Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.
in merito al TEATRO
DEBUTTI
"Un
bacio dai tuoi papà" di
Gianpiero Pumo
TEATRO DEI SERVI - Roma - da martedi 29 marzo
a domenica 17 aprile 2016 - ore 21 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21 sabato_17.30
domenica
“Un bacio dai
tuoi papà” testo inedito di Gianpiero Pumo è una commedia che affronta con
leggerezza il tema della famiglia, anche quella meno ‘omologata’, e della
genitorialità omosessuale. Il testo, diretto da Gianluca Ferrato vede in scena
Mauro Conte, Gianpiero Pumo, Valeria Monetti, Carlo Zanotti e la partecipazione
di Paila Pavese.
Sebastiano
e Daniele sono una vera coppia. Dividono una vita, la casa e il letto. La loro
serenità viene minata dalla “naturale” impossibilità di avere un figlio e dal
“burocratico” divieto di adottarne uno. A differenza di Daniele, che non sembra
turbato da questa condizione, Sebastiano invece non riesce ad arrendersi al
pensiero di non poter avere un bambino, così arriva ad escogitare un folle
piano e invita sua sorella Marta con il
marito Aldo per un week end... da “proposta indecente”. Ma a rendere il fine settimana ancora più folle sarà l’inaspettato
arrivo della madre di Sebastiano, una donna bizzarra, imprevedibile e
soprattutto ignara di tutto, persino dell’omosessualità del figlio.
Questi
gli ingredienti da cui prende spunto la storia che si dipana attraverso un
ritmo serrato e divertenti equivoci, non senza qualche malinconia e verità
nascoste. I personaggi, così diversi e inizialmente lontani fra loro,
ritroveranno quel forte legame che solo la famiglia può dare. E non per forza quella tradizionale.
Compagnia Moliere_Autore: Gianpiero Pumo - Regia: Gianluca Ferrato - Interpreti: Mauro Conte – Sebastiano, Gianpiero Pumo – Daniele, Valeria Monetti – Marta, Carlo Zanotti - Aldo e la partecipazione di Paila Pavese – la madre.
www.teatroservi.it
"BABYLON" di Piero Olivieri e Fabio Adrian Ronzano
TEATRO TRASTEVERE -
Roma - da martedì 29 a domenica 3 aprile 2016, ore
21.00_dom ore 18.00
e intorno ad una palla di fuoco ad una velocità di
107.232 km/h.
Siamo nati in pericolo. Don't panic !!!"
Uuno spettacolo divertente, architettato per ridere
tantissimo su noi stessi, sulle nostre contraddizioni e sulle nostre tragedie.
Una satira feroce sulla nostra "civiltà" occidentale, sulle nostre
paure e frustrazioni, su un’umanità al capolinea, su questa babilonia
agonizzante: a potarla in scena è la compagnia teatrale degli Squilibristi,
nata agli inizi de 2015 dalla comune ed entusiasta decisione di attori e
attrici del litorale romano di mettere insieme le proprie esperienze artistiche
professionali per creare un gruppo in grado di realizzare e diffondere progetti
teatrali di qualità, alternativi ed originali con lo scopo di emozionarsi ed
emozionare, divertirsi e divertire.
“Perché Squilibristi? Forse perché siamo un po’
“squilibrati”, come tutti gli artisti che vivono in un mondo di follia e
stravaganza, di sogno e fantasia.
E perché ci troviamo in equilibrio, sulla scena, tra
illusione e realtà, immaginazione e verità, per pizzicare quelle corde che
fanno risuonare autentici sentimenti attraverso la finzione di una maschera.
Non è questa la magia del teatro?!”
I 4 personaggi cercheranno di capire quello che gli
sta succedendo interagendo con Haloa, creando situazioni divertenti e
parossistiche fino al demenziale: il mondo è finito o è l’umanità stessa che si
è estinta ? Oppure la verità è un'altra ?
Inframmezzato anche da momenti drammatici e di
riflessione che ci porteranno a ripensare sul significato della nostra presenza
su questo pianeta, lo spettacolo riflette sul fallimento di questa “civiltà”
occidentale devastata dall'antropocentrismo umano e dal turbo-capitalismo della
globalizzazione.
Un messaggio contro tutto quello che un giorno ci
porterà a dover fuggire nello Spazio.
Teatro
Trastevere in collaborazione con Gli
Squilibristi_ Autore: Piero Olivieri e Fabio Adrian Ronzano_Regia: Piero
Olivieri e Micaela Sangermano
Interpreti:
Piero Olivieri, Paolo Pioppini, Jessica Pacioni, Chiara Rovan, Micaela
Sangermano - scenografie e montaggio video di: Paolo Pioppini - musiche
originali di: Valerio Ricciatti e Giorgio Paccariè
"È TUTTA UNA FARSA ovvero Petito's Play"di Gianfranco
Gallo
TEATRO
NINO MANFREDI - Roma – da martedì
29 marzo a Domenica 10 aprile – 29, 30 e
31 Marzo - 1, 2, 5, 7 e 8 Aprile ore 21.00 - 3, 6 e 10 Aprile ore 17.30 - 9
Aprile ore 17.30 e 21.00
Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo, dopo i loro
successi televisivi e cinematografici, salgono sul palco insieme a Gianluca Di
Gennaro, Arduino Speranza, Bianca Gallo, Anna De Nitto, Francesco Russo, Ursula
Muscetta con uno spettacolo che omaggia il teatro di tradizione, quello della
farsa, della maschera e del travestimenti.
La famiglia Gallo si ritrova in scena per uno
spettacolo ispirato a Petito. i figli di Nunzio Gallo, Gianfranco e
Massimiliano hanno deciso di ritrovarsi in scena con uno spettacolo
tradizionale anche se in chiave moderna. La grande maschera di Pulcinella che
si apre e si chiude, che fagocita gli attori che vi recitano dentro e che gli
attori stessi alla fine chiuderanno per uscire da essa. È il Teatro Napoletano di
Tradizione, e in particolare quello della farsa, ovvero dell’invenzione, del
corpo, dell’effetto, della mutazione, della scomparsa. A portarlo in scena i
fratelli Gallo, definiti gli eredi dei fratelli Giuffrè, dei Maggio, dei De
Filippo,di quella nobile tradizione teatrale napoletana che si tramanda di
padre in figlio. Gianfranco e Massimiliano si divertono qui a intrecciare le
trame di due opere del grande Petito: la famosa ‘Na campagnata e tre disperate
e Inferno , Purgatorio e Paradiso per dimostrare che il teatro della farsa è un
teatro che rende libero chiunque si interessi a lui. E le farse di Petito sono
talmente dirompenti nell’invenzione e nella vis comica che possono fare a meno
di essere datate, vestite, realistiche. Niente di morto, niente di vecchio.
Semplicemente teatro antico e vivo.
“Mi piace definire il mio teatro di Oltradizione –
dice Gianfranco Gallo – un teatro che viene dall’Oltre ed è diretto Oltre. Io
riscrivo tutto e svelo ciò che dal passato deriva e che si è trasformato e
trasmesso fino a me per andare oltre me. Non riuscirei a imbalsamare Petito, io
lo rivelo come calco del volto di Totò, di Troisi e di tanti altri”.
Dal progetto alla scenografia, fino ai costumi,
tutto è stato curato sin nei minimi particolari, come nel teatro di una volta,
quello costruito e interpretato da veri artigiani della scena. Una maschera
gigante di Pulcinella accoglie dal palcoscenico gli spettatori. Una maschera
che nasconde e svela gli attori, simbolo di tutti i teatranti. Lo spettacolo
racchiude un mondo di maschere in cui, però, la “maschera” non ci sarà, come
sottolinea Gianfranco Gallo: “Non è necessaria in un teatro potente, ma nudo,
Antonio Petito, che è stato il Pulcinella più famoso della storia, è secondo me
il vero assassino di Pulcinella. Le sue farse sono talmente dirompenti
nell’invenzione e nella vis comica, che possono fare a meno di essere
storicizzate, vestite e mascherate, sono già oltre quel che rappresentano”.
Anphoras
Production_Autore: Gianfranco Gallo - Regia: Gianfranco Gallo - Interpreti:
Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Gianluca Di Gennaro, Arduino Speranza,
Bianca Gallo, Anna De Nitto, Francesco Russo, Ursula Muscetta - Scena: Clelio
Affinito - Costumi: Francesca Scudiero - Luci: Cesare Accetta - Musiche
originali: Paco Ruggiero
"SonÒriter | Armònikem
| Melòdikes | Rìtmiken | FormÀtikon" di e con Francesco Leineri
TEATRO STUDIO UNO - Roma - da giovedì 31
marzo a domenica 3 aprile, ore 21.00_dom ore
18.00
“Io
(sottoscritto): / • conscio della dittatura dell'inconscio; / […] DICHIARO
CONTROBOLLO E SOTTOSCRIVO / […] • che questo è un IO / lanciato in un Bazaar,
ovvero / un open source in mezzo alla bagarre; / […] • che mi assumo questa sua
paternità / (io, abbot of unreason) è mia / la responsabilità / qualsiasi cosa
faccia la presente: / testo, schifo, noia all'arma bianca, / scritto-bomba,
esercizio per la mente, / illepido illibello impenitente.”
(Enrico Gullo, Io sottoscritto)
Dopo il successo dello scorso anno torna Francesco
Leinri con “Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | Formàtikon”
straordinaria performance sintesi della personalissima ricerca artistica del
giovane compositore palermitano, il suo quarto “concertinspettacolo” dopo
"Tirez sur le pianiste" (2011), “Brusìo” (2012) e “Confidence
Concerto” (2013).
Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken |
Formàtikon sono i cinque pilastri dell’arena pentagonale entro la quale i
gladiatori danno scena della loro grande disfatta. Un muto rassegnatosi
all’impossibilità di parlare, un imperatore capriccioso caduto dal trono e un
professore ingabbiato dalle sue stesse inutili congetture si svelano sul
palcoscenico grazie ad un gesto performativo volutamente frammentario e
scomponibile, orientato dai cinque punti cardinali della grande bussola
musicale: suono, armonia, melodia, ritmo e forma.
Quattro sconfitte, cinque punti cardinali - un
pentagono - e un’unica grande preghiera si fondono in un solo
concertinspettacolo che non pretende di comunicare qualche assurda verità o
svelare chissà quale segreto di guerra, ma anzi riflettere sul vuoto che è già
insito nel perseguimento di ogni nostro obbiettivo. La disfatta – chiamiamola
Caligola, Achab, Bérenger, Giorgio III o come ci pare – in questa performance
rivive di luce propria, senza commiserazione, poiché di fronte a quel nulla che
indissolubilmente essa comporta si trasforma in consapevolezza, resa e stupore
sognante.
Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken |
Formàtikon, tra le tante altre cose, vorrebbe provare ad essere anche una
riflessione sulla pochezza dell’uomo, su ciò che non ha e ciò che non dovrebbe
avere.
Una messa in scena irriverente e unica che prevede
l’utilizzo di un pianoforte a muro, del chewing-gum, un megafono, una
fisarmonica, una radio, dei costumi vari, dei fiammiferi e un bidone della
spazzatura. Tra suono, visione e immaginazione si materializzano sul
palcoscenico: una corona, un rullante, compaiono dei gessi, uno specchio e un
rossetto, un kazoo, dei soldatini, una giacca regale, dello scotch isolante
nero, un paio di occhiali e un metronomo a scandire il tempo di una performance
magnetica e sorprendente assolutamente da non perdere.
Autore,
regista e interprete: Francesco Leineri
- video Francesco Crapanzano + mocambofilm - foto Elena Muneghina -
organizzazione/tecnica Riccardo Anzalone
www.teatrostudiouno.com
“A.N.D.R.E.A.” ideato da Giancarlo Commare, drammaturgia di Marialuisa D’Avella
Teatro di posa del campus di Cinecittà Studios – Roma - da venerdì 1 a domenica 3
Aprile 2016, ore 21:00
Prima assoluta.
Uno spettacolo prodotto da Fondamenta Teatro e
Teatri, ideato da Giancarlo Commare, drammaturgia di Marialuisa D’Avella, con Nathalie
Cariolle, Marialuisa D’Avella, Paola D’Uva, Giancarlo Commare, Riccardo Toselli
e Fabio Versaci, regia di Giancarlo Commare.
Tre imperdibili appuntamenti per scoprire cosa
accade nella mente di un essere umano comune, assetato dalla voglia di essere
tutto, senza riuscire mai ad accontentarsi di nulla, che finisce con
l’accorgersi di essere esattamente ciò che non ha mai voluto accettare; un
nessuno in mezzo a tanti come lui. Una denuncia verso noi stessi, accecati
dall’onnipotenza e dalla libertà, tanto da non accorgerci di non essere altro
che schiavi della società, delle paure e delle gabbie che da soli ci
costruiamo.
Certe volte tutto avrà un filo conduttore logico,
altre volte no.
In scena sei personaggi che danno voce ai mille e
più pensieri che si susseguono nella mente di quest'uomo, sei diverse
personalità di un unico essere, con le sue paure, i punti di forza, i dubbi e
le convinzioni che si rafforzano solo per sgretolarsi l'attimo dopo. Andrea
ripercorrerà la sua vita a ritroso, riportando a galla dolorosi ricordi che il
suo inconscio aveva seppellito in un cassetto remoto della memoria. Andrea
rivivrà i momenti della sua vita che lo hanno portato a chiudersi in se stesso
creandosi da solo una gabbia, che pur essendo dorata è comunque qualcosa che lo
imprigionerà per il resto della vita.
Fondamenta
Teatro e Teatri_Idea: Giancarlo Commare - Drammaturgia di Marialuisa D’Avella -
Regia: Giancarlo Commare - Interpreti: Nathalie Cariolle, Marialuisa D’Avella,
Paola D’Uva, Giancarlo Commare, Riccardo Toselli e Fabio Versaci
sul TEATRO PER BAMBINI e
RAGAZZI
DEBUTTI
"PRATO VERDE" di Giovan Battista Basile
con Silvana Mariniello
GELATERIA SPLASH - Roma - mercoledì 30 marzo 2016, ore 18.30
Gioco in maschera semiserio per grandi e piccini.
A tutte le età piace sentir raccontare storie con dentro magia, principi, sorelle cattive, orchi e orchesse, perché mette un
brivido, ti fa sognare, immaginare. Poi ecco che la storia … e il suo lieto, ma faticato fine!
Tutto questo con tecniche attoriali che passano attraverso movimento, recitazione vocale, maschere e tanto altro!!
- Entrata libera a cappello -
Gioco in maschera semiserio per grandi e piccini.
A tutte le età piace sentir raccontare storie con dentro magia, principi, sorelle cattive, orchi e orchesse, perché mette un
brivido, ti fa sognare, immaginare. Poi ecco che la storia … e il suo lieto, ma faticato fine!
Tutto questo con tecniche attoriali che passano attraverso movimento, recitazione vocale, maschere e tanto altro!!
- Entrata libera a cappello -
Autore:
Giovan Battista Basile. Riduzione, semplificazione linguistica e regia di
Silvana Mariniello - Interrpeti: Silvana
Mariniello e Valentina Conti.
www.gelateriasplash.it
"STREGA BISTREGA"
di
Pandemonium Teatro
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma - domenica 3 aprile 2016 - (dai 3 agli 10 anni ), ore
16.30
Nuovo appuntamento della stagione con la rassegna
Infanzie in gioco 2015/16, va in scena lo spettacolo Strega Bistrega di
Ruotalibera Teatro.
La regia è di Fabio Traversa e Tiziana Lucattini,
l’interpretazione è affidata a Cora Presezzi e Fabio Traversa e, in video, a
Dawid Job Wasiulewski Rocca. La protagonista dello spettacolo è una strega
ostinatamente ignorante, una sopravvissuta di una tradizione stregonesca antica
e superata. Deve trovare da mangiare e non è facile. C’è una figlia ignorante
anche lei, ma curiosa. Esistono altri esseri al mondo? Bambini? E come sono
fatti? Forse possono diventare un pasto invitante. Ma se già il bambino in tutte
le fiabe è preda inafferrabile, in questa storia lo è ancora di più.
Libro on-line
http://www.onyxebook.com/prodotto/quelli-che-si-alzano-sulla-punta-dei-piedi/
Un'avventura lunga più di vent'anni: online i testi
teatrali di Tiziana Lucattini con la prefazione di Mario Bianchi.
Compagnia
Ruotalibera Teatro_Autore: Fabio Traversa-Con: Cora Presezzi nella parte di
Margherita Margheritone, Dawid Job Wasiulewski Rocca in video nella parte di
Pierino Pierone, Fabio Traversa nella parte della Strega Bistrega - Scene:
Francesco Persico - Costumi: Valentina Bazzucchi - Disegno luci: Martin Beeretz
- Regia: Fabio Traversa e Tiziana Lucattini
sui FESTIVAL
"DOIT FESTIVAL" direzione artistica Angela Telesca e Cecilia Bernabei
Concorso di drammaturgia contemporanea
Otto compagnie in concorso, incontri con il pubblico e la critica,
eventi speciali, performance e presentazioni editoriali.
TEATRO PLANET - Roma - dal maretdì 8 a domencia 20 marzo e da martedì 29 marzo a domenica 10 aprile - orari vari
in collaborazione con L’Artigogolo
Il 29 marzo ricomincia l’avventura del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro - con il suo cartellone ricco di teatro, danza, performance, narrazione, dibattiti con giovani critici e progetti per il sociale.
Molto più che un classico festival di teatro contemporaneo, il DOIT è un giovane e ambizioso progetto di promozione culturale che supera i confini del genere teatrale tradizionale, per abbracciare il mondo letterario e dell’editoria e quello dell’impegno civile e della contaminazione artistica tra i generi.
----- Di seguito il programma della terza settimana
29 | 30 MARZO - BUKOWSKI A NIGHT WITH HANK
scritto da Francesco Nikzad
diretto e interpretato da Roberto Galano
Teatro dei Limoni - PUGLIA
Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C’è qualcosa di nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle perversioni e dall’odio per il mondo (Roberto Galano)
Bukowski. Un fragile ubriacone perdente o un angelo con le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia.
Esiste una notte per scoprirlo. La notte ipotizzata dall’autore Nikzar in cui succede qualcosa di particolare nella vita del celebre scrittore americano, qualcosa che lui non ha mai raccontato.
Una sua presa di coscienza, intima e appassionata, che divide il mito dell’autore dal fragile ubriacone perdente.
Una notte con Hank.
31 MARZO | 1 APRILE - L’INTRUSO
regia Francesca Rizzi
Spettacolo ospite Roma Fringe Festival 2015 per la sezione “Scena Romana”
Rapsodie Produzion - LAZIO
Niente è ciò che sembra.
Attraverso un intenso stream of consciousness, un uomo racconta in maniera maniacalmente accurata e coinvolgente se stesso e il suo mondo.
Nell’atto di auto-rivelazione che lo vede protagonista e osservatore, egli si svela, misurandosi con le proprie angosce e frustrazioni, con i ricordi, le manie, le psicosi.
Non cede mai nel mostrare i lati oscuri della propria esistenza e di quella dei suoi colleghi d’azienda, tutti omologati, tutti atti a svolgere con ipocrisia il loro ruolo sociale.
Così l’uomo, l’intruso, sfida lo spettatore a fare i conti con la società dell’apparenza, tra follia e realtà, tra immagini di un’infanzia mai vissuta e di una vita condotta ai margini di una società intrisa di finto perbenismo, spingendoci a rimettere in discussione le nostre certezze e a domandarci da che parte stiamo.
3 APRILE ore 17.30
Spettacolo Ospite LE FAREMO SAPERE
di e con Massimo Mirani
regia Daria Veronese
Capsa Service – LAZIO
La grandezza fabulativa di Massimo Mirani e l’interazione con le proiezioni di filmati originali d’epoca trasportano lo spettatore in un viaggio alla ri-scoperta del cinema degli anni Sessanta e Settanta, attraverso il fil rouge della vera storia tragicomica di un attore.
Gli aneddoti di un’esistenza e i tormenti amorosi, le speranze di successo e le attese, i ricordi, i sogni, le allucinazioni faranno ripercorrere il periodo storico del grande cinema italiano: dal poliziesco, fatto di inseguimenti in macchina in mezzo al traffico, di immagini rubate senza i permessi della questura e di sparatorie tra la folla ignara al cinema "educato" di oggi.
Un mondo scomparso...
---
Giuria degli Esperti composta da: Massimo Mirani - attore teatrale e cinematografico e autore; Chiara Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio e Compagnia teatrale Vuccirìa; Daniele Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala; Adriano Sgobba - critico teatrale rivista culturale Paper Street e Responsabile Comunicazione e Social della rivista di cultura e spettacolo Recensito; Daria Veronese - regista e presidente di Capsa Service - Docenti di scuole romane e pubblico abituale: Francesca Altobelli, Maura Bernabei, Nicoletta Pastorello, Nunzio Montuori, Grafiche e webmaster, Walter Mirabile, Luca Bernabei, Promozione e comunicazione Teatro Planet
F/M Press –Marta Scandorza
Teatro Planet - Direzione artistica Caterina Costantini - Direzione organizzativa: Gabriele Pianese, Giorgia Buttarazzi
www.teatroplanet.wordpress.com
rispetto al CINEMA
DEBUTTI
“WAX: WE ARE
THE X” di Lorenzo Corvino
Nelle SALE ITALIANE da giovedì 31Marzo
2016
«Se siete nati dopo il 1970 e la Società non si è
ancora accorta di Voi, questo film è la vostra vendetta!».
Consigliato da: Radio Montecarlo
www.radiomontecarlo.net Media Partner: Giornalettismo www.giornalettismo.com
SINOSSI
Due giovani italiani e una ragazza francese vengono
inviati a Monte Carlo per le riprese di uno spot. Hanno a disposizione una
settimana per portare a termine l’incarico. Il viaggio diventa presto
un’avventura rocambolesca attraverso il sud della Francia e la Costa Azzurra:
saranno messi a dura prova da incontri ed eventi che vanno oltre il loro
controllo. L’intensa relazione a tre che nasce fra i ragazzi si offre come
simbolo del confronto tra trentenni europei, uniti da un’esistenza da
Sacrificabili e in cerca del riscatto per un’intera generazione.
FESTIVAL E PREMI
Premio Miglior Film in Lingua Straniera |
International Filmmaker Festival of World Cinema London (febbraio 2015) ü Cinequest Film Festival | World Premiere in San Jose, California (primo
marzo 2015) ü Palm Beach International Film Festival (marzo
2015) ü Phoenix Film Festival (aprile 2015) ü North Hollywood Cinefest (aprile 2015) ü Festival del Cinema Europeo di Lecce | Opening Film, anteprima italiana
(13 aprile 2015) ü Hong
Kong Salento International Film Festival (maggio 2015) ü St Tropez International Film Festival (maggio 2015) ü Etna Comics Festival (giugno 2015) ü Madrid International Film Festival (luglio 2015) ü Festival du Film Italien de Villerupt (novembre 2015 anteprima
francese) ü Les Rencontres du Cinéma italien de Grenoble
(novembre 2015) ü De Rome
à Paris, il Cinema Italiano incontra il cinema francese (gennaio 2016)
Durata:
103 minuti Paese: Italia, 2015 Genere: Road Movie, Avventura
Regia,
Soggetto e Sceneggiatura: Lorenzo Corvino Con: Jacopo Maria Bicocchi, Gwendolyn
Gourvenec, Davide Paganini Special Guest Star: Rutger Hauer, Jean-Marc Barr E
con la partecipazione di: Andrea Renzi e Andrea Sartoretti Altri interpreti:
Lily Bloom, Claudia Gallo, Muriel Gandois, Mathieu Intikalau, Francesca Ritrovato
Fotografia: Caterina Colombo & Corrado Serri Montaggio: Mario Marrone (AMC)
Musiche originali: Valeria Vaglio Scenografia: Ilaria Fallacara (ASC) Costumi:
Jessica Zambelli Suono: Fabio Felici (GTCS) Mix: Gaetano Musso Casting: Gaia
Casanova Organizzazione generale: Giuseppe Manzi Trucco: Simona Castaldi
Parrucchiere: Vincenzo Cormaci Aiuto regia: Matteo Albano Prodotto da Antonio
Corvino, Lorenzo Corvino, Giuseppe Manzi per Vengeance
In collaborazione con Rai Cinema In
associazione con Banca Popolare Pugliese, Filacapital, Barbetta (ai sensi delle
norme sul Tax Credit) Con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per
il cinema e l’audiovisivo Con il patrocinio dell’Apulia Film Commission .
DISTRIBUZIONE
INDIPENDENTE
Produzione
VENGEANCE in collaborazione con Rai Cinema
www.waxilfilm.it
www.facebook.com/Waxilfilm
PROSEGUONO
"Sebastian0" di Fabrizio Ferraro
Nelle SALE ITALIANE da giovedì 15 Marzo
2016
Dopo aver riportato
in sala in Italia autori come Amos Gitai e Jean-Marie Straub, Boudu-
Passepartout distribuisce Sebastian0, il nuovo film di
Fabrizio Ferraro.
Cineasta
considerato dalla critica tra i più sorprendenti, radicali e innovativi del
panorama italiano, con questo nuovo lavoro Fabrizio Ferraro realizza un'opera a
cavallo tra finzione, documentario e film d'arte. Il film prende infatti spunto
dall'opera pittorica di Andrea Mantegna e dalle vicende del martire cristiano
Sebastiano. Due storie attraversano il dipinto San Sebastiano di
Mantegna. Due epoche diverse, ma uno stesso luogo: il Palatino di Roma. 2015
d.C. Marta e John sono turisti tra i turisti e passeggiano senza requie tra i
resti dell’antica città. 287 d.C. Anche Adriano e Alessandro, soldati della
guardia imperiale di Diocleziano, camminano senza sosta nello stesso luogo.
Sebastiano, in catene, li segue. Il loro è un circolo in cui vittima e
carnefici si confondono.
Sebastian0, prodotto
da Boudu-Passepartout con il sostegno di Nuovoimaie e del Fondo regionale per
il cinema e l'audiovisivo della Regione Lazio, verrà presentato in anteprima
internazionale in un circuito costituito dai più importanti Musei e Centri di
Arte contemporanea europei: il Macro di Roma (15 Marzo), il museo ZKM di
Karlsruhe, uno dei più innovativi e importanti musei di arte e tecnologia dei
media (16 Marzo) e il Centre Pompidou di Parigi con una proiezione nella
domenica di Pasqua come evento speciale all'interno del Cinéma du Réel (27
Marzo).
Con questo
nuovo lavoro Boudu continua a sostenere il grande cinema d'autore, sia
recuperando i canali classici della sala cinematografica sia aprendo nuovi
spazi di visione all'interno delle istituzioni culturali, artistiche e museali
che mostrano interesse nei confronti del cinema d’arte.
Italia - 2016
- Durata 1’29’’
Soggetto:
Fabrizio Ferraro, Marcello Fagiani - Testo,
immagine e composizione: Fabrizio
Ferraro - Operatore steadycam: Giancarlo
Leggeri - Assistente operatore: Pietro
Laino - Suono: Francesco Principini,
Simone Frati Costumi Fratelli Nori Trucco Sally Tomato - Prodotto da Fabrizio
Ferraro, Marcello Fagiani, Fabio Parente - Produttore associato: Luis Minarro (Barcellona)
Produzione
Boudu – Passepartout In collaborazione con Citrullo International
Distribuito da Boudu-Passepartout
CAST - MARCO
TETI, SEBASTIANO - MARTA REGGIO, IRENE LA
TURISTA - ADRIANO FABBI, SOLDATO ROMANO - ALESSANDRO CARLINI, SOLDATO ROMANO - JOHN HARDING, IL TURISTA.
delle SERATE con OSPITI
Thursday is the new
Saturday
Special Guest from XFactor: Machella
A seguire, il cantautore Andrea Maestrelli, accompagnato da Diego Conti
Palco Aperto ospita il cast di Siamo Tutti Gay
Giovani cantautori crescono da ApeRiver a San Lorenzo.
MARMO - Roma - Giovedì 31 Marzo 2016, dalle 19.00
Torna da Marmo nel cuore di San Lorenzo, ApeRiver,
l'aperitivo eterofriendly dedicato a River Phoenix che non smette di stupire
anche in quest'ultimo giovedì di Marzo, in cui regalerà al pubblico il giusto
mix tra musica e spettacolo, il tutto condito dall'ottimo food e
dall'eccezionale bottiglieria dei bartender di Marmo. Accolti da Giusva, (from
GIAM), arrivano le voci di Machella, Andrea Maestrelli e Diego Conti, seguiti
dal saluto degli attori dello spettacolo Siamo Tutti Gay.
Il 31 Marzo è un giovedì all'insegna del giovane
cantautorato, che vede protagonisti le voci di Machella ex concorrente di
XFactor e voce di programmi radiofonici come Interviste Cantate su Radio2
oppure Un Giorno da Pecora. Molteplici le presenze anche nel blasonato Festival
di Castrocaro, oltre che vincitrice del Premio Daolio con il singolo
Invisibile. Lo scorso febbraio ha aperto il concerto della storica band Nomadi,
per l'ultimo tour Nomadincontro nella tappa di Novellara. Seguirà Machella, il
bel ritorno di Andrea Maestrelli, cantautore empolese già noto al pubblico di
ApeRiver. Vincitore del Premio Lunezia grazie al brano Holden (prodotto da
Rusty Records), ed oggi in promozione con il primo album dal titolo E' arrivato
Remo, da cui sono tratti il singolo Sergio e Bacco Tabacco, cantata insieme al
grande Alessandro Haber. In forza alla Nazionale Cantanti, il talentuoso
Maestrelli odora di successo da lontano, come presagiscono i tanti fans del
tubo, che lo hanno apprezzato grazie a pezzi come Holden e Come nel '53, che
sottolineano la sua abilità compositiva, nonché la grande capacità
comunicativa. Andrea Maestrelli sarà accompagnato dal giovanissimo Diego Conti,
virtuoso delle sei corde, che annovera tra le tante collaborazioni, anche la
partecipazione all'ultimo brano sanremese del rapper Clementino, per cui Conti
ha suonato le chitarre.
Nella sezione Palco Aperto, momento dedicato
all'intrattenimento romano ed ai talenti emergenti, apeRIVER è lieta di
ospitare i ragazzi di Siamo Tutti Gay, spettacolo diretto dalla regista Lucilla
Lupaioli, in scena già dalla scorsa stagione teatrale e che continua a
collezionare repliche ed apprezzamenti. La commedia cult nasce da una geniale
idea di Marco Marciani e gioca su un mondo al contrario. Un mondo in cui i
diversi, sono gli eterosessuali... Se fossimo tutti gay, gli eterosessuali come
farebbero? Sarebbero costretti a nascondersi, a fare terapia, a vergognarsi
delle proprie fantasie sessuali? Che cosa penserebbero i loro vicini, i loro
colleghi, e soprattutto i loro genitori? Sono queste le domande a cui risponde
questa fortunatissima pièce in scena al Teatro Lo Spazio dal 5 Aprile.
E' il giovedì più friendly che ci sia, in ogni
senso. Da Aba a Davide Papasidero, da Dario Guidi ad Andrea Maestrelli e poi
Belaid, Mara Venier, Jerry Calà, Michela Andreozzi, Roberta Scardola, Gianni
Sperti, Daniel DeCò, Mirko Oliva, Chiara Dello Iacovo, Arianna Alvisi,
Virginio, Manuel Foresta, Marco De Vincentiis, Daév, Andrea Orchi, Kaligola,
Fabio Canino, Roberta Carrese, Federico Baroni, Paola Pessot, Leiner e i Dear
Jack... Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più
accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni
situazione! L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti, etero, gay, ed
eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane
fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili
sulla pagina ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.
www.marmomusicbar.it
circa l'ARTE
PROSEGUONO
"I Macchiaioli. Le
collezioni svelate" curata da Francesca Dini
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma - da mercoledì
16 marzo a domenica 4 settembre
2016, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 , sabato e domenica
10.00-21.00
Con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e
Turismo del Comune di Roma, la mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate
curata da Francesca Dini è prodotta e organizzata daDart - Chiostro del
Bramante e Arthemisia Group.
La mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate apre
al Chiostro del Bramante di Roma dal 16 marzo e ha il pregio di presentare al
pubblico per la prima volta importanti dipinti dei Macchiaioli e non solo,
collocandoli nel contesto delle antiche collezioni che in origine li
ospitarono.
Le opere che appartenevano a grandi collezioni del
passato - come quella di Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo,
Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli,Enrico Checcucci, Camillo Giussani,
Mario Borgiotti - oggi sono confluite per lo più in collezioni private e
rappresentano un nucleo inedito del più importante movimento pittorico italiano
del XIX Secolo.
In mostra oltre 110 opere che rappresentano la
punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati dell’epoca,
personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la
pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali
oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Talvolta donate dagli
autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in
difficili momenti, queste opere - in grado di assecondare il piacere estetico e
arricchire le più grandi quadrerie - sono diventate capolavori ricercati anche
dai grandi intenditori d’arte dei nostri giorni.
In un percorso di 9 sezioni - ciascuna intitolata
alla collezione di provenienza - il visitatore ha la possibilità di scoprire i
Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell’Ottocento italiano e il
clima storico che fa da sfondo alla vicenda di questi artisti, oltre ai temi,
ai contenuti e ai personaggi di questo rivoluzionario movimento: si potranno
ammirare opere quali Il Ponte Vecchio a Firenze (1878 ca.) di Telemaco
Signorini - fortunosamente recuperato da Borgiotti sul mercato inglese: un
capolavoro non più visto da decenni -, Il giubbetto rosso(1895) di Federico
Zandomeneghi, Marcatura dei cavalli in Maremma (1887) e Ciociara (Ritratto di
Amalia Nollemberg) del 1881 ca. di Giovanni Fattori, Place de la Concorde(1875)
e Campo di neve (1880 ca.) di Giuseppe De Nittis, accanto al Ritratto di Alaide
Banti in giardino (1875 ca.) di Cristiano Banti, Cucitrici di camicie rosse
(1863) diOdoardo Borrani, Sforni in veranda che legge (1914 ca.) e il Ritratto
della moglie Isa (1902 ca.) di Oscar Ghiglia.
In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra
Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali
dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di
pittori.
La mostra vede come sponsor Generali Italia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
La mostra vede come sponsor Generali Italia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il
catalogo è edito da Skira.
Immagine
a corredo: Cristiano Banti, Ritratto della figlia
Alaide. Olio su tavoletta, 30x42 cm. Collezione privata
www.chiostrodelbramante.it
"Correggio e
Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento" a cura di David Ekserdjian
SCUDERIE DEL QUIRINALE –
Roma – da sabato 12 marzo a domenica 26 giugno 2016, orari vari.
Attraverso una selezione di capolavori provenienti
dai più importanti musei del mondo, la mostra mette a confronto i percorsi di
due astri assoluti del Rinascimento italiano, Antonio Allegri detto Il
Correggio (1489-1534) e Francesco Mazzola detto Il Parmigianino (1503-1540).
Grazie al formidabile talento di questi due artisti, la città di Parma divenne
all’inizio del XVI secolo un centro artistico in grado di competere a pieno
titolo con le grandi capitali dell’arte italiana come Roma, Firenze e Venezia.
Correggio si recò a Parma solo alla fine degli anni
Dieci del Cinquecento, quando era già all’apice della carriera, e vi rimase per
il resto della sua vita. Con l’intento di esaminarne l’intero percorso
artistico, sono stati selezionati in mostra circa venti dipinti che
sottolineano opportunamente non solo la straordinaria carica emotiva e la gamma
di sentimenti espressi dal Correggio pittore di immagini religiose, ma anche le
sue opere di soggetto mitologico, che ebbero un’enorme influenza sugli artisti
successivi, dai Carracci, a Watteau, fino a Picasso.
Si potranno ammirare capolavori come la Madonna
Barrymore (Washington, National Gallery of Art), il Ritratto di dama (San
Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage), Il martirio di Quattro santi (Parma,
Galleria Nazionale); Noli me tangere (Madrid, Museo del Prado), La Scuola di
Amore (Londra, National Gallery); Danae (Roma, Galleria Borghese).
Quanto a Parmigianino, la cui carriera lo vide
attivo anche a Roma e a Bologna, il numero di dipinti esposti sarà all’incirca
lo stesso, ma accanto a quelli di soggetto religioso e mitologico, l’accento
sarà posto anche sugli spettacolari risultati ottenuti nel genere del ritratto.
Una ampia selezione di opere su carta metterà in evidenza la profonda diversità
del loro approccio alla pratica del disegno: quello sostanzialmente funzionale
di Correggio sarà accostato alla produzione incomparabilmente più ricca e varia
di Parmigianino, artista mosso da un bisogno quasi ossessivo di disegnare. Tra
i capolavori presenti in mostra si ricorda la grandePala di Bardi, prima opera
realizzata dall’artista all’età di sedici anni, il monumentale San Rocco
dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo
(Vienna, KUnsthistorisches Museum); la Madonna di San Zaccaria (Firenze,
Gallerie degli Uffizi); la celeberrima Schiava turca della Galleria Nazionale
di Parma e la cosiddetta "Antea", tra i ritratti più sofisticati e
misteriosi di tutto il Cinquecento.
Oltre a Correggio e Parmigianino, che naturalmente
saranno i protagonisti dell’evento espositivo, la mostra include anche dipinti
e disegni di altri quattro artisti meno celebri ma non meno talentuosi della
cosiddetta Scuola di Parma – Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani, Girolamo
Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano – a dimostrazione del fatto che uno
degli effetti più notevoli della presenza a Parma di Correggio e Parmigianino
fu proprio l’emergere di una cerchia di allievi e discepoli.
A cura di
David Ekserdjian
Immagine
a corredo: Parmigianino (Francesco Mazzola), Ritratto di giovane donna detta
"Schiava turca" (particolare). Parma, Galleria Nazionale.
Su
concessione del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo –
Polo Museale dell’Emilia Romagna. E’ vietata la duplicazione o riproduzione con
qualsiasi mezzo.
www.scuderiequirinale.it
Street Art - Banksy &
Co.
PALAZZO PEPOLI - Museo
della Storia di Bologna - Bologna - da
venerdì 18 marzo a domenica 26 giugno 2016, vari irari
Sul finire degli anni Sessanta del ‘900, nuove
pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale,
con l’intento di ridefinire la nozione di arte nello spazio pubblico. Sotto
l’etichetta street art, riuniamo oggi diverse forme di arte pubblica
indipendente, che riprendendo i codici della cultura pop e del graffittismo,
utilizzano il dialogo tra la strada e il web per dare vita a forme decisamente
innovative. Dopo dieci lustri, il fenomeno socio-culturale del graffitismo
urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività
contemporanea: le opere di artisti come Banksy hanno invaso le maggiori città
del mondo, e dagli anni Ottanta a oggi la stessa Bologna si è affermata come
punto di riferimento per molti artisti - da Cuoghi Corsello a Blu, passando per
Dado e Rusty - che hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro
segno sui muri. Dal 18 marzo al 26 giugno 2016 questa forma d’arte è raccontata
nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli -
Museo della Storia di Bologna con una grande mostra intitolata Street Art -
Banksy & Co. L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia la
collezione del pittore statunitense Martin Wong donata nel 1994 al Museo della
Città di New York, presentata nella mostra City as Canvas: Graffiti Art from
the Martin Wong Collection, a cura di Sean Corcoran curatore di stampe e
fotografie del Museo. Come mostra dentro la mostra, la sezione vuole
individuare la New York del 1980, nella quale si potranno ammirare lavori dei
più grandi graffiti writers e street artists statunitensi come Dondi White,
Keith Haring, e Lady Pink. La mostra, prodotta e organizzata da Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia
Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, intende
spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art. Il
progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di
Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art e del
restauro con l’obiettivo di avviare una riflessione sui principi e sulle
modalità della salvaguardia e conservazione di queste forme d’arte. Il progetto
di “strappo” e restauro, una sperimentazione condotta dal laboratorio di
restauro Camillo Tarozzi, Marco Pasqualicchio e Nicola Giordani su alcuni muri
bolognesi di Blu - uno dei dieci street artists migliori al mondo come riporta
una classifica del The Guardian del 2011 -, quali il grande murale delle ex
Officine di Casaralta (Senza titolo, 2006) e il murale della facciata delle ex
Officine Cevolani (Senza titolo, 2003) destinati altrimenti alla demolizione, è
parso come un’occasione propizia per una mostra che vuole contribuire
all’attuale dibattito internazionale: da anni, infatti, la comunità scientifica
pone l’attenzione sul problema della salvaguardia di queste testimonianze
dell’arte contemporanea e della loro eventuale e possibile
“musealizzazione” a discapito dell’originaria
collocazione ma a favore della loro conservazione e trasmissione ai posteri. La
mostra Street Art - Banksy & Co. racconta per la prima volta le influenze
sulle arti visive che la street art ha avuto e continua ad avere, passando per
quell’estetica che nacque a New York negli anni ‘70 grazie alla passione per il
lettering e il name writing di giovani dei quartieri periferici della città.
Espone le opere di autori associati al graffiti writing e alla street art, per
creare lungo il percorso le assonanze tra le diverse produzioni e spiegare il
modo in cui sono state recepite dalla società. Il patrimonio artistico è
protagonista dell’inedita esposizione ospitata a Palazzo Pepoli, che con la sua
corte coperta riproduce quella che potrebbe essere una porzione di città, luogo
ideale per raccontare una tappa importante della storia di Bologna. Il fine
utopistico e l’intento sono proteggere e conservare questa forma d’arte e
portare le attuali politiche culturali a riconoscere l’esigenza di una
ridefinizione degli strumenti d’intervento nello spazio urbano perché i
graffiti - oggi più di ieri - influenzano il mondo della grafica, il gusto
delle persone, l’Arte intera di questo secolo.
www.mostrastreetart.it
www.genusbononiae.it/palazzi/palazzo-pepoli/
"La seduzione
dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura
di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna - Ravenna - da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR
Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il
sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi
Ravenna
“Quel non so
che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione
futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a
un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto
e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente
definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i
confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il
primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie
storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima
storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di
diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie. La mostra La seduzione dell’antico. Da
Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato
insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come
testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini,
Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man
Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal
21 febbraio al 26 giugno 2016. La
mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata
grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a
cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando
artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro
estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza
rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico
proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della
tradizione. Una tradizione intesa come
restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita
citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita,
come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da
contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più
disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto
sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà,
Martini e Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due
Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano
sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita Sarfatti; fino narrare il
Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana
a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso
e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e
quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E
ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di
stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein. Il Novecento è stato il secolo all’insegna
del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica
internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le
Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato
scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it
"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla
Grande Guerra" a
cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in
collaborazione con Michel Draguet.
PALAZZO REALE - Milano - da mercoledì 3 febbraio a domenica 5 giugno 2106 - orari vari
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
www.palazzorealemilano.it
"MATISSE E IL SUO TEMPO" a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da sabato 12
dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa
dal Comune di Torino --‐
Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre
Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia
intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando
tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte
plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande
Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬‐ così lo descrive uno dei suoi amici
divisionisti --‐ domina l’arte della prima metà del
XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del
Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato
capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac,
Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di
un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di
Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani,
Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou –
la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse
attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con
altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi
con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le
sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una
sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che
coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta
e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande
interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono
messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955),
di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo
libero – Omaggio a Louis David (1948--‐1949)
Promossa dal Comune di Torino --‐ Assessorato alla Cultura, dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal
Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray
conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un
percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure
matissiane delle odalische --‐ come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --‐; la raffigurazione dell’atelier,
soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda
Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX,
1952--‐56) e Picasso (Lo studio, 1955);
l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--‐99) fino alla sua scomparsa negli
anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor:
Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale
Arte.
Con
il supporto di La Rinascente.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il
catalogo è edito da 24 ORE Cultura --‐
Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it
"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO
DELL'ARA PACIS - Roma - da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio
2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della
Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al
1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media
coverage by Sky Arte HD. -
Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …