Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.
in merito al TEATRO
DEBUTTI
"PAGAMENTO
ALLA CONSEGNA" di Michael
Cooney
Regia di Emilia Miscio
TEATRO SAN GENESIO - Roma - da martedì 8 a domenica 20 marzo 2016, ore 21.00_dom.
17.00
L’irriverente commedia all'inglese di Michael Cooney,
adattata e diretta da Emilia Miscio sale sul palco. Ricca di gag e colpi di
scena come nella miglior tradizione della commedia brillante anglosassone, lo
spettacolo, molto popolare a Londra, meno conosciuto invece in Italia, ci
mostra in modo ironico e grottesco alcuni dei paradossi presenti nel sistema sanitario
della nostra società
Londra. Eric, disoccupato da
due anni, riceve in continuazione le lettere della previdenza sociale
indirizzate a Rupert Thompson, il vecchio inquilino dell’appartamento in cui
vive. Stanco della sua situazione, all’ennesima lettera ricevuta gli viene una
brillante idea: assumere l’identità di Rupert, ormai emigrato in Canada, per
incassarne le sue indennità, truffando così la previdenza sociale. Eric rimane
però intrappolato nella rete della burocrazia e non riesce a fermare il flusso
di assegni e sussidi che iniziano ad arrivare ininterrotti, neanche in seguito
alle sue esplicite richieste. Fino a che un giorno un ispettore della previdenza sociale si presenta
a casa di Eric per una verifica. Lo stesso giorno, Linda, sua moglie, ha
organizzato un incontro con un consulente di matrimoniale. Inizia così un via
vai frenetico di goffi personaggi, tra cui anche un impiegato delle pompe
funebri e un assistente sociale, che darà vita ad situazione sempre più
surreale. Per quanti sforzi Eric possa fare, chiedendo anche l’aiuto del vicino
di casa Norman, e di suo cugino George, la situazione s’ingarbuglierà sempre di
più fino a creare una serie di malintesi che metteranno anche a rischio un
imminente matrimonio.
Autore:
Michael Cooney- Regia: Emilia Miscio - Interpreti: Simone Giulietti, Flaminia Grippaudo, Massimo Sconci, Emiliano Pandolfi, Claudio Bianchini Albamarina Dei, Alessandro Coppola , Alessandro Bonì, Letizia Floreani, Paola Moscelli - Traduzione: Maria Teresa Petruzzi - Direttore di
scena: Simona Borrazzo - Scene: Giorgio Miscio - Fonica: Martina Carlini - Costumi: Giulia Magionami - Disegno luci: Adalia
Caroli- Riprese video e foto: Riccardo
Dell’Era
"L’accompagno di papà"
scritto e diretto da Roberto Marafante
TEATRO DEI SERVI - Roma - da martedi 8 a
domenica 27 marzo 2016 - ore
21 da martedì a venerdì_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Debutto romano l’8
marzo per la nuova commedia ispirata a fatti di cronaca, scritta e diretta da Roberto Marafante e interpretata da tre
nomi noti del doppiaggio italiano: Teo
Bellia, Alessandra Bellini e Gianluca Cortesi.
“L’accompagno” infatti non è soltanto un’espressione garbata
da dire a qualcuno che sta camminando da solo, ma è anche la contrazione della
frase “assegno di accompagnamento”, un sostegno economico previsto dallo Stato
a persone con un alto grado d’invalidità.
Questo assegno fa
comodo a Lucia, giovane donna divorziata e disoccupata, per sé e per il suo
vecchio genitore con il quale condivide ormai casa e pensione. Fa comodo al
dottor Mario Magnesio, burocrate a cui Lucia si è “concessa” per sveltire le
pratiche di richiesta dell’assegno. Fa comodo a suo fratello Gino che, tornato
a casa da Berlino, non ha più voglia di tentare la fortuna all’estero. Insomma
tutti sperano di vivere ancora sulle spalle del vecchio genitore. C’è però un
piccolo giallo attorno al quale si sviluppa questa commedia all’italiana dal
finale amaro: non si trova più il papà! Come nella migliore tradizione teatrale,
tutto avviene in un giorno, dalla rivelazione alla catarsi, e le risate
scatenate dall’aspetto surreale della storia inducono ad una inquietante
domanda: tutto ciò può accadere o è già accaduto da qualche parte?
“L’accompagno di papà
è una
commedia comica e amara sulla realtà contemporanea dove la crisi economica, ma
soprattutto quella dei valori, ha stravolto i rapporti, alterato le regole,
creato nuove forme di legami” – racconta il regista Roberto Marafante – “tanto
che ciò che prima poteva sembrare impensabile, diventa ora possibile”.
La Bilancia Produzioni_ Scritto e diretto: Roberto Marafante - Interpreti: Alessandra Bellini (Lucia) - Gianluca Cortesi (Gino) - Teo Bellia (Mario Magnesio) - aiuto regia:
Lilla Vancheri – scenografia:
Salvatore Macri’ - luci e
fonica: Sacha Pilara – grafica
Simona: Chirizzi – foto Marco D’Elia
www.teatroservi.it
"39 SCALINI" di John Buchan, adattamento di Patrick Barlow - regia di Leonardo Buttaroni
Dal film di Alfred Hitchcock
TEATRO TRASTEVERE - Roma - da martedì 8 a
Domenica 27 marzo 2016, ore 21.00_dom ore 18.00
Dopo i successi di “Horse Head” (segnalato dal New York Times e Vincitore del
Roma Fringe Festival 2012) "Fight Club - La Prima Regola", (Vincitore
Premio Vincenzo Cirami 2014 Migliori Scene a Paolo Carbone) e “Titus”
(Vincitore Premio Cerami 2015 Miglior Spettacolo) le Cattive Compagnie tornano
in scena omaggiando uno dei più grandi maestri del cinema, Alfred
Hitchcock, portando sul palcoscenico “39 scalini” avvincente giallo
tratto dall’omonimo romanzo di John Buchan da cui è tratto il memorabile film “Il club dei
trentanove” del
“Maestro del brivido”, tramutato poi da Patrick
Barlow in un’esilarante commedia teatrale.
“39
scalini” firmato dall’attenta regia di Leonardo Buttaroni e arricchito dalle
scenografie impeccabili di Paolo Carbone, riprende l’opera scritta da Patrick Barlow nel 2005, pensata per un cast di
quattro attori, qui interpretati dalla consolidata e affiatata squadra formata
da Alessandro Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zodan, chiamati a recitare, anche
contemporaneamente, una moltitudine di personaggi dalle caratteristiche più
diverse: buoni, cattivi, uomini, donne e anche oggetti inanimati.
Una
corsa vertiginosa fino all’ultimo travestimento dai ritmi narrativi serrati e
incalzanti che conserva la ricchezza dei
dettagli psicologici della versione cinematografica girata da Hitchcock
nel 1935, da cui riprende l'umorismo graffiante
e acuto, l'alta tensione e la suspense.
Il personaggio perno dell’opera è Richard Hannay, un uomo d'affari
intrappolato in un giallo apparentemente senza uscita, interpretato come da
copione da un solo attore (Marco Zordan) mentre attorno a tre interpreti (Alessandro Di Somma, Diego Migeni,
Yaser Mohamed) ruota
vorticosamente l'interpretazione degli altri 38 personaggi, in un susseguirsi
di gag esilaranti, intrighi, colpi di scena e citazioni cinematografiche che
rendono lo spettacolo irresistibilmente suggestivo e coinvolgente.
La messa in scena gioca interamente sulla dichiarata
illusione scenica, svela fin da subito ogni “magia” o convenzione teatrale,
mettendo in campo una straordinaria abilità evocativa attraverso l’uso di
soluzioni teatrali semplici ma di forte impatto emotivo. “Siamo volutamente ben
lontani dalle misteriose magie dei prestigiatori – spiega Leonardo Buttaroni –
l’intento è quello di permettere al pubblico di divertirsi insieme agli attori,
godendo dei travestimenti a vista, attraverso l’illusione dichiarata di bauli
che diventano treni, corde che formano fiumi o scale che si trasformano in
ponti”.
Intrighi internazionali, complotti criminali, donne
seducenti e ammaliatrici, un giallo sottile ed esilarante tutto giocato sulle
gag e travestimenti che omaggia un grande e indiscusso maestro del cinema come Alfred Hitchcock e strizza l’occhio alla commedia
inglese contemporanea.
Una nuova sfida quella di Cattive Compagnie che anche per
questo ambizioso progetto porta in scena la sua personalissima cifra teatrale
che danza tra commedia e
tragedia, cinema e teatro, conquistando con la sua forte vocazione pop di alta
qualità un pubblico sempre più numeroso ed appassionato.
Cattive Compagnie_Dal film di Alfred Hitchcock - di John Buchan, adattamento di Patrick Barlow - regia: Leonardo Buttaroni - interpreti: Alessandro
Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan - scene: Paolo Carbone -
aiuto regia: Gioele Rotini - foto: Manuela Giusto - luci: Pietro Frascaro www.teatrotrastevere.it
"LOVE BOMBING" scritto e diretto da Giuseppe Miale di Mauro
NEST – Napoli Est
Teatro
TEATRO OROLOGIO - Sala Moretti - Roma
- da giovedì 10 a domenica 13
marzo, ore 21.30_dom ore 18.30
Perché
Love Bombing? Perché parlare di Stato
Islamico, di jihad, di resistenza, di sopravvivenza?
Partiamo
col dire che il collettivo Nest ha nel suo dna utilizzare il teatro come mezzo
artistico per denunciare con feroce concretezza le malattie di cui è affetta la
nostra società, con un occhio sempre vigile sulle problematiche universali di
un mondo, geograficamente parlando, sempre più in difficoltà. Tenta di
esprimere attraverso il linguaggio teatrale, un deciso dissenso verso chi cova
il desiderio di lobotomizzare la massa per indurla più facilmente al proprio
tornaconto personale.
L’attenzione
all’attualità, alla cronaca, alle problematiche che attanagliano il nostro
spazio vitale e creativo, sono da sempre spunto di riflessione per il
collettivo Nest, e molto spesso diventano gli argomenti degli spettacoli che si
decide di portare in scena. Sottoporli all’attenzione di un pubblico che ha
voglia di sapere, di scoprire, di riflettere, di accendere la luce su quello
che troppo spesso è volontariamente tenuto al buio da altri mezzi di
comunicazione, diventa per noi una mission cui tendiamo, linfa vitale che ci fa
sentire in grado di toccare l’animo umano troppo spesso costretto ad assopirsi
difronte al “niente” proposto.
Ecco,
la messa in scena di LOVE BOMBING va esattamente e precisamente in questa
direzione, un progetto che punta il faro su quella che è la minaccia dello
Stato Islamico, ma soprattutto immagina quello che potrebbe essere in futuro.
Utilizzando il teatro come luogo di ragionamento e approfondimento, immaginando
quello che non c’è ma che potrebbe esserci. Sperando di aver francamente
toppato qualsiasi tipo di previsione.
Collettivo Nest (Napoli est Teatro)
Scritto e
diretto da Giuseppe Miale di Mauro - interpreti: Gennaro Di Colandrea, Giuseppe
Gaudino, Stefano Jotti, Adriano Pantaleo, Giovanni Serratore, Andrea
Vellotti - luci: Luigi Biondi e Giuseppe Di Lorenzo -
scenografia: Carmine Guarino e Dino
Balzano - costumi: Giovanna Napolitano - grafica e foto di scena: Carmine Luino - organizzazione: Carla Borrelli - ufficio stampa: Valeria Aiello - produzione: Napoli Est Teatro - in collaborazione con
BluTeatro
www.teatrorologio.it
"Toy boy" di Massimo Odierna
TEATRO STUDIO UNO -
Sala Specchi - Roma - da venerdì 11
a domenica 13 marzo 2016, ore 21.00_dom ore 18.00
Nell’ambito del progetto B-tside.
Toy Boy è una commedia nera dal taglio ironico e
grottesco.
Marito e moglie decidono di pagare per una sera un
toy boy per dare sfogo alle proprie fantasie represse.
Dapprincipio la coppia si mostra esuberante e
goliardica e fa di tutto per mettere a proprio agio il giovane ragazzo. Ben
presto però l’adrenalina iniziale si trasformerà in tensione ed una serie di
dinamiche perverse metteranno in luce la vera natura della coppia: una natura
infelice e insoddisfatta.
Il giovane Toy boy si trasformerà da mero oggetto
di piacere nella cartina tornasole di una coppia in crisi che fugge dall’horror
vacui e che si ritira nelle sue zone più perverse perché incapace di gestire la
routine e la normalità.
La
Compagnia BluTeatro_Autore: Massimo Odierna - regia: Massimo Odierna - interpreti:
Vincenzo D'Amato, Alessandra Fallucchi , Luca Mascoloprogetto grafico e web:
Daniele Odierna / Francesco Morgante - organizzazione BluTeatro: Maria Piccolo
- produzione: BluTeatro
www.teatrostudiouno.com
TEATRO
DI DOCUMENTI - Roma - da
venerdì 11 a domenica 20 marzo 2016 (dal
venerdì alla domenica) - ore 20.45_dom. ore 18.00
Divertente
commedia ,uno spaccato sulla politica
italiana in crisi dove le esigenze del paese vengono presto accantonate a favore delle strategie
elettorali. Circondato da Ministri nostalgici, corrotti, arrivisti e cialtroni
oltre ad ambigui consulenti alla comunicazione, il Presidente del
Consiglio cerca l’asso nella manica che può fargli ottenere l’ennesima rielezione. L’inaspettata
ancora di salvezza sembra arrivare da una sconosciuta ed esotica pratica
giapponese: il Bonji.
Una satira in
chiave di farsa, dove il grottesco si mescola a tragici elementi
di realtà, descrivendo una classe dirigente italiana in cui rappresentanza
politica e rappresentazione teatrale sconfinano sempre più spesso l’una
nell’altra.
La commedia,
pubblicata su Sipario-bis e vincitrice nel 2013 del Premio Tragos per la Nuova
Drammaturgia e del Premio Sipario Carlo Terron, è stata già prodotta da Nogu
Teatro nel 2015 in occasione del NOpS Festival, vincendo la segnalazione per il
Gaiaitalia Teatrofest 2016.
Autore:
Daniele Trovato - Regia: Ilaria Manocchio - Interpreti: Chiara
Acaccia, Corinna Bologna, Stefania Capece Iachini, Vincenzo Iantorno, Federico
Lucidi, Aleksandros Memetaj, Ilaria Manocchio, Roberta Morelli, Valerio
Riondino, Riccardo Toselli, Fabio Versaci
www.teatrodidocumenti.it
PROSEGUONO
TEATRO OROLOGIO - Sala Orfeo - Roma
- da martedì 1 a domenica 13 marzo, ore 21.00_dom ore 18.00
La nuova produzione della
compagnia Readarto Officine Artistiche debutta in prima assoluta.
SINOSSI
In un borgata della
periferia romana, Elèna, giovane disoccupata romena in cerca di fortuna sul
territorio italiano, trova immediata accoglienza nel garage gestito da alcuni
teppisti di quartiere. Vincenzo, infatti, buttafuori di una scalcinata sala di
videopoker in cerca di facili guadagni, dopo essersi illegalmente appropriato
di una struttura comunale in disuso, ne ricava un posto letto da affittare alla
giovane sprovvista di permesso di soggiorno. Ma, una visita improvvisa e inaspettata,
rimetterà in discussione i già precari equilibri. Un punto di vista inedito ed
originale sui disagi giovanili, una voce fuori dal coro sulle logiche della
piccola criminalità, attraverso una commedia esilarante, dai dialoghi brillanti
e suggestivi.
Drammaturgia e regia: ANDREA BIZZARRI -
Interpreti: ANTONIO CONTE, ALIDA SACOOR, GUIDO GOITRE, MATTEO MONTAPERTO,
VALERIO DI TELLA e RICCARDO GIACOMINI - Produzione: READARTO OFFICINE
ARTISTICHE - Scene SANDRO IPPOLITO - Costumi: LUCIA MIRABILE - Fotografie di
scena: EMANUELE BIANCHI
www.teatrorologio.it
"INVILOOP" scritto,
diretto e interpretato da Daniele Parisi
TEATRO PALAZZO SANTA CHIARA - Roma - 5 – 6 – 12 – 13 – 19 – 20 Marzo 2016,
sabato 21.00 – domenica 18.00
SEI REPLICHE DISPERATAMENTE
COMICHE
Definito dalla stampa “un perfomer rock”, Daniele Parisi, dopo la splendida
tournèe che lo ha visto applaudire in vari teatri d'Italia, sale sul palco del Teatro di Palazzo Santa Chiara di Roma
con Inviloop. Sei repliche disperatamente comiche (5
– 6 – 12 – 13 – 19 – 20 marzo, sabato alle 21.00 e domenica alle ore 18.00) che
vedranno l'artista romano sul palco del Teatro gestito da Gustavo Cuccurullo. È
stato proprio lo stesso direttore artistico a volere che la tournée di Parisi,
partita da Roma a novembre, si concludesse nella capitale in quello stesso spazio che da anni è aperto solo
all'ospitalità di eventi che spaziano da convegni a meeting passando per mostre
d'arte e congressi. “Da quattro stagioni Palazzo Santa Chiara non ha un
cartellone” spiega il direttore Cuccurullo “ho avuto poi la fortuna di
vedere Daniele Parisi in scena e ho subito desiderato alzare nuovamente il
sipario per uno spettacolo tatrale”.
Inviloop è un one-man show fatto di ritmi affabulanti,
umorismo allucinato, doppelganger surreali, performance sceniche e vocali. Un uomo, sotto la morsa stringente del
tempo, esita davanti al portone di un palazzo. Si spalanca il suo immaginario:
vicende e personaggi spuntano fuori come cellule impazzite.
L'uomo
appare avvolto in scenari
grotteschi, disperatamente reali e concreti, dai quali non riesce ad uscire,
con rapporti che non si evolvono e
restano imprigionati in un circuito chiuso. In questo testo, come negli altri
precedenti, tutto è a favore del puro gioco e della scrittura di scena. Non c’è
morale. Un bestiario di
disperazione esilarante e ossessivamente comica.
Daniele Parisi, dopo i
consensi dei suo primi spettacoli Abbasso Daniele Parisi e Ab hoc et
ab hac, è stato inserito nel volume Lazio Creativo e Fondo della Creatività 2016
come una delle nuove realtà artistiche nascenti torna a Roma.
Scritto, diretto e
interpretato da Daniele Parisi
"IL MATRIMONIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA
SALUTE" di Pierre
Leandri e Elodie Wallace
TEATRO MARCONI - Roma - da giovedì 25
febbraio a domenica 20 marzo 2016 - ore
21.00_dom. ore 17.30
Hanno riscosso un enorme successo di
pubblico le repliche de Il Matrimonio
nuoce gravemente alla salute per questo il Teatro Marconi, in accordo con Gianluca Ramazzotti, ideatore del
progetto, ha deciso di riprendere le
repliche dello spettacolo quatto settimane.
Una delle commedie più viste negli ultimi
anni, che in Francia è giunta alla quinta stagione registrando oltre 350.000
spettatori, torna sul palco del Teatro Marconi.
Romeo e Sofia convivono da qualche tempo,
Sofia è una donna in carriera impiegata in un’importante agenzia pubblicitaria
e, dato che guadagna molto bene, Romeo sceglie di fare il casalingo. Michelina,
madre di Romeo è una donna all’antica e, in base ai suoi solidi principi, è
l’uomo che deve badare al sostentamento familiare e la donna occuparsi del
focolare domestico. Romeo ha sempre cercato di evitare nel modo più assoluto
che Sofia e Michelina si incontrassero ma una sera accade l’inevitabile:
Michelina si auto invita a cena dal figlio la sera del suo compleanno per
conoscere la “pseudo-nuora”. Romeo per salvare le apparenze, propone a Sofia di
inscenare una commedia, solo per la madre, nella quale lui lavora e Sofia fa la
casalinga. Ma Sofia è negata in cucina e dopo una serie interminabile di
esilaranti equivoci e gag, la verità sarà costretta a venire fuori
Autori: Di Pierre Leandri e Elodie Wallace - Regia Massimo
Natale - Interpreti: Fabio Ferrari, Silvia Delfino, Pia Engleberth, Maurizio
D’Agostino - Versione italiana: David Conati - Un progetto artistico: Gianluca Ramazzotti - Scena: Gianluca Amodio
- Disegno luci: Stefano Lattavo
www.teatromarconi.it
sul TEATRO PER BAMBINI
DEBUTTI
"CIAO BUIO" della Compagnia Ruotalibera Teatro
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma - domenica 13 Marzo
2016 - (dai 5 anni in poi), ore 16.30
Per la rassegna Infanzie
in gioco 2015/16 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58)
domenica 13 Marzo va in scena lo spettacolo Ciao buio della Compagnia
Ruotalibera Teatro, di e con Tiziana Lucattini e Fabio Traversa. Sono il buio e
la notte i protagonisti di questo lavoro in cui realtà e immaginazione si
incontrano per raccontare storie, buffe o di paura, di lupi e coniglietti,
streghe e mostri pelosi, orsi e orsetti, insieme a episodi di vita quotidiana e
teneri ricordi di nonni e bisnonni. Nell'ora in cui tutto diventa possibile, in
cui i bambini vanno a dormire aspettando il bacio della buona notte e il
racconto che li rassicuri, il loro letto è come una scatola magica che produce
sogni e apparizioni. .
Compagnia Ruotalibera Teatro_Autori, registi,
interpreti: Fabio Traversa e Tiziana Lucattini_Scene: Francesco
Persico_Costumi: Antonia
Dilorenzo_Disegno luci: Martin
Beeretz_Organizzazione e promozione:
Paola Meda e Serena Amidani.
circa i FESTIVAL e le RASSEGNE
DEBUTTI
"DOIT FESTIVAL" direzione artistica Angela Telesca e Cecilia Bernabei
Concorso di drammaturgia contemporanea
Otto
compagnie in concorso, incontri con il pubblico e la critica,
eventi
speciali, performance e presentazioni editoriali.
TEATRO PLANET - Roma - dal martedì 8 a domenica 20 marzo e da martedì 29 marzo a domenica 10 aprile -
orari vari
in collaborazione con L’Artigogolo
L’8 marzo il DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro - parte con una nuova avventura. La seconda
edizione propone un cartellone molto variegato: teatro, danza, performance,
narrazione.
Molto più che un classico festival di teatro contemporaneo, il DOIT è un
giovane e ambizioso progetto di promozione culturale che supera i confini del
genere teatrale tradizionale, per abbracciare il mondo letterario e
dell’editoria e quello dell’impegno civile con l’intento di promuovere e
incoraggiare la drammaturgia
contemporanea di qualità, le proposte sceniche innovative caratterizzate dalla
commistione tra i diversi linguaggi artistici e le realtà teatrali
“periferiche”, attive oltre i confini regionali e provinciali.
Ogni sera, dopo lo spettacolo, si svolgeranno gli incontri-dibattiti tra
critica, pubblico e attori e gli spettatori
saranno parte attiva, insieme alla giuria di esperti.
Presentato
dall’Associazione Culturale ChiPiùNeArt, il progetto,
interamente auto-finanziato, vede la realizzazione della seconda edizione,
dall’8
al 20 marzo e dal 29 marzo e dal 10 aprile al Teatro Planet.
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Programma della prima settimana - 8|12 marzo
SACRIFICIO
DEL FIENO
di e con Alessandro
Veronese e Michela Giudici
testo vincitore della I
edizione del concorso di drammaturgia
contemporanea L’Artigogolo 2015
Fenice
dei Rifiuti Compagnia teatrale - LOMBARDIA
Liberamente ispirato alla canzone “Ciamel Amuur” di
Davide Van De Sfroos, il testo è scritto a quattro mani.
Sullo sfondo del secondo conflitto mondiale, si
consuma la storia d’amore tra Elena e il partigiano Airone, presto costretto a
lasciarla da sola per sfuggire ai nazisti. Pur di proteggerlo, Elena dovrà
concedere il proprio corpo alle truppe naziste del capitano Lothar Vogel o
suggerire loro il nascondiglio del suo amante. Elena sceglierà l’amore, ma mai
quello per se stessa.
Una storia coinvolgente ed emozionante, interpretata
da due attori che grazie al sapiente uso di quattro diverse lingue (italiano,
tedesco, latino, dialetto comasco) riescono a restituire la ricchezza e la
caratterizzazione degli undici personaggi, che ruotano intorno alla vita dei
protagonisti. La famiglia di Elena, i soldati nazisti, i partigiani. Uomini che
entrano nella vita di questa donna, il più delle volte, con violenza e
disprezzo di genere.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=WjBd-t6fyT4
10|11
MARZO - ore 21
LA
QUARTA UNITÀ
di Jacopo
Giacomoni
H2O non potabile - VENETO
Per la prima volta a Roma, la compagnia veneta H2O non potabile, porta in scena il suo ultimo progetto teatrale
ambientato in una società futuribile, le cui caratteristiche rispecchiano
sempre più drammaticamente quelle della nostra società. In gioco è la Libertà.
Protagonisti sono due giovani, Stan e Franz, i quali dopo un periodo di formazione guidato dal
loro rigido supervisore e motivatore, diventano centralinisti di un’azienda. Si
occupano di contattare i clienti, sponsorizzare i nuovi prodotti, proporre le
ultime offerte e sollecitare i pagamenti arretrati.
Stan, all'insaputa del collega, sta vivendo una storia d'amore molto
particolare proprio con lei, la cliente 212, che si rifiuta di sottoscrivere
qualsiasi abbonamento dell'azienda; una storia fatta solo di parole scambiate
di nascosto attraverso il telefono. Gli eventi precipitano. I due si
incontrano. Stan vede, per la prima volta, colei che fino ad allora aveva solo
immaginato ma l’incontro si risolve in un epilogo tanto tragico quanto
surreale. Di questo perverso meccanismo commerciale sarà la cliente 212 la
vittima.
Il mondo de “La Quarta Unità” ha fallito un pensiero laico e umanista,
l’uomo è libero da ogni vincolo ideologico, etico e religioso e si
autodetermina solamente grazie alla legge del mercato.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=bfWq515iAHQ
12 marzo – ore
18
iNGRESSO LIBERO - con tessera associativa teatro
planet 2 euro solo per il primo ingresso
Aperitivo con l’Editore
Il DOIT
Festival è #nonsoloteatro.
Eventi editoriali e progetti per il sociale
arricchiranno il palinsesto degli spettacoli.
Il primo appuntamento è curato dalla casa editrice ChiPiùNeArt
che ha accolto coraggiosamente la sfida del “teatro da leggere” con la
collana Le Nebulose, nella quale
confluirà l’antologia L’Artigogolo 2016 contenente i testi
vincitori dell’omonimo concorso e del DOIT
festival.
Letture di brani tratti da:
Due
risini e un caffè – romanzo storico e poliziesco di Patrizia Sabatini
Europa – raccolta di
poesie di Livia Rocco
Come
se la vita non fosse mai accaduta
–
raccolta di poesie di Franca Figliolini
Miscellanea teatrale Artigogolo 2015
Uomini
terra terra – di Giorgio
Cardinali - Menzione speciale Migliore
drammaturgia DOIT Festival 2015
#salvobuonfine – di Giancarlo Nicoletti - Vincitore L’Artigogolo 2015 - sezione Drammaturghi
in Erba
Seguiranno l’incontro
con la direttrice editoriale Adele
Costanzo, gli autori dei testi editi
da ChiPiùNeArtEdizioni Srls e un
appetitoso aperitivo.
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Giuria degli Esperti composta da: Massimo Mirani - attore teatrale e
cinematografico e autore; Chiara Girardi – operatrice teatrale, collabora con
il Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio e Compagnia teatrale Vuccirìa;
Daniele Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala;
Adriano Sgobba - critico teatrale rivista culturale Paper Street e Responsabile
Comunicazione e Social della rivista di cultura e spettacolo Recensito; Daria
Veronese - regista e presidente di Capsa Service - Docenti di scuole romane e
pubblico abituale: Francesca Altobelli, Maura Bernabei, Nicoletta Pastorello,
Nunzio Montuori, Grafiche
e webmaster, Walter
Mirabile, Luca
Bernabei, Promozione e comunicazione Teatro Planet
F/M Press –Marta Scandorza
Teatro
Planet - Direzione artistica Caterina Costantini - Direzione organizzativa:
Gabriele Pianese, Giorgia Buttarazzi
www.teatroplanet.wordpress.com
PROSEGUE
"Tre
passi di donna - Rassegna di teatro al femminile"
TEATRO FURIO CAMILLO – Roma - da giovedì 3 a Domenica 13
marzo - ore 21.00_dom ore 18.00
Le donne, protagoniste delle storie che
andranno in scena, inseguono speranze e illusioni, cercano di lottare per
un'esistenza migliore, reinventandola e reinventandosi. La rassegna, ormai al
quarto anno di vita, spazia dal comico al drammatico, al teatro di ricerca
corporea, per dare uno spaccato dei racconti al femminile che sia al di sopra
del linguaggio stesso e che racconti un universo poliedrico e senza tempo.
- Dal 03 al 06 marzo la compagnia
Arteinmovimento presenta Le Altre,
storie di donne che per scelta o per caso sono finite fuori dalla normalità,
donne che ci sorprendiamo a guardare, ma che facciamo finta di non vedere, di
non sapere chi sono. Audaci, scomode, impertinenti, ostinate, qualche volta
perfino imbarazzanti e comunque difficili da accettare, eppure capaci di comporre un mosaico di ricchissima
umanità, una visione caleidoscopica ed emozionante dell’universo femminile, che
non nasconde la sensibilità, il coraggio, la debolezza e l’ironia, talvolta
cinica, che ne compongono la magica formula della sopravvivenza. Altre voci di
donne che qualcuno chiamerebbe “streghe”.
Nel
foyer del teatro il pubblico femminile verrà accolto da una pattuglia di
cartomanti, veggenti, scopritori di doti stregoneschi, più o meno seri, più o
meno cialtroni, più o meno attendibili. Chi usa le carte, chi piccole ordalie,
le rune, chi bacchette rabdomanti che cercano l’acqua profonda che scorre sotto
l’anima della strega. Scopri la strega che è in te, se c’è … naturalmente.
- Il 10 marzo alle ore 21,00 Anastasia Astolfi presenta Questo non è un paese per vecchie. Lo spettacolo
indaga sulla discriminazione, di genere e anagrafica, e si interroga su come
sopravvivere - o meglio vivere - in un mondo che non accetta
l'invecchiamento, nuovo tabù della
società contemporanea, assatanata dal demone dell’eterna giovinezza. Con humor
dissacrante e cinico Anastasia Astolfi rappresenta un universo composto da
donne di varie età e classe sociale dando vita ad un'antologia tutta al
femminile, creando un punto di vista spudorato e liberissimo su ciò che può
rappresentare "il segno" che lascia su di noi il tempo.
- Venerdì
11 marzo alle ore 21,00 Alessandra Evangelisti presenta 43 paia di scarpe, la storia di Adelina
Guadagnucci, una donna che negli anni ‘30 è partita da Massa perché voleva
conoscere il mondo. Ma il mondo stava cambiando, e di lì a poco sarebbe
scoppiata la guerra. Sospinta da valori sociali e morali pacifisti e
rivoluzionari, Adelina capì presto che per cambiare il mondo bisognava partire
dai bambini, gli adulti del futuro; così dedicò tutta la sua vita all’Istituto
Pedroni, da lei fondato, che avrebbe ospitato dei bambini orfani di guerra. Ne
accolse ed educò 43.
- Il 12 marzo alle ore 21,00 Gianna Coletti e Laura Pozone presentano Palloncini. Poteva essere scemo, una
tragicommedia sulla diversità. Una madre,
Germana, è alle prese con gli ultimi preparativi della festa di compleanno del
figlio piccolo, Carlino, e una banale richiesta la gela in un labirinto di
dubbi. È così che il colore dei palloncini si trasforma nella porta d’accesso a
un flusso - reflusso? – ininterrotto di pensieri e paure sull’identità di
genere.
- Il 13
marzo alle ore 18.00 la compagnia Sakuntala presenta lo spettacolo Saglie Saglie. Lo spettacolo nasce dal particolare fascino e dal radicale legame
affettivo che unisce la coreografa Aurora Pica alla città partenopea. Il fil rouge, tutto corporeo, che unisce il
fluire intenso e brioso di scene, immagini e suoni della città è legato alla
figura della donna meridionale il cui carattere la rende custode e viva
rappresentante di una cultura ricca di storia, poesia e arte.
---
Il Teatro
Furio Camillo ospiterà inoltre dal 03 al 20 marzo la mostra fotografica “Tre
scatti di donna”, dedicata alla visione femminile della fotografia,
proposta dal CSF Adams. La mostra fotografica verrà inaugurata il 03
marzo alle ore 19:30 ed avrà ingresso libero per tutta la sua durata.
www.teatrofuriocamillo.it
rispetto al CINEMA
PROSEGUE
"AMORE, FURTI E ALTRI GUAI" di Muayad Aalayan
SINOSSI
Mousa, ladro di auto palestinese, si trova in
difficoltà quando ruba la macchina sbagliata. Quella che pensava fosse un’auto
israeliana ed un modo semplice per fare soldi nel suo campo profughi impoverito
risulta essere un carico di sfortuna quando scopre nel bagagliaio un soldato
israeliano rapito da militanti palestinesi.
Mousa tenta, inoltre, di riavvicinarsi alla donna
amata e, nel frattempo, sogna di emigrare in Italia per giocare nellaFiorentina
e trova un procuratore palestinese che gli promette di realizzare questo sogno.
Il regista Muayad Alayan, racconta, con un
brillante piglio da commedia, le avventure del protagonista in chiave comica.
Commedia
Nera - Palestina - Durata 93' - Arabo sottotitolato in italiano
Regia:
Muayad Aalayan
Produzione:
Palcine Productions - distribuzione: Cineclub Interazionale
www.cineclubinternazionale.eu
per le SERATE CON OSPITI
"VENUS RISING, History of Love" a cura di ANNACHIARA MARIGNOLI
in Console: ▼ Paola Dee ▼ Lady Coco ▼
Manuela Doriani ▼ Le Strulle ▼ Atrim ▼ B/Burned ▼ Gaia Logan ▼ Misstake ▼ Shana
Dee ▼
Thank's To: Gay Village - GIAM - The L Sunday - LaCocòRoom
GOA CLUB
- Roma - Martedì 8 Marzo
2016, dalle ore 22.00
<< Cambia il vento ma Noi no!
>>
Si
accendono i riflettori s'un trentennio di
storia dell'intrattenimento al femminile.
Sì,
perchè, Venus Rising è sinonimo di storia
e di memoria... la memoria di tutte
quelle donne che nel corso di questi anni, hanno preso parte al sempre atteso Venus Rising e che in questo
appuntamento ritroveranno le note di tante protagoniste delle console LGBT
italiane. Da Paola Dee a Lady Coco, da Manuela Doriani (from M2O) a Le Strulle (con il trio
delle meraviglie formato da Milla, La T e Rrose Slvy), da dj Atrim a
B/Burned, passando per Misstake e finendo con i beat di livello di Gaia Logan e Shana Dee... il tutto coordinato
dalla voce di Kristine VonTroise,
beniamina del pubblico in rosa.Venus
Rising ringrazia Gay Village, GIAM, The L Sunday e LaCocòRoom per la
partecipazione.
Fortemente
voluto e creato da Annachiara
Marignoli, mente e anima di molteplici e vincenti appuntamenti della nightlife capitolina, il Venus Rising torna Martedì 8 Marzo,
giorno simbolico per antonomasia, in cui celebrare tutte le Donne, come ha
stabilito nel 1977 l'Onu, che sanciva sul calendario del tempo, la "Giornata delle Nazioni Unite per i
Diritti delle Donne". L'8 Marzo al party che celebra la storia
dell'amore al femminile, avrà luogo un vero e proprio passaggio di consegna tra le colonne
che hanno retto l'evento in questi anni e le nuove forze scese in campo, che oggi popolano il panorama del
divertimento in rosa, quasi a voler
dire che da queste parti, << cambia
il vento ma noi no! >>, noi continuiamo ad insistere e a far sentire
la nostra voce, attraverso la forza dell'unione. Le performer che arricchiscono il corpo
di ballo del Venus Rising,
impreziosiranno la serata delle grandi occasioni, dove sarà possibile degustare
drink d'eccezione rigorosamente serviti in vetro e dove non mancheranno le
molteplici incursioni artistiche
delle protagoniste.
La
Storia:
Dal Pantheon Club, passando per il Blu Ice, finendo al Goa Club. Tutte lo attendevano, come si attendeva la telefonata per
l'occasione speciale! In un tempo in
cui la comunicazione non viaggiava in rete, tra le tante pagine digitali dei social network, un tam-tam di delicate voci femminili partiva inesorabile, culminando in quell'unico appuntamento mensile che le
raccoglieva tutte! Etero, Lesbiche,
Femminili, Maschili... qualsiasi declinazione potesse appartenerle,
l'importante era esserlo: DONNA ...E così, da ogni provincia, paesino limitrofo
e regione lontana, partivano automobili cariche di ragazze pronte a vivere
un'avventura. L'ultima domenica del mese c'era il Venus e perderlo non era possibile! Una media tra le 700 e le 1000 donne ogni mese, giungeva a Roma, per
regalarsi una serata diversa, una
serata a loro dedicata in cui non curarsi di nulla, se non del proprio
divertimento. Il flyer non era
necessario, perché il messaggio in
segreteria bastava a muovere le folle che il Goa non l'avrebbero perso per nulla al mondo. E non importava se il
personaggio noto di turno sostava d'innanzi alla porta "Solo le donne potevano entrare", ricorda perentoria Annachiara, che del suo Venus ne và fiera come fosse la sua primogenita...
Venus Rising ringrazia la
disponibilità dell'Officina De.Da. di Giuseppe De Luca e Vincenzo Dantini.
www.goaclub.com
"apeRIVER"
by River
Thursday is the new
Saturday
Ospite FABIO CANINO che presenterà il suo Rainbow Republic Edito da Mondadori
Special Guest Roberta Carrese, finalista The Voice. A seguire Federico Baroni (Youtuber)
Ospite speciale Paola Pessot, con una
pillola tratta da L'Amore è una sostanza
stupefacente
Palco Aperto con la pianista Licia Missori
Host by GIUSVA (from GIAM)
& River Boys
Musica
dal vivo e canzoni inedite: solo da Marmo, con apeRiver e i suoi giovani
talenti...
MARMO
- Roma - Giovedì 10
Marzo 2016, dalle 19.00
Fabio
Canino con il suo ultimo
scritto dal titolo Rainbow
Republic, Romanzo
Distopico Gay, edito daMondadori,
in cui l'autore immagina la Grecia dilaniata dalla catastrofe economica,
divenire la terra promessa di gay, lesbiche e trans di tutto il mondo. Cosa
accadrebbe? Un romanzo
distopico gay, una satira
dissacrante del mondo omosessuale, scritta da uno dei personaggi
gay più popolari del paese, intervistato da Giusvaper il pubblico di apeRiver.
Al termine seguirà il consueto
momento del firmacopie.
---
L'ex marmeria
sanlorenzina che profuma di primavera
anche nei mesi invernali, torna con i suoi ospiti provenienti da talent televisivi e non, sempre accolti da Giusva e i suoi aitanti River Boys... Da
Roberta Carrese, secondo posto a The Voice, al ritorno (a grande richiesta) del giovanissimo artista di strada Federico Baroni, passando per la delicatezza al
pianoforte della compositrice Licia Missori ed il saluto (molto speciale) dell'attrice Paola Pessot, per un giovedì tutto
da scoprire e rigorosamente ad Ingresso Gratuito.
Per la prima volta una performance teatrale dedicata all'amore
durante un aperitivo arcobaleno. E'
un regalo, quello che Paola Pessot, noto volto di fiction tv e ospite d'onore di questo giovedì d'inizio marzo, farà al pubblico: una pillola tratta da “L'Amore è una sostanza stupefacente”,
ultimo spettacolo in cui l'attrice rifletterà in modo ironico e scherzoso sul
rapporto tra coppie di ogni tipo e orientamento sessuale. Un omaggio a chi ama,
ma anche un pensiero per i single alla ricerca perenne della serenità.
Sarà Roberta Carrese, classificatasi
seconda a The Voice nella passata
edizione, a riempire di note il palco
di ApeRiver. Partita dalla Campania, dove trascorre un'infanzia
dedita alla musica, Roberta comincia
a suonare la chitarra con il papà, da autodidatta.
La passione cresce e la costanza non le manca, tanto che nel 2013 riempie la sua valigia, senza
dimenticare la chitarra e si trasferisce a Roma, dove parallelamente agli studi
universitari, riprende a suonare. E' uno degli storici quartieri del Pigneto/Casilino a vederla esibirsi
timidamente, prima della grande svolta: la partecipazione ai casting di The
Voice, che la vedono tagliare il traguardo da protagonista, come miglior
seconda voce. Attualmente Roberta
lavora al suo album da cantautrice. Accolto dai River Boys e da Giusva, voce
della serata GIAM, ritroviamo anche
Federico Baroni, lo youtuber e street musician artist che nello scorso
appuntamento ha convinto il pubblico con la sua River, brano inedito, ispirato ad un incontro tra due ragazzi, un romano e un torinese, per
una dolce parentesi vissuta nella capitale. E giovedì 10 marzo ritorna a deliziare il pubblico con le sue cover
ed inediti...
Nella sezione Palco Aperto, momento dedicato all'intrattenimento romano ed ai
talenti emergenti, apeRIVER è lieta
di ospitare la pianista e compositrice Licia Missori, che ad oggi ha
collezionato un'attività concertistica internazionale, con un tour europeo che la vede collaborare con
molte realtà musicali oltreconfine. Ha all'attivo ben quattro album pubblicati, di cui Neverland, del 2015 e prodotto dalla rivista musicale Suono, è l'ultimo nato. Sempre nello
stesso anno è sul palco insieme a Giancarlo Giannini, per l'ultimo spettacolo
dal titolo "Omaggio a Massimo
Troisi".
E' il giovedì più friendly che ci sia, in ogni senso. Da Aba a Davide Papasidero, da Dario Guidi ad
Andrea Maestrelli e poi Belaid, Mara Venier, Jerry Calà, Michela Andreozzi,
Roberta Scardola, Gianni Sperti, Daniel
DeCò, Mirko Oliva, Chiara Dello Iacovo, Arianna Alvisi, Virginio, Manuel
Foresta, Diego Conti, Marco De Vincentiis, Daév, Andrea Orchi, Kaligola, Leiner
e i Dear Jack... Sono davvero tanti gli amici
passati alla serata eterofriendly più
accogliente della capitale, che
regala al pubblico un momento diverso da ogni situazione! L'ingresso è gratuito
ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo
del giovane fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sulla pagina
ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.
www.marmomusicbar.it
della DANZA
"RESIDENZE_pratiche di confronto" organizzato da TWAIN
TEATRO
COMUNALE DI VIGNANELLO - Vignanello (VT) - mercoledì
10 e giovedì 11 marzo 2016 - orari vari
Doppio
appuntamento dedicato alle Residenze di spettacolo dal vivo art.45 al Teatro
Comunale di Vignanello
Il 9 e 10 Marzo 2016 si terrà l’incontro “RESIDENZE_ pratiche di confronto” una due giorni dedicata allo
scambio di riflessioni e pratiche tra le Residenze di spettacolo dal vivo art. 45 sul tema della formazione
dello spettatore.
L'incontro è
organizzato da TWAIN Residenza di
Spettacolo dal Vivo (direzione artistica Loredana Parrella) e 20Chiaviteatro
Residenza multidisciplinare (direzione artistica Ferdinando Vaselli) e si svolgerà presso il Teatro Comunale di Vignanello.
Il 9 Marzo il dibattito riguarderà le relazioni col territorio, il tema
della formazione dello spettatore e le azioni e gli strumenti da utilizzare per
renderlo “consapevole”; il 10 Marzo si terrà un tavolo di lavoro tra Titolari
di residenza, dedicato alla condivisione di esperienze sulle modalità di comunicazione
finalizzate all'avvicinamento del pubblico.
L'incontro
sarà coordinato da Roberta Nicolai,
direttore artistico TST triangolo scaleno teatro/Teatri di Vetro Festival.
9 MARZO
h 14.00 Accoglienza
h 14.30 Introduzione all’incontro a cura del Sindaco del Comune di
Vallerano Maurizio Gregori e dell'Assessore alla Cultura del Comune di
Vignanello Enrico Gnisci
h 15.00 - 19.30 Incontro/dibattito
A partire da alcune relazioni generatrici della discussione, l’incontro
intende dibattere e confrontare, tra soggetti e realtà molto dissimili tra di
loro il tema della formazione dello spettatore, intesa come quell’insieme di attività, strategie, strumenti che hanno
come obiettivo, la creazione di uno spettatore consapevole in possesso di
strumenti e competenze, attivo e
partecipe della vita del teatro.
• Le azioni sui territori nelle pratiche residenziali • Attività di
formazione del pubblico • Strumenti utilizzati • Originalità dei progetti e
ricaduta sul territorio • Relazione tra i progetti in residenza e le realtà del
territorio • Obiettivi e risultati
Comune di VignanelloCittà di Ladispoli Assessorato alla Cultura
Interverranno: Titolari di Residenza, partner di 20Chiaviteatro e di TWAIN
Residenza di Spettacolo dal Vivo, sui percorsi intrapresi con gli spettatori e
il territorio:
Luca Ricci - Capotrave/Kilowatt, Sansepolcro (Toscana) “ Dal progetto dei
visionari all’audience development ” Davide D'Antonio - Residenza
Multidisciplinare IDRA, Brescia (Lombardia) “Pratiche di public engagement ,
coinvolgimento attivo del pubblico nell’esperienza della residenza”
Massimiliano Burini - Residenza Multipla Corsia OF, Perugia (Umbria) “ Le nuove
residenze ed i nuovi spettatori” Gabriele Boccacini - Residenza
Multidisciplinare Arte Transitiva/Stalker Teatro, Torino/Biella (Piemonte) “ La
visione degli spettacoli e il confronto teorico. Incontri e seminari di
approfondimento e dibattito fra artisti, esperti e pubblico coinvolto” Paolo
Stratta - Casa del Circo Contemporaneo, Grugliasco (Piemonte) “Le origini di un
teatro che mette al centro dei suoi interessi lo spettatore”
Teatroecritica – “Spettatori attivi e osservatori critici nei diversi
contesti territoriali”
Artisti in residenza “ Cosa si porta via e cosa restituisce al territorio
l’artista in residenza”: Tommaso Monza – artista in residenza per
20Chiaviteatro con il progetto “Scketches of freedom”; Francesca Macrì -
artista in residenza per TWAIN Residenza con il progetto “Io non ho mani che mi
accarezzino il viso”.
Intervengono inoltre: Rosita Rossi - professoressa dell’Istituto Midossi
che ha seguito il percorso delle residenze ed ha inserito il progetto
nell’alternanza scuola-lavoro; Esper Russo - responsabile comunità residenziale
per alcolisti F.I.S.P.A. di Oriolo Romano; Roberta Gaeta - responsabile del
progetto sPaesaMenti con gli utenti dei centri di salute mentale di Ladispoli e
Campagnano.
Rappresentanti degli “Spettatori attivi” e partecipanti a "SCENA
APERTA spettatori dietro le quinte” testimonianze degli attori territoriali,
studenti e spettatori e feedback sull’esperienza di condivisione dei processi
artistici ospitati da TWAIN Residenza e 20Chiaviteatro.
Coordina l’incontro Roberta Nicolai, direttore artistico TST triangolo scaleno
teatro/Teatri di Vetro Festival
10 MARZO
h 10.00 - 13.00 Tavolo di lavoro con i Titolari di Residenza:
• condivisione di percorsi ed esperienze sulle modalità di comunicazione
finalizzate all'avvicinamento del pubblico; • strategie per assicurare una
continuità all'attività di formazione del pubblico.
Per maggiori informazioni: organizzazione@cietwain.com
www.cietwain.com
circa l'ARTE
PROSEGUONO
"La seduzione
dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura
di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di
Ravenna - Ravenna
- da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR
Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il
sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi
Ravenna
“Quel non so
che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione
futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a
un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto
e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente
definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i
confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il
primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie
storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima
storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di
diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie. La mostra La seduzione dell’antico. Da
Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato
insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come
testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini,
Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man
Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal
21 febbraio al 26 giugno 2016. La
mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata
grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a
cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando
artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro
estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza
rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico
proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della
tradizione. Una tradizione intesa come
restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita
citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita,
come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da
contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più
disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto
sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà,
Martini e Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due
Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi
esponevano sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita Sarfatti; fino narrare il
Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana
a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali
Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli,
Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e
Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante
presenza di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein. Il Novecento è stato il secolo all’insegna
del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica
internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le
Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato
scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it
PROSEGUONO
"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla
Grande Guerra" a
cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in
collaborazione con Michel Draguet.
PALAZZO
REALE
- Milano - da mercoledì 3 febbraio a domenica 5 giugno 2106 - orari vari
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
www.palazzorealemilano.it
"MATISSE E IL SUO TEMPO" a cura di Cécile Debray
PALAZZO
CHIABLESE - Torino - da sabato 12 dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa
dal Comune di Torino --‐
Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre
Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia
intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando
tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte
plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande
Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬‐ così lo descrive uno dei suoi amici
divisionisti --‐ domina l’arte della prima metà del
XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del
Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato
capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac,
Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di
un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di
Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani,
Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou –
la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse
attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con
altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi
con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le
sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una
sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che
coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta
e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande
interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono
messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955),
di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo
libero – Omaggio a Louis David (1948--‐1949)
Promossa dal Comune di Torino --‐ Assessorato alla Cultura, dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal
Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray
conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un
percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure
matissiane delle odalische --‐ come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --‐; la raffigurazione dell’atelier,
soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda
Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX,
1952--‐56) e Picasso (Lo studio, 1955);
l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--‐99) fino alla sua scomparsa negli
anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor:
Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale
Arte.
Con
il supporto di La Rinascente.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il
catalogo è edito da 24 ORE Cultura --‐
Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it
"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma - da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio
2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della
Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al
1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
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coverage by Sky Arte HD. -
Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it
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