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giovedì 31 maggio 2018

Un programma veramente vario e rivolto a tutti per la nuova ricchissima stagione 2018-2019 del TEATRO VITTORIA di Roma

Autrice: Elena Costa (VeraKira)




La nuova stagione del TEATRO VITTORIA, presentata agli spettatori appassionati e ai giornalisti dal direttore artistico Viviana Toniolo e dal regista Stefano Messina, anche quest’anno mantiene fede alla sua vocazione, eredità del fondatore Attilio Corsini: coniugare spettacolo popolare, cultura e memoria delle figure importanti della drammaturgia del nostro Paese, per un teatro che vuole e deve essere “di tutti e per tutti”.


L’ossatura della stagione è quindi – come precisa la Toniolo – un omaggio ai grandi autori italiani, primo tra tutti Goldoni, in apertura, con una rivisitazione de L’impresario delle Smirne, nata come saggio della scuola del Teatro Vittoria e diventata una produzione Attori&Tecnici per la regia di Stefano Messina. Per passare al MELAMPO di Ennio Flaiano con la regia di Massimo De Rossi, a un adattamento dei racconti di Vincenzo Cerami con Massimo Wertmuller ed Anna Ferruzzo, all’intramontabile Perché leggere i classici di Italo Calvino, con Francesco Montanari, ad un classico ancora vivente l’ Andrea Camilleri de il diavolo certamente. 

Come precisa scherzosamente Viviana Toniolo “a causa delle lamentele degli abbonati” quest’anno al Vittoria verrà messo in scena un solo monologo, ma un monologo a cui non si poteva rinunciare, Trascendi e sali di Alessandro Bergonzoni che ancora una volta guiderà lo spettatore nella sua realtà, forse solo apparentemente surreale.

Tra gli spettacoli più attesi dal pubblico una produzione tradizionale di Attori&Tecnici, Trappola per topi di Agatha Christie, nella traduzione di Edoardo Erba ed il Ben Hur di Gianni Clementi, con Paolo Triestino, Nicola Pistoia e Elisabetta De Vito, che festeggerà al Vittoria il decimo anno di rappresentazione, la cui storia di relazioni umane ed accettazione dello “straniero” è più attuale che mai. 

Ci saranno poi una serie di eventi speciali, in cima alla lista la prima nazionale, ad ottobre, nell’ambito del Roma Europa Festival 2018, di The Prisoner, di Peter Brook, rivoluzionario maestro del teatro internazionale.
Quindi perché non canti più, concerto spettacolo per Gabriella Ferri, ideato da Pino Strabioli e Syria e da quest’ultima interpretato, un viaggio nella scrittura e nella canzoni della indimenticata Gabriella nata proprio nel cuore di Testaccio.
Chiuderà la stagione Spettattori, ovvero Look Look di Michael Frayn, l’autore inglese di “Rumori fuori scena” legato da una lunga collaborazione ed affetto con il Vittoria ed Attilio Corsini, uno spettacolo di ben 26 anni fa che ribalta il gioco del teatro, mettendo in scena vizi e virtù del pubblico.

Infine, il teatro romano si fa promotore de Il festival dell’Ottimismo, un programma ancora in allestimento per vincere la cappa di negatività di questo periodo fosco e guardare alle cose con speranza.

Il programma del Vittoria è quindi ricchissimo, spazia dal teatro al balletto all’illusionismo, da racconti ispirati al cinema e alla letteratura, incoraggiando giovani registi e attori con la rassegna Salviamo i talenti, che vedrà quattro spettacoli concorrere per aggiudicarsi il "premio Attilio Corsini", la produzione da parte della compagnia Attori&Tecnici.

Non resta che gremire la platea del TEATRO VITTORIA per godere di tutte queste possibilità.



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