Recensione critica dello spettacolo
teatrale SIAMOTUTTIGAY di Lucilla
Lupaioli
Replica, sabato nove Aprile
duemilasedici, Teatro Lo Spazio - Roma
L'atmosfera
assaporata sin dall'inizio, la platea che continua a riempirsi di pubblico, lo
stupore di trovare quella graziosa scenografia a vista che raccoglie in un
piccolo spazio l'inizio di un racconto che attende solo di fuoriuscire dalla quella
minuta dimensione per invadere tutto il teatro quasi fosse un mondo che
circonda un'idea...
SIAMOTUTTIGAY
di Lucilla Lupaioli è veramente un
bello spettacolo, e lo è per quell'alchimia che si crea quando tutti gli elementi
si confondono così perfettamente tanto che ci si dimentica di assistere ad una
finzione, che però sa sempre di surreale, e che dopo aver fatto ridere, fa
anche piangere, e sa ancora cullare il pubblico con una storia che ha tanto contenuto
prorompente reso con estrema delicatezza.
SIAMOTUTTIGAY
è la narrazione di una storia paradossale e molto divertente che contiene tanti
temi importanti e riflessioni di alto
livello offerte al pubblico con molta delicatezza, estrema simpatia e grande
raffinatezza, così ben congegnata tanto da strappare infiniti applausi densi di
elevata approvazione. È una commedia
elegante che tratta tante tematiche e le riesce a miscelare con intelligenza e
simpatia, è un bell'atto unico che parla di teatro, parla di finzione, parla di
amore, di amori, di paura, di gioia,
parla di emozioni, di sentimenti, di famiglia, di tipi di famiglie, parla della
possibilità di essere tutti uguali, di essere liberi, di essere felici, ognuno
con le sue differenze, parla della possibilità di uscire allo scoperto... e
dell'importanza di essere sempre sé stessi.
La
drammaturgia di Lucilla Lupaioli è
veramente ben pensata, dalla prima all'ultima battuta, non eccede mai pur racchiudendo
significati complessi ed anche difficili da trattare, è di certo una prova da brava
commediografa che sa unire vari registri e dosare i contenuti.
Così anche la regia è ben organizzata dalla stessa
autrice ed è arricchita da continui movimenti e sequenze metateatrali che
sanno di un paradossale tenuto sempre a freno, con una quarta parete aperta
verso un pubblico coinvolto anche per il fatto di essere costantemente chiamato
in causa.
Gli
attori sono ben amalgamati, ciò che si respira sopra ogni cosa, al di fuori
delle loro diverse inclinazioni attoriali,
è la loro grande armonia, la loro
profonda consapevolezza del ruolo, tanto da riuscire ad essere sempre credibili,
quindi si deve dire bravi a Michela Fabrizi,
Claudio Renzetti, Antonio De Stefano, Martina Montini e Giulia Paoletti, e
soprattutto battere forte le mani al protagonista Alessandro Di Marco per il suo forte carisma che trascina
ogni battuta verso l'applauso ed ogni attimo riflessivo verso l'emozione.
SIAMOTUTTIGAY
è una di quelle belle commedie condite di riflessioni che non va assolutamente
persa.
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Andrea Alessio Cavarretta -
SIAMOTUTTIGAY
Autrice e regista: Lucilla Lupaioli
da un’idea di Marco Marciani
Interpreti: Alessandro Di Marco –
Maggie; Michela Fabrizi - Tessy; Claudio Renzetti – Max; Antonio De
Stefano - Willy Martina Montini – Lucy; Giulia Paoletti - Sheila
Assistente alla regia Armando
Quaranta - Luci: Giovanna Venzi - Scene e costumi: Nicola Civinini