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lunedì 27 aprile 2015

KIROSEGNALIAMO 27 Aprile – 3 Maggio 2015


Kirosegnaliamo
K-news




Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!







circa il  TEATRO

DEBUTTO
“DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro” direzione artistica di Angela Telesca e Cecilia Bernabei
TEATRO DUE ROMA - Roma - da Martedi 28 Aprile a Domenica 24 Maggio -  ore 21.00_dom ore 18.00
Promosso da TEATRO DUE ROMA teatro stabile d’essai POLO PERMAMENTE DI PROMOZIONE FORMAZIONE OSPITALITÀ
in collaborazione con Artigogolo I edizione del concorso di drammaturgia, a cura di Associazione culturale ChiPiùNeArt
“La vita è sogno”. È tutto lì: nel sogno di un teatro vivo e creativo, nell’aspirazione a partecipare attivamente al suo esistere.
DOIT! L’invito è al fare e al realizzare, ritornando all’artigianalità del teatro. Oggi più che mai in Italia, dove la cultura è un optional per pochi coraggiosi.
Non un classico festival di teatro contemporaneo, ma un ambizioso progetto di promozione culturale, di elevato valore letterario e d’impegno civile che manifesta la sua unicità nell’attenzione alla simbiosi tra scrittura per il teatro e messinscena.
L’idea del festival nasce dal desiderio di promuovere la creatività delle nuove generazioni e delle tante realtà teatrali “periferiche”, di individuare proposte sceniche innovative che si nutrano del dialogo tra i saperi artistici e la quotidianità. Il DOIT Festival si propone di alimentare una rete di relazioni che superino il contesto locale, favorendo l’incontro con la critica, gli operatori culturali e il pubblico di tutte le età, con particolare riguardo ai giovani spettatori ai quali saranno riservate speciali promozioni.
Programma prima settimana:
#TESSUTO 28-29 aprile
Cascina Barà – Capannoli (PI)
Teresina è un’immigrata scomparsa misteriosamente. Mia, sua figlia, non conosce le sue origini, ha bisogno di costruire un nesso fra la persona che è ed il suo passato. Con questo spirito affronta un lungo viaggio per cercarla, ma ciò che trova è il diario di tessuto incompleto iniziato da sua madre insieme ad una casa vuota. Emigrazione, maternità, clandestinità e lavoro sono i protagonisti di uno spettacolo giocato su un rivoluzionario dialogo tra diverse esperienze artistiche: musica, diario di tessuto e disegno digitale.
da un’idea di Daniela Scarpari -Autore: Alessandra De Luca-Interprete: Daniela Scarpari
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DORIS EVERY DAY 30 aprile-1 maggio
Compagnia DOVECOMEQUANDO – Roma
Testo vincitore della IV edizione del Premio di drammaturgia DCQ – Giuliano, Gennaio 2012
Progetto vincitore del bando di residenza artistica del Teatro Studio Uno, 2013/14
La bellezza come ideale, aspirazione, must.  Doris è bionda. Non è nata bionda. Ha studiato. Era bionda dentro. L'ossessione inculcata dalla madre è quella di vivere bella, felice e contenta, per sempre. Come una bambola in una favola. Doris aspetta il suo "Ken". Con lui, il sogno perfetto potrebbe finalmente prendere forma. Ma la realtà non può essere ridotta ai desideri di plastica di una bambola.
Autrice: Laura Bucciarelli-Regia: Pietro Dattola-Interpreti: Flavia Germana De Lipsis e Andrea Onori
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IO RIDO. STORIA MISTERIOSA DI UNA CENA INDIMENTICABILE 2-3 maggio EVENTO OFF
Compagnia Teatro Il Moscerino – Pinerolo (TO) / Ass. Cult. ChiPiùNeArt - Roma
Spettacolo finalista del concorso Diversamente Stabili - Roma, 2015
Spettacolo finalista del Nops Festival Roma, 2015
Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto. Un uomo elegante, dal farfallino colorato e dai numerosi tic, apparecchia meticolosamente una tavola, ma soltanto a metà, e poi attende con ansia l'arrivo di una persona. Ecco comparire sulla porta una donna con un tutù, una coroncina in testa e le guance rigate da lacrime nere. Chi sono i due strani personaggi? Perché si sono incontrati di nascosto in un appartamento fatiscente? Nulla è quel che sembra e il finale svelerà il contorto gioco e la vera natura di un uomo all’apparenza più che ordinario.
Autore e regista:Samuel Dossi Interpreti: Marta De Lorenzis e Luca Maggia
www.teatrodueroma.it


DEBUTTO
“SULLE SPINE Noir psicologico a tinte comiche” di Daniele Falleri
TEATRO MILLELIRE  - Roma – da Giovedi 30 Aprile a Domencia 3 Maggio , ore 21.00_dom ore 18.00
Attraverso un’ironia schietta e travolgente, la commedia propone una riflessione su fatti reali e oggettivamente drammatici. La trama è costruita su situazioni probabili ma imprevedibili, che spiazzano continuamente lo spettatore con colpi di scena che aggiungono alla storia un’atmosfera tipicamente thriller.
Il testo è schietto, immediato e dai toni tragicomici e attuali: Silio, aspirante attore sessualmente incerto e con molti problemi da risolvere, dopo aver impegnato la sua vita in una continua ricerca di affetto e sostegno da parte genitori, decide di prendere in pugno la situazione e di forzare gli eventi a suo favore. Guidato da una lucida follia, modifica il destino della propria famiglia, affrontando con successo situazioni ai limiti dell’attacco cardiaco. Gli eventi evocano episodi di cronaca dal sapore drammatico, ma che visti con l’occhio dell’ironia e della comicità della violenza gratuita, non possono che far ridere e sorridere, oltre che a riflettere su quanto spesso sia ingiustificata e ridicola la nostra aggressività.
Per rendere più credibile il personaggio di Silio, il regista Antonio Lupi e l’attore Ivan Giambirtone hanno proposto un lavoro che stratificasse i vari quadri di cui è composto lo spettacolo, così da permettere all’indole del personaggio una graduale escalation che raggiungerà la sua massima espressione nel finale.
Associazione culturale Millelire_Autore: Daniele Falleri- Regia: Antonio Lupi-Interpreti: Ivan Giambirtone e Alessandro Solombrino-Aiuto regia: Junia Tomasetta

DEBUTTO
“IL GIURAMENTO” di Gaia Adducchio
TEATRO STUDIO UNO  - Roma -  da Venerdi 1 a Venerdi 10 Maggio2015,  orari vari
Quinto e ultimo appuntamento con il progetto “residenze artistiche” che anche quest’anno ha contribuito alla creazione e alla promozione di spettacoli inediti, pensati e costruiti per gli spazi della Casa Romana del Teatro Indipendente, mettendo in luce i lavori di cinque compagnie selezionate del panorama off romano.
In primo piano il racconto di una donna, Violette, che ripercorre gli anni della sua giovinezza, quando nel 1852, a soli 17 anni, è testimone della deportazione e uccisione di tutti gli uomini del suo paese da parte delle truppe dell’Imperatore Napoleone III.  Le donne, rimaste sole, siglano allora un patto inscindibile: il primo uomo che si presenterà all'orizzonte diventerà il compagno di tutte, il seme del villaggio. 
“C’è qualcosa nel racconto di Violette e nel modo in cui lo fa che travalica ogni possibile distanza geografica, culturale e storica. C’è di universale un racconto sull’amore e sulla perdita - spiega la regista Gaia Adducchio -  Le donne raccontate da Violette e Violette stessa sono e vogliono essere madri, ma non sono oggetti di una comunità patriarcale, maschile e maschilista; vogliono essere amanti, ma si assumono la responsabilità politica e sociale del loro “amore”, diventando agenti attivi e consapevoli della propria sessualità”.
Una messa in scena intima ed evocativa, caratterizzata da pochi oggetti di uso domestico simboli dell’ immaginario contadino di fine Ottocento, descrive con delicatezza e attenzione l’universo femminile nella sua complessità, lontano dallo stereotipo di esseri passivi e mansueti ma al contrario individui combattivi e sovversivi capaci di prescindere dalla naturale ricerca del desiderio, del piacere e dell’amore.
Spring di Grazia Sgueglia_Liberamente ispirato alla storia vera di Violette A. raccontata ne “L’uomo seme” – Autrice e regista: Gaia Adducchio-Interpreti: Camilla Diana-Luci Massimo Polo-Costumi Virginia Gentili-Traduzione Laura Scivoletto-Foto locandina Gaia Adducchio-Foto, video, garfica Pina Mastropietro-Promozione:Tindaro Manfrè

PROSEGUE
“CONTRAZIONI PERICOLOSE” di Gabriele Pignotta
TEATRO MANZONI  - Roma -  da Martedi 21 a Domenica 17 Maggio 2015,  ore 21.00_dom. ore 18.00
Dopo il grande successo della tournèe di “Mi Piaci perché sei così” arriva la nuova imperdibile commedia di Gabriele Pignotta: "Contrazioni Pericolose.
La scena è ambientata in un reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La situazione è concitata: un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto cerca di tranquillizzare l'uomo che la accompagna: il marito? No...il fratello? No...il compagno?...non proprio. Un amico speciale, al quale la donna ha nascosto la sua gravidanza!
A volte l'amore è più vicino di quanto si creda.
“Con “Contrazioni pericolose” – commenta Gabriele Pignotta - ho voluto raccontare con disarmante ironia, una piccola grande storia di amicizia tra un uomo ed una donna entrambi quarantenni, che proprio il giorno del parto di lei, mettono in luce attraverso un lungo dialogo in una stanza del reparto maternità, tutte le loro fragilità e insicurezze. Ecco allora che il “travaglio” di Martina simboleggia anche il “travaglio” di una generazione instabile, immatura, trincerata dietro l'alibi della carriera e dell'ormai irrinunciabile soddisfacimento del proprio io. Così come le contrazioni, che aumentano di ora in ora, altro non sono che “contrazioni esistenziali” che hanno spinto i due protagonisti a limitare al massimo l'esplorazione della loro vita sentimentale e affettiva, per paura di prendere decisioni importanti. Forse solo un ostetrico che sperimenta quotidianamente la potenza della vita che nasce, potrà aprire gli occhi ai due “amici” spingendoli finalmente verso il senso profondo delle loro esistenze e quel giorno in quella sala parto, sarà proprio una nuova vita a decidere per loro”.
Autore: Gabriele Pignotta -Regia Gabriele Pignott-Interprete: Valerio Groppa-Disegno luci: Maximiliano Lumachi-Musiche: Stefano Switala-Organizzazione: Monica Di Napoli-Costumi: Camilla Giuliani-Supervisione artistica: Tiziana Liberotti-Grafica: Make-id
www.teatromanzoni.info

del READING

DEBUTTO
“REFUGEES” ideato e diretto da Ugo Bentivegna
Reading a cura di Claudia Koll-Valeria Contadino-Ugo Bentivegna
Con il Patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza
TEATRO QUIRINO Vittorio Gassman  - Roma -  Lunedi 27 Aprile 2015,  ore 20.30
“…Hanno provato a toglierci anche le parole, a renderci muti in una terra senza suoni…” Nisam (Kurdistan)
“Refugees” è nato con lo scopo di dar voce a coloro che voce non hanno: i Rifugiati. Questo termine, spesso usato impropriamente, include diverse tipologie di persone note o sconosciute, ma pur sempre esseri umani segnati da un destino avverso. Lo spettacolo è realizzato con il coinvolgimento degli ex allievi della Star Rose Academy, diretta da Claudia Koll: una significativa esperienza per i giovani che perseguono con passione questo percorso artistico, una concreta opportunità per la realizzazione del loro sogno.  Attraverso quattro storie vere tratte dal libro “La notte della fuga”, edito da Avagliano Editore e curato dal Centro Astalli, “Refugees” vuole rappresentare simbolicamente la figura del rifugiato tipo. Dopo una consulenza con la scrittrice, Donatella Parisi, si è optato per un adattamento teatrale delle vicende che hanno come protagonisti ragazzi provenienti dal Kurdistan, dalla Colombia, dalla Mauritania e dalla Repubblica Democratica del Congo, giunti a Roma e legati dallo stesso destino. Le suggestioni ed emozioni trasmesse dalla fusione di prosa, danza, canto, musica e immagini, stimolano a riflettere e immedesimarsi. Suoni, corpi, silenzi e immagini accompagnano il racconto, arricchito dalle testimonianze di rifugiati celebri,  affidate alla voce di Valeria Contadino, come: Gesù, Miriam Makeba, Isabelle Allende, Albert Einstein,  Rudolf Nureyev. Cuore dello spettacolo sono le quattro storie raccontate da  Claudia Koll e Ugo Bentivegna, accompagnate al pianoforte da Marco Ciardo,  con interventi canori di Enrica Arcuri che   interpreta classici come: “The Bridge” di Elton John, “Solo per te” dei Negramaro, “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia, “Sailing” di Rod Stewart, e le coreografie di Vito Blasi e Agnese Allegra.nA Stefano Grillo è affidata una lettura dei dati del processo migratorio in Italia e nel mondo, che evidenzia l’attualità di un fenomeno universale che trova le sue radici in un lontano passato.  Ed è al passato che si rifà un’ultima storia, l’unica a essere interpretata e a trovare origine dalla fusione di alcune testimonianze dello scorso secolo: quella di Maria.  Ad interpretare Maria, è Valeria Contadino che ci riporta alla figura dell’italiano emigrante in Argentina nei primi anni del Novecento: metafora dell’attuale esodo al quale assistiamo tutti i giorni con gli sbarchi a Lampedusa.
Il racconto, si traduce nella scoperta della protagonista di una sorta di ritmo, un “ritmo della vita”, che coinvolge non solo le persone immigrate o autoctone, ma l’intero genere umano. Riuscire a cogliere questo ritmo “universale” è sentirsi partecipi di una comunità, che è quella umana. La pulsazione che Maria percepisce è quella di un’appartenenza che dia un’identità condivisibile capace di accogliere le singole differenze. 
Il racconto si evolve trasformandosi in un ballo: il tango, espressione tangibile di una fusione armoniosa di musica e danza che si traduce visivamente in quel “ritmo” di cui narra la storia.
Lo spettacolo si conclude con un inedito reportage fotografico sugli sbarchi degli immigrati a Lampedusa, accompagnato dalle note iniziali di “Gracias a la vida”.
Liberamente Tratto da “La notte della fuga” Avagliano Editore A cura del Centro Astalli -A cura di Claudia Koll, Valeria Contadino, Ugo Bentivegna-Aiuto Regia: Letizia Dalla Nora-Adattamento Testi., Donatella Parisi-Con la partecipazione di Agnese Allegra ballerina e cantante, Enrica Arcuri cantante, Vito Blasi coreografo e ballerino, Marco Ciardo compositore e musicista, Stefano Grillo attore-Tecnico Audio/Luci: Silvia Crocchianti-Immagini:Iaquoneattili Studio-Scene e costumi:Erminia Palmieri-Organizzazione:Vincenzo Pennacchio
www.teatroquirino.it

sul CIRCO con performer

DEBUTTO
“CIRCO BIANCO supervisione creativa di Francesca Ghini
TEATRO CENTRALE - Roma  - Giovedi 30 Aprile 2015,  dalle ore 20.00 – Spettacolo ore 21.30
Si conclude  la Trilogia del CIRCO BIANCO, dove terminerà tra gli applausi dei più grandi e i sorrisi dei più piccoli. In un turbine di colori e visioni oniriche, artisti, trampolieri, acrobati eperformer di ogni genere, si avvicenderanno nello spettacolo  Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio onirico, due giovani e brillanti conduttori: Alessia Di Pasquale eManlio Prestianni, che prenderanno per mano gli avventori, conducendoli per le vie dei sogni, nel magico paese del CircoBianco...
I due amanti sognanti, riescono a trovarsi e nonostante le difficoltà, ad amarsi. Questo mostra il Circo Bianco, in un ultimo appuntamento che calerà il sipario sulla trilogia acrobatica che ha tolto il fiato e tenuto sospesi gli sguardi di un pubblico sempre partecipe e coinvolto in modo trasversale (dalle famiglie ai più giovani). Artisti, personaggi di fantasia, performance e giochi di fuoco, tutti insieme e sempre sul palco, tra coreografie corali e quadri viventi, all'interno di una location che esalta i colori e le immagini di questa compagnia.
Tre blocchi narrativi condurranno il pubblico all'interno di mondi incantati, tra ballerine sospese, uomini rinchiusi dentro sfere d'aria e maghi giocolieri in vetta ai loro trampoli. Un tuffo dentro una fiaba in cui la vasta scelta degli artisti presenti,interagirà con la folla, creando performance ad alto impatto visivo. Di colpo sarete s'un prato a cogliere un fiore, un attimo dopo le fiamme dell'inferno vi inghiottiranno... Questo è il Circo Bianco! Ricreare ambientazioni magiche e surreali situazioni, è ciò che meglio riesce a questa giovane compagnia circense che ha girato l'Italia, preso parte a fiere, eventi mondani e manifestazioni di ogni genere, tra cui importanti partecipazioni come Festival del Cinema di RomaTattoo Convention e Altaroma... una compagniache potremmo definire elegante nel non servirsi di animali, domatori, ecc.. Il corpo è l'unico strumento di cui l'artista necessita e l'utilizzo del corpo come unica macchina attorniata da suggestive coreografie, lascerà a bocca aperta il pubblico destando stupore e apprensione, felicità e malinconia. Il Circo Bianco "fa bene" all'anima, non resta che scoprirlo...
Realizzazione dalla FG Management_Fornitore Ufficiale: EGERIA, Acqua Santa di Rom EGERIA, Acqua Santa di Roma e BRICOFER insieme a VERIFICA ESATTORIALE_Supervisione creativa di Francesca Ghini- Conduttori: Alessia Di Pasquale eManlio Prestianni- Foto: Carlo Tartarelli e Marika Simeoni
www.centraleristotheatre.com

in merito al CINEMA

PROSEGUE
 “FIGLIO DI NESSUNO” di Vuk Ršumović
Vincitore della Settimana della Critica alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2014 
Premio Fipresci (come miglior film delle sezioni Orizzonti e Settimana della Critica) ed  Premio Fedeora (Federazione dei Critici Europei dei Paesi Euromediterranei) per la migliore sceneggiatura.
NELLE SALE ITALIANE da Giovedi 16 Aprile  2015
E’ una storia, come afferma lo stesso regista, “sul desiderio di essere amati e di appartenere”, una storia “narrata dalla prospettiva di un ragazzo selvaggio che si confronta per la prima volta con la civiltà”.  Basato su una vicenda reale, il film è ambientato durante la Guerra dei Balcani della fine del XX secolo e vede come protagonista un giovane ed intenso attore, Denis Murić, alla sua prima ma già apprezzatissima prova sul grande schermo.
Bosnia, 1988. Un gruppo di cacciatori trova nel bosco un bambino cresciuto in mezzo ai lupi, dei quali ha adottato le sembianze e lo stile di vita: non parla, non cammina, ringhia e morde chiunque lo avvicini. Il bambino, chiamato Haris, viene spedito in un orfanotrofio di Belgrado, dove inizialmente rifiuta ogni contatto e ogni forma di educazione, poi, grazie alla presenza di un assistente sociale e all'amicizia con Zika, un ragazzo più grande, esce gradualmente dallo stato animale per ricongiungersi con la propria natura umana. Ma il percorso di umanizzazione del bambino non è necessariamente evolutivo, né garantisce ad Haris una vita migliore di quella vissuta in mezzo ai lupi.
Durata: 97 Minuti-Serbia, 2014
Distribuzione: Cineclub Internazionale Distribuzione, Produzione: ART&POPCORN – BABOOM.
Regia: Vuk Ršumović- Sceneggiatura di Vuk Ršumović
Interpreti: Denis Murić, Miloš Timotijević, Pavle Čemerikić, Isidora    Janković-Fotografia di Damjan Radovanovi-Montaggio di Mirko Bojović-Musica di Jura Ferina e Pavao Miholjević

dell’ARTE

PROSEGUE
“Matisse. Arabesque a cura di Ester Coen
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – da Giovedi 5 Marzo a Domenica 21 giugno 2015, orari vari, orari vari
“La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi fanno parte della mia orchestrazione del quadro.”
In esposizione oltre cento opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti - per la prima volta in Italia - dai maggiori musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington solo per citarne alcuni.
La révélation m'est venue d'Orient scriveva Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno shock improvviso ma - come testimoniano i suoi quadri e disegni -viene piuttosto da una crescente frequentazione dell'Oriente e si sviluppa nell'arco di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.
Arabesque, vuole restituire un'idea delle suggestioni che l'Oriente ebbe nella pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della "somiglianza" per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura.
Matisse si lascia alle spalle le destrutturazioni e le deformazioni proprie dell’avanguardia, più interessato ad associazioni con modelli di arte barbarica. Il motivo della decorazione diventa per l’artista la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura. E' dai motivi intrecciati delle civiltà antiche che Matisse coglie i principi di rappresentazione di uno spazio diverso che gli consente di “uscire dalla pittura intimistica” di tradizione ottocentesca.
Il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme naturali, sfiora il sublime.
Curatrice: Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen,Matisse
Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo. Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e catalogo a cura di Skira editore.
www.scuderiequirinale.it


Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento … 

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