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martedì 1 maggio 2018

KIROSEGNALIAMO Settimana 30 Aprile - 6 Maggio 2018

K-news  







Kiri, continuano anche per questa nuova stagione,  le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.





Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte  e tanti altri eventi selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.




Dunque ecco per sognare con voi... 
TEATRO

DEBUTTI...

Tehuana
presenta
"FOLLIA"
di Fabio Appetito
con Alessia Navarro
drammaturgia e regia Matteo Tarasco

TEATRO QUIRINO -  Roma
dal 2 al 6 maggio 2018,  vari orari
 
Dopo i consensi di Frida Kahlo: il Ritratto di una donna in scena la scorsa stagione, Alessia Navarro torna sul palco del Teatro Quirino di Roma con un nuovo intenso lavoro: Follia.
Scritto da Fabio Appetito e diretto da Matteo Tarasco che ne cura anche la drammaturgia.

Follia è un viaggio nei meandri più segreti della mente di una donna che ha attraversato il secolo danzando sul limitare dell’abisso. Una donna che incarna tre emblematiche figure della cultura del novecento: Alma Malher, compositrice e pittrice austriaca, Marina Cveteva, poetessa e scrittrice russa e Kiki de Montparnasse, modella francese. Donne poco conosciute a molti ma che tanto hanno dato alla cultura e all'arte dello scorso secolo. A condurre per mano lo spettatore nella vita di queste tre importanti figure ci saranno le musiche realizzate da Stefano Mainetti eseguite dal vivo da Gilda Buttà al pianoforte,
Luca Pincini al violoncello e con Pietro Biondi (voce off).

Uno spettacolo intenso che gioca su tre differenti piani di rappresentazione: il gesto  dall’attrice sul palcoscenico; il suono, creato da un team di rumoristi dal vivo (Alvaro Gramigna Davide dell'Ariccia), in un’azione mimetica che amplifica foneticamente il gesto di Alessia Navarro; l’immagine, ripresa in diretta con telecamere a lato del palcoscenico e contemporaneamente proiettata su schermo cinematografico, al fine di evidenziare il gesto con dettagli e primi piani fondamentali alla comprensione del testo che rischierebbero di sfuggire allo spettatore.

Alessia Navarro ci porterà a conoscere i lati più veri, umani, bizzarri di tre donne che, attraverso le loro vite fuori dal comune, ci hanno lasciato un vero e proprio testamento sentimentale e hanno attraversato come schegge di luce il mondo dell’arte. L'attrice alla fine diverrà essa stessa una di loro: una donna rinchiusa in un manicomio immaginifico per non essersi accontentata di una vita soltanto.
Alma Malher combatterà contro la prigionia di possesso che, nell’arte come nella vita, Oskar Kokoschka ha esercitato su di lei.  Marina Cvetaeva parlerà per l'ultima volta con Rainer Maria Rilke, il poeta che morì poche settimane prima del loro primo appuntamento e che poté amare solo epistolarmente. Kiki di Montparnasse parlerà di Parigi, di Hemingway e sognerà un corpo non costretto alla decadenza.

di Fabio Appetito - con Alessia Navarro - diretto da Matteo Tarasco - Musiche di Stefano Mainetti - Pianoforte: Gilda Buttà - Violoncello: Luca Pincini - Voce Off:  Pietro Biondi
Creatori di suoni dal vivo sul palco:
ACS: Alvaro Gramigna  Davide dell'Ariccia  - Assistente rumoristi Serena Mancarella - Mimi: Federico Nelli e Elisa Licciardi - Costumi Chiara Aversano - Spazio Scenico Ilaria Nomato - Ingegnere del suono Tiziano Stampete - Fonico Antonio Amore - Disegno Luci Marco Laudando - Assistente alla regia Marta Selvaggio - Produzione video Mv Pictures - Produzione esecutiva Uao Spettacoli - Ufficio stampa Rocchina Ceglia

Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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Generazione Disagio e Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse
presenta
"KARMAFULMINIEN  Figli di Puttini"

OFF OFF THEATRE - Roma
dal  2 al 6 maggio 2018 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 18.00

La compagnia Generazione Disagio fa il bis! Dopo il successo pre-natalizio arriva quello di maggio con "Karmafulminien", un linguaggio scanzonato, irriverente e caustico per dar voce alla generazione di mezzo!

Hanno convinto anche i più scettici, hanno strappato risate anche ai più imbronciati, hanno brindato al 2018 in un teatro che ha applaudito a lungo la loro satira sulla generazione di mezzo. Sono la folle compagnia di Generazione Disagio, nata dall'esperienza del centro sociale ZAM di Milano, che dopo il successo pre-natalizio di Dopodiché Stasera Mi Butto andato in scena all'OFF/OFF Theatre di Roma, torna in Via Giulia con un secondo e nuovo spettacolo dal titolo KARMAFULMINIEN - Figli di Puttini, di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi e Luca Mammoli, diretti dal regista e co-autore Riccardo Pippa. Pittaluga-Sirressi-Mammoli sono tre angeli irrequieti e sbiaditi, dei nostalgici estimatori dell'Empireo... Dei veri e propri parafulmini delle nevrosi moderne, mandati sul palco come incarnazione della spiritualità attuale, pronti ad assorbire come spugne il contemporaneo mal di vivere.

SINOSSI: Tre angeli irrequieti, nostalgici estimatori dell'Empireo, della contemplazione e della pace dei sensi, assorbono, loro malgrado, le angosce del genere umano. Spugne, parafulmini, idrovore del mal di vivere captano segnali di nevrosi e ritrasmettono potenti deliri e allucinazioni, convertono correnti avverse in good vibrations. Strumenti di una qualche volontà superiore, trasformano stati ansiosi in tisane e infusi, malesseri in materassi, complessi in amplessi ambosessi, fobie in fiabe e stress in strass.
Tre angeli aggressivi, pessimisti, cinici e caustici che si presentano agli umani come angeli 3.0 incarnazione della spiritualità moderna. L’uomo moderno identifica questi spiriti divini come creature funzionali alle proprie esigenze a cui votarsi per raggiungere la realizzazione dei propri desideri e bisogni terresti. Una spiritualità usa e getta e comoda, come cliccare “mi piace” in un social. Nel 2015 i tre angeli sono tirati per la giacchetta solo per prendere un bel voto all’università, rimorchiare oppure vincere al superenalotto. Un interesse momentaneo per il loro operato che getta sulle “ali” sempre più fragili dei tre, i mali e le brutture della vita contemporanea. Una condizione frustrante per queste creature celesti, che desidererebbero essere come in passato degli angeli custodi, che accompagnano l’uomo dall’inizio alla fine restando al loro fianco con fatica in tutti i passaggi della vita, figure che custodiscono l’unicità dell’individuo e la consapevolezza della sua originalità, che richiamano alle potenzialità inespresse e risvegliano, vocazioni, aspirazioni e slanci ideali.

Di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Luca Mammoli - Regista e co-autore: Riccardo Pippa - Scene: Anna Maddalena Cigni  - Costumi: Daniela De Blasio, Anna Maddalena Cigni / Luci Danilo Deiana - Produzione: Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse  - Si ringraziano: Bruno Cesereto e Pietro Fabbri per le voci fuori campo e Niccolò Masini per la locandina

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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PROSEGUONO

Bruno Maccallini in
"GROTESK! Ridere rende liberi"
Testo liberamente ispirato ai maggiori autori dell’epoca di Weimar
tratto dal volume “Ridere rende liberi” di Antonella Ottai
musiche originali di Max Hansen, Friedrich Holländer, Jacob Jacobs, Hermann Leopoldi, Paul Lincke, Martin Roman,  Kurt Weill  e Pino Cangialosi

TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 25 aprile al 6 maggio,  orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.

Bruno Maccallini, presenterà in prima assoluta al Teatro della Cometa il suo ultimo spettacolo ispirato ai protagonisti del cabaret berlinese tra le due guerre.


Grotesk, un mood, un timbro, un carattere e molte scene disseminate nella Berlino di Weimar; un conférencier irriverente e mordace, un provocatore irresistibile, un’eccellenza della risata, dello sberleffo, del ghigno satirico. Il suo personaggio dà figura all’humour agro che aveva contribuito a fare del Kabarett berlinese uno spazio di libertà e di critica sociale; è lui a incarnarne al meglio lo spirito. È un artista, un po’ mago, un po’ prestigiatore, o forse, più che un personaggio, è solo una parte in commedia; magari un imbroglione, un mestatore che dispensa storie scaturite dagli autori più graffianti dell’epoca weimariana: aggredisce il pubblico con le contestazioni radicali di Walther Mehring, lo spiazza attraverso i paradossi del grande Tucholsky, lo blandisce al suono delle musiche di Kurt Weill e Friedrich Holländer. Maschera mobile che registra puntuale tutti gli umori, il Nostro vive gli anni ruggenti in cui la scena del Kabarett rivela sempre più il volto d’una Germania democratica, radicale e antimilitarista. E li vive tutti, dall’inizio tempestoso al disastro finale, quando Berlino sprofonda dentro il nazismo; con lo stesso humour inossidabile si affaccia agli orli del baratro spalancato dal regime finché non ne è a sua volta inghiottito. Indossando di volta in volta i panni del comico, del conferenziere, del mentalista, destreggiandosi fra musiche complici e testi esilaranti, non smette mai di aggredire il comune buonsenso, di denunciarne il vuoto che nasconde. Grotesk si fa modello ineguagliato di un «campo di battaglia - come sognava Holländer - su cui con le sole armi pulite delle parole giuste e della musica si possono distruggere le armi d’acciaio».

Da sempre attratto dagli spettacoli di Kabarett nella Berlino degli anni 20-30 in tutti i suoi ambiti, dall’intrattenimento alla satira socio-politica, Maccallini sarà in scena con tre musicisti; firma anche il copione insieme ad Antonella Ottai (Dip. Storia dell’Arte e dello Spettacolo dell’Università “Sapienza” di Roma ) e la regia. Lo spettacolo si avvale della preziosa collaborazione di Luca Ruzza per l’impianto scenico (docente di Scenografia virtuale alla “Sapienza” e grande esperto di nuove tecnologie digitali), di Alexandra Stelzer per i costumi (mente creativa nonché fondatrice della casa di moda DeCall) e di Maurizio Montobbio per le luci (già lighting designer de l’Opéra National de Paris e del Crazy Horse).

Testo liberamente ispirato ai maggiori autori dell’epoca di Weimar - tratto dal volume “Ridere rende liberi” di Antonella Ottai - musiche originali di Max Hansen, Friedrich Holländer, Jacob Jacobs, Hermann Leopoldi, Paul Lincke, Martin Roman,  Kurt Weill  e Pino Cangialosi - traduzioni dal tedesco Bruno Maccallini - adattamenti in italiano delle canzoni Franca d’Amato - musiche eseguite dal vivo da Kabarett Ensemble: Stefano Costantini  Tromba - Flavio Cangialosi contrabbasso,  pianoforte, percussioni - Pino Cangialosi - pianoforte, fagotto, percussioni, fisarmonica - regia Bruno Maccallini - musiche originali Pino Cangialosi - voce Narrante Franca d’Amato - Visual Luca Ruzza con Tiago Branchini e Gioele Stella - Regia audiovisiva  Benedetto Sanfilippo - Testi e ricerca iconografica Antonella Ottai - Luci Maurizio Montobbio - Costumi Alexandra Stelzer e Alice Paris - Movimenti coreografici Igino Massei - Magia Disguido Guido Marini - Pupazzo Grotesk Andrea De Cesare - Maschere Jakob De Chirico - Tecnico luci Giacomo Cursi  Assistente alla Regia Martina Maccallini
BRUNO MACCALLINI Attore, autore, regista, produttore.

Costo: Biglietti Platea 25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni:  Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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MANIFESTAZIONI - FESTIVAL - RASSEGNE

Avviso ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"Nuove Forme di Narrazione: Luoghi, Storie e Sperimentazioni."

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 1 al 6 maggio 2018, vari orari

>>> 1 e 3 Maggio ore 21.00  - 2 Maggio ore 19.00
“EDMUND III”
Come Shakespeare se lo sarebbe immaginato
EVENTO UNICO A ROMA direttamente da Barcellona
regia di Francesco Nappi
ispirato al testo di R.Fitz Simmons
a cura della Compagnia Teatrale Effige di Barcellona
con: Andrea Vassili Benevento e Federica Amendola
fotografia: Olivier Valiente scenografia: Daniela Poli
audiovisual: Nuria Bentoldrà disegno luci: Paolo Nutile

“Non ho scelta! Studiare, sgobbare, lavorare.
Se voglio fare Amleto, Macbeth, se voglio recitare Shakespeare,
devo far si che diventi parte di me stesso, del mio corpo, della mia carne”
Nella Londra d’inizio 800 tra misere locande e teatrini di provincia, un uomo ambisce a divenire il più grande interprete mai esistito. E’ Edmund Kean, il più illustre attore shakespeariano di tutti i tempi, che si racconta nel suo ultimo anno di vita, a soli 44 anni. In preda ad una malattia che l’ha compromesso fisicamente e mentalmente, l’attore si racconterà attraverso un monologo che farà rivivere i fantasmi celati nei meandri della sua mente. Spettri che faranno di sua moglie la vittima sacrificale delle sue ambizioni. Dalla sua mente in rovina fuori controllo  prenderà corpo il racconto della sua vita, attraverso i più rappresentativi protagonisti delle tragedie shakespeariane – da Amleto a Riccardo III a Shylock –  e dalle sue ossessioni, alternando impeti di pazzia, ironia e profondo sconforto sulla propria esistenza.
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>>> 4 e 5 Maggio ore 21.00 - 6 Maggio ore 17.30
“DOTTOR OTTOCENTO”
Ironicamente ispirato ai racconti di E.A.Poe, e pure a qualcos'altro
SPETTACOLO CON L'UTILIZZO DELLA TECNICA DEL LOOPER
scritto e diretto da Giovanni Avolio
a cura della Compagnia Teatro Peregrino
con Giovanni Avolio
disegno luci e gestione audio Mauro Buoninfante

“Uno progetto di spettacolo dal registro ironico e clownesco pensato non solo
come un gioco, omaggio ad una letteratura stupefacente,
ma soprattutto un modo per interrogarsi sulla natura umana:
dove scaturisce la rabbia? Come la paura e repressione si trasforma in aggressione?
Esiste un limite alla creazione e al potere creativo?”

Lo spettacolo porta avanti la ricerca sonora iniziata dal Teatro Peregrino con VOGLIO VEDERE UNA BALENA. In questo progetto si continua la ricerca in ambito narrativo privando lo spettacolo di testo ma non di storia. Oltre alla caratteristica dell'assenza di testo e l'utilizzo dei loop vocali del precedente lavoro si aggiunge la possibilità di creare loop gli oggetti quotidiani amplificati, producendo sempre delle nuove armonie. Protagonista dello spettacolo sarà quindi l'utilizzo del tecnologia del looper, che permette di creare loop di suoni creati dal vivo.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"LETTERATURE"
Festival Internazionale di Roma
Edizione 2018
“IL DIRITTO / IL ROVESCIO
L’inesauribile corrente delle parole”

Il Festival LETTERATURE quest'anno si svolge in tutta la città grazie al coinvolgimento dell'intera rete delle Biblioteche civiche: un ricco programma di oltre quaranta incontri, presentazioni, e dibattiti che avranno luogo già dall’inizio di maggio, dal lunedì al venerdì, in venticinque Biblioteche di Roma, a partire dall’inaugurazione - giovedì 3 maggio alle ore 19.00 alla Casa delle Letterature - della mostra del Festival con opere inedite e mai esposte della grande artista MARIA LAI.

In particolare, nella ricca programmazione della rete delle Biblioteche di Roma, Casa delle Letterature prevede dal 7 maggio al 25 giugno più di venti appuntamenti, a cura di Maria Ida Gaeta, tra cui si segnalano: il convegno in 4 giornate, dal 14 al 17 maggio, dal titolo Giornate critiche. Il Diritto e il Rovescio del discorso culturale con studiosi e critici di diverse discipline (vedi scheda in cartella stampa) e incontri con bravissime autrici straniere e vari e importanti autori e autrici italiane che si collegano idealmente alle serate alla Basilica di Massenzio.

Il programma nelle altre Biblioteche di Roma, a cura di Simona Cives, parte dal 3 maggio con incontri con gli autori dei dodici libri candidati al Premio Strega 2018 e alcuni appuntamenti incentrati sul tema dei diritti - a 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione e dall’approvazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani (vedi scheda in cartella stampa) Le Biblioteche coinvolte sono: Rodari, Giovenale, Penazzato, Centrale ragazzi, Tortora, Rugantino, Casa del Parco, Quarticciolo, Bibliocaffè, Villino Corsini. Una serie di incontri sarà dedicata al tema delle Fake News,  in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio e con OSSIGENO per l’InformazioneOsservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate. Una breve rassegna che intende affrontare, grazie alla collaborazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma e i rappresentanti dei giornalisti, il tema della credibilità dell’informazione, tra il moltiplicarsi dei canali di diffusione e la straordinaria velocità di propagazione delle notizie stesse che rende sempre più difficile il lavoro di verifica. Le Biblioteche coinvolte sono: Villino Corsini, Quarticciolo, Valle Aurelia, Caffè Letterario e Rugantino.

LETTERATURE è realizzato con la collaborazione di Ambasciate e Istituti culturali italiani e stranieri: Ambasciata degli Stati Uniti d’America, American Academy Rome, Ambasciata di Francia, Accademia di Francia Villa Medici, Ambasciata di Norvegia, Istituto Cervantes di Roma, Goethe Institut Rome, Fondazione Treccani Cultura, Fondazione Bellonci, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Fondazione Teatro Palladium Università Roma3.
Si ringraziano il Teatro Eliseo, il Teatro di Roma e il Teatro Palladium

GLI EVENTI di questa settimana a CASA DELLE LETTERATURE:
LA MOSTRA DEL FESTIVAL
Cucire e Ricucire sul Diritto e sul Rovescio
opere di MARIA LAI
Inaugurazione: giovedì 3 maggio ore 19.00 (fino al 31 luglio 2018)
In esposizione il pannello in acetato che dà il titolo alla mostra e quattro sculture dal titolo Le Stanze della Deledda dedicate dall’artista alla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda
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GLI APPUNTAMENTI  di questa settimana nelle  BIBLIOTECHE DI ROMA:
>>> 3 maggio ore 18.00
Biblioteca Goffredo Mameli
Costituzione italiana, articolo 3
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”
Sana e robusta Costituzione. Disabilità, diritti e tabù
Con Alessandro Paramatti, Armanda Salvucci
Utenza libera

>>> 3 maggio ore 18.00
Biblioteca Casa delle Traduzioni
Dozzina Strega
Utenza libera

>>> 4 maggio ore 18.00
Biblioteca Guglielmo Marconi
Dozzina Strega
Utenza libera

>>> 4 maggio ore 18.00
Biblioteca Dino Penazzato
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, articolo 22
“Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale nonché alla realizzazione […] dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.”
Costituzione italiana, articolo 3
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”
Dario Levantino, Di niente e di nessuno (Fazi, 2018)
Con l’autore e Giulia Caminito
Utenza libera

Costo:  Ingresso GRATUITO
Indirizzi: vari 
Per informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00)
Sito di riferimento: www.festivaldelleletterature.it
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"Festival INVENTARIA 2018 - VIII edizione la festa del teatro off "
25 compagnie, 5 sezioni, 25 date in palio
7 prime nazionali, 7 prime romane 
4 teatri, 3 quartieri, 20 serate di spettacolo

TEATRO ARGOT STUDIO  -  CARROZZERIE n.o.t   - TEATRO TRASTEVERE |  TEATRO STUDIO UNO - Roma
dal  3 Maggio al 10  giugno  2018 - vari orari

Giunto alla sua ottava edizione, il Festival Inventaria  - La festa del teatro off, organizzato da artisti per artisti, si è affermato come l'evento di chiusura della  stagione teatrale capitolina mantenendo il proprio focus sulla drammaturgia contemporanea e sulla pluralità dei linguaggi ospitati. Ventuno le proposte in concorso selezionate tra le oltre 400 candidature pervenute da tutta Italia e dall'estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile della scena teatrale off per linguaggi e generi, alle quali si aggiungono cinque proposte fuori concorso: due spettacoli ospiti il ritorno dello spettacolo vincitore dell'edizione 2017 e la presentazione dei due spettacoli tratti dai testi vincitori ex aequo del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2016 (VII ed.). 

Otto edizioni all'insegna dell'indipendenza - il Festival, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, è interamente autofinanziato - e della sostenibilità: una formula accorta che ha consentito alla manifestazione di passare dalle sei compagnie della prima edizione alle venticinque di quella attuale e da una a cinque sezioni. Il trend espansivo è confermato anche dall'arricchimento del parco premi: sono 25 le date complessive messe a disposizione delle compagnie vincitrici dai teatri partner del Festival: Teatrino Zero e Teatro a l'Avogaria (Veneto), Il Sipario Strappato (Liguria), Camere d'aria (Emilia Romagna), Spazio Teatrale Allincontro (Toscana), Teatro Trastevere, Teatro Studio Uno, Matutateatro e Sala RomaTeatri (Lazio), Nastro di Mobius e Teatro Primo (Calabria), Clan Off e Teatro dei Naviganti (Sicilia); a esse si aggiungono inoltre altri premi sotto forma di servizi gratuiti, offerti da Roma Fringe Festival, Dino Audino Editore e Scriptdoctor & Playdoctor.

Quest'anno Inventaria avrà luogo nei quattro principali teatri off di tre diversi quartieri della Capitale: Teatro Argot Studio e Teatro Trastevere (Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense) e Studio Uno (Torpignattara) e si articolerà in quattro sezioni di concorso (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali e la nuova sezione Demo dedicata agli studi e ai progetti in itinere) e una fuori concorso.

"INVENTARIA", dal latino invenio, trovare; "INVENTARIA", come invenzione, novità; "INVENTARIA", come inventario, molteplicità; "INVENTARIA", come ventata d'aria, d'aria fresca.
 Nelle sue molteplici declinazioni, il teatro è ossigeno, sa sorprendere, respira da millenni

QUESTA SETTIMANA:
"In terra in cielo" (Garbuggino/Ventriglia - Armunia)
PRIMA ROMANA        
fuori concorso - evento ospite
Carrozzerie n.o.t.
giovedì 3 maggio - ore 21.00

"Loop" (Gradi /Scalzi)
PRIMA ROMANA        
sez. spettacoli
Carrozzerie n.o.t.
venerdì 4 maggio  ore 21.00
 sabato 5 maggio  - ore 21.00

"Una vita a matita" (Quintoequilibrio)      
PRIMA ROMANA        
sez. spettacoli
Carrozzerie n.o.t.
sabato 5 maggio  - ore 21.00

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LE COMPAGNIE :
Ancorateatro  ||  Collettivo Faus   ||   Compagnia SMG    Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri  ||  D'angelo/Lapadula/Martorana Dietro La Maschera   ||  DoveComeQuando   ||  Effetto Joule    exVoto   ||   Garbuggino/Ventriglia - Armunia  ||  Garofoli/Nexus   ||   Gradi/Scalzi    Macondo  ||  Marino/McCreton  ||  Ovatta Armata  ||   Quintoequilibrio  Produzioni Nostrane  ||  RAT  ||  Rizzo/Calabrese  ||  Sciara Progetti  ||  Sconci   Spora Performing Arts  ||  Teatro L'Avvelenata  ||  Vaccaro  ||  virgolatreperiodico 
CREDITS
un progetto di  DoveComeQuando direzione artistica:  Pietro Dattola (Spettacoli, Monologhi/Performance, Demo)    Flavia Germana de Lipsis (Corti teatrali, Demo) organizzazione:  Alessandro Marrone    Alfonso Germanò    Giuliana Ciucci    Pietro Dattola foto:   Novella Oliana ufficio stampa: Artinconnessione    
CON LA COLLABORAZIONE DI
Teatro Trastevere   ||   Teatro Argot Studio   ||   Teatro Studio Uno Roma Fringe Festival  ||  BCC Roma   ||  Dino Audino Editore Teatrino Zero  ||  Il Sipario Strappato   ||   Nastro di Mobius Teatro Clan Off   ||   Teatro dei Naviganti   ||   Teatro Primo   ||   Teatro a l'Avogaria  Spazio Teatrale Allincontro   ||   Camere d'aria   ||   Matutateatro Sala RomaTeatri    ||   Scriptdoctor & Playdoctor   ||   Tickit Spettacoli
MEDIAPARTNERSHIP
 Dramma.it  ||   Persinsala  ||    Saltinaria.it   ||  Recensito.net   Gufetto.press   ||   Parallel Vision

Costi: Mini-abbonamento 22€ (anziché 30/36€) per tre serate a scelta - Intero 12€ (Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno) 10 €(Argot Studio) - Ridotto 9 €(Trastevere, Carrozzerie n.o.t, Studio Uno) - 8 €(Argot Studio) riservato a: partecipanti di una qualsiasi edizione di  - Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio  -Festival  Inventaria - Scene da una fotografia, previa prenotazione tramite email
Tessere dei teatri  5 €(Teatro Argot Studio) - 3€(Carrozzerie n.o.t) - 2 €(Teatro Trastevere) - gratuita (Teatro Studio Uno)
Indirizzi: Teatro Argot Studio via Natale del Grande, 27  (Trastevere)  - Teatro Trastevere  via Jacopa de' Settesoli, 3 (Trastevere) - Carrozzerie n.o.t   via Panfilo Castaldi, 28/a  (Ostiense) - Teatro Studio Uno  via Carlo della Rocca, 6 (Casilino)  
Sito di riferimento: www.dovecomequando.net
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BURLESQUE e BOYLESQUE

“BOYLESQUE A’ LA MAISON DE LOLA’”
 IL PRIMO SPETTACOLO DI BOYLESQUE A ROMA!

TEATRO IVELISE
4 maggio 2018, ore 21.00

Sul palco dell’Ivelise, debutterà a Roma il primo ed unico show di Boylesque!
Il pubblico assisterà alla versione speciale de "La Maison de Lolà", spettacolo di Burlesque già consolidato, prodotto dallo storico teatro romano, che dal prossimo evento aprirà le porte ad un’arte conosciuta a pochi: il Boylesque!
Si racconterà la storia del Boylesque, dalle sue origini come side - show di spettacoli di burlesque e cabaret alle sfaccettature odierne che il performer mette in campo utilizzando molteplici trasformazioni.
Lo spettacolo, dallo stampo comico, come i primissimi siparietti d’epoca, diretto da Brenda Monticone Martini, con le coreografie di Lola Lustrini, proporrà performance con corpi maschili presentati in tutta la loro bellezza e dosi infinite di ironia!
Lolà e il suo Luis Delux, interpretato da Manuel Ricco, condurranno il pubblico in un viaggio senza tempo, tra sorrisi e momenti di romanticismo, rendendolo partecipe di una forma d’arte sensazionale che offre ai performer il grande privilegio di comunicare messaggi di carattere politico - sociale, di difesa della propria dignità, di affermazione dei propri diritti, con la componente fondamentale dell’ironia! Una meravigliosa miscela di teatro, danza, performance, e non solo: a rendere ancora più magica l’atmosfera, sarà la musica dal vivo, con Andrea Tardioli al sax e Alessandro Cuccaro al piano, musicisti affermati nel panorama capitolino.
Lo show vede in scena i nuovi talenti dell’Acadèmie, diretta da Lola Lustrini, performer di burlesque a livello nazionale. L’Acadèmie, oltre a proporre corsi di burlesque, è la prima scuola di Boylesque, primo progetto nella capitale, che si avvale della collaborazione esclusiva di Carlo Cosenza, ballerino e coreografo e del Patrocinio del Gay Center.
Lo spettacolo non è solo la prima assoluta del Boylesque nella capitale, ma rappresenta l’inizio di una nuova era: sul palco dell’Ivelise si farà la storia di quest’arte tutta da scoprire e sperimentare, di questo meraviglioso gioco tra animo femminile e corpo maschile.
Costi: vedi stito
Indirizzo: via Capo d'Africa, 8/12 - Roma
Informazioni: Tel 06 8952 7016
Sito di riferimento: www.teatroivelise.it
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ARTE

APRONO I BATTENTI...

A cura di  Rossana Calbi
Parione9 Gallery e Strange Opera  presentano
"Echo"
mostra personale di Gerlanda Di Francia
e
Strange Opera  presenta
"FOLKLORE"
mostra personale di Francesco Viscuso
presso
Diciannovesima edizione dell’International Tattoo Expo di Roma.

Palazzo dei Congressi dell’EUR - Roma
dal 4 al 6 maggio 2018, vari orari

Inaugurazioni venerdì 4 maggio 2018

Echo

Un ricordo lontano di un amore non corrisposto, le otto opere della mostra personale di Gerlanda Di Francia si schiudono in un sospiro.
Echo è la quarta mostra personale dell’artista di origine calabrese, a cura di Rossana Calbi, ospite per la prima volta presso l’International Tattoo Expo di Roma. Diventa il nascondiglio della ninfa raccontata da Ovidio, il luogo in cui il suo pianto e le sue parole, perse nel vuoto, si trasformano in bellezza.
Echo che risponde suono ai suoni.* Echo che piange e si dispera per aver amato un superbo, per non essere riuscita a dichiarare il suo amore, per essere stata respinta, Echo, musa del preraffaellita Waterhouse, ritrova il suo corpo morbido nelle linee di Gerlanda Di Francia.
Otto opere inedite che dichiarano la disperazione dell’incapacità di dire, della tristezza nell’amare colui che custodiva nel suo aspetto la superbia: Narciso.

Che sia lui a innamorarsi e a dover far a meno dell’amato!* La sua condanna fu guidata dalle sue azioni, esattamente come lo fu ancor prima per la ninfa delle montagne che, dopo aver perso anche l’amore, si nascose nei boschi nascondendo sé e continuando a essere un sospiro, un suono ripetitivo incapace di spiegare e di dire.
Gerlanda Di Francia, dopo le mostre Nostos e Treasure Islands torna a trattare il mito, con uno studio che parte dalle suggestioni poetiche delle leggende e che affonda i pennelli nella classicità perché questa sia l’affabulazione e il monito in cui ritrovare la consolazione per la nostra anima e l’insegnamento per il nostro fare.
* Ovidio, Metamorfosi, 3
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FOLKLORE

Dopo la presentazione in occasione del Beu-Beu Art Festival, in Toscana, FOLKORE di Francesco Viscuso torna a Roma in occasione della diciannovesima edizione dell’International Tattoo Expo di Roma.
Il palazzo dei Congressi di Roma ospiterà il progetto espositivo di Francesco Viscuso a cura di Rossana Calbi che per l’occasione si riveste di un’istallazione floreale.
Alterazioni d’ordine di senso in surreale arcaismo. Credenze popolari, favole, miti e leggende ereditate in narrazioni distorte eppure vive ancora in apparente segretezza. La storia della storia dell’uomo è da sempre accompagnata dalla necessità di ritualizzare, dall’esigenza di credere all’incanto, alla magia, alla preghiera e al sacrificio. Non è mai stato semplice nascere, sopravvivere e accettare la morte. Da qui il bisogno di affermare il potere dell’immaginazione, la facoltà di concepire gli elementi come esseri sovrannaturali e ricercarne il favore, in un clima di costante tensione tra desiderio e paura. Persino nell’epoca post-elettronica alberga un popolo extra-tradizionale, sempre più libero da vecchi confini ma tuttora retto da antiche speranze.
Così Francesco Viscuso spiega come i suoi ritagli diventino le icone leganti tra un passato e un presente in cui l’essere umano spiega la sua vita che necessita di una ritualizzazione. Il rito diventa il simbolo del quale si è nutrito e anche se sostituito nelle ere e nelle culture, anche nella più lucida e positivista delle menti, il simbolo è il cardine per la solidità del pensiero. Di simboli, e delle loro rappresentazioni, parla la mostra Folkore, dei loro legami e delle loro evoluzioni passate in cui l’artista, come un chiromante, legge l’evoluzione futura.



Costo:  vedi sito
Indirizzo:  piazza John Kennedy, 1 - Roma
Info: Parione9 Gallery  Tel. 06 45615644 | parione9@gmail.com | www.parione9.com - Strange Opera Tel. +39 334 3450090 | rossanacalbi@gmail.com
Sito di riferimento: www.internationaltattooexporoma.com
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PROSEGUONO...

"JOSE WITTEVEEN_ Street Gods and Divine Sinners"
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi

GALLERIA PARIONE9
dal 13 aprile  al 22 maggio 2018,  martedì - sabato  14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00

INAUGURA IL 13 APRILE 2018 ALLA PARIONE9 GALLERY DI ROMA STREET GODS AND DIVINE SINNERS MOSTRA PERSONALE DI JOSE WITTEVEEN, ARTISTA OLANDESE CHE, NEGLI ULTIMI ANNI, HA DEDICATO IL SUO LAVORO A ROMA: RITRATTI CHE RACCONTANO LE STRADE E LA GENTE DELLA CITTÀ ETERNA.

Il lavoro di Jose trasforma il vuoto di un paesaggio, spesso malinconico e crudele, in storie mitiche, basate sulla memoria, la realtà e la finzione.
Il comportamento primitivo e animalesco dell'uomo, per lei è importante, specialmente i tentativi dell'umanità di "mascherare" i propri desideri nascosti.
Attraverso la tecnica dell’acquaforte, suo medium favorito, questi temi tornano nel recente lavoro focalizzato su una serie di ritratti delle strade di Roma e della sua gente. L'acquaforte è stata la prima tecnica indiretta in cavo e la più usata come mezzo espressivo  e di diffusione dagli artisti antichi e moderni. La sua origine risale al Medio Evo, periodo in cui si usava l'acido nitrico per incidere fregi e decorazioni su armi e armature. Il suo impiego fu particolarmente in voga tra gli artisti incisori, specilamente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. In questo periodo infatti Roma divenne la meta privilegiata di pellegrinaggio da parte di numerosi artisti stranieri, originari soprattutto delle Fiandre e dell'Olanda. I pittori transalpini, come Albrecht Dürer e Marteen Van Heemskerck, dovettero fare i conti con un patrimonio quanto mai vasto e variegato di modelli artistici, studiando reperti antichi e le opere dei maestri rinascimentali. La stampa e l’editoria in generale, con i suoi volumi corredati dalle acquerforti degli artisti incisori fecero in modo che l’ancitchità classica si propagasse in tutta l’Europa e oltre. Tuttavia si levarono altre voci di letterati ed umanisti che cercarono, al contrario, di descrivere alcuni aspetti insoliti della vita in Italia e a Roma nel Cinquecento, come Karel Van Mander.
Così la Witteveen, guardando a una Roma contemporanea ma ancora fortemente legata al suo antico e glorioso passato, rivela l’uomo moderno che la abita: un essere umano guidato dalla paura e dai suoi demoni, dalla lussuria e dai suoi desideri; terrorizzato dalla morte e dall’emancipazione sociale, alla ricerca continua della soddisfazione dei propri bisogni, ma comunque un soldato-armato in grado di gestire le sue insicurezze.
Incontra questi individui per caso, camminando per le vie della città, scontrandosi con i loro demoni e dei, osservando le loro speranze e paure.
Il risultato del suo lavoro è una serie di incisioni guidate da parole con lo scopo di catturare il passeggero "che cammina per le strade di Roma".

Costo:   Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com 
Sito di riferimento www.parione9.com
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ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta

Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
in circa 180 opere lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  29 marzo al 28 ottobre  2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
 
Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e  linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.

In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.

In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Immagine a corredo: Tullio Crali - Vita Orizzonatale, 1938 - Olio su Compensato
 
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"TURNER. Opere della Tate"
A cura di David Blayney Brown

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
 dal 22 marzo al 26 agosto 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

In collaborazione con la Tate di Londra

TURNER.Opere della Tate, una grande esposizione monografica dedicata a uno dei massimi esponenti della pittura inglese: Joseph Mallord William Turner. La mostra, curata da David Blayney Brown, Manton Curator of British Art 1790–1850, segna l’inizio di un’importante collaborazione tra la Tate di Londra e Chiostro del Bramante e sarà un’occasione unica per ammirare alcuni tra i lavori più importanti dell’intero percorso artistico del celebre pittore inglese, assente da oltre 50 anni dalle programmazioni dei musei romani e da 12 anni dai musei italiani. Una collezione unica composta da 92 opere, tra acquerelli, disegni, album, oltre a una selezione di olii, per la prima volta esposte insieme in Italia. Le opere sono state selezionate dal vastissimo lascito che comprende circa 30.000 lavori cartacei, 300 olii e 280 album da disegno, conosciuto come “Turner Bequest”, donato alla Gran Bretagna cinque anni dopo la morte dell’artista nel 1851 e conservato per la maggior parte presso la Tate. Il lascito comprende l’intero corpus di opere custodite presso lo studio personale dell’artista e realizzate nel corso degli anni per il “proprio diletto” secondo la bella espressione del critico John Ruskin.
Un piacere estetico e visivo in cui i ricordi di viaggi, le emozioni e i frammenti di paesaggi visti durante i suoi lunghi soggiorni all’estero, sono il mezzo per raccontare l’evoluzione del linguaggio stilistico di Turner e la sua incessante ricerca poetica, volta a sperimentare le potenzialità espressive della luce e del colore. La mostra ci permette quindi di esaminare l’intera produzione artistica di Turner e rivela come, da disegnatore di soggetti topografici e architettonici, abbia sviluppato man mano uno stile estremamente personale, includendo nelle sue opere una straordinaria gamma di nuovi elementi iconografici e stilistici basandosi su una raffinata predilezione per la luce, il colore e gli effetti atmosferici. La mostra al Chiostro del Bramante - suddivisa in sei sezioni tematiche - pone l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la definizione dello stile di Turner, dimostrando come le sue ricerche espressive abbiano di fatto precorso l’arte degli impressionisti. Il carattere intimo e personale delle opere esposte in mostra sarà anche l’occasione per indagare l’uomo oltre che l’artista e per comprendere i radicali sviluppi dello stile di Turner che, di fatto, anticiparono le tendenze stilistiche della fine del XIX secolo. Dalla sua predilezione per le città marinare al suo interesse per la riproduzione di paesaggi atmosferici inglesi o alpini, fino allo studio dettagliato degli interni domestici o dei rilievi architettonici. Memore dei suoi numerosi viaggi, molti dei quali in Italia, e animato da un forte spirito innovativo, l’artista si dedicò incessantemente a sperimentare, soprattutto negli acquerelli, una libertà compositiva e stilistica e un uso dei colori innovativo e sorprendente, che portarono i suoi contemporanei a pensare che Turner “fosse solito di dipingere con gli occhi, con il naso oltre che con le mani”.

Completa il progetto un’installazione immersiva ideata da Fabien Iliou, videoartista francese, che ispirandosi al lavoro di Turner ha creato un video mapping a 360° attraverso cui il visitatore viene trasportato all’interno del mondo dell’artista e nelle atmosfere dell’Inghilterra di quegli anni. L’innovazione tecnologica per raccontare l’opera di Turner, che ha sempre sperimentato con luce e colore, tanto da anticipare ed essere punto di riferimento per la storia dell’arte contemporanea; un video in movimento, con una musica originale creata dal sound designer e produttore musicale Paky Di Maio. La mostra del Chiostro del Bramante è un viaggio di approfondimento storico-artistico sull’influenza di Turner e, grazie a questo progetto, diviene un’esperienza dei sensi.

Un percorso dedicato specificatamente al pubblico, che, come in occasione delle mostre precedenti, sottolinea la vocazione sperimentale e l’attenzione del Chiostro del Bramante per il coinvolgimento del visitatore.

Catalogo: Skira Editore

Costo: Biglietto intero  13 € (audio guida inclusa) - biglietto ridotto  11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
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"LIU BOLIN. THE INVISIBLE MAN"
  
COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 2 marzo al  1 luglio 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30

La prima grande mostra in Italia dedicata a Liu Bolin, l’artista cinese definito “l’uomo invisibile” per le sue straordinarie perfomances nell’arte del camouflage.

Amatissimo dal pubblico internazionale sarà celebrato al Vittoriano con una grande mostra antologica attraverso l’esposizione di oltre 70 opere.
È il 2005: l'amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village, dove risiedono molti artisti critici con il governo. Liu Bolin, classe 1973 e ai suoi esordi come artista, si mimetizza con le macerie del suo studio, si fa fotografare e divulga la foto dando il via a una protesta silenziosa e "trasparente", riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo.
Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici, in una sintesi di molteplici linguaggi quali la pittura, l'installazione e la fotografia.
Le sue performance vogliono essere un messaggio forte e chiaro di ciò che accade nel presente, tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.

Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d'arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un'icona per i grandi brand: uno per tutti Moncler, che utilizza per diverse stagioni un camouflage di Liu Bolin per pubblicizzare il proprio marchio, ma anche Tod's, Ferrari e molti altri.

La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin, dalla prima perfomance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo, appositamente realizzati per la mostra romana e qui esposti in anteprima mondiale.

Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart, ed è curata daRaffaele Gavarro.
Sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.

Immagine: Colosseo n°2, Roma, 2017- Courtesy Boxart, Verona

Costo: Vedi sito
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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"MAGNUM MANIFESTO"
Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia
a cura di Clément Chéroux 
I 70 anni della Magnum Photos

MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

Le celebri immagini e gli storici reportagedella più grande agenzia fotogiornalistica internazionale

Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto.

L’esposizione, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è diventata un riferimento nel tempo  sempre più importante per la documentazione e per il fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.

La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul "Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo da Martin Parr;  dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,  fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo Pellegrin.

Il curatoreClément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis –  ha selezionato una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle  minoranze e agli esclusi; la terza, infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali  i fotografi Magnum hanno colto i mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso del tempo,  mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state concepite.

La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.

Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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"TRAIANO Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da Claudio Parisi Presicce
 a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro

L’optimus princeps che portò l’impero romano alla sua massima estensione celebrato a 1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano

MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 29 novembre 2017 al 16 settembre 2018. Orario: tutti  i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Cosa significa costruire un Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare, conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione, influenzata anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato, ma discreto.
Non è la trama di una fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione.

I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del Celio, Teatro di Marcello), da molti musei e spazi archeologici italiani (Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano e presso Palazzo MassimoMuseo Ostiense a Ostia Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei VaticaniPergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania, Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di Baviera).

Ancora, è ospitata presso la via Biberatica anche Columna mutãtio – LA SPIRALE”, un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta la “mutazione” di significato della Colonna di Traiano nel volgersi della storia.
Il messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di adozione, intende trasmettere, è la “mutazione” di significato che avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate dall’Imperatore contro Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è anche testimonianza visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio di come la ricerca contemporanea interagisce con l’archeologia e con la memoria, l’installazione che l’artista propone al pubblico intende rinforzare il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo. L’opera, infatti, ha un’impostazione orizzontale come allusione al reperto archeologico quale oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre in orizzontale.
Dopo la mostra a Roma, l’installazione “Columna mutãtio – LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di Bucarest, in occasione alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della Romania, nell’autunno del 2018.

TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”, significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra gli imperatori. Colui che seppe riportare gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo Traiano ci ha ordinato di essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna dinastia imperiale, ma di ottima famiglia – Ulpia – Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che non ha mai visitato.

Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling, protagonisti anch’essi dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’ imperatore, o meglio il suo fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla vita dell’optimus princeps. Profumi, petali e il rumore della folla daranno al visitatore le stesse sensazioni che il popolo di Roma provava durante un trionfo; stele di soldati si animeranno per mostrare gli affanni del vivere e del morire dei legionari impegnati nelle guerre di conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione dei nemici di Roma, i barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti dell’impero - e le voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale e imprenditrici. E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi rivivranno i monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e interattive che sono state realizzate grazie alle collaborazioni che la Sovrintendenza Capitolina ha attivato, a scopi di ricerca, studio e divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies, Dig@Lab, con il coordinamento scientifico di M. Forte, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio de Humanidades Digitales con il coordinamento di J. M. Luzon,  la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie Energetiche dell’ENEA nell’ambito del progetto CO.B.R.A. (COnservazione dei Beni culturali, con l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti), responsabile A. Quintiliani.

Catalogo: De Luca Editori d’Arte

Costo: Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 15 € intero; 13 €  ridotto - per i residenti a Roma: 13 € intero;  11 € ridotto - Biglietto ridottissimo 2 €
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it 
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
sino al 3 giugno 2018,  dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30

A GRANDE RICHIESTA, DOPO AVER SUPERATO I 200.000 VISITATORI, LA MOSTRA DEDICATA A CLAUDE MONET PROROGA FINO AL 3 GIUGNO 2018 LA MOSTRA

In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.

L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905).

Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.

L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto  brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.


Nell'immagine: Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti- Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it -  www.ilvittoriano.com
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …