La nuova
stagione del TEATRO VITTORIA,
presentata agli spettatori appassionati e ai giornalisti dal
direttore artistico Viviana Toniolo e dal regista Stefano Messina, anche
quest’anno mantiene fede alla sua vocazione, eredità del fondatore Attilio
Corsini: coniugare spettacolo popolare, cultura e memoria delle figure
importanti della drammaturgia del nostro Paese, per un teatro che vuole e deve
essere “di tutti e per tutti”.
L’ossatura della
stagione è quindi – come precisa la Toniolo – un omaggio ai grandi autori
italiani, primo tra tutti Goldoni, in apertura, con una rivisitazione de L’impresario delle Smirne, nata come
saggio della scuola del Teatro Vittoria e diventata una produzione Attori&Tecnici per la regia di Stefano
Messina. Per passare al MELAMPO di Ennio Flaiano con la regia di Massimo
De Rossi, a un adattamento dei racconti di Vincenzo Cerami con Massimo
Wertmuller ed Anna Ferruzzo, all’intramontabile Perché leggere i classici di Italo
Calvino, con Francesco Montanari, ad un classico
ancora vivente l’ Andrea Camilleri de il
diavolo certamente.
Come precisa scherzosamente
Viviana Toniolo “a causa delle
lamentele degli abbonati” quest’anno al Vittoria verrà messo in scena un solo
monologo, ma un monologo a cui non si poteva rinunciare, Trascendi e sali di Alessandro
Bergonzoni che ancora una volta guiderà lo spettatore nella sua realtà,
forse solo apparentemente surreale.
Tra gli
spettacoli più attesi dal pubblico una produzione tradizionale di Attori&Tecnici, Trappola per topi di Agatha
Christie, nella traduzione di Edoardo Erba ed il Ben Hur di Gianni Clementi, con Paolo
Triestino, Nicola Pistoia e Elisabetta
De Vito, che festeggerà al Vittoria il decimo anno di rappresentazione,
la cui storia di relazioni umane ed accettazione dello “straniero” è più
attuale che mai.
Ci saranno poi
una serie di eventi speciali, in cima alla lista la prima nazionale, ad ottobre, nell’ambito del Roma Europa Festival 2018, di The Prisoner, di Peter Brook, rivoluzionario maestro del teatro internazionale.
Quindi perché non canti più, concerto
spettacolo per Gabriella Ferri, ideato da Pino Strabioli e Syria e da quest’ultima interpretato, un viaggio nella
scrittura e nella canzoni della indimenticata Gabriella nata proprio nel cuore
di Testaccio.
Chiuderà la
stagione Spettattori, ovvero Look Look di Michael Frayn, l’autore
inglese di “Rumori fuori scena” legato da una lunga collaborazione ed affetto
con il Vittoria ed Attilio Corsini, uno spettacolo di ben 26 anni fa che ribalta
il gioco del teatro, mettendo in scena vizi e virtù del pubblico.
Infine, il
teatro romano si fa promotore de Il
festival dell’Ottimismo, un programma ancora in allestimento per vincere
la cappa di negatività di questo periodo fosco e guardare alle cose con
speranza.
Il programma del
Vittoria è quindi ricchissimo, spazia dal teatro al balletto all’illusionismo,
da racconti ispirati al cinema e alla letteratura, incoraggiando giovani
registi e attori con la rassegna Salviamo i talenti, che vedrà quattro spettacoli
concorrere per aggiudicarsi il "premio Attilio Corsini", la
produzione da parte della compagnia Attori&Tecnici.
Non resta che
gremire la platea del TEATRO VITTORIA
per godere di tutte queste possibilità.
Per ogni dettaglio
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