Recensione
critica dello spettacolo teatrale " IL
TOY BOY DI MIA MADRE di Marco
Mazza
Replica
del quindici Novembre duemilaquindici , Teatro dei Servi - Roma
Con tanti momenti divertenti e molti
spunti spassosi, l'allegra commedia IL TOY BOY DI MIA MADRE di Marco Mazza appassiona il
pubblico continuando a strappare meritati e sinceri applausi ed allietando gli
spettatori con tante spiritose gag.
Una simpatica musichetta ed il
sipario si apre in un salotto eccentricamente arredato, un bell'attore fustacchione in grembiulino provocante
è intento nelle faccende domestiche, un breve lasso di tempo e la scena si
anima con l'arrivo della coinquilina, stravagante proprietaria dell'appartamento,
dalle svariate passioni artistiche. Da qui il fluire piacevole della vicenda,
sino all'arrivo della madre di lei, altrettanto bizzarra impresaria di una casa
di produzione cinematografica e dunque suona alla porta il suo toy boy, promettente attorucolo, vent'enne rampante, in
grado di colmare la differenza d'età facendola sentire di nuova apprezzata,
divertita e soprattutto appagata. Quindi un pericoloso ed assurdo matrimonio in
vista, ed allora svariati motivi per impedirlo.
Equivoci, sotterfugi, imprevisti,
colpi di scena, inversioni di rotta, momenti onirici, balletti e siparietti, che
senza troppe pretese introspettive, sono sempre in grado di far divertire il
pubblico proprio per la loro freschezza. La simpatica, lieve e scorrevole
commedia funziona molto bene sino alla conclusione, forse con qualche cliché di
troppo, e alcune trovate leggermente riviste ma che non minano mai il buon
andamento della pièce anzi la lasciano sempre godere appieno data la forza del
bell'incastro.
Molto piacevole il testo di Marco Mazza, ben elaborato soprattutto riguardo alla sua struttura tendente
verso un climax ben pensato. Due atti composti con capacità, un buon crescendo, con vari momenti di respiro, arricchiti da spassosi giochi di parole, svaghi in stile animalier ed ironia dal tratto maschile.
Veramente
ben studiata la regia di Eleonora
Pariante che, lasciando sfogo alla drammaturgia, riesce ad
arricchirla attraverso vari accorgimenti che esaltano e mettono in evidenza le
palesi propensioni degli interpreti.
Così
sono tutti bravi gli attori, a partire da Manuel Ferrarini
che risulta, già dalla prima battuta, molto fresco e spigliato nella sua parte cardine dell'intero spettacolo. Abile e molto carismatico anche Andrea Carpiceci nell'esprimere il suo
ruolo di giocattolino borioso; da sottolineare l'empatia dei due interpreti
durante i loro momenti d'interazione.
Frizzante, divertente ed accattivante anche Laura
Monaco sempre pronta alla trovata giusta; molto brava la stessa
regista della commedia, Eleonora
Pariante, energica e frizzante attrice a cui va il grande merito di
dare quel tocco in più che trascina il
pubblico sempre verso la risata.
Un applauso alla bella
scenografia di Manuela Barbato ed
i vestiti di Alessandra Rollino
ben studiati in ogni minimo dettaglio.
Complimenti per gli sfiziosi
momenti coreografici elaborati da Marco
Rea che si accompagnano perfettamente alle divertenti musiche di Stella Ziino.
Una commedia nel suo complesso di
sicuro molto gradevole, da vedere per poter passare una bella serata ed uscire
da teatro molto spensierati.
- Andrea Alessio Cavarretta -
IL TOY BOY DI MIA MADRE
Autore: Marco Mazza - Regia
Eleonora Pariante - Interpreti: Andrea Carpiceci (Alessandro), Manuel
Ferrarini (Luca), Laura Monaco (Elena), Eleonora Pariante (Giusina) - Musiche
Stella Ziino – Scene Manuela Barbato – Costumi Alessandra Rollino - Coreografie
Marco Rea
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