Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.
sulle MANIFESTAZIONI ed i FESTIVAL
"GAY VILLAGE
COLLEGE 2016" direzione artistisica Vladimir Luxuria
Un posto esclusivo che non esclude nessuno. Da 15 anni.
PARCO DEL NINFEO - Roma - da mercoledì 1 giugno a sabato 3 settembre
2016 - dal giovedì al sabato, dalle ore 19.00
Il 1°Giugno 2016, il Gay Village apre le porte alla stagione estiva e festeggia il suo
quindicesimo anno di età, diventando per l’occasione College, nella piena tradizione
trasformista della manifestazione,
invadendo la città con una campagna pubblicitaria appositamente creata dai CUT,
che porta all'interno della struttura scolastica, il colore e la vivacità
della cultura LGBTQI. La preside
Vladimir Luxuria (al timone della
direzione artistica per il quarto anno consecutivo), è certa che sarà
proprio l'uguaglianza, l'insegnante
migliore per le migliaia di
frequentatori dell'evento capitolino per
eccellenza, che verrà inaugurato dalla speciale presenza della madrina Mara
Venier.
Puntando
l'attenzione sulla tematica del gender nelle scuole e sulle tante sfumature che ancora dividono la
nazione, il Gay Village propone al
pubblico 45 date estive (42 dal giovedì
al sabato, più 3 date extra: 1° e 28 giugno e 14 agosto), erigendo così la
propria scuola dell'inclusione, che da sempre auspica un Paese Libero e Civile,
dove la voglia di conoscenza si fonda alla voglia di divertimento del pubblico, dando vita ad un unico corpo dalla doppia anima. Oltre 15'000 metri quadri, una media di 5000 ingressi al giorno, tre differenti piste con diverse
offerte musicali (Pop, House & Hit),
aree tavoli riservate, quattrocento impiegati ed una programmazione artistica
variegata, che propone in modo trasversale appuntamenti di teatro,
interviste-spettacolo, concerti, proiezioni e le tanto attese Lectio
Magistralis, momenti in cui gli ospiti invitati, approfondiranno argomenti
colti, spinosi o semplicemente attuali, sempre nello stile Gay Village.
Anche quest'anno, a
sostegno della coloratissima kermesse,
non mancherà il supporto radiofonico di M2O - Radio allo stato puro, emittente
presente all'interno del parco con una postazione fissa da cui trasmetterà le
calde notti arcobaleno dalle 22.00 a
Mezzanotte.
FOCUS EVENTI di QUESTA
SETTIMANA:
Giovedì 23 Giugno 19.00- 21.00 - Gay Village & Dogs - Lezioni di Educazione Cinofila
CONTEST
Giovedì 23
Giugno, 21.30 - 23.30 -
Seconda punata per Gay Village Academy
un divertente viaggio nella storia della Dance Music (... date
successive 21 luglio, 5 e 25 agosto), diretta da Manuel Minoia, Daniel
Decò e Christian Nastasi - il 1°
settembre Galà finale "Movies, La Scuola dei Sogni".
TEATRO
>>> Venerdì
24 Giugno, 21.30-23.30 - il geniale Alessandro
Fullin torna al village con un infeltrimento teatrale di un classico della
letteratura americana, "Piccole Gonne" ovvero Infeltrimento teatrale di un Classico della
Letteratura Americana.
LECTIO MAGISTRALIS
>>> Sabato 25
Giugno, 21.30-23.00 - Fabio Canino
che sarà affiancato dalla preside Vladimir Luxuria, per una lezione sui Diritti LGBTQI in giro per il
Mondo, grazie al suo ultimo scritto Rainbow Republic, Romanzo Distopico Gay,
ed. Mondadori.
---
DISCO dalle 23.30 alle 4.00 /Aula Pop - Aula Hit - Aula
House/
www.gayvillage.it
"PERASPERA Festival di arti
performative contemporanee"
IX EDIZIONE
BOLOGNA e Castel Maggiore, Budrio, Grizzana Morandi e
Casalecchio di Reno - da giovedì 16 Giugno a venerdì 6
luglio 2016 - VARI LUOGHI E ORARI
Tra multimedialità, realtà aumentata, interazione
con lo spettatore e pura espressività dei corpi, parte la nona edizione del
festival perAspera.
Le arti performative contemporanee si dipanano in un percorso che parte da Bologna il 16 giugno per raggiungere quattro luoghi della Città Metropolitana (Castel Maggiore, Budrio, Grizzana Morandi e Casalecchio di Reno) fino al 6 luglio.
Le arti performative contemporanee si dipanano in un percorso che parte da Bologna il 16 giugno per raggiungere quattro luoghi della Città Metropolitana (Castel Maggiore, Budrio, Grizzana Morandi e Casalecchio di Reno) fino al 6 luglio.
Il festival multidisciplinare perAspera - parte
del cartellone di bè bolognaestate 2016 - per il nono anno
accende i riflettori su performance, danza, teatro, musica, installazioni e
progetti speciali in contesti densi di fascino da riscoprire attraverso l’arte
contemporanea.
Tra anteprime – come quella di Fabrizio Favale/Le Supplici – prime nazionali – come la performance multimediale The Cube di CiRCA69 – studi e lavori site specific – come Verso un Novissimo Bestiario di Fedra Boscaro – il festival trasforma spazi storici e urbani con il respiro delle arti agite, svelate con occhio attento e sensibile al fermento delle scene contemporanee.
Si parla di "scene" – rigorosamente plurali – sia per la fluidità con cui i diversi linguaggi si fondono in nuove discipline, sia per i diversi piani di osservazione – la scena regionale, quella nazionale ed, infine, quella internazionale.
Tra anteprime – come quella di Fabrizio Favale/Le Supplici – prime nazionali – come la performance multimediale The Cube di CiRCA69 – studi e lavori site specific – come Verso un Novissimo Bestiario di Fedra Boscaro – il festival trasforma spazi storici e urbani con il respiro delle arti agite, svelate con occhio attento e sensibile al fermento delle scene contemporanee.
Si parla di "scene" – rigorosamente plurali – sia per la fluidità con cui i diversi linguaggi si fondono in nuove discipline, sia per i diversi piani di osservazione – la scena regionale, quella nazionale ed, infine, quella internazionale.
Visioni e con-divisioni dei lavori di artisti nazionali ed
internazionali, con progetti in anteprima e coproduzioni dedicate, sintesi
espressive del fermento di una scena in continuo mutamento, che più di ogni
altra cosa desidera confrontarsi con gli spettatori. perAspera è un festival
aperto, ad artisti e progetti “nuovi” ma anche a tante tipologie differenti di
spettatori. Non solo appassionati ed esperti, ma anche semplicemente curiosi di
scoprire. "Scoperta" che sempre più rappresenta il
fulcro di questo festival, immerso in un contesto appassionato ed accogliente.
Il Festival dal 16 al 19 giugno abiterà il TPO di via Casarini 17/5, un deposito ferroviario bonificato e trasformato in luogo che ospita diverse attività: concerti, una palestra popolare, una scuola di italiano per stranieri, una radio libera. In questo luogo multiforme perAspera sceglie di mettere temporanee radici per il secondo anno consecutivo, per trasformarlo in un organismo che respira dimensioni altre, che si tinge di affascinanti tonalità inconsuete, attraverso le arti agite. Con gli elementi vivi che costituiscono le attività quotidiane del TPO, gli artisti del festival entreranno in relazione, abitandolo in diversi punti: la sala centrale, la palestra, altre due sale più piccole della struttura ed un cortile esterno allestito come una accogliente area ristoro, ad ingresso libero per il pubblico dalle 19,30 alle 24,00, con la diretta radiofonica di Radio Kairos, media partner del festival, che ne intervista gli artisti, per entrare ancora più in profondità nei lavori proposti.
Il Festival dal 16 al 19 giugno abiterà il TPO di via Casarini 17/5, un deposito ferroviario bonificato e trasformato in luogo che ospita diverse attività: concerti, una palestra popolare, una scuola di italiano per stranieri, una radio libera. In questo luogo multiforme perAspera sceglie di mettere temporanee radici per il secondo anno consecutivo, per trasformarlo in un organismo che respira dimensioni altre, che si tinge di affascinanti tonalità inconsuete, attraverso le arti agite. Con gli elementi vivi che costituiscono le attività quotidiane del TPO, gli artisti del festival entreranno in relazione, abitandolo in diversi punti: la sala centrale, la palestra, altre due sale più piccole della struttura ed un cortile esterno allestito come una accogliente area ristoro, ad ingresso libero per il pubblico dalle 19,30 alle 24,00, con la diretta radiofonica di Radio Kairos, media partner del festival, che ne intervista gli artisti, per entrare ancora più in profondità nei lavori proposti.
Dopo Bologna, dopo lo spazio industriale del TPO, il festival si
sposta nella Città Metropolitana, per inseguire il secondo pilastro identitatio
di perAspera: l'accessibilità.
I linguaggi di perA
spera, infatti, sono quelli di una contemporaneità che sceglie di non parlare a pochi addetti ai lavori, ma desidera ricercare tanti pubblici, non solo di cultori della materia, ma anche di appassionati o di curiosi. Una contemporaneità aperta, che desidera lasciarsi scoprire. Per questo, sceglie di andare oltre le mura di Bologna e di ricercare le suggestioni offerte da luoghi della Città Metropolitana. Il 25 giugno, quindi, perAspera si sposta nella cinquecentesca Villa Salina di Castel Maggiore, il 29 giugno nei Torrioni di cinta e nell'ex lavatoio pubblico di Budrio, il 2 luglio negli spazi magici della Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi, per chiudere il 6 luglio a Casalecchio di Reno, tra lo Spazio Eco e la Sala delle Cerimonie.
I linguaggi di perA
spera, infatti, sono quelli di una contemporaneità che sceglie di non parlare a pochi addetti ai lavori, ma desidera ricercare tanti pubblici, non solo di cultori della materia, ma anche di appassionati o di curiosi. Una contemporaneità aperta, che desidera lasciarsi scoprire. Per questo, sceglie di andare oltre le mura di Bologna e di ricercare le suggestioni offerte da luoghi della Città Metropolitana. Il 25 giugno, quindi, perAspera si sposta nella cinquecentesca Villa Salina di Castel Maggiore, il 29 giugno nei Torrioni di cinta e nell'ex lavatoio pubblico di Budrio, il 2 luglio negli spazi magici della Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi, per chiudere il 6 luglio a Casalecchio di Reno, tra lo Spazio Eco e la Sala delle Cerimonie.
perAspera / festival di arti
performative contemporanee
QUESTA
SETTIMANA:
CITTÀ METROPOLITANA Villa Salina – Castel Maggiore
CITTÀ METROPOLITANA Villa Salina – Castel Maggiore
SABATO 25 GIUGNO, dalle ore 21
Filippo Tappi (IT) – Con
tendenza a perdere
Lara Russo (IT) – PAPELãO
Lara Russo (IT) – PAPELãO
Lacandida + Tabache
(IT) –
SEARCHING A TOTAL STATE
Apertura al pubblico ore 20.00 – Inizio
spettacoli ore 21.00
Dalle 19,30 il bar del TPO è aperto e ad
ingresso libero.
Radio Kairos is “in the air”.
www.perasperafestival.org
circa JUNIOR MUSICAL
EVENTO DATA UNICA
LA CARACCIOLO JUNIOR
MUSICAL SCHOOL prsenta
"LA LAMPADA DI
ALADINO" Regia di ROSALIA
MISSERI
In
apertura
"OUR GREASE" Regia e Coreografia LELLA TRIGIANI
TEATRO ELISEO - Roma - Sabato 25 Giugno 2016 ore 19.00
PRESENTA LA SERATA CAROLINA REY
Conduttrice RAI
Ilsipario
si apre su GREASE, con la direzione
di Lella Trigiani. I giovanissimi
talenti della Caracciolo Junior Musical School si esibiranno in uno dei musical
più famosi di sempre. Dopo il debutto a Chicago nel 1971, Grease ha iniziato
un’inarrestabile scalata verso il successo, attraverso i numerosi allestimenti
nei più importanti teatri del mondo, fino alla famosissima versione
cinematografica campione di incassi, con John Travolta e Olivia Newton John. La
bravura dei giovani interpreti e l’indimenticabile colonna sonora, faranno
rivivere i favolosi anni Cinquanta, tra amicizia, amore e….brillantina!
---
Nella
seconda parte della serata, alle ore
20,30, dopo il successo del musical
“La soffitta di nonna Pauline” scritto da Rosalia
Misseri, docente della Caracciolo Junior Musical School e andato in scena
lo scorso anno al Teatro Quirino, quest’anno sarà la volta della LAMPADA DI ALADINO. La storia,
raccontata da Walt Disney, parla di un giovane dal cuore puro che, con l’aiuto
del genio della lampada, salverà la principessa Jasmine dal suo crudele
destino. Le canzoni sono tratte sia dal film della Disney che dal Musical
“Aladin“, scritto e portato in scena dai POOH. Un mix di suoni, colori e magie
renderà il tutto avvincente e appassionante.
Ingresso
libero su prenotazione
Info e prenotazioni
CREDITI:
- LA LAMPADA DI ALADINO -
Regia
di ROSALIA MISSERI - Coreografie di VITTORIO PADULA & MAURO MURRI - Proiezioni
video di PIERPAOLO MAGNANI
Service
COMPAGNIA DELLO SPETTACOLO - Costumi
D’INZILLO SWEET MODE SRL - Con la partecipazione dei Maestri di Tip
Tap LEONARDO & EMANUELE D’ANGELO
Interpreti:
LUDOVICA BLASI, ASIA CALVANI, ANNALISA CAPPONI, MATTEO DE SANCTIS, REBECCA DI
GIAMMARCO, GIULIA GAMBINO, MASHA GIORDANO, GIULIA GOLIA, LETIZIA PAOLA
QUATTRUCCI, FEDERICA SELLITRI, FRANCESCA STELLA, RACHELE TOMASSONI, MATTEO
VALENTINI, MARINA VERASTEGUI
---
- OUR GREASE -
Regia
e Coreografia LELLA TRIGIANI - Direzione
musicale SANTINA RISOLO
- Tip Tap LEONARDO & EMANUELE D’ANGELO
Interpreti:
LISA CALIMERA, ELISABETH CAYABYAB, KEVIN CHIARORE, MYA DE ANGELIS, PRISCILLA
FORMICONI, DAVIDE MORRA, MATTEO MORRA, DANILO NANNI, BEATRICE ONORATI, EDOARDO
RANIERI, MARTA VALENTINI, MATILDE VALENTINI, LUDOVICA VINCENTI
www.teatroeliseo.com
“TAKE FIVE” di Guido
Lombardi
BIBLIOTECA SANTA
MARINELLA - Santa
Marinella (Roma) - mercoledì 22
giugno 2016, ore 17.30
Presso
la Biblioteca Civica ALESSANDRO CAPOTOSTI di Santa Marinella prosegue il ciclo di proiezioni “Cinema nelle Biblioteche” promosso dall’ANAC (Associazione Nazionale Autori
Cinematografici) e sostenuto dalla Regione
Lazio.
QUESTA
SETTIMANA: “TAKE FIVE” di Guido Lombardi
Ogni
incontro con il pubblico sarà presente l’autore/autrici e/o interpreti.
Tutte
le visioni sono gratuite e ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
---
Seguirà...
il 29 giugno: “Ridendo e scherzando”
di Paola e Silvia Scola sul loro illustre padre in un interessantissimo,
acutissimo dialogo con PIF.
Maggiori
informazioni su: www.cinemanellebiblioteche.it e www.facebook.com/cinemanellebiblioteche/photos
www.bibliotechesbcs.eu
EVENTO DATA UNICA
"MAURIZIO CARRARA in vetrina per una sera"
200
GRADI - Roma - giovedì 23 giugno
2016, dalle 18.00 alle 20.00
In vetrina per una sera' è un aperitivo al femminile, in cui
una volta al mese, chi lo desidera, può raccontarci il proprio sogno realizzato
e presentare i propri lavori.
In questa occasione con noi il designer Maurizio Carrara, che ci delizierà con delle particolarissime creazioni.
E' consigliata la prenotazione.
In questa occasione con noi il designer Maurizio Carrara, che ci delizierà con delle particolarissime creazioni.
E' consigliata la prenotazione.
www.facebook.com/200-Gradi-92135934454
www.duecentogradi.it
intorno all'ARTE
PROSEGUONO
"BARBIE. THE ICON " a cura di Massimiliano Capella
COMPLESSO
DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma - da venerdì 15
Aprile a domenca 30 Ottobre 2016, vari
orari
Barbie as Marilyn, 1997 © Mattel Inc. |
The Icon che, appena conclusasi al MUDEC – Museo
delle Culture di Milano, arriva a Roma al Complesso del Vittoriano.
Nella sede romana la mostra, prodotta da Arthemisia
Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel, curata da
Massimiliano Capella, si è arricchita di nuovi prestiti dalla serie Barbie
Fashionista, tra cui i modelli Curvy, Tall e Petit, che riproducono le diverse
corporature femminili, e le wedding dolls della Coppia Reale inglese William e
Catherine.
Barbie. The Icon racconta l’incredibile vita di
questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e
culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia, ma - a differenza
di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del
tempo - ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e
attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse
nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario
globale.
Dal giorno in cui ha debuttato al New York
International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959, Barbie ha intrapreso mille
diverse professioni. È andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha
indossato un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto
Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle mode o della moda,
e si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo. Ed è diventata una
vera e propria icona.
Il percorso espositivo è studiato per offrire
diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e
culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini
che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, potranno approfondire la
storia di Barbie.
www.ilvittoriano.com
"Alphonse Mucha" a cura di
Tomoko Sato
Alphonse Mucha Le stagioni: Estate - 1896 - Serie di quattro pannelli decorativi - Litografie a colori, 103x54 cm ciascuna © Mucha Trust 2016 |
Alphonse Mucha (1860-1939) è stato uno degli artisti più celebri dell’Europa a cavallo tra ‘800 e ‘900: combinando immagini di donne seducenti a composizioni e layout tipografici innovativi creò originalissimi manifesti. Nacque così un nuovo genere di arte visiva fiorito nella Parigi della Belle Époque. Lo stile Mucha venne a indicare ben presto tutta una serie di opere grafiche e oggetti decorativi che arredavano le case dei cultori dell’arte a Parigi e in altri Paesi, diventando un’icona dell’Art Nouveau. Nel 1904, durante una visita negli Stati Uniti, i mass media salutarono in Mucha il più grande artista decorativo del mondo.
Mentre nel contesto dell’arte internazionale aumentava la sua fama, in Mucha crebbe forte il desiderio di contribuire all’indipendenza politica delle Terre ceche e delle vicine regioni slave divise per secoli dalle potenze coloniali. Al di là di un’opulenza di facciata e di una visione modernista espresse dall’Esposizione universale di Parigi del 1900, nell’Europa centrale e orientale le tensioni politiche montavano. Mucha credeva nell’universalità dell’arte, nel suo potere d’ispirazione e di comunicazione, auspicando la creazione di un’unione spirituale dei popoli slavi e, in ultima analisi, di tutto il genere umano. L’artista sognava un mondo migliore, dove le minoranze etniche di qualsiasi background culturale avrebbero potuto vivere in armonia senza subire le minacce delle nazioni più potenti. L‘amore di Mucha per la propria terra e per gli ideali utopici si manifesta nel suo capolavoro, l’Epopea slava (1911-28).
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio, la prima grande retrospettiva dedicata a Roma all’artista ceco Alphonse Mucha è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha.
Curata da Tomoko Sato, la mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.
L’evento vede come sponsor Generali, special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Vogue Italia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Skira per Arthemisia.
Immagine a corredo: Alphonse Mucha Le stagioni: Estate - 1896
- Serie di quattro pannelli
decorativi - Litografie a colori, 103x54 cm
ciascuna © Mucha Trust 2016
www.ilvittoriano.com
"I Macchiaioli. Le
collezioni svelate" curata da Francesca Dini
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma - da mercoledì
16 marzo a domenica 4 settembre
2016, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 , sabato e domenica
10.00-21.00
Cristiano Banti, Ritratto della figlia Alaide. Olio su tavoletta, 30x42 cm. Collezione privata |
La mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate apre
al Chiostro del Bramante di Roma dal 16 marzo e ha il pregio di presentare al
pubblico per la prima volta importanti dipinti dei Macchiaioli e non solo,
collocandoli nel contesto delle antiche collezioni che in origine li
ospitarono.
Le opere che appartenevano a grandi collezioni del
passato - come quella di Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo,
Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli,Enrico Checcucci, Camillo Giussani,
Mario Borgiotti - oggi sono confluite per lo più in collezioni private e
rappresentano un nucleo inedito del più importante movimento pittorico italiano
del XIX Secolo.
In mostra oltre 110 opere che rappresentano la
punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati dell’epoca,
personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la
pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i
quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Talvolta donate dagli
autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in
difficili momenti, queste opere - in grado di assecondare il piacere estetico e
arricchire le più grandi quadrerie - sono diventate capolavori ricercati anche
dai grandi intenditori d’arte dei nostri giorni.
In un percorso di 9 sezioni - ciascuna intitolata
alla collezione di provenienza - il visitatore ha la possibilità di scoprire i
Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell’Ottocento italiano e il
clima storico che fa da sfondo alla vicenda di questi artisti, oltre ai temi, ai
contenuti e ai personaggi di questo rivoluzionario movimento: si potranno
ammirare opere quali Il Ponte Vecchio a Firenze (1878 ca.) di Telemaco
Signorini - fortunosamente recuperato da Borgiotti sul mercato inglese: un
capolavoro non più visto da decenni -, Il giubbetto rosso(1895) di Federico
Zandomeneghi, Marcatura dei cavalli in Maremma (1887) e Ciociara (Ritratto di
Amalia Nollemberg) del 1881 ca. di Giovanni Fattori, Place de la Concorde(1875)
e Campo di neve (1880 ca.) di Giuseppe De Nittis, accanto al Ritratto di Alaide
Banti in giardino (1875 ca.) di Cristiano Banti, Cucitrici di camicie rosse
(1863) diOdoardo Borrani, Sforni in veranda che legge (1914 ca.) e il Ritratto
della moglie Isa (1902 ca.) di Oscar Ghiglia.
In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra
Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali
dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di
pittori.
La mostra vede come sponsor Generali Italia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
La mostra vede come sponsor Generali Italia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il
catalogo è edito da Skira.
Immagine
a corredo: Cristiano
Banti, Ritratto della figlia Alaide. Olio su tavoletta, 30x42 cm.
Collezione privata
www.chiostrodelbramante.it
"Correggio e
Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento" a cura di David Ekserdjian
SCUDERIE DEL QUIRINALE –
Roma – da sabato 12 marzo a domenica 26 giugno 2016, orari vari.
Attraverso una selezione di capolavori provenienti
dai più importanti musei del mondo, la mostra mette a confronto i percorsi di
due astri assoluti del Rinascimento italiano, Antonio Allegri detto Il
Correggio (1489-1534) e Francesco Mazzola detto Il Parmigianino (1503-1540).
Grazie al formidabile talento di questi due artisti, la città di Parma divenne
all’inizio del XVI secolo un centro artistico in grado di competere a pieno
titolo con le grandi capitali dell’arte italiana come Roma, Firenze e Venezia.
Correggio si recò a Parma solo alla fine degli anni
Dieci del Cinquecento, quando era già all’apice della carriera, e vi rimase per
il resto della sua vita. Con l’intento di esaminarne l’intero percorso
artistico, sono stati selezionati in mostra circa venti dipinti che
sottolineano opportunamente non solo la straordinaria carica emotiva e la gamma
di sentimenti espressi dal Correggio pittore di immagini religiose, ma anche le
sue opere di soggetto mitologico, che ebbero un’enorme influenza sugli artisti
successivi, dai Carracci, a Watteau, fino a Picasso.
Si potranno ammirare capolavori come la Madonna
Barrymore (Washington, National Gallery of Art), il Ritratto di dama (San
Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage), Il martirio di Quattro santi (Parma,
Galleria Nazionale); Noli me tangere (Madrid, Museo del Prado), La Scuola di
Amore (Londra, National Gallery); Danae (Roma, Galleria Borghese).
Quanto a Parmigianino, la cui carriera lo vide
attivo anche a Roma e a Bologna, il numero di dipinti esposti sarà all’incirca
lo stesso, ma accanto a quelli di soggetto religioso e mitologico, l’accento
sarà posto anche sugli spettacolari risultati ottenuti nel genere del ritratto.
Una ampia selezione di opere su carta metterà in evidenza la profonda diversità
del loro approccio alla pratica del disegno: quello sostanzialmente funzionale
di Correggio sarà accostato alla produzione incomparabilmente più ricca e varia
di Parmigianino, artista mosso da un bisogno quasi ossessivo di disegnare. Tra
i capolavori presenti in mostra si ricorda la grandePala di Bardi, prima opera
realizzata dall’artista all’età di sedici anni, il monumentale San Rocco
dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo
(Vienna, KUnsthistorisches Museum); la Madonna di San Zaccaria (Firenze,
Gallerie degli Uffizi); la celeberrima Schiava turca della Galleria Nazionale
di Parma e la cosiddetta "Antea", tra i ritratti più sofisticati e
misteriosi di tutto il Cinquecento.
Oltre a Correggio e Parmigianino, che naturalmente
saranno i protagonisti dell’evento espositivo, la mostra include anche dipinti
e disegni di altri quattro artisti meno celebri ma non meno talentuosi della
cosiddetta Scuola di Parma – Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani,
Girolamo Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano – a dimostrazione del fatto
che uno degli effetti più notevoli della presenza a Parma di Correggio e
Parmigianino fu proprio l’emergere di una cerchia di allievi e discepoli.
A cura di
David Ekserdjian
Immagine
a corredo: Parmigianino (Francesco Mazzola), Ritratto di giovane donna detta
"Schiava turca" (particolare). Parma, Galleria Nazionale.
Su
concessione del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo –
Polo Museale dell’Emilia Romagna. E’ vietata la duplicazione o riproduzione con
qualsiasi mezzo.
www.scuderiequirinale.it
Street Art - Banksy &
Co.
PALAZZO PEPOLI - Museo
della Storia di Bologna - Bologna - da
venerdì 18 marzo a domenica 26 giugno 2016, vari irari
Sul finire degli anni Sessanta del ‘900, nuove
pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale,
con l’intento di ridefinire la nozione di arte nello spazio pubblico. Sotto
l’etichetta street art, riuniamo oggi diverse forme di arte pubblica
indipendente, che riprendendo i codici della cultura pop e del graffittismo,
utilizzano il dialogo tra la strada e il web per dare vita a forme decisamente
innovative. Dopo dieci lustri, il fenomeno socio-culturale del graffitismo
urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività
contemporanea: le opere di artisti come Banksy hanno invaso le maggiori città
del mondo, e dagli anni Ottanta a oggi la stessa Bologna si è affermata come
punto di riferimento per molti artisti - da Cuoghi Corsello a Blu, passando per
Dado e Rusty - che hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro
segno sui muri. Dal 18 marzo al 26 giugno 2016 questa forma d’arte è raccontata
nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli -
Museo della Storia di Bologna con una grande mostra intitolata Street Art -
Banksy & Co. L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia la
collezione del pittore statunitense Martin Wong donata nel 1994 al Museo della
Città di New York, presentata nella mostra City as Canvas: Graffiti Art from
the Martin Wong Collection, a cura di Sean Corcoran curatore di stampe e
fotografie del Museo. Come mostra dentro la mostra, la sezione vuole
individuare la New York del 1980, nella quale si potranno ammirare lavori dei
più grandi graffiti writers e street artists statunitensi come Dondi White,
Keith Haring, e Lady Pink. La mostra, prodotta e organizzata da Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia
Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, intende
spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art. Il
progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di
Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art e del
restauro con l’obiettivo di avviare una riflessione sui principi e sulle
modalità della salvaguardia e conservazione di queste forme d’arte. Il progetto
di “strappo” e restauro, una sperimentazione condotta dal laboratorio di
restauro Camillo Tarozzi, Marco Pasqualicchio e Nicola Giordani su alcuni muri
bolognesi di Blu - uno dei dieci street artists migliori al mondo come riporta
una classifica del The Guardian del 2011 -, quali il grande murale delle ex
Officine di Casaralta (Senza titolo, 2006) e il murale della facciata delle ex
Officine Cevolani (Senza titolo, 2003) destinati altrimenti alla demolizione, è
parso come un’occasione propizia per una mostra che vuole contribuire
all’attuale dibattito internazionale: da anni, infatti, la comunità scientifica
pone l’attenzione sul problema della salvaguardia di queste testimonianze
dell’arte contemporanea e della loro eventuale e possibile
“musealizzazione” a discapito dell’originaria
collocazione ma a favore della loro conservazione e trasmissione ai posteri. La
mostra Street Art - Banksy & Co. racconta per la prima volta le influenze
sulle arti visive che la street art ha avuto e continua ad avere, passando per
quell’estetica che nacque a New York negli anni ‘70 grazie alla passione per il
lettering e il name writing di giovani dei quartieri periferici della città.
Espone le opere di autori associati al graffiti writing e alla street art, per
creare lungo il percorso le assonanze tra le diverse produzioni e spiegare il
modo in cui sono state recepite dalla società. Il patrimonio artistico è
protagonista dell’inedita esposizione ospitata a Palazzo Pepoli, che con la sua
corte coperta riproduce quella che potrebbe essere una porzione di città, luogo
ideale per raccontare una tappa importante della storia di Bologna. Il fine
utopistico e l’intento sono proteggere e conservare questa forma d’arte e
portare le attuali politiche culturali a riconoscere l’esigenza di una
ridefinizione degli strumenti d’intervento nello spazio urbano perché i
graffiti - oggi più di ieri - influenzano il mondo della grafica, il gusto
delle persone, l’Arte intera di questo secolo.
www.mostrastreetart.it
www.genusbononiae.it/palazzi/palazzo-pepoli/
"La seduzione
dell’antico Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto" a cura
di Claudio Spadoni
MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna - Ravenna - da domenica 21 febbraio a domenica 26 giugno 2016, vari orari
Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR
Ravenna . Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con il
sostegno di CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi
Ravenna
“Quel non so
che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione
futurista, in un tempo in cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a
un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due saggi Parlata su Giotto
e Paolo Uccello costruttore. Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente
definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi anche oltre i
confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il
primo Novecento fino alla Grande Guerra. Ma se la fase delle avanguardie
storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima
storico era profondamente mutato, come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di
diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie. La mostra La seduzione dell’antico. Da
Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato
insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come
testimoniato opere di artisti quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini,
Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man
Ray, Picasso e Klein esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal
21 febbraio al 26 giugno 2016. La
mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata
grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a
cura di Claudio Spadoni, ripercorre la storia del Novecento documentando
artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di coloro
estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza
rinnegare la loro appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico
proponendo un ritorno alla figuratività più quieta, appoggiata ai valori della
tradizione. Una tradizione intesa come
restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita
citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita,
come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da
contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più
disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso otto
sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà,
Martini e Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due
Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano
sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita Sarfatti; fino narrare il
Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana
a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso
e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e
quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E
ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di
stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein. Il Novecento è stato il secolo all’insegna
del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica
internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le
Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato
scientifico Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
www.arthemisia.it www.mar.ra.it
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …