Kiri, continuano anche per questa nuova stagione, le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
DEBUTTI...
Gianluca Ramazzotti per Ginevra
"DIECI PICCOLI
INDIANI
… E NON RIMASE NESSUNO!"
… E NON RIMASE NESSUNO!"
due atti di Agatha Christie
traduzione Edoardo Erba
traduzione Edoardo Erba
progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant
regia RICARD REGUANT
regia RICARD REGUANT
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 9 al 21 gennaio 2018 , da
martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 11 e giovedì 18
gennaio ore 17.00 - mercoledì 17 gennaio ore 19.00 - sabato 20 gennaio ore
17.00 e ore 21.00
Scritto nel 1936 e pubblicato nel 1939, E NON NE RIMASE NESSUNO è considerato ancora oggi il capolavoro letterario di Agatha Christie, tanto che anche la cinematografia è piena di rimandi all’opera della scrittrice, basti pensare al film di René Clair con un cast d’epoca eccellente, oppure a tutti quei film successivi che adattavano il plot della storia a versioni più moderne. Ma dieci piccoli indiani resta nella memoria universale una perfetta struttura letteraria capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Recentemente un sondaggio americano ha dichiarato che il romanzo è considerato universalmente il migliore in assoluto, posizionandosi al primo posto di tutte le vendite nel mondo, con poco più di 110.000.000 di copie vendute.
Scritto nel 1936 e pubblicato nel 1939, E NON NE RIMASE NESSUNO è considerato ancora oggi il capolavoro letterario di Agatha Christie, tanto che anche la cinematografia è piena di rimandi all’opera della scrittrice, basti pensare al film di René Clair con un cast d’epoca eccellente, oppure a tutti quei film successivi che adattavano il plot della storia a versioni più moderne. Ma dieci piccoli indiani resta nella memoria universale una perfetta struttura letteraria capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Recentemente un sondaggio americano ha dichiarato che il romanzo è considerato universalmente il migliore in assoluto, posizionandosi al primo posto di tutte le vendite nel mondo, con poco più di 110.000.000 di copie vendute.
Nel
1943 la Christie si accinge ad adattare il romanzo per il palcoscenico che
rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale differisce
dal romanzo nel finale, in quanto, la Christie non voleva dare al pubblico un
finale cosi altamente drammatico specie in quegli anni, così decise di
cambiarlo con un lieto fine ma pensandolo oggi risulta un po’ deludente e
frettolosamente pasticciato.
Per
questo motivo per la prima volta nella storia della commedia e in accordo con
la Aghata Christie limited, siamo riusciti ad ottenere il finale come nel
romanzo del 1939 con lo stesso svolgimento mozzafiato che ha incontrato il
favore del pubblico e reso giustizia ad un adattamento operato dalla stessa
Christie degno dei migliori drammaturghi teatrali.
La
versione che vi presentiamo diretta dal regista spagnolo Ricard Reguant, è
stata un enorme successo sia a Madrid la scorsa stagione che a Barcellona,
tutti i personaggi sono ben caratterizzati e delineati nelle loro profondità
interiori. La stessa epoca del romanzo viene rispettata cosi da ambientarla nei
suggestivi anni 40’ con una scenografia in stile Art-Decò, utilizzando i colori
bianchi e neri, che dà un suggestivo impatto visivo ad uno spettacolo che vede
sul palcoscenico dieci protagonisti della scena italiana per la prima volta
tutti insieme di varie generazioni e background artistici differenti.
Come
scrive Reguant nelle sue note di regia:
“Questa
nuova versione teatrale si adatta ai tempi e all’estetica del momento facendo
godere il pubblico nella ricerca dell’enigma preparato dalla Signora Aghata;
questi dieci “piccoli indiani” bloccati nell’isola sono vittime o assassini?.
Questa è la stessa domanda che la scrittrice pone a se stessa mostrando al
pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati
insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze facendoli confrontare e
sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari.
Sembra quasi una vendetta della stessa Christie verso una classe dirigente
nella società inglese in cui la stessa scrittrice vive agiatamente e dalla
quale vuole evadere costringendosi a diventare lei stessa la carnefice verso i
suoi personaggi”.
di Agatha Christie - traduzione Edoardo
Erba - progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant - regia
RICARD REGUANT - con in ordine di apparizione: Giulia Morgani Tommaso Minniti,
Caterina Misasi, Pietro Bontempo,
Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia
Ivana Monti, Luciano Virgilio,, Alarico Salaroli, Carlo Simoni - scene Alessandro Chiti - costumi Adele Bargilli - luci Stefano Lattavo - direzione tecnica Stefano Orsini
Ivana Monti, Luciano Virgilio,, Alarico Salaroli, Carlo Simoni - scene Alessandro Chiti - costumi Adele Bargilli - luci Stefano Lattavo - direzione tecnica Stefano Orsini
Costo: Biglietti dal lun al ven platea
interi € 30 ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II balconata interi € 19
ridotti € 17 - galleria interi € 13
ridotti € 12 / Biglietti sab. sera e
dom platea interi € 34 ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti € 25 - II balconata interi € 23
ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti € 15
Informazioni:
06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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Avviso ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"Il Bar da Liborio. (gestito male)"
Regia Lucrezia
Scamarcio
scritto
da Gianmarco Orlando
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 9 al 14 gennaio 2018, lun-sab ore 21.00 _dom. ore 17.30
«Ma
che bar è questo?»
«Un
bar all’italiana!»
«E
cioè?»
«Gestito
male!»
Che
cos’è il bar da Liborio. Un Luogo di schizofrenia delirante ed esilarante.
Un
luogo dove ogni cosa perde di senso o ne acquista, dipende dagli occhi di chi
lo guarda.
Una
piccola magia, infondo siamo a teatro dove si esibivano anche i prestigiatori.
Cosa
accade?
Liborio
è in scena da solo con quello stupido ludopatico di Pierangelo, tutto sembra
presagire una normale giornata al bar per i due quando ad un certo punto…
Aspettate
un momento ma perchè ve lo sto raccontando?
Venite
a guardare lo spettacolo e basta!
E
se siete già a teatro seguite con attenzione, fidatevi se vi distraete è la
fine.
E
fate silenzio in sala. E mettete il silenzioso ai telefoni. Non li usate
proprio. Buona visione.
Tenete
a mente: questo non è uno spettacolo ma un’evento, una festa.
Siete
parte anche voi del mondo della Compagnia del Caso, lasciatevi
guidare dai nostri esperti membri in un mondo di pura immaginazione,
o quasi.
Gli
attori e autori a fine spettacolo resteranno a vostra disposizione per
qualsiasi domanda.
Regia: Lucrezia Scamarcio - scritto
da Gianmarco Orlando - Con Gabriele Crisafulli - Damiano Venuto -
Giulio Ronzoni - Gianmarco Orlando - Musiche:
Giulio Ronzoni. - Scenografia;
Andrea Faccini.
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 € + 2 € di tessera
associativa
Kirolandia media partner - Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina
facebook di Kirolandia
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 -
Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Antonio
Catania, Nicolas Vaporidis
con Maurizio
Mattioli
con la partecipazione straordinaria di Gabriella Silvestri
e con Marco Giustini
"L’ OPERAZIONE "
Scritto e diretto da Stefano Reali
TEATRO ROMA - Roma
dal
9 gennaio all'11 febbraio 2018 - dal martedì al venerdì ore 21.00,
secondo
Giovedì di spettacolo ore 19.00, 1° e 2° sabato di spettacolo ore 17.00 ed ore
21.00_domenica ore 17.30. Lunedi riposo
Prima Nazionale
Secondo alcuni, la migliore Italia di sempre...
Non c'erano i Social Network.
Non c'era l'Euro, c'erano ancora le Lire.
Ma c'era tanta vita vera, non "virtuale".
Massimo, grazie ad una raccomandazione, riesce a farsi
ricoverare nel reparto Ortopedia di un grande ospedale romano. A trentacinque
anni, vuole sottoporsi ad una
ricostruzione dei legamenti del ginocchio, altrimenti dovrà smettere
di giocare al calcio, la sua grande passione. Ma il suo compagno di
stanza Luigi, un lungodegente "veterano" dell’ospedale, lo
induce a riflettere sulla futilità di quell'intervento al
ginocchio: Luigi gli racconta delle sofferenze delle centinaia di
pazienti costretti ad aspettare anche degli anni, in lista d'attesa, prima che
si liberi un posto letto in ospedale. Lo stesso Luigi, con le gambe
straziate da ripetuti e vani interventi chirurgici, inocula
lentamente a Massimo dei dubbi sul buon esito del suo intervento, al
punto da farlo esitare sull'opportunità di operarsi... Ma chi è Luigi in
realtà? La sua malattia potrebbe essere solo una simulazione, e far parte di un
imbroglio gigantesco, che copre un "mercato di letti"
ospedalieri? E chi è Massimo in realtà?
È solo un paziente ingenuo, o ha qualcosa a che fare con la Direzione
Sanitaria, dove qualcuno ha deciso di smascherare quel mercato di letti? Chi è il truffatore, e chi è il
truffato? Il povero Massimo non sa più
da che parte girarsi, sa solo che la sua coscienza lo spinge ad incastrare
Luigi. Forse in cambio di qualcosa? Il problema è che il suo compagno di
stanza non è solo scaltro. È anche maledettamente simpatico...
Scritto
e diretto da Stefano
Reali. In scena, un cast d’eccellenza: Antonio Catania, Nicolas Vaporidis con Maurizio Mattioli, con la partecipazione
straordinaria di Gabriella Silvestri e con Marco Giustini. - Scritto e diretto
da Stefano Reali - Scene Alessandro Chiti - Costumi Mara Gentile - Musiche
Stefano Reali - Aiuto regia Iolanda Salvato - Disegno luci Giuseppe Filipponio
- Direzione tecnica Stefano Orsini - Una produzione di Gianluca Ramazzotti per
Ginevra Media prod srl
Costo: Biglietti (comprensivi di prevendita) Intero € 27 - Ridotto € 25 - Cral (per
gruppi di almeno 10 persone) - Ospiti Abbonati € 18 - Centri
Anziani (per gruppi di almeno 10 persone) - Giovani (da 12 a 18 anni) € 14-
Bambini (fino a 11 anni) € 12
Informazioni: Tel.
06 785.06.26 - info@ilteatroroma.it
Indirizzo: via Umbertide, 3 - Roma
Indirizzo: via Umbertide, 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.ilteatroroma.it
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Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
"Cous
Cous Klan"
Drammaturgia di Gabriele Di Luca
Regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro
Tedeschi
TEATRO
PICCOLO ELISEO
dal 10 al 28 gennaio 2018 , orario martedì, giovedì, venerdì e
sabato ore 20.00_dom. ore 17.00
Un’umanità
socialmente instabile e divertente
Dopo
il grande successo con gli spettacoli Thanks
for Vaselina e Animali da bar, il
collettivo Carrozzeria Orfeo presenta il nuovo spettacolo Cous Cous Klan.
In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Ormai da dieci anni,
fiumi, laghi e sorgenti sono sorvegliati dalle guardie armate del governo, che
non permettono a nessuno di avvicinarsi alle fonti idriche.
Il divario tra ricchi e poveri è allarmante e mentre i primi vivono
all’interno delle cosiddette recinzioni, ovvero città recintate da filo spinato
e sorvegliate da telecamere di sicurezza, i secondi tentano di sopravvivere al
di fuori di esse lottando ogni giorno contro la mancanza di cibo e di acqua.
In un parcheggio abbandonato e degradato dietro ad un cimitero
periferico, sorge una micro comunità di senzatetto, all’interno della quale
sono parcheggiate due roulotte fatiscenti. Nella prima ci vivono tre fratelli:
Caio, ex prete nichilista e depresso, Achille, sordomuto e irrequieto, e Olga,
la sorella maggiore, obesa e con un occhio solo. Nell’altra roulotte ci vive
Mezzaluna, il precario compagno di Olga, un musulmano, immigrato in Italia
ormai da dieci anni, che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per
un’associazione criminale di giorno e lavora come ambulante di notte. Presto
alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali ed interpersonali
per la sopravvivenza, si aggiungerà Aldo, un medio borghese, elegante e maturo,
che dopo un grave problema famigliare si è ritrovato a dormire per strada.
Ma a sconvolgere il già precario equilibrio di questa comunità sarà Nina, una
ragazza ribelle e indomabile, un’anima sospesa ed imprevedibile, che si
rivelerà al tempo stesso, il più grande dei loro problemi e la chiave per il
loro riscatto sociale.
Drammaturgia di Gabriele Di Luca - Con Angela
Ciaburri Nina, Alessandro Federico Aldo, Pier Luigi Pasino Mezzaluna, Beatrice
Schiros Olga, Massimiliano Setti Caio, Alessandro Tedeschi Achille - voce fuori
campo: Andrea Di Casa - Musiche
originali: Massimiliano Setti - Scene: Maria
Spazzi - Costumi: Erika Carretta - Luci: Giovanni Berti - Regia: Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro
Tedeschi
Produzione Carrozzeria Orfeo,
Teatro dell’Elfo, Teatro Eliseo, Marche Teatro in collaborazione con Fondazione
Teatro della Toscana - La
Corte Ospitale
residenze artistiche
Durata: 2 ore atto unico
Costo: Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento
teatro: www.teatroeliseo.com
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“Sabbie mobili”
Una commedia
di Alessandro Benvenuti, P. Aicardi, Nino Formicola, Carlo Pistarino
diretta da
Alessandro Benvenuti
con Roberto Ciufoli , Nino Formicola
alias Gaspare e Max Pisu
TEATRO/CINEMA MARTINITT - Milano
dall'11 al 28 gennaio 2018 - Orario
spettacoli: giovedì-sabato ore 21.00, domenica ore 18.00. Il sabato anche alle
17.30.
Risucchiati da una
vita stanca.
La fiaba onirica
che spinge a credere ancora.
Rapporti che si logorano, contrasti che
si incancreniscono, sodalizi che non funzionano più. Le situazioni si
trascinano e se non abbiamo il coraggio o la determinazione di prendere in mano
la nostra vita, ecco che a decidere per noi è il destino... Una commedia
insolita, una fiaba magica senza luogo e senza tempo che insegna a non mollare
mai, a tornare a credere, a farsi registi delle proprie esistenze. Lasciarsi
vivere o vivere davvero? Dall’11 al 28 gennaio.
Ci
voleva un trio d’eccezione per interpretare uno spettacolo così, magico e
surreale, straripante di effetti sonori e giochi di luce, ma affidato
soprattutto alla mimica e a una non comune padronanza della parola, tanto da
farne ciò che si vuole. Roberto Ciufoli, Nino Formicola e Max Pisu formano sul
palco uno straordinario sodalizio. Esattamente il contrario di quanto accade ai
due protagonisti, comici imprigionati in un rapporto che non funziona più e
legati ormai solo da un contratto. Un evento improvviso li catapulta in una
dimensione onirica, dove l’angelo dei comici tenta di riportare pace e
complicità. Il pubblico vedrà cose… “che voi umani non potete immaginare”. A
divertire la sala non saranno tanto gli eventi, ma un cocktail irresistibile di
fantasia, situazioni assurde, suggestioni, provocazioni e uno spassoso parlar
di nulla dove il linguaggio del corpo conta almeno quanto quello della parola.
Uno spettacolo unico in Italia, che porta un poker di firme eccellenti e che è
dedicato al ricordo di Andrea Brambilla, l’indimenticato Zuzzurro.
di Alessandro
Benvenuti, P. Aicardi, Nino Formicola, Carlo Pistarino diretta da Alessandro
Benvenuti, con Roberto Ciufoli (Arturo), Nino Formicola alias Gaspare (Max) e
Max Pisu (Biagio). Produzione ArtistiAssociati. - Aiuto Regia Chiara Grazzini,
Scene Eugenio Liverani, Costumi Daniela Cannella, Luci Marco Palmieri, Musiche
Patrizio Fariselli, Collaborazione Allestimento Enrico Cavallero e Matteo
Clemente.
Costo: Ingresso 22 €,
ridotto 16 €.
Indicazioni:
Parcheggio gratuito.
Info e
prenotazioni: Tel. 02 36.58.00.10
Indirizzo:
via Pitteri, 58 -Milano
Sito
di riferimento: www.teatromartinitt.it
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"UNSCORCHED"
di
Luke Owen
Traduzione, adattamento e regia Simone Formicola
TEATRO
del lido di ostia - Ostia (Roma)
Tom lavora in un programma di protezione per minori in rete. Confrontandosi quotidianamente con i peggiori crimini, in un lavoro che pochi altri avrebbero il coraggio di fare, fatica a mantenere la sua umanità.
Incontrare Emily potrebbe permettergli finalmente di cambiare la sua vita per il meglio, ma quando passi le tue giornate lavorative a guardare i crimini più imperdonabili, puoi ancora tornare a casa e vivere una relazione normale?
La compagnia, diretta da Simone Formicola, porta in scena al Teatro del Lido di Ostia, per la prima volta in lingua italiana, l’opera del giovane autore britannico Luke Owen.
Con sensibilità, coraggio e umorismo, Unscorched riesce ad affrontare un tema delicato come la lotta alla pedopornografia online, grazie a un attento lavoro drammaturgico che è valso al testo originale, nel 2013, il prestigioso Papatango Prize.
Al termine dello spettacolo interverrà Luchino Brigatti, esperto, da oltre vent’anni, di attività investigative in molti settori della criminalità a livello informatico.
di Luke Owen - Traduzione, adattamento e regia Simone
Formicola - Con Chiara Bencivenga, Simone Formicola, Alessandro Fresta, Maya
Quattrini, Kabir Tavani Prodotto da Doppiaeffe Teatro, con il supporto
amministrativo di Two Little Mice
Costo: Biglietti: 10 € intero - 8 € ridotto
Informazioni: tel. 065646962 promozione@teatrodellido.it
Indirizzo: via
delle Sirene, 22 - Ostia (Roma)
Sito di riferimento
teatro: www.teatriincomune.roma.it/events/unscorched/
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PROSEGUONO...
FRANCESCO
PANNOFINO e EMANUELA ROSSI
in
"BUKUROSH, MIO NIPOTE
OVVERO IL RITORNO DE I SUOCERI ALBANESI"
DI GIANNI CLEMENTI
OVVERO IL RITORNO DE I SUOCERI ALBANESI"
DI GIANNI CLEMENTI
CON
ANDREA LOLLI SILVIA
BROGI MAURIZIO PEPE
FILIPPO LAGANÀ
ELISABETTA CLEMENTI
REGIA
CLAUDIO BOCCACCINI
CLAUDIO BOCCACCINI
PRODUZIONE VIOLA PRODUZIONI
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 19 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, martedì, giovedì e venerdì ore 21.00,
mercoledì ore 17.00, sabato ore 17.00 e 21.00, domenica ore 17.00
Dopo lo straordinario successo de I Suoceri Albanesi con una tournèe di 200 repliche in tutta
Italia, Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, tornano a raccontarsi in
Bukurosh, mio nipote. Lucio, consigliere comunale progressista; Ginevra, chef
in carriera di cucina molecolare e la loro figlia 17enne Camilla;
Corrado, Colonnello gay in pensione; Benedetta, titolare dell’erboristeria
sotto casa; Igli, albanese, titolare di una piccola Ditta edile e Lushan, il
suo giovane fratello, sono nuovamente gli “eroi” della nuova commedia di Gianni
Clementi, autonoma, ma anche sequel ideale.
Lucio e Ginevra sono appena tornati dall’Albania, reduci
insieme a Corrado e Benedetta dal matrimonio riparatore di Camilla con Lushan,
di cui è rimasta incinta durante i lavori di ristrutturazione del bagno di
casa. Ai dubbi per la scelta tanto azzardata della figlia si sommano le
preoccupazioni per il suo futuro, l’annuncio delle imminenti elezioni comunali
per Lucio, la notizia che il ristorante molecolare di Ginevra comincia ad
accusare un notevole calo di clienti e il problema della imminente convivenza
in casa con i novelli sposi. L’impegno di acquistare e ristrutturare, tramite
la ditta di Igli, l’appartamento sullo stesso pianerottolo, anche se
economicamente impegnativa, si prospetta come un’occasione unica per preservare
la vicinanza con la figlia ma anche l’intimità familiare. Ma l’arrivo
improvviso e anticipato dal viaggio di nozze di una Camilla disperata e sola,
non fa che rafforzare i loro dubbi sulla fragilità della loro figliola e
soprattutto di quell’unione. Anche per gli amici di famiglia Corrado e
Benedetta le novità non mancano…
Tutto sembra precipitare ulteriormente: purtroppo Lucio non
viene eletto e da ex onorevole, per la prima volta in vita sua, scopre di non
saper fare niente. Non ha un mestiere; lui che ha dedicato tutta la sua vita
sempre e solo alla politica! Lucio e Ginevra cadono in una profonda
depressione, ma paradossalmente le difficoltà del momento riavvicinano molto la
coppia e, come recita il famoso detto spagnolo: “un bambino arriva sempre con
il pane sotto il braccio”, la nascita di Bukurosh sembra sgombrare il cielo
dalle nubi.
Un interno medio borghese, una famiglia che vede messa in
pericolo la propria presunta stabilità ed è costretta a mettersi in gioco.
Bukurosh, mio nipote vuole essere una divertita riflessione sulla nostra
società, sui nostri pregiudizi, i nostri timori, le nostre contraddizioni,
debolezze e piccolezze.
Costo: Biglietti da 38 € a 28 €
Indirizzo: via della
Mercede, 50 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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TEATRO PER RAGAZZI
Centrale Preneste Teatro
Ruotalibera Teatro
in scena con
"Le stelle di sotto Uno Gnomo chiamato Cucuzzolo"
Testo e regia Tiziana Lucattini
con Alessandro
Garramone e Fabio Traversa
CENTRALE PRENESTE TEATRO-
Roma
14 gennaio 2018, ore 16.30
Per la rassegna Infanzie
in gioco 2017/18 a Centrale Preneste Teatro va in scena lo spettacolo Le stelle di sotto della Compagnia
Ruotalibera Teatro.
Il
testo e la regia sono di Tiziana Lucattini con la collaborazione artistica di
Fabio Traversa, mentre sulla scena ci sono Alessandro Garramone e Fabio
Traversa.
Cucuzzolo è uno gnomo che non vuole fare la vita dei
suoi fratelli che lavorano in miniera come da sempre fanno gnomi e nani.
Raccogliere pietre preziose, pulirle, contarle, catalogarle, tornare a casa,
mangiare, bere e dormire per ricominciare il giorno dopo. La vita è tutta così.
Vissuta sotto terra. A testa in giù. Lavorando, lavorando e accumulando. Le
pietre preziose sono belle, brillano come stelle, ma stanno sotto terra, a lui
piace invece guardare le stelle vere,
quelle di sopra, quelle libere, già pulite e brillanti. Decide di scappare.
Ma ha paura di essere riacciuffato, vede nemici dappertutto. Alessandro,
invece, è un musicista che si è licenziato dal lavoro rinunciando alla
sicurezza di un posto fisso. Una sera si incontrano e inaspettatamente “si
riconoscono”.
Testo e regia: Tiziana Lucattini - Collaborazione
artistica: Fabio Traversa - Con Alessandro Garramone e Fabio Traversa - Musica
dal vivo: Alessandro Garramone - Scene: Francesco Persico e Luisa Frattarelli -
Costumi: Antonia Di Lorenzo - Luci: Matteo Pieravanti - Foto di scena: Patrizia
Lucattini - Grazie a Matteo Pieravanti per aver giocato con noi - Organizzazione e promozione: Serena Amidani
e Paola Meda 4Le illustrazioni del dépliant e della locandina sono di Orsola
Damiani
Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto dai 3 anni.
Prenotazioni: 06
27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da
Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento:
www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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Stand up comedy
ALTRA
SCENA
Presenta
GIORGIO MONTANINI
in
"ELOQUIO DI UN PERDENTE"
Teatro Brancaccio - Roma
dal 14 gennaio 2018, ore 21.00
Giorgio Montanini, il rappresentante italiano della stand up comedy
in Italia, torna a Roma con Eloquio di un perdente, il suo nuovo
spettacolo satirico.
Il
comedian più irriverente del panorama italiano, l'unico che ha portato la sua
dissacrante comicità senza censure in tv,
torna quest'anno con un nuovo live.
Niente orpelli scenici, nessuno
specchio per le allodole. Sul palco, con il Nemico Pubblico nazionale, Giorgio Montanini rispetta rigorosamente le
caratteristiche della satira e le celebra una per una. Un mix di riflessioni dalla comicità tagliente per smontare tutti i luoghi comuni e le certezze che accomunano il
nostro benpensante Paese. Montanini, con la sua stand up comedy, spara sul
buonismo degli italiani e lo distrugge. Una satira feroce, politicamente
scorretta che caratterizza tutti gli spettacoli del comico più sagace e
sferzante della nuova scena comica.
Cos’è
il centro? Connotazione geografica a parte, il centro rappresenta,
nell’immaginario comune, il fulcro. Il cuore. L'equilibrio. La stabilità. La
sicurezza. Il giusto. Quando l’immaginario si concretizza e cresce attraverso
convenzioni, luoghi comuni e sovrastrutture sociali, chi ci assicura che quello
sia veramente il centro?
Nel
film “Matrix” gli uomini vivevano una vita apparentemente reale, credevano
fermamente in quello che vedevano. In realtà erano addormentati e vegetavano in
uno stato comatoso indotto. Indotto dalle macchine che li sfruttavano e se ne
servivano come fonte di energia e sostentamento. Noi ci siamo mai chiesti se
ciò che diamo per assodato essere giusto, sia giusto veramente. Sia giusto per
tutti e non solo per pochi. Ci siamo mai chiesti se, i parametri utilizzati per
definire il “giusto”, non vengano redatti definiti e diffusi proprio da quei
pochi? Sappiamo cosa sia la pazzia, di cosa aver paura, cosa sia l’estremismo
perche’ ne siamo consapevoli o perche’ ce l’hanno detto? Se siamo consapevoli
allora la nostra specie è fottuta, fottuta, già estinta. Se ce l’hanno detto e
scopriamo che non è vero, come accade Matrix e niziamo la rivoluzione.
Nel
suo settimo monologo, Giorgio Montanini rispetta rigorosamente le
caratteristiche della satira e le celebra una per una. Schernisce il potere
moderno, mai così spietato ma allo stesso tempo quasi infantile,
autolesionista-goffo-bulimico. Contemporaneamente non si esime dall’assumersi
le responsabilità individuali e non risparmia nulla al pubblico. Lo ammonisce e
lo esorta a prendere coscienza che, per quanto paradossale, il potere e quindi
il destinatario delle invettive, siamo noi.
Dopo
il successo del Tour di Per quello che vale, spettacolo che ha registrato
continui sold out nei più prestigiosi teatri italiani, Giorgio Montanini è
pronto per un nuovo live show.
Costi: Biglietti da 19 a 29 euro
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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musical
PROSEGUE...
Alessandro
Longobardi
VIOLA
PRODUZIONI
LORELLA
CUCCARINI è Turandot
"LA REGINA DI
GHIACCIO il musical"
UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER VIOLA PRODUZIONI - TEATRO BRANCACCIO
MUSICA DAVIDE MAGNABOSCO, PAOLO BARILLARI, ALEX
PROCACCI
TESTI MAURIZIO COLOMBI, GIULIO NANNINI
SCENE ALESSANDRO CHITI, COSTUMI FRANCESCA GROSSI
DIREZIONE
MUSICALE E ARRANGIAMENTI DAVIDE
MAGNABOSCO COREOGRAFIE RITA
PIVANO
con
LORELLA CUCCARINI nel ruolo
di TURANDOT
PIETRO PIGNATELLI nel ruolo
di CALAF
DANIELA SIMULA nel ruolo
di CHANG’È,
SERGIO MANCINELLI nel ruolo
di YAO,
VALENTINA FERRARI nel ruolo
della strega TORMENTA
FEDERICA BUDA nel ruolo
della strega GELIDA
SILVIA SCARTOZZONI nel ruolo
della strega NEBBIA
GIANCARLO TEODORI nel ruolo
di PING
JONATHAN GUERRERO nel ruolo di
PONG
ADONÀ MAMO nel ruolo di
PANG
PAOLO BARILLARI nel ruolo
di ALTOUM
FLAVIO TALLINI nel ruolo
del PRINCIPE DI PERSIA
LAURA CONTARDI nel ruolo
di ZELIMA
SCRITTO
E DIRETTO DA MAURIZIO COLOMBI
Teatro Brancaccio - Roma
dal 20 dicembre 2017 al 20 gennaio 2018, ore 21.00 - sabato 23,
martedì 26, 1, 5, 6 e 7 gennaio ore 17.00_27, 28 e 29 dicembre 3 e 4 gennaio
ore 20.
Atteso il
ritorno nel periodo di natale di Lorella Cuccarini in LA REGINA DI GHIACCIO il
musical, ideato e diretto da Maurizio Colombi, ispirato alla fiaba persiana da
cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini.
Lorella
Cuccarini interpreta il ruolo di una crudele e malefica regina vittima di un
incantesimo, nel cui regno gli uomini indossano una maschera per non incrociare
il suo sguardo e rimanere vittime della sua perfida bellezza. Solo colui che
sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. Riuscirà il
Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, a sciogliere il cuore di
ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore?
L'Opera lirica Turandot, incompiuta per la prematura scomparsa di Puccini, ebbe
nelle varie edizioni dei finali distinti. Il moderno adattamento in musical di
Maurizio Colombi, che si conferma una delle menti più capaci del genere Musical
in Italia (suoi Rapunzel, Peter pan), dà una nuova chiave di
lettura fantastica, più vicina alla sensibilità dei bambini, grazie
all’inserimento di personaggi inediti: le tre streghe Tormenta, Gelida e
Nebbia, fautrici dell’incantesimo, in contrasto con i consiglieri
dell’imperatore Ping, Pong e Pang; un albero parlante, la Dea della Luna
Changé, il Dio del Sole Yao. Un cast artistico formato da venti straordinari
performer fra attori, cantanti, ballerini, acrobati.
Alessandro Longobardi, direttore
artistico del Teatro Brancaccio, produce per Viola Produzioni questo nuovo
grande musical, riconfermando la squadra vincente di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, oltre al prezioso
cast creativo: Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le
musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie,
Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci Emanuele
Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.
Non
mancheranno in sala gli effetti speciali che abbattono la quarta parete
coinvolgendo tutti gli spettatori, grazie all’utilizzo di immagini video
realizzate con le più moderne tecnologie.
La musica
originale, composta da 18 emozionanti brani musicali arrangiata e diretta da Davide
Magnabosco mantiene dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose arie
di Puccini e di altri “grandi” dell’opera lirica.
Costi: Biglietti
interi poltronissima gold € 55,00 - poltronissima € 45,00 - poltrona A e
galleria A € 39.00 - poltrona B e galleria B € 29,00 - Biglietti ridotti poltronissima gold € 49,50 - poltronissima €
40,50 - poltrona A galleria A € 35,00 - poltrona B e galleria B € 26,00 *cral e associazioni convenzionate,
tessere convenzionate per riduzioni under 14, over 65, studenti universitari
contattare il Botteghino
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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MUSICA
Concerto
“Vissi D’arte… magia di un
mito” Fantasia su musica di Puccini
Magistralmente interpretato dal
M° Monaldo Braconi
All’interno della VIII
Stagione Concertistica di Musica ai Ss. Apostoli a cura
della Camera Musicale Romana e sotto la Direzione artistica del
Soprano Elvira Maria
CAMERA
MUSICALE ROMANA Sala
dell’Immacolata del Convento dei SS. XII Apostoli - Roma
14 gennaio,
ore 18.00
Giacomo Puccini, un compositore italiano la cui arte affascina ed
incanta suscitando emozioni tra le più forti nella storia del melodramma.
Il programma vuole essere un “viaggio musicale” tra gli incantevoli
capolavori delle opere più note del Maestro, cercando di conoscerlo meglio
anche attraverso alcune sue miniature pianistiche.
Musiche di G. Puccini - Monaldo Braconi, pianoforte
PROGRAMMA
G. Puccini: Adagio in la maggiore per pianoforte
(1881/82?)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “Le
Villi” (1884)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “Manon
Lescaut” (1893)
G. Puccini: Piccolo valzer per pianoforte (1894)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “La
Boheme” (1896)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “Tosca”
(1900)
G. Puccini: Foglio d’album per pianoforte (1910?)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “Madama
Butterfly” (1904)
G. Puccini: Piccolo Tango per pianoforte (1910?)
G. Puccini -
E. Tavan: Fantasia su “La
fanciulla del west” (1911)
G. Puccini: Pezzo per pianoforte (1916)
G. Puccini -
E. Tavan: Il Trittico:
Fantasie su “Suor Angelica”, “Il Tabarro” e “Gianni Schicchi” (1918/19)
Costo: Biglietti 15 € -
ridotti 8
Indirizzo: via Del Vaccaro, 9 - Roma / Angolo Piazza
dei SS. Apostoli.
Informazioni e
prenotazioni: 333 45 71 245
Sito di riferimento: www.cameramusicaleromana.it
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ARTE
APRONO I BATTENTI ...
"Yoga on My Skin"
mostra collettiva a cura di Rossana Calbi e Giulia Piccioni
Opere di Nicoz Balboa, Genziana Cocco, Cecilia De Laurentiis, Cecilia Granata, Marta Ierfone, Marta Messina, Roberta Kinney, Anita Rossi, Maria Grazia Tolino.
GALLERIA PARIONE9
dal 12 al 17
gennaio 2017, martedì - sabato 14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00
INAUGURAZIONE
VENERDÌ 12 GENNAIO
Yoga on My Skin
diventa un progetto completo in cui lo yoga disegnato dalle nove tatuatrici è
spiegato fisicamente e verbalmente presso la galleria Parione9 che dal 12 al 17
gennaio diventa un punto di riferimento per chi ama l’antica filosofia che lega
corpo e spirito.
Andare oltre la mente, questa è tutta la teoria dello yoga.*
Yoga on My Skin, la
mostra ideata e curata da Rossana Calbi e Giulia Piccioni, diventa un luogo di
incontro presso la galleria Parione9: la pratica diventa totalizzante. Le opere
in mostra verranno spiegate fisicamente in occasione delle due lezioni tenute
dall’insegnante Giulia Piccioni e l’intera pratica sarà completata con
un’introduzione all’ayurveda, in due appuntamenti, di Ilaria Gerbasio.
Yogaś citta vṛtti nirodhaḥ (I, 2)
Patañjali, nel secondo verso del primo Pāda, definisce l’obiettivo dello yoga: lo yoga è l’arresto delle modificazioni della coscienza. Cosa sono le modificazioni della coscienza? I pensieri. Dunque, tramite lo yoga calmiamo i pensieri, apportando quiete al nostro sistema psico-fisico.
Le
āsana (dal sanscrito ‘posizione’) sono uno degli elementi che compongono la
pratica yogica. Quando pratichiamo un’āsana, l’armonia generata dal corpo
richiama l’armonia della mente. Ogni āsana è un’opera d’arte, un meraviglioso
meccanismo di salute e benessere. Le āsana racchiudono la saggezza di antichi rishi, ‘saggi’, profondi conoscitori del
corpo e dell’anima umana. Ogni āsana stimola e canalizza specifiche energie
nell’individuo andando a schiudere i fiori di loto situati lungo la nostra
spina dorsale: i chakra. Queste fucine di energia rappresentano il percorso di
consapevolezza che inizia dalla Terra (Mulhadara Chakra) fino ad arrivare al
Cielo (Sahasrara Chakra).
Per la
mostra Yoga on My Skin, i sei chakra fondamentali sono rappresentati da
due āsana, scelte secondo una logica di aspetto esteriore della postura e di
rilevanza nella stimolazione del relativo chakra. Non abbiamo āsana per il
settimo, dato che non vi sono posture che stimolano direttamente questo chakra.
Abbiamo optato per delle āsana che lavorano sull’intero sistema.
In
occasione della mostra con le opere delle nove tatuatrici italiane si terranno
dei corsi di approfondimento sullo yoga.
Giulia Piccioni, psicologa, insegnante di yoga e curatrice terrà due lezioni di due ore l’una, e la terapista Ilaria Gerbasio presenterà in due incontri la medicina ayurvedica.
Giulia Piccioni, psicologa, insegnante di yoga e curatrice terrà due lezioni di due ore l’una, e la terapista Ilaria Gerbasio presenterà in due incontri la medicina ayurvedica.
Opere
di Nicoz Balboa, Genziana Cocco, Cecilia De Laurentiis, Cecilia Granata, Marta
Ierfone, Marta Messina, Roberta Kinney, Anita Rossi, Maria Grazia Tolino.
* Swami Vivekananda
* Yoga Sūtra, (I, 2)
Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza
Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com
Sito di riferimento www.parione9.com
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PROSEGUONO...
"Il
Tesoro di Antichità.
Winckelmann
e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento"
a cura di Eloisa Dodero e Claudio Parisi Presicce
MUSEI CAPITOLINI - Sale
Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo
Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo - Roma
7 dicembre 2017 – 22 aprile 2018 -
Orario: tutti i giorni 9.30 – 19.30
Una
mostra per celebrare gli anniversari della nascita e della morte
del
fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768)
“Vivo come un artista e come tale sono
accolto nei luoghi dove ai giovani è permesso di studiare, come nel
Campidoglio. Qui è il Tesoro delle antichità di Roma e qui ci si può trattenere
in tutta libertà dalla mattina alla sera”. È il 7 dicembre del 1755 ed è
con queste parole che Johann Joachim Winckelmann, giunto a Roma da appena tre
settimane grazie a una borsa di studio conferita dal principe Elettore di
Sassonia, descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino, il primo
museo pubblico d’Europa, luogo in cui il vitale rapporto con l’Antico può
essere coltivato in assoluta libertà, “von
Morgen bis in den Abend” (dalla mattina alla sera).
Nei
tredici anni successivi, fino alla tragica morte avvenuta a Trieste l’8 giugno
del 1768, Winckelmann, nato a Stendal il 9 dicembre del 1717 in una famiglia
molto modesta, definisce i contenuti fondamentali del Neoclassicismo
tardo-settecentesco e getta le basi teoriche dell’archeologia moderna, dando
vita a un raffinato sistema di valutazione cronologica e stilistica delle opere
antiche fondato sull’osservazione diretta dei manufatti e l’attenta lettura delle
fonti letterarie. “Novello Colombo”,
“scopritore di una terra a lungo
presagita, menzionata e discussa, e lo si può ben dire, un tempo conosciuta e
poi nuovamente perduta”. Così Johann Wolfgang Goethe esprime l’impatto
rivoluzionario dell’opera di Winckelmann, e in particolare della Storia dell’Arte nell’Antichità
pubblicata a Dresda nel 1764.
La
mostra “Il Tesoro di Antichità.
Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento”, ai Musei
Capitolini dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018, intende celebrare gli importanti anniversari winckelmanniani del 2017 (300
anni dalla nascita) e del 2018 (250 anni dalla morte) e si inserisce nel
contesto delle manifestazioni europee coordinate dalla Winckelmann Gesellschaft
di Stendal, dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.
Promossa da Roma Capitale,
Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Eloisa Dodero e
Claudio Parisi Presicce, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, la mostra ha una duplice finalità: la
prima, offrire ai visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato,
nel dicembre del 1733, all’istituzione del Museo Capitolino, il primo museo
pubblico d’Europa, destinato non solo alla conservazione ma anche alla
promozione della “magnificenza e splendor
di Roma”; la seconda, presentare le sculture capitoline sotto una luce
diversa, ovvero attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande
Winckelmann.
Arricchita da una selezione di 124 opere, il Tesoro di Antichità si sviluppa in tre sedi diverse nell’ottica di
una “mostra diffusa”: le Sale Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze
Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo.
Catalogo: Gangemi Editore
Costi: Intero 15 € biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della
tassa del turismo per i non residenti a Roma) - Ridotto 13 € biglietto
integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non
residenti a Roma) - Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione
vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: piazza del
Campidoglio - Roma
Sito: www.museicapitolini.org
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"TRAIANO
Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da
Claudio Parisi Presicce
a
cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro
L’optimus princeps che portò l’impero romano
alla sua massima estensione celebrato a
1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano
Mercati di
Traiano Museo dei Fori Imperiali - Roma
dal 29 novembre
2017 al 16 settembre 2018. Orario: tutti i
giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1
Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e prodotta
da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali di Roma, con
l’organizzazione di Zètema Progetto
Cultura.
Cosa significa costruire un
Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare,
conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di
popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi
sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione, influenzata
anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di comunicazione e
capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare attraverso opere di
pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato, ma discreto.
Non è la trama di una
fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano.
Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di
Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla
morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione.
I reperti archeologici provengono da
musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini,
Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del
Celio, Teatro di Marcello), da molti
musei e spazi archeologici italiani
(Museo Nazionale Romano presso le
Terme di Diocleziano e presso Palazzo
Massimo, Museo Ostiense a Ostia
Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di
Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di
Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei Vaticani; Pergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania,
Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di
Baviera).
Ancora, è ospitata
presso la via Biberatica anche “Columna mutãtio – LA SPIRALE”,
un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta la “mutazione” di significato della Colonna di Traiano nel volgersi
della storia.
Il
messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di adozione, intende
trasmettere, è la “mutazione” di
significato che avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la
Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame
storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate
dall’Imperatore contro Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è
anche testimonianza visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio
di come la ricerca contemporanea interagisce con l’archeologia e con la
memoria, l’installazione che l’artista propone al pubblico intende rinforzare
il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo. L’opera, infatti, ha
un’impostazione orizzontale come allusione al reperto archeologico quale
oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre
in
orizzontale.
Dopo
la mostra a Roma, l’installazione “Columna
mutãtio – LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di
Bucarest, in occasione alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della
Romania, nell’autunno del 2018.
TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata
dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”,
significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra
gli imperatori. Colui che seppe riportare
gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo
contemporaneo Traiano ci ha ordinato di
essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così
diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato
dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni
dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna
dinastia imperiale, ma di ottima famiglia – Ulpia
– Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i
gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul
campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la
fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come
successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i
temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente
bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che
non ha mai visitato.
Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling, protagonisti anch’essi
dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’
imperatore, o meglio il suo fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla
vita dell’optimus princeps. Profumi, petali e il rumore della
folla daranno al visitatore le stesse sensazioni che il popolo di Roma provava
durante un trionfo; stele di soldati si animeranno per mostrare gli
affanni del vivere e del morire dei legionari impegnati nelle guerre di
conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione dei nemici di Roma, i
barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti dell’impero - e le
voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale e imprenditrici.
E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi rivivranno i
monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La
mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e interattive che sono
state realizzate grazie alle collaborazioni che la Sovrintendenza Capitolina ha
attivato, a scopi di ricerca, studio e divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies, Dig@Lab, con il
coordinamento scientifico di M. Forte, la
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio de Humanidades Digitales con
il coordinamento di J. M. Luzon, la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie
Energetiche dell’ENEA nell’ambito del progetto CO.B.R.A. (COnservazione dei
Beni culturali, con l’applicazione di
Radiazioni e di tecnologie Abilitanti), responsabile
A. Quintiliani.
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it
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Not
Your Dolls presenta
"Barzakh"
Mostra personale di Francesco
Viscuso
A cura di Rossana Calbi
Not
Your Dolls -Roma
dal 22 novembre 2017 al 10 gennaio 2018, orari : vedi sito
Inaugurazione
mercoledì 22 novembre 2017
Francesco Viscuso apre
la nuova stagione espositiva di Not Your
Dolls con la mostra personale Barzakh a cura di Rossana Calbi.
Barzakh è la nuova
esposizione personale di Francesco Viscuso che torna di fronte al pubblico
romano con la chiave di accesso di un nuovo spazio mentale realizzato
nell’apertura di una nuova porta della percezione.
In un meccanismo di restituzione
disgregativa all'interno del quale nessun elemento può essere considerato mai
davvero estraneo appare Barzakh:
è il compimento irrisolto del rinnovabile, il magnetismo oltre l’apparente, il
mostruoso della poesia, la decostruzione di un futurismo medievale, una rete di
connessioni compromesse dalla coscienza, il gioco delle forme del caos,
l’ipotesi di una novella alchimia.
Le
parole dell’artista non guidano verso una semplice barriera, Barzakh non è un ostacolo che impedisce
di accedere al meraviglioso, è già confusione, instabilità, ricordo e
percezione del futuro. Per i Sufi, Barzakh
è il regno intermedio, è il mondo degli spiriti, qui le immagini si confondono
si fanno domande a vicenda e si incastrano in un nuovo meraviglioso.
I
venti collage di Francesco Viscuso in mostra da Not Your Dolls sono i
personaggi di un luogo d’attesa tra due mondi in cui la barriera è l’attesa,
qui si trovano a cercare risposte nelle parti stesse che li compongono.
Costo: Ingresso
GRATUITO
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Sito di riferimento: www.francescoviscuso.blogspot.com
Facebook di
riferimento: https://www.facebook.com/notyourdolls.shop/
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A Roma unica tappa italiana per la mostra
"I Grandi Maestri. 100
Anni di fotografia Leica"
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 16 novembre 2017 all' 18
febbraio 2018, dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato
9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La mostra, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e Contrasto ed è a cura di Hans-Michael Koetzle, tra i più rinomati curatori e critici della fotografia.
I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica indaga per la prima volta la grande rivoluzione del mondo della fotografia, e in genere della visione, resa possibile dalle fotocamere Leica dagli anni Venti del Novecento fino a oggi. Oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica, filmati sui fotografi (come Henri Cartier-Bresson e Garry Winogrand), locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche e prime edizioni di libri, accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo e nella storia, alla scoperta di quei cambiamenti rivoluzionari permessi da un’innovazione tecnologica come la “Ur-Leica”, il primo apparecchio 35mm efficace che non solo rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia, ma innescò, insieme ai modelli Leica prodotti successivamente, una significativa metamorfosi nella nostra percezione della società e del mondo circostante.
Foto dopo foto, questa mostra rivela come gran parte delle immagini impresse nella nostra memoria siano state realizzate proprio con una Leica e come tutte queste fotografie costituiscano quindi un ampio caleidoscopio delle tendenze fotografiche e degli sviluppi degli ultimi dieci decenni.
La mostra è composta da 16 sezioni che intrecciano insieme l’ordine tematico con la cronologia, in un percorso che va dalla nascita della prima fotocamera Leica fino alle più recenti visioni. Nel corso degli anni la Leica fu progressivamente utilizzata da fotografi di diverse nazionalità, estendendo il suo uso a diversi tipi di reportage. Dal fotogiornalismo di guerra (nel 1930 Erich Salomon fu il primo fotogiornalista che portò una Leica negli Stati Uniti e durante la Guerra civile spagnola), all’uso della fotografia come strumento di propaganda. Ma anche ad un tipo di ricerca più umanista, infatti la Leica arriva ad essere utilizzata nel settore della moda, rivoluzionando anche in questo caso il genere: si passa dalla fotografia in studio alla fotografia in strada. Attraversando questi diversi generi e percorrendo i diversi paesi del mondo, la mostra propone le immagini dei più grandi interpreti internazionali che hanno fatto della Leica il proprio strumento creativo di espressione d’elezione. Dalle fotografie in bianco e nero di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, fino al colore di William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz, lo spettatore potrà ammirare il meglio della fotografia internazionale con uno sguardo privilegiato sull’Italia. Accanto alle immagini di Gianni Berengo Gardin, l’esposizione romana dedicherà spazio anche alle fotografie di altri interpreti italiani d’eccezione come Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore.
Elenco sezioni
Oskar Barnack fotografo; Leica e la nuova visione (“neues sehen”); Fotogiornalismo 1925–1935; Fotografia e propaganda; Fotografia umanista; Gli anni di macerie; La fotografia soggettiva; Fotogiornalismo 1945–1970; Fotografia d’autore; La “new color photography”; Leica e la fotografia di moda; Leica in Giappone; Leica in Spagna; Leica in Portogallo; Fotografia d’autore: anni ‘70; Fotografia d’autore: dagli anni ‘80 a oggi.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da Contrasto.
Immagine a corredo: Christer Strömholm, Nana, Place Blanche, from the cycle “Vännerna från
PlaceBlanche” (the friends from Place Blanche). Paris, 1961. Digital modern
print, 30x36 cm
Costo: Biglietto Intero 12 € - Ridotto 10 € - Per altre
riduzioni vista il sito.
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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"Artisti
all’Opera"
Il Teatro dell’Opera di Roma sulla
frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge1880-2017
Una mostra celebra
che il rapporto del Teatro dell’Opera con i più grandi artisti del
Novecento
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
dal 17 novembre 2017 all' 11 marzo 2018 - vari orari
Il
teatro come universo di artisti: musicisti, compositori, registi, pittori e
artisti figurativi, costumisti, stilisti. Il Teatro dell’Opera di Roma si racconta attraverso l’infinita
bellezza dei suoi allestimenti, figli del lavoro intrecciato di alcune tra le più grandi figure dell’arte del
Novecento: da Pablo Picasso
a Renato Guttuso, da Giorgio de Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo
Manzù, da Mario Ceroli ad
Arnaldo Pomodoro fino ad
arrivare a William Kentridge.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Sarà raccontata la storia di un
Teatro, l’Opera di Roma, che ha sempre camminato sul filo rosso di un rapporto cercato e trovato con l’arte
figurativa, portando quindi alla vista dello spettatore scene e costumi
nati dal genio di grandi artisti, così come piccoli capolavori inusuali, bozzetti, figurini (ovvero
i disegni dei singoli personaggi), maquette (i modellini delle
scenografie), fino a pezzi di inestimabile valore, come il sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico
per un Otello rossiniano.
Ma Artisti all’Opera. Il
Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte non sarà una “semplice”
galleria di meraviglie d’arte scenica, sarà anche un percorso che il visitatore/spettatore vivrà lungo la storia del Teatro
dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi titoli del nostro teatro lirico – ma scoprendo anche perle “minori” che sono sfuggite alle
consuetudini del repertorio – e spiando
il lavoro delle maestranze,
ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento, così da ribaltare la
normale prospettiva.
Grazie alle collezioni
dell’Archivio del Teatro dell’Opera – in cui si conservano più di 60mila
costumi e 11mila bozzetti e figurini – alle proiezioni e ai filmati d’archivio
dell’Istituto Luce il visitatore/spettatore
entrerà nel teatro ritrovandosi dietro le quinte del
palcoscenico per ammirare da vicino tutto ciò che d’abitudine vede da
lontano, dalla platea.
L’esposizione
è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. Si
ringrazia l’Istituto Luce e la
collaborazione di SIAE.
La
mostra è a cura di Gian Luca Farinelli
con Antonio Bigini e Rosaria Gioia, con la curatela
storico-scientifica di Francesco Reggiani
e Alessandra Malusardi dell’Archivio Storico e la collaborazione di
Anna Biagiotti della Sartoria della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Organizzazione
Zètema Progetto Cultura. Catalogo Electa.
Costi: Biglietto Intero 9 € ; ridotto 7 €.
Per altre riduzioni visita sito.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni:
060608
tutti i giorni 9.00-19.00
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu
Sotto l’egida dell’Istituto per
la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale,
con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande
retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain
collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 19 ottobre 2017 all' 11 febbraio
2018, dal lunedì
al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La grande
esposizione interamente dedicata a CLAUDE MONET.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
Nell'immagine:
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti-
Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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"L’essenziale verità delle cose"
Francesco
Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)
Galleria d’Arte Moderna di Roma - Roma
dal 13 ottobre
2017 al 11 febbraio 2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
In collaborazione con
l’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern, Roma
Moderna non è certo l’arte
perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione
di moda e formale. L’arte, moderna come
anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle
cose con profonda umanità e spiritualità …
È una considerazione di Francesco Trombadori che, chiarendone le
aspirazioni e il coerente percorso pittorico, ha ispirato il titolo di questa
mostra antologica di largo respiro, un’occasione per raccontare il rapporto del
pittore con i luoghi di Roma che amò e dipinse, scegliendoli come patria
elettiva sin dai primi anni del Novecento.
Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, sono esposte sessanta tele, dipinte
tra il 1915 e il 1961, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private
di tutta Italia, venticinque disegni, libri, cataloghi di mostre e articoli di
giornale provenienti dall'Archivio dell'artista, custodito nel suo studio a
Villa Strohl-Fern. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura
di Giovanna Caterina De Feo
dell’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern e della Sovrintendenza Capitolina.
Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Maretti edizioni.
Pur non essendo romano di nascita, per Francesco Trombadori la capitale è
fonte di ispirazione per molti dipinti, ma soprattutto luogo di aggregazione in
cui insieme a scrittori, critici ed artisti partecipare all’intenso dibattito
artistico e culturale, dando impulso alla creazione di mostre d’arte e a
riviste d'arte e di cultura.
Il pittore prende parte attiva al dibattito artistico nazionale sin dagli
esordi nel vivace ambiente della cosiddetta Terza Saletta del Caffè Aragno, nel
primo decennio del XX secolo, dove l’artista si avvicina al formativo ambiente de “Il Convito”, la rivista d’arte e
letteratura fondata da Adolfo De Bosis con Gabriele d’Annunzio e Angelo Conti.
Ogni sezione della mostra è corredata dal ricco patrimonio documentario
proveniente dall'Archivio dell'Artista a Villa Strohl-Fern, oggi Casa Museo,
con cui si intende illustrare anche l'importante attività di critico che
Trombadori svolse, dagli anni Venti, scrivendo per diverse testate nazionali.
Nel corso della mostra saranno organizzati incontri di approfondimento con
la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte
Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€
intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le
categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via
Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"ENJOY L’ARTE INCONTRA IL DIVERTIMENTO"
a cura di Danilo Eccher
Chiostro
del Bramante - Roma
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Dopo il successo della originale mostra Love,
l’Arte incontra l’amore, che ha registrato in sei mesi l’afflusso di 150mila
spettatori, soprattutto giovani, il Chiostro del Bramante continua il suo
innovativo percorso programmatico proponendo ancora una volta una esposizione
unica per la singolarità delle opere, che pone sotto la lente di ingrandimento
le diverse possibilità percettive ad esse connesse. Una esperienza che lo
spettatore può fare attraverso i linguaggi e le poetiche di alcuni tra i più
importanti e provocatori protagonisti dell’arte contemporanea. Talvolta
infrangere le regole non significa trasgredire, ma ampliarne i confini. Una regola
che il Chiostro del Bramante persegue da tempo nelle sue linee programmatiche,
proponendo mostre fuori dagli schemi delle convenzioni espositive, dove
l’originalità del percorso sta alla base del progetto ideativo.
Diventato Museo di riferimento in ambito nazionale
ed internazionale anche dell’arte contemporanea, il Chiostro parte da questi
presupposti per la mostra che proporrà. Si chiama Enjoy e ha per sottotitolo
l’Arte incontra il divertimento: locuzione emblematica che vuole indicare non
solo una diversa modalità di vivere l’arte, ma soprattutto dare “spazio e
spazialità” alle opere di artisti di acclarata fama. Infatti molti lavori sono
site specific, pensati e costruiti dagli artisti ospiti proprio per gli
ambienti del Chiostro del Bramante la cui organizzazione – che fa capo a DART –
aggiunge alla creatività dell’esposizione un notevole sforzo produttivo
proponendo opere inedite. Tra i grandi nomi allineati troviamo Tinguely,
Calder, Fogliati, Erlich, Creed, Neto, Collishaw, Ourlser, Wurm, TeamLab, Hans
op De Beeck, De Dominicis, Gander, i protagonisti del ‘900 storico e del terzo
millennio, accomunati da un filo sotteso, il divertimento, assunto
nell’accezione etimologica della parola: portare altrove. L’altrove, l’altro da
sé, il perdersi nei meandri dell’arte e dell’inconscio è ciò che accomuna il
gesto di tutti gli artisti presenti in Enjoy, le cui opere guideranno il
visitatore in un percorso invisibile ma fortemente tracciato, che prenderanno
vita in un incessante rapporto interattivo e giocoso, dove le diverse
percezioni del “fuori da sé” avranno un ruolo fondamentale. “La dimensione del
piacere, del gioco, del divertimento, dell’eccesso – afferma Danilo Eccher,
curatore della mostra – sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte
sprofonda nel dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti.
L’illusione è una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove
tutto è possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della
sorpresa”. Ecco allora che in Enjoy, dalle sculture leggere di Alexander
Calder, lo spettatore può perdersi nel labirinto infinito di specchi di Leandro
Erlich per poi immergersi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali
di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab che
prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico, o essere inseguiti
dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarsi a contatto con
i corpi deformati di Erwin Wurm e così via, di artista in artista, di sala in
sala: il Chiostro del Bramante diventerà luogo elettivo di una realtà tutta da
scoprire, che esiste in ogni istallazione (alcune di grandissime dimensioni), a
una realtà che, tuttavia, può anche non esserci. D’altra parte è proprio Paul
Klee che ci dice: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile
ciò che non sempre lo è”.
Costo: Biglietto intero 13 € (audio
guida inclusa) - biglietto ridotto
11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00)
numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso
libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della
Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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SERATE con OSPITI
PAOLA DEE | GAIA360 |
STRULLE
in collaborazione con KICK-OFF |
TRACK CLUB e Gay Village mediapartner
presentano:
"GIRL
VILLAGE"
IN CONSOLE: PAOLA
DEE / STRULLE
Cinque Eventi da Gennaio a Maggio 2018,
a MILANO
TRACK CLUB - Milano
venerdì 12 gennaio , ore 23.30
Milano si tinge di rosa! Nasce Girl Village:
cinque eventi per centinaia di donne.
Da un'idea della dj Paola Dee, unita alla grande attività
del gruppo milanese Gaia360 e
delle Strulle, prende
vita GIRL VILLAGE, neonato
evento che tinge di rosa la
poliedrica Milano, dando
inizio ad una serie di appuntamenti che si svilupperanno
in cinque party da gennaio a
maggio 2018 con inaugurazione Venerdì 12 Gennaio al Track Club
dove avrà luogo l'evento realizzato con il supporto del club e
della storica agenzia d'eventi Kick-Off, in collaborazione con Gay Village, mediapartner
delle serate.
Gli appuntamenti proseguiranno nell'arco
dell'anno con le successive date 16
Febbraio, 16 Marzo, 13 Aprile e 11 Maggio, sulle note di Paola Dee e le Strulle (Milla, LaT e Rrose), che combineranno
al meglio sonorità elettroniche,
house e radiofoniche. Il progetto grafico di Girl
Village è a firma dall’agenzia di comunicazione milanese Artdisk.
Il viaggio di Girl Village parte dall'esperienza di importanti realtà
dedicate all'intrattenimento femminile,
come Gaia360 e le Strulle, unite alla maestria e
all'inventiva di Paola Dee (tra le fautrici del villaggio arcobaleno
più noto di Italia). Insieme, le
organizzazioni hanno dato vita ad un maxi evento che riempirà i locali di Via
Benadir, con una festa nata con la finalità di dare visibilità
alle realtà LGBTQI ancora
poco note, come quella transessuale e
quella lesbica, con il
preciso scopo di rivendicazione
sociale nel segno del divertimento. In questo modo prende vita un party per ragazze dove anche i
ragazzi sono i benvenuti, ma sempre nel rispetto di un appuntamento mensile che vedrà
come centro della
propria attività: le donne.
Costo: Biglietto 12 € (Ingresso + Tessera + Consumazione)
Indirizzo:
via
Benadir 14 - Milano
Informazioni: +39 338 9189108
Facebook di
riferimento: www.facebook.com/girlvillagemilano
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MORGANA & ROBERTO SAURA
presentano
"QUEEN FACTORY"
Concorrenti: CRISTINA PRENESTINA, RENÈE COPPEDÉ, MAMA KENYA, ENDERLY SOLIS, NAYA
BABALÓN, ELEKTRA, LE RICHE, HEAVEN&HELL
Giuria d'Eccezione: DIEGO LONGOBARDI | ERA SPLENDÓR |
VIC&FRANK
Special Guest BERTA BERTE' e la poliedrieca
FUXIA
Coreografie ISABEL GALLONI | Corpo di Ballo ALESSANDRO COVARELLI, ANDREA MORACA, ISABEL GALLONI
Light Design / Video Mapping FEDERICO LUCIANO | Fotografo MARCO PORTANOVA
Direzione Artistica MORGANA | Regia ROBERTO SAURA
TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO - Roma
14 gennaio 2017,
ore 21.00
QUEEN
FACTORY, il contest travestito da spettacolo colora il Quarticciolo... e non
solo!
Parte la
nuova avventura en travestì a cadenza
mensile dal titolo Queen Factory - Revolution
Edition, il contest travestito da
spettacolo, diretto artisticamente da
Morgana (al secolo Francesco Maggi) per la regia di Roberto Saura, che
proseguirà l'11 Febbraio, il 4 Marzo e il 15 Aprile. A metà tra il talent show
e la sua essenza di varietà, Queen
Factory è un colorato divertissement
con regole ferree ed estremamente precise, che metteranno a dura prova le
giovani concorrenti che lotteranno per la corona di Regina.
In gara per
il titolo troviamo le drag e aspiranti regine Cristina Prenestina,
Renèe Coppedé, Mama Kenya, Enderly Solis, Naya Babalòn, Elektra, Le Riche,
Heaven&Hell, esaminate dalla sapiente Giuria d'Eccezione, capeggiata dal direttore della storica serata Muccassassina, Diego Longobardi, seguito dalla drag Era Splendòr e dai P.R.
Vic&Frank. Con i giurati sarà presente anche Berta Bertè, special guest
della serata, insieme alla poliedrica Fuxia, noto volto della notte prestato al cinema.
<< Lo show, altri non è che
una vera e propria operazione di recupero per una tipologia di spettacolo che
deve ritrovare la sua casa >>, afferma Morgana, infatti il travestitismo affonda le sue radici
nell'avanspettacolo, nei concetti base e nella forma stessa del teatro. Vera e
propria mission della coppia artistica
Morgana-Saura infatti, è quella di
portare le Drag Queen su palcoscenici che spettano loro di diritto, ed evitare
che le figure en travestì, siano
relegate esclusivamente al mondo della
notte. In quest'ottica di ricerca allo spazio alternativo, nasce anche la
collaborazione con il parco Cinecittà World, dove il luminoso carrozzone farà
tappa i prossimi 27 Maggio e 24 Giugno, per le fasi semifinali e finali.
L'ironia e
la giusta dose d'irriverenza che a delle drag
queen non possono mancare, unite al minuzioso lavoro tecnico del light design Federico Luciano e alle coreografie di Isabel Galloni, saranno
la chiave per fruire al pubblico del Teatro
Biblioteca Quarticciolo un orizzonte ricco di colori, che mostrerà un mondo
nuovo dove a regnare sarà soltanto una regina tra le regine.
Si ringraziano per la
collaborazione: Nazarena Giulinazzo e tutto lo staff delle Nuove Dinamiche; Angela
Infante, Alessandra Buffa & Anthony Coello; Marina Madan & Pino
Buccella.
Costo: Biglietto d'Ingresso
12 €
Informazioni: Teatro 06
69426222 / 06 69426277 | Spettacolo
320 9724625
Indirizzo:
Via Ostuni, 8 -
Roma (tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti)
Sito
di riferimento: www.teatrincomune.roma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la
domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione,
provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …