederla entrare, ma la divina non può apparire,
anche se è ancora in mezzo a noi: lei è un'idea, un mito.
Siddhartha Prestinari si misura con un monologo non facile e di grande
impatto emotivo, che suscita pianto e riso. Truccata da anziana si muove
perfettamente a suo agio nei panni della governante Bruna, la cameriera di
origini italiane per anni al servizio di Maria Callas, dando corpo ad un personaggio
indimenticabile.
Lo spettacolo ha partecipato per quattro anni al Festival di Avignone, per
due anni consecutivi è stato rappresentato al Teatro dell’Opera di Avignone,
nel 2005 a Parigi e in diverse città italiane, riscuotendo sempre un eccellente
consenso di pubblico e critica.
Autore: Roberto D'Alessandro-Regia: Ilza Prestinari-Interprete: Siddhartha
Prestinari
www.teatrodidocumenti.it
PROSEGUE
“SOGNO
DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE” di William Shakespeare
Regia
di Mimmo Strati
TEATRO DELLE MUSE - Roma
– da
Giovedi 19 Febbraio a Martedi 10 Marzo
2015, ore 21.00_sab
ore 17.00 e 21.00_dom ore 18.00
La Compagnia
dei BARDI STORYTELLERS di Roma torna in scena con il capolavoro di William
Shakespeare “Sogno di una notte di mezz'estate” per la regia di Mimmo Strati.
Dopo aver
riscontrato grande successo di pubblico con "Romeo
e Giulietta", i bardi reinventano,
a loro modo, la più divertente e moderna commedia di Shakespeare, portando in
scena tre storie che si intrecciano: una coppia di amanti che fugge e un'altra
che cerca di raggiungerla, un Re del Bosco che cerca di sconfiggere d'astuzia
una regina delle Fate, e un gruppetto di attori improvvisati che prova a
mettere in scena una tragedia greca. Pur restando fedeli al testo, la Compagnia
dei Bardi lo riscrive nello stile per evidenziarne gli aspetti latenti, creare
il gioco dell’affabulazione e della magia del racconto e ammaliare profondamente lo spettatore.
Lo spettacolo
si concentra sull'essenza stessa del Teatro, presentato nei sui meccanismi più
intimi e vitali, attraverso una valanga di trovate comiche e colpi di scena. Il
Sogno è rappresento come una grande
festa dell'Amore, dove non esistono limiti alla fantasia. Maghi burloni, fate
capricciose, duchi prepotenti, innamorati pazzi, poveracci e giullari si inseguono
in un bosco stregato, in una straordinaria, calda e piovosa notte d'estate, in
cui tutto si ribalterà.
Uno
spettacolo coinvolgente, portavoce di un sapere popolare fatto di miti e
leggendarie imprese e arricchito, come ormai nella tradizione dei Bardi
Storytellers, dalle canzoni dal vivo di Cesare Cesarini e Anita Pusceddu.
AmArti-Theatre & Arts presenta La compagnia dei Bardi
Storytellers_Autore: William Shakespeare- Regia: Mimmo Strati-Intrpreti: Cesare
Cesarini Alessio Di Cosimo Francesco Falco Flavia Faloppa Elena Fiorenza, Anita
Pusceddu Mimmo Strati Francesco Trifilio Claudio Zaccaria Cecilia Zincone _Scene e costumi: Anna Monia Paura-Aiuto regia: Cecilia Zincone-Fonico: Pietro Frascaro-Disegno: Vittoria Nagni-Grafico: Claudio Zaccaria
www.teatromuse.it
in PALCOSCENICO per
Bambini
DEBUTTO
“GALLO CRISTALLO” di Gianni Silano
con Fausta Manno e Gianni Silano
CENTRALE
PRENESTE TEATRO - Roma - (Dai 4 ai 10 anni ), Sabato 14 e Domenica 15 Marzo 2015
- ore 16.30
Due artisti di strada, attori, musicisti e burattinai, si spostano di paese
in paese con un carretto stracolmo di ogni genere di oggetti. Con il vento, il
sole o la pioggia i due raccontastorie viaggiano nel mondo portandosi dietro la
loro casa ambulante, pentole, coperte, valigie, luci, strumenti musicali e un
galletto segnavento che indica loro la direzione da seguire. Quando incontrano
i bambini, nei cortili delle case, nelle piazze o nelle scuole, i due attori
danno vita ad uno spettacolo davvero singolare. Il carretto si trasforma e
diventa una macchina scenica intorno alla quale prendono vita le storie, le
filastrocche e le canzoni. Gallo Cristallo e il lupo, cicogna e balena,
coccodrillo e il suo amico airone, Pat il cagnolino, questi i personaggi dei
racconti, ognuno con le proprie caratteristiche ma tutti animati dallo stesso
desiderio: mangiare. Il cibo, infatti, è il filo rosso di tutto lo spettacolo e
anche i due attori, tra battibecchi e scaramucce, tra una canzone e un pane
fatto in casa, devono trovare il modo di riempire la pancia…
Fausta Manno e Gianni Silano continuano la loro attività ormai decennale di
raccontastorie ed anche in questa occasione presentano un viaggio nella
letteratura per l’infanzia. La rivisitazione in chiave teatrale delle storie
attraverso la tecnica mista, teatro d’attore, pupazzi mossi a vista, ombre e
musica dal vivo è un gioco scoperto senza trucchi, in cui la poesia del
movimento si unisce alla parola per creare un tessuto drammaturgico denso di
significati.
Teatro Verde_Autore: Gianni Silano-Interpreti: Fausta Manno e Gianni Silano-Musiche e canzoni
originali: Gianni Silano-Realizzazione
scenografica: Italo Frigerio-Luci: Enrico
Biciocchi-Regia: Fausta
Manno e Gianni Silano-Collaborazione
alla regia: Guido Quintozzi
---
Rassegna Infanzie in gioco
2014/15 del
Centrale Preneste Teatro che prosegue sino al 29
Marzo 2015
della
DANZA
DEBUTTO
“Festival
Internazionale della Danza di ROMA V Edizione” Filarmonica Romana e Teatro Olimpico
TEATRO OLIMPICO - Roma - da Martedi 10 Marzo a Domenica 17 Maggio 2015
Dal debutto di “Fiesta Argentina” della eccezionale Compagnia di Néstor Pastorive ai leggendari Mummenschanz, oltre due mesi di danza e teatro visivo sul palco del Teatro Olimpico con cinque compagnie di diversa provenienza e formazione artistica per
offrire uno spaccato dei diversi volti della danza di oggi:
le sperimentazioni dell’olandese Gotra Ballet e la pianista Gloria
Campaner, la Mvula Sungani
Company che dialoga con il rock dal vivo dei Marlene Kuntz, e le due coreografie “Don Q” di Scigliano e “Rossini Cards” di Bigonzetti affidate ad Aterballetto.
Festival che accoglie per questa nuova, e particolarmente ricca edizione, cinque
eccezionali compagnie di diversa provenienza e formazione artistica per offrire
uno spaccato dei tanti volti della danza e del teatro visivo di oggi. Con una
particolare attenzione quest’anno alla musica dal vivo, per cogliere ancora di
più il forte legame fra danza e musica: a partire dal rock dei Marlene Kuntz
nello spettacolo Il vestito di Marlene,
al giovane talento della pianista
Gloria Campaner per il progetto HQ
Program.
Direttori artistici: Lucia Bocca Montefoschi, Matteo
D’Amico
--
“FIESTA ARGENTINA” coreografia e regia Néstor
“el Polaco” Pastorive
con Néstor “el
Polaco” Pastorive
da
Martedì 10 a Domenica 22 marzo 2015 ore 21.00_dom ore 18.00
Si inaugura con il
debutto a Roma di Fiesta Argentina della travolgente Compañia Néstor Pastorive,
i carismatici danzatori argentini del ballerino e coreografo – annoverato fra i
più grandi innovatori del genere latinoamericano – Néstor “el Polaco”
Pastorive; ad impreziosire lo spettacolo la musica dal vivo di quattro
musicisti.
Zamba, tango, chacarera,
milonga e malambo, danzato al ritmo vivace e incalzante dello zapateo,
simboleggiano lo spirito della terra latinoamericana e ci trascinano in un
viaggio sorprendente.
I sikus ed i flauti
andini, il ritmo della caja – questa “luna di pergamena” di Garcia Lorca – ci
accompagnano per svelarci un’altra Argentina ed i suoi segreti.
Il poncho, caldo riparo
dei poveri, racconta la sua sto-ria in un volteggiare fantastico. Le boleadoras
ci dicono di un’infallibile arma da caccia della pampa argentina e della
destrezza del gaucho in continua simbiosi con la natura. Lo zapateo, testimone
ancestrale della complicità tra l’uomo e il cavallo, rievoca in pochi attimi
una storia di secoli. Tutto è legato alla terra, origine, storia e destino di ogni
popolo. I corpi , le mani, i piedi cercano il ritmo, e la terra stessa si sente
coinvolta. Un dialogo iniziato molto tempo fa, preziosa testimonianza che ancora oggi possiamo cogliere.
Così la stampa ci introduce alla danza del
coreografo e ballerino argentino: “Quella di Pastorive è una danza sincera, che
non ha bisogno di calcare la mano sui colori folkloristici per essere
credibile. Anzi, ha il pregio di rendere elegante e teatrale la tradizione pur
lasciandola perfettamente leggibile. Di danze popolari si tratta, in origine
talvolta semplici, qui decisamente più complesse perché arricchite da un
vocabolario colto, proveniente dalla danza classica bolera e dalla danza
contemporanea” (Daniela Bruna Adami, L’Arena).
Compañía Néstor Pastorive_Coreografia
e regia: Néstor “el Polaco” Pastorive-Interprete: Néstor “el Polaco” Pastorive- Altri
interpreti:Johana Aranda, Adrian Bernal, Victoria Cuesta, Matías D’Alessandro, Emilce
Marcolongo, Cecilia Méndez, Nicolás Minoliti,
Daniel Nocione, Marcos Olivera, Enzo Visetti, Pedro Zamin-direzione musicale:Hernán Pagola, Federico Siciliano-disegno
luci: Leonardo Saccinto
Orchestra: Hernán Pagola flauti argentini, flauto traverso, erke, basso-Federico Siciliano charango, bandoneón, tastiere-Goyo Alejandro
Alvarez chitarra-Cristian Vattimo percussioni.
www.teatroolimpico.it
sul
CINEMA
DEBUTTO
“ONDE ROAD” di Massimo
Ivan Falsetta
Awanagana, speaker storico di Radio
Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico blocca tutte le frequenze
delle radio moderne. Una fantomatica speaker (Francesca Zavettieri), nascosta
chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali
degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura
futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile
affronto e invia l’agente Barbara Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la
Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa. Un
viaggio di sola andata nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà
di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli,
risate, incontri ravvicinati con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un
finale persino oltreoceano, a New York.
Durata: 100 Minuti- Italia, 2014
Disrtibuzione CIndipendente_Produzione:
A.C.AR.I
Regia: Massimo Ivan Falsetta-Soggetto e sceneggiatura: Massimo Ivan
Falsetta-Cast: Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice
Quagliotti, Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara
Cambrea, Francesca Zavettieri.-Fotografia: Alfonso Martino-Montaggio: Vito Zilli -Musiche: Fabrice Quagliotti e i Rockets-Effetti speciali: Francesco Maria Conti-Animazioni 3D: Giuseppe Ivan Aquila
www.distribuzioneindipendente.it
in
merito alle MANIFESTAZIONI
DEBUTTO
“Scena
Pubblica - cultura permanente a Tor Marancia: un teatro a cielo
aperto” di Associazione Culturale Twain
Musica, danza, teatro, laboratori nel
quartiere
Con il patrocinio del Municipio Roma
VIII e del Presidente Andrea Catarci - sostenuta dal MiBACT- Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e del Turismo, e di OFFicinaTwaIN 14/16, Officina
Culturale Regione Lazio. In collaborazione con TIDA, Teatro Instabile di Aosta.
VARI LUOGHI a Tor Marancia- Roma– da Mercoledi 4 Febbraio a Domenica 29 Marzo 2015 – vari orari
Nell'ambito dell'iniziativa "Extra
in Roma" di Zètema Progetto Cultura, nasce Scena Pubblica - cultura
permanente a Tor Marancia, un progetto artistico urbano che coinvolgerà per
circa due mesi il Municipio Roma VIII in un solo grande evento. Roma è una
città dal grande fermento artistico, eppure nella zona di Tor Marancia mancava
un'offerta culturale di qualità.
Scena Pubblica ha l'intento di rilanciare l'arte nel
quartiere, ponendosi in modo informale, affinché chiunque possa usufruire dello
spettacolo, senza doverlo cercare in un teatro. L'iniziativa è promossa dall'
Associazione Culturale Twain, con la direzione artistica di Loredana Parrella e
Marco Chenevier.
Dal 4 Febbraio al 29 Marzo 2015 si
troveranno concerti nelle piazze, performance di danza contemporanea nel parco,
reading letterari nelle enoteche, laboratori nelle scuole, spettacoli teatrali
nei centri anziani e nei bar e molto altro ancora.
L'offerta è rivolta agli abitanti del
quartiere, ma anche al grande pubblico: la scelta sarà vasta e destinata a
tutte le fasce d'età; infatti tutti gli eventi e le iniziative comprendono sia
attività di spettacolo dal vivo che di formazione, per bambini, adolescenti e
anziani. Particolare attenzione sarà dedicata alla scena contemporanea.
“Scena Pubblica” propone la fruizione
degli spettacoli in spazi non convenzionali, con l'obiettivo di trasformare Tor
Marancia in un grande teatro a cielo aperto: un'occasione per far conoscere la
scena contemporanea italiana, ma anche per stimolare la crescita culturale nel
quartiere.
L’intero progetto verrà seguito e documentato
dalla videomaker e fotografa Simona Pampallona; l'artista creerà un
documentario che verrà proiettato e consegnato al Municipio VIII e a Zètema
Progetto Cultura, come documento delle attività svolte nel quartiere.
Parallelamente allo spettacolo dal
vivo, si svilupperà il progetto di street art interattiva “I love Tor
Marancia”, un progetto che racconterà il
quartiere a partire dalle storie di alcuni personaggi della zona. Si tratta
dell’ideazione di una sorta di “guida alternativa” alla storia del quartiere e
ai suoi personaggi. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con Mondo
Bizzarro Gallery e l’Associazione del Parco della Torre di Tor Marancia.
Tutti gli spettacoli e laboratori
saranno gratuiti per il pubblico.
Finanziato da Zètema Progetto Cultura,
Roma Capitale e Roma d'Inverno 2014|2015-Prodotto e organizzato da Associazione
Culturale Twain, centro delle attività di Cie Twain physcal dance theatre,
compagnia produzione danza.
Associazione Culturale Twain_ Direzione
artistica: Loredana Parrella e Marco Chenevier.
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Questa settimana:
sabato 14 marzo
Realizzazione dell’opera muraria
del progetto di street art I LOVE TOR MARANCIA – Parco della Torre, Viale Tor
Marancia 29
www.scenapubblica.wordpress.com
dell’ARTE
DEBUTTO
“COLOSSEO & FORO ROMANO” di Amazing Roma
(Associzione di promozione sociale)
Visita guidata
ARCO DI COSTANTINO (appuntamento) - Roma – Domenica 15 Marzo 2015, ore
13.45
Un itinerario affascinante
alla scoperta del cuore della Roma antica: il Colosseo, simbolo della città
nonché una delle sette meraviglie del mondo moderno, ed il Foro Romano, centro
della vita sociale, politica e religiosa della città. La visita si svolgerà
volutamente il giorno delle Idi di Marzo, quando il grande Gaio Giulio Cesare
fu assassinato. E' proprio qui, nel Foro Romano, che si svolsero i suoi
funerali durante i quali Marco Antonio pronunciò la celebre orazione che ispirò
Shakespeare per il suo Giulio Cesare. Ed è sempre qui che, a più di 2000 anni
di distanza, è possibile percepire l'indissolubile legame che ancora esiste tra
il Divo Giulio ed il popolo romano...
Per prenotarsi è necessario scrivere una mail
ad info@amazingrome.org.
Per i più "tecnologici": scaricare sul
cellulare l'applicazione i-Mibac
Voyage.
https://www.facebook.com/amazingrome?fref=ts
PROSEGUE
“Matisse. Arabesque” a cura di Ester Coen
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – da Giovedi 5 Marzo a
Domenica 21 giugno 2015, orari vari, orari vari
“La preziosità o gli arabeschi non
sovraccaricano mai i miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi
fanno parte della mia orchestrazione del quadro.”
In esposizione oltre cento opere di Matisse
con alcuni capolavori assoluti - per la prima volta in Italia - dai maggiori
musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia,
Washington solo per citarne alcuni.
La révélation m'est venue d'Orient scriveva Henri Matisse nel 1947 al critico
Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno shock improvviso ma - come
testimoniano i suoi quadri e disegni -viene piuttosto da una crescente
frequentazione dell'Oriente e si sviluppa nell'arco di viaggi, incontri e
visite a mostre ed esposizioni.
Arabesque, vuole restituire un'idea delle suggestioni
che l'Oriente ebbe nella pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi
artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce
uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e
offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni
formali, dalla necessità della prospettiva e della "somiglianza" per
aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte
decorativa fondata sull’idea di superficie pura.
Matisse si lascia alle spalle le
destrutturazioni e le deformazioni proprie dell’avanguardia, più interessato ad
associazioni con modelli di arte barbarica. Il motivo della decorazione diventa
per l’artista la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura. E' dai
motivi intrecciati delle civiltà antiche che Matisse coglie i principi di
rappresentazione di uno spazio diverso che gli consente di “uscire dalla
pittura intimistica” di tradizione ottocentesca.
Il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia,
nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente
decorativa, indicheranno a Matisse nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni
geometrici e orditi, presenti nel mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel
mondo ortodosso e nei Primitivi studiati al Louvre; tutti elementi interpretati
da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che,
incurante dell’esattezza delle forme naturali, sfiora il sublime.
Curatrice: Ester
Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen,Matisse
Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale -
Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo.
Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e
catalogo a cura di Skira editore.
www.scuderiequirinale.it
PROSEGUE
“OMBRE” di
Paolo Soriani, Marco Barretta
e Fabrizio Caperchi
Mostra fotografica collettiva a cura di Arcadia delle 18 Lune
TEATRO STUDIO UNO - Foyer del teatro - Roma - da
Venerdi 6 a Giovedi 26 Marzo 2015, ore 18.30-21.00
Dopo il successo dello scorso anno torna “In mostra al
Teatro Studio Uno” l’appuntamento con l’Arte curato dalla Compagnia “Arcadia
delle 18 Lune” che per questo primo evento della stagione presenta la mostra
fotografica “Ombre”
Tre fotografi eccezionali riuniti per raccontare
attraverso le loro opere la magia dello spettacolo, regalando uno straordinario
percorso di immagini uniche rubate alla scena e al dietro le quinte della
performance. Il teatro, la danza e il circo diventano i soggetti di scatti
straordinari, un
esempio di eleganza e pulizia dell’immagine unite alla profonda conoscenza
tecnica dello strumento fotografico, senza per questo trascurare l’aspetto
emotivo.
“Ombre” regala un caleidoscopio fatto di
colori e bianco/neri in cui si percepisce la vitalità pulsante della
performance, tra gli odori del trucco, delle maschere, il suono della seta
contro la pelle dell’acrobata, la tensione catturata tra lente ed otturatore,
bloccando l’irripetibilità del momento.
Tra palco e realtà si concentra
il loro occhio, trasformando fugaci istanti impercettibili in eterne opere
d’arte che diventano rappresentazione di un mondo sospeso tra forza e follia,
arte e passione, dinamismo e leggerezza.
Il sogno si concretizza così grazie allo sguardo di fotografi silenziosi
e familiari come ombre che accompagnano momenti e situazioni senza alcuna
interferenza.
Autori delle foto: Paolo Soriani,
Marco Barretta e Fabrizio Caperchi - Curatore: Arcadia delle 18 Lune
Kirosegnaliamo
esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi
con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica
precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo
previa specifica selezione all'inserimento …
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