Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.
in merito al TEATRO
DEBUTTI
"Piu' ( + ) o Meno ( - ) Io" di Francesca Romana Miceli Picardi
TEATRO TORDINONA– Roma - da martedì 23 a domenica 28 febbraio - ore 21.00,
dom ore 18.00
Sinossi
Una donna.
Una stanza.
La sua mente.
La sua malattia.
Un flusso continuo di: ricordi, insonnia, immagini, considerazioni.
Altalene di sinapsi con il singhiozzo.
Tiro a segno e aritmie cerebrali.
La vita, come le quattro stagioni di Vivaldi che diventano una.
Veloce e violenta come un uragano.
Un uragano di nome: bipolarita'
La Compagnia Ovatta Armata ci tiene a specificare che lo spettacolo è vietato ai minori di 14 anni e che verrà fatto uso di luce stroboscopica.
Autrice: Francesca Romana Miceli Picardi -
Interpreti: Francesca Romana Miceli Picardi - Lara Panizzi -
Codiretto: F.R. Miceli Picardi, Lara Panizzi, Gaia De Grecis - Aiuto regia:
Gaia De Grecis e Manola Rotunno
Regia
di Felice Sandro Leo
IL MARCHESE DON GIOVANNI - ABATJOUR
TEATRO TESTACCIO - Roma, da martedì 23 a domenica
28 Febbraio - ore 21.00_dom ore 18.00
Sinossi
Due atti unici, due storie, due sentimenti ma
una sola città: Roma.
Una vera e propria burla contenuta nel primo
atto unico Il “Marchese Don Giovanni” in cui si vuole ancora una volta
affrontare il tema del denaro e del valore che esso assume all’interno di una
società in piena trasformazione tecnologica. Il ruolo del nobile ricco visto
come mediatore fra il viver gaudente, ed il moralismo, che si tramanda di
generazione in generazione. Quali persone realmente ci stimano e ci vogliono
bene? Chi di noi non morirebbe solo per un giorno al fine di vedere con chi ha
realmente a che fare, per poi tornare e riscuotere tutti i conti?
Nel secondo atto unico torna l'amore e la
passione del regista Felice Sandro Leo per il grande drammaturgo Ettore
Petrolini con un ricercato e raro testo praticamente inedito, dal sapore
agrodolce. Abat Jour è una storia che accarezza i sentimenti tra padre e figlia
ma che non disdegna di dare il giusto valore all'essere uomo.
IL MARCHESE DON GIOVANNI - Interpreti:Claudio
Olivieri, Luca
Pennacchioni, Gabriella
Onofri, Massimo
Tucci, Alessia
Piconi, Michele
Camillò
ABATJOUR
- Interpreti: Alvaro Stella,
Floriana Corlito, Emma
Circi, Monica
Garattoni, Davide
Donado, Silvano
Iadanza, Francesca
Leo
Scenografie: Riccardo
Polimeni
- Costumi: La Tana
dell’Arte
www.teatrotestaccio.it
"IL MATRIMONIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE" di Pierre Leandri e Elodie Wallace
TEATRO
MARCONI - Roma -
da giovedì 25 febbraio a domenica 20 marzo 2016 - ore
21.00_dom. ore 17.30
Hanno riscosso un enorme successo di
pubblico le repliche de Il Matrimonio
nuoce gravemente alla salute per questo il Teatro Marconi, in accordo con Gianluca Ramazzotti, ideatore del
progetto, ha deciso di riprendere le
repliche dello spettacolo quatto settimane.
Una delle commedie più viste negli ultimi
anni, che in Francia è giunta alla quinta stagione registrando oltre 350.000
spettatori, torna sul palco del Teatro Marconi.
Romeo e Sofia convivono da qualche tempo,
Sofia è una donna in carriera impiegata in un’importante agenzia pubblicitaria
e, dato che guadagna molto bene, Romeo sceglie di fare il casalingo. Michelina,
madre di Romeo è una donna all’antica e, in base ai suoi solidi principi, è
l’uomo che deve badare al sostentamento familiare e la donna occuparsi del
focolare domestico. Romeo ha sempre cercato di evitare nel modo più assoluto
che Sofia e Michelina si incontrassero ma una sera accade l’inevitabile:
Michelina si auto invita a cena dal figlio la sera del suo compleanno per
conoscere la “pseudo-nuora”. Romeo per salvare le apparenze, propone a Sofia di
inscenare una commedia, solo per la madre, nella quale lui lavora e Sofia fa la
casalinga. Ma Sofia è negata in cucina e dopo una serie interminabile di
esilaranti equivoci e gag, la verità sarà costretta a venire fuori
Autori: Di Pierre Leandri e Elodie Wallace - Regia Massimo
Natale - Interpreti: Fabio Ferrari, Silvia Delfino, Pia Engleberth, Maurizio
D’Agostino - Versione italiana: David Conati - Un progetto artistico: Gianluca Ramazzotti - Scena: Gianluca Amodio
- Disegno luci: Stefano Lattavo
www.teatromarconi.it
"Kensington Gardens" di Giancarlo Nicoletti
SALA
UNO TEATRO - Roma –
da giovedì 25 febbraio a domenica 6 Marzo, ore 21.00_dom.
ore 18.00
Londra:
un futuro, prossimo o remoto, e un Partito xenofobo al governo. Una legge che
espelle tutti i non inglesi dal suolo britannico, ronde per le strade, sugli
immigrati si spara a vista. Sei italiani ottengono di evitare il rimpatrio,
isolati in una villa del parco di Kensington, in attesa di grazia. Il figlio e
la sorella di una cantante in conflitto con la crisi di mezza
età e col suo compagno più giovane. Un esame di cittadinanza per scongiurare
l’estradizione, un chimico, sua moglie. Pianoforti, pranzi, bicchieri di alcol,
cene, canzoni d’autore, un magistrato e una giovane inglese che sogna la fama.
Le distanze, i confini della propria identità e l’attesa illusoria del futuro
si confondono alle vicende di un’umanità senza fissa dimora e bandita da sé
stessa.
Kensington Gardens
è l’ultimo capitolo della Trilogia del contemporaneo di Giancarlo Nicoletti,
preceduto dai pluripremiati #salvobuonfine
e Festa della Repubblica, che hanno
riscosso un grande successo di pubblico e critica. La trilogia, di prossima
pubblicazione, è un sistema drammaturgico – registico che affronta i temi del
postmoderno italiano, dalla percezione del sé dell’uomo contemporaneo
all’incapacità relazionale nei rapporti umani.
Drammaturgia e regia: Giancarlo Nicoletti -
Interpreti: Annalisa Cucchiara, Riccardo Morgante, Cristina Todaro, Valentina
Perrella, Alessandro Giova, Eleonora De Luca, Francesco Soleti e con Luca
Notari - Foto: Luana Belli - Grafica e Video: Paolo Lombardo - Consulenza musicale: Marco Bosco - Ufficio
stampa: Rocchina Ceglia - Aiuto regia: Sofia Grottoli – Martina Tonarelli - Distribuzione e promozione: Altra Scena Art
Management - Produzione: PlanetArts
Collettivo Teatrale
www.salaunoteatro.com
"PRIMA DI ANDARE VIA" di Filippo
Gili
per la TRILOGIA DI MEZZANOTTE
TEATRO OROLOGIO - Sala Moretti - Roma - da venerdì 26 a domenica 28 febbraio, ore 21.30_dom ore 18.30
Il viaggio a ritroso nella Trilogia
di Mezzanotte termina con Prima di andar via, primo capitolo, con cui ha inizio nel
2011 il sodalizio artistico tra Filippo Gili e Francesco Frangipane.
Una bella famiglia
unita. Una normale famiglia felice.
Una tranquilla cena
familiare che si trasforma in tragedia a causa di un inaspettato annuncio.
Un appartamento
situato al centro della scena con il pubblico disposto su due lati. Cinque
personaggi accerchiati che si fronteggiano come pugili su un vero e proprio
ring.
Un figlio che affonda
il primo colpo. Inaspettato. Impensabile.
Padre, madre
e sorelle che
accusano il colpo,
un colpo tremendo
che va a segno.
E barcollano, arrancano,
indietreggiano fino all’angolo,
cercano di riprendersi e
reagiscono, lo attaccano,
lo scuotono, ma
senza riuscire a colpirlo.
Una notte
drammatica dove, colpo
su colpo, si
confrontano/scontrano padre
e figlio, madre
e figlio, sorelle
e fratello in
un viaggio ora
violento ora tenero nelle mille sfumature della psiche e dell’animo
umano.
Autore: Filippo Gili - Interpreti: Silvia Benvenuto, Ermanno
De Biagi, Filippo Gili, Michela Martini, Aurora Peres - Regia Francesco
Frangipane
musiche originali: Roberto Angelini -
Scene: Francesco Ghisu - Luci:
Beppe Filipponio - Costumi: Bianca Maria Gervasio - Progetto:
Uffici Teatrali - Produzione. Progetto Goldstein - In collaborazione con Argot
Studio
TRILOGIA DI MEZZANOTTE Francesco Francipane/Uffici tearali
L’ORA ACCANTO – dal 19 gen al 14 feb 2016
DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE – dal 16 al 21
feb 2016
PRIMA DI ANDAR VIA – dal 23 al 28 feb 2016
www.teatrorologio.it
"Www.MarteCongiuntoVenere.com dis-connessione
astrale" scritto
e diretto da Milena
Migliore
TEATRO L’AURA - Roma - da giovedì 18 e domenica 28 febbraio
2016 - dal giovedì alla domenica - ore 21.00, dom. ore
18.00
Si
dice che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere, ma quando questi due
pianeti si congiungono cosa accade? Una "guerra stellare" tutta da
ridere! Luciana, Laura e Manuela, le tre amiche protagoniste di "www.in-comunicazione.love" ,
ritornano con una nuova avventura. Dopo l'estenuante ricerca dell'anima gemella
si sono finalmente "accasate". Avranno trovato l'agognata serenità o
questo sarà solo l'inizio di nuove turbolenze? Attorno alla coppia di Luciana e
Paolo, ruoteranno e s'intrecceranno le vicende delle altre due coppie, Manuela
e Vincenzo, Laura e Davide.
Uno
sguardo alla vita di coppia, alla lotta quotidiana per la sopravvivenza
coniugale, ambientata in un contesto moderno dove la tecnologia continua a far
da padrone. Una commedia scoppiettante, colorata da equivoci e colpi di scena,
raccontata con freschezza ed un tocco di originalità!
Scritto e diretto da Milena Migliore
-interpreti: Milena Migliore, Natalia Giro, Claudia
Mordanini e Daniele Legnaioli
www.teatrolaura.org
"LOURDES" adattamento e regia Luca Ricci
Libero adattamento
dall’omonimo libro di Rosa Matteucci
(Adelphi, 1998)
TEATRO OROLOGIO - Sala Gassman - Roma - da
giovedì 18 a domenica 28 febbraio, ore 20.00_dom ore 17.00
Per la rassegna Dominio Pubblico rassegna
della scena contemporanea
Liberamente
adattato dall’omonimo romanzo d’esordio di Rosa Matteucci (Adelphi, 1998), lo
spettacolo diretto da Luca Ricci dà vita a un divertente carnevale di
personaggi, ciascuno con le proprie aspettative e speranze, tutti in viaggio
verso Lourdes, tutti in attesa di un miracolo.
Il
linguaggio misto di aulico e dialettale, i numerosi coprotagonisti o anche
piccole apparizioni, coralmente disegnano un'umanità così disperata da
sconfinare nella più grande comicità. E’ una sorta di mistero buffo
contemporaneo, decisamente connotato in senso grottesco che,
nell'interpretazione di Andrea Cosentino, si apre a una spettacolarizzazione al
contempo popolare e virtuosistica.
Lo
spettacolo traccia una strada sghemba e irregolare verso quello che è tutti gli
effetti un abbandono alla fede e dunque una conversione.
CAPOTRAVE _libero adattamento
dall’omonimo libro di Rosa Matteucci (Adelphi, 1998) - adattamento e regia:
Luca Ricci - collaborazione alla scrittura scenica: Andrea Cosentino -
Interprete: Andrea Cosentino - musiche
originali eseguite dal vivo da Danila Massimi - coproduzione: Kilowatt Festival
- Pierfrancesco Pisani / Infinito srl -
con il sostengo di Regione Toscana - Federgat / I Teatri del Sacro - residenza creativa Teatro dell'Orologio
www.teatrorologio.it
"ABBIAMO UCCISO SOFOCLE" di
L.N. Ironwhite
TEATRO DEI SERVI - Roma - da martedi 16
febbraio a domenica 6 marzo 2016 - ore
21 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Ritmi serrati per una commedia che utilizza
l’entusiasmante tecnica del “teatro nel teatro” Un vortice di ilarità in cui,
forse, anche Sofocle stesso, non sarebbe riuscito a trattenersi dal ridere!
E’ una commedia dalla tecnica comica serrata quella
della Compagnia Alt Academy, diretta da Luca Ferrini al Teatro de’ Servi di
Roma, che ironizza sul mondo attoriale.
Una compagnia di attori porta in scena, in un
generico teatro romano, in una sera come tante, una tragedia di Sofocle. Sul
fondo il palazzo di Ceice a Trachine. Sul palco Eracle, Illo, il Re Trachis,
un’ancella, una nutrice, il coro.
Nei camerini un agitato regista. In platea un
impaziente produttore. Ma inatteso, come un fulmine a ciel sereno, un fatale
imprevisto provvederà a cambiare le dinamiche di quella disgraziata replica.
Si scateneranno i veri caratteri degli attori,
vittime e carnefici allo stesso tempo di quella paradossale situazione, dando
vita ad una commedia dagli ingredienti perfetti che, nel distruggere battuta
dopo battuta l’antico testo sofocleo, mostrerà al pubblico tutto ciò che a
teatro non andrebbe mostrato.
Con i suoi ritmi veloci e le battute oblique,
l’onnipresente umorismo di situazione e l’entusiasmante tecnica del “teatro nel
teatro”, questa pièce trascinerà gli spettatori in un esilarante vortice di
ilarità generale in cui, forse, anche Sofocle stesso, non sarebbe riuscito a
trattenersi dal ridere!
Alt Academy_Autore: L.N. Ironwhite ;
Regia: Luca Ferrini; Interpreti: Silvana Bosi –la nutrice, Simone
Destrero – Illo, Luca Ferrini – Re Trachis, Fabio Gagliardi – Re Trachis,
Guglielmo Lello – Eracle, Sebastiano Nardone – il regista, Lucia Tamborrino –
il coro, Sveva Tedeschi – l’ancella
Scene Barbara
Esposito; Costumi: Zena Diamantakos ; Luci: Alessandro Turella
www.teatroservi.it
"LA BISBETICA DOMATA" di William Shakespeare
Regia
di Mimmo Strati
TEATRO DELLE MUSE - Roma - da giovedì 4 a martedì
23 febbraio 2016 - dal lun al ven ore 21.00_sabato
ore 17.00 -21.00_ dom.ore 18,00
Si conclude quest'anno, sempre sotto la guida di Mimmo Strati, la trilogia
shakespeariana. Dopo Romeo e Giulietta e Sogno di una notte di mezza
estate, in scena La Bisbetica
domata.
Londra
1593. La città è sotto l'assedio di un nemico implacabile: la peste. L'intera
popolazione, chiusa nelle proprie abitazioni, cerca di evitare il contagio. La
regina Elisabetta ordina che anche i teatri vengano chiusi. Così gli attori
della Compagnia del Conte di Pembroke sono costretti a fuggire. Per continuare
a recitare la loro "Bisbetica domata" devono abbandonare Londra. È
così che prende il via questa edizione della Bisbetica di Shakespeare. Dalle
sue origini.
I
Bardi metteno in scena in maniera dissacrante e spensierata la storia di
Caterina, di sua sorella Bianca e dei loro simpatici pretendenti. Shakespeare e
la sua compagnia di attori si divertono così a raccontare due storie esilaranti
sulla coppia e sul matrimonio, le cui trame sembrano quasi copiate da un
canovaccio di commedia dell'Arte. La bellissima Bianca non potrà sposarsi se
prima non si troverà un marito per Caterina, la sorella arcigna e dallo spirito
selvatico e indipendente. Ma ecco che
per caso entra in scena un vagabondo fanfarone, una sorta di Capitan Fracassa,
a cui gli altri affideranno il compito di affrontare l'impresa di domare la
bisbetica. Recuperando il format
originale di teatro nel teatro, esempio unico nell'opera del drammaturgo
inglese, eccezion fatta per il dramma nel dramma di Amleto, il grande classico
viene trasformato in uno scherzo comico, in perfetto stile Bardi Storytellers.
Così la Compagnia dei Bardi, in stretta relazione con
l'Accademia dei Bardi, porta avanti coerentemente un progetto culturale di alto
profilo e allo stesso tempo popolare. Si rafforza nel
contempo il sodalizio Mimmo Strati-Cesare Cesarini, che nel tempo si è giovato
anche della presenza di Anita Pusceddu e che ha già dato vita, oltre alle
succitate opere shakespeariane, anche a "Cyrano, dacci una mano" e al
"Ventaglio" di C. Goldoni. Un modo di fare e
diffondere cultura basato solo sulla forza delle idee, di un "modo"
di fare teatro alla maniera inconfondibile, comica e a volte dissacrante dei
Bardi, senza sovvenzioni e retto dall'affetto e dalla presenza costante del
pubblico. Ci vuole forza, coraggio, passione, originalità, esperienza e nessuna
paura di mettersi in gioco!
AmArti Theatre&Arts presenta LA COMPAGNIA DEI BARDI Storytellers - Autore: William Shakespeare - Regia: Mimmo Strati
Interpreti: Mimmo Strati, Cesare Cesarini, Anita Pusceddu e con Chiara Alivernini, Francesco Falco, Francesco Trifilio , Tommaso Moro, Claudio Zaccaria, Armando Bottaro, Alessandro Ierman , Danilo Mustafà, Michela Aloisi, Sarah Scola
e con le piccole Chiara e Sofia Strati
www.teatromuse.it
sul TEATRO PER BAMBINI
DEBUTTI
"CAPPUCCETTO RED"di Tiziana Lucattini
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma - domenica 21 Febbraio
2016 - (dai 4 ai 10 anni), ore
16.30
Va in
scena un classico per bambini ma con un titolo un po’ particolare: Cappuccetto Red.
C’è
una bambina, che tutti chiamano Cappuccetto Red per il colore della sua
mantella. Un giorno la madre la manda a far visita alla nonna e le raccomanda
di non fermarsi per strada per nessuna ragione. Nel bosco inizia la sua
avventura e, cammina cammina, Cappuccetto Red si dimentica dei consigli della
mamma. La storia di Cappuccetto Rosso è la più nota, la più cara ai bambini, e
anche quella che viene narrata in tanti modi e tante versioni. Qui viene
raccontata giocando con la lingua inglese. I bambini attraverso le avventure
della protagonista scoprono e imparano termini semplici della lingua inglese
come i nomi degli animali, i numeri, i colori, i membri della famiglia, il
saluto. Lo spettacolo è un piacevole e divertente pretesto per stimolare e
accrescere l'interesse dei bambini per l'apprendimento di una nuova lingua.
Matutateatro_Ideazione
e testi: Julia Borretti - Con Julia Borretti e Francesca Leonoro- Scene e luci:
Jessica Fabrizi - Regia: Titta Ceccano
circa la MUSICA
DEBUTTI
"Baroque
Soundtrack Archi di roma"
TEATRO PALLADIUM UniRomaTre –Roma – mercoledì 24 febbraio 2016,
ore 20.30
La giovane e
promettente orchestra da camera Archi di
Roma, per un originale esperimento dedicato alle colonne sonore di celebri
pellicole. Il concerto, che rientra nell’ambito della sezione Voci dal mondo
del programma teatrale, propone infatti degli arrangiamenti in stile barocco
delle musiche da film, appositamente preparati da Giovanni Benigni.
Baroque Soundtrack è un viaggio emotivo
e sensoriale che accosta la forma e le tecniche ideate dai grandi compositori
del barocco ad alcuni dei più celebri brani di John Williams. Come l’intenzione
e l’effetto della musica barocca erano di sorprendere l’uditore, ciò può valere
anche per la musica da film. L’ensemble
eseguirà le grandi colonne sonore di Hollywood trasportate in uno stile e in
una strumentazione antica, come un grande film della nostra infanzia rivisitato
in bianco e nero.
Programma:
Raiders March (da Indiana
Jones)
Ladies in Lavender
Süskind
Schindler’s List
~
Across The Stars (da Star
wars – L’attacco dei cloni)
Signore degli Anelli
Transilvanian Lullaby (da Frankenstein
Junior)
Star Wars
Archi di Roma è un’orchestra senza direttore!
Arrangiamenti a cura di Archi di Roma - Violini: Federico Mosè Benigni, Nicola Bossone, Ferruccio Vignanelli -
Viola Alfonso
Bossone
www.teatro-palladium.it
"CURE ANOMALIES"
Tornano a grande richiesta i Cure Anomalies (The
Cure Tribute Band) al GERONIMO'S : le hits dei CURE con un nuovo live show!!!
FREE ENTRY !!!
www.facebook.com/Cureanomalies
www.geronimospub.com
sulla DANZA
DEBUTTI
Il viaggio e la denuncia di “Don Quijote” di Loris Petrillo
NUOVO TEATRO ABELIANO - Bari - Giovedì 25 Febbraio 2016 -
21.00
La
pièce di Loris Petrillo per la stagione danza contemporanea “DAB – DanzABari”
del Teatro Pubblico Pugliese
La
Compagnia Petrillo Danza con lo spettacolo “Don Quijote”, produzione Compagnia
Petrillo Danza/Cie Twain
La
pièce andrà in scena per “DAB 2016 – DanzABari”, stagione danza contemporanea
del Teatro Pubblico Pugliese, all’interno della rassegna "Esplorare_generazione
contemporanea" curata da Domenico Iannone.
Nella
letteratura spagnola l’hidalgo di Cervantes combatte contro mulini a vento e
burattini, cercando di affrontare i problemi dell’esistenza riversando la
propria follia sul quotidiano. Don Quijote però, nella pièce di Petrillo, non è
solo in cerca di avventura: danza per denunciare il declino, la delusione e
l’inganno della nostra società. Come l’uomo che cerca di cambiare il corso del
proprio destino viene considerato un folle da allontanare, così Don Quijote,
trasfigurandosi nell’uomo contemporaneo, lotta per cambiare la realtà, che
forse è ancora possibile rovesciare.
Da
sempre l'uomo è stato costretto dalle vicende della vita a ripetuti
compromessi, a sconfitte, ma con un pizzico di idealismo, ogni folle potrebbe
essere più savio di quanto si possa credere e scoprire, contro ogni apparenza,
la vera essenza dell'esistenza. Con la sua sete di giustizia, il Don Quijote di
Loris Petrillo rappresenta quel qualsiasi ma non qualunquista uomo che non teme
di essere sconfitto e che anzi, cerca il continuo confronto come fonte di
conoscenza. Attraverso il carattere e la personalità dei personaggi del
capolavoro seicentesco di Cervantes, Don Quijote, Sancho Panza e Ronzinante, lo
spettacolo affronta i temi più profondi dell'esistenza dell'uomo senza
tralasciare gli aspetti più grotteschi ed esilaranti degli stessi che per
fortuna pure gli appartengono. Lo stesso spettacolo, più simile ora ad una parodia,
ora ad un elaborato di più complesso spessore, è proprio per questo, un viaggio
simbolico nei meandri dell'esistenza.
Con le
musiche di Loris Petrillo, Minkus e Musiche Tradizionali, e la consulenza
drammaturgica di Massimiliano Burini, la pièce vede in scena gli interpreti
Nicola Simone Cisternino, Yoris Petrillo e Adrien Ursulet.
Con il sostegno del MiBACT – Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, realizzato con
il contributo OfficinaTwain 14/16, in collaborazione con TSI La Fabbrica
dell’Attore/Teatro Vascello_Roma, “Don Quijote” è stato presentato in Prima
Assoluta al Teatro Cantiere Florida/Versiliadanza.
www.nuovoteatroabeliano.it
per il CINEMA
PRIME
"AMORE, FURTI E ALTRI GUAI" di Muayad
Aalayan
Nelle
SALE ITALIANE da giovedì 25 Febbraio 2016
Mousa, ladro di auto palestinese, si trova in
difficoltà quando ruba la macchina sbagliata. Quella che pensava fosse un’auto
israeliana ed un modo semplice per fare soldi nel suo campo profughi impoverito
risulta essere un carico di sfortuna quando scopre nel bagagliaio un soldato
israeliano rapito da militanti palestinesi.
Mousa tenta, inoltre, di riavvicinarsi alla donna
amata e, nel frattempo, sogna di emigrare in Italia per giocare nellaFiorentina
e trova un procuratore palestinese che gli promette di realizzare questo sogno.
Il regista Muayad Alayan, racconta, con un
brillante piglio da commedia, le avventure del protagonista in chiave comica.
Commedia
Nera - Palestina - Durata 93' - Arabo sottotitolato in italiano
Regia: Muayad
Aalayan
Produzione:
Palcine Productions - distribuzione: Cineclub Interazionale
www.cineclubinternazionale.eu
in merito alle
SERATE CON OSPITI
"apeRIVER"
by River
Thursday is the new
Saturday
Special Guests: Kaligola da Sanremo Giovani
Andrea Orchi from The Voice
Palco Aperto con Federico Baroni
(Street Musician Artist) - A seguire
con il Cast di Misura per Misura
Host by GIUSVA (from GIAM) & River Boys
Giovani
note crescono, a San Lorenzo, con apeRIVER!
MARMO
- Roma - giovedì 25 febbraio 2016, dalle 19.00
Al Piazzale
del Verano, sarà tempo di musica, quella giovane, quella di ApeRIVER. L'aperitivo eterofriendly che colora
Marmo, ex marmeria sanlorenzina che profuma di primavera anche nei mesi
invernali, torna con i suoi ospiti provenienti da talent televisivi e non,
sempre accolti da Giusva e i suoi River Boys... Andrea Orchi da The Voice, il
giovanissimo rapper Kaligola da Sanremo Giovani e una sezione Palco Aperto di riguardo, che vedrà
riflettori accesi sull'artista di strada Federico
Baroni e sul cast dello spettacolo Misura per Misura, per un giovedì tutto da
scoprire e rigorosamente ad Ingresso Gratuito.
Passato da Sanremo dove ha lasciato il segno, il giovanissimo rapper Kaligola,
classe '97, oggi al quinto anno del Liceo Scientifico, arriva ad ApeRIVER con la voglia di stupire! A
soli quattordici anni, l'enfant prodige dalla rima facile,
pubblica su youtube il brano Ego sum
Kaligola, che gli provoca visualizzazioni e condivisioni che spopolano il mondo del web, uscendo anche dal circuito online. La RWM Records lo nota
e lo segue con attenzione, producendo i primi suoi due singoli ufficiali, Fanciullino
Rap e Nottetempo, e presentandolo
poi nella sezione Nuove Proposte di
Sanremo Giovani, dove il piccolo grande
Kaligola vince il premio Sergio Bardotti per il
"Miglior Testo" con Oltre il giardino. Il brano darà il nome anche al
primo disco che contiene undici canzoni scritte dallo stesso ragazzo, con la
collaborazione di Enrico Solazzo e Dario Rosciglione. Nel 2015 compone un brano inedito per Infernet,
film di Giuseppe Ferlito sulle
tematiche del bullismo in rete.
Attualmente, lavora al suo nuovo album...
Sempre accolto dai River Boys e da
Giusva, voce dei maggiori party LGBT della capitale, ritroviamo anche, Andrea
Orchi, da The Voice. Nato a Roma nell'86, porta nella sua voce la storia di
un'infanzia vissuta tra le opere che
il padre ascoltava e le perle della
musica contemporanea che la madre gli propinava. Una carriera musicale
naturalmente indotta da un'adolescenza trascorsa a studiare musica dai grandi... Dalla partecipazione a Sanremo Lab, a The Voice, dove incontra
musicisti di altissimo livello, come Fabio Garzia, chitarrista di Noemi, con il quale nasce una sintonia
ed un'amicizia che sfocia in una collaborazione
artistica.
Nella sezione Palco Aperto, momento dedicato all'intrattenimento romano ed ai
talenti emergenti, apeRIVER è lieta
di presentare gli amici di Misura per Misura, spettacolo in scena al Teatro
Brancaccino fino al 13 Marzo, con la regia di Valentino Villa. Il cast dello
spettacolo sarà poi seguito da un altro giovanissimo talento, quello di
Federico Baroni, ventiduenne laureato in Economia alla Luiss e da quasi due anni in giro per le maggiori città con un tour
creato tutto da solo, che lo vede suonare per le strade come un vero e proprio Street Musician Artist, su un camper con cui ha girato ben 22 città in 28 giorni, accompagnato da due cameramen che raccontano le video
immagini... il tutto caricato in rete, su youtube, sul suo canale personale. In
ultimo non mancherà il saluto di Rosario
Coco, predisente di Anddos-Gaynet.
E' il giovedì più friendly che ci sia, in ogni senso. Da Aba a Davide Papasidero, da Dario Guidi ad
Andrea Maestrelli e poi Belaid, Mara Venier, Jerry Calà, Michela Andreozzi,
Roberta Scardola, Gianni Sperti, Daniel
De Cò, Mirko Oliva, Chiara Dello Iacovo, Arianna Alvisi, Virginio, Manuel Foresta,
Diego Conti, Marco De Vincentiis, Daév... Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento
diverso da ogni situazione! L'ingresso è aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi...
Because Thursday is the new Saturday.
L'obiettivo del giovane Marco
Portanova catturerà il pubblico in fotoricordo
disponibili sulla pagina ufficiale dell'evento:
www.facebook.com/ApeRiver
www.facebook.com/Marmoroma
dell’ARTE
PROSEGUONO
"La seduzione
dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura
di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna - Ravenna - da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR
Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il
sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi
Ravenna
“Quel non so
che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione
futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a
un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto
e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente
definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i
confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il
primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie
storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima
storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di
diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie. La mostra La seduzione dell’antico. Da
Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato
insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come
testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini,
Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man
Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal
21 febbraio al 26 giugno 2016. La
mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata
grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a
cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando
artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro
estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza
rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico
proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della
tradizione. Una tradizione intesa come
restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita
citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita,
come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da
contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più
disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto sezioni
l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e
Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due Guerre quando
prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano sotto
l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita Sarfatti; fino narrare il
Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana
a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali
Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli,
Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e
Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante
presenza di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein. Il Novecento è stato il secolo all’insegna
del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica
internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le
Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato
scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it
"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla
Grande Guerra" a
cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in
collaborazione con Michel Draguet.
PALAZZO REALE - Milano - da mercoledì 3 febbraio a domenica 5 giugno 2106 - orari vari
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
www.palazzorealemilano.it
"MATISSE E IL SUO TEMPO" a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da sabato 12
dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa
dal Comune di Torino --‐
Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre
Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia
intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando
tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte
plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande
Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬‐ così lo descrive uno dei suoi amici
divisionisti --‐ domina l’arte della prima metà del
XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del
Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato
capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac,
Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di
un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di
Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani,
Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou –
la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse
attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con
altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi
con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le
sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una
sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che
coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta
e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande
interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono
messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955),
di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo
libero – Omaggio a Louis David (1948--‐1949)
Promossa dal Comune di Torino --‐ Assessorato alla Cultura, dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal
Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray
conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un
percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure
matissiane delle odalische --‐ come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --‐; la raffigurazione dell’atelier,
soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda
Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX,
1952--‐56) e Picasso (Lo studio, 1955);
l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--‐99) fino alla sua scomparsa negli
anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor:
Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale
Arte.
Con
il supporto di La Rinascente.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il
catalogo è edito da 24 ORE Cultura --‐
Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it
"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO
DELL'ARA PACIS - Roma - da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio
2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della
Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al
1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media
coverage by Sky Arte HD. -
Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …