Kiri, continuano anche per questa nuova stagione, le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
DEBUTTI...
"Terapia di gruppo"
di Christopher
Durang
traduzione di Giovanni Lombardo Radice
TEATRO VITTORIA - Roma
dal 26 al 31 dicembre 2017, ore 21.00_ mart . 26 ore 17.30
Una commedia cinica e divertente che, attraverso i
suoi personaggi complessi e irrisolti, racconta la nevrosi della società
contemporanea e le piccole e grandi contraddizioni della vita quotidiana e del
nostro rapporto con noi stessi e con gli altri.
Bruce, bisessuale represso, fidanzato con Bob, è
intenzionato a farsi una famiglia “normale” e al suo annuncio matrimoniale
risponde Prudence, una ragazza omofobica e sentimentalmente provata in cerca
del principe azzurro. Le loro complesse personalità, refrattarie a ogni tipo di
ascolto dell’altro, faranno del loro primo incontro un totale disastro. E a
poco servirà cercare conforto nei loro rispettivi analisti: Stuart, macho
libidinoso con cui Prudence ha avuto una “veloce” relazione, e la signora
Wallace, che si dimentica le parole e si interfaccia con i suoi clienti con la
consulenza di un “famoso” peluche. Lo spumeggiante girotondo di incontri e
scontri, di ansie e nevrosi, illusioni e desideri che i personaggi si scambiano
l’uno con l’altro, si chiude nella scena finale, dove tutti inevitabilmente,
tra urla e sparatorie, finiranno per trovarsi e in qualche modo riconciliarsi.
Questa commedia, dove echeggiano i temi cari a Woody Allen, ci suggerisce che
solo il gruppo può migliorare l’esistenza dell’individuo e soddisfarne bisogni
biologici e psicologici, e che servirsi dell’umorismo rimane sempre uno dei
migliori antidoti ai mali del mondo.
Di
Christopher Durang - traduzione di Giovanni Lombardo Radice - Con Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo
Lizzani, Crescenza Guarnieri, Sebastiano Colla, Valerio Camelin regia Stefano
Messina - produzione Attori & Tecnici
Speciale Capodanno! Il 31 dicembre Doppio Spettacolo
ore 20.00 e ore 22.50
Costo: Biglietti intero platea 28 € , intero galleria 22 € (compresi 3 euro di
prevendita) ridotti in convenzione: platea 21 € e galleria 18 € (compresi i 3 euro di
prevendita) Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti
Informazioni: botteghino: 06 5740170 ; 065740598 lunedì
(ore 16-19), martedì - sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Indirizzo:
piazza di
Santa Maria Liberatrice, 10 - Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrovittoria.it
__________________________________________________________________________
GENERAZIONE
DISAGIO e PROXIMA RES
presentano
presentano
"DOPODICHÈ STASERA MI
BUTTO"
di e con Enrico
Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Luca Mammoli
Regista e co-autore Riccardo Pippa
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 27 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 ,
orario: serali ore 21.00,
pomeridiane ore 18.00
Dopodichè stasera mi
butto, è l'ultimo spettacolo dell'anno in
programmazione a Via Giulia, che saluta il 2017 insieme agli attori di
Generazione Disagio, la compagnia di
teatro che ha coinvolto e fatto impazzire dal divertimento migliaia di
persone in giro per l'Italia.
Lo spettacolo sarà
in scena all'OFF/OFF Theatre per festeggiare nel cuore di Roma la notte di San
Silvestro, e il 2 gennaio la centesima replica dello spettacolo creato dagli
incontenibili attori under 35 Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea
Panigatti e Luca Mammoli, insieme al regista e co-autore Riccardo Pippa.
Sul palco i quattro
profeti del Disagio-Pensiero addestrano il pubblico alla loro dottrina: arrendersi al Disagio, accettarlo e coltivarlo. Come? Attraverso vari
prodotti pedagogici, dopo il successo dei loro ultimi libri "A tuo agio
nel Disagio" e "il Disagio del Re Magio", presentano in
anteprima il loro nuovo gioco in scatola
dal titolo: "Dopodiché". Immaginate una sorta di gioco dell'oca dove
un laureando, un precario e uno stagista si sfideranno per vedere chi riesce ad
accumulare più sfighe e perciò più disagio. Con l'aiuto e la partecipazione dal vivo del pubblico in sala, i giocatori dovranno avanzare sul tabellone per accumulare
Disagio, destreggiandosi tra prove collettive, prove individuali e caselle
“imprevisti”. Obiettivo: la casella finale del Suicidio!
NOTE DRAMMATURGICHE:
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e
voglia di cambiamento, vengono trattate con un meccanismo di ribaltamento
paradossale: invece di risolvere i propri problemi o lottare per un mondo
migliore i personaggi si abbandonano piacevolmente al Disagio, lo difendono e
orgogliosamente lo praticano con disciplina. "Non sarai tu a risolvere l’inquinamento ambientale separando la
carta dalla plastica, non porrai fine alle guerre, non salverai il panda
dall'estinzione. Il mondo non dipende da te. Dunque perché preoccuparsi? Se non
hai aspettative non rimarrai deluso. Balla, bevi e fregatene del resto, che
tanto poi si muore". Nel testo proviamo a porre l'attenzione
sull'attitudine autolesionista della nostra generazione. Preferiamo cullarci
nei nostri problemi e sentirci comodamente impossibilitati a far niente. Ci deresponsabilizziamo e ci spegniamo.
Affrontiamo il tema del suicidio per parlare dei nostri piccoli suicidi
quotidiani: tutte quelle attitudini, piccole prassi e decisioni che ci fanno
morire pian piano e che in qualche modo ci assolvono dal dover prendere
posizioni, agire e reagire. Ridiamo insomma, di come siamo bravi a scavarci la
fossa giorno per giorno, in compagnia dei nostri paradossi e ossimori: la
nostra pubblica intimità, l'inerzia iperattiva, il confortevole precariato, i corpi
immaginifici, la condivisione in solitaria e la volgare trascendenza.
VINCITORE
DEI PREMI:
ROMA PLAYFESTIVAL 1.0, nel 2015|BANDO TEATRO OFF ARTIFICIO, nel
2015|BANDO LE CITTÀ VISIBILI
,
nel 2015|Record Incassi TORINO FRINGE FESTIVAL del 2014|GIOVANI REALTÁ DEL
TEATRO, del 2013|Menzione Speciale per SCINTILLE 2013|Menzione Speciale per
INTRANSITO 2013
Di e Con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi,
Andrea Panigatti e Luca Mammoli - Regista e co-autore: Riccardo Pippa -
Consulenza Scene e Costumi: Margherita Baldoni - Luci: Max Klein - Disegni: Duccio Mantellassi - Produzione: Proxima
Res - Si ringraziano: Adele Pellegatta per la Voce Fuori Campo, Carlo Bassetti
per la Canzone di Chiusura e ZAM Milano
- Foto di scena: Cora Limuti / Teatro della Tosse
CAPODANNO
all’Off/Off Theatre
con lo spettacolo
presentato da GENERAZIONE DISAGIO
"DOPODICHÈ
STASERA MI BUTTO"
di e con Enrico Pittaluga, Graziano
Sirressi, Andrea Panigatti, Luca Mammoli | Regista e co-autore Riccardo Pippa
Dalle ore 22.30: FISH DINNER
Domenica 31 Dicembre dalle ore 21.00 iniziano i
festeggiamenti in Via Giulia, per il primo Capodanno dell'OFF/OFF
Theatre, insieme alla pluripremiata
compagnia milanese Generazione Disagio, un gruppo di esplosivi attori under35 in scena con lo
spettacolo DOPODICHÈ STASERA MI BUTTO, di e con Enrico Pittaluga,
Graziano Sirressi, Andrea Panigatti, Luca Mammoli, diretti da Riccardo
Pippa, prodotto da Proxima Res.
Al termine dello spettacolo nella champagneria del teatro, dalle 22.30,
con prenotazione obbligatoria, si potrà degustare una cena a base di pesce,
preparata dagli chef del Ristorante Assunta Madre, le cui pietanze
accompagneranno gli avventori nel saluto al Nuovo Anno in arrivo.
Prima della cena, sul palco, i quattro
interpreti, profeti del Disagio-Pensiero,
perfettamente inseriti tra le scene e i costumi di Margherita Boldoni,
illuminati dalla luci di Max Klein sui disegni di Duccio Mantellassi,
addestreranno il pubblico alla loro dottrina: arrendersi al Disagio, accettarlo e
coltivarlo. A giocare con gli attori sarà proprio il pubblico, coinvolto in prima persona, in una sorta di gioco dell'oca dove un laureando, un precario e uno stagista si
sfideranno per vedere chi riesce ad
accumulare più sfighe e perciò più
disagio. Con l'aiuto delle persone in
sala, i giocatori dovranno avanzare
sul tabellone per accumulare Disagio, destreggiandosi tra prove collettive, prove individuali e caselle “imprevisti”, con un obiettivo finale tutto da scoprire.
MENU a cura di Assunta Madre
Ostriche e Sushi Roll
Insalata di Mare
Trofie Spigola e Limone
Gnocchetti al Gambero Rosso
Frittura croccante di Pesce, Calamari e
Verdure miste
Panettone e Pandoro
A mezzanotte: Lenticchie e Cotechino
Acqua, Vino Bianco/Rosso e Spumante
Costo
Biglietti: Spettacolo 25€ / Spettacolo + Cena 60€
Costo: Biglietto intero 25 €
- ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under
26
Indirizzo: Via
Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com - www.ricciforte.com
Facebook di riferimento: www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona
__________________________________________________________________________
Qualcosa di personale
presenta
"Il
metodo cinese"
La commedia più giallo
rossa che c’è
di Enrico
Maria Falconi
regia di
Giancarlo Fares
co-diretto da
Enrico Maria Falconi
Teatro
Cyrano - Roma
dal 28 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 ore
21.00_1 gennaio riposo_7 gennaio ore 18.00
Mario
è in cassa integrazione da due anni e Luigi, seppur laureato in ingegneria
aerospaziale, è disoccupato.
Mario saltuariamente aiuta nel lavoro il suo amico
Armando, ex carcerato, con una piccola azienda di traslochi e Luigi si
barcamena a chiamata presso il ristorante cinese sotto casa.
Una sera però Luigi torna a casa con la bellissima
Ming Ling, a capo del centro massaggi "Piccolo Loto", che è stata
cacciata dal pericoloso Mister Lee.Ming Ling coinvolgerà tutti in una nuova
società di affari mettendo a profitto lo spazio.
Il Metodo Cinese di Ming Ling coinvolgerà non solo
Mario e Luigi ma anche Armando, Rosalina e anche il pericoloso Mister Lee.
Una commedia divertente e irriverente piena di
colpi di scena e di buon umore e adatta anche alle famiglie. Un cast di attori
eccellenti , firmato da Enrico Maria Falconi e la regia di Giancarlo Fares .
di Enrico Maria Falconi - regia di
Giancarlo Fares - co-diretto da Enrico Maria Falconi - con Enrico Maria Falconi,Francesca
Simonelli,Federico Baldini,Patrizio De Paolis, Anastasia Velesco,Roberto
Fazioli
Speciale Capodanno
Un capodanno UNICO!!
Un modo per iniziare il NUOVO ANNO con una commedia divertente e
tutta da RIDERE!!!
31 dicembre 2017
INIZIO SERATA ore 20,00 con calice di vino e BUFFET
Misto di Finger Food
Pasta al Salmone
Acqua
Vino
ORE 21,00 inizio spettacolo “IL METODO CINESE”
Intervallo Primo atto
PANDORO e PANETTONE
Fine spettacolo
BRINDISI di MEZZANOTTE con LENTICCHIE!!!!!
Prezzo tutto incluso: 50 euro a persona!!!
Costo: Poltronissima 20
€ - poltrona
15 € - III
settore 8 €
Dettagli: Parcheggio
interno a disposizione
Informazioni:
Telefono 3481012415
Indirizzo: via di Santa
Maria Mediatrice, 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrocyrano.net
__________________________________________________________________________
AVVISO AI SOCI
L'Associazione Culturale Teatro
Trastevere
presenta:
di G.
Clementi
Con
Federico Capponi, Eugenio Banella,
Adele Pani, Edoardo La Rosa, Guido
Goitre
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 28 dicembre 2017 al 2 gennaio 2018, lun-sab ore 21:00
_dom. ore 17:30
“E se vi svegliaste sotto un lenzuolo bianco...in un
obitorio?”
Questo
è quello che succede ai protagonisti di questa storia: non sanno come ci sono
arrivati e non sanno come uscirne.
“Quattro sconosciuti, quattro lenzuoli,
quattro letti, quattro armadietti, insomma tutto quello che c'è in un
obitorio...ma moltiplicato per quattro.”
Una esilarante commedia, ricca di imprevisti e situazioni
grottesche che vi coinvolgeranno fino all'ultimo minuto.
Un crescendo di paura, suspense e brivido comico che vi
terrà incollati alla poltrona in un classico firmato Gianni Clementi e
sorprendentemente interpretato dai “Parzialmente Scremati”.
31 DICEMBRE PASSATE IL CAPODANNO CON NOI
Info e Prenotazioni: info@teatrotrastevere.it
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 € + 2 € di tessera
associativa
Kirolandia media partner - Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina
facebook di Kirolandia
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 -
Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
_________________________________________________________________________
Gitiesse Artisti Riuniti
in
coproduzione con “Spoleto 59”
MARIANGELA D’ABBRACCIO GEPPY GLEIJESES
"FILUMENA MARTURANO"
di Eduardo De Filippo
regia LILIANA CAVANI
regia LILIANA CAVANI
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 2 al 7
gennaio 2018, mar. 2, merc. 3 , ven. 5, sab. 6, gennaio ore 21.00 - gio. 4, sab. 6, dom. 7 gennaio ore
17.00
Questa edizione di Filumena Marturano è stata definita “lo spettacolo dell'anno”. “Finalmente vediamo Eduardo interpretato e messo in scena in totale autonomia espressiva, senza imitazioni del grande autore-attore. “Una straordinaria Mariangela D’Abbraccio…. Geppy Gleijeses in stato di grazia”. A ogni replica si registrano puntualmente 15 minuti di applausi e autentiche standing ovation. I teatri esauriti ovunque. “La regista Liliana Cavani offre una indimenticabile prova al suo debutto nella prosa, dialogando magicamente con Eduardo”.
Filumena Marturano – una della commedie italiane del dopoguerra più conosciute e rappresentate all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella “Cantata dei giorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
Nel
dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da
lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare
un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche
moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.
A
Geppy Gleijeses è stato assegnato il premio Flaiano come migliore interprete
della stagione 2016/2017 e alla regista Liliana Cavani il premio Persefone
2017.
Di Eduardo
De Filippo - - Regia LILIANA CAVANI
- Con MARIANGELA D’ABBRACCIO, GEPPY GLEIJESES, Nunzia Schiano, Mimmo Mignemi e con Fabio Pappacena, Ylenia
Oliviero, Elisabetta Mirra, Agostino
Pannone, Gregorio Maria De Paola, Adriano Falivene - scene e costumi: Raimonda Gaetani - musiche: Teho
Teardo - luci: Gigi Ascione - Assistente
alla regia: Marina Bianchi
Costo: Biglietti platea
interi € 60 ridotti € 54 - I balconata
interi € 55 ridotti € 50 - II balconata
interi € 48 ridotti € 43 - galleria interi € 42
ridotti € 38
Informazioni:
06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
__________________________________________________________________________
Avviso
ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"IL CUORE A GAS"
di Tristan Tzara
regia: Andrea Martella
di Tristan Tzara
regia: Andrea Martella
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 4 al 7 gennaio 2018, lun-sab ore 21:00 _dom.
ore 17:30
“Il Cuore scaldato a Gas pulsa lentamente, ampia
circolazione,
si tratta dell'unica e della più grande truffa
del secolo in tre atti”
Rumore bianco” teatrale, così è stato definito “Il Cuore A Gas”, capolavoro
del teatro dada scritto da Tristan Tzara e rappresentato per la prima volta, in
pieno clima avanguardistico, nel 1921 a Parigi. I personaggi, Occhio, Bocca, Orecchio, Naso, Sopracciglio e Collo vivono,
dialogano ed interagiscono all’interno di un mondo surreale e fuori dal tempo e
dallo spazio.
L’autore stesso descrive la sua opera come una commedia ed in effetti della
commedia ha gran parte delle caratteristiche, da una discreta ed intelligente
comicità all’immancabile lieto fine. L’unico problema, se di problema si può
parlare, è che il testo in questione
non ha una narrazione chiara, che la storia, di fondo, sembrerebbe non
esistere e che i dialoghi sono apparentemente sconnessi e privi di qualunque
logica.
Si potrebbe, in effetti, parlare di non-sense, ma risulterebbe limitativo,
visto che Tzara è riuscito a scrivere qualcosa che, più che non avere un senso,
è in grado di accogliere qualunque senso: rumore bianco teatrale, appunto. L’interpretazione scelta in
questa versione, che aggiunge ai personaggi originari anche Didascalia, una
personificazione umana delle geniali
note a margine dello stesso Tzara, ha a che fare con la ricerca della felicità in un mondo che non
concede spazio alla libertà, inquadrando ogni esistenza in uno schema
definito e convenzionale al quale aderire senza alcuna possibilità di scelta. A
meno che qualcuno non decida di ribellarsi, ad esempio … innamorandosi,
portando quindi una ventata di sana irrazionalità ed incoerenza all’interno di
questo mondo così monotono e straniante. Ecco allora che un grido di libertà scardina i meccanismi esistenti e
mostra ad ognuno quanto, molto spesso, la propria infelicità sia causata da
costrizioni e limiti masochisticamente autoimposti.
Di
Tristan Tzara - regia: Andrea Martella - Personaggi
ed interpreti - -Occhio: Flavio Favale Bocca: Simona Mazzanti Orecchio:
Edoardo La Rosa Naso: Vincenzo Acampora Sopracciglio: Giorgia Coppi Collo:
Vania Lai Didascalia: Walter Montevidoni
- -Foto in locandina a cura di: SEI
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 € + 2 € di tessera
associativa
Kirolandia media partner - Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina
facebook di Kirolandia
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 -
Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
_________________________________________________________________________
PROSEGUONO...
Ambra Angiolini
Matteo Cremon
"La guerra dei Roses"
di Warren Adler
traduzione di Antonia
Brancati e Enrico Luttmann
Regia Filippo Dini
TEATRO
Eliseo - Roma
dal 19 dicembre 2017 al 7 gennaio
2018 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ primo sabato di
programmazione ore 16.00 e 20.00_merc. e dom. ore 17.00
Una parabola che rispetta le tappe
canoniche del rapporto sentimentale: il colpo di fulmine, il matrimonio, le
affermazioni socio - professionali, la consacrazione con l’acquisto della
reggia dei sogni. Poi, improvvisamente, qualcosa si guasta
La guerra dei Roses è il titolo di
un romanzo di Warren Adler del 1981 che otto anni più tardi diventa un enorme
successo cinematografico per la regia di Danny De Vito con protagonisti Michael
Douglas e Kathleen Turner. L’autore
del romanzo, artefice anche del soggetto del film, in seguito deciderà di
adattare questa vicenda per il teatro, creando una commedia straordinaria,
raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle,
trovando forse in teatro la sua dimensione ideale, per la sua potenza
espressiva e la sua dimensione terribilmente onirica.
La storia, nota a tutti grazie alla fama della pellicola
cinematografica e alla notorietà oltre che alla splendida affinità
interpretativa dei suoi protagonisti -
narra la lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e
ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei una
moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante
ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole o
grandi comodità, che la loro vita quotidiana andava conquistandosi.
Tutto questo
avviene, come ci è lasciato intuire dalle prime scene, in un’atmosfera di
profondo amore, di sincera passione, all’interno di una cornice rosa e perfetta,
lontani dal sospetto, appunto inesistente tra i Rose, di un qualsivoglia senso
di raggiro o personale tornaconto, la dinamica del loro vivere insieme pare (ed
è!) motivata soltanto dal reciproco amore. Ma, poco dopo l’inizio della
commedia, tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata
realizzazione professionale di lei. Tutta la loro vita passata insieme, viene
da lei completamente riscritta e reinterpretata, la sua maturata presa di
coscienza la rafforza e la sprona, con una ferocia degna di una grande eroina,
a scagliarsi sul suo amato, ora responsabile della sua mancata affermazione, in
un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme
conseguenze.
Di Warren Adler - traduzione di Antonia Brancati e Enrico Luttmann
- con Massimo Cagnina e Emanuela
Guaiana - Scene: Laura Benzi - Costumi:
Alessandro Lai - Luci: Pasquale Mari - Musiche: Arturo Annecchino - Regia: Filippo Dini - Produzione La Pirandelliana in coproduzione con Goldenart Production e Artisti Riuniti
Repliche feste natalizie:
Domenica 24 e lunedì 25 dicembre: riposo
Martedì 26 dicembre ore 20.00
Domenica 31 dicembre: speciale Capodanno
spettacolo ore 20.00 con brindisi e panettone all’intervallo biglietti € da 80 a 35
cenone presso Cucina
Eliseo 100 € - posti a sedere limitati con prenotazione
obbligatoria a cucina@teatroeliseo.com oppure 06.83548197 – 392.0913968
Lunedì 1 gennaio riposo
Sabato 6 gennaio ore 20.00
Durata: 2
h escluso intervallo (I atto 90 min – II atto 30 min)
Costo: Biglietto da 20 € a 40 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
__________________________________________________________________________
FRANCESCO
PANNOFINO e EMANUELA ROSSI
in
"BUKUROSH, MIO NIPOTE
OVVERO IL RITORNO DE I SUOCERI ALBANESI"
DI GIANNI CLEMENTI
OVVERO IL RITORNO DE I SUOCERI ALBANESI"
DI GIANNI CLEMENTI
CON
ANDREA LOLLI SILVIA
BROGI MAURIZIO PEPE
FILIPPO LAGANÀ
ELISABETTA CLEMENTI
REGIA
CLAUDIO BOCCACCINI
CLAUDIO BOCCACCINI
PRODUZIONE VIOLA PRODUZIONI
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 19 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, martedì, giovedì e venerdì ore 21,
mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Dopo lo straordinario successo de I Suoceri Albanesi con una tournèe
di 200 repliche in tutta Italia, Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, tornano
a raccontarsi in Bukurosh, mio nipote. Lucio, consigliere comunale
progressista; Ginevra, chef in carriera di cucina molecolare e la loro figlia
17enne Camilla; Corrado, Colonnello gay in pensione; Benedetta, titolare
dell’erboristeria sotto casa; Igli, albanese, titolare di una piccola Ditta
edile e Lushan, il suo giovane fratello, sono nuovamente gli “eroi” della nuova
commedia di Gianni Clementi, autonoma, ma anche sequel ideale.
Lucio e Ginevra sono appena tornati
dall’Albania, reduci insieme a Corrado e Benedetta dal matrimonio riparatore di
Camilla con Lushan, di cui è rimasta incinta durante i lavori di
ristrutturazione del bagno di casa. Ai dubbi per la scelta tanto azzardata
della figlia si sommano le preoccupazioni per il suo futuro, l’annuncio delle
imminenti elezioni comunali per Lucio, la notizia che il ristorante molecolare
di Ginevra comincia ad accusare un notevole calo di clienti e il problema della
imminente convivenza in casa con i novelli sposi. L’impegno di acquistare e
ristrutturare, tramite la ditta di Igli, l’appartamento sullo stesso
pianerottolo, anche se economicamente impegnativa, si prospetta come
un’occasione unica per preservare la vicinanza con la figlia ma anche
l’intimità familiare. Ma l’arrivo improvviso e anticipato dal viaggio di nozze
di una Camilla disperata e sola, non fa che rafforzare i loro dubbi sulla
fragilità della loro figliola e soprattutto di quell’unione. Anche per gli
amici di famiglia Corrado e Benedetta le novità non mancano…
Tutto sembra precipitare ulteriormente:
purtroppo Lucio non viene eletto e da ex onorevole, per la prima volta in vita
sua, scopre di non saper fare niente. Non ha un mestiere; lui che ha dedicato
tutta la sua vita sempre e solo alla politica! Lucio e Ginevra cadono in una
profonda depressione, ma paradossalmente le difficoltà del momento riavvicinano
molto la coppia e, come recita il famoso detto spagnolo: “un bambino arriva sempre
con il pane sotto il braccio”, la nascita di Bukurosh sembra sgombrare il cielo
dalle nubi.
Un interno medio borghese, una famiglia che
vede messa in pericolo la propria presunta stabilità ed è costretta a mettersi
in gioco. Bukurosh, mio nipote vuole essere una divertita riflessione sulla
nostra società, sui nostri pregiudizi, i nostri timori, le nostre
contraddizioni, debolezze e piccolezze.
Serata CAPODANNO ore 21 prezzi
da 90 a 130 euro
Costo: Biglietti da 38 € a 28 €
Indirizzo: via della
Mercede, 50 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.salaumberto.com
_________________________________________________________________________
"39 SCALINI"
di Patrick Barlow
dal romanzo di John Buchan
regia di Leonardo Buttaroni
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 19
dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, ore
21.00_sab 17.30 e 21.00_dom. 17.30
Dopo dieci
anni di successi a Londra, approda al Teatro de’ Servi di Roma il
pluripremiato 39 SCALINI
Il
Teatro de’ Servi scherza col noir, portando sul proprio palcoscenico dal lo
spettacolo firmato da Patrick Barlow, tratto dal romanzo di John Buchan. Una
trama intrigante come poche, sulla quale si cimentò, nel lontano 1935, niente
meno che il maestro del brivido, Alfred Hitchcock e su cui, più di
recente, sono stati costruiti due remake.
Come ogni
black comedy che si rispetti, omicidi e complotti criminali non mancheranno, ma
la versione teatrale di Barlow, presentata per la prima volta a Londra nel
2005, stempera ogni elemento drammatico e introduce lo spettatore in un mondo
irreale e genialmente caotico: quattro attori che nel giro di poco meno di due
ore recitano ed impersonano 40 personaggi dalla caratteristiche più diverse:
poco importa se si tratti di buoni o di cattivi, di uomini o di donne, di
esseri viventi o di oggetti inanimati.
La versione
che andrà in scena al de’ Servi è curata con la consueta maestria da Leonardo Buttaroni, che si è
aggiudicato il Premio Cerami 2016 per la categoria “Miglior
Spettacolo”. A mettere in pratica le sue indicazioni è il poker di consolidati
e virtuosi interpreti della compagnia “Cattive Compagnie”: Alessandro Di Somma (Miglior
attore non protagonista Premio Cerami 2016) ,Yaser Mohamed (Miglior
attrice non protagonista Premio Cerami 2016), Diego Migeni e
Marco Zordan.
La commedia
appare come una corsa vertiginosa fino all’ultimo travestimento, con ritmi
narrativi serrati ed incalzanti. Conserva comunque anche la ricchezza dei
dettagli psicologici della versione cinematografica hitchcockiana, alta
tensione e suspense comprese. Come da copione, l’unico personaggio a rimanere
sempre se stesso durante l’intero spettacolo è il protagonista: Richard Hannay,
un uomo d'affari bello e annoiato della vita, interpretato da un carismatico e
trascinante Zordan, cui è stato assegnato durante l’ultimo Comic Off il
premio come Migliore Attore Protagonista per lo spettacolo “Primi! (dei
non eletti)”. Hannay viene intrappolato in un intrigo
internazionale apparentemente senza uscita: per caso conosce una donna,
Annabella Smith, che gli svela, prima di essere uccisa, di essere una spia e di
aver scoperto un complotto guidato da un’organizzazione chiamata – per
l’appunto – “39 Scalini”. Da quel momento la vita di Hannay sarà sconvolta da
un turbinio di eventi che lo porterà ad incontrare (e spesso scontrarsi con )
tutti gli altri personaggi della storia.
Un giallo
sottile, ed al tempo stesso esilarante, giocato su gag e travestimenti; un
piatto per buongustai servito su una scena impeccabile ed altamente suggestiva,
firmata da Paolo Carbone che
si è anche aggiudicata il premio per la miglior scenografia del Premio Cerami
2016.
Costo: Biglietti platea intero 22 € - ridotto G/A 16 € - galleria intero 18 € - ridotto G/A 14€ (ridotto giovani under 18 e anziani over 65)
Indirizzo:
via del
Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito
di riferimento teatro:
www.teatroservi.it
__________________________________________________________________________
"New
Magic People Show"
Dall’opera di Giuseppe Montesano
Messo in scena da Enrico Ianniello - Tony Laudadio - Andrea Renzi - Luciano Saltarelli
TEATRO
PICCOLO ELISEO
dal 20 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 ,
orario martedì,
giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00
Una nuova
versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop dell’Italia
malata di questi ultimi anni
Nel
2007 in Magic People Show, su un ritmo vertiginoso da commedia nera
messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli, Giuseppe Montesano chiamava in scena il suddito televisivo, il
consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi
i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, i venditori di
aria da respirare, i venditori e i compratori di anime.
Dieci
anni dopo quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, torna in una nuova
versione. Un nuovo capitolo del tragicomico romanzo teatrale dell’Italia malata
di questi ultimi anni, in un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma,
fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di
essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore.
Quello che volevamo era restituire il
senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale, il pullulare comico
di personaggi messi a cuocere in una stessa pentola a pressione demenziale, le
vite non più protette dall’intimità dell’at
home ma sempre sotto l’occhio di tutti, e con un ritmo che voleva
sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, i Soprano e la Commedia
dell’Arte, Quevedo e l’Avanspettacolo, Totò e Godot: come farlo con soli
quattro attori? E qui la loro idea straordinaria fu di recitare su un tavolino
da salotto, gomito a gomito come sardine in una scatola mentale, ricreando la
sensazione della mancanza di spazio interiore del condominio coatto. E poi,
attinta alle radici stesse del teatro popolare napoletano e ai Maestri della
Farsa, la trovata del travestimento: solo quattro attori si trasformavano e si
moltiplicavano, con pochissimi trucchi, in maschi e femmine e bambini, in una
folla di personaggi, in una sorta di avanspettacolo postmoderno. Era nato ‘Magic People Show’.
Si può ridere su cose drammatiche? Si
può fare ironia su ciò che ci sta strangolando? ‘Magic People Show’ parla di come stiamo diventando servi del
mediatico e del denaro, ma si rifiuta di usare le categorie della politica;
parla di come la politica abbia invaso le anime, ma non la nomina mai; parla di
come la cara e amata vita quotidiana, sia modificata e deformata dallo
strapotere dell’Economia, ma senza scrivere trattati asserviti alle ideologie
vecchie e nuove. Non si possono più usare innocentemente le parole che i nemici
dell’umano hanno deformato nella menzogna, e se si vuole restare vivi bisogna
provare a smascherare quelle menzogne: ma come? Non resta che dare la parola a
loro, ai mutanti di quella che è già da tempo la ex società del benessere:
facendo confessare a loro stessi la propria vergogna e assurdità, la mancanza
d’amore, la banalità nel male. Allora bisogna far salire in scena Lallo e Gegè,
la signora madre Torza e la signorina figlia Torza, l’osceno avvocato Morfo e
l’ultimo resistente, il dottor G.: e bisogna lasciarli liberi di sproloquiare,
lasciare che i mostriciattoli si esprimano in tutta la loro ridicola e
ripugnante miseria, per vedere ciò che troppo spesso è nascosto dall’abitudine
e dal così fanno tutti quindi è
normale fare così. Non è vero: diventare disumani e cretini e servi e
morti in vita non è normale, e non tutti lo fanno: e quindi è normale essere umani, e miti, e gentili, e liberi, e
poetici, e vivi. Giuseppe Montesano
Dall’opera di Giuseppe
Montesano - Messo
in scena da Enrico
Ianniello - Tony Laudadio - Andrea Renzi - Luciano Saltarelli - Elementi scenici Underworld
Costumi Ortensia De Francesco - Produzione Teatri Uniti
Repliche feste natalizie:
Domenica 24 e lunedì 25 dicembre: riposo
Martedì 26 dicembre ore 20.00
Domenica 31 dicembre: speciale Capodanno
spettacolo ore 20.00 con brindisi e panettone all’intervallo biglietti € 40
cenone presso Cucina
Eliseo 100 € - posti a sedere limitati con prenotazione
obbligatoria a cucina@teatroeliseo.com oppure 06.83548197 – 392.0913968
Lunedì 1 gennaio riposo
Sabato 6 gennaio ore 20.00
Durata: 70 minuti
Costo: Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento
teatro: www.teatroeliseo.com
_________________________________________________________________________
"LA SPALLATA"
di Gianni Clementi
con Elisabetta De Vito,
Gabriella Silvestri e Stefano Ambrogi
TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 6 al 31 dicembre 2017, orario dal martedì al
venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore
17.00.
Commedia
capace di coniugare con equilibrio ed originalità una graffiante ironia ed il calore delle atmosfere familiari più tradizionali
e genuine. Lo spettacolo porta la firma di Gianni Clementi, autore di innumerevoli commedie teatrali che
hanno conquistato sia il pubblico italiano che quello straniero (per citare
alcune delle più amate “Grisu’, Giuseppe e Maria”, “Ben Hur”, “Sugo Finto” e
“L’ebreo”). La regia è curata da Vanessa
Gasbarri. Dopo il successo di “Finchè vita non ci separi”, viene dunque
a ricostituirsi la sinergia artistica che durante la scorsa stagione ha
regalato al pubblico del Teatro della Cometa risate, inediti spunti di
riflessione e momenti d’emozione. Nel nuovo lavoro "La Spallata" l’intreccio narrativo denso di
sorprendenti colpi di scena, viene contrappuntato dagli eventi storici di
un'epoca divisa tra galvanizzanti rivoluzioni e drammi incombenti. Al centro
dei fatti raccontati da questa spassosa commedia, il microcosmo di una famiglia
e un difficile confronto generazionale. Da un lato due cognate, protettrici di
questo nucleo familiare matriarcale, cercano di affrontare le asperità del
quotidiano o si abbandonano al fluire di un'esistenza ancorata al passato ed
ormai priva di stimoli; dall'altro i loro quattro figli, appaiono pervasi dal
desiderio di riscatto sociale, realizzazione personale e successo economico
tipico della gioventù ed in particolare della cornice storica offerta dagli
anni Sessanta.
Uno
spettacolo intenso, divertente, ricco di pathos e comicità. La tradizione della
commedia d'autore all'italiana rivisitata con la giusta dose di modernità ed un
entusiasmo trascinante.
Di Gianni Clementi - con Elisabetta De Vito, Gabriella
Silvestri e Stefano Ambrogi e con Claudia
Ferri, Alessandro Loi, Matteo Milani, Alessandro Salvatori - regia Vanessa Gasbarri - scene Katia Titolo - costumi Velia Gabriele - luci Giuseppe Filipponio
Costo: Biglietti Platea
25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni: Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti
di riferimento: www.teatrodellacometa.it
_________________________________________________________________________
musical
Alessandro
Longobardi
VIOLA
PRODUZIONI
LORELLA
CUCCARINI è Turandot
"LA REGINA DI
GHIACCIO il musical"
UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER VIOLA PRODUZIONI - TEATRO BRANCACCIO
MUSICA DAVIDE MAGNABOSCO, PAOLO BARILLARI, ALEX
PROCACCI
TESTI MAURIZIO COLOMBI, GIULIO NANNINI
SCENE ALESSANDRO CHITI, COSTUMI FRANCESCA GROSSI
DIREZIONE
MUSICALE E ARRANGIAMENTI DAVIDE
MAGNABOSCO COREOGRAFIE RITA
PIVANO
con
LORELLA CUCCARINI nel ruolo
di TURANDOT
PIETRO PIGNATELLI nel ruolo
di CALAF
DANIELA SIMULA nel ruolo
di CHANG’È,
SERGIO MANCINELLI nel ruolo
di YAO,
VALENTINA FERRARI nel ruolo
della strega TORMENTA
FEDERICA BUDA nel ruolo
della strega GELIDA
SILVIA SCARTOZZONI nel ruolo
della strega NEBBIA
GIANCARLO TEODORI nel ruolo
di PING
JONATHAN GUERRERO nel ruolo di
PONG
ADONÀ MAMO nel ruolo di
PANG
PAOLO BARILLARI nel ruolo
di ALTOUM
FLAVIO TALLINI nel ruolo
del PRINCIPE DI PERSIA
LAURA CONTARDI nel ruolo
di ZELIMA
SCRITTO
E DIRETTO DA MAURIZIO COLOMBI
Teatro Brancaccio - Roma
dal 20 dicembre 2017 al 20 gennaio 2018, ore 21.00 - sabato 23,
martedì 26, 1, 5, 6 e 7 gennaio ore 17.00_27, 28 e 29 dicembre 3 e 4 gennaio
ore 20.
Atteso il
ritorno nel periodo di natale di Lorella Cuccarini in LA REGINA DI GHIACCIO il
musical, ideato e diretto da Maurizio Colombi, ispirato alla fiaba persiana da
cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini.
Lorella
Cuccarini interpreta il ruolo di una crudele e malefica regina vittima di un
incantesimo, nel cui regno gli uomini indossano una maschera per non incrociare
il suo sguardo e rimanere vittime della sua perfida bellezza. Solo colui che
sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. Riuscirà il
Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, a sciogliere il cuore di
ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore?
L'Opera lirica Turandot, incompiuta per la prematura scomparsa di Puccini, ebbe
nelle varie edizioni dei finali distinti. Il moderno adattamento in musical di
Maurizio Colombi, che si conferma una delle menti più capaci del genere Musical
in Italia (suoi Rapunzel, Peter pan), dà una nuova chiave di
lettura fantastica, più vicina alla sensibilità dei bambini, grazie
all’inserimento di personaggi inediti: le tre streghe Tormenta, Gelida e
Nebbia, fautrici dell’incantesimo, in contrasto con i consiglieri
dell’imperatore Ping, Pong e Pang; un albero parlante, la Dea della Luna
Changé, il Dio del Sole Yao. Un cast artistico formato da venti straordinari
performer fra attori, cantanti, ballerini, acrobati.
Alessandro Longobardi, direttore
artistico del Teatro Brancaccio, produce per Viola Produzioni questo nuovo
grande musical, riconfermando la squadra vincente di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, oltre al prezioso
cast creativo: Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le
musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie,
Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci Emanuele
Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.
Non
mancheranno in sala gli effetti speciali che abbattono la quarta parete
coinvolgendo tutti gli spettatori, grazie all’utilizzo di immagini video
realizzate con le più moderne tecnologie.
La musica
originale, composta da 18 emozionanti brani musicali arrangiata e diretta da
Davide Magnabosco mantiene dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose
arie di Puccini e di altri “grandi” dell’opera lirica.
CAPODANNO
31 DICEMBRE ore 21,00 da euro 60
Costi: Biglietti
interi poltronissima gold € 55,00 - poltronissima € 45,00 - poltrona A e
galleria A € 39.00 - poltrona B e galleria B € 29,00 - Biglietti ridotti poltronissima gold € 49,50 - poltronissima €
40,50 - poltrona A galleria A € 35,00 - poltrona B e galleria B € 26,00 *cral e associazioni convenzionate,
tessere convenzionate per riduzioni under 14, over 65, studenti universitari
contattare il Botteghino
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
__________________________________________________________________________
MUSICA
NOVITÀ...
Release party dell’EP
“Only Love / Always Better”
del
duo 2
STORY CABIN
LE
MURA music bar - Roma
È
uscito il 1 dicembre l’EP Only Love, il
percorso emotivo electro-pop di 2 STORY
CABIN, il duo formato da Tempesta e mmmatic. Sinth e drum
machine abbracciano armonie intimiste e riff di chitarra lo-fi in una
narrazione sonora avvolgente ed evocativa, degna della migliore tradizione
dream-pop.
Bio:
Tempesta,
cantante e attrice italo-vietnamita, e mmmatic, chitarrista romano, si conoscono
nel 2006 a Roma ed iniziano subito a collaborare a diversi progetti musicali,
spaziando dall'elettronica all'hip hop.
Nel
2016 si trasferiscono a New York e fondano 2 STORY CABIN, un duo
electro-synth-pop che vede Tempesta alla voce e mmmatic alla chitarra e alla
produzione musicale.
Disponiibile
nelle piattaforme: Spotify - iTunes -
2storycabin
Link promo video: www.youtube.com/watch?v=1b7abvMI40g
Sito e social di riferimento artisti: www.2storycabin.com - www.facebook.com/2storycabin
Costo: vedi sito
Indirizzo:
via di Porta Labicana, 24 - Roma
Sito
di riferimento locale: www.lemuramusicbar.com
__________________________________________________________________________
PROSEGUONO...
Rama 2000 International
MASSIMO
RANIERI
"MALÌA napoletana
Napoli 1950-1960"
Napoli 1950-1960"
Ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 18 al 31 dicembre
2017, lun.
18, mar. 19, ven. 22, sab. 23, lun. 25, mer. 27, ven. 29 dicembre ore 21.00 -
gio. 21, mar. 26, gio. 28, sab. 30 dicembre ore 17.00 - mercoledì 20 dicembre
ore 19.00 - domenica 31 dicembre ore 21.00
Il termine Malìa significa
magia, incantesimo, fascino, seduzione ed è presente nel testo di Te Voglio Bene Tanto Tanto uno dei brani più noti
del celebre cantante.
Massimo Ranieri ha coinvolto nel progetto, che ha
inaugurato nel luglio scorso la kermesse di Umbria Jazz, cinque grandi
musicisti: Enrico Rava (tromba e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto
e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Riccardo Fioravanti (contrabbasso)
e Stefano Bagnoli (batteria).
Lo
spettacolo è stato presentato inoltre al Teatro San Carlo di Napoli e al
Teatro Petruzzelli di Bari.
Il progetto è
una sorprendente avventura musicale in un tempo magico delle canzoni
napoletane, quando, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta,
quelle melodie già universali si riempirono improvvisamente di estate e di
erotismo, di notti e di lune. Si vestirono di un fascino elegante e
internazionale per merito dei tanti interpreti di quelle melodie. È l’inconfondibile Napoli “caprese” che diventò in un baleno
attraente, seducente, prestigiosa e sexy come una stella del cinema. Una
Napoli che cantava e incantava che è diventata una immortale Malìa.
Con MASSIMO RANIERI - Ideato e scritto da Gualtiero Peirce e
Massimo Ranieri - Enrico
Rava tromba e flicorno - Stefano Di Battista sax alto e sax soprano - Rita
Marcotulli pianoforte - Riccardo
Fioravanti contrabbasso - Stefano Bagnoli batteria - light designer Maurizio
Fabretti - organizzazione generale Marco De Antoniis
SPECIALE
CAPODANNO ore
21 spettacolo
Light Buffet con brindisi di mezzanotte
La platea si trasforma in pista da ballo con i travolgenti anni ’70 dei TREE GEES
Si va avanti fino all’alba con la musica di DJ TAFTA
Light Buffet con brindisi di mezzanotte
La platea si trasforma in pista da ballo con i travolgenti anni ’70 dei TREE GEES
Si va avanti fino all’alba con la musica di DJ TAFTA
Costo: Biglietti platea interi € 140
- I balconata interi € 130 - II balconata interi € 120 - galleria interi
€ 99
Costo: Biglietti platea
interi € 60 ridotti € 54 - I balconata
interi € 55 ridotti € 50 - II balconata
interi € 48 ridotti € 43 - galleria interi € 42
ridotti € 38
Informazioni:
06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
__________________________________________________________________________
ARTE
SPECIALE NATALE - MUSEI
DEL COMUNE DI ROMA
"Natale nei Musei"
Mostre, attività
didattiche ed eventi
I Musei in Comune di Roma si preparano ad accogliere le feste di
Natale con una ricca offerta
culturale e didattica promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con
l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. In programma anche concerti di musica jazz, classica e tradizionale
sudamericana realizzati in collaborazione con Casa del Jazz, Roma Tre Orchestra
e Ambasciata del Cile e le letture dei grandi classici dedicati al Natale in collaborazione con il
Teatro di Roma.
TUTTI I MUSEI COMUNALI di Roma
Aperti il 24 e il 31 dicembre 2017 fino alle ore 14.00,
fatta eccezione per il MACRO Testaccio
Chiusi il 25 dicembre 2017 e il 1° gennaio 2018.
Martedì 26 dicembre 2017 rispetteranno i
consueti orari di apertura.
Domenica 7 gennaio, infine, ingresso
gratuito per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana come tutte le prime domeniche del mese
(Ingresso GRATUITO per tutti i musei e le mostre in programma tranne Hokusai.
Sulle orme del maestro al Museo dell’Ara Pacis).
Durante
le feste natalizie si potranno visitare i principali musei del sistema (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo
dell’Ara Pacis, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, Museo
di Roma a Palazzo Braschi, il MACRO, il MACRO Testaccio,
Musei di Villa Torlonia, Museo di Roma in Trastevere, Galleria
d’Arte Moderna di Roma Capitale, Museo Civico di Zoologia) o
scegliere tra i piccoli musei a ingresso gratuito (Museo di scultura
antica Giovanni Barracco, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa
Borghese, Museo delle Mura, Museo Napoleonico, Museo
Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo della Repubblica Romana e
della Memoria garibaldina, Museo di Casal de’ pazzi – Deposito
Pleistocenico, Villa di Massenzio).
Il Natale è il momento migliore per divertirsi e giocare.
L’iniziativa Musei in gioco proporrà per le feste una ricca offerta di attività didattiche attraverso le quali vivere con gioia il
museo senza perdere l’occasione di imparare. Cruciverba, puzzle, caccia al tesoro, gioco dell’oca e anche un
“Mercante in Fiera” rivisitato in chiave napoleonica. Tanti appuntamenti per
conoscere la storia di Roma e delle sue collezioni museali, in modo inusuale e
divertente, anche durante le feste. Un’opportunità per ‘mettersi in gioco’,
all’insegna dell’inclusione e dell’interazione tra diversi pubblici (L’offerta
è completamente gratuita per i bambini di Roma Città Metropolitana, ad
eccezione delle iniziative del Museo Civico di Zoologia. Ingresso adulti come
da tariffazione vigente).
Sarà l’occasione per scoprire le collezioni permanenti presenti al
loro interno e conoscere da vicino le meraviglie delle mostre temporanee in corso.
Tra le principali esposizioni ricordiamo la mostra dedicata
all’artista giapponese Katsushika Hokusai
al Museo dell’Ara Pacis (Hokusai. Sulle orme del maestro), con
apertura serale straordinaria dalle 19.30 alle 23.30 dal 26 al 30 dicembre e
dal 2 al 14 gennaio (la biglietteria chiude un’ora prima). E, ancora,
l’affascinante percorso espositivo all’interno del Museo di Roma a Palazzo
Braschi che racconta il Teatro dell’Opera di Roma attraverso le opere di
artisti, disegnatori, costumisti e scenografi che lo hanno reso celebre (Artisti
all’Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a
Kentridge 1880-2017), la grande mostra dedicata all’imperatore Traiano in
occasione dei 1900 anni dalla sua morte ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori
Imperiali (Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa) e
l’esibizione recentemente inaugurata ai Musei Capitolini sullo studioso Johann
Joachim Winckelmann e il suo rivoluzionario approccio all’archeologia (Il
Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del
Settecento). Tra le novità, l’inaugurazione del nuovo spazio espositivo
della Centrale Montemartini, che dal 21 dicembre accoglie una mostra dedicata
al dialogo tra due importanti culture affacciate sul mediterraneo: quella
egizia e quella etrusca (Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo
dorato).
Per i più tecnologici non mancherà l’appuntamento con L’Ara com’era, la visita immersiva all’interno dell’altare di Augusto. Il
racconto multisensoriale dell’Ara Pacis continuerà la sua programmazione anche
durante le festività natalizie per consentire un viaggio tridimensionale
nell’antichità, alla scoperta delle origini di Roma (in programma 22, 23,
28, 29, 30 dicembre e 2, 3,4, 5, 6 gennaio).
Altra esperienza da non perdere l’incontro con l’astronomia
offerto dal Planetario di Roma all’Ex Dogana di San Lorenzo. La
programmazione nei giorni di festa proporrà agli appassionati e ai curiosi lo
spettacolo OpenSpaces.
Planetarium Reloaded!,
un’esperienza emozionante che permetterà di viaggiare tra le stelle e conoscere
da vicino i misteri del cosmo.
Per dettagli programma ed informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9 –
19) - www.museiincomuneroma.it
__________________________________________________________________________
PROSEGUONO...
"Il
Tesoro di Antichità.
Winckelmann
e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento"
a cura di Eloisa Dodero e Claudio Parisi Presicce
MUSEI CAPITOLINI - Sale
Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo
Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo - Roma
7 dicembre 2017 – 22 aprile 2018 -
Orario: tutti i giorni 9.30 – 19.30
Una
mostra per celebrare gli anniversari della nascita e della morte
del
fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768)
“Vivo come un artista e come tale sono
accolto nei luoghi dove ai giovani è permesso di studiare, come nel
Campidoglio. Qui è il Tesoro delle antichità di Roma e qui ci si può trattenere
in tutta libertà dalla mattina alla sera”. È il 7 dicembre del 1755 ed è
con queste parole che Johann Joachim Winckelmann, giunto a Roma da appena tre
settimane grazie a una borsa di studio conferita dal principe Elettore di
Sassonia, descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino, il primo
museo pubblico d’Europa, luogo in cui il vitale rapporto con l’Antico può
essere coltivato in assoluta libertà, “von
Morgen bis in den Abend” (dalla mattina alla sera).
Nei
tredici anni successivi, fino alla tragica morte avvenuta a Trieste l’8 giugno
del 1768, Winckelmann, nato a Stendal il 9 dicembre del 1717 in una famiglia
molto modesta, definisce i contenuti fondamentali del Neoclassicismo
tardo-settecentesco e getta le basi teoriche dell’archeologia moderna, dando
vita a un raffinato sistema di valutazione cronologica e stilistica delle opere
antiche fondato sull’osservazione diretta dei manufatti e l’attenta lettura
delle fonti letterarie. “Novello Colombo”,
“scopritore di una terra a lungo
presagita, menzionata e discussa, e lo si può ben dire, un tempo conosciuta e
poi nuovamente perduta”. Così Johann Wolfgang Goethe esprime l’impatto
rivoluzionario dell’opera di Winckelmann, e in particolare della Storia dell’Arte nell’Antichità
pubblicata a Dresda nel 1764.
La
mostra “Il Tesoro di Antichità.
Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento”, ai Musei
Capitolini dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018, intende celebrare gli importanti anniversari winckelmanniani del 2017 (300
anni dalla nascita) e del 2018 (250 anni dalla morte) e si inserisce nel
contesto delle manifestazioni europee coordinate dalla Winckelmann Gesellschaft
di Stendal, dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.
Promossa da Roma Capitale,
Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Eloisa Dodero e
Claudio Parisi Presicce, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, la mostra ha una duplice finalità: la
prima, offrire ai visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato,
nel dicembre del 1733, all’istituzione del Museo Capitolino, il primo museo
pubblico d’Europa, destinato non solo alla conservazione ma anche alla
promozione della “magnificenza e splendor
di Roma”; la seconda, presentare le sculture capitoline sotto una luce
diversa, ovvero attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande
Winckelmann.
Arricchita da una selezione di 124 opere, il Tesoro di Antichità si sviluppa in tre sedi diverse nell’ottica di
una “mostra diffusa”: le Sale Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze
Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo.
Catalogo: Gangemi Editore
Costi: Intero 15 € biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della
tassa del turismo per i non residenti a Roma) - Ridotto 13 € biglietto
integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non
residenti a Roma) - Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione
vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: piazza del
Campidoglio - Roma
Sito: www.museicapitolini.org
__________________________________________________________________________
GALLERIA PARIONE9
IXIE DARKONN
"I Dreamk it_
Homeberries"
GALLERIA PARIONE9
dal 6 dicembre al 9 gennaio 2017, martedì -
sabato 14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00
Parione9 Gallery presenta la prima edizione di I Dreamk it,
un progetto di Ixie Darkonn: Nutrirsi. Dissetarsi. I bisogni primari della
vita. Uno spuntino allo spirito, per lo Spirito.
I Dreamk it è un format, una rassegna che vede l’arte
sulla bottiglia e il vino in galleria.
Ogni anno artisti di fama internazionale, invitati dalla Darkonn,
saranno protagonisti delle successive edizioni insieme alle etichette dei
migliori vini italiani, selezionati da Livia Belardelli, partendo da qui per
girare il mondo.
Nella mostra Homeberries sono esposte più di quaranta opere
dell’artista su legno e su carta dedicate alla sua “ricerca della casa”. Le
case di Ixie Darkonn avvolte in un’atmosfera fiabesca e surreale sono: “Quella
confusione tra il tornare e l’andare quando senti che lasci pezzi di casa
ovunque tu vada. Casa per me è dove le parole placano la fame del vivere.Dove
ad ogni vibrazione corrisponde un eco.
Ad ogni richiamo, una risposta.
Ad ogni esitazione, un incoraggiamento.
Penso che siamo persone complete solo quando conserviamo lo spazio
per il punto di vista di chi ci è accanto. Le mie case hanno un occhio solo....
Perché l’altro viene dato dal resto del mondo. Ecco perché si mescolano e si
fondono armoniosamente con ciò che le circonda, pur mantenendo la loro
identità.
Casa siamo noi. Casa è gentilezza. Nient’altro che questo.
La casa è la ricerca di quell’animo amorevole che rende dolce un
cespuglio di rovi.... come una bacca.”
Questa è la poetica di Ixie Darkonn, discendente di una famiglia
le cui radici, nascoste dietro al nome d’arte, affondano lontane nei secoli di
nobiltà e di artisti (fra i quali, piccola curiosità, il Donatello De
Bardi). Ixie, le cui poliedriche attività sono difficilmente riassumibili
in un unico termine. Alla domanda “Pittrice? Regista? Stilista? Scrittrice?
Artista?” si è definita, ridendo intimidita, una Art Hunter e
spiega: “Colui che cerca l’arte nel vivere”.
Durante il vernissage:
Presentazione di una edizione limitata di una pregiata bottiglia
di vino Testardo IGT Sangiovese-Cabernet di SENSI per questa prima edizione di
I Dreamk It (vincitore di tre medaglie già al primo anno di presentazione.
Premi: IWC 2015 TRACNCHE2, BERLINER WINE TROPHY 2015, KOREAWINE CHALLENGE 2008,
MUNDUS VINI 2007).
Presentazione dei brand Darkonn in edizione limitata di:
- borse
- gioielli ”Homeberries
Darkonn by Orozecchino”
- accessori
- abiti della stilista
Eleonora Grimaldi.
Proiezione del corto “Homeberries” con la partecipazione
straordinaria di:
Francesco Baccini con un suo brano inedito e la piccola Evelyn Yuki Garnet per la
prima volta sugli schermi. Presente il cast.
Link corto: https://www.youtube.com/watch?v=2ws43XEqoZs
In mostra inoltre:
Turi Avola
Germano Fusco Guitars
Per gli invitati che mostreranno l’invito cartaceo in galleria
all’inaugurazione un piccolo cadeau valido per due persone.
con la partnership di Osteria delle Coppelle
un
ringraziamento a: Laboratorio Artigianale Paolo Mancini cornici, Astrea abiti
da cerimonia, Oppi&Gi, Pilar b&b.
Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza
Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com
Sito di riferimento www.parione9.com
__________________________________________________________________________
"TRAIANO
Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da
Claudio Parisi Presicce
a
cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro
L’optimus princeps che portò l’impero romano
alla sua massima estensione celebrato a
1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano
Mercati di
Traiano Museo dei Fori Imperiali - Roma
dal 29 novembre
2017 al 16 settembre 2018. Orario: tutti i
giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1
Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e
prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Cosa significa costruire un
Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare,
conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di
popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi
sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione,
influenzata anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di
comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare
attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato,
ma discreto.
Non è la trama di una
fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano.
Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di
Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla
morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione.
I reperti archeologici provengono da
musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini,
Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del
Celio, Teatro di Marcello), da molti
musei e spazi archeologici italiani
(Museo Nazionale Romano presso le
Terme di Diocleziano e presso Palazzo
Massimo, Museo Ostiense a Ostia
Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di
Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di
Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei Vaticani; Pergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania,
Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di
Baviera).
Ancora, è ospitata
presso la via Biberatica anche “Columna mutãtio – LA SPIRALE”,
un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta la “mutazione” di significato della Colonna di Traiano nel volgersi
della storia.
Il
messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di adozione, intende
trasmettere, è la “mutazione” di
significato che avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la
Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame
storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate
dall’Imperatore contro Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è
anche testimonianza visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio
di come la ricerca contemporanea interagisce con l’archeologia e con la
memoria, l’installazione che l’artista propone al pubblico intende rinforzare
il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo. L’opera, infatti, ha
un’impostazione orizzontale come allusione al reperto archeologico quale
oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre
in
orizzontale.
Dopo
la mostra a Roma, l’installazione “Columna
mutãtio – LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di
Bucarest, in occasione alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della
Romania, nell’autunno del 2018.
TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata
dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”,
significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra
gli imperatori. Colui che seppe riportare
gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo
contemporaneo Traiano ci ha ordinato di
essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così
diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato
dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni
dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna
dinastia imperiale, ma di ottima famiglia – Ulpia
– Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i
gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul
campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la
fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come
successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i
temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente
bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che
non ha mai visitato.
Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling, protagonisti anch’essi
dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’
imperatore, o meglio il suo fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla
vita dell’optimus princeps. Profumi, petali e il rumore della
folla daranno al visitatore le stesse sensazioni che il popolo di Roma provava
durante un trionfo; stele di soldati si animeranno per mostrare gli
affanni del vivere e del morire dei legionari impegnati nelle guerre di
conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione dei nemici di Roma, i
barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti dell’impero - e le
voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale e imprenditrici.
E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi rivivranno i
monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La
mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e interattive che sono
state realizzate grazie alle collaborazioni che la Sovrintendenza Capitolina ha
attivato, a scopi di ricerca, studio e divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies, Dig@Lab, con il
coordinamento scientifico di M. Forte, la
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio de Humanidades Digitales con
il coordinamento di J. M. Luzon, la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie
Energetiche dell’ENEA nell’ambito del progetto CO.B.R.A. (COnservazione dei
Beni culturali, con l’applicazione di
Radiazioni e di tecnologie Abilitanti), responsabile
A. Quintiliani.
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it
__________________________________________________________________________
Not
Your Dolls presenta
"Barzakh"
Mostra personale di Francesco
Viscuso
A cura di Rossana Calbi
Not
Your Dolls -Roma
dal 22 novembre 2017 al 10 gennaio 2018, orari : vedi sito
Francesco Viscuso apre
la nuova stagione espositiva di Not Your
Dolls con la mostra personale Barzakh a cura di Rossana Calbi.
Barzakh è la nuova
esposizione personale di Francesco Viscuso che torna di fronte al pubblico
romano con la chiave di accesso di un nuovo spazio mentale realizzato
nell’apertura di una nuova porta della percezione.
In un meccanismo di restituzione disgregativa
all'interno del quale nessun elemento può essere considerato mai davvero
estraneo appare Barzakh: è il
compimento irrisolto del rinnovabile, il magnetismo oltre l’apparente, il
mostruoso della poesia, la decostruzione di un futurismo medievale, una rete di
connessioni compromesse dalla coscienza, il gioco delle forme del caos,
l’ipotesi di una novella alchimia.
Le
parole dell’artista non guidano verso una semplice barriera, Barzakh non è un ostacolo che impedisce
di accedere al meraviglioso, è già confusione, instabilità, ricordo e
percezione del futuro. Per i Sufi, Barzakh
è il regno intermedio, è il mondo degli spiriti, qui le immagini si confondono
si fanno domande a vicenda e si incastrano in un nuovo meraviglioso.
I
venti collage di Francesco Viscuso in mostra da Not Your Dolls sono i
personaggi di un luogo d’attesa tra due mondi in cui la barriera è l’attesa,
qui si trovano a cercare risposte nelle parti stesse che li compongono.
Costo: Ingresso
GRATUITO
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Sito di riferimento: www.francescoviscuso.blogspot.com
Facebook di
riferimento: https://www.facebook.com/notyourdolls.shop/
__________________________________________________________________________
A Roma unica tappa italiana per la mostra
"I Grandi Maestri. 100
Anni di fotografia Leica"
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 16 novembre 2017 all' 18
febbraio 2018, dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato
9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La mostra, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e Contrasto ed è a cura di Hans-Michael Koetzle, tra i più rinomati curatori e critici della fotografia.
I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica indaga per la prima volta la grande rivoluzione del mondo della fotografia, e in genere della visione, resa possibile dalle fotocamere Leica dagli anni Venti del Novecento fino a oggi. Oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica, filmati sui fotografi (come Henri Cartier-Bresson e Garry Winogrand), locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche e prime edizioni di libri, accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo e nella storia, alla scoperta di quei cambiamenti rivoluzionari permessi da un’innovazione tecnologica come la “Ur-Leica”, il primo apparecchio 35mm efficace che non solo rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia, ma innescò, insieme ai modelli Leica prodotti successivamente, una significativa metamorfosi nella nostra percezione della società e del mondo circostante.
Foto dopo foto, questa mostra rivela come gran parte delle immagini impresse nella nostra memoria siano state realizzate proprio con una Leica e come tutte queste fotografie costituiscano quindi un ampio caleidoscopio delle tendenze fotografiche e degli sviluppi degli ultimi dieci decenni.
La mostra è composta da 16 sezioni che intrecciano insieme l’ordine tematico con la cronologia, in un percorso che va dalla nascita della prima fotocamera Leica fino alle più recenti visioni. Nel corso degli anni la Leica fu progressivamente utilizzata da fotografi di diverse nazionalità, estendendo il suo uso a diversi tipi di reportage. Dal fotogiornalismo di guerra (nel 1930 Erich Salomon fu il primo fotogiornalista che portò una Leica negli Stati Uniti e durante la Guerra civile spagnola), all’uso della fotografia come strumento di propaganda. Ma anche ad un tipo di ricerca più umanista, infatti la Leica arriva ad essere utilizzata nel settore della moda, rivoluzionando anche in questo caso il genere: si passa dalla fotografia in studio alla fotografia in strada. Attraversando questi diversi generi e percorrendo i diversi paesi del mondo, la mostra propone le immagini dei più grandi interpreti internazionali che hanno fatto della Leica il proprio strumento creativo di espressione d’elezione. Dalle fotografie in bianco e nero di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, fino al colore di William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz, lo spettatore potrà ammirare il meglio della fotografia internazionale con uno sguardo privilegiato sull’Italia. Accanto alle immagini di Gianni Berengo Gardin, l’esposizione romana dedicherà spazio anche alle fotografie di altri interpreti italiani d’eccezione come Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore.
Elenco sezioni
Oskar Barnack fotografo; Leica e la nuova visione (“neues sehen”); Fotogiornalismo 1925–1935; Fotografia e propaganda; Fotografia umanista; Gli anni di macerie; La fotografia soggettiva; Fotogiornalismo 1945–1970; Fotografia d’autore; La “new color photography”; Leica e la fotografia di moda; Leica in Giappone; Leica in Spagna; Leica in Portogallo; Fotografia d’autore: anni ‘70; Fotografia d’autore: dagli anni ‘80 a oggi.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da Contrasto.
Immagine a corredo: Christer Strömholm, Nana, Place Blanche, from the cycle “Vännerna från
PlaceBlanche” (the friends from Place Blanche). Paris, 1961. Digital modern
print, 30x36 cm
Costo: Biglietto Intero 12 € - Ridotto 10 € - Per altre
riduzioni vista il sito.
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
__________________________________________________________________________
"Artisti
all’Opera"
Il Teatro dell’Opera di Roma sulla
frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge1880-2017
Una mostra celebra
che il rapporto del Teatro dell’Opera con i più grandi artisti del
Novecento
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
dal 17 novembre 2017 all' 11 marzo 2018 - vari orari
Il
teatro come universo di artisti: musicisti, compositori, registi, pittori e
artisti figurativi, costumisti, stilisti. Il Teatro dell’Opera di Roma si racconta attraverso l’infinita
bellezza dei suoi allestimenti, figli del lavoro intrecciato di alcune tra le più grandi figure dell’arte del
Novecento: da Pablo Picasso
a Renato Guttuso, da Giorgio de Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo
Manzù, da Mario Ceroli ad
Arnaldo Pomodoro fino ad
arrivare a William Kentridge.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Sarà raccontata la storia di un
Teatro, l’Opera di Roma, che ha sempre camminato sul filo rosso di un rapporto cercato e trovato con l’arte
figurativa, portando quindi alla vista dello spettatore scene e costumi
nati dal genio di grandi artisti, così come piccoli capolavori inusuali, bozzetti, figurini (ovvero
i disegni dei singoli personaggi), maquette (i modellini delle
scenografie), fino a pezzi di inestimabile valore, come il sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico
per un Otello rossiniano.
Ma Artisti all’Opera. Il
Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte non sarà una “semplice”
galleria di meraviglie d’arte scenica, sarà anche un percorso che il visitatore/spettatore vivrà lungo la storia del Teatro
dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi titoli del nostro teatro lirico – ma scoprendo anche perle “minori” che sono sfuggite alle
consuetudini del repertorio – e spiando
il lavoro delle maestranze,
ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento, così da ribaltare la
normale prospettiva.
Grazie alle collezioni
dell’Archivio del Teatro dell’Opera – in cui si conservano più di 60mila
costumi e 11mila bozzetti e figurini – alle proiezioni e ai filmati d’archivio
dell’Istituto Luce il visitatore/spettatore
entrerà nel teatro ritrovandosi dietro le quinte del
palcoscenico per ammirare da vicino tutto ciò che d’abitudine vede da
lontano, dalla platea.
L’esposizione
è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. Si
ringrazia l’Istituto Luce e la
collaborazione di SIAE.
La
mostra è a cura di Gian Luca Farinelli
con Antonio Bigini e Rosaria Gioia, con la curatela
storico-scientifica di Francesco Reggiani
e Alessandra Malusardi dell’Archivio Storico e la collaborazione di
Anna Biagiotti della Sartoria della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Organizzazione
Zètema Progetto Cultura. Catalogo Electa.
Costi: Biglietto Intero 9 € ; ridotto 7 €.
Per altre riduzioni visita sito.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni:
060608
tutti i giorni 9.00-19.00
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
__________________________________________________________________________
"MONET"
a cura di Marianne Mathieu
Sotto l’egida dell’Istituto per
la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale,
con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande
retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain
collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 19 ottobre 2017 all' 11 febbraio
2018, dal lunedì
al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La grande
esposizione interamente dedicata a CLAUDE MONET.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
Nell'immagine:
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti-
Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
__________________________________________________________________________
"L’essenziale verità delle cose"
Francesco
Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)
Galleria d’Arte Moderna di Roma - Roma
dal 13 ottobre
2017 al 11 febbraio 2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
In collaborazione con
l’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern, Roma
Moderna non è certo l’arte
perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione
di moda e formale. L’arte, moderna come
anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle
cose con profonda umanità e spiritualità …
È una considerazione di Francesco Trombadori che, chiarendone le
aspirazioni e il coerente percorso pittorico, ha ispirato il titolo di questa
mostra antologica di largo respiro, un’occasione per raccontare il rapporto del
pittore con i luoghi di Roma che amò e dipinse, scegliendoli come patria
elettiva sin dai primi anni del Novecento.
Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, sono esposte sessanta tele, dipinte
tra il 1915 e il 1961, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private
di tutta Italia, venticinque disegni, libri, cataloghi di mostre e articoli di
giornale provenienti dall'Archivio dell'artista, custodito nel suo studio a
Villa Strohl-Fern. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura
di Giovanna Caterina De Feo
dell’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern e della Sovrintendenza Capitolina.
Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Maretti edizioni.
Pur non essendo romano di nascita, per Francesco Trombadori la capitale è
fonte di ispirazione per molti dipinti, ma soprattutto luogo di aggregazione in
cui insieme a scrittori, critici ed artisti partecipare all’intenso dibattito
artistico e culturale, dando impulso alla creazione di mostre d’arte e a
riviste d'arte e di cultura.
Il pittore prende parte attiva al dibattito artistico nazionale sin dagli
esordi nel vivace ambiente della cosiddetta Terza Saletta del Caffè Aragno, nel
primo decennio del XX secolo, dove l’artista si avvicina al formativo ambiente de “Il Convito”, la rivista d’arte e
letteratura fondata da Adolfo De Bosis con Gabriele d’Annunzio e Angelo Conti.
Ogni sezione della mostra è corredata dal ricco patrimonio documentario
proveniente dall'Archivio dell'Artista a Villa Strohl-Fern, oggi Casa Museo,
con cui si intende illustrare anche l'importante attività di critico che
Trombadori svolse, dagli anni Venti, scrivendo per diverse testate nazionali.
Nel corso della mostra saranno organizzati incontri di approfondimento con
la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte
Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€
intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le
categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via
Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
__________________________________________________________________________
"FREEDOM MANIFESTO"
Humanity on the move | Umanità in movimento
a cura di
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi
Centrale Montemartini - Roma
dal 28
settembre al 31 dicembre 2017, orario martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e
31 dicembre 9.00-14.00)
Può un poster
cambiare il mondo?
Comunicazione
visiva e utopia del possibile
Il Centro
di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo ha lanciato un
appello ad artisti e visual designer di fama internazionale per raccogliere il
loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la
migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione.
Interrogati
sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con
una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per
diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Il risultato è la
grande mostra collettiva: “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in
movimento”) capace di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni
su tema di grande attualità: l’immigrazione.
Il
manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX
secolo, continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi
davanti ai nostri occhi distratti. Nelle intenzioni dei curatori della mostra –
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi – la volontà di “reclamare”
e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel
paesaggio contemporaneo.
A
impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico
formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del
sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il
manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è
stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati
nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una
comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita
vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.
Insieme
ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design contemporaneo
– come Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le Quernec, Italo
Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl – l’esposizione ha il merito di presentare al
pubblico italiano una nutrita rassegna di autori provenienti da tutto il mondo,
tra i più interessanti della nuova generazione.
La
mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e
AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), è parte del
calendario di eventi che animano l’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”.
Promossa
da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si svolge anche sotto il significativo
patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato
a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di
immigrati e rifugiati.
Servizi
museali di Zètema Progetto Cultura.
Autori in mostra VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI /
RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK /
ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN /
ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON
GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI /
ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN
MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO
/ MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO /
STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI /
MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN
Realizzata
da Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio
contemporaneo; Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Con il patrocinio
di AGI – Alliance Graphique Internationale, AIAP – Associazione
Italiana Design della Comunicazione Visiva, Comunità di Sant’Egidio, RAI;
Servizi museali
Zètema Progetto Cultura ; Sponsor Sistema Musei in Comune; Con il
contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane; Media Partner Il Messaggero;
Sponsor tecnici iGuzzini -
Rubettino Print
Costo: Intero 7,50 € - Ridotto 6,50€
Per i cittadini residenti
nel territorio di Roma Capitale (mediante
esibizione di valido documento che attesti la residenza): Intero 6,50 € -
Ridotto 5,50 €
Informazioni: Tel. 060608 tutti i giorni ore
9.00-19.00 info.centralemontemartini@comune.roma.it
Indirizzo: via
ostiense 106 - Roma
Sito
di riferimento: freedom-manifesto.it
__________________________________________________________________________
"ENJOY L’ARTE INCONTRA IL DIVERTIMENTO"
a cura di Danilo Eccher
Chiostro
del Bramante - Roma
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Dopo il successo della originale mostra Love,
l’Arte incontra l’amore, che ha registrato in sei mesi l’afflusso di 150mila
spettatori, soprattutto giovani, il Chiostro del Bramante continua il suo
innovativo percorso programmatico proponendo ancora una volta una esposizione
unica per la singolarità delle opere, che pone sotto la lente di ingrandimento
le diverse possibilità percettive ad esse connesse. Una esperienza che lo
spettatore può fare attraverso i linguaggi e le poetiche di alcuni tra i più
importanti e provocatori protagonisti dell’arte contemporanea. Talvolta
infrangere le regole non significa trasgredire, ma ampliarne i confini. Una
regola che il Chiostro del Bramante persegue da tempo nelle sue linee
programmatiche, proponendo mostre fuori dagli schemi delle convenzioni
espositive, dove l’originalità del percorso sta alla base del progetto
ideativo.
Diventato Museo di riferimento in ambito nazionale
ed internazionale anche dell’arte contemporanea, il Chiostro parte da questi
presupposti per la mostra che proporrà. Si chiama Enjoy e ha per sottotitolo
l’Arte incontra il divertimento: locuzione emblematica che vuole indicare non
solo una diversa modalità di vivere l’arte, ma soprattutto dare “spazio e
spazialità” alle opere di artisti di acclarata fama. Infatti molti lavori sono
site specific, pensati e costruiti dagli artisti ospiti proprio per gli
ambienti del Chiostro del Bramante la cui organizzazione – che fa capo a DART –
aggiunge alla creatività dell’esposizione un notevole sforzo produttivo proponendo
opere inedite. Tra i grandi nomi allineati troviamo Tinguely, Calder, Fogliati,
Erlich, Creed, Neto, Collishaw, Ourlser, Wurm, TeamLab, Hans op De Beeck, De
Dominicis, Gander, i protagonisti del ‘900 storico e del terzo millennio,
accomunati da un filo sotteso, il divertimento, assunto nell’accezione
etimologica della parola: portare altrove. L’altrove, l’altro da sé, il
perdersi nei meandri dell’arte e dell’inconscio è ciò che accomuna il gesto di
tutti gli artisti presenti in Enjoy, le cui opere guideranno il visitatore in
un percorso invisibile ma fortemente tracciato, che prenderanno vita in un
incessante rapporto interattivo e giocoso, dove le diverse percezioni del
“fuori da sé” avranno un ruolo fondamentale. “La dimensione del piacere, del
gioco, del divertimento, dell’eccesso – afferma Danilo Eccher, curatore della
mostra – sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte sprofonda nel
dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti. L’illusione è
una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove tutto è
possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della
sorpresa”. Ecco allora che in Enjoy, dalle sculture leggere di Alexander
Calder, lo spettatore può perdersi nel labirinto infinito di specchi di Leandro
Erlich per poi immergersi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali
di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab che
prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico, o essere inseguiti
dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarsi a contatto con
i corpi deformati di Erwin Wurm e così via, di artista in artista, di sala in
sala: il Chiostro del Bramante diventerà luogo elettivo di una realtà tutta da
scoprire, che esiste in ogni istallazione (alcune di grandissime dimensioni), a
una realtà che, tuttavia, può anche non esserci. D’altra parte è proprio Paul
Klee che ci dice: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile
ciò che non sempre lo è”.
Costo: Biglietto intero 13 € (audio
guida inclusa) - biglietto ridotto
11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00)
numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso
libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della
Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
__________________________________________________________________________
INCONTRI e CONFERENZE
"Capodanno a Merigar"
Località Merigar - Comune di Arcidosso (Grosseto)
dal 28 dicembre 2017
al 1 gennaio 2018 - vari orari
Un Capodanno
insolito immersi tra le incantevoli pendici del Monte Amiata, in un’atmosfera
fuori dal tempo, per salutare il nuovo anno. Un’occasione di profonda
trasformazione, condivisione e raccoglimento, per allontanarsi dal quotidiano e
vivere un’esperienza rigenerante in un luogo di straordinaria bellezza
naturale.
Durante la
giornata, nel centro tibetano di Merigar, si alterneranno gli insegnamenti del
Maestro
Chogyal
Namkhai Norbu, in collegamento webcast, con sessioni teoriche e pratiche degli
insegnamenti del Maestro, guidate da alcuni istruttori della Comunità Dzogchen.
Particolare
attenzione sarà dedicata a coloro che si sono da poco avvicinati
all’insegnamento Dzogchen, ispirato alla compassione e alla non violenza, per
apprendere metodi che permettano l’evoluzione naturale dell’individuo. Lo
Dzogchen è un antico insegnamento spirituale sviluppatosi nella tradizione
buddista tibetana, trasmessa dai Maestri Tibetani ininterrottamente sino ai
giorni nostri. Praticandolo predispone ad essere “spontaneamente” rispettosi
degli altri, sereni e disponibili. Chögyal Namkhai Norbu, tra i
maggiori storici e studiosi tibetani, insegna lo Dzogchen da oltre trent’anni e
ha introdotto e fatto conoscere in Occidente lo Yantra Yoga, un antico sistema
di yoga tibetano, che consiste in un vero e proprio cammino spirituale.
Il ritiro
comprenderà anche spiegazione e pratica dello Yantra Yoga, danza del Vajra e
Khaita. La Danza del Vajra, la Danza per il Beneficio degli Esseri, è una
meditazione con movimenti semplici e armoniosi per sciogliere il corpo,
rasserenare la mente e rilassare dalle tensioni della vita quotidiana. Mentre
le Khaita Joyful Dances sono divertenti e semplici coreografie basate
sull’interazione e sul riconoscimento dello spazio proprio e altrui. Questi
balli si danzano sui brani di giovani artisti tibetani.
Orario
indicativo che potrà variare secondo il programma del webcast.
PROGRAMMA
Prima sessione: 28
dicembre ore 10.00 Presentazione della Comunità, delle sue attività e programma
del ritiro di Merigar
Tutti i giorni
9.00-10.30
Yantra Yoga
11.00
Insegnamenti di Chogyal Namkhai Norbu in webcast
15.00
Spiegazioni e pratiche con istruttori
17.30 Danza
del Vajra o Khaita
Ultima sessione: 1° gennaio
ore 15.00 domande e risposte, contatti e suggerimenti
Costo: 120 € - E’ necessaria la preiscrizione
Info e
prenotazioni: Mail office@dzogchen.it - Tel. 0564 966837
Sito di
riferimento: www.dzogchen.it
__________________________________________________________________________
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la
domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione,
provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …