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martedì 29 marzo 2016

KIROSEGNALIAMO 29 Marzo-3 Aprile 2016









Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.



Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.


in merito al TEATRO

DEBUTTI
"Un bacio dai tuoi papà"  di Gianpiero Pumo
TEATRO DEI SERVI - Roma - da martedi 29 marzo a domenica 17 aprile 2016 - ore 21 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Un bacio dai tuoi papà” testo inedito di Gianpiero Pumo è una commedia che affronta con leggerezza il tema della famiglia, anche quella meno ‘omologata’, e della genitorialità omosessuale. Il testo, diretto da Gianluca Ferrato vede in scena Mauro Conte, Gianpiero Pumo, Valeria Monetti, Carlo Zanotti e la partecipazione di Paila Pavese.
Sebastiano e Daniele sono una vera coppia. Dividono una vita, la casa e il letto. La loro serenità viene minata dalla “naturale” impossibilità di avere un figlio e dal “burocratico” divieto di adottarne uno. A differenza di Daniele, che non sembra turbato da questa condizione, Sebastiano invece non riesce ad arrendersi al pensiero di non poter avere un bambino, così arriva ad escogitare un folle piano e invita sua sorella Marta con il marito Aldo per un week end... da “proposta indecente”. Ma a rendere il fine settimana ancora più folle sarà l’inaspettato arrivo della madre di Sebastiano, una donna bizzarra, imprevedibile e soprattutto ignara di tutto, persino dell’omosessualità del figlio.
Questi gli ingredienti da cui prende spunto la storia che si dipana attraverso un ritmo serrato e divertenti equivoci, non senza qualche malinconia e verità nascoste. I personaggi, così diversi e inizialmente lontani fra loro, ritroveranno quel forte legame che solo la famiglia può dare. E non per forza quella tradizionale.
Compagnia Moliere_Autore: Gianpiero Pumo - Regia: Gianluca Ferrato - Interpreti: Mauro Conte – Sebastiano, Gianpiero Pumo – Daniele, Valeria Monetti – Marta, Carlo Zanotti - Aldo e la partecipazione di Paila Pavese – la madre.
www.teatroservi.it


"BABYLON" di Piero Olivieri e Fabio Adrian Ronzano
TEATRO TRASTEVERE - Roma - da martedì 29 a domenica 3 aprile 2016,  ore 21.00_dom ore 18.00
"Chicos viviamo su una palla di fango che gira nello spazio sideral
e intorno ad una palla di fuoco ad una velocità di 107.232 km/h.
Siamo nati in pericolo. Don't panic !!!"
Uuno spettacolo divertente, architettato per ridere tantissimo su noi stessi, sulle nostre contraddizioni e sulle nostre tragedie. Una satira feroce sulla nostra "civiltà" occidentale, sulle nostre paure e frustrazioni, su un’umanità al capolinea, su questa babilonia agonizzante: a potarla in scena è la compagnia teatrale degli Squilibristi, nata agli inizi de 2015 dalla comune ed entusiasta decisione di attori e attrici del litorale romano di mettere insieme le proprie esperienze artistiche professionali per creare un gruppo in grado di realizzare e diffondere progetti teatrali di qualità, alternativi ed originali con lo scopo di emozionarsi ed emozionare, divertirsi e divertire.
“Perché Squilibristi? Forse perché siamo un po’ “squilibrati”, come tutti gli artisti che vivono in un mondo di follia e stravaganza, di sogno e fantasia.
E perché ci troviamo in equilibrio, sulla scena, tra illusione e realtà, immaginazione e verità, per pizzicare quelle corde che fanno risuonare autentici sentimenti attraverso la finzione di una maschera.
Non è questa la magia del teatro?!”
I 4 personaggi cercheranno di capire quello che gli sta succedendo interagendo con Haloa, creando situazioni divertenti e parossistiche fino al demenziale: il mondo è finito o è l’umanità stessa che si è estinta ? Oppure la verità è un'altra ?
Inframmezzato anche da momenti drammatici e di riflessione che ci porteranno a ripensare sul significato della nostra presenza su questo pianeta, lo spettacolo riflette sul fallimento di questa “civiltà” occidentale devastata dall'antropocentrismo umano e dal turbo-capitalismo della globalizzazione.
Un messaggio contro tutto quello che un giorno ci porterà a dover fuggire nello Spazio.
Teatro Trastevere in collaborazione con  Gli Squilibristi_ Autore: Piero Olivieri e Fabio Adrian Ronzano_Regia: Piero Olivieri e Micaela Sangermano
Interpreti: Piero Olivieri, Paolo Pioppini, Jessica Pacioni, Chiara Rovan, Micaela Sangermano - scenografie e montaggio video di: Paolo Pioppini - musiche originali di: Valerio Ricciatti e Giorgio Paccariè

"È TUTTA UNA FARSA ovvero Petito's Play"di Gianfranco Gallo
TEATRO NINO MANFREDI - Roma – da martedì 29 marzo  a Domenica 10 aprile  – 29, 30 e 31 Marzo - 1, 2, 5, 7 e 8 Aprile ore 21.00 - 3, 6 e 10 Aprile ore 17.30 - 9 Aprile ore 17.30 e 21.00
Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo, dopo i loro successi televisivi e cinematografici, salgono sul palco insieme a Gianluca Di Gennaro, Arduino Speranza, Bianca Gallo, Anna De Nitto, Francesco Russo, Ursula Muscetta con uno spettacolo che omaggia il teatro di tradizione, quello della farsa, della maschera e del travestimenti.
La famiglia Gallo si ritrova in scena per uno spettacolo ispirato a Petito. i figli di Nunzio Gallo, Gianfranco e Massimiliano hanno deciso di ritrovarsi in scena con uno spettacolo tradizionale anche se in chiave moderna. La grande maschera di Pulcinella che si apre e si chiude, che fagocita gli attori che vi recitano dentro e che gli attori stessi alla fine chiuderanno per uscire da essa. È il Teatro Napoletano di Tradizione, e in particolare quello della farsa, ovvero dell’invenzione, del corpo, dell’effetto, della mutazione, della scomparsa. A portarlo in scena i fratelli Gallo, definiti gli eredi dei fratelli Giuffrè, dei Maggio, dei De Filippo,di quella nobile tradizione teatrale napoletana che si tramanda di padre in figlio. Gianfranco e Massimiliano si divertono qui a intrecciare le trame di due opere del grande Petito: la famosa ‘Na campagnata e tre disperate e Inferno , Purgatorio e Paradiso per dimostrare che il teatro della farsa è un teatro che rende libero chiunque si interessi a lui. E le farse di Petito sono talmente dirompenti nell’invenzione e nella vis comica che possono fare a meno di essere datate, vestite, realistiche. Niente di morto, niente di vecchio. Semplicemente teatro antico e vivo.
“Mi piace definire il mio teatro di Oltradizione – dice Gianfranco Gallo – un teatro che viene dall’Oltre ed è diretto Oltre. Io riscrivo tutto e svelo ciò che dal passato deriva e che si è trasformato e trasmesso fino a me per andare oltre me. Non riuscirei a imbalsamare Petito, io lo rivelo come calco del volto di Totò, di Troisi e di tanti altri”.
Dal progetto alla scenografia, fino ai costumi, tutto è stato curato sin nei minimi particolari, come nel teatro di una volta, quello costruito e interpretato da veri artigiani della scena. Una maschera gigante di Pulcinella accoglie dal palcoscenico gli spettatori. Una maschera che nasconde e svela gli attori, simbolo di tutti i teatranti. Lo spettacolo racchiude un mondo di maschere in cui, però, la “maschera” non ci sarà, come sottolinea Gianfranco Gallo: “Non è necessaria in un teatro potente, ma nudo, Antonio Petito, che è stato il Pulcinella più famoso della storia, è secondo me il vero assassino di Pulcinella. Le sue farse sono talmente dirompenti nell’invenzione e nella vis comica, che possono fare a meno di essere storicizzate, vestite e mascherate, sono già oltre quel che rappresentano”.
Anphoras Production_Autore: Gianfranco Gallo - Regia: Gianfranco Gallo - Interpreti: Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Gianluca Di Gennaro, Arduino Speranza, Bianca Gallo, Anna De Nitto, Francesco Russo, Ursula Muscetta - Scena: Clelio Affinito - Costumi: Francesca Scudiero - Luci: Cesare Accetta - Musiche originali: Paco Ruggiero

"SonÒriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | FormÀtikon" di e con Francesco Leineri
TEATRO STUDIO UNO  - Roma -  da giovedì 31 marzo a domenica 3 aprile, ore 21.00_dom ore 18.00
 “Io (sottoscritto): / • conscio della dittatura dell'inconscio; / […] DICHIARO CONTROBOLLO E SOTTOSCRIVO / […] • che questo è un IO / lanciato in un Bazaar, ovvero / un open source in mezzo alla bagarre; / […] • che mi assumo questa sua paternità / (io, abbot of unreason) è mia / la responsabilità / qualsiasi cosa faccia la presente: / testo, schifo, noia all'arma bianca, / scritto-bomba, esercizio per la mente, / illepido illibello impenitente.”
(Enrico Gullo, Io sottoscritto)
Dopo il successo dello scorso anno torna Francesco Leinri con “Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | Formàtikon” straordinaria performance sintesi della personalissima ricerca artistica del giovane compositore palermitano, il suo quarto “concertinspettacolo” dopo "Tirez sur le pianiste" (2011), “Brusìo” (2012) e “Confidence Concerto” (2013).
Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | Formàtikon sono i cinque pilastri dell’arena pentagonale entro la quale i gladiatori danno scena della loro grande disfatta. Un muto rassegnatosi all’impossibilità di parlare, un imperatore capriccioso caduto dal trono e un professore ingabbiato dalle sue stesse inutili congetture si svelano sul palcoscenico grazie ad un gesto performativo volutamente frammentario e scomponibile, orientato dai cinque punti cardinali della grande bussola musicale: suono, armonia, melodia, ritmo e forma.
Quattro sconfitte, cinque punti cardinali - un pentagono - e un’unica grande preghiera si fondono in un solo concertinspettacolo che non pretende di comunicare qualche assurda verità o svelare chissà quale segreto di guerra, ma anzi riflettere sul vuoto che è già insito nel perseguimento di ogni nostro obbiettivo. La disfatta – chiamiamola Caligola, Achab, Bérenger, Giorgio III o come ci pare – in questa performance rivive di luce propria, senza commiserazione, poiché di fronte a quel nulla che indissolubilmente essa comporta si trasforma in consapevolezza, resa e stupore sognante.
Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | Formàtikon, tra le tante altre cose, vorrebbe provare ad essere anche una riflessione sulla pochezza dell’uomo, su ciò che non ha e ciò che non dovrebbe avere.
Una messa in scena irriverente e unica che prevede l’utilizzo di un pianoforte a muro, del chewing-gum, un megafono, una fisarmonica, una radio, dei costumi vari, dei fiammiferi e un bidone della spazzatura. Tra suono, visione e immaginazione si materializzano sul palcoscenico: una corona, un rullante, compaiono dei gessi, uno specchio e un rossetto, un kazoo, dei soldatini, una giacca regale, dello scotch isolante nero, un paio di occhiali e un metronomo a scandire il tempo di una performance magnetica e sorprendente assolutamente da non perdere.
Autore, regista e interprete:  Francesco Leineri - video Francesco Crapanzano + mocambofilm - foto Elena Muneghina - organizzazione/tecnica Riccardo Anzalone
www.teatrostudiouno.com

 “A.N.D.R.E.A.” ideato da Giancarlo Commare, drammaturgia di Marialuisa D’Avella
Teatro di posa del campus di Cinecittà Studios – Roma -  da venerdì 1 a domenica 3 Aprile 2016, ore 21:00
Prima assoluta.
Uno spettacolo prodotto da Fondamenta Teatro e Teatri, ideato da Giancarlo Commare, drammaturgia di Marialuisa D’Avella, con Nathalie Cariolle, Marialuisa D’Avella, Paola D’Uva, Giancarlo Commare, Riccardo Toselli e Fabio Versaci, regia di Giancarlo Commare.
Tre imperdibili appuntamenti per scoprire cosa accade nella mente di un essere umano comune, assetato dalla voglia di essere tutto, senza riuscire mai ad accontentarsi di nulla, che finisce con l’accorgersi di essere esattamente ciò che non ha mai voluto accettare; un nessuno in mezzo a tanti come lui. Una denuncia verso noi stessi, accecati dall’onnipotenza e dalla libertà, tanto da non accorgerci di non essere altro che schiavi della società, delle paure e delle gabbie che da soli ci costruiamo.
Certe volte tutto avrà un filo conduttore logico, altre volte no.
In scena sei personaggi che danno voce ai mille e più pensieri che si susseguono nella mente di quest'uomo, sei diverse personalità di un unico essere, con le sue paure, i punti di forza, i dubbi e le convinzioni che si rafforzano solo per sgretolarsi l'attimo dopo. Andrea ripercorrerà la sua vita a ritroso, riportando a galla dolorosi ricordi che il suo inconscio aveva seppellito in un cassetto remoto della memoria. Andrea rivivrà i momenti della sua vita che lo hanno portato a chiudersi in se stesso creandosi da solo una gabbia, che pur essendo dorata è comunque qualcosa che lo imprigionerà per il resto della vita.
Fondamenta Teatro e Teatri_Idea: Giancarlo Commare - Drammaturgia di Marialuisa D’Avella - Regia: Giancarlo Commare - Interpreti: Nathalie Cariolle, Marialuisa D’Avella, Paola D’Uva, Giancarlo Commare, Riccardo Toselli e Fabio Versaci

sul TEATRO PER BAMBINI e RAGAZZI

DEBUTTI

"PRATO VERDE" di Giovan Battista Basile
con Silvana Mariniello
GELATERIA SPLASH - Roma - mercoledì 30 marzo 2016, ore 18.30
Gioco in maschera semiserio per grandi e piccini.
A tutte le età piace sentir raccontare storie con dentro magia, principi, sorelle cattive, orchi e orchesse, perché mette un
brivido, ti fa sognare, immaginare. Poi ecco che la storia … e il suo lieto, ma faticato fine!
Tutto questo con tecniche attoriali che passano attraverso movimento, recitazione vocale, maschere e tanto altro!!
- Entrata libera a cappello -
Autore: Giovan Battista Basile. Riduzione, semplificazione linguistica e regia di Silvana Mariniello - Interrpeti: Silvana Mariniello e Valentina Conti.
www.gelateriasplash.it

"STREGA BISTREGA"  di Pandemonium Teatro
CENTRALE PRENESTE TEATRO  - Roma - domenica  3 aprile 2016  - (dai 3 agli 10 anni ), ore 16.30
Nuovo appuntamento della stagione con la rassegna Infanzie in gioco 2015/16, va in scena lo spettacolo Strega Bistrega di Ruotalibera Teatro.
La regia è di Fabio Traversa e Tiziana Lucattini, l’interpretazione è affidata a Cora Presezzi e Fabio Traversa e, in video, a Dawid Job Wasiulewski Rocca. La protagonista dello spettacolo è una strega ostinatamente ignorante, una sopravvissuta di una tradizione stregonesca antica e superata. Deve trovare da mangiare e non è facile. C’è una figlia ignorante anche lei, ma curiosa. Esistono altri esseri al mondo? Bambini? E come sono fatti? Forse possono diventare un pasto invitante. Ma se già il bambino in tutte le fiabe è preda inafferrabile, in questa storia lo è ancora di più.
Libro on-line http://www.onyxebook.com/prodotto/quelli-che-si-alzano-sulla-punta-dei-piedi/
Un'avventura lunga più di vent'anni: online i testi teatrali di Tiziana Lucattini con la prefazione di Mario Bianchi.
Compagnia Ruotalibera Teatro_Autore: Fabio Traversa-Con: Cora Presezzi nella parte di Margherita Margheritone, Dawid Job Wasiulewski Rocca in video nella parte di Pierino Pierone, Fabio Traversa nella parte della Strega Bistrega - Scene: Francesco Persico - Costumi: Valentina Bazzucchi - Disegno luci: Martin Beeretz - Regia: Fabio Traversa e Tiziana Lucattini

sui FESTIVAL

"DOIT FESTIVAL" direzione artistica Angela Telesca e Cecilia Bernabei
Concorso di drammaturgia contemporanea
Otto compagnie in concorso, incontri con il pubblico e la critica,
eventi speciali, performance e presentazioni editoriali.
TEATRO PLANET - Roma - dal maretdì 8 a domencia  20 marzo e da martedì  29 marzo a domenica  10 aprile -  orari vari
in collaborazione con L’Artigogolo
Il 29 marzo ricomincia l’avventura del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro - con il suo cartellone ricco di teatro, danza, performance, narrazione, dibattiti con giovani critici e progetti per il sociale.
Molto più che un classico festival di teatro contemporaneo, il DOIT è un giovane e ambizioso progetto di promozione culturale che supera i confini del genere teatrale tradizionale, per abbracciare il mondo letterario e dell’editoria e quello dell’impegno civile e della contaminazione artistica tra i generi.
 ----- Di seguito il programma della terza settimana
29 | 30 MARZO  - BUKOWSKI A NIGHT WITH HANK
scritto da Francesco Nikzad
diretto e interpretato da Roberto Galano
Premio “Miglior testo” Festival Voci dell’Anima 2013
Teatro dei Limoni - PUGLIA
Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C’è qualcosa di nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle perversioni e dall’odio per il mondo (Roberto Galano)
Bukowski. Un fragile ubriacone perdente o un angelo con le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia.
Esiste una notte per scoprirlo. La notte ipotizzata dall’autore Nikzar in cui succede qualcosa di particolare nella vita del celebre scrittore americano, qualcosa che lui non ha mai raccontato.
Una sua presa di coscienza, intima e appassionata, che divide il mito dell’autore dal fragile ubriacone perdente.
Una notte con Hank.
31 MARZO | 1 APRILE  - L’INTRUSO
di e con Davide Tassi
regia Francesca Rizzi
Spettacolo ospite Roma Fringe Festival 2015 per la sezione “Scena Romana”
Rapsodie Produzion - LAZIO
Niente è ciò che sembra.
Attraverso un intenso stream of consciousness, un uomo racconta in maniera maniacalmente accurata e coinvolgente se stesso e il suo mondo.
Nell’atto di auto-rivelazione che lo vede protagonista e osservatore, egli si svela, misurandosi con le proprie angosce e frustrazioni, con i ricordi, le manie, le psicosi.
Non cede mai nel mostrare i lati oscuri della propria esistenza e di quella dei suoi colleghi d’azienda, tutti omologati, tutti atti a svolgere con ipocrisia il loro ruolo sociale.
Così l’uomo, l’intruso, sfida lo spettatore a fare i conti con la società dell’apparenza, tra follia e realtà, tra immagini di un’infanzia mai vissuta e di una vita condotta ai margini di una società intrisa di finto perbenismo, spingendoci a rimettere in discussione le nostre certezze e a domandarci da che parte stiamo.
2 APRILE ore 21
3 APRILE ore 17.30
Spettacolo Ospite LE FAREMO SAPERE
di e con Massimo Mirani
regia Daria Veronese
Capsa Service – LAZIO
La grandezza fabulativa di Massimo Mirani e l’interazione con le proiezioni di filmati originali d’epoca trasportano lo spettatore in un viaggio alla ri-scoperta del cinema degli anni Sessanta e Settanta, attraverso il fil rouge della vera storia tragicomica di un attore.
Gli aneddoti di un’esistenza e i tormenti amorosi, le speranze di successo e le attese, i ricordi, i sogni, le allucinazioni faranno ripercorrere il periodo storico del grande cinema italiano: dal poliziesco, fatto di inseguimenti in macchina in mezzo al traffico, di immagini rubate senza i permessi della questura e di sparatorie tra la folla ignara al cinema "educato" di oggi.
Un mondo scomparso...
---
Giuria degli Esperti composta da:  Massimo Mirani - attore teatrale e cinematografico e autore; Chiara Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio e Compagnia teatrale Vuccirìa; Daniele Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala; Adriano Sgobba - critico teatrale rivista culturale Paper Street e Responsabile Comunicazione e Social della rivista di cultura e spettacolo Recensito; Daria Veronese - regista e presidente di Capsa Service - Docenti di scuole romane e pubblico abituale: Francesca Altobelli, Maura Bernabei, Nicoletta Pastorello, Nunzio Montuori, Grafiche e webmasterWalter MirabileLuca BernabeiPromozione e comunicazione Teatro Planet
F/M Press –Marta Scandorza
Teatro Planet - Direzione artistica Caterina Costantini - Direzione organizzativa: Gabriele Pianese, Giorgia Buttarazzi
www.teatroplanet.wordpress.com

rispetto al CINEMA

DEBUTTI

 “WAX: WE ARE THE X” di Lorenzo Corvino
Nelle SALE ITALIANE da giovedì 31Marzo 2016
«Se siete nati dopo il 1970 e la Società non si è ancora accorta di Voi, questo film è la vostra vendetta!».
Consigliato da: Radio Montecarlo www.radiomontecarlo.net Media Partner: Giornalettismo www.giornalettismo.com
SINOSSI
Due giovani italiani e una ragazza francese vengono inviati a Monte Carlo per le riprese di uno spot. Hanno a disposizione una settimana per portare a termine l’incarico. Il viaggio diventa presto un’avventura rocambolesca attraverso il sud della Francia e la Costa Azzurra: saranno messi a dura prova da incontri ed eventi che vanno oltre il loro controllo. L’intensa relazione a tre che nasce fra i ragazzi si offre come simbolo del confronto tra trentenni europei, uniti da un’esistenza da Sacrificabili e in cerca del riscatto per un’intera generazione.
FESTIVAL E PREMI
Premio Miglior Film in Lingua Straniera | International Filmmaker Festival of World Cinema London (febbraio 2015) ü Cinequest Film Festival | World Premiere in San Jose, California (primo marzo 2015) ü Palm Beach International Film Festival (marzo 2015) ü Phoenix Film Festival (aprile 2015) ü North Hollywood Cinefest (aprile 2015) ü Festival del Cinema Europeo di Lecce | Opening Film, anteprima italiana (13 aprile 2015) ü Hong Kong Salento International Film Festival (maggio 2015) ü St Tropez International Film Festival (maggio 2015) ü Etna Comics Festival (giugno 2015) ü Madrid International Film Festival (luglio 2015) ü Festival du Film Italien de Villerupt (novembre 2015 anteprima francese) ü Les Rencontres du Cinéma italien de Grenoble (novembre 2015) ü De Rome à Paris, il Cinema Italiano incontra il cinema francese (gennaio 2016)
Durata: 103 minuti Paese: Italia, 2015 Genere: Road Movie, Avventura
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Lorenzo Corvino Con: Jacopo Maria Bicocchi, Gwendolyn Gourvenec, Davide Paganini Special Guest Star: Rutger Hauer, Jean-Marc Barr E con la partecipazione di: Andrea Renzi e Andrea Sartoretti Altri interpreti: Lily Bloom, Claudia Gallo, Muriel Gandois, Mathieu Intikalau, Francesca Ritrovato Fotografia: Caterina Colombo & Corrado Serri Montaggio: Mario Marrone (AMC) Musiche originali: Valeria Vaglio Scenografia: Ilaria Fallacara (ASC) Costumi: Jessica Zambelli Suono: Fabio Felici (GTCS) Mix: Gaetano Musso Casting: Gaia Casanova Organizzazione generale: Giuseppe Manzi Trucco: Simona Castaldi Parrucchiere: Vincenzo Cormaci Aiuto regia: Matteo Albano Prodotto da Antonio Corvino, Lorenzo Corvino, Giuseppe Manzi per Vengeance
 In collaborazione con Rai Cinema In associazione con Banca Popolare Pugliese, Filacapital, Barbetta (ai sensi delle norme sul Tax Credit) Con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo Con il patrocinio dell’Apulia Film Commission .
DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE
Produzione VENGEANCE in collaborazione con Rai Cinema
www.waxilfilm.it
www.facebook.com/Waxilfilm

PROSEGUONO

"Sebastian0" di Fabrizio Ferraro
Nelle SALE ITALIANE da giovedì 15 Marzo 2016
ISPIRATO AL DIPINTO SAN SEBASTIANO DI ANDREA MANTEGNA
Dopo aver riportato in sala in Italia autori come Amos Gitai e Jean-Marie Straub, Boudu- Passepartout distribuisce Sebastian0, il nuovo film di Fabrizio Ferraro.
Cineasta considerato dalla critica tra i più sorprendenti, radicali e innovativi del panorama italiano, con questo nuovo lavoro Fabrizio Ferraro realizza un'opera a cavallo tra finzione, documentario e film d'arte. Il film prende infatti spunto dall'opera pittorica di Andrea Mantegna e dalle vicende del martire cristiano Sebastiano. Due storie attraversano il dipinto San Sebastiano di Mantegna. Due epoche diverse, ma uno stesso luogo: il Palatino di Roma. 2015 d.C. Marta e John sono turisti tra i turisti e passeggiano senza requie tra i resti dell’antica città. 287 d.C. Anche Adriano e Alessandro, soldati della guardia imperiale di Diocleziano, camminano senza sosta nello stesso luogo. Sebastiano, in catene, li segue. Il loro è un circolo in cui vittima e carnefici si confondono.
Sebastian0, prodotto da Boudu-Passepartout con il sostegno di Nuovoimaie e del Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo della Regione Lazio, verrà presentato in anteprima internazionale in un circuito costituito dai più importanti Musei e Centri di Arte contemporanea europei: il Macro di Roma (15 Marzo), il museo ZKM di Karlsruhe, uno dei più innovativi e importanti musei di arte e tecnologia dei media (16 Marzo) e il Centre Pompidou di Parigi con una proiezione nella domenica di Pasqua come evento speciale all'interno del Cinéma du Réel (27 Marzo).
Con questo nuovo lavoro Boudu continua a sostenere il grande cinema d'autore, sia recuperando i canali classici della sala cinematografica sia aprendo nuovi spazi di visione all'interno delle istituzioni culturali, artistiche e museali che mostrano interesse nei confronti del cinema d’arte.
Italia - 2016  - Durata 1’29’’
Soggetto: Fabrizio Ferraro, Marcello Fagiani  - Testo, immagine e composizione:  Fabrizio Ferraro  - Operatore steadycam: Giancarlo Leggeri - Assistente operatore:  Pietro Laino - Suono:  Francesco Principini, Simone Frati Costumi Fratelli Nori Trucco Sally Tomato - Prodotto da Fabrizio Ferraro, Marcello Fagiani, Fabio Parente -  Produttore associato:  Luis Minarro (Barcellona)
Produzione Boudu – Passepartout In collaborazione con Citrullo International
Distribuito da Boudu-Passepartout
CAST - MARCO TETI, SEBASTIANO - MARTA REGGIO,  IRENE LA TURISTA - ADRIANO FABBI, SOLDATO ROMANO - ALESSANDRO CARLINI, SOLDATO ROMANO -  JOHN HARDING, IL TURISTA.

delle SERATE con OSPITI

"apeRIVER" by River
Thursday is the new Saturday
Special Guest from XFactor: Machella
A seguire, il cantautore Andrea Maestrelli, accompagnato da Diego Conti
Palco Aperto ospita il cast di Siamo Tutti Gay
Hosted by GIUSVA (from GIAM) & River Boys
Giovani cantautori crescono da ApeRiver a San Lorenzo.
MARMO - Roma - Giovedì 31 Marzo 2016, dalle 19.00
Torna da Marmo nel cuore di San Lorenzo, ApeRiver, l'aperitivo eterofriendly dedicato a River Phoenix che non smette di stupire anche in quest'ultimo giovedì di Marzo, in cui regalerà al pubblico il giusto mix tra musica e spettacolo, il tutto condito dall'ottimo food e dall'eccezionale bottiglieria dei bartender di Marmo. Accolti da Giusva, (from GIAM), arrivano le voci di Machella, Andrea Maestrelli e Diego Conti, seguiti dal saluto degli attori dello spettacolo Siamo Tutti Gay.
Il 31 Marzo è un giovedì all'insegna del giovane cantautorato, che vede protagonisti le voci di Machella ex concorrente di XFactor e voce di programmi radiofonici come Interviste Cantate su Radio2 oppure Un Giorno da Pecora. Molteplici le presenze anche nel blasonato Festival di Castrocaro, oltre che vincitrice del Premio Daolio con il singolo Invisibile. Lo scorso febbraio ha aperto il concerto della storica band Nomadi, per l'ultimo tour Nomadincontro nella tappa di Novellara. Seguirà Machella, il bel ritorno di Andrea Maestrelli, cantautore empolese già noto al pubblico di ApeRiver. Vincitore del Premio Lunezia grazie al brano Holden (prodotto da Rusty Records), ed oggi in promozione con il primo album dal titolo E' arrivato Remo, da cui sono tratti il singolo Sergio e Bacco Tabacco, cantata insieme al grande Alessandro Haber. In forza alla Nazionale Cantanti, il talentuoso Maestrelli odora di successo da lontano, come presagiscono i tanti fans del tubo, che lo hanno apprezzato grazie a pezzi come Holden e Come nel '53, che sottolineano la sua abilità compositiva, nonché la grande capacità comunicativa. Andrea Maestrelli sarà accompagnato dal giovanissimo Diego Conti, virtuoso delle sei corde, che annovera tra le tante collaborazioni, anche la partecipazione all'ultimo brano sanremese del rapper Clementino, per cui Conti ha suonato le chitarre.
Nella sezione Palco Aperto, momento dedicato all'intrattenimento romano ed ai talenti emergenti, apeRIVER è lieta di ospitare i ragazzi di Siamo Tutti Gay, spettacolo diretto dalla regista Lucilla Lupaioli, in scena già dalla scorsa stagione teatrale e che continua a collezionare repliche ed apprezzamenti. La commedia cult nasce da una geniale idea di Marco Marciani e gioca su un mondo al contrario. Un mondo in cui i diversi, sono gli eterosessuali... Se fossimo tutti gay, gli eterosessuali come farebbero? Sarebbero costretti a nascondersi, a fare terapia, a vergognarsi delle proprie fantasie sessuali? Che cosa penserebbero i loro vicini, i loro colleghi, e soprattutto i loro genitori? Sono queste le domande a cui risponde questa fortunatissima pièce in scena al Teatro Lo Spazio dal 5 Aprile.
E' il giovedì più friendly che ci sia, in ogni senso. Da Aba a Davide Papasidero, da Dario Guidi ad Andrea Maestrelli e poi Belaid, Mara Venier, Jerry Calà, Michela Andreozzi, Roberta Scardola, Gianni Sperti, Daniel DeCò, Mirko Oliva, Chiara Dello Iacovo, Arianna Alvisi, Virginio, Manuel Foresta, Marco De Vincentiis, Daév, Andrea Orchi, Kaligola, Fabio Canino, Roberta Carrese, Federico Baroni, Paola Pessot, Leiner e i Dear Jack... Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni situazione! L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sulla pagina ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.
www.marmomusicbar.it

circa l'ARTE

PROSEGUONO

"I Macchiaioli. Le collezioni svelate" curata da Francesca Dini
CHIOSTRO DEL BRAMANTE  - Roma - da mercoledì 16 marzo a  domenica 4 settembre 2016,  tutti i giorni dalle  ore 10.00 alle 20.00 , sabato e domenica 10.00-21.00
Con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, la mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate curata da Francesca Dini è prodotta e organizzata daDart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group.
La mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate apre al Chiostro del Bramante di Roma dal 16 marzo e ha il pregio di presentare al pubblico per la prima volta importanti dipinti dei Macchiaioli e non solo, collocandoli nel contesto delle antiche collezioni che in origine li ospitarono.
Le opere che appartenevano a grandi collezioni del passato - come quella di Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo, Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli,Enrico Checcucci, Camillo Giussani, Mario Borgiotti - oggi sono confluite per lo più in collezioni private e rappresentano un nucleo inedito del più importante movimento pittorico italiano del XIX Secolo.
In mostra oltre 110 opere che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati dell’epoca, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Talvolta donate dagli autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in difficili momenti, queste opere - in grado di assecondare il piacere estetico e arricchire le più grandi quadrerie - sono diventate capolavori ricercati anche dai grandi intenditori d’arte dei nostri giorni.
In un percorso di 9 sezioni - ciascuna intitolata alla collezione di provenienza - il visitatore ha la possibilità di scoprire i Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell’Ottocento italiano e il clima storico che fa da sfondo alla vicenda di questi artisti, oltre ai temi, ai contenuti e ai personaggi di questo rivoluzionario movimento: si potranno ammirare opere quali Il Ponte Vecchio a Firenze (1878 ca.) di Telemaco Signorini - fortunosamente recuperato da Borgiotti sul mercato inglese: un capolavoro non più visto da decenni -, Il giubbetto rosso(1895) di Federico Zandomeneghi, Marcatura dei cavalli in Maremma (1887) e Ciociara (Ritratto di Amalia Nollemberg) del 1881 ca. di Giovanni Fattori, Place de la Concorde(1875) e Campo di neve (1880 ca.) di Giuseppe De Nittis, accanto al Ritratto di Alaide Banti in giardino (1875 ca.) di Cristiano Banti, Cucitrici di camicie rosse (1863) diOdoardo Borrani, Sforni in veranda che legge (1914 ca.) e il Ritratto della moglie Isa (1902 ca.) di Oscar Ghiglia.
In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori.
La mostra vede come sponsor Generali Italia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Skira.
Immagine a corredo: Cristiano Banti, Ritratto della figlia Alaide. Olio su tavoletta, 30x42 cm. Collezione privata
www.chiostrodelbramante.it

"Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento" a cura di David Ekserdjian
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – da sabato 12 marzo a domenica 26 giugno 2016, orari vari.
Attraverso una selezione di capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo, la mostra mette a confronto i percorsi di due astri assoluti del Rinascimento italiano, Antonio Allegri detto Il Correggio (1489-1534) e Francesco Mazzola detto Il Parmigianino (1503-1540). Grazie al formidabile talento di questi due artisti, la città di Parma divenne all’inizio del XVI secolo un centro artistico in grado di competere a pieno titolo con le grandi capitali dell’arte italiana come Roma, Firenze e Venezia.
Correggio si recò a Parma solo alla fine degli anni Dieci del Cinquecento, quando era già all’apice della carriera, e vi rimase per il resto della sua vita. Con l’intento di esaminarne l’intero percorso artistico, sono stati selezionati in mostra circa venti dipinti che sottolineano opportunamente non solo la straordinaria carica emotiva e la gamma di sentimenti espressi dal Correggio pittore di immagini religiose, ma anche le sue opere di soggetto mitologico, che ebbero un’enorme influenza sugli artisti successivi, dai Carracci, a Watteau, fino a Picasso.
Si potranno ammirare capolavori come la Madonna Barrymore (Washington, National Gallery of Art), il Ritratto di dama (San Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage), Il martirio di Quattro santi (Parma, Galleria Nazionale); Noli me tangere (Madrid, Museo del Prado), La Scuola di Amore (Londra, National Gallery); Danae (Roma, Galleria Borghese).
Quanto a Parmigianino, la cui carriera lo vide attivo anche a Roma e a Bologna, il numero di dipinti esposti sarà all’incirca lo stesso, ma accanto a quelli di soggetto religioso e mitologico, l’accento sarà posto anche sugli spettacolari risultati ottenuti nel genere del ritratto. Una ampia selezione di opere su carta metterà in evidenza la profonda diversità del loro approccio alla pratica del disegno: quello sostanzialmente funzionale di Correggio sarà accostato alla produzione incomparabilmente più ricca e varia di Parmigianino, artista mosso da un bisogno quasi ossessivo di disegnare. Tra i capolavori presenti in mostra si ricorda la grandePala di Bardi, prima opera realizzata dall’artista all’età di sedici anni, il monumentale San Rocco dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo (Vienna, KUnsthistorisches Museum); la Madonna di San Zaccaria (Firenze, Gallerie degli Uffizi); la celeberrima Schiava turca della Galleria Nazionale di Parma e la cosiddetta "Antea", tra i ritratti più sofisticati e misteriosi di tutto il Cinquecento.
Oltre a Correggio e Parmigianino, che naturalmente saranno i protagonisti dell’evento espositivo, la mostra include anche dipinti e disegni di altri quattro artisti meno celebri ma non meno talentuosi della cosiddetta Scuola di Parma – Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani, Girolamo Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano – a dimostrazione del fatto che uno degli effetti più notevoli della presenza a Parma di Correggio e Parmigianino fu proprio l’emergere di una cerchia di allievi e discepoli.
A cura di David Ekserdjian
Immagine a corredo: Parmigianino (Francesco Mazzola), Ritratto di giovane donna detta "Schiava turca" (particolare). Parma, Galleria Nazionale.
Su concessione del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo – Polo Museale dell’Emilia Romagna. E’ vietata la duplicazione o riproduzione con qualsiasi mezzo.
www.scuderiequirinale.it

Street Art - Banksy & Co.
PALAZZO PEPOLI - Museo della Storia di Bologna - Bologna - da venerdì 18 marzo a domenica 26 giugno 2016, vari irari
Sul finire degli anni Sessanta del ‘900, nuove pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale, con l’intento di ridefinire la nozione di arte nello spazio pubblico. Sotto l’etichetta street art, riuniamo oggi diverse forme di arte pubblica indipendente, che riprendendo i codici della cultura pop e del graffittismo, utilizzano il dialogo tra la strada e il web per dare vita a forme decisamente innovative. Dopo dieci lustri, il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea: le opere di artisti come Banksy hanno invaso le maggiori città del mondo, e dagli anni Ottanta a oggi la stessa Bologna si è affermata come punto di riferimento per molti artisti - da Cuoghi Corsello a Blu, passando per Dado e Rusty - che hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro segno sui muri. Dal 18 marzo al 26 giugno 2016 questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna con una grande mostra intitolata Street Art - Banksy & Co. L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia la collezione del pittore statunitense Martin Wong donata nel 1994 al Museo della Città di New York, presentata nella mostra City as Canvas: Graffiti Art from the Martin Wong Collection, a cura di Sean Corcoran curatore di stampe e fotografie del Museo. Come mostra dentro la mostra, la sezione vuole individuare la New York del 1980, nella quale si potranno ammirare lavori dei più grandi graffiti writers e street artists statunitensi come Dondi White, Keith Haring, e Lady Pink. La mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, intende spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art. Il progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art e del restauro con l’obiettivo di avviare una riflessione sui principi e sulle modalità della salvaguardia e conservazione di queste forme d’arte. Il progetto di “strappo” e restauro, una sperimentazione condotta dal laboratorio di restauro Camillo Tarozzi, Marco Pasqualicchio e Nicola Giordani su alcuni muri bolognesi di Blu - uno dei dieci street artists migliori al mondo come riporta una classifica del The Guardian del 2011 -, quali il grande murale delle ex Officine di Casaralta (Senza titolo, 2006) e il murale della facciata delle ex Officine Cevolani (Senza titolo, 2003) destinati altrimenti alla demolizione, è parso come un’occasione propizia per una mostra che vuole contribuire all’attuale dibattito internazionale: da anni, infatti, la comunità scientifica pone l’attenzione sul problema della salvaguardia di queste testimonianze dell’arte contemporanea e della loro eventuale e possibile
“musealizzazione” a discapito dell’originaria collocazione ma a favore della loro conservazione e trasmissione ai posteri. La mostra Street Art - Banksy & Co. racconta per la prima volta le influenze sulle arti visive che la street art ha avuto e continua ad avere, passando per quell’estetica che nacque a New York negli anni ‘70 grazie alla passione per il lettering e il name writing di giovani dei quartieri periferici della città. Espone le opere di autori associati al graffiti writing e alla street art, per creare lungo il percorso le assonanze tra le diverse produzioni e spiegare il modo in cui sono state recepite dalla società. Il patrimonio artistico è protagonista dell’inedita esposizione ospitata a Palazzo Pepoli, che con la sua corte coperta riproduce quella che potrebbe essere una porzione di città, luogo ideale per raccontare una tappa importante della storia di Bologna. Il fine utopistico e l’intento sono proteggere e conservare questa forma d’arte e portare le attuali politiche culturali a riconoscere l’esigenza di una ridefinizione degli strumenti d’intervento nello spazio urbano perché i graffiti - oggi più di ieri - influenzano il mondo della grafica, il gusto delle persone, l’Arte intera di questo secolo.
www.mostrastreetart.it
www.genusbononiae.it/palazzi/palazzo-pepoli/

"La seduzione dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna - Ravenna - da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi Ravenna 
 “Quel non so che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie.  La mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal 21 febbraio al 26 giugno 2016.  La mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della tradizione.   Una tradizione intesa come restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita, come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso  da Margherita Sarfatti; fino narrare il Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein.   Il Novecento è stato il secolo all’insegna del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori attenzioni. 
Comitato scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it

"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla Grande Guerra" a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
PALAZZO REALE - Milano - da mercoledì 3 febbraio a domenica 5 giugno 2106 - orari vari
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
www.palazzorealemilano.it

"MATISSE E IL SUO TEMPO"  a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da sabato 12 dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬ così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti -- domina l’arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou – la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948--1949)
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische -- come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --; la raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952--56) e Picasso (Lo studio, 1955); l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor: Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale Arte.
Con il supporto di La Rinascente.
 L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura -- Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it

"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma -  da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio 2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.” 
Henri de Toulouse-Lautrec 
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media coverage by Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it

Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …