Kirosegnaliamo
K-news
Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!
circa il TEATRO
DEBUTTO
“DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro” direzione artistica di Angela Telesca e Cecilia Bernabei
TEATRO DUE ROMA - Roma - da Martedi 28
Aprile a Domenica 24 Maggio - ore 21.00_dom ore 18.00
Promosso da TEATRO DUE ROMA teatro stabile d’essai POLO PERMAMENTE
DI PROMOZIONE FORMAZIONE OSPITALITÀ
in collaborazione con Artigogolo I edizione del concorso di
drammaturgia, a cura di Associazione culturale ChiPiùNeArt
“La
vita è sogno”. È tutto lì: nel sogno di un teatro vivo e creativo,
nell’aspirazione a partecipare attivamente al suo esistere.
DOIT!
L’invito è al fare e al realizzare, ritornando all’artigianalità del teatro.
Oggi più che mai in Italia, dove la cultura è un optional per pochi coraggiosi.
Non un classico festival di teatro
contemporaneo, ma un ambizioso progetto di promozione culturale, di elevato
valore letterario e d’impegno civile che manifesta la sua unicità
nell’attenzione alla simbiosi tra scrittura per il teatro e messinscena.
L’idea del festival nasce dal desiderio di promuovere
la creatività delle nuove generazioni e delle tante realtà teatrali
“periferiche”, di individuare proposte sceniche innovative che si nutrano del
dialogo tra i saperi artistici e la quotidianità. Il DOIT Festival si propone di alimentare una rete di relazioni che superino il contesto locale, favorendo l’incontro con la
critica, gli operatori culturali e il pubblico di tutte le età, con particolare
riguardo ai giovani spettatori ai quali saranno riservate speciali promozioni.
#TESSUTO 28-29 aprile
Cascina Barà – Capannoli (PI)
Teresina è
un’immigrata scomparsa misteriosamente. Mia, sua figlia, non conosce le sue
origini, ha bisogno di costruire un nesso fra la persona che è ed il suo
passato. Con questo spirito affronta un lungo viaggio per cercarla, ma ciò che
trova è il diario di tessuto incompleto iniziato da sua madre insieme ad una
casa vuota. Emigrazione, maternità, clandestinità e lavoro sono i protagonisti
di uno spettacolo giocato su un rivoluzionario dialogo tra diverse esperienze
artistiche: musica, diario di tessuto e disegno digitale.
da un’idea di Daniela Scarpari -Autore: Alessandra De Luca-Interprete:
Daniela Scarpari
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Compagnia DOVECOMEQUANDO – Roma
Progetto vincitore
del bando di residenza artistica del
Teatro Studio Uno, 2013/14
La bellezza come ideale, aspirazione,
must. Doris è bionda. Non è nata bionda.
Ha studiato. Era bionda dentro. L'ossessione inculcata dalla madre è quella di
vivere bella, felice e contenta, per sempre. Come una bambola in una favola.
Doris aspetta il suo "Ken". Con lui, il sogno perfetto potrebbe
finalmente prendere forma. Ma la realtà non può essere ridotta ai desideri di
plastica di una bambola.
Autrice: Laura
Bucciarelli-Regia: Pietro Dattola-Interpreti: Flavia Germana De Lipsis e Andrea
Onori
IO RIDO. STORIA
MISTERIOSA DI UNA CENA INDIMENTICABILE 2-3 maggio EVENTO OFF
Compagnia Teatro Il Moscerino – Pinerolo (TO) / Ass.
Cult. ChiPiùNeArt - Roma
Spettacolo finalista del concorso Diversamente Stabili - Roma, 2015
Spettacolo finalista del Nops Festival – Roma, 2015
Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto. Un
uomo elegante, dal farfallino colorato e dai numerosi tic, apparecchia
meticolosamente una tavola, ma soltanto a metà, e poi attende con ansia
l'arrivo di una persona. Ecco comparire sulla porta una donna con un tutù, una
coroncina in testa e le guance rigate da lacrime nere. Chi sono i due strani
personaggi? Perché si sono incontrati di nascosto in un appartamento
fatiscente? Nulla è quel che sembra e il finale svelerà il contorto gioco e la
vera natura di un uomo all’apparenza più che ordinario.
Autore e regista:Samuel Dossi –Interpreti: Marta De Lorenzis e Luca Maggia
www.teatrodueroma.it
DEBUTTO
“SULLE SPINE Noir psicologico a tinte
comiche” di Daniele Falleri
TEATRO MILLELIRE - Roma – da Giovedi 30 Aprile a
Domencia 3 Maggio , ore 21.00_dom ore 18.00
Attraverso un’ironia schietta e travolgente, la commedia propone una
riflessione su fatti reali e oggettivamente drammatici. La trama è costruita su
situazioni probabili ma imprevedibili, che spiazzano continuamente lo
spettatore con colpi di scena che aggiungono alla storia un’atmosfera
tipicamente thriller.
Il testo è schietto, immediato e dai toni tragicomici e attuali: Silio, aspirante attore sessualmente incerto e con molti
problemi da risolvere, dopo aver impegnato la sua vita in una continua ricerca
di affetto e sostegno da parte genitori, decide di prendere in pugno la
situazione e di forzare gli eventi a suo favore. Guidato da una lucida follia,
modifica il destino della propria famiglia, affrontando con successo situazioni
ai limiti dell’attacco cardiaco. Gli
eventi evocano episodi di cronaca dal sapore drammatico, ma che visti con
l’occhio dell’ironia e della comicità della violenza gratuita, non possono che
far ridere e sorridere, oltre che a riflettere su quanto spesso sia
ingiustificata e ridicola la nostra aggressività.
Per rendere più credibile il personaggio di Silio, il regista Antonio Lupi
e l’attore Ivan Giambirtone hanno proposto un lavoro che stratificasse i vari
quadri di cui è composto lo spettacolo, così da permettere all’indole del personaggio
una graduale escalation che raggiungerà la sua massima espressione nel finale.
Associazione culturale
Millelire_Autore: Daniele Falleri- Regia: Antonio Lupi-Interpreti: Ivan
Giambirtone e Alessandro Solombrino-Aiuto regia: Junia Tomasetta
DEBUTTO
“IL GIURAMENTO” di Gaia Adducchio
TEATRO
STUDIO UNO - Roma - da Venerdi 1 a Venerdi 10 Maggio2015,
orari vari
Quinto e ultimo appuntamento
con il progetto “residenze artistiche” che anche quest’anno ha contribuito alla
creazione e alla promozione di spettacoli inediti, pensati e costruiti per gli
spazi della Casa Romana del Teatro Indipendente, mettendo in luce i lavori di
cinque compagnie selezionate del panorama off romano.
In primo piano il racconto di una donna, Violette, che ripercorre gli
anni della sua giovinezza, quando nel 1852, a soli 17 anni, è testimone
della deportazione e uccisione di tutti gli uomini del suo paese da parte delle truppe
dell’Imperatore Napoleone III. Le donne, rimaste sole, siglano allora un patto inscindibile: il primo uomo che si presenterà all'orizzonte
diventerà il compagno di tutte, il seme del villaggio.
“C’è qualcosa nel racconto di
Violette e nel modo in cui lo fa che travalica ogni possibile distanza
geografica, culturale e storica. C’è di universale un racconto sull’amore e
sulla perdita - spiega la regista Gaia Adducchio - Le donne raccontate da Violette e
Violette stessa sono e vogliono essere madri, ma non sono oggetti di una
comunità patriarcale, maschile e maschilista; vogliono essere amanti, ma si
assumono la responsabilità politica e sociale del loro “amore”, diventando
agenti attivi e consapevoli della propria sessualità”.
Una messa in scena intima ed
evocativa, caratterizzata da pochi oggetti di uso domestico simboli dell’
immaginario contadino di fine Ottocento, descrive con delicatezza e attenzione
l’universo femminile nella sua complessità, lontano dallo stereotipo di esseri
passivi e mansueti ma al contrario individui combattivi e sovversivi capaci di
prescindere dalla naturale ricerca del desiderio, del piacere e dell’amore.
Spring di Grazia Sgueglia_Liberamente ispirato alla storia vera di Violette A. raccontata ne “L’uomo seme” – Autrice e regista: Gaia Adducchio-Interpreti: Camilla Diana-Luci Massimo Polo-Costumi Virginia Gentili-Traduzione Laura Scivoletto-Foto locandina Gaia Adducchio-Foto, video, garfica Pina Mastropietro-Promozione:Tindaro Manfrè
Spring di Grazia Sgueglia_Liberamente ispirato alla storia vera di Violette A. raccontata ne “L’uomo seme” – Autrice e regista: Gaia Adducchio-Interpreti: Camilla Diana-Luci Massimo Polo-Costumi Virginia Gentili-Traduzione Laura Scivoletto-Foto locandina Gaia Adducchio-Foto, video, garfica Pina Mastropietro-Promozione:Tindaro Manfrè
PROSEGUE
“CONTRAZIONI PERICOLOSE” di Gabriele Pignotta
TEATRO
MANZONI - Roma - da Martedi 21 a Domenica 17 Maggio 2015,
ore 21.00_dom. ore 18.00
Dopo il grande successo della
tournèe di “Mi Piaci perché sei così” arriva la nuova
imperdibile commedia di Gabriele
Pignotta: "Contrazioni
Pericolose.
La scena è ambientata in un
reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La
situazione è concitata: un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto
cerca di tranquillizzare l'uomo che la accompagna: il marito? No...il fratello?
No...il compagno?...non proprio. Un amico speciale, al quale la donna ha
nascosto la sua gravidanza!
A volte l'amore è più vicino
di quanto si creda.
“Con “Contrazioni pericolose”
– commenta Gabriele Pignotta - ho voluto raccontare con disarmante ironia, una
piccola grande storia di amicizia tra un uomo ed una donna entrambi
quarantenni, che proprio il giorno del parto di lei, mettono in luce
attraverso un lungo dialogo in una stanza del reparto maternità, tutte le
loro fragilità e insicurezze. Ecco allora che il “travaglio” di Martina simboleggia anche
il “travaglio” di una generazione instabile, immatura, trincerata dietro
l'alibi della carriera e dell'ormai irrinunciabile soddisfacimento del
proprio io. Così come le contrazioni, che aumentano di ora in ora, altro
non sono che “contrazioni esistenziali” che hanno spinto i due protagonisti
a limitare al massimo l'esplorazione della loro vita sentimentale e
affettiva, per paura di prendere decisioni importanti. Forse solo un
ostetrico che sperimenta quotidianamente la potenza della vita che nasce,
potrà aprire gli occhi ai due “amici” spingendoli finalmente verso il senso
profondo delle loro esistenze e quel giorno in quella sala parto, sarà
proprio una nuova vita a decidere per loro”.
Autore: Gabriele Pignotta -Regia Gabriele Pignott-Interprete: Valerio Groppa-Disegno luci: Maximiliano Lumachi-Musiche: Stefano Switala-Organizzazione: Monica Di Napoli-Costumi: Camilla Giuliani-Supervisione
artistica: Tiziana Liberotti-Grafica: Make-id
www.teatromanzoni.info
del READING
DEBUTTO
“REFUGEES”
ideato e diretto da Ugo Bentivegna
Reading a cura di Claudia Koll-Valeria
Contadino-Ugo Bentivegna
Con il Patrocinio dell’Autorità Garante per
l’Infanzia e l’Adolescenza
TEATRO QUIRINO Vittorio
Gassman - Roma - Lunedi
27 Aprile 2015, ore 20.30
“…Hanno
provato a toglierci anche le parole, a renderci muti in una terra senza suoni…” Nisam (Kurdistan)
“Refugees” è nato con lo scopo di dar voce a
coloro che voce non hanno: i Rifugiati. Questo termine, spesso usato
impropriamente, include diverse tipologie di persone note o sconosciute, ma pur
sempre esseri umani segnati da un destino avverso. Lo spettacolo è realizzato
con il coinvolgimento degli ex allievi della Star Rose Academy, diretta da
Claudia Koll: una significativa esperienza per i giovani che perseguono con
passione questo percorso artistico, una concreta opportunità per la
realizzazione del loro sogno. Attraverso
quattro storie vere tratte dal libro “La notte della fuga”, edito da Avagliano
Editore e curato dal Centro Astalli, “Refugees” vuole rappresentare
simbolicamente la figura del rifugiato tipo. Dopo una consulenza con la
scrittrice, Donatella Parisi, si è optato per un adattamento teatrale delle
vicende che hanno come protagonisti ragazzi provenienti dal Kurdistan, dalla
Colombia, dalla Mauritania e dalla Repubblica Democratica del Congo, giunti a
Roma e legati dallo stesso destino. Le suggestioni ed emozioni trasmesse dalla
fusione di prosa, danza, canto, musica e immagini, stimolano a riflettere e
immedesimarsi. Suoni, corpi, silenzi e immagini accompagnano il racconto,
arricchito dalle testimonianze di rifugiati celebri, affidate alla voce di Valeria Contadino,
come: Gesù, Miriam Makeba, Isabelle Allende, Albert Einstein, Rudolf Nureyev. Cuore dello spettacolo sono
le quattro storie raccontate da Claudia
Koll e Ugo Bentivegna, accompagnate al pianoforte da Marco Ciardo, con interventi canori di Enrica Arcuri che interpreta classici come: “The Bridge” di
Elton John, “Solo per te” dei Negramaro, “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia,
“Sailing” di Rod Stewart, e le coreografie di Vito Blasi e Agnese Allegra.nA
Stefano Grillo è affidata una lettura dei dati del processo migratorio in
Italia e nel mondo, che evidenzia l’attualità di un fenomeno universale che
trova le sue radici in un lontano passato. Ed è al passato che si rifà un’ultima storia,
l’unica a essere interpretata e a trovare origine dalla fusione di alcune
testimonianze dello scorso secolo: quella di Maria. Ad interpretare Maria, è Valeria Contadino che
ci riporta alla figura dell’italiano emigrante in Argentina nei primi anni del
Novecento: metafora dell’attuale esodo al quale assistiamo tutti i giorni con
gli sbarchi a Lampedusa.
Il racconto, si traduce nella scoperta della
protagonista di una sorta di ritmo, un “ritmo della vita”, che coinvolge non
solo le persone immigrate o autoctone, ma l’intero genere umano. Riuscire a
cogliere questo ritmo “universale” è sentirsi partecipi di una comunità, che è
quella umana. La pulsazione che Maria percepisce è quella di un’appartenenza
che dia un’identità condivisibile capace di accogliere le singole
differenze.
Il racconto si evolve trasformandosi in un
ballo: il tango, espressione tangibile di una fusione armoniosa di musica e
danza che si traduce visivamente in quel “ritmo” di cui narra la storia.
Lo spettacolo si conclude con un inedito
reportage fotografico sugli sbarchi degli immigrati a Lampedusa, accompagnato
dalle note iniziali di “Gracias a la vida”.
Liberamente
Tratto da “La notte della fuga” Avagliano Editore A cura del Centro Astalli -A
cura di Claudia Koll, Valeria Contadino, Ugo Bentivegna-Aiuto Regia: Letizia
Dalla Nora-Adattamento Testi., Donatella Parisi-Con la partecipazione di Agnese
Allegra ballerina e cantante, Enrica Arcuri cantante, Vito Blasi coreografo e
ballerino, Marco Ciardo compositore e musicista, Stefano Grillo attore-Tecnico
Audio/Luci: Silvia Crocchianti-Immagini:Iaquoneattili Studio-Scene e costumi:Erminia
Palmieri-Organizzazione:Vincenzo Pennacchio
www.teatroquirino.it
sul CIRCO con performer
DEBUTTO
“CIRCO BIANCO” supervisione creativa di
Francesca Ghini
TEATRO CENTRALE - Roma - Giovedi 30 Aprile 2015, dalle ore 20.00 –
Spettacolo ore 21.30
Si conclude la Trilogia del CIRCO BIANCO, dove terminerà tra
gli applausi dei più grandi e i sorrisi dei più piccoli. In un turbine di
colori e visioni oniriche, artisti,
trampolieri, acrobati eperformer
di ogni genere, si avvicenderanno nello spettacolo Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio
onirico, due giovani e brillanti conduttori: Alessia Di Pasquale eManlio
Prestianni, che prenderanno per mano gli avventori, conducendoli per le
vie dei sogni, nel magico paese del CircoBianco...
I due amanti sognanti,
riescono a trovarsi e
nonostante le difficoltà, ad amarsi.
Questo mostra il Circo Bianco,
in un ultimo appuntamento che
calerà il sipario sulla trilogia acrobatica che ha tolto il
fiato e tenuto sospesi gli sguardi di un pubblico sempre partecipe e coinvolto
in modo trasversale (dalle famiglie ai più giovani). Artisti, personaggi di fantasia, performance e giochi di fuoco, tutti insieme e sempre sul palco, tra coreografie corali e quadri viventi, all'interno di una
location che esalta i colori e le immagini di questa compagnia.
Tre blocchi narrativi condurranno il
pubblico all'interno di mondi incantati, tra ballerine sospese, uomini rinchiusi dentro sfere d'aria e maghi giocolieri in vetta ai loro
trampoli. Un tuffo dentro una fiaba in cui la vasta scelta degli
artisti presenti,interagirà con
la folla, creando performance ad alto
impatto visivo. Di colpo sarete s'un prato a cogliere un fiore,
un attimo dopo le fiamme dell'inferno vi inghiottiranno... Questo è
il Circo Bianco! Ricreare ambientazioni magiche e surreali situazioni, è ciò che meglio riesce a questa
giovane compagnia circense che
ha girato l'Italia, preso parte a fiere, eventi mondani e manifestazioni di
ogni genere, tra cui importanti partecipazioni come Festival del Cinema
di Roma, Tattoo Convention e Altaroma...
una compagniache
potremmo definire elegante nel non
servirsi di animali, domatori, ecc.. Il corpo è l'unico strumento di
cui l'artista necessita e l'utilizzo
del corpo come unica macchina attorniata da suggestive coreografie, lascerà a
bocca aperta il pubblico destando stupore e apprensione, felicità e malinconia.
Il Circo Bianco "fa
bene" all'anima, non resta che scoprirlo...
Realizzazione dalla FG
Management_Fornitore Ufficiale: EGERIA, Acqua Santa di Rom
EGERIA, Acqua
Santa di Roma e BRICOFER insieme a VERIFICA ESATTORIALE_Supervisione creativa di
Francesca Ghini- Conduttori: Alessia Di Pasquale eManlio Prestianni- Foto: Carlo Tartarelli e Marika Simeoni
www.centraleristotheatre.com
in merito al CINEMA
PROSEGUE
Vincitore della Settimana della
Critica alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2014
Premio Fipresci (come miglior
film delle sezioni Orizzonti e Settimana della Critica) ed Premio Fedeora (Federazione dei
Critici Europei dei Paesi Euromediterranei) per la migliore sceneggiatura.
NELLE
SALE ITALIANE da
Giovedi 16 Aprile 2015
E’ una storia, come afferma lo stesso regista, “sul desiderio di essere amati e di appartenere”,
una storia “narrata dalla prospettiva di un ragazzo selvaggio che si confronta
per la prima volta con la civiltà”. Basato
su una vicenda reale, il film è ambientato durante la Guerra dei Balcani della
fine del XX secolo e vede come protagonista un giovane ed intenso attore, Denis
Murić, alla sua prima ma già apprezzatissima prova
sul grande schermo.
Bosnia, 1988. Un
gruppo di cacciatori trova nel bosco un bambino cresciuto in mezzo ai lupi, dei
quali ha adottato le sembianze e lo stile di vita: non parla, non cammina,
ringhia e morde chiunque lo avvicini. Il bambino, chiamato Haris, viene spedito
in un orfanotrofio di Belgrado, dove inizialmente rifiuta ogni contatto e ogni
forma di educazione, poi, grazie alla presenza di un assistente sociale e
all'amicizia con Zika, un ragazzo più grande, esce gradualmente dallo stato
animale per ricongiungersi con la propria natura umana. Ma il percorso di
umanizzazione del bambino non è necessariamente evolutivo, né garantisce ad
Haris una vita migliore di quella vissuta in mezzo ai lupi.
Durata: 97 Minuti-Serbia, 2014
Distribuzione: Cineclub
Internazionale Distribuzione, Produzione: ART&POPCORN – BABOOM.
Regia: Vuk Ršumović- Sceneggiatura di Vuk Ršumović
Interpreti: Denis Murić, Miloš Timotijević, Pavle Čemerikić,
Isidora Janković-Fotografia di Damjan Radovanovi-Montaggio di Mirko Bojović-Musica di Jura Ferina e Pavao Miholjević
dell’ARTE
PROSEGUE
“Matisse. Arabesque” a cura di Ester Coen
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – da Giovedi 5 Marzo a
Domenica 21 giugno 2015, orari vari, orari vari
“La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i
miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi fanno parte della mia
orchestrazione del quadro.”
In esposizione oltre cento opere di Matisse
con alcuni capolavori assoluti - per la prima volta in Italia - dai maggiori
musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia,
Washington solo per citarne alcuni.
La
révélation m'est venue d'Orient scriveva
Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno
shock improvviso ma - come testimoniano i suoi quadri e disegni -viene
piuttosto da una crescente frequentazione dell'Oriente e si sviluppa nell'arco
di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.
Arabesque, vuole
restituire un'idea delle suggestioni che l'Oriente ebbe nella pittura di
Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un
vero spazio plastico e offre
un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali,
dalla necessità della prospettiva e della "somiglianza" per aprire a
uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa
fondata sull’idea di superficie pura.
Matisse
si lascia alle spalle le destrutturazioni e le deformazioni proprie
dell’avanguardia, più interessato ad associazioni con modelli di arte barbarica.
Il motivo della decorazione diventa per l’artista la ragione prima di una
radicale indagine sulla pittura. E' dai motivi intrecciati delle civiltà
antiche che Matisse coglie i principi di rappresentazione di uno spazio diverso
che gli consente di “uscire dalla pittura intimistica” di tradizione
ottocentesca.
Il
Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e
più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse
nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel
mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi
studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria
modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme
naturali, sfiora il sublime.
Curatrice: Ester
Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen,Matisse
Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale -
Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo.
Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e
catalogo a cura di Skira editore.
www.scuderiequirinale.it
Kirosegnaliamo
esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi
con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica
precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo
previa specifica selezione all'inserimento …
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